Posts written by roeim.

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    Svetto tra i corridoi del ministero, lasciando svolazzare il mio mantello più del previsto. Muovermi in modo così irruento, mi dà un'aria decisa, sicura, da far paura. Spaventare il prossimo mi diverte, di sicuro più delle scartoffie che il lavoro d'ufficio richiede soprattutto a me che ora mi ritrovo a vestire il ruolo di capo auror al ministero del nord. Preferivo quello di carceriere. Quando scorgo la possibilità di movimentare la mia giornata, preferisco intervenire personalmente, piuttosto che delegare ai miei sottoposti un classico interrogatorio. Ed eccomi qui, a raggiungere la sala in cui, in modo poco aggraziato, è stata fatta accomodare l'avvocato McDolan, noto legale ben lontano dal suo paese d'origine.
    “Miss McDolan. Mi perdoni l'attesa.” Intervengo, aprendo la porta della stanza e palesando la mia presenza. Rivolgo un sorriso affabile alla mia ospite. “Le chiedo scusa per i modi un po' eccessivi dei miei collaboratori. Qui siamo abituati a modi differenti d'agire. Immagino potrà capire.” Aggiungo poco dopo, posando poco delicatamente il fascicolo di cui ho interesse di parlarle mentre mi accomodo proprio dinanzi a lei. “Mi rendo conto anche del disguido. È chiaro lo sia.” Nella mia villa, lontano dal ruolo istituzionale che mi compete, avrei risolto la situazione in modo ben differente. “Tuttavia, mi ritrovo costretto a compilare noiosissime scartoffie e gradirei che lei mi desse una mano senza rendere le cose più complicate.” Muovo la mano, scuotendo il capo con fare annoiato.
    Mi decido poi ad andare al sodo. Temporeggiare è divertente ma inutile. Apro il fascicolo che ho portato con me, voltandolo e spingendolo verso la donna. Il profilo che le viene mostrato è quello di Agey Kuznetsov, un noto ribelle, o piantagrane che preferirei avere a Sobaki o ad Azkaban piuttosto che a piede libero. La sua furbizia però lo hanno condotto a ricercare una difesa fuori dai confini dei territori del nord dove, ovviamente, non avrebbe trovato appoggio. Ed ecco il motivo per cui siamo qui. “L'uomo che lei ha deciso di difendere... conosce la sua storia? La sua fama?” E' chiaro che la McDolan non sia del tutto conscia di quel che difendere l'uomo significhi, ed è per questo che io sono qui, per aiutarla a comprendere che certe missioni è meglio lasciarle perdere. “Qui è ritenuto alla stregua di un terrorista. È a capo di un associazione criminale che ha creato non pochi scompigli negli ultimi anni. Molti uomini hanno perso la loro vita a causa del gruppo a cui fa parte. Difenderlo sarebbe un po' come perorare la sua causa, non crede?” Le sorrido, piegando appena il capo.

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    Sentire l'urlo di Hoffman che certifica lo stato di buona salute di Erica, mi libera di un peso ma non della furia e del fastidio provato. Così, atteso qualche istante, trascino con me la mia vittima senza grazia, raggiungendo il sotterraneo in cui la ragazza è stata trattenuta. Quando mi ritrovo dinanzi a lei, non rilasso la mia espressione. Resto a guardarla con uno sguardo crucciato, quasi come se avesse commesso un crimine ingiustificabile.
    “Dovrei cruciarti.” E' l'unica frase che mi lascio scappare. Un atteggiamento che di consuetudine non sono solito dedicarle ma che in questo momento, in presenza di testimone, non posso fare a meno di dedicarle. “Farti rapire così.” Scuoto il capo, deluso.
    In parte lo sono.
    Mi sarei aspettato da lei un minimo di furbizia in più. Capisco però che lei non è me, e per quanto mostri capacità sopra la media resta una ragazzina, o forse anzi, una bambina. Ha ancora tanta strada fare, e mi occuperò di lei affinchè diventi la mia pedina più preziosa.
    “Cosa ti ho insegnato?” Aggiungo poco dopo avvicinandomi, assicurandomi che nessuna ferita riportata sia mortale. Dopodichè, con uno scatto, lanciò l'uomo ai piedi del mangiamorte che mi ha accompagnato. “Tieni Hoffmann. Un regalo per il disturbo.” Dono a lui l'onore di agire sulla vittima.

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    “Non ti distrarre, Erica.” Stringo appena un po' in più le catene contro il suo collo. La lieve pressione le provocherà un leggero dolore. Niente di insopportabile, ma abbastanza da accendere quel campanello d'allarme che risuona nella testa dei più.
    Avvicino ancora le labbra al suo orecchio mentre il mio corpo si appiattisce contro il suo. Con un lieve movimento, dopo aver permesso ad Erica di trasfigurare il giudice Carlino in un vermicolo, la libero dalla bacchetta. Dolcemente e senza violenza. Poggio la mano sulla sua, prendendole la bacchetta, con la stessa delicatezza di una carezza. L'attimo dopo, mentre le mie labbra si poggiano contro la sua nuca, ne approfitto per spingerla contro la parete. Il mio corpo a bloccarla. “Con te non avrei bisogno delle catene, no? Mi sei fedele.” Comincio, mentre la punta del mio naso disegna linee immaginarie sulla pelle liscia della sua guancia.
    “Voglio sapere che tipo di rapporto avete. Quanto siete in confidenza.” Aggiungo poco dopo, mentre una mano scivola sul suo corpo. Accarezza il suo braccio, il suo fianco, arriva alla sua coscia, tirando su lentamente l'orlo dei suoi vestiti. L'altra mano, tiene ancora ben salda la catena contro la sua pelle.
    “Io ti ho accolto nella mia casa perchè mi fido di te.” Annuisco piano, rilasciando un nuovo bacio sulla sua guancia. “Ho sbagliato?”

