seriously at my limit

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    Il binocolo era tornato senza alcun biglietto, non che mi aspettassi delle scuse da parte di quella Serpe dagli occhi crudeli, ma perlomeno sembrava integro. A quanto pare Daisy aveva parlato per l'ultima volta col suo "amico" per convincerlo a restituirmi il maltolto e non li avevo più visti chiacchierare in giro per la scuola, il che mi faceva molto piacere perchè significava che stava mantenendo fede alla sua promessa, e chissà, forse lo aveva persino minacciato di andare dalla preside se non avesse quantomeno provato a recuperare il binocolo.
    Comunque, non importava poi molto come aveva fatto, ma l'oggetto rubato era di nuovo al suo posto ed io mi sentivo un po' più leggera; non così tanto da perdonare quell'infido bastardo, ma abbastanza per rispondere alle lettere di papà con un briciolo di tranquillità in più, senza paura di leggere tra le righe eventuali accenni alla mia sbadataggine e poca forza interiore e fisica.
    Per paura di scherzetti vendicativi da parte della Serpe avevo preso delle precauzioni prima di toccare a debita distanza il binocolo con un bastone, ma nessun mostro era sbucato fuori e persino quando, dopo svariati minuti passati a farmi forza, l'ho puntato contro l'armadio della mia stanza non è successo nulla. Mi sono controllata subito allo specchio per cercare eventuali bolle o scritte incise nella carne, ma niente... Possibile? Era davvero finita lì quella storia? La mia natura sospettosa non voleva starsene tranquilla, ma ci avrei pensato dopo cena a studiarlo meglio.
    O almeno, questi erano i miei piani, peccato che qualcun altro abbia scelto diversamente al posto mio.
    Allora, partiamo dal presupposto che a me gli animali non dispiacciono, e dico sul serio perchè trovo procioni, gatti e conigli molto apprezzabili, ma da quando ho messo piede in questa scuola evidentemente gli studenti si stanno mettendo d'impegno per farmi odiare qualsiasi creatura vivente che non cammini su due zampe e sia ricoperta di peli, squame o piume.
    Prima un ragno, poi le rane e lo scoiattolo ed ora un dannatissimo snaso. Credo di non averne mai visto uno dal vivo, ma ho letto libri e visto illustrazioni durante questi pochi anni di vita tormentata che sto vivendo, e quel coso che sta toccando il mio binocolo con le sue zampine è proprio il famoso ladro del mondo magico. Gli piacciono gli oggetti preziosi e ricordo che papà aveva parlato con orgoglio dei piccoli intarsi d'oro che gli erano costati una fortuna.
    Subito la mente vola in direzione di quella disgraziata della Cavanaugh che sicuramente avrà addestrato una di quelle bestie per mandarla qui a rubarmi qualcosa, poi, con quel briciolo di lucidità che mi rimane in corpo, mi dico che forse è solo una creatura scappata dai recinti che si è trovata qui per mia sfortuna.
    Non si è accorto di me, il che è un bene perchè così posso avvicinarmi lentamente per tentare di toglierglielo di dosso prima che scappi e s'infili in qualche cunicolo troppo stretto per raggiungerlo, ma mantenere il controllo è difficile perchè vorrei solo saltargli sopra e strozzarlo e... No Marsilda, tu sei gentile con gli animali, ricordatelo.
    E' seduto sul mio letto, tranquillo e beato, ora lo prenderò alle spalle e andrà tutto bene, lo consegnerò ad un professore così che possano rispedirlo da dove è venuto ed io potrò continuare a farmi gli affari miei. Però ad un certo punto lo snaso si mette a guardare nelle lenti, le punta verso la finestra dove splende la luna piena e... succede qualcosa di strano.
    Innanzitutto non sapevo che a quei cosi piacessero le stelle, il che potrebbe rendermeli quasi simpatici, e a quanto pare crea loro un'effetto strano perchè il corpicino nero inizia a vibrare come se fosse scosso da un terremoto. E' un'assurdità credere che siano allergici alla luna? Si perchè a quest'ora sarebbero morti tutti, quindi forse è solo questo qui ad avere qualche problema nello specifico... O forse...
    Il pensiero non fa in tempo neanche a formarmisi in testa che subito viene cancellato da sorpresa, panico e terrore quando lo snaso smette di tremare e si volta verso di me con l'espressione più rabbiosa che abbia mai visto in vita mia, gli occhi brillano di cattiveria e dalla bocca gli scende un filo di bava. Ok, è piccolo, se mi attacca posso tirargli un calcio e sperare che si spiaccichi contro il muro prima che tenti di mordermi per attaccarmi la rabbia o qualsiasi altra malattia si sia preso nel buco lercio da cui è uscito.
