Posts written by étoile

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    La spontaneità non è il mio forte, prendere le cose di petto gettandomici contro senza pensare è a dir poco spaventoso e irritante, specie perchè le poche volte in cui mi è capitato di lasciarmi andare è poi finito tutto in scatafascio.
    Ultimamente, però, sto cercando di mollare un pochino la presa sull'ansia e la compagnia di Daisy in un certo senso aiuta. Lei prende tutto così alla leggera, sembra sempre volare su una nuvola e quel pizzico d'invidia che provo nel vedere lei e Karen senza paura sta iniziando a bruciare. L'irlandese è una mina vagante che sa accendermi di una gelosia e bile fuori dal comune, e per quanto non riesca ancora del tutto a comprendere come possa salvarsi ogni volta allo stesso tempo detesto il mio voler essere come lei: un po' più libera.
    Nell'alzarmi alle sei del mattino ho lasciato fuori dalla borsa abbastanza paure e domande che convergono su mio padre e ciò che potrebbe pensare di me se mi sapesse in giro durante un viaggio non programmato, ed ho semplicemente... seguito il flusso.
    E poi, a ben vedere, una giornata passata con la mia unica amica Tassorosso non può farmi male, no?
    Passeggiare senza una meta e senza orario alla fine dei conti è anche divertente, e Daisy ha un sorrisetto contagioso che ho sempre apprezzato molto perchè le illumina tutta la faccia e, dopo un po', mi sono trovata ad imitarla. Per il momento è uno dei compleanni migliori che abbia mai passato da che ho memoria, il che la dice lunga sul tenore di quelli passati.
    La città è molto bella, mischia vecchio e nuovo in ogni angolo e vorrei avere il tempo di esplorarla tutta. Sto pensando di proporre a Daisy la scarpinata che ci porterà al castello adagiato sulla collina, quando la bionda si ferma davanti alla porta di un negozio non ben identificato. Solo quando mi comunica che all'interno vi è il mio effettivo regalo alzo lo sguardo verso l'insegna e, con orrore, mi rendo conto che si tratta di un negozio di tatuaggi.
    No. Assolutamente no.
    Occhi sgranati e tono perentorio che non ammette repliche, in un nanosecondo riesco a mandare al diavolo ogni passo avanti per farne cento indietro e tornare a comportarmi da solita vecchia bisbetica. E' per caso impazzita?! Un tatuaggio! A sedici anni!
    Siamo minorenni! Cosa ti viene in mente?!
    Oh, dio, perchè deve guardarmi con quegli occhi da cucciolo di foca mentre parla di suggellare la nostra amicizia... Non è giusto! Non posso presentarmi a casa con un tatuaggio e non saprei nemmeno cosa farmi fare! E poi non ti fa un male del diavolo quel maledetto ago che penetra nella carne? E se il proprietario fosse uno di quelli che non disinfetta gli aghi e ci venisse un'infezione?!
    Continuo a guardarla incredula mentre tira fuori dei fogli con un permesso firmato dai suoi genitori. Una firma falsa! E si aspetta che io faccia lo stesso con mio padre! Vorrei mettermi una mano nei capelli e gridare, ma riesco solo a rimanere lì, immobile, mentre continuo a far volare gli occhi da lei allo spazio vuoto che attende solo un colpo di penna, forse nella speranza che mi svanisca davanti in una nuvola di fumo.
    Daisy, mio padre... Lui è molto rigido, dubito approverebbe e-e io non...
    Io ho molta paura di lui, pur odiandolo. Quella realizzazione era arrivata come un colpo di frusta durante la mia ultima conversazione dal vivo col Capo Auror Ramirez, in un momento in cui mi ero trovata per l'ennesima volta a provare invidia per qualcosa che non avevo mai veramente avuto: vederlo lì, a parlare con sua figlia con così tanto amore, e tutta quella gentilezza che aveva riversato su di me pur non conoscendomi, e solo perchè in parte era riuscito a capire che qualcosa non andava.
    La realtà è che mio padre non si merita il mio rispetto, però non riesco a fare a meno di obbedirgli perchè sono convinta sia un mio dovere, in quanto sua unica erede. Ogni giorno tento di convincermi che lui mi vuole bene, seppur a modo suo, però da quando mi ha rotto il ginocchio vi è pure uno strano suono sgretolante che si mischia ai miei pensieri... Come se stessero andando lentamente a pezzi.
    Mi morsico il labbro inferiore e volgo il capo verso la porta, se facessi un passo verso di essa mi condurrebbe verso qualcosa che non conosco, una nuova me che devo ancora scoprire e mi provoca tanto terrore. E poi qual è l'alternativa? Deludere la mia amica e me stessa solo perchè non ho avuto abbastanza coraggio?
    Tiro un lungo sospiro e scuoto la testa, incredula di ciò che sto per dire.
    Prestami la tua penna, per favore.
    Continuo a scuotere il capo persino mentre firmo alla bell'è meglio col nome di papà quel dannato permesso, però sento l'ombra di un sorriso farsi strada sul mio viso insieme al sollievo. La mia amica mi sta aiutando a togliere un grosso peso, e nemmeno lo sa.
    Che sia una cosa minuscola però, e ben nascosta!
    L'ultimo ammonimento prima di entrare, nel peggiore dei casi se non dovessi trovare un design di mio gradimento potrei sempre puntare sui buchi ai lobi delle orecchie... Mi sono sempre piaciuti gli orecchini preziosi di mamma, però non ho mai potuto indossarli. Forse se glielo avessi chiesto mi avrebbe portata lei a farli, ma mi sono sempre trattenuta.
    L'ambiente interno è caratteristico a dir poco: pieno di stampe e disegni sui muri, foto di tatuaggi colorati ed enormi. Il tizio al bancone sembra voler copiare l'arredamento perchè è altrettanto colorato e coperto di disegni, però ha un viso gentile quando ci sorride. O forse lo fa semplicemente ridere il modo in cui mi guardo attorno, come fossi un pesce fuor d'acqua atterrito dai troppi stimoli sensoriali.
    Sembrano... Ben fatti. Oddio quel teschio è un po' inquietante, non ti ricorda il simbolo dei Mangiamorte?
    Sussurro all'orecchio della bionda mentre arranco verso il bancone col cuore che mi batte a mille. Nemmeno mi sono resa conto di averle stretto la mano, come quella volta durante la lezione di DCAO in cui il professor McCormac ha attentato alle nostre vite.
    Grazie comunque per aver organizzato questa giornata, io... Lo so che non sono brava a dimostrarlo, ma mi sto divertendo. E sono terrorizzata, però è bello. Credo.
    L'ignoto è come un buco nero nello spazio, pronto ad inghiottirti e trascinarti in un luogo sconosciuto, forse durante il viaggio non sopravvivrai nemmeno, però potrai dire di averci provato.
    Comunque è stata lei ad avere l'idea, quindi che vada per prima a parlare con l'uomo tatuato. La spingo con gentilezza e fermezza, ed un sorriso allegro sulle labbra, finalmente.
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    "Della pianta potevo benissimo liberarmi da solo, così come di Morgan."
    Certo, e a me durante le notti di luna piena spuntano le ali.
    La totale mancanza di consapevolezza della stupida Serpe è incredibile, gli servirebbe un manuale per imparare a cogliere gli atti di gentilezza col giusto garbo invece che rispondere con quel tono tipico di chi si crede tanto forte e capace anche in totale solitudine... Però oh, guarda un po', oggi il maschio alfa ha bisogno della Corvonero al suo fianco, chi l'avrebbe mai detto!