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    CITAZIONE
    Come ben saprai, il mio impiego mi porta via tempo. Appena sarò a Londra, ti inviterò a raggiungermi, così da poter passare del tempo insieme ed approfondire le tue lezioni. Le prossime ti porteranno via un bel po' di fiato. Dovrai essere preparata.
    Intanto, ho un compito per te. Essere lontana da me può comunque rappresentare un vantaggio per noi. Quel che ti invio è un ago magiaspira. Un normale ago utilizzato da guaritori per le loro analisi. Mi sono giunte voci circa l'esistenza di persone con abilità particolari all'interno della scuola che non riescono a controllare. Sarà tua premura far sì di farmi avere poche gocce del loro sangue. Potremmo ottenerne informazioni utili. Se riuscirai nel tuo compito, sarai premiata a dovere. So che ci riuscirai. Mi fido di te.
    Stai in guardia.
    Tuo, R.N.
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    E' divertente osservare il modo in cui si battono. Devo ammettere di essere piacevolmente stupito dalla tenacia di alcuni e molto deluso invece dall'inutile buon cuore di altri. Dubois rientra fin da subito come eletto della mia lista nera. Lo vedrei bene come pupazzo antistress su cui sfogare le proprie frustrazioni. Magari un ottimo regalo per i carcerati più letali di Azkaban. Drayton sembra annoiato dalla realtà circostante. La sua bastardaggine iniziale si perde quando cerca riparo. Le fughe non mi sono mai piaciute.
    La Derevko crede sia saggio perdere tempo e donare le sue forze al riccioluto compagno, venendo così ferito da Plamenov. Sfregio senz'altro meritato per aver tentato di liberare il Dubois. L'avrei colpita anche io potendo.
    La De Nevers si affianca a Bears per una fedeltà che non comprendo e che non posso premiare.
    Plamenov e Bears si mostrano fin da subito insomma, come i due eletti di questa sfida. E' però l'incanto di quest'ultimo ad esaltarmi e a spingermi a saltellare entusiasta.
    Anche se non ci sono spargimenti di sangue direi che la sfida può ritenersi conclusa. Dopotutto la furbizia ha un ruolo centrale in momenti come questi.
    Fermo così i giochi, entrando all'interno del campo a braccia alzate per avvertire tutti di abbassare le bacchette. “Direi che abbiamo un vincitore.” Annuncio con un sorrisino. Da Bears in fondo, non mi sarei aspettato niente di diverso o non lo avrei scelto per alcune mansioni personali. “Puoi ritenere l'esame di duello passato con voti ottimi, Bears. Ti fornirà crediti extra.” Annuisco, ammiccando fiero. “Inoltre offro a lei, e al signor Plamenov che si è mostrato capace, una visita ad Azkaban per un breve tirocinio come guardia che varrà altri cfu. Se interessati, aspetto i vostri gufi. Per tutti gli altri, sappiate che in un duello sareste certamente morti.” Una precisazione doverosa. A questo punto comunque, non ho altro da aggiungere. “Potete tornare alle vostre stanze. La lezione è conclusa.”


    Alexander Drayton prova a colpire la De Nevers, Plamenov e Bears ma i suoi incanti non vanno a segno. Il Bombarda che casta sul terreno lo protegge solo in parte. L'immobilus della De Nevers lo colpisce, facendogli perdere lo scontro.

    Jace Wyland non attacca direttamente i suoi compagni, evitando lo scontro. Viene colpito dall'immobilus di De Nevers, perdendo lo scontro.

    Bram Dubois viene squalificato.

    Elettra Derevko prova ad aiutare il Dubois prima di difendere se stessa ed attaccare gli altri. Viene squalificato da Nystrom per aver abbassato la guardia ed essere stata colpita da Plamenov.