    Apro la bocca per chiamare aiuto, ma la serata ed il mio cervello prendono l'ennesima svolta improvvisa quando lo snaso si mette il binocolo nel suo marsupio e fugge via ringhiandomi addosso quando mi passa di fianco, quindi l'unica soluzione possibile ora è corrergli dietro per riprendere ciò che è mio. Quanto odio questa scuola ed i suoi abitanti, animali compresi.
    Il bisogno di strozzare quel coso mi spinge i muscoli al massimo, così come la punta di curiosità che provo nel voler capire cosa diamine gli è preso, ma mentre ansimo giù per le scale e corro nella sala comune della mia casata visualizzo per bene il viso del colpevole e giuro che prima o poi gliela farò pagare a quello psicopatico Serpeverde.
    E, guarda un po' il caso, una volta usciti nei corridoi è proprio sulla gamba di un concasato di quel bastardo che lo snaso si lancia ringhiando e sbavando come un San Bernardo, e fortunatamente per loro non è ancora scattato il coprifuoco o la mia rabbia sarebbe stata potente quanto uno tsunami.
    Tu! Quel coso è tuo?!
    Attacco il ragazzo dalla chioma riccioluta puntandogli contro l'indice e fissandolo con occhi sgranati e capelli scarmigliati mentre mi mordo l'interno delle guance per mascherare la fitta di dolore al ginocchio.
    Mi ha rubato il binocolo astronomico e probabilmente è malato, guarda come si comporta!
    La bestia sta graffiando i pantaloni del presunto proprietario e tenta di morderlo un paio di volte, il tutto con quell'espressione da pazzo sempre presente. Forse ha davvero un virus e Axel non c'entra nulla, in questo caso allora è solo questo riccio ad essere uno stupido incompetente che lascia libere creature del genere.
    Dovresti farlo rinchiudere! O persino abbattere! Prima però ridammi il binocolo o giuro che ti farò passare dei guai!
     
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    - Hunter?!
    Alzo il lembo della mia coperta per sbirciare sotto il letto, ma a parte una vecchia copia della Gazzetta del Profeta, un calzino bucato e cartacce varie di dolci non c’è altro. Di Hunter nemmeno l’ombra qui.
    Inutile dire che ho messo la camera a soqquadro alla ricerca di quel maledetto snaso, ma niente, ormai ho la certezza che non sia qui e sia riuscito a scappare. Dopotutto non sarebbe la prima volta che lo fa.
    Uno dei miei compagni di stanza deve aver lasciato la porta aperta e Hunter ne ha sicuramente approfittato non potendo resistere al richiamo della caccia.
    Occuparsi di uno snaso non è affatto facile. So che dovrei affidarlo a qualcuno che ne capisce più di me, magari all’insegnante di cura delle creature magiche, ma non riesco a separarmene.
    Mi sono affezionato troppo ed è tardi ormai per darlo via. Al momento, Hunter è l’unico essere vivente di cui mi fidi davvero, il che la dice lunga sulle mie capacità relazionali e sulla mia socialità che, no, non è ad alti livelli per ora.
    Insomma, l’idea di perdere Hunter mi fa sempre venire un piccolo tuffo al cuore ed il pensiero che ora sia a zonzo per il castello e possa incappare in qualche insegnante mi spaventa.
    Soprattutto perché quella stupida bestiola potrebbe essersi infilata nella stanza di qualcuno e star svaligiando gli occupanti di tutte le cose preziose che hanno: essere accusato di furto è l’ultima cosa di cui ho bisogno.
    Di solito quando mi rendo conto che Hunter ha rubato qualcosa, in maniera del tutto anonima porto la refurtiva dove vengono conservati gli oggetti smarriti della scuola, nella speranza che i legittimi proprietari ritrovino il maltolto.
    Ringrazio il fatto che non ci sia ancora il coprifuoco e che la maggior parte degli studenti sia ancora a cena al momento, questo potrebbe facilitare la mia ricerca anche se ritrovare un cosino così piccolo in un castello tanto grande sembra quasi un’impresa impossibile.
    Ho portato con me i suoi snack preferiti - ho scoperto che va matto per i biscotti per cani - ed anche un paio di galeoni per riuscire ad attirarlo e che tintinnano allegramente nella tasca della mia divisa.