    Purtroppo mi tocca dargli ragione in minima parte, perchè effettivamente nemmeno io l'ho ringraziato, ma continuo a ripetere che le due situazioni erano totalmente diverse e a me Morgan non stava mettendo le mani addosso con l'intento di picchiarmi.
    E poi come pensava di liberarsene senza di me? Gli avrebbe fatto esplodere un bagno di fianco come aveva fatto con me durante il nostro primo incontro?
    Comunque possiamo continuare tutto il giorno con questa storia di chi ha più ragione o torto rispetto all'altro, ma purtroppo le chiacchiere non riporteranno la bestiola al suo stato originario ed io non riavrò il mio dannato binocolo, quindi meglio darsi da fare prima che arrivi qualcuno.
    Dovrei tirargli il ricettario in faccia visto il modo in cui si permette di prendermi in giro dandomi della bimbetta fastidiosa, eppure, per chissà quale miracolo, mi limito a stringere gli occhi e fissarlo con odio mentre stringo la copertina con tutte le mie forze.
    Chissà perchè deve darmi così fastidio il parere di uno stupido ragazzino di cui in fin dei conti m'importa poco o nulla e che nemmeno si sforza di provare a conoscermi meglio... Si, lo so che nemmeno io mi sto impegnando poi così tanto, ma tra i due sono la parte più lesa della faccenda!
    Prima sono stata ferita da un suo concasato e poi derubata, ed infine il suo animale da compagnia si è appropriato di quanto era mio di diritto e non sono stata di certo io a maledirlo in quel modo terribile, che diamine! Tutta questa faccenda mi farà perdere i capelli già lo so, per fortuna non mi sta togliendo troppo tempo dallo studio, perchè se mi fossi trovata con dei brutti voti a causa di Dexter allora avrei potuto seriamente lanciargli lo snaso in fondo al Lago Nero.
    No, non l'avrei mai fatto perchè non sono crudele o sadica e il povero Hunter è una vittima quanto me... Però sarei stata sicuramente molto arrabbiata, ecco!
    Quando il silenzio riempie l'aula quasi mi sembra di essere stata miracolata, e a parte il lieve ringhio che proviene dalla borsa di Dexter ed il rumore del coltello contro la Centinodia non si sente nulla. Sono rari i momenti in cui al castello vige un'atmosfera simile, e pur chiudendomi molto spesso in biblioteca per trovare un po' di pace devo ammettere che mi manca la sensazione di essere totalmente sola, anche per poche ore.
    C'è sempre qualcuno che corre o parla nei corridoi, la Sala Grande è gremita di gente e le lezioni pratica sono spesso caotiche, eppure, da qualche parte dentro di me, mi dico che un giorno potrei provare nostalgia per tutto questo. In fondo qui il futuro è come una promessa lontana, seppur sempre presente, e posso permettermi di fissarlo per pochi istanti prima di volgere lo sguardo con la paura di rimanerne acciecata.
    Le parole di Dexter mi fanno distogliere lo sguardo dalla ricetta che sto cercando d'imparare a memoria onde evitare disastri, mi pare di cogliere una nota di malinconia nella sua voce, sicuramente c'è dell'affetto per la creaturina che gli tiene compagnia in stanza.
    Un'accenno di sorriso mi si forma in viso quando nomina i grattini sulla testa e l'affettuosità di Hunter, forse perchè riesco ad immaginarmelo in versione normale e tenera, senza bava che gli esce dal becco o quella luce assassina negli occhi.
    Anche ad Altair piacciono. E' la mia coniglia. E... ehm...
    Come si consola la gente? Miracolosamente riesco ad empatizzare con questo idiota e penso che gli farebbe piacere sentirsi dire qualcosa di carino, specie perchè mi va di farlo, ma non so se sono in grado di parlargli senza sbagliare.
    Vedrai che Hunter starà bene. Troveremo una soluzione.
    Meglio di niente, no? Tanto sono sicura che mi troverà sempre troppo acida o saputella o chissà che altro, perchè per quelli come lui io non vado mai bene, ed in fondo chi se ne frega. Non è ad una stupida Serpe che devo piacere per forza. Non deve essere così con nessuno, a parte mio padre.
    Io?!
    Guardo prima lui e poi i pungiglioni come se mi avesse chiesto di torcere il collo alla mia coniglia, specialmente perchè mi ero ripromessa di non fargli sapere quanto la mia abilità in pozionistica sia quasi pari allo zero, ma quanto potrebbe essere difficile polverizzare un maledetto ingrediente? Si tratta solo di schiacciare e premere finchè non diventa fine, avanti Marsilda, puoi farcela!
    Deglutendo e con mani incerte afferro gli strumenti ed inizio a versare i pungiglioni con quella che credo sia la giusta cura, eppure ad un certo punto mi sembra di averne messi un paio di troppo e rimango lì a fissarli con orrore ed il pestello in mano, neanche fosse la mia bacchetta.
    Odio questa materia, con tutto il cuore.
    Senti, è meglio se della parte pratica te ne occupi tu, ok? Io leggo e faccio la guardia.
    Mi allontano dalla postazione col libro in mano e quasi c'immergo la faccia dentro per scomparire ed evitarmi così eventuali domande indesiderate o commenti poco simpatici. Potrei provare a distrarlo in qualche modo, magari utilizzando la tecnica di Daisy del parlare fino allo sfinimento per stordire il prossimo... A lei funziona sempre.
    Dimmi... ehm... Cosa ti piace fare nel tempo libero? Io... Io sono appassionata di astronomia fin da piccola, in camera oltre al binocolo ho anche un telescopio ma da quella finestra non si vede poi molto del cielo, anche se qui in Scozia c'è un'aurora boreale bellissima d'inverno. Io e la mia migliore amica l'abbiamo vista poco tempo fa, sai? E' stato molto emozionante.
    Ho detto pochissimo, ma mi sembra di aver parlato per un'ora, complice anche l'imbarazzo ed i sudori freddi, insieme alla scarsa abitudine di lasciarmi andare a confidenze simili col primo ebete che mi passa davanti.
    Tutti questi dannati sforzi pur di non ammettere di essere una schiappa, faccio veramente pena.
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    Altair? Stupida coniglia, dove accidenti sei finita?!
    La gabbietta giace aperta e rovesciata sul pavimento della mia stanza, i cardini devono essersi allentati nell'impatto ed ora la piccola abitante pelosa della casa fatta di sbarre è sparita. Ricordo di averla lasciata sul letto prima di riportare in biblioteca alcuni libri letti la sera prima, i cui appunti giacciono in maniera ordinata sulla coperta e fortunatamente privi di eventuali morsi della mia piccola nuova amica.
    Sto ancora imparando ad avere a che fare con un'animale domestico, la mia natura amante di controllo e precisione trova facile darle degli orari specifici per pranzo e passeggiatine fuori dalla gabbia, ma allo stesso tempo fatico un po' quando la piccola batuffola grigia sembra tirar fuori dei rimasugli d'intraprendenza, forse un ricordo di quando i suoi avi gironzolavano liberi e felici nella natura.
    Deve aver trovato la forza di spingersi oltre il bordo del letto, oppure si tratta di uno scherzo di cattivo gusto di quell'irlandese dalla bocca troppo larga, o ancora la mia sbadata compagna di stanza deve averla fatta cadere e poi se ne è semplicemente fregata delle conseguenze.
    In ogni caso, Altair è sparita e nonostante io abbia cercato ovunque non riesco a trovarla. Sento dell'ansia montarmi nel petto, mi stringe la bocca dello stomaco mozzandomi per un secondo il respiro al pensiero di non poterla rivedere mai più... Oh, ma che sto mai blaterando? Certo che la rivedrò! Sii razionale, Marsilda, lasciarsi andare all'emotività non ti fa bene.