    Igor Plamenov colpisce la Derevko e si disillude. L'incanto di Bears però ha effetto su tutto il campo circostante, invertendo la gravità sui presenti nel campo che renderebbe impossibile l'attacco di incanti altri. Si aggiudica così la vittoria.
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    Lascio a Kurt l'onore e l'onere di andare avanti. Non mi stupisco di vederlo operativo e di vederlo portare a casa il primo successo. Lo raggiungo, camminando a schiena dritta, come se non temessi nulla ed è esattamente così. Bacchetta alla mano, mi preparo a fare il mio ingresso in questa casupola del cazzo. L'aria è irrespirabile ed è tutto tremendamente osceno. Non sono più abituato a questi scenari patetici. Preferisco il lusso della mia villa. Non perdo tempo tuttavia. Ancora fermo nell'anticamera, mi sporgo oltre l'altra stanza, osservando una figura familiare. Fin troppo. Un uomo, alto quanto me, e con la mia figura, traffica con chissà cosa.
    Vederlo mi suscita varie sensazioni, alcune delle quali avrei preferito non provare. Non qui, non adesso. Mi sembra di rivedere il mio gemello. Quello che ho ucciso. A volte in realtà continuo a rivederlo, a parlarci. Capisco che non è lui dal modo in cui si muove, dal tono della sua voce. È questo a riportarmi alla realtà, ma la furia non passa.
    “Lui è mio.” Dico al mio improvvisato compagno, mentre raggiungo l'uomo alle spalle. Il mio braccio si avvolge contro il suo collo, stringendolo per togliergli il fiato. “Sai, la mia faccia non ti sta proprio bene.” Bisbiglio contro il suo orecchio, puntando la bacchetta contro il suo volto, che poi è il mio. Non starò qui a chiedermi come abbia fatto ad ottenere uno dei miei capelli. Non mi interessa. Adesso voglio solo vederlo soffrire.
    “Vorrei proprio strappartela.” Ed è quel che faccio. Con un incanto, lascio che la pelle del suo volto venga via con violenza, quasi stessi strappando via un nastro adesivo. Un gesto secco. Il sangue, copioso, comincia a sgorgare, sporgando me e lui ma non lo libero, nemmeno quando comincia ad urlare. “Che cazzo cercavi di ottenere, eh?” Gli chiedo, continuando a stringerlo. “Perchè se volevi morire, presto sarai accontentato.” Gli dico prima di guardare a Kurt. “Controlla che Erika sia viva.”

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    Riepilogo delle azioni:
    1. Clemence Allard (legata) e Freya Goodwin (bendata) vs Elijah Maxime (bendato) e Alexander Drayton (legato)

    Clemence Allard e Freya Goodwin sono squalificate per i due turni saltati.

    2. Elektro Derevko (bendata) e Bram Dubois (legato) vs Unity Kincaid (legata) e Igor Plamenov (bendato)

    Il caecitus di Derevko va a segno su Unity, ed il vapom che ne consegue manda la ragazza al tappeto con profonde ustioni. La Kincaid è squalificata.
    L'intervento di Roeim è a favore della squadra Plamenov/Kincaid. Per equiparare la perdita dell'altra squadra, un ramo del rampicante si avvolge contro il corpo del Dubois, stritolandolo fino quasi a togliergli il fiato. [A te la decisione di come agire. Le tue mani sono state preventivamente liberate.]

    3. Jace Wyland (legato) e Gwain Schmidt (bendato) vs Damien Bears (legato) e Claire De Nevers (bendata)

    Manca il post d'attacco di Schmidt che è quindi colpito dall'incanto di Damien. È uno stupeficium a dirigersi verso Gwain che è quindi squalificato . Per equiparare la perdita dell'altra squadra la De Nevers viene colpita da un Glacius al braccio con cui regge la bacchetta, che sarà quindi inutilizzabile.

    I rimasti in gara sono: Elijah Maxime, Alexander Drayton, Bram Dubois, Igor Plamenov, Elettra Derevko, Claire De Nevers, Jace Wyland e Damien Bears.

    Il duello proseguirà con un tutti contro tutti: il vincitore dovrà essere uno soltanto, così da dare la vittoria ad una sola delle due squadre. La lista delle squadre la trovate nello spoiler del primo post di questa discussione. Potete collaborare decidendo chi dei vostri compagni far vincere, oppure darvi al duello spietato.

    Chiunque si ritrovi legato o bendato, sarà liberato da un incanto di Roeim così da poter combattere.
    Ripeto: è un tutto contro tutti.
    Nell'aula compaiono rocce, arbusti, e buche da poter utilizzare come difesa.
    Ogni incanto è permesso, eccetto le maledizioni senza perdono.
    Descrivete bene le vostre azioni e lasciate uno spoiler riassuntivo. Potete fare anche più post se riuscite. Ultima scadenza, domenica prossima.
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    Riepilogo delle azioni:
    1. Clemence Allard (legata) e Freya Goodwin (bendata) vs Elijah Maxime (bendato) e Alexander Drayton (legato)

    Drayton guida Maxime che lancia un Expelliarmus contro Freya. A lei la scelta della buona riuscita o meno dell'incanto. Jamie intanto colpisce Elijah con un Ius Reliquit che inverte il senso della destra e della sinistra. Potete continuare ad attaccare l'altra squadra.

    2. Elektro Derevko (bendata) e Bram Dubois (legato) vs Unity Kincaid (legata) e Igor Plamenov (bendato)

    Igor casta in ordine un mostrum, dominusterra e un probellum. Il monstrum viene respinto da Derevko con un Depulso spingendo i mostriciattoli a svolazzare tra le due squadre. Il Dominusterra fa tremare il campo di battaglia per entrambe le parti. Il probellum difende Plamenov e Kincaid dagli attacchi di alterazione fisica, mentale ed in parte dagli incanti elementali quindi protegge i due sia dall'aurum confundus che dal languelingua. Lo juten colpisce Unity. Jamie casta contro Elektra un herbivicus facendo sì che radici spuntino dinanzi a lei frapponendosi tra lei e gli avversari. Un braccio, quello senza bacchetta, di Igor è reso molle dal Gravilimbus della Lindey.