    Lascio la Sala Comune dei Serpeverde perché dubito sia ancora da queste parti. Potrebbe già aver svaligiato ogni singola stanza, mentre eravamo a cena, ed essere passato ad altri dormitori e decido di partire da quelli, anche se non so bene come riuscirò ad introdurmi in quelli delle altre Case.
    La fortuna - o sfortuna - vuole che non debba andare troppo lontano. Appena arrivo in prossimità della torre ovest, vedo qualcosa di piccolo e veloce sfrecciare nella mia direzione. Qualcuno, una studentessa, gli sta correndo dietro e la situazione potrebbe essere quasi comica se non fosse che quel coso piccolo è Hunter e la studentessa che lo insegue sembra fuori di sé. Merda.
    Il mio piccolo amico si lancia contro di me, aggrappandosi ai miei pantaloni, e subito noto che c’è qualcosa di strano in lui. Non gli ho mai visto uno sguardo così folle prima d’ora, senza contare che sta sbavando come se avesse la rabbia e sta affondando le sue unghiette nella mia gamba, mentre cerca di mordermi. - Hunter! - esclamo, chinandomi per afferrarlo, mentre la ragazza ci sbraita contro.
    Il fatto che le abbia rubato qualcosa è l’ultimo dei miei problemi perché ha ragione nel dire che si sta comportando in modo strano, quasi come se fosse malato. Sono certo che stesse perfettamente bene quando l’ho lasciato in camera per andare a cena quindi… alzo lo sguardo sulla Corvonero, dando realmente attenzione alla sua presenza solo ora e rivolgendole uno sguardo che di amichevole non ha niente. Tra le mie mani Hunter continua ad agitarsi come impazzito, mi morde e, anche se il suo becco senza denti non può farmi davvero male, i suoi artigli ben presto mi graffiano la pelle in modo abbastanza doloroso. - Hunter stava benissimo fino ad un’ora fa! Cosa diavolo gli hai fatto?!
    Sento la rabbia crescere nel momento in cui dice che andrebbe abbattuto e le mie mani iniziano a tremare mentre cerco di non scoppiare. Se cedessi, ho paura che non finirebbe bene, i miei attacchi di magia involontaria sono peggiorati sempre di più ultimamente e non voglio creare ancora più problemi al momento. - Fallo tornare come prima o te lo scordi il tuo maledetto binocolo!
    Deve avergli fatto per forza qualcosa ed ora vuole farmi credere che sia Hunter il vero problema, beh può andare a farsi friggere per quanto mi riguarda, non gliela lascio passare così liscia. - Non si è mai comportato in questo modo e guarda caso lo becco che sta scappando da te e subito dopo inizia a comportarsi come un folle. Riavrai il binocolo quando Hunter starà bene. E non osare parlare con qualcuno o ti assicuro che lo faccio a pezzi. Se ci tieni tanto, terrai la bocca chiusa.
    Ed Hunter sceglie questo momento per lanciarsi dritto sulla faccia della Corvonero, in un attacco abbastanza rabbioso che cerco di fermare lanciandomi in avanti a mia volta. Il risultato disastroso è che faccio cadere la ragazza a terra, finendo lungo disteso accanto a lei, mentre Hunter sfugge al mio tentativo di riacciuffarlo e si tuffa nel corridoio semibuio, correndo via. - Merda! Alzati, aiutami a riprenderlo! Ha con sé il tuo stupido coso, è anche nel tuo interesse.
     
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    Dovrei provare ad essere empatica nei confronti di questo ragazzo perchè in fondo il suo animaletto domestico -scelta discutibile e molto stupida quella di scegliere uno snaso che è famoso per rubare oggetti altri, ma capisco che non tutti possiamo essere intelligenti a questo mondo- è evidentemente cambiato, mutando in una bestia feroce e ben lontana da ciò che conosceva.
    Dovrei mantenere la calma e spiegargli per bene la situazione, scusarmi per averlo attaccato in quel modo suggerendo di abbattere la bestia del demonio.
    Dovrei fare un sacco di cose, ma il riccio oltre a guardarmi male ha iniziato ad accusarmi di essere la responsabile di questo scempio, e non posso proprio accettarlo. Sono a tanto così dal perdere la bussola e schiaffeggiarlo col suo stesso animale, eppure per qualche miracolo riesco a trattenermi. Probabilmente ho solo inconsciamente paura di prendermi la malattia che si è beccato la snaso di nome Hunter -anche qui si potrebbe discutere riguardo la scelta opinabile e poco originale- e preferisco evitare di toccarlo.
    Io non ho fatto proprio niente, razza di idiota! Una studentessa del primo anno ti sembra in grado di fare... qualsiasi cosa gli sia successa?!
