Una Notte da Leoni - Slànte, Vashe zrodovye!

DoubleParty at McCormac Manor - Privata agli invitati via gufo

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    VANJA E. ROSENCRANTZ - CORVONERO 2 ANNO
    Giovedì 30 luglio 2020, McCormac Manor, Kinnitty, Ireland.


    Mi ero svegliata piuttosto presto quel mattino, sarà stata l’attesa della giornata in arrivo. Mi ero promessa di tenere del tempo libero prima dell’arrivo degli ospiti, Logan e il signor McCormac avevano permesso ad alcuni nostri amici nonché partecipanti al party che iniziava nel tardo pomeriggio di usufruire di alcune camere del castello di famiglia. Mi sentivo mortificata a chiedere un favore del genere, però entrambi mi assicurarono che non era un problema. Alcuni di loro giungevano da stati dell’Europa molto lontani dall'isola di smeraldo, il loro viaggio era sicuramente stato lungo, noioso e soprattutto costoso.

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    Ero felice che quasi tutti avessero accettato il mio invito, sapevo che Logan aveva spedito un gufo anche a qualcun altro ma non mi preoccupai di verificare le sue lettere, insomma, era casa sua! L’unica ad avermi risposto tempestivamente rifiutando era stata Ellie Richards, la mia futura coinquilina quando sarei rientrata per il secondo anno alla scuola, era davvero troppo impegnata e non conosceva nessuno degli invitati se non me. E conoscere era una parola grossa per ora, c’eravamo scambiato quattro chiacchiere d’intesa, un pochino la capivo.
    Ero stata scettica nel mettermi a ideare una festa, Logan aveva insistito perché era solito fare una festa da urlo ogni anno e visto che le nostre date di nascita si sbagliavano di pochi giorni, voleva assolutamente rendere il tutto indimenticabile. Il fatto che festeggiassi per la prima volta, per davvero, un compleanno, insieme alla persona a cui volevo più che bene mi faceva sentire amata per davvero, e il signor Jack McCormac era un padre serio che non si sbilanciava molto, ma non sembrava affatto una cattiva persona. Mi domandavo cosa pensasse di me, avevamo chiacchierato troppo poco per farmi un’idea dei suoi guizzanti pensieri. Avremmo compiuto rispettivamente ventuno anni io e vent'anni lui.
    Sophie Williams e il suo compagno, il vichingo Nikolai erano già arrivati in anticipo di alcuni giorni, Jack li aveva scortati dalla stazione a casa a bordo della sua auto, insieme a Darragh che non lo mollava un attimo. Io e Logan li vedemmo solamente qualche giorno dopo, poiché eravamo impegnati fino al collo coi nostri programmi. Ci eravamo assicurati che durante i preparativi e la sistemazione delle decorazioni del giardino interno e una parte dell’esterno, per la festa, i due piccioncini stessero alla larga. Avevamo ideato per loro un programma che li avrebbe tenuti impegnati per moltissime ore in modo che non ficcassero il naso, sopratutto la Williams, entro le mura per scorgere alcunché.
    Darragh appena mi vide scendere la scala a chioccola in pantaloncini e canottiera, coi capelli che sembravano un cespuglio di rovi secchi mi squadrò da testa a piedi. Signorina deve darsi una bella pettinata, sisi la sua voce gracchiò e indicò allo stesso momento la porta del bagno inferiore.

    Dopo Darragh, dopo, faccio colazione e vengo a darti una mano, abbiamo tanto da fare, la festa è fra circa dieci ore! Mi avviai verso il tavolino esterno, sotto al salice verdastro e presi posto di fianco ai due piccioni. Logan ci raggiunse. Le chiacchiere furono molto brevi perché la coppia fece capolino qualche manciata di minuti successivi al nostro inizio pasto, Avanti, Niko, Sophie, smammate! L’invito era chiaramente ironico, ma sapevo che i due avrebbero apprezzato la giornata coi cavalli e gli animali fantastici di Logan. Avevamo imposto loro di rientrare attraverso l’entrata sul retro, per evitare la zona vietata alla loro vista.

    Ore 17.05, McCormac Manor.