    3. Jace Wyland (legato) e Gwain Schmidt (bendato) vs Damien Bears (legato) e Claire De Nevers (bendata)
    Gwain casta un Vapom, dominusterra ed aqua eructo. Il vapom crea una forte bolla di vapore neutralizzato dall'incendio degli avversari, che viene poi placato dall'aqua eructo di Wyland e Schimdt. Il risultato è una grande nube di vapore che rende la visuale più ostica ed in parte irrespirabile. Il Doinusterra scuote il campo di battaglia. Bears guida De Nevers che casta un serpesortia che viene neutralizzato dall'everte statim di Schmidt. L'expelliarmus di quest'ultimo non va a segno. Il gravilimbus rende le braccia di Bears molli e ciò gli fa perdere il controllo sulla De Nevers per cui il tonitrui si infrange sul pavimento creando una grossa spaccatura. Jace viene legato a Gwain per un braccio.
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    “So anche come finirà.” Gli rispondo senza troppi giri di parole, annuendo con un piccolo ghigno. Finirà come deve finire: con tanto sangue. Restiamo in disparte appena arrivati nel luogo indicato. Poco lontano dagli alberi in cui siamo nascosti, un casolare apparentemente abbandonato accoglie Erika. È lì che la tengono nascosta, ed è lì che noi dovremo entrare per riprendere quel che è mio. “Ricorda: io so sempre tutto. Anche quando fingo di no.” Annuisco rivolgendo un occhiolino all'altro, tornando poi a puntare lo sguardo dinanzi a me. “Avremmo dovuto incontrarci ieri suppongo.” Ci rimugino su appena un attimo, facendo spallucce. Non sono preoccupato per le sue condizioni. So che starà bene. È l'idea che mi abbiano sottratto qualcosa ad infastidirmi.
    “Non sono preoccupato. Non è una che si fa piegare. È una tosta.” Gli spiego poco dopo. Ed è la sua ultima domanda a spingermi a distogliere lo sguardo dalla casa abbandonata per puntare lo sguardo sul mio accompagnatore.
    “Volevo invitarti ad uno dei miei incontri a Sobaki. Ti divertiresti.” In parte è vero. “E volevo conoscerti meglio. Diventare più intimi.” Aggiungo con una risatina divertita, con quel fare scherzoso che fa sembrare sempre io mi prenda gioco degli altri anche se non è così. “Ma guarda che fortuna il caso: ci concede un'opportunità come questa per diventarlo.” Concludo poco dopo, poggiando una mano sulla sua spalla in una pacca amichevole. Dopotutto quale migliore chance per diventare intimi, se non quella di ammazzare insieme qualcuno?
    “Sono in quella casa. Non sono più di tre.” Gli spiego, indicando il casolare.
    “Sono zotici niente di estremamente pericoloso ma, se ubriachi possono diventare fastidiosi. Erika la tengono in cantina.” Gli spiegò sommariamente ciò che aveva scoperto prima di smaterializzarsi con lui in quel posto. Non sarebbe certo andato in guerra impreparato.
    “Come proponi di agire?”



    Edited by freckle` - 2/3/2021, 21:14
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    Sono felice. Poteva andare molto meglio, ma vedere i ragazzi impegnarsi e senza fare storie attaccarsi l'un l'altro pur di vincere, mi entusiasma. Mi consola sapere di non avere dinanzi dei mollaccioni, non del tutto.
    Accolgo quindi i superstiti nella sala duello, battendo loro le mani. “Devo dirlo, siete stati bravissimi. Spassosi. Alcuni più di altri.” Non sono quelli su cui avrei puntato, non tutti, ma è il bello della diretta. Tutto può cambiare.
    Bears almeno però non mi ha deluso. E su lui ho puntato fin dall'inizio.
    “Ora però, dopo questa scrematura poderosa, andiamo al sodo.” Sfrego le mani l'una con l'altra, ammiccando alla mia compagna d'organizzazione. Una rossa, Jamie Lindey. Una spezzaincantesimi di cui non avevo sentito parlare e che avrebbe di certo bisogno di ridere un po' visto che continua a guardarmi come se le avessi ammazzato il gatto. Cosa che sì sarebbe da me, ma che non ho fatto. Non credo.
    “Siete stati divisi in tre gruppi. Due componenti della squadra 1 si sfideranno con due componenti dell'altra squadra. Dovrete collaborare insomma. Almeno all'inizio.” Comincio a spiegare loro. Ovviamente stavolta il mio intervento e quello della rossa qui di fianco, renderà tutto molto più divertente. O almeno lo sarà per me. “Io e la mia collega qui, Jamie Lindey, assisteremo al duello e faremo in modo di rendervi le cose più divertenti.” Annuisco, muovendo la bacchetta. Comincio a dare fin da subito il mio contributo, facendo comparire una benda sugli occhi di un componente delle rispettive squadre, legando le mani del componente della stessa squadra. Per poter combattere, dovranno collaborare. Uno sarà gli occhi, e l'altro il braccio. “Non preoccupatevi di farvi male. L'infermeria ha del personale eccellente. I vostri compagni eliminati l'hanno già testato.” Ridacchio, invitandoli poi a mettersi in posizione. “In posizione!”