    Sono indignata, persino offesa. Lo guardo con occhi stretti e fiammeggianti, il ginocchio sinistro che duole appena a causa della breve corsa dietro la creatura ed i capelli che mi danno la sensazione di star levitando da soli per quanto sono alterata.
    Quando la Serpe osa minacciarmi poi, apriti cielo. La mascella mi cade in un moto di sorpresa e rabbia senza eguali, tanto che mi porto una mano in tasca per afferrare la bacchetta e fargli rimangiare tutto quello che ha detto a suon di Flipendo contro il muro.
    Questo binocolo mi sta dando più problemi che altro, quando lo riavrò probabilmente sarò io stessa a farlo a pezzi, ma ciò non rende automaticamente questo ragazzino il sacro detentore della ragione. Dovrei voltargli le spalle e volare da un professore per denunciarlo e lasciare che siano loro ad occuparsi del casino, però il piccoletto ha in mente una soluzione ben diversa e si lancia contro la mia faccia. Lo snaso, non il suo padrone stupido che comunque mi finisce addosso facendomi cadere a terra. Maledetto.
    Non riesco nemmeno a gridare da quanto sono scioccata, ma sento come un ringhio nascermi dal profondo del petto quando la Serpe mi ordina di alzarmi per aiutarlo a riprendere lo snaso posseduto da chissà quale forza maligna.
    Ne ho abbastanza e, per la seconda volta da quando mi trovo qui dentro, scelgo di sovrascrivere le regole per riprendere ciò che è mio, anche se quella notte passata ad inseguire Corinne è stata decisamente meno caotica.
    Ti odio.
    Faccio in tempo a fulminare il ragazzo con lo sguardo prima di alzarmi con un grugnito utilizzando lui come appoggio senza chiedergli il permesso, un secondo dopo inizio a correre dietro alla bestia con un'espressione spiritata in volto.
    Cosa sto facendo? Dovrei voltarmi e mandare tutti al diavolo, pregare in ginocchio papà di mandarmi in Francia o a Durmstrang, qualsiasi cosa sarebbe meglio di questo inferno sulla terra... Invece continuo, sforzo i muscoli sviluppati delle cosce per inseguire il piccolo bastardo che, per grazia divina, sceglie d'infilarsi in un bagno così da proteggerci da occhiate indiscrete.
    Mi lancio sulla porta già socchiusa dal passaggio di Hunter e sguaino la bacchetta, sento dei rumori provenire da uno dei cubicoli e corro con la giuntura del ginocchio in fiamme, apro anche questa porta e rimango disgustata dalla visione dello snaso che cerca di fuggire infilandosi nel buco del water.
    Feravetro!
    Questo dovrebbe tenerlo buono per un po', anche se l'incantesimo non è perfetto e qua e là sul calice vi sono dei rimasugli di pelliccia nera e l'acqua al suo interno va a mischiare con quella già presente nel sanitario. Che schifo.
    Prima che il padrone possa avvicinarsi mi volto di scatto e gli punto la bacchetta a due centimetri dalla faccia e pensando che un Flipendo se lo meriterebbe davvero, ma sono migliore di così. Sono incazzata, offesa e turbata, ma decisamente migliore di Axel.
    Ora ascoltami bene, stupida Serpe! Il tuo snaso voleva rubarmi il binocolo e me lo sarei ripreso senza fargli male, ma mentre era seduto bel bello sul mio letto a un certo punto si è messo a guardare la luna attraverso le lenti e ha iniziato a vibrare, poi si è voltato a guardarmi con quegli occhi spiritati ed è corso via!
    Se vuole credermi meglio per lui, se no... Ok, non ho un piano dopo questo punto. Improvviserò.
    Mi era già stato rubato qualche tempo fa e me l'hanno restituito da poco, deve avergli fatto qualcosa il tuo concasato perchè io ti giuro su tutto ciò che mi è più caro che non c'entro niente! Non farei mai male ad un'animale! Scusa se ho detto che avresti dovuto abbatterlo, ok?!
    Per dimostrargli che sto dicendo la verità scelgo di abbassare l'arma dalla sua faccia con un colpo secco e, non senza poco schifo in volto, mi chino appena per prelevare con due dita un'estremità del calice pelosetto per restituirlo al legittimo proprietario.
    Ora scusati tu con me per avermi minacciata di rompere il binocolo e restituiscimelo, avanti!
