“I have not failed. I've just found 10,000 ways that won't work.”

►Marsilda

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    Attendo Marsilda alla fine del corridoio che porta poi nei seminterrati, una strada che mi è particolarmente familiare visto che conduce anche ai dormitori di Serpeverde.
    E’ l’ora di pranzo e sono tutti in Sala Grande in questo momento, per cui avremo almeno un’oretta e mezza di via libera prima che riprendano le lezioni.
    L’idea di vederci a quest’ora è stata mia, la scuola è pressoché deserta come di notte e tutte le aule sono a disposizione, soprattutto quelle delle materie di cui non ci sarà lezione nel pomeriggio.
    Se qualcuno dovesse beccarci nella classe di Pozioni ad armeggiare con un calderone, potremmo sfangarla dicendo che ci stiamo esercitando per un compito, mentre se accadesse di notte non ci sarebbero molte scuse che potremmo usare.
    Abbiamo un alibi quasi perfetto e quella corva snervante dovrà una volta tanto ammettere che non sono poi così idiota.
    Nel vederla arrivare, non riesco a nascondere una smorfia contrariata: la sua presenza non mi entusiasma, ma non ho altra scelta, anche se lei è soltanto al primo anno è certamente più brava di me e ho bisogno del suo aiuto. Lei dal canto suo non può che aiutarmi, se vuole riprendersi quel suo binocolo del cazzo. - Dai, muoviamoci prima che passi di qui qualcuno.
    Non un ciao, nemmeno un grugnito a mo’ di saluto, sinceramente non mi viene spontaneo con lei, il suo maledetto aggeggio ha rovinato la vita a Hunter. Non mi importa se la colpa è di qualche altro Serpeverde, Marsilda merita il mio astio solo per il carattere che si ritrova. - Ho tutto quello che ci servirà - nella borsa a tracolla ho gli ingredienti che ho sgraffignato dal magazzino di pozioni.
    In un’altra borsa di stoffa, invece c’è la gabbia con Hunter di cui sento i versi rabbiosi. Ormai sta così da un paio di mesi e ammetto che inizio a perdere le speranze.
    La corva ed io abbiamo passato in rassegna mezza biblioteca e solo di recente abbiamo trovato qualcosa che potrebbe fare al caso nostro, una specie di pozione purificatrice che dovrebbe estirpare il male da chi la beve o una roba del genere.
    Visto che Hunter sembra proprio posseduto, magari potrebbe fare al caso nostro. Io lo spero davvero, non saprei che altro fare se non funzionasse.
    Forse è per questo che mi sento particolarmente nervoso e sono più scontroso del solito con Marsilda.
    L’aula di pozioni è vuota proprio come pensavo. Poso la gabbia di Hunter su un banco e svuoto il contenuto della tracolla sullo stesso. Ne esce un rametto di Centinodia, una boccetta con dei pungiglioni di Billywig essiccati, Valeriana ed Artemisia. Pochi, semplici ingredienti. Non credo proprio che potremmo sbagliare, giusto? - Il procedimento dovrebbe essere abbastanza facile - dico andando a prendere un calderone da un angolo della stanza e trascinandolo vicino il banco.
    Da dentro la sua gabbia Hunter si agita, però non voglio tirarla fuori dalla borsa e rischiare che perda la testa nel vederci. L’ultima volta che l’ho tirata fuori da sotto il letto, Hunter si è lanciato contro le sbarre, allungando le zampine in un tentativo di agguantarmi con i suoi piccoli artigli.
    Mi fa davvero male vederlo così, vorrei solo riavere il mio amico indietro. - Ok, probabilmente è una delle poche speranze che abbiamo quindi concentriamoci. E poi prima Hunter torna normale, prima puoi riavere il tuo coso. Hai portato il libro?
     
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    Ci sono ben due informazioni che quest'oggi terrò ben lontane dalle orecchie della stupida Serpe, per il semplice motivo che penso non sia degno di meritarsele.