    Certo è che, se Daisy dovesse scoprire che ho perso il suo regalo di natale, sicuramente non mi sgriderebbe e anzi, potrebbe persino ribaltare tutto il castello pur di trovarla e farmi sorridere; il problema è sempre quella dannata della Cavanaugh ed il fatto che, purtroppo, c'è anche il suo nome su quel biglietto d'auguri e non importa quanto io cerchi d'ignorarlo, lei è sempre lì con quella sua fastidiosa faccia pronta a puntarmi contro le sue parole velenose.
    Quindi, siccome non ho voglia di sentirle dire che non tengo abbastanza alla mia coniglia per tenerla al sicuro -poco importa se io con lei ho fatto lo stesso- mi dirigo a passo di marcia verso l'esterno della Sala Comune dei Corvi, nella vana speranza che Altair sia riuscita a fuggire passando tra le gambe degli studenti ed ora si trovi per le scale a mangiucchiare briciole di Cioccorana.
    Mi guardo attorno con perizia mentre procedo lentamente verso le scale, noto una figura maschile poco più avanti: è chino sulle ginocchia e sta guardando un punto sul pavimento dove quello che sembra un grosso grumo di polvere spunta da dietro un arazzo.
    Riesco a registrare il viso di lui ed il fatto che il grumo in questione è effettivamente la mia amata dispersa, provo un secondo di contentezza e sollievo nel vederli insieme e lei al sicuro -in questa scuola è pieno di pazzi violenti, ne ho provato il dolore sulla pelle io stessa- e subito dopo, giusto il tempo di un battito di ciglia, la mia espressione muta in orrore e sbigottimento.
    Perchè Hugo sta sorridendo in quel modo? Avremmo potuto parlare ancora con la scusa di Altair, è da tanto tempo che non lo facciamo, e mi avrebbe potuto dare un nuovo motivo per trovarlo non poi così male rispetto ai suoi concasati... Sarebbe potuta finire bene questa giornata, e allora perchè le sta facendo del male?
    Allungo il passo, praticamente sto correndo, e nell'avvicinarmi capisco di non essermi sbagliata nel vedere la coniglia in procinto di gonfiarsi come un palloncino a causa di quella bacchetta puntata contro di lei. L'istinto di protezione ha la meglio sulla razionalità, non c'è tempo di chiedergli cosa stia facendo perchè potrebbe non fermarsi e non voglio che lei mi esploda sotto gli occhi. Non voglio perdere qualcos'altro a cui tengo, mai più.
    Plaudemei!
    Che si schiaffeggi da solo, Hugo, che molli la bacchetta e si punisca per ciò che ha tentato di farle e, soprattutto, che si tolga quel dannatissimo ghigno dalla faccia.
    M'inginocchio su Altair e la stringo con un braccio mentre l'altro è ancora puntato verso il Serpeverde, l'effetto dell'Inflatus svanisce a poco a poco ma il suo cuoricino sta andando a mille quanto il mio a causa dello spavento e quasi mi sfugge per scappare nuovamente via, tanto che devo lottare per tenerla a me.
    Non preoccuparti Altair, andrà tutto bene.
    Le sussurro con amore all'orecchio prima di spostare lo sguardo rabbioso sul ragazzo.
    Si può sapere cosa ti è preso?!
    La voce è alta e rotta dall'incomprensione, si perchè questo spilungone mi risulta sempre più impossibile da capire a causa del suo carattere scostante, e per quanto io sia un'amante dei libri e dei segreti che essi contengono trovo stressante ed ingiusto che la trama osi prendere in giro la mia intelligenza e l'eventuale affetto che avrei potuto riporre in essa.
    Te ne vai in giro come un dannato fantasma da mesi, mi eviti e ora cerchi di uccidere la mia coniglia! Dovrei farti cadere in testa una cornice, altro che schiaffi!
    Non so perchè lo sto prendendo come un'attacco personale, e sicuramente vi è una spiegazione dietro questi comportamenti così distanti dal ragazzo che ho conosciuto quel giorno a teatro... Eppure qualcosa nel suo sorriso mi ha ricordato quello di Axel, quel piacere che gli ho visto in faccia mentre mi contorcevo a causa dei suoi incantesimi dolorosi.
    Mi alzo e faccio un paio di passi indietro, prima di abbassare la bacchetta, una piccola precauzione che mi darà il tempo di correre via più velocemente se lui dovesse mostrarsi ancora violento nei nostri confronti. Forse non succederà niente ed è stato tutto un'enorme malinteso, torneremo a parlare come un tempo ed io non dovrò perdere nessun altro, non dovrò sentirmi stupida per aver riposto un pizzico di fiducia nell'ennesima persona che poi si è rivelata per ciò che è davvero: un mostro.
    Avanti, dì qualcosa!
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    Ci sono ben due informazioni che quest'oggi terrò ben lontane dalle orecchie della stupida Serpe, per il semplice motivo che penso non sia degno di meritarsele.
    Numero uno: la sua idea d'incontrarci in Aula Pozioni durante l'orario dei pasti, quando tutti si trovano in Sala Grande, è molto buona e ci darà il tempo di lavorare su quanto ci serve per riportare la sua bestiola alla normalità.
    Numero due: il mischiare ingredienti tra loro per crearne decotti salvifici non è proprio il mio forte, come quasi tutte le materie manuali che insegnano qui ad Hogwarts. Sono portata per perdermi nei libri e studiare il cielo, rischiare di rovinare una stupida pozione solo perchè ho tagliato male una radice sporca di terra mi mette un'ansia tremenda.
    Ma, come ho detto, a Dexter non serve sapere nulla di tutto ciò. E poi quanto potrà essere difficile seguire un paio d'istruzioni? Io leggerò e lui si darà da fare coi mestoli e tutti quegli altri aggeggi tintinnanti e puzzolenti, ho deciso. Così non dovrò sentire eventuali lamentele uscirgli dalla bocca sul fatto che ho omesso la mia reale capacità pozionistica e ce ne torneremo in stanza felici e contenti.
    In realtà vorrei davvero che tutto finisse per il meglio, e non solo perchè desidero il mio binocolo indietro. Da quando Daisy mi ha regalato Altair ho iniziato a capire come si sentono le persone con un'animale domestico quando esso sta male: ricordo il panico provato nel vedere la piccola coniglia grigia con un ciuffo di pelo in meno sulla schiena, e la ricerca di un rimedio per farglieli ricrescere.
    Se fosse capitato a lei quello che è successo ad Hunter credo che anche io sarei preoccupata e desiderosa di trovare una soluzione quanto Dexter, se non di più.
    Peccato che poi la Serpe scelga di salutarmi con un'ordine ed una smorfia che mi ricorda tanto il disgusto, ed allora tutti i buoni propositi dovrebbero volar via dalla finestra insieme alla sua odiosa faccia... Però non farò nulla di tutto questo, perchè mi spiace per Hunter, anche se il suo padrone è un ebete totale.
    Lo seguo in silenzio, camminando a testa alta fino all'aula deserta mentre da una delle sue borse esce un rumore poco piacevole, segno che lo snaso posseduto è con lui. Avrebbe potuto lasciarlo in camera e dargli la pozione stanotte, lontano da occhi indiscreti come possibili professori o prefetti giunti a controllare le eventuali esplosioni che potrebbero accadere, ma no, portiamoci dietro la bestia rischiando che venga scoperta.
    Potrei esporgli il mio pensiero e la sua stupidità, ed invece preferisco concentrarmi sul lavoro da svolgere ed il pensiero positivo che ho avuto nei suoi confronti pochi attimi fa. Daisy sarebbe fiera di me e di quest'acidità trattenuta.