     
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    Mi sorprendo di come non abbia ancora fatto saltare per aria qualcosa e di come riesca ancora a controllarmi con il tripudio di emozioni che mi sta investendo in questo momento: panico, preoccupazione, rabbia. Una forte rabbia.
    La ragazza parla, cerca di spiegare, ma a me sembra solo che stia peggiorando la situazione perché mi sembrano solamente scuse.
    Io non so nemmeno cosa diavolo stia succedendo ad Hunter, come posso sapere se è qualcosa che una studentessa al primo anno sia in grado di fare? Senza contare che non potevo sapere nemmeno a quale anno sia questa stupida Corvonero. E poi non sono loro gli intelligentoni di Hogwarts capaci di fare qualsiasi incantesimo?
    Insomma, la sua voce mi sta solamente irritando ancora di più e forse sono un po’ soddisfatto da come Hunter le salti in faccia e magari la prenderei anche in giro per questo se lo snaso non avesse deciso di darsi alla fuga.
    Se qualcuno lo trova in queste condizioni è finito, lo manderanno via ed io forse finirò nei casini. I miei me la farebbero pagare ed io ho il terrore solo a pensarci.
    Fortunatamente la ragazzina decide di muoversi ed anche se mi usa per tirarsi in piedi, almeno si lancia all’inseguimento di Hunter ed io sono subito dietro di lei.
    Hunter si lancia in un bagno ed io ringrazio la sua stupidità per essersi andato ad infilare in un vicolo cieco: se non ci sfugge per tutta Hogwarts ci agevolerà il tentativo di riacciuffarlo.
    La Corvonero non esita un momento, appena lo individua lancia un incantesimo e sotto i miei occhi atterriti, Hunter si trasforma in un calice non ben riuscito.
    Sto per urlarle cosa cazzo le sia saltato in mente, quando lei si volta puntandomi la bacchetta contro e scusate tanto se faccio lo stesso. - Oh quindi ora vuoi convincermi che è colpa del tuo binocolo!
    E che agli snasi piace guardarci attraverso… andiamo dai! Che palle vuole rifilarmi questa? Senza contare che il binocolo è il suo, quindi se anche fosse vero, Hunter ha comunque qualcosa che non va a causa di questa Corvonero e non me ne frega niente se le è stato rubato ed incantato da un altro Serpeverde! A questo punto mi chiedo cosa abbia fatto al mio concasato per spingerlo a fare una cosa del genere, perché con il caratterino che si ritrova la tipa potrebbe benissimo trattarsi di una vendetta. E non sto dicendo che sia una cosa giusta da fare, però… però significherebbe che è stato tutto scatenato da lei ed io comunque devo avere qualcuno con cui prendermela perché sono così arrabbiato adesso che potrei… potrei…
    Mi tremano le mani, mentre riprendo Hunter ancora tramutato in calice, inspiro ed espiro, e le rivolgo un’occhiataccia. - Come hai potuto trasfigurarlo?! Chi ti ha dato il diritto?! Non me ne faccio niente delle tue scuse! Hunter è indemoniato ed ora è un cazzo di calice peloso!
    Sì, lo so, può tornare come era prima, ma mi fa comunque incazzare il fatto che si sia presa tale libera con il mio animale. E poi sono turbato per quello che è successo ad Hunter, non so nemmeno se tornerà normale o se sarà indemoniato per sempre!
    E questa tizia pretende anche delle scuse! - Chiederti scusa?! Dopo quello che gli hai fatto?
    L’assurdità della cosa non fa che innervosirmi ancora di più e… e prima che io possa provare a fare qualcosa a riguardo, sento la magia sfuggire al mio controllo e il box dove si raccoglie l’acqua di scarico del wc esplode come un geyser, facendoci la doccia.
    Impreco, spingendo via la Corvonero, anche se ormai è troppo tardi ed entrambi siamo zuppi, e provo a castare un paio di incantesimi per fermare il getto, riesco solo a rallentarlo ed ormai il pavimento ai nostri piedi è allagato. - Quello che ho detto prima vale ancora! Riavrai il binocolo quando troveremo il modo di far tornare Hunter normale - le sbotto contro con il bisogno di sfogarmi - E non oserai dirlo a nessuno, altrimenti lo distruggerò davvero! Rivoglio solo il mio snaso come era prima e non voglio che qualcuno lo scopra! Me lo porterebbero via…
    E su quest’ultima frase forse si sente un po’ di disperazione che non riesco a dissimulare. L’idea mi atterrisce e non posso nasconderlo. Non voglio perdere Hunter…
     
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    Se pensi che stia mentendo allora perchè non ci guardi tu la luna attraverso le lenti? Mh?! O hai troppa paura di ammettere che ho ragione?