    Numero uno: la sua idea d'incontrarci in Aula Pozioni durante l'orario dei pasti, quando tutti si trovano in Sala Grande, è molto buona e ci darà il tempo di lavorare su quanto ci serve per riportare la sua bestiola alla normalità.
    Numero due: il mischiare ingredienti tra loro per crearne decotti salvifici non è proprio il mio forte, come quasi tutte le materie manuali che insegnano qui ad Hogwarts. Sono portata per perdermi nei libri e studiare il cielo, rischiare di rovinare una stupida pozione solo perchè ho tagliato male una radice sporca di terra mi mette un'ansia tremenda.
    Ma, come ho detto, a Dexter non serve sapere nulla di tutto ciò. E poi quanto potrà essere difficile seguire un paio d'istruzioni? Io leggerò e lui si darà da fare coi mestoli e tutti quegli altri aggeggi tintinnanti e puzzolenti, ho deciso. Così non dovrò sentire eventuali lamentele uscirgli dalla bocca sul fatto che ho omesso la mia reale capacità pozionistica e ce ne torneremo in stanza felici e contenti.
    In realtà vorrei davvero che tutto finisse per il meglio, e non solo perchè desidero il mio binocolo indietro. Da quando Daisy mi ha regalato Altair ho iniziato a capire come si sentono le persone con un'animale domestico quando esso sta male: ricordo il panico provato nel vedere la piccola coniglia grigia con un ciuffo di pelo in meno sulla schiena, e la ricerca di un rimedio per farglieli ricrescere.
    Se fosse capitato a lei quello che è successo ad Hunter credo che anche io sarei preoccupata e desiderosa di trovare una soluzione quanto Dexter, se non di più.
    Peccato che poi la Serpe scelga di salutarmi con un'ordine ed una smorfia che mi ricorda tanto il disgusto, ed allora tutti i buoni propositi dovrebbero volar via dalla finestra insieme alla sua odiosa faccia... Però non farò nulla di tutto questo, perchè mi spiace per Hunter, anche se il suo padrone è un ebete totale.
    Lo seguo in silenzio, camminando a testa alta fino all'aula deserta mentre da una delle sue borse esce un rumore poco piacevole, segno che lo snaso posseduto è con lui. Avrebbe potuto lasciarlo in camera e dargli la pozione stanotte, lontano da occhi indiscreti come possibili professori o prefetti giunti a controllare le eventuali esplosioni che potrebbero accadere, ma no, portiamoci dietro la bestia rischiando che venga scoperta.
    Potrei esporgli il mio pensiero e la sua stupidità, ed invece preferisco concentrarmi sul lavoro da svolgere ed il pensiero positivo che ho avuto nei suoi confronti pochi attimi fa. Daisy sarebbe fiera di me e di quest'acidità trattenuta.
    Sfioro con un dito gli ingredienti che il ragazzo si è procurato clandestinamente ed una stretta allo stomaco mi toglie per un secondo il respiro al pensiero dell'eventuale punizione a cui potremmo andare incontro se ci scoprono, e per l'ennesima volta mi trovo a maledire il bastardo che ci ha ficcati in questo casino a causa dei suoi giochetti da bimbo vendicativo.
    Certo che l'ho portato, per chi mi hai presa?
    Tiro fuori dalla borsa il libro con la ricetta della pozione purificatrice ed inizio a sfogliarlo in fretta perchè prima finisce questa storia prima potrò smettere di vedere la stupida faccia di questo stupido studente.
    E il mio "coso" si chiama binocolo, dovresti farti regalare un dizionario per natale, ti sarebbe utile. Ah no, che stupida... Abbiamo appurato che non sai nemmeno salutare o dire grazie dopo che la gente tenta di difenderti dagli attacchi, quindi come potresti saper leggere?
    L'ultima lezione di Erbologia è stata oltremodo sfiancante visto che ho dovuto letteralmente trascinarlo via da una pianta potenzialmente assassina e poi mi è toccato persino sgridare Morgan per dirgli di lasciarlo stare e concentrarsi sul compito assegnatoci invece che la sua bacchetta, e dopo tutto questo caos non ho ricevuto il minimo ringraziamento.