    Sfioro con un dito gli ingredienti che il ragazzo si è procurato clandestinamente ed una stretta allo stomaco mi toglie per un secondo il respiro al pensiero dell'eventuale punizione a cui potremmo andare incontro se ci scoprono, e per l'ennesima volta mi trovo a maledire il bastardo che ci ha ficcati in questo casino a causa dei suoi giochetti da bimbo vendicativo.
    Certo che l'ho portato, per chi mi hai presa?
    Tiro fuori dalla borsa il libro con la ricetta della pozione purificatrice ed inizio a sfogliarlo in fretta perchè prima finisce questa storia prima potrò smettere di vedere la stupida faccia di questo stupido studente.
    E il mio "coso" si chiama binocolo, dovresti farti regalare un dizionario per natale, ti sarebbe utile. Ah no, che stupida... Abbiamo appurato che non sai nemmeno salutare o dire grazie dopo che la gente tenta di difenderti dagli attacchi, quindi come potresti saper leggere?
    L'ultima lezione di Erbologia è stata oltremodo sfiancante visto che ho dovuto letteralmente trascinarlo via da una pianta potenzialmente assassina e poi mi è toccato persino sgridare Morgan per dirgli di lasciarlo stare e concentrarsi sul compito assegnatoci invece che la sua bacchetta, e dopo tutto questo caos non ho ricevuto il minimo ringraziamento.
    Si, so benissimo di aver ignorato il vano tentativo di Dexter di fare il cavaliere quando l'altra Serpe mi ha messo il braccio attorno alle spalle, ma quello che ho fatto io per lui è decisamente più significativo!
    Comunque, direi che possiamo mettere da parte le nostre divergenze per curare Hunter, che dici? Sbuccia il rametto di Centinodia e poi taglialo a fette spesse circa un centimetro.
    Inizio ad impartire ordini col dito puntato sulle istruzioni e gli occhi fissi sul ragazzo per poterlo controllare al meglio. Questa pozione andrà bene, fosse l'ultima cosa che faccio.
    Su, muoviti. Devi anche mettere nel calderone una tazza d'acqua e accendere il fuoco per portarla a bollore... Non abbiamo tutto il giorno, op-op!
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    Scegliendo due stupide Serpi come compagni di squadra ovviamente il fastidio è sempre dietro l'angolo, ma pare che questi due oggi vogliano proprio mettere alla prova la mia già di per se finissima pazienza.
    Evito di professare ulteriormente il mio rancore a Dexter, dato che sa benissimo quanto l'odio da lui sviscerato sia solo una pallida imitazione di quanto provo io nei confronti suoi e di quel suo snaso ladro infame. La creatura in realtà ha poche colpe, dato che segue solo la sua natura ed è stata colta da una sorta di maledizione misteriosa, quindi in realtà detesto tantissimo solo il suo stupido padrone.
    Morgan invece dovrebbe imparare a stare zitto e tenere le mani a posto, invece che sopra le spalle altrui. Gli tiro una veloce gomitata nelle costole quando mi tocca, quindi proseguo a testa alta senza starmene a precisare quanto sia maleducato ed ignorante e che si, la sua spallata è stata un bel dramma. Scelgo persino d'ignorare quanto detto dall'altra stupida Serpe perchè non ho bisogno d'aiuto da parte sua, e a dirla tutta come tentativo di spalleggiarmi è piuttosto scadente.
    Con gente simile sono solo parole al vento, gli entrano da un'orecchio ed escono dall'altro.
    Mi guardo attorno alla ricerca di qualche pianta che possa fare al caso nostro, nella speranza di trovare per prima la versione innocua e non quella soffocante.
    Non dovresti portarti fiaschette a lezione... E mi auguro che lì dentro non ci sia alcool.
    Alla fine non resisto dal bacchettarlo almeno un pochino, e se non fosse in squadra con me in realtà nemmeno m'importerebbe molto di quello che sceglie d'ingerire, ma essendo in squadra con me preferirei che le sue doti cognitive rimangano nella media per agire prontamente al pericolo... Peccato che tutti e tre ci siamo accorti troppo tardi del viticcio che si è avvolto attorno alla caviglia di Dexter.
    L'osservo con orrore mentre viene strattonato e cerca di darsi da fare con la bacchetta, ma qualsiasi cosa gli esce fuori finisce dritta verso me e Morgan. Casto un Protego all'ultimo secondo e vengo risparmiata, peccato non si possa dire lo stesso del compagno di squadra con le mani troppo curiose.
    Oh, accidenti!
    Non solo la Serpe ha perso i sensi, ma vola dritta tra le grinfie di un secondo Tranello del Diavolo! Odio Erbologia, stupida materia che non è altro!
    Guardo i due ragazzi con frenesia mentre tento di pensare velocemente ad una soluzione: Morgan non può muoversi, quindi tecnicamente la pianta non dovrebbe strozzarlo troppo finchè lui rimane svenuto, mentre il suo compagno di casata è ben sveglio e pure un po' deficiente, quindi nulla gli vieta di dimenarsi come un'ossesso fino al sopraggiungere della morte.
    Con un sospiro corro da Dexter e gli casto un Lumos addosso, in modo da far allontanare i tentacoli dal suo corpo da stupido irresponsabile che non è altro. Con la mano libera lo strattono via da lì e per poco non mi cade addosso, devo trattenermi dal gridare quanto detesto tutto questo perchè nonostante tutto desidero ancora un bel voto.
    Avanti, andiamo da Morgan! Io continuo col Lumos e tu lo porti via, forza!
    Abbaio ordini e, prima di andarmene insieme alla Serpe, mi volto un'ultima volta verso la pianta che si sta ritraendo e ne segno la corteccia con un Diffindo, così da mostrare a tutti che è stata già presa.


    interagito con Morgan e Dexter
    castato un Lumos verso il Tranello di Dexter per salvarlo
    castato un Diffindo contro la pianta per segnarla
    ora sta correndo verso Morgan per salvare anche lui


    Edited by étoile - 5/2/2022, 22:53
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    Tra baciamano di dubbio gusto e commenti poco carini mi viene il dubbio di essere finita a lezione di CDCM, piuttosto che Erbologia... Mi trovo in mezzo ad un branco di scimmie che si credono intelligenti e divertenti, e la lezione è appena iniziata.
    Con gli occhi stretti fulmino la stupida Serpe ed il suo amico Grifondoro dalla lingua lunga a cui piace lanciare fumo in faccia alle povere ragazzine durante le feste, ma non rispondo alle loro provocazione infantili perchè ho di meglio da fare della mia vita piuttosto che star dietro ai loro giochetti.
    Per non parlare del fatto che non mi va molto giù l'idea del capellone che sa rispondere ad una domanda in maniera molto più esaustiva di quanto avrei fatto io, però evito di pensarci e mando giù il rospo dicendomi che, in fondo, si tratta di una materia di cui m'interessa ben poco.
    La professoressa comunque riesce a rassicurarmi riguardo eventuali pericoli, e l'idea che qualche idiota possa perdere punti a causa di una bravata mi fa stare molto meglio.
    In ogni caso sento un lieve aumento d'ansia nell'ascoltare la donna dal volto gentile mentre spiega come il Tranello del Diavolo afferra le sue vittime, soffocandole. Vorrei poter avere accanto a me Daisy per stringerle la mano e farmi coraggio insieme a lei, ma la mia amica è relegata in un letto d'ospedale e non so quando la vedrò di nuovo.
    Penso che un Lumos ben assestato possa fare al caso nostro, signora Westwood.