    Stupida Serpe che non è altro... Certo che è colpa del mio binocolo! Cos'altro potrebbe mai essere?! Una maledizione che si abbatte sugli snasi idioti ad ogni luna piena?! Ovviamente no, e la spiegazione dietro tutto questo dev'essere sicuramente logica e risolvibile perchè la possibilità che questo cosetto peloso rimanga così per sempre mi turba.
    Diamine, cosa mi sarebbe successo se ci fossi stata io al posto suo? Persone come la Cavanaugh direbbero che vedermi con la bava alla bocca e gli occhi indemoniati sarebbe stato un miglioramento al mio carattere già di per se poco civile e benevolo, ma preferisco non pensarci.
    Nel frattempo il ragazzo sembra sinceramente sconvolto ed osservo le mani tremanti che raccolgono il calice che un tempo era stato il suo animaletto da compagnia, una punta di senso di colpa mi punge il petto, ma niente di serio e ignoro il tutto non appena mi attacca nuovamente col suo tono di voce fastidiosamente irritante.
    Oh, scusami tanto se ho provato a fermarlo col primo incantesimo che mi è venuto in mente! E concentrarsi in una situazione simile è assai difficile, quindi ringrazia che quel calice abbia solo qualche pelo e sia privo di zampe!
    Il pensiero di quegli artiglietti che si muovono per graffiarmi la faccia nonostante la trasmutazione mi provoca un brivido di disgusto lungo la spina dorsale, e mi dico che mai e poi mai avrò a che fare nuovamente con uno di questi ladruncoli, nemmeno per tutto l'oro del mondo.
    Se potessi farei a meno di avere a che fare anche con gli studenti Serpeverde, ma a quanto pare il destino ha scelto che i maschi di quella casata devono essere in qualche modo i miei aguzzini, anche se Hugo a volte è l'eccezione che conferma la regola. Chissà se conosce questo stupido riccio, magari nella loro Sala Comune è famoso per essere il re degli idioti.
    Vorrei dirgli che si, delle scuse me le merito eccome visto il furto e la corsa improvvisata per i corridoi che mi sta causando del dolore appena accennato al ginocchio sinistro, ma faccio appena in tempo a guardarlo ed aprire la bocca con fare contrariato che un pezzo non ben identificato del bagno in cui ci troviamo esplode e mi strappa un'urletto di sorpresa mentre spruzzi di acqua m'inzuppano da capo a piedi.
    Lo hai fatto apposta?! Sei proprio infantile!
    Dal modo in cui impreca e mi spinge via sembra più un'incidente causato da magia involontaria, e se ha perso il controllo a causa delle emozioni negative tecnicamente non è nemmeno colpa sua, eppure m'interessa ben poco del suo stato d'animo al momento perchè: uno, alla sua età dovrebbe imparare a controllarsi; due, il suo snaso mi ha rubato il binocolo; tre, sono bagnata fradicia, accidenti a lui!
    Lo scaccio con una manata e dovrei essere contenta di vedere che anche lui è conciato come me, però mi limito a guardarlo con occhi e labbra strette come se fossi una vecchia nonna pronta a sgridare il nipote che ha ficcato la testa nel vado di marmellata.
    Quando ammette di aver paura di vedersi portare via il suo snaso sento ancora quel senso di colpa che mi pizzica le corde nel petto, e pur non avendo mai avuto un'animale domestico penso di poter capire come ci si possa sentire all'idea di non poterlo riabbracciare mai più... Resta comunque il fatto che non è colpa mia, ecco!
    Siete bravi solo a minacciare e ad essere violenti, ecco perchè vi mandano tutti sotto lo stesso tetto. Mi stupisce che non vi siate ancora ammazzati a vicenda a causa dei vostri caratterini affabili.
    Dovrei essere l'ultima a parlare visto il modo in cui gli ho puntato la bacchetta in faccia, ma dettagli. Passo lo sguardo da lui al calice che tiene in mano, e penso che sarebbe facile afferrarlo e correre via da un professore per risolvere il problema, ma se l'unica soluzione fosse davvero quella di abbatterlo? Oppure potrei semplicemente fare la spia e lasciare che distrugga davvero il binocolo così da togliermi un pensiero... E poi cosa dirò a papà? Che non sono stata capace di difendermi di nuovo? Che il suo regalo mi è stato strappato dalle mani una seconda volta perchè sua figlia è solo una ragazzina che parla tanto e non è in grado di agire? E perchè sento ancora quel maledetto senso di colpa?!