    Si, so benissimo di aver ignorato il vano tentativo di Dexter di fare il cavaliere quando l'altra Serpe mi ha messo il braccio attorno alle spalle, ma quello che ho fatto io per lui è decisamente più significativo!
    Comunque, direi che possiamo mettere da parte le nostre divergenze per curare Hunter, che dici? Sbuccia il rametto di Centinodia e poi taglialo a fette spesse circa un centimetro.
    Inizio ad impartire ordini col dito puntato sulle istruzioni e gli occhi fissi sul ragazzo per poterlo controllare al meglio. Questa pozione andrà bene, fosse l'ultima cosa che faccio.
    Su, muoviti. Devi anche mettere nel calderone una tazza d'acqua e accendere il fuoco per portarla a bollore... Non abbiamo tutto il giorno, op-op!
     
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    È incredibile quanto sia brava a farmi perdere la pazienza pur avendo passato insieme solo trenta secondi.
    Sinceramente mi basta la sua faccia e la sua espressione perennemente scazzata per sentirmi già nervoso in sua presenza, ma quando apre bocca tocca proprio le corde più sensibili dei miei nervi.
    Ok, forse esagero. Magari non la considererei nemmeno così insopportabile se non fossimo partiti con il piede sbagliato, però il nostro primo incontro non è stato dei migliori e lei non è che si sia proprio mostrata alla mano.
    In più mi girano un sacco perché Hunter è ancora posseduto e non riusciamo a trovare un modo per farlo tornare normale nonostante tutti i nostri sforzi (sì, lo ammetto, anche Marsilda ci si sta impegnando un sacco).
    Quindi, ecco, non sono proprio in vena di frecciatine da parte sua e non posso fare a meno di guardarla con rabbia incredula quando mi rinfaccia di non averla ringraziata dopo la lezione di Erbologia - Scusa?! - dico poi, alzando le sopracciglia ed osservandola come si osserva un invasato - Non mi pare di aver sentito un “grazie” quando ho rimbeccato Morgan perché ti aveva messo quelle manacce addosso.
    Anzi, lei ha avuto persino l’ardire di fingere che non fosse successo niente, di ignorarmi del tutto. Ha davvero una bella faccia tosta quindi a volermi fare la lezioncina in questo modo. Inizio a credere che trovi solamente gusto nel provocarmi. - Penso che possiamo considerarci pari. E comunque non c’era bisogno del tuo intervento, della pianta potevo benissimo liberarmi da solo, così come di Morgan.
    In realtà… non esattamente. Con la bacchetta ho attaccato loro due invece della pianta e quando Morgan mi ha afferrato per il colletto, se Marsilda non fosse intervenuta penso mi sarei lasciato sfuggire un’altra magia involontaria e sì che sarebbe stato divertente vederlo volare dall’altra parte della serra e lasciare una sagoma nel muro, ma allo stesso tempo avrei rischiato la punizione più grossa di sempre. Ho già avuto la fortuna che la sua perdita di controllo abbia fatto sì che l’incantesimo che gli ho lanciato contro per sbaglio passasse in secondo piano.
    Comunque, per quanto odi ammetterlo, diciamo che Marsilda mi è stata davvero di aiuto a quella lezione, ma preferirei rotolare sui carboni ardenti piuttosto che ringraziarla. - Comunque so benissimo come si chiama, non mi serve un dizionario, grazie, ma preferisco continuare a chiamarlo coso, visto che sembra infastidirti. O posso cambiare in “stupido giocattolo per una bimbetta fastidiosa”.
    Ok, non credo sia una buona idea stuzzicarla proprio quando dobbiamo metterci a lavoro e collaborare per il bene di Hunter. Come dice lei, forse dovremmo mettere da parte il nostro astio. Inspiro e cerco di stare buono, mordendomi il labbro per non parlare, quando inizia ad impartirmi ordini. Vorrei mandarla al diavolo, ma poi mi ricordo che sto facendo tutto questo per il mio Snaso, per cui metto una tazza d’acqua nel calderone e vi accendo un fuoco sotto.