    Squadra 1
    1. -
    2. Elijah Maxime
    3. -
    4. -
    5. Igor Plamenov
    6. -
    7. Gwain Schmidt
    8. -
    9. -
    10. Alexander Drayton
    11. Unity Kincaid
    12. Jace Wyland

    Squadra 2
    1. Clemence Allard
    2. -
    3. Claire De Nevers
    4. Damien Bears
    5. -
    6. Freya Goodwin
    7. -
    8. Bram Dubois
    9. Elektra Derevko
    10. -
    11. -
    12. -

    Questi sono i vincitori per le rispettive squadre. La scelta è stata fatta in seguito all'analisi dei post, alla velocità di postaggio ed al numero di post effettuati. Premiati anche l'innovazione e la competitività.
    Siete stati divisi in tre gruppi. Ogni gruppo è formato da 4 componenti, due per ogni squadra. In ogni squadra, i due componenti saranno alternativamente legati e bendati. Ciò significa che coloro che sono bendati, dovranno essere il braccio di coloro che sono legati e che quindi diranno ai loro compagni come agire e chi/dove colpire.
    Vi ricordo di inserire in alto, prima del post in rosso il numero del gruppo a cui appartenete, che trovate nella lista qui di seguito:
    1. Clemence Allard (legata) e Freya Goodwin (bendata) vs Elijah Maxime (bendato) e Alexander Drayton (legato)
    2. Elektro Derevko (bendata) e Bram Dubois (legato) vs Unity Kincaid (legata) e Igor Plamenov (bendato)
    3. Jace Wyland (legato) e Gwain Schmidt (bendato) vs Damien Bears (legato) e Claire De Nevers (bendata)

    Domenica posterà la mia collega, Jamie Lindey, per aiutarvi/ostacolarvi. Posteremo in modo alternato.
    La lezione sarà chiusa il 31 marzo. Ovviamente auspichiamo più post per quella data.
    Buon divertimento!


    Edited by freckle` - 1/3/2021, 21:36
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    Non mi piace odiare. Contrariamente a quanto si possa dirdi me, io amo l'amore, in ogni sua forma ed è per questo che amo tante cose. Amo il mio maniero, i miei cani. Amo la mia servitù, le mie prigioni. Amo il mio ruolo e la paura che incute il mio nome. Amo il modo in cui gli altri mi venerano come un dio, perchè è quello che sono. E in quanto innamorato dell'amore, o della venerazione di cui sono protagonista, che poi è un po' la stessa cosa, odio quando provano a togliermi la scena.
    Mentirei se dicessi di aver prestato reale attenzione alla missiva di Erica. Ne ho recepito il succo ed ignorato il resto. Vederla mancare all'appuntamento da lei stessa programmato mi ha stizzito, poi adirato, poi incuriosito. Mi è bastato mandare in giro qualche gufo per capire che della ragazza nessuno ha più avuto traccia ed infine degli informatori anonimi, alla ricerca della mia benevolenza, mi hanno informato di averla vista esser portata via da persone a cui non mi è stato difficile risalire.
    Non sono corso a prenderla. Io non ho bisogno di correre da nessuno ed anzi ho atteso che la persona con cui avevo stabilito l'appuntamento si presentasse.
    “Hoffmann.” Dico all'uomo che si presenta accompagnato da uno dei miei elfi domestici fino all'ampio salone di questa villa. Gli rivolgo uno sguardo veloce a cui allego un sorriso. Mi sembra giusto approfittare della sua presenza. Sono un uomo pratico, perchè sprecare l'opportunità di una collaborazione? “Vieni con me.” Non gli dico altro mentre lo invito a seguire fino al giardino dove ci attende una passaporta. Una volta attivata questa ci condurrà poco lontano dal casolare abbandonato in cui hanno portato la ragazza. “So che il nostro incontro sarebbe dovuto essere diverso, ma immagino avremo modo di recuperare.” Lo rassicuro, decidendomi poi a dargli più dettagli. “Ricordi Erica? L'hanno rapita.” Annuisco. Non sembro molto dispiaciuto. E non lo sono infatti. Né preoccupato. Sono stizzito, ma avrò modo di porre rimedio al mio fastidio. A quello e a più di uno magari. “Pensavo che potesse essere un modo divertente di conoscersi quello di combattere insieme. Spalla contro spalla.”