    Rispondo alla domanda della professoressa e mi appunto mentalmente di tenere sempre in mano la bacchetta durante la passeggiata nel bosco, visto che non voglio perdere tempo a cercarla invano nel caso dovessi finire tra le braccia della pianta. Devo anche ricordarmi di muovermi il meno possibile, ma questo potrebbe essere più facile a dirsi che a farsi.
    Dopo che la donna ci spiega in cosa consiste la lezione mi guardo attorno mordendomi il labbro alla ricerca di qualcuno e con la paura di stare sola... Finchè i miei occhi non incrociano quelli di Dexter e un'idea docilmente maligna m'illumina la mente, così mi dirigo a passo di marcia verso di lui e, una volta al suo fianco, lo afferro per un braccio ed inizio a tirarlo via con me.
    Avanti, vieni a proteggere una piccola e debole Corvonero. Sono sicura che ai tuoi amici non dispiacerà.
    In realtà di quei due Grifondoro m'importa meno di zero e, appena siamo un po' più lontani dalle loro orecchie, sussurro alla stupida Serpe una sorta di ultimatum.
    Fai coppia con me o giuro che aprirò la bocca riguardo il tuo snaso.
    Sarò cattiva, ma non mi va di rimanere l'ultima nella serra, quella che nessuno vuole prendere con se perchè troppo antipatica. Certo, non che questo mio comportamento mi renda meno piacevole, ma io e lui ci odiamo quindi cosa mai potrebbe cambiare tra noi?
    Non so come se la cavi l'airone con le piante, potrebbe fare schifo quanto me, se non peggio, quindi volendo seguire la strategia del "più siamo meglio è" scelgo di aggiungere un nuovo membro a questo piccolo e sgangherato gruppo. Non è nemmeno detto che a lui vada a genio quest'idea, visto che sicuramente non gli piaccio io, ma perchè non provarci?
    Morgan, unisciti a noi.
    Suona più come un'ordine che una proposta, e la mia espressione seria aiuta a sottolineare il tutto.
    Voglio tenerti d'occhio e mi devi delle scuse per quella spinta di poco fa. Avanti, voi sarete le braccia e io la mente.
    Senza aspettare una vera risposta inizio ad addentrarmi nel fitto delle piante con Dexter ancora intrappolato nelle grinfie delle mie dita, se l'altro Serpeverde vorrà seguirci allora meglio così, altrimenti proseguiremo da soli.
    Dunque, se il Tranello del Diavolo ama gli ambienti bui e umidi direi che potrebbe trovarsi dentro una grotta o accanto ad un fiume, oppure in qualche sorta di crepaccio pieno di muschio. Dobbiamo guardarci bene attorno.


    Risposto alla domanda della prof
    nominato Ralph
    trascinato Dexter nel bosco e invitato gentilmente Morgan ad unirsi a loro
  7. .
    Ehi, guarda dove vai, animale!
    Stupidissimo Morgan, non gli bastano i disastri combinati a lezione, ora si mette pure a tirare spintoni alla gente... Gli servirebbe una punizione coi fiocchi, o una bella bocciatura. Spero non gli venga la malsana idea di dar fuoco alle piante dentro la serra perchè non ho davvero voglia di caos in questo periodo.
    Il signor Ramirez ha detto che mi terrà d'occhio dopo quanto successo quella fredda notte ad Hogsmeade, ma non ho ricevuto suo notizie o strane missive da parte di papà, quindi significa che per ora la situazione è sotto controllo nonostante l'auror mi abbia colta in fallo e finchè non verrà a conoscenza di quello che combina mio padre allora io sarò salva. Una parte di me continua a pensare che sarebbe tutto più facile se vuotassi il sacco, così da liberarmi di un grosso peso, ma non è tempo e luogo per rifletterci sopra.
    E poi c'è Daisy, che manca dal castello da un po', dice a causa di una malattia che la costringe a letto al San Mungo e il non poter andare a trovarla a causa della sua alta infettività mi stringe il cuore, ma non ho intenzione di mancare per così tanto tempo dalle lezioni per cui è meglio così. Parleremo quando tornerà, ed il fatto che mi scriva una lettera ogni tanto per dirmi come sta mi rincuora, sollevandomi un pizzico di preoccupazione di dosso.
    Oh, si, non ultima nella lista di pensieri che mi occupano la testa vi è proprio la lezione di Erbologia a cui sto per partecipare, quindi toccherà farmi doppiamente forza se la professoressa ci chiederà di piantare strani bulbi o tagliare radici a piante bavose.
    Il lavoro manuale non fa proprio per me, e pur capendo l'utilità della flora nella vita di tutti i giorni non riesco a trovarla abbastanza interessante da concentrarmi come dovrei.
    Dentro la serra mi metto in disparte per starmene sola, con la coda dell'occhio noto la stupida Serpe che sta tenendo in ostaggio il mio binocolo mentre è in compagnia dei suoi amici e lo fulmino con lo sguardo prima di tornare a fissare la professoressa ed il telo alle sue spalle.
    Arriccio il naso in un moto di disgusto dinnanzi al baciamano di Morgan e per quanto mi tocchi ammettere quanto sia impressionante il boschetto che ci viene mostrato continuo a provare zero attrattiva nei confronti di una lezione che potrebbe diventare fin troppo pericolosa per i miei gusti, così alzo la mano in attesa del mio turno per prendere parola ed esporre i miei dubbi.
    Mi scusi signora Westwood, ma non crede sia pericoloso lasciarci liberi di passeggiare in quel posto con una pianta come il tranello del diavolo a piede libero? Senza contare che alcuni studenti potrebbero trovare stupidamente divertente lanciare i più deboli tra le braccia di quella cosa assassina.
    Punto gli occhi per un momento verso Morgan e la sua faccia da scemo, attirandomi sicuramente ulteriore antipatia da parte sua ma sono sicura sappia essere una cosa reciproca.
    Non sto giudicando i suoi metodi, signora, ma ci tenevo ad esporre il mio pensiero.


    Marsilda Everett-Millais, I anno, Corvonero
    si è presa la spallata di Morgan e lo ha nominato più avanti
    guardato male Dexter
    posto una domanda alla prof
  8. .
    Anche io vorrei semplicemente starmene per i fatti miei, e guarda qual è il risultato!
    Bagnata fradicia in un bagno con la compagnia di un ragazzo che non sa controllare la sua magia ed il suo stupido snaso posseduto da chissà quale presenza maligna... Se mi avessero raccontato questo scenario un anno fa non vi avrei mai creduto, nemmeno per tutto l'oro del mondo.
    Pare però che io la stupida Serpe siamo accomunati dal bisogno di solitudine, ma mi rifiuto di dirglielo e di pensare che questa sera sarei io la sua nuova portatrice di sfortune, semplicemente perchè è tutta colpa di quella bestia immonda trasfigurata in un calice che non avrebbe mai dovuto entrare in camera mia per rubarmi il binocolo. Anzi, dovrei riferire al tizio riccioluto che chi è causa del suo mal deve piangere solo se stesso, visto che portarsi uno snaso a scuola credo sia l'azione più stupida e sconsiderata che si possa mai compiere.
    Ovviamente non gli dico nemmeno questo perchè voglio evitare d'irritare la sua sensibilità e rischiare di far esplodere un altro bagno.
    Dovrei pure fare una lista di tutte le cattiverie a cui mi ha sottoposta fino ad ora, non ultime le minacce, giusto per sbattergli in faccia quanto la sua risma sia effettivamente un'accozzaglia di violenti e crudeli esseri umani, ma mi mordo la lingua dicendomi che non vale la pena di ragionare con qualcuno che possiede un'evidente quoziente intellettivo inferiore al mio.