    In silenzio mi metto a sbucciare la Centinodia e per un po’ me ne sto così, zitto, a tagliuzzarla. - Se dovesse funzionare, ti farò conoscere il vero Hunter - dico dopo un po’, senza nemmeno sapere il perché le stia dicendo una cosa del genere. A lei magari nemmeno importa, rivuole solamente il suo stupido binocolo indietro. - È simpatico e molto affettuoso. Gli piacciono un sacco i grattini sulla testa…
    È che il vecchio Hunter mi manca e forse parlarne mi aiuta a sentirne un po’ meno la mancanza. E poi potrà vedere con i suoi occhi che in realtà è la creatura più adorabile del mondo e non questo esserino indemoniato. - E se non dovesse funzionare… spero che troveremo altro in biblioteca.
    Mi mordo nuovamente il labbro, questa volta per soffocare il senso di angoscia che provo ogni volta che penso che non riusciremo mai a farlo tornare come prima. Poi mi allungo verso il libro per leggere i passaggi. - Ok, qui dice di buttare la Centinodia quando l’acqua inizia a bollire, aspettare quindici minuti e poi aggiungere l’Artemisia e i pungiglioni di Billywig. A che punto sei con quelli? Li hai polverizzati?
    Controllo l’acqua che sta bollendo e lascio cadere nel calderone la Centinodia.
     
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    "Della pianta potevo benissimo liberarmi da solo, così come di Morgan."
    Certo, e a me durante le notti di luna piena spuntano le ali.
    La totale mancanza di consapevolezza della stupida Serpe è incredibile, gli servirebbe un manuale per imparare a cogliere gli atti di gentilezza col giusto garbo invece che rispondere con quel tono tipico di chi si crede tanto forte e capace anche in totale solitudine... Però oh, guarda un po', oggi il maschio alfa ha bisogno della Corvonero al suo fianco, chi l'avrebbe mai detto!
    Purtroppo mi tocca dargli ragione in minima parte, perchè effettivamente nemmeno io l'ho ringraziato, ma continuo a ripetere che le due situazioni erano totalmente diverse e a me Morgan non stava mettendo le mani addosso con l'intento di picchiarmi.
    E poi come pensava di liberarsene senza di me? Gli avrebbe fatto esplodere un bagno di fianco come aveva fatto con me durante il nostro primo incontro?
    Comunque possiamo continuare tutto il giorno con questa storia di chi ha più ragione o torto rispetto all'altro, ma purtroppo le chiacchiere non riporteranno la bestiola al suo stato originario ed io non riavrò il mio dannato binocolo, quindi meglio darsi da fare prima che arrivi qualcuno.
    Dovrei tirargli il ricettario in faccia visto il modo in cui si permette di prendermi in giro dandomi della bimbetta fastidiosa, eppure, per chissà quale miracolo, mi limito a stringere gli occhi e fissarlo con odio mentre stringo la copertina con tutte le mie forze.
    Chissà perchè deve darmi così fastidio il parere di uno stupido ragazzino di cui in fin dei conti m'importa poco o nulla e che nemmeno si sforza di provare a conoscermi meglio... Si, lo so che nemmeno io mi sto impegnando poi così tanto, ma tra i due sono la parte più lesa della faccenda!
    Prima sono stata ferita da un suo concasato e poi derubata, ed infine il suo animale da compagnia si è appropriato di quanto era mio di diritto e non sono stata di certo io a maledirlo in quel modo terribile, che diamine! Tutta questa faccenda mi farà perdere i capelli già lo so, per fortuna non mi sta togliendo troppo tempo dallo studio, perchè se mi fossi trovata con dei brutti voti a causa di Dexter allora avrei potuto seriamente lanciargli lo snaso in fondo al Lago Nero.
    No, non l'avrei mai fatto perchè non sono crudele o sadica e il povero Hunter è una vittima quanto me... Però sarei stata sicuramente molto arrabbiata, ecco!