    Edited by freckle` - 19/2/2021, 19:22
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    Sorrido dinanzi alla sua reazione. Vederla passare da un'evidente espressione preoccupata, ad una sollevata, felice, mi diverte. Ovviamente era quel che speravo d'ottenere. Volevo sorprenderla, e non mi meraviglio nel constatare di esserci riuscito.
    Ricambio quella sorta d'abbraccio, stringendola a me. “Sei sorpresa?” Le chiedo, indagando le sue emozioni.
    E mi diverte vederla interloquire con il suo regalo. Il modo in cui si sente giustificata a dare il peggio di sé, è divertente. Lo è vedere come si comportano gli altri quando sono liberi di farlo. È così che viene fuori la vera natura dell'essere umano, ed approfondire ciò che è, è il mio desiderio.
    La reggo per evitare caschi, mentre mette a tacere l'uomo.
    “Vuoi già ucciderlo?” Gli chiedo poco dopo, piegando il capo e mostrandole quasi un'espressione dispiaciuta. In parte. Vuole sul serio disfarsene così velocemente? Non gradisco questo suo essere precipitosa. In parte, mi indispone. “Pensavo volessi divertirti.” Le dico poco dopo, distaccandomi da lei per raggiungere il giudice.
    Così ridotto, legato al muro, sembra un cane, o forse un salame.
    Gli do una schicchera sul naso, un gesto quasi affettuoso, prima di piegare il capo verso Erika.
    “Somiglia a quei cani grassi che faticano a respirare, no?” Un carlino. E' quello che mi ricorda. Ed è per questo che, senza indugio, punto la bacchetta contro il malcapitato, trasfigurandolo l'attimo dopo nell'animale a cui pensavo. Pochi istanti dopo, un abbaiare insistente definisce la nuova forma del nostro ospite. “Ecco. Un bel cagnolino da portare a spasso.” Lo libero dalle catene, lasciandolo libero di scorazzare per la cella. Non potrà scappare in ogni caso.
    Afferro poi la catena libera, lasciandola scorrere tra le dita, prima di riavvicinarmi a lei con quella tra le mani. Poggio la catena fredda sul suo collo, carezzandola con quella mentre sono fermo alle sue spalle. Avvicino poi la bocca al suo orecchio, per porle una domanda, mentre la catena continua a scrivere. “Hai visto Hoffmann di recente?”


  13. .
    Sono eccitato, lo sono sempre in queste situazioni. Certo il dover imitarmi un po' ha spento il mio entusiasmo, ma sono comunque motivato ed interessato a conoscere le nuove leve del mondo magico. Chissà che tra loro non ci sia davvero qualcuno di interessante.
    Quando finalmente tutti dovrebbero aver fatto la loro presenza, qui nel cortile, mi decido a presentarmi.
    “Lasciatemelo dire: sono così onorato di essere qui oggi. Siete voi il futuro del nostro mondo. Vorrei prima di tutto quindi ringraziare il vostro rettore per aver scelto me per questo particolare compito.” Chiacchiere di cortesia. Sono sempre ben accette.
    “Sono Roeim Nystrom, capo auror al ministero nordico. Molti di voi mi conoscono, altri no, ma non è importante. Direi di non perdere tempo anzi con i convenevoli e di arrivare al punto. Sappiate, che ho poca pazienza.” Lascio scorrere il mio sguardo sui presenti, particolarmente attratto da alcuni lineamenti che solleticano la mia memoria. Eppure il mio volto non si turba.
    “Anche se state ancora studiando per affinare le vostre conoscenze, siete entrati nel mondo degli adulti e in quanto tali, dovreste possedere le nozioni ed abilità tali da superare determinati ostacoli, seppur semplici. L'università deve dimostrare di avere studenti meritevoli e al passo con gli standard che il mondo si aspetta dai maghi del futuro.” Aggiungo poco dopo, allargando le braccia prima di unire le mani in un sonoro plauso. “Vi ho diviso in squadre. Ogni squadra lavorerà per la propria vittoria. In particolare, ogni componente di una squadra, sfiderà il componente della squadra avversaria in prove semplici che richiedono le vostre abilità magiche, fisiche ed intellettive. Comincio a spiegare velocemente quel che andranno a fare. Non vedo l'ora di vederli all'opera. È la parte più divertente di tutto questo. Certo, se mi avessero concesso di tenere questa lezione all'interno delle mie prigioni lo sarebbe stato anche di più, ma dovrò accontentarmi. “Chi farà meglio, passerà al secondo turno per sfidare in un duello il componente della squadra avversaria. Sulle pergamene che vi sono state fatte recapitare, comparirà a breve il compito che vi spetta e il vostro sfidante. Buon lavoro.”