    Tu osa ancora dire che è colpa mia e giuro che ti schianto contro il muro.
    Gli sibilo addosso prima di levarmelo di torno con una spallata che di forte ha praticamente nulla e quasi scivolo sul pavimento bagnato, ma in qualche modo riesco a raggiungere lo specchio del lavello per darmi una sistemata alle onde castane che mi si sono appiccicate alla faccia.
    Lavoreremo insieme per trovare una soluzione perchè di te non mi fido, chiaro?
    Strano modo per dirgli che accetto il suo accordo e voglio aiutarlo, ma dovrà accontentarsi di questo.
    Mi dispiace davvero per il tuo snaso, stupida Serpe. Comunque mi chiamo Marsilda... E la minaccia di schiantarti contro il muro vale anche su eventuali prese in giro riguardo il mio nome, sappilo.
     
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    Questa Corvonero deve essere una maledetta megera. Prima ha indemoniato il mio snaso, ora vuole convincermi a guardare nel binocolo per fare la stessa fine.
    E sì, inizio a credere alla storia che l’oggetto sia in qualche modo maledetto, ma sono ancora sospettoso riguardo la storia del Serpeverde che glielo ha rubato e restituito in quel modo.
    Chi mi dice che non sia stata lei quella che ha fatto qualcosa di strano al binocolo per usarlo su qualcuno?
    Magari è vero che Hunter sia capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato, oppure è una cavia?
    Forse sto iniziando a farmi un po’ troppi film, la mia sfiducia verso il prossimo mi fa pensare cose un po’ troppo assurde.
    Sembra che ci tenga davvero a quell’oggetto, l’accanimento con cui lo rivuole indietro mi fa intuire che è davvero qualcosa che le appartiene e non credo che lo userebbe per fare del male a qualcuno. Se così fosse, lascerebbe stare e si troverebbe un altro oggetto, no?
    Resta pur sempre che ha trasfigurato Hunter in un calice e lo ha fatto pure male e questa cosa non mi piace affatto.
    Però non ha tutti i torti, almeno è riuscita a fermarlo ed è lo stesso motivo per cui non mi azzardo a far tornare il mio snaso come prima: non posso permettere che scappi di nuovo, non in queste condizioni,
    Il gabinetto esploso non migliora la nostra situazione, se possibile diventiamo ancora più nervosi ed arrabbiati. Lei di sicuro non è contenta e mi accusa di averlo fatto apposta, cosa che mi punge sul vivo. - Mi hai visto alzare la bacchetta per caso?! Non l’ho fatto di proposito, ok?!
    Non aggiungo altro, perché non mi va di parlare dei miei attacchi di magia involontaria, soprattutto con questa megera isterica. E poi non lo vede che sono zuppo anche io? Se lo avessi fatto volutamente, magari avrei indirizzato il getto solo verso di lei, li credevo più intelligenti, i Corvonero! - Violenti? Cosa avrei fatto di violento? Fino ad ora sei stata tu a puntarmi la bacchetta contro, a dirmi di abbattere il mio snaso e, oh guarda, mi hai appena minacciato di schiantarmi contro il muro. Sarei io il violento?
    Ha davvero una faccia tosta, senza contare che odio ricevere un’accusa del genere. Non con tutto quello che ho passato a causa dei miei genitori e quello che mi hanno costretto a fare. - Io cerco di starmene per i fatti miei il più possibile in questa maledetta scuola e questa è la dimostrazione che faccio bene ad evitare la gente!
    Le lancio un’occhiataccia quando mi supera con una spallata e per qualche secondo abbasso lo sguardo sul disastro che ho combinato facendo scoppiare il wc, poi lo sposto su Hunter ancora trasfigurato e deglutisco.
    Sento lentamente tutta la mia rabbia abbandonarmi, lasciando posto alla paura. Se quello che gli è successo non fosse reversibile… cerco di scacciare il pensiero dalla mia testa con prepotenza ed alzo poi lo sguardo sulla ragazza, quasi con sorpresa, quando dice che mi aiuterà. - Beh nemmeno io mi fido di te - rispondo con stizza - Ma non ho altra scelta che farmi aiutare da te, non voglio dire a nessun altro di Hunter.
    Per il momento nemmeno a Friday.
    Sembra sincera quando dice che le dispiace per Hunter ed io mi lascio sfuggire un sospiro in risposta, seguito da un lieve sbuffo quando mi dice il suo nome, minacciandomi subito dopo.