    Osa persino dirmi che non si fida di me quando io sono palesemente la vittima della situazione! Mi hanno derubata, attaccata due volte e persino minacciata! E' la mia stabilità fisica e mentale che sta sull'orlo di un baratro, non la sua!
    Lo fulmino, e lo sguardo di ghiaccio si assottiglia fino a diventare tagliente nel momento in cui lo sento sbuffare quella che alle mie orecchie suona un po' troppo come una risata di scherno trattenuta, solo per scoprire un momento dopo che anche lui non è stato molto fortunato in materia di nomi.
    Oh, andiamo, ti sembro una bambina che prende in giro gli altri?
    Si, anche quando si chiamano airone. Eppure sono terribilmente seria quando lo dico e nel voltarmi verso di lui incrocio le braccia al petto, come a voler sottolineare i miei intenti.
    Comunque mi fa piacere sapere che anche voi Serpi a volte siete in grado di unire un paio di puntini... La biblioteca andrà benissimo come inizio, ma se non sappiamo esattamente cosa stiamo cercando credo che sarà una ricerca lunga ed io non ho intenzione di guardare la luna dietro quelle lenti per vedere se appare qualcosa.
    Non è nemmeno detto che i libri utili si possano trovare nella sezione per gli studenti, ma questo è un problema per i Dexter e Marsilda del futuro, ora voglio solo uscire da qui per asciugarmi e allontanarmi da questo idiota ed il suo animale.
    Nel frattempo ti consiglio di trovare una gabbia resistente per Hunter. Ci vedremo domani dopo le lezioni per studiare un piano d'azione, puoi fidarti del fatto che starò zitta perchè se tu rivuoi il tuo snaso io voglio il mio maledettissimo binocolo. Arrivederci, stupida Serpe.
    Giro i tacchi e me ne vado, lasciando così l'airone al problema del bagno esploso da risolvere ed eventualmente spiegare a qualcuno. Io per oggi ne ho abbastanza di tutti.
  9. .
    Se pensi che stia mentendo allora perchè non ci guardi tu la luna attraverso le lenti? Mh?! O hai troppa paura di ammettere che ho ragione?
    Stupida Serpe che non è altro... Certo che è colpa del mio binocolo! Cos'altro potrebbe mai essere?! Una maledizione che si abbatte sugli snasi idioti ad ogni luna piena?! Ovviamente no, e la spiegazione dietro tutto questo dev'essere sicuramente logica e risolvibile perchè la possibilità che questo cosetto peloso rimanga così per sempre mi turba.
    Diamine, cosa mi sarebbe successo se ci fossi stata io al posto suo? Persone come la Cavanaugh direbbero che vedermi con la bava alla bocca e gli occhi indemoniati sarebbe stato un miglioramento al mio carattere già di per se poco civile e benevolo, ma preferisco non pensarci.
    Nel frattempo il ragazzo sembra sinceramente sconvolto ed osservo le mani tremanti che raccolgono il calice che un tempo era stato il suo animaletto da compagnia, una punta di senso di colpa mi punge il petto, ma niente di serio e ignoro il tutto non appena mi attacca nuovamente col suo tono di voce fastidiosamente irritante.
    Oh, scusami tanto se ho provato a fermarlo col primo incantesimo che mi è venuto in mente! E concentrarsi in una situazione simile è assai difficile, quindi ringrazia che quel calice abbia solo qualche pelo e sia privo di zampe!
    Il pensiero di quegli artiglietti che si muovono per graffiarmi la faccia nonostante la trasmutazione mi provoca un brivido di disgusto lungo la spina dorsale, e mi dico che mai e poi mai avrò a che fare nuovamente con uno di questi ladruncoli, nemmeno per tutto l'oro del mondo.
    Se potessi farei a meno di avere a che fare anche con gli studenti Serpeverde, ma a quanto pare il destino ha scelto che i maschi di quella casata devono essere in qualche modo i miei aguzzini, anche se Hugo a volte è l'eccezione che conferma la regola. Chissà se conosce questo stupido riccio, magari nella loro Sala Comune è famoso per essere il re degli idioti.
    Vorrei dirgli che si, delle scuse me le merito eccome visto il furto e la corsa improvvisata per i corridoi che mi sta causando del dolore appena accennato al ginocchio sinistro, ma faccio appena in tempo a guardarlo ed aprire la bocca con fare contrariato che un pezzo non ben identificato del bagno in cui ci troviamo esplode e mi strappa un'urletto di sorpresa mentre spruzzi di acqua m'inzuppano da capo a piedi.
    Lo hai fatto apposta?! Sei proprio infantile!
    Dal modo in cui impreca e mi spinge via sembra più un'incidente causato da magia involontaria, e se ha perso il controllo a causa delle emozioni negative tecnicamente non è nemmeno colpa sua, eppure m'interessa ben poco del suo stato d'animo al momento perchè: uno, alla sua età dovrebbe imparare a controllarsi; due, il suo snaso mi ha rubato il binocolo; tre, sono bagnata fradicia, accidenti a lui!
    Lo scaccio con una manata e dovrei essere contenta di vedere che anche lui è conciato come me, però mi limito a guardarlo con occhi e labbra strette come se fossi una vecchia nonna pronta a sgridare il nipote che ha ficcato la testa nel vado di marmellata.
    Quando ammette di aver paura di vedersi portare via il suo snaso sento ancora quel senso di colpa che mi pizzica le corde nel petto, e pur non avendo mai avuto un'animale domestico penso di poter capire come ci si possa sentire all'idea di non poterlo riabbracciare mai più... Resta comunque il fatto che non è colpa mia, ecco!
    Siete bravi solo a minacciare e ad essere violenti, ecco perchè vi mandano tutti sotto lo stesso tetto. Mi stupisce che non vi siate ancora ammazzati a vicenda a causa dei vostri caratterini affabili.
    Dovrei essere l'ultima a parlare visto il modo in cui gli ho puntato la bacchetta in faccia, ma dettagli. Passo lo sguardo da lui al calice che tiene in mano, e penso che sarebbe facile afferrarlo e correre via da un professore per risolvere il problema, ma se l'unica soluzione fosse davvero quella di abbatterlo? Oppure potrei semplicemente fare la spia e lasciare che distrugga davvero il binocolo così da togliermi un pensiero... E poi cosa dirò a papà? Che non sono stata capace di difendermi di nuovo? Che il suo regalo mi è stato strappato dalle mani una seconda volta perchè sua figlia è solo una ragazzina che parla tanto e non è in grado di agire? E perchè sento ancora quel maledetto senso di colpa?!
    Tu osa ancora dire che è colpa mia e giuro che ti schianto contro il muro.
    Gli sibilo addosso prima di levarmelo di torno con una spallata che di forte ha praticamente nulla e quasi scivolo sul pavimento bagnato, ma in qualche modo riesco a raggiungere lo specchio del lavello per darmi una sistemata alle onde castane che mi si sono appiccicate alla faccia.
    Lavoreremo insieme per trovare una soluzione perchè di te non mi fido, chiaro?
    Strano modo per dirgli che accetto il suo accordo e voglio aiutarlo, ma dovrà accontentarsi di questo.
    Mi dispiace davvero per il tuo snaso, stupida Serpe. Comunque mi chiamo Marsilda... E la minaccia di schiantarti contro il muro vale anche su eventuali prese in giro riguardo il mio nome, sappilo.
  10. .