    CITAZIONE
    1. Lì, in fondo al lago c'è qualcosa che dovete recuperare: un piccolo calice. Provare a richiamarlo con un incantesimo, non servirà a nulla. Il calice continuerà a restare lì. Dovrete andare sul fondale a recuperarlo ma avrete bisogno di tempo per farlo. Dovreste essere preparate a questo. Inoltre, avvincini piuttosto territoriali, continueranno ad attaccarvi. Cercate di portgre a termine la vostra missione prima del compagno.
    2. C'è un libro di cui avete tanto bisogno e si ritrova nell'ampia biblioteca del Campus. Tuttavia, recuperarlo non sarà semplice, a causa di incanti che lo celano e lo trattengono. Il libro infatti, dopo e se sarà reso visibile dagli incanti dei partecipanti, si mostrerà essere legato ad una catena indistruttibile. L'unico modo di poter afferrare il libro, è ripagare il pegno con un nuovo prigioniero, stavolta umano. Intrappolate il vostro avversario e scappate.
    3. Apparentemente avete dinanzi solo un'immensa distesa verdognola. Un prato vuoto. Eppure, sentite dei rumori e d'un tratto il nitrito sofferente di un thestral, ferito ad una zampa. Bisognerà aiutarlo. Chi riuscirà a farlo prima del proprio compagno, sarà autorizzato dal thestral a salire in groppa per raggiungere il punto in cui si terrà il duello.
    4. Avete dinanzi due grossi orologi magici in pezzi. Gli ingranaggi sono sparsi qua e là e non avete istruzioni per ricomporli. Eppure dovete farlo nel minor tempo possibile o finirete con l'essere intrappolati all'interno dell'aula misteri in cui vi trovate ed una volta che la porta si è richiusa, riaprirla dall'interno diventa impossibile. Cercate quindi di fare del vostro meglio ma, attenzione, piccoli snasi ladruncoli, non fanno altro che rubarvi ciò di cui avete bisogno. Completate il compito prima del vostro compagno e mettetevi in salvo.
    5. Siete nel bel mezzo della foresta. Cercate un amuleto con una pietra d'ambra. Non servirebbe a nulla richiamarla con un incantesimo d'appello, così continuate a cercare. Tuttavia mentre vi incamminate, qualcosa vi limita. Grosse radici vi stringono le caviglie e poi le gambe. Siete finiti nel tranello del Diavolo e dovete liberarvi per raggiungere l'amuleto che, ora lo vedete, è in alto appeso ad un ramo. I vostri polsi sono però bloccati, e l'unica direzione in cui potete lanciare incantesimi, è quella dove si trova il vostro avversario. Forse sarà il caso di collaborare per riuscire a liberarsi. Quando però sarete liberi, non ci saranno scuse: dovrete combattere per raggiungere la vetta.
    6. L'aula in cui vi trovate, è ricolma di monete dorate. Più le toccate però, più queste si moltiplicano. Potrebbe non essere un problema se non doveste cercare un piccolo ago finito sul pavimento da qualche parte da quelle monete. Cercate l'ago, senza effettuare l'incantesimo d'appello, e provate a venir fuori dall'aula prima del vostro sfidante.
    7. Raggiungete il Campo da Quidditch, è lì che si svolgerà la vostra prova. Troverete due scope mentre un boccino vi ronza intorno. Quel che dovete fare, è salire in groppa alle vostre scope e cercare di afferrare il boccino prima dell'avversario. Tuttavia, le vostre scope sono maledette, e vi distolgono continuamente dalla rotta che volete intraprendere e non basterà un finite incantatem.
    8. Siete nella grossa serra del Campus. Avete bisogno di tutti gli ingredienti per formulare una discreta pozione ricostituente. Tuttavia, non potrete usare guanti o altri accessori. Dovrete fare affidamento solo sulla vostra bacchetta. Attenzione alle mandragore. P.s. C'è un'unità di ogni ingrediente. Dovrete faticare per accaparrarveli.
    9. L'aula in cui vi ritrovate cambia d'improvviso la sua conformazione. Vi ritrovate in un mondo dall'aspetto assurdo e i contorni fantastici. Più vi attardate, più però l'aria diventa scura, tetra. L'unico per riuscire a scampare da quella stanza che vi fa tanto paura, è raggiungere la porta che sembra farsi man mano più lontana. Dovrete raggiungerla prima del vostro compagno. Vi converrà porgli degli ostacoli.
    10. Siete in una stanza colma di specchi. Ognuno vi fa vedere in forme diverse. Più alti, più bassi, più grassi, più magri. Soprattutto, la particolarità degli specchi che avete dinanzi è che, vi mostrano un riflesso, che non è il vostro, ma quello del vostro sfidante, sebbene il vostro aspetto continui a restare il vostro. Scappate tra i cunicoli riflettenti, cercando di raggiungere velocemente la fine di quel labirinto e prima del vostro compagno. Sarà il caso comunque di ostacolarlo o almeno sarebbe utile se riuscisse a farlo, distinguendo i vostri vari riflessi dalla figura reale. Attenzione, se uno dei vostri incanti finisce contro lo specchio, vi ritornerà contro.
    11. Due fieri ippogrifi, sono lì dinanzi a voi, tra gli alberi della foresta. Dovrete avvicinarvi e riuscire ad ottenere la loro fiducia per poter cavalcarli. Chi prima ci riesce dovrà arrivare alle torri, prima dell'altro. Ostacolarvi potrebbe essere un'utile metodica.
    12. Siete immersi nella Radura Divinatoria, tra i tavolini circolari su cui prima erano poste le sfere di cristallo. Ne è rimasta una, quella che dovete recuperare. Prima che possiate farlo però, un troll compare dinanzi a voi, bloccandovi il passaggio. Bisognerà annientarlo per riuscire ad arrivare al traguardo. Chi prima riesce a farlo, prima può raggiungere la sfera ed arrivare alla vittoria.

    CITAZIONE
    SQUADRA 1
    1. Riley De Vries
    2. Elijah Maxime
    3. Winnifred Jackson
    4. Genneya Walton
    5. Igor Plamenov
    6. Bryony Claramay Keller
    7. Gwain Schmidt
    8. Jerome Morrow
    9. Benjamin Jasper Ivanov
    10. Alexander Drayton
    11. Unity Kincaid
    12. Jace Wyand


    SQUADRA 2
    1. Clemence Allard
    2. Grace Joy Parker
    3. Claire De Nevers
    4. Damine Bear
    5. Madaleine De Montboisser
    6. Freya Goodwin
    7. Agatha Beanie Caine
    8. Bram Dubois
    9. Elektra Derevko
    10. Andrea Reyes
    11. Alex Del Gado
    12. Harvey Hollingsworth

    Buonsalve.
    Siete stati divisi in squadre, e poi in coppie. Il vostro partner è colui/colei che nella squadra opposta porta il vostro stesso numero.
    Nella lista in alto, potete poi leggere il compito che vi è stato assegnato, facendo sempre riferimento al vostro numero d'appartenenza.