    Quando il silenzio riempie l'aula quasi mi sembra di essere stata miracolata, e a parte il lieve ringhio che proviene dalla borsa di Dexter ed il rumore del coltello contro la Centinodia non si sente nulla. Sono rari i momenti in cui al castello vige un'atmosfera simile, e pur chiudendomi molto spesso in biblioteca per trovare un po' di pace devo ammettere che mi manca la sensazione di essere totalmente sola, anche per poche ore.
    C'è sempre qualcuno che corre o parla nei corridoi, la Sala Grande è gremita di gente e le lezioni pratica sono spesso caotiche, eppure, da qualche parte dentro di me, mi dico che un giorno potrei provare nostalgia per tutto questo. In fondo qui il futuro è come una promessa lontana, seppur sempre presente, e posso permettermi di fissarlo per pochi istanti prima di volgere lo sguardo con la paura di rimanerne acciecata.
    Le parole di Dexter mi fanno distogliere lo sguardo dalla ricetta che sto cercando d'imparare a memoria onde evitare disastri, mi pare di cogliere una nota di malinconia nella sua voce, sicuramente c'è dell'affetto per la creaturina che gli tiene compagnia in stanza.
    Un'accenno di sorriso mi si forma in viso quando nomina i grattini sulla testa e l'affettuosità di Hunter, forse perchè riesco ad immaginarmelo in versione normale e tenera, senza bava che gli esce dal becco o quella luce assassina negli occhi.
    Anche ad Altair piacciono. E' la mia coniglia. E... ehm...
    Come si consola la gente? Miracolosamente riesco ad empatizzare con questo idiota e penso che gli farebbe piacere sentirsi dire qualcosa di carino, specie perchè mi va di farlo, ma non so se sono in grado di parlargli senza sbagliare.
    Vedrai che Hunter starà bene. Troveremo una soluzione.
    Meglio di niente, no? Tanto sono sicura che mi troverà sempre troppo acida o saputella o chissà che altro, perchè per quelli come lui io non vado mai bene, ed in fondo chi se ne frega. Non è ad una stupida Serpe che devo piacere per forza. Non deve essere così con nessuno, a parte mio padre.
    Io?!
    Guardo prima lui e poi i pungiglioni come se mi avesse chiesto di torcere il collo alla mia coniglia, specialmente perchè mi ero ripromessa di non fargli sapere quanto la mia abilità in pozionistica sia quasi pari allo zero, ma quanto potrebbe essere difficile polverizzare un maledetto ingrediente? Si tratta solo di schiacciare e premere finchè non diventa fine, avanti Marsilda, puoi farcela!
    Deglutendo e con mani incerte afferro gli strumenti ed inizio a versare i pungiglioni con quella che credo sia la giusta cura, eppure ad un certo punto mi sembra di averne messi un paio di troppo e rimango lì a fissarli con orrore ed il pestello in mano, neanche fosse la mia bacchetta.
    Odio questa materia, con tutto il cuore.
    Senti, è meglio se della parte pratica te ne occupi tu, ok? Io leggo e faccio la guardia.
    Mi allontano dalla postazione col libro in mano e quasi c'immergo la faccia dentro per scomparire ed evitarmi così eventuali domande indesiderate o commenti poco simpatici. Potrei provare a distrarlo in qualche modo, magari utilizzando la tecnica di Daisy del parlare fino allo sfinimento per stordire il prossimo... A lei funziona sempre.
    Dimmi... ehm... Cosa ti piace fare nel tempo libero? Io... Io sono appassionata di astronomia fin da piccola, in camera oltre al binocolo ho anche un telescopio ma da quella finestra non si vede poi molto del cielo, anche se qui in Scozia c'è un'aurora boreale bellissima d'inverno. Io e la mia migliore amica l'abbiamo vista poco tempo fa, sai? E' stato molto emozionante.
    Ho detto pochissimo, ma mi sembra di aver parlato per un'ora, complice anche l'imbarazzo ed i sudori freddi, insieme alla scarsa abitudine di lasciarmi andare a confidenze simili col primo ebete che mi passa davanti.
    Tutti questi dannati sforzi pur di non ammettere di essere una schiappa, faccio veramente pena.
     
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3 replies since 6/2/2022, 23:11   239 views
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