    Dovrei provare ad essere empatica nei confronti di questo ragazzo perchè in fondo il suo animaletto domestico -scelta discutibile e molto stupida quella di scegliere uno snaso che è famoso per rubare oggetti altri, ma capisco che non tutti possiamo essere intelligenti a questo mondo- è evidentemente cambiato, mutando in una bestia feroce e ben lontana da ciò che conosceva.
    Dovrei mantenere la calma e spiegargli per bene la situazione, scusarmi per averlo attaccato in quel modo suggerendo di abbattere la bestia del demonio.
    Dovrei fare un sacco di cose, ma il riccio oltre a guardarmi male ha iniziato ad accusarmi di essere la responsabile di questo scempio, e non posso proprio accettarlo. Sono a tanto così dal perdere la bussola e schiaffeggiarlo col suo stesso animale, eppure per qualche miracolo riesco a trattenermi. Probabilmente ho solo inconsciamente paura di prendermi la malattia che si è beccato la snaso di nome Hunter -anche qui si potrebbe discutere riguardo la scelta opinabile e poco originale- e preferisco evitare di toccarlo.
    Io non ho fatto proprio niente, razza di idiota! Una studentessa del primo anno ti sembra in grado di fare... qualsiasi cosa gli sia successa?!
    Sono indignata, persino offesa. Lo guardo con occhi stretti e fiammeggianti, il ginocchio sinistro che duole appena a causa della breve corsa dietro la creatura ed i capelli che mi danno la sensazione di star levitando da soli per quanto sono alterata.
    Quando la Serpe osa minacciarmi poi, apriti cielo. La mascella mi cade in un moto di sorpresa e rabbia senza eguali, tanto che mi porto una mano in tasca per afferrare la bacchetta e fargli rimangiare tutto quello che ha detto a suon di Flipendo contro il muro.
    Questo binocolo mi sta dando più problemi che altro, quando lo riavrò probabilmente sarò io stessa a farlo a pezzi, ma ciò non rende automaticamente questo ragazzino il sacro detentore della ragione. Dovrei voltargli le spalle e volare da un professore per denunciarlo e lasciare che siano loro ad occuparsi del casino, però il piccoletto ha in mente una soluzione ben diversa e si lancia contro la mia faccia. Lo snaso, non il suo padrone stupido che comunque mi finisce addosso facendomi cadere a terra. Maledetto.
    Non riesco nemmeno a gridare da quanto sono scioccata, ma sento come un ringhio nascermi dal profondo del petto quando la Serpe mi ordina di alzarmi per aiutarlo a riprendere lo snaso posseduto da chissà quale forza maligna.
    Ne ho abbastanza e, per la seconda volta da quando mi trovo qui dentro, scelgo di sovrascrivere le regole per riprendere ciò che è mio, anche se quella notte passata ad inseguire Corinne è stata decisamente meno caotica.
    Ti odio.
    Faccio in tempo a fulminare il ragazzo con lo sguardo prima di alzarmi con un grugnito utilizzando lui come appoggio senza chiedergli il permesso, un secondo dopo inizio a correre dietro alla bestia con un'espressione spiritata in volto.
    Cosa sto facendo? Dovrei voltarmi e mandare tutti al diavolo, pregare in ginocchio papà di mandarmi in Francia o a Durmstrang, qualsiasi cosa sarebbe meglio di questo inferno sulla terra... Invece continuo, sforzo i muscoli sviluppati delle cosce per inseguire il piccolo bastardo che, per grazia divina, sceglie d'infilarsi in un bagno così da proteggerci da occhiate indiscrete.
    Mi lancio sulla porta già socchiusa dal passaggio di Hunter e sguaino la bacchetta, sento dei rumori provenire da uno dei cubicoli e corro con la giuntura del ginocchio in fiamme, apro anche questa porta e rimango disgustata dalla visione dello snaso che cerca di fuggire infilandosi nel buco del water.
    Feravetro!
    Questo dovrebbe tenerlo buono per un po', anche se l'incantesimo non è perfetto e qua e là sul calice vi sono dei rimasugli di pelliccia nera e l'acqua al suo interno va a mischiare con quella già presente nel sanitario. Che schifo.
    Prima che il padrone possa avvicinarsi mi volto di scatto e gli punto la bacchetta a due centimetri dalla faccia e pensando che un Flipendo se lo meriterebbe davvero, ma sono migliore di così. Sono incazzata, offesa e turbata, ma decisamente migliore di Axel.
    Ora ascoltami bene, stupida Serpe! Il tuo snaso voleva rubarmi il binocolo e me lo sarei ripreso senza fargli male, ma mentre era seduto bel bello sul mio letto a un certo punto si è messo a guardare la luna attraverso le lenti e ha iniziato a vibrare, poi si è voltato a guardarmi con quegli occhi spiritati ed è corso via!
    Se vuole credermi meglio per lui, se no... Ok, non ho un piano dopo questo punto. Improvviserò.
    Mi era già stato rubato qualche tempo fa e me l'hanno restituito da poco, deve avergli fatto qualcosa il tuo concasato perchè io ti giuro su tutto ciò che mi è più caro che non c'entro niente! Non farei mai male ad un'animale! Scusa se ho detto che avresti dovuto abbatterlo, ok?!
    Per dimostrargli che sto dicendo la verità scelgo di abbassare l'arma dalla sua faccia con un colpo secco e, non senza poco schifo in volto, mi chino appena per prelevare con due dita un'estremità del calice pelosetto per restituirlo al legittimo proprietario.
    Ora scusati tu con me per avermi minacciata di rompere il binocolo e restituiscimelo, avanti!
  11. .
    Il binocolo era tornato senza alcun biglietto, non che mi aspettassi delle scuse da parte di quella Serpe dagli occhi crudeli, ma perlomeno sembrava integro. A quanto pare Daisy aveva parlato per l'ultima volta col suo "amico" per convincerlo a restituirmi il maltolto e non li avevo più visti chiacchierare in giro per la scuola, il che mi faceva molto piacere perchè significava che stava mantenendo fede alla sua promessa, e chissà, forse lo aveva persino minacciato di andare dalla preside se non avesse quantomeno provato a recuperare il binocolo.
    Comunque, non importava poi molto come aveva fatto, ma l'oggetto rubato era di nuovo al suo posto ed io mi sentivo un po' più leggera; non così tanto da perdonare quell'infido bastardo, ma abbastanza per rispondere alle lettere di papà con un briciolo di tranquillità in più, senza paura di leggere tra le righe eventuali accenni alla mia sbadataggine e poca forza interiore e fisica.
    Per paura di scherzetti vendicativi da parte della Serpe avevo preso delle precauzioni prima di toccare a debita distanza il binocolo con un bastone, ma nessun mostro era sbucato fuori e persino quando, dopo svariati minuti passati a farmi forza, l'ho puntato contro l'armadio della mia stanza non è successo nulla. Mi sono controllata subito allo specchio per cercare eventuali bolle o scritte incise nella carne, ma niente... Possibile? Era davvero finita lì quella storia? La mia natura sospettosa non voleva starsene tranquilla, ma ci avrei pensato dopo cena a studiarlo meglio.
    O almeno, questi erano i miei piani, peccato che qualcun altro abbia scelto diversamente al posto mio.
    Allora, partiamo dal presupposto che a me gli animali non dispiacciono, e dico sul serio perchè trovo procioni, gatti e conigli molto apprezzabili, ma da quando ho messo piede in questa scuola evidentemente gli studenti si stanno mettendo d'impegno per farmi odiare qualsiasi creatura vivente che non cammini su due zampe e sia ricoperta di peli, squame o piume.