    In alto nei vostri post, al centro e in rosso, segnalate il vostro numero, SEMPRE.
    Come avrete notato, più che veri e propri compiti, sono spunti di role. Non vi do limiti, infatti, ma vi do libera scelta di giocare. Quel che vi chiedo è di non fare powerplay. Giocate il vostro compito, anche in più post (almeno 4, due per ogni giocatore della coppia) e lasciate sospeso l'esito finale che verrà chiarito in seguito.

    Scadenza post: 28 febbraio.

    Chi non posta, verrà considerato come ritirato e darà automaticamente la vittoria al proprio sfidante e quindi un punto in più alla squadra avversaria.


    Edited by freckle` - 2/2/2021, 20:43
  14. .
    Non è stato difficile organizzarsi, non per me che ho a disposizione ogni mezzo di cui io abbia bisogno. Quello che ho ottenuto è stato comunque un ottimo risultato che non vedo l'ora di mostrare alla diretta interessata.
    Ho atteso pazientemente la notte del 24 dicembre per invitarla qui da me e poi condurla ad Azkaban. Il nostro viaggio è stato silente ed io ho mascherato le mie emozioni sotto un'apatia a tratti spaventosa.
    Ci sono delle cose che ho bisogno di chiarire con lei ma farlo con violenza non porterebbe a nulla. Con Erika mi piace giocare. Mi piace confonderla e vedere il modo in cui reagirà. Solitamente non mi delude ma stavolta ci sono fattori da chiarire. Problemi da accantonare.
    È per questo che farò breccia in lei, regalandole un po' di quel che so si aspetta da me ma che in due anni ha tardato ad arrivare. Nel modo canonico ovviamente.
    Una volta all'interno della prigione, la conduco per i corridoi umidi conducendola fino alla cella in cui due anni fa lei è stata ospite.
    “E' qui che ci siamo conosciuti, due anni fa.” Le dico fermandomi poco prima, indicandole la suddetta stanza. “So che non lo diresti ma ci tengo alle ricorrenze.” Aggiungo poco dopo, sciogliendo l'espressione seria in un mezzo ghigno.
    “Immagino non siano stati anni semplici.” E non devono esserlo stati per lei. E per chi lo sono stati? “E' per questo che ho voluto farti un regalo.” A quel punto, poggiata una mano sulla spalla, la invito a proseguire. Lì, legato ed imbavagliato sul letto, vi è il giudice che l'ha spedita qui. Le sue azioni negli ultimi tempi, hanno decretato sia più utile da morto che da vivo, e quindi ho pensato di poterne approfittare per fare un regalo alla ragazza. Chi non apprezzerebbe un simile dono di Natale? “Possiamo farne quel che vogliamo.”


  15. .

    La osservo senza battere ciglio, aspettando il suo gesto. Nonostante l'evidente attaccamento che muove le sue azioni e che accompagna la sua presenza qui, credevo che, intimorita, si sarebbe tirata indietro. Vederla agire mi entusiasma e mi sorprende. Vederla incerta ma convinta a proseguire, mi sorprende. Ed è per questo che la lascio fare fino al punto in cui la lama affilata non apre la sua pelle in un piccolo punto. La mia mano poi si poggia sulla sua, ponendo fine alla sua corsa.
    “Ferma.” Le sussurro deciso, mentre stringo la presa sul manico del pugnale. Eppure, per un attimo, lascio che il pugnale resti fermo sulla sua pelle, quasi indeciso se proseguire in quell'azione o lasciar perdere.
    Ritraggo l'arma poco dopo, ponendola sul letto ma non lasciandola. Non subito.
    “La mia mente continuerà ad esserti chiusa.” La risposta che le porgo è decisa, quasi lapidaria. Voglio che sia chiara che a nessuno verrà mai data la possibilità di frugare nella mia testa, anche sotto mio controllo. È un mondo precluso a quell'esterno. “Ma hai ragione.” Aggiungo poco dopo, annuendo e puntando lo sguardo scuro in quello dell'altra.
    “Puoi essermi utile.” Continuo, alzandomi lentamente. Chino su di lei, per un attimo, le mie labbra sfiorano le sue ma non vanno oltre. Porto indietro una ciocca dei suoi capelli, respirando contro il suo viso. Poi, come se nulla fosse accaduto, raggiungo la parte di letto in cui sono solito dormire. Mi libero di ciò che ancora tiene coperti i miei lombi, sistemandomi tra le coperte di raso. “Ho bisogno di riposare.” Le dico sistemando uno dei cuscini sotto la mia testa, guardandola per qualche attimo. “Sentiti libera di andare.” O di restare. Questo però non lo aggiungo. Lascio che sia lei a decidere.


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