    Non ho idea di che diavolo di nome sia Marsilda, non l’ho mai sentito prima ed ammetto che sia buffo, ma non la prenderò in giro. - Non sono proprio nella posizione di farlo… il mio nome è Heron - le confesso - E nemmeno tu sei autorizzata a prendermi in giro. Non lo dico mai a nessuno, preferisco usare il mio secondo nome, Dexter.
    E lo sto dicendo ad una sconosciuta con cui mi sono appena scannato. A volte non capisco la mia logica, ma suppongo voglia solo rassicurarla sul fatto che con me va sul sicuro per la questione nomi. - Senti, il tuo binocolo voglio solo tenerlo come garanzia, ok? Quando Hunter starà bene sarò felicissimo di restituirtelo ed è una promessa. So che non ti fidi delle stupide Serpi, ma ti assicuro che non ho alcun interesse nel tenerlo, né a recargli danno se terrai la bocca chiusa sul mio snaso.
    Scrollo le spalle. - Allora, hai qualche idea? Dovremmo andare a dare un’occhiata in biblioteca?
     
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    Anche io vorrei semplicemente starmene per i fatti miei, e guarda qual è il risultato!
    Bagnata fradicia in un bagno con la compagnia di un ragazzo che non sa controllare la sua magia ed il suo stupido snaso posseduto da chissà quale presenza maligna... Se mi avessero raccontato questo scenario un anno fa non vi avrei mai creduto, nemmeno per tutto l'oro del mondo.
    Pare però che io la stupida Serpe siamo accomunati dal bisogno di solitudine, ma mi rifiuto di dirglielo e di pensare che questa sera sarei io la sua nuova portatrice di sfortune, semplicemente perchè è tutta colpa di quella bestia immonda trasfigurata in un calice che non avrebbe mai dovuto entrare in camera mia per rubarmi il binocolo. Anzi, dovrei riferire al tizio riccioluto che chi è causa del suo mal deve piangere solo se stesso, visto che portarsi uno snaso a scuola credo sia l'azione più stupida e sconsiderata che si possa mai compiere.
    Ovviamente non gli dico nemmeno questo perchè voglio evitare d'irritare la sua sensibilità e rischiare di far esplodere un altro bagno.
    Dovrei pure fare una lista di tutte le cattiverie a cui mi ha sottoposta fino ad ora, non ultime le minacce, giusto per sbattergli in faccia quanto la sua risma sia effettivamente un'accozzaglia di violenti e crudeli esseri umani, ma mi mordo la lingua dicendomi che non vale la pena di ragionare con qualcuno che possiede un'evidente quoziente intellettivo inferiore al mio.
    Osa persino dirmi che non si fida di me quando io sono palesemente la vittima della situazione! Mi hanno derubata, attaccata due volte e persino minacciata! E' la mia stabilità fisica e mentale che sta sull'orlo di un baratro, non la sua!
    Lo fulmino, e lo sguardo di ghiaccio si assottiglia fino a diventare tagliente nel momento in cui lo sento sbuffare quella che alle mie orecchie suona un po' troppo come una risata di scherno trattenuta, solo per scoprire un momento dopo che anche lui non è stato molto fortunato in materia di nomi.
    Oh, andiamo, ti sembro una bambina che prende in giro gli altri?
    Si, anche quando si chiamano airone. Eppure sono terribilmente seria quando lo dico e nel voltarmi verso di lui incrocio le braccia al petto, come a voler sottolineare i miei intenti.
    Comunque mi fa piacere sapere che anche voi Serpi a volte siete in grado di unire un paio di puntini... La biblioteca andrà benissimo come inizio, ma se non sappiamo esattamente cosa stiamo cercando credo che sarà una ricerca lunga ed io non ho intenzione di guardare la luna dietro quelle lenti per vedere se appare qualcosa.
    Non è nemmeno detto che i libri utili si possano trovare nella sezione per gli studenti, ma questo è un problema per i Dexter e Marsilda del futuro, ora voglio solo uscire da qui per asciugarmi e allontanarmi da questo idiota ed il suo animale.
    Nel frattempo ti consiglio di trovare una gabbia resistente per Hunter. Ci vedremo domani dopo le lezioni per studiare un piano d'azione, puoi fidarti del fatto che starò zitta perchè se tu rivuoi il tuo snaso io voglio il mio maledettissimo binocolo. Arrivederci, stupida Serpe.
    Giro i tacchi e me ne vado, lasciando così l'airone al problema del bagno esploso da risolvere ed eventualmente spiegare a qualcuno. Io per oggi ne ho abbastanza di tutti.
     
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