    Prima un ragno, poi le rane e lo scoiattolo ed ora un dannatissimo snaso. Credo di non averne mai visto uno dal vivo, ma ho letto libri e visto illustrazioni durante questi pochi anni di vita tormentata che sto vivendo, e quel coso che sta toccando il mio binocolo con le sue zampine è proprio il famoso ladro del mondo magico. Gli piacciono gli oggetti preziosi e ricordo che papà aveva parlato con orgoglio dei piccoli intarsi d'oro che gli erano costati una fortuna.
    Subito la mente vola in direzione di quella disgraziata della Cavanaugh che sicuramente avrà addestrato una di quelle bestie per mandarla qui a rubarmi qualcosa, poi, con quel briciolo di lucidità che mi rimane in corpo, mi dico che forse è solo una creatura scappata dai recinti che si è trovata qui per mia sfortuna.
    Non si è accorto di me, il che è un bene perchè così posso avvicinarmi lentamente per tentare di toglierglielo di dosso prima che scappi e s'infili in qualche cunicolo troppo stretto per raggiungerlo, ma mantenere il controllo è difficile perchè vorrei solo saltargli sopra e strozzarlo e... No Marsilda, tu sei gentile con gli animali, ricordatelo.
    E' seduto sul mio letto, tranquillo e beato, ora lo prenderò alle spalle e andrà tutto bene, lo consegnerò ad un professore così che possano rispedirlo da dove è venuto ed io potrò continuare a farmi gli affari miei. Però ad un certo punto lo snaso si mette a guardare nelle lenti, le punta verso la finestra dove splende la luna piena e... succede qualcosa di strano.
    Innanzitutto non sapevo che a quei cosi piacessero le stelle, il che potrebbe rendermeli quasi simpatici, e a quanto pare crea loro un'effetto strano perchè il corpicino nero inizia a vibrare come se fosse scosso da un terremoto. E' un'assurdità credere che siano allergici alla luna? Si perchè a quest'ora sarebbero morti tutti, quindi forse è solo questo qui ad avere qualche problema nello specifico... O forse...
    Il pensiero non fa in tempo neanche a formarmisi in testa che subito viene cancellato da sorpresa, panico e terrore quando lo snaso smette di tremare e si volta verso di me con l'espressione più rabbiosa che abbia mai visto in vita mia, gli occhi brillano di cattiveria e dalla bocca gli scende un filo di bava. Ok, è piccolo, se mi attacca posso tirargli un calcio e sperare che si spiaccichi contro il muro prima che tenti di mordermi per attaccarmi la rabbia o qualsiasi altra malattia si sia preso nel buco lercio da cui è uscito.
    Apro la bocca per chiamare aiuto, ma la serata ed il mio cervello prendono l'ennesima svolta improvvisa quando lo snaso si mette il binocolo nel suo marsupio e fugge via ringhiandomi addosso quando mi passa di fianco, quindi l'unica soluzione possibile ora è corrergli dietro per riprendere ciò che è mio. Quanto odio questa scuola ed i suoi abitanti, animali compresi.
    Il bisogno di strozzare quel coso mi spinge i muscoli al massimo, così come la punta di curiosità che provo nel voler capire cosa diamine gli è preso, ma mentre ansimo giù per le scale e corro nella sala comune della mia casata visualizzo per bene il viso del colpevole e giuro che prima o poi gliela farò pagare a quello psicopatico Serpeverde.
    E, guarda un po' il caso, una volta usciti nei corridoi è proprio sulla gamba di un concasato di quel bastardo che lo snaso si lancia ringhiando e sbavando come un San Bernardo, e fortunatamente per loro non è ancora scattato il coprifuoco o la mia rabbia sarebbe stata potente quanto uno tsunami.
    Tu! Quel coso è tuo?!
    Attacco il ragazzo dalla chioma riccioluta puntandogli contro l'indice e fissandolo con occhi sgranati e capelli scarmigliati mentre mi mordo l'interno delle guance per mascherare la fitta di dolore al ginocchio.
    Mi ha rubato il binocolo astronomico e probabilmente è malato, guarda come si comporta!
    La bestia sta graffiando i pantaloni del presunto proprietario e tenta di morderlo un paio di volte, il tutto con quell'espressione da pazzo sempre presente. Forse ha davvero un virus e Axel non c'entra nulla, in questo caso allora è solo questo riccio ad essere uno stupido incompetente che lascia libere creature del genere.
    Dovresti farlo rinchiudere! O persino abbattere! Prima però ridammi il binocolo o giuro che ti farò passare dei guai!
  12. .
    Crede che il mio commento fosse rivolto al non voler trovare qualcuno con cui passare le giornate, piuttosto che al desiderio di evitare di rimpiazzare ciò che ho perso, ed io non commento in merito perchè è più facile lasciarle credere che sia così piuttosto che trovarmi con delle domande scomode riguardo quanto ho lasciato a Londra.
    Ed è vero che trovare qualcuno con cui condividere le giornate è piacevole, ma nel mio caso lo trovo anche estremamente complicato e faticoso. A volte credo di non sapere come parlare alla gente senza risultare acida, ma evidentemente qualcuno in passato è riuscito a vedere oltre tutto questo ed ha tirato fuori una parte di me che nemmeno io credevo di possedere. E poi la prefetta è più grande ed in teoria più esperta di me riguardo le faccende della vita, no? Cambio di personalità a parte dovrebbe essere in grado di trattare con le persone, altrimenti non le avrebbero mai dato la spilletta.
    Annuisco timidamente quando mi chiede se sono interessata anche alla danza, ma quando dice di essere totalmente negata nei movimenti mi prende un lampo di ansia all'idea che possa chiedermi di darle lezioni in merito, quindi scelgo di mettere subito le mani avanti esponendo solo in parte un lato della storia che ha già visto coi suoi occhi.
    Non posso più farlo però, colpa della... della gamba.
    Abbasso appena lo sguardo verso la cicatrice sul ginocchio ormai coperta dall'asciugamano che mi avvolge. In realtà le ho detto una mezza bugia: potrei ballare, ma per pochissimo tempo e non bene come un tempo perchè l'articolazione rotta reclamerebbe subito il suo tributo di dolore, però a lei non serve saperlo, si è già immischiata abbastanza col mio passato.
    Ci sono già stata alla torre, è bellissima. Un giorno mi piacerebbe possedere attrezzature simili per poter ammirare il cielo.
    Certo, la compagnia della Miller e le sue iniziali intenzioni di buttar giù nel lago il mio telescopio non hanno favorito molto all'esperienza che ho vissuto l'ultima volta che ci ho messo piede dentro, ma nel complesso è davvero un luogo magico, più di tutta la scuola e le sue creature messe insieme.
    Chissà, magari un giorno mi troverò di nuovo tra queste mura a fare da insegnante agli studenti, non sono in molti a trovare le stelle affascinanti e... Oh, ma chi voglio prendere in giro? Non possiedo la giusta pazienza per star dietro a delle eventuali teste calde, e poi papà ha altri piani per me, disegni di un destino che mi provoca malessere fisico solo a pensarci.
    Arretro di un paio di passi dal corpo della prefetta, gli occhi si spostano verso gli spogliatoi e poi di nuovo su di lei, come alla ricerca di un permesso per potermene andare a sciacquarmi via un po' di questo rinnovato malessere.
    Vorrei andarmi a cambiare, se possibile. Manterrò la mia promessa.
    La rassicuro per l'ennesima volta, come se avessi timore di trovarmi appesa o con l'acqua nei polmoni da un momento all'altro. Quando lei acconsente le sorriso, un piccolo innalzamento degli angoli della bocca, quel tanto che basta per farle capire che, nonostante tutto, questo dialogo non mi è poi così dispiaciuto.
    Grazie, prefetta. Ci vediamo presto.
26 replies since 8/9/2021
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