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    Quindi questo va bene qui? Domandai al piccolo D trasportando un vassoio di ceramica con fiori dipinti a mano su tutto il perimetro, era sicuramente arte inglese, quella, una piccola collezione di stoviglie molto accurata. Vi erano appoggiati numerosi muffi ai frutti rossi, frutta secca, alcuni avevano anche delle bellissime decorazioni sulla superficie, sembravano letteralmente golosi. Non riuscivo a credere ai miei occhi; girandomi osservai ciò che avevamo ideato.
    Ero esausta, forse dovevo fermami un attimo per godermi la giornata. Nonostante il piccolo D avesse cercato di tenermi distante, poiché non voleva assolutamente vedermi sgobbare, lo avevo più volte bypassato ed infine aveva smesso di lagnarsi, anzi, aveva capito che la mia presenza era fondamentale poiché alcuni dettagli amavo fossero presenti. Logan era rimasto con noi, aveva allestito il chiosco self service degli alcolici, si trattava di una struttura il legno, posta verso il muro interno del castello a destra del cancello d’entrata, costernato da luci fluttuanti sferiche che si muovevano in alto e basso cambiando gradazione di colore lentamente.

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    Le spine per le birre erano quattro, aveva scelto due tipologie di birre della sua terra, cosa che non mi preoccupai di verificare, io non ne bevevo, e due europee in base ai suoi gusti personali. Poi vi erano diverse caraffe di vetro di murano soffiato, con diversi intrugli alcolici di pronta beva, a base di succo tropicale, passion fruit, arancia amara. Alcuni erano anche analcolici, nel caso qualcuno non avesse gradito.

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    In una ciotola di ceramica italiana vi erano tagliuzzati dadini e formine di frutta, cento per cento senza altre aggiunte, ideali per decorare da soli il proprio cocktail, in una ciotola appesa ad un rialzo di legno, a mezz'aria vi era una lanterna decorativa con porticina annessa, attraverso il vetro si potevano scorgere dei fiori cristallizzati zuccherati: dai dolci, ai frizzanti, agli aromatizzati ai neutri, ideali da immergere nel bicchiere per farli aprire (esattamente come sboccia un fiore) a scopo decorativo ma anche ricreativo; io stessa avevo preparato una pozione muta-emozioni, di breve durata, giusto cinque minuti, e ne avevo variato le essenze e la composizione per creare esattamente quattro tipi ove avevo imbevuto a caso i fiori : la triste, la folle e la smielata. Non vi era alcun segreto, nessun indizio, bisognava prenderne uno e lasciarsi andare.
    Logan aveva scelto anche dei distillati, sicuramente li avrebbe elencati una volta che gli ospiti sarebbero giunti sul posto, era molto bravo nelle descrizioni.

    Non mancavano i secchielli di vetro, il cui interno si muoveva un liquido gelato tutt’altro simile ad acqua potabile, era glitterato argento, rosa e azzurro e aveva la funzione di mantenere a quattro gradi le bottiglie di vino immerse al suo interno. Avevo scelto delle bottiglie di Giulio Ferrari per l’occasione, annata 2008, un paio di bottiglie Franciacorta DOCG Millesimato extra brut “Anthologie Blanc” 2013, Mas Jullien, Côteaux du Languedoc Rosé 2016 e alcuni lisci per chi non gradiva le bollicine. Dei calici con lo stelo luminoso erano stati posizionati su un vassoio d’argento, il nome di chi lo toccava per primo sarebbe comparso sul cristallo come un incisione per tutto l’arco della festa.
    Avevo categoricamente rifiutato di usare la plastica, non mi piacevano tali sprechi, quindi le posate che erano state messe in cestelli di alluminio in giro per i tavoli erano tutte in acciaio e i tumbler in vetro di murano, ognuno aveva il suo, con il nome che compariva ogni volta che il bicchiere veniva toccato dalle dita di qualcuno. Una magia che aveva ideato Darragh per l’occasione. Vi erano vassoi e piatti ghermiti di panini, tramezzini, focacce e pizze italiane, creckers di farine integrali, formaggi tipici della zona, salumi ricercati, biscotti all’uvetta e avena, pasticcini con glassa, bon bon di cocco ricoperti di fondente con due ali mobili ai fianchi simili ai boccini da Quidditch, cioccorane contenute in un acquario adibito per la serata, chiuso in sommità. Quelle bastarde saltavano ovunque quindi avevo pensato di chiuderle lì dentro, in compagnia di un terriccio di marzapane, praline di cioccolato e delle caramelle tutti i gusti più uno. Insomma un acquario dolcissimo, ma alquanto imprevedibile se qualcuno per errore si ficcava in bocca una caramella gusto cerume o peggio ancora sapore di vomito.

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    Non mancavano altre leccornie, tra cui una fontana nel mezzo del tavolo del buffet che gettava una cascata di cioccolato fondente, zero per cento latte, dall’alto verso il basso, pezzetti di cocco, ananas, pera, banana e mela fluttuavano nel scomparto più basso e tutto intorno ronzavano api frizzole incantate per l’occasione. Delle farfalle di gomma masticabile si mischiavano con il tutto producendo un piacevole ronzio. L’importante era riuscire ad acchiapparne una al volo col il palmo della mano oppure con un po' di maestria bisognava incantarle con un pietrifcus totalus.
    Delle polaroid vintage erano state poste nei quattro angoli del cortile interno, fluttuavano a mezz’aria e bastava attirarle con un accio momentaneo per avvicinarle e scattare qualche foto ricordo della giornata. Esse erano state magicamente modificate per funzionare anche quando le luci sarebbero calate.

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    La torta sarebbe uscita dalla cucina del piano inferiore solo quando ci saremmo scambiati i regali e per l’occasione, avevo scelto io stessa il dolce, premendo sul fatto che sarebbe stata una sorpresa anche per Logan. Avevo solamente preso in considerazione i suoi gusti preferiti: pistacchio, cioccolato fondente, di certo non avrei mai richiesto una torta con una quintalata di aroma di banana o una cascata di scaglie di cocco.

    Ormai ci siamo! esordii poggiando le mani sulle anche, adesso signori, poiché sono le 17 ormai, lasciatemi il tempo di prepararmi. Appena arriva qualcuno, piccolo D, ti prego di chiamarci. Sparii verso il piano della nostra camera per i prepararmi.
    Erano stati appoggiati dei divanetti di pelle bianca per tutta la zona verde, alcuni erano quadrati e morbidi, altri puff ove si sprofondava letteralmente, per i più esigenti vi erano anche un paio di sdraio di legno pregiato, posti poco distanti dal salice ove facevamo colazione e consumavamo i pasti, esso era stato agghindato con una pioggia di luci filanti, che scendevano dalla sua chioma fino a terra, sembrava una cascata stellare. Quando la luce sarebbe scesa, l’incanto era assicurato, così come le balls fluttuanti e senza filo, avrebbero smesso di cambiare colore, sarebbero state o solo bianche o solo azzurrine, per rendere l’atmosfera.

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    La porta che dava sul retro del castello era stata aperta per l’occasione, verso il prato dietro stante circondato dal bosco, che per quella sera avevamo voluto delimitare con una staccionata provvisoria dipinta di bianco, visibile anche la notte. Anche li le balls fluttuavano a mezz’aria, alcuni lamponi vintage erano stati posizionati agli angoli e in quel punto la tavolata più bella di sempre era stata preparata per gli ospiti: fiori e piante la rendevano una tavolata “viva”, i calici e i bicchieri spiccavano sulla tovaglia bianca che preludeva una parte di tavolo di noce sottostante, anche in quel punto alcuni tavoli per comodità contenevano cibo e bevande.

    Ci saremo spostati li per il taglio torta e brindisi finali, ove i nostri ospiti avrebbero anche assistito a dei fuochi magici che D aveva insistito ad praticare per l’occasione, l'importante era farli partire prima che fosse troppo tarti per non disturbare le creature della foresta e gli animali delle stalle, avevamo optato per prima di mezzanotte. In un angolo, ben accessoriato vi era zona delimitata, caratterizzata da cucini bianchissimi di diverse dimensioni e alcuni sedili adagiati sull’erba, le luci erano presenti anche a terra in quella zona, sarebbe stato perfetto per un’occasione romantica o un momento di relax.
    Gli invitati arriveranno a partire dalle 18.30, questa sera avrò occasione di indossare qualcosa di carino pensai mentre aprivo l’armadio senza fondo che Logan i aveva concesso di usare. Bada a non entrare, Logan, non mi piace spoilerarti il mio outfit!

    Buonasera a tutti, avete ricevuto l'invito da me e Logan per la nostra festa di compleanno? se sì, potete postare quì sotto.
    Alcune indicazioni per non creare trambusto:
    -attendere che posti il diretto interessato visto che è casa sua Logan McCormac
    -Postare l'arrivo alla tenuta, prevede un cortiletto con un salice in bella vista, un giardino interno alle mura addobbato come descritto, ovviamente Darragh, l'elfo concederà l'ingresso ai SOLI INVITATI; quando ci saremo tutti daremo il via a snocciolare le idee che abbiamo pensato per il party serale
    -la tenuta è enorme, vigono comunque alcune regole: non disturbare gli animali, non rompere nulla
    -Per il resto SFOGATEVI!

    PS. Aiuto per l'outfit--> il clima previsto per la serata in terra irlandese è di circa 22 gradi celsius, leggera brezza serale e notturna.


    VANJA E. ROSENCRANTZ [ SCHEDA PG ]
    [ code by psiche ]


    Edited by vânjaRosèncrañtz - 29/9/2020, 12:12
     
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    Parola mia, non ho mai visto Vanja così presa da qualcosa.
    Voglio dire, si è alzata due ora prima di me e con una faccia, almeno per quanto mi ricordo, che era già tutto un programma.
    Doveva organizzare la festa, pretendeva di tener lontani Niko e Sophie fino a sera e, cosa ancora più incredibile, pareva maledettamente determinata a far la maggior parte delle cose da sola, riducendo la minimo indispensabile anche l'aiuto di Darragh stesso.
    Io, invece, mi sono alzato circa alle otto e il mio primo pensiero è stato che avevo una fame da lupi.
    Ad ogni modo ora, che sono le tre del pomeriggio e i preparativi sono nel bel mezzo del loro svolgimento, mi trovo davanti ad una scelta difficilissima.
    Cerchiamo di capirci.
    La location è la cantina del McCormac Manor e io stringo fra le dita due bottiglie completamente diverse fra loro: una contiene un whiskey distillato tre volte secondo il metodo Irlandese che risponde al nome di Jameson Black Barrel e l'altra un suo cugino proveniente dal lontano Kentucky che imbottigliato negli Usa sotto la dicitura di Old Gran Dad.
    Il quesito dunque è, quale scelgo?
    Mi cruccio per un paio di minuti, prima di cacciarle entrambe nella cassetta predisposta e portarle su in giardino.
    Posto questo ove la Rosèncrañtz, infine aiutata largamente dall'elfo, dimostra di essersi letteralmente superata.
    Tavolate intere di leccornie, la cuscinata, i quelle sue decorazioni pozionistiche e il gusto con cui ha curato ogni singolo dettaglio rendono la mia, obbiettivamente sfavillante, zona bar quasi un una goccia d'acqua nel mare.
    Non che questo mi freni cazzo, è ilnostro compleanno e la gente dovrà ricordarsi di casa mia come il posto migliore al mondo per bere qualcosa.

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    La foto serve per darvi una vaga idea di come apparirà l'angolo bar, liberissimi di spaziare con la fantasia per eventi dettagli.

    La bottigliera, ricavata da travi in faggio trovate in cantina e lucidate con la magia, ospita almeno due bottiglie di spirito per tipologia.
    I whiskey sono rappresentati come precedentemente trattato, per le Vodke la scelta è ricaduta sulla Transatlantic Beluga posta di fianco alla ŻUBRÓWKA, per la categoria dei Gin si notano il per me immancabile Hendricks che riflette il nero della propria bottiglia nell' opalescenza del più di nicchia e locale Elderflower St. Patrick's Gin, i Caraibi sono rappresentati dall'agricolo e chiaro Saint James e dal Jamaicano Appleton Estate 21.
    Ovviamente nemmeno il tequila può mancare ad una festa fra ventenni, cosicché questo spirito verrà egregiamente rappresentato da sua maestà Don Paton.
    Un ripiano a se, com'è giusto che sia, sarà riservato alle bevande tipicamente magiche.
    Tra le quali spiccheranno bottiglie pregiate di Whiskey incendiario stravecchio, Acquaviola e Rhum di ribes rosso.
    Un occhio di riguardo poi, come si può facilmente immaginare, è stato da parte mia riservato ai quattro spillatori dove la birra scorrerà a fiumi.
    Due saranno occupati da una tipica Stout Irlandese e della Burrobirra locale, mentre per i restanti la scelta è ricaduta su fusti di un'ottima Waisse tedesca e una classica Bionda Italiana.
    E poi, suvvia, possonoo mancare i classici beveroni in caraffa? Certo che no, e io stesso mi prendo la briga di preparali per gli ospiti.
    Dosando perfettamente le quantità di frutta in quello alcolico, e calibrando, ad hoc, le puree fresche nella controparte "da minorenni" per non renderlo troppo "caramelloso".
    Una volta tagliata e parata la frutta per le eventuali decorazioni, che saranno a discrezione di chi si preparerà da bere; mi rimane solo da preparare il ghiaccio, appellare i bicchieri dal magazzino seminterrato e far stregare gli shaker a Darragh cosicché essi si rivelino capaci di preparare i drink senza che vi sia necessariamente qualcuno a maneggiarli.
    "Hey testa di pipistrello, vieni un po' qua!", esclamo in tono leggero mentre sbraccio per richiamare l'attenzione dell'Elfo,"Ho bisogno che streghi gli shaker in modo che preparino da soli uno qualsiasi di questi drink quando qualcuno verrà a chiederglielo. Pensi che sia possibile?"
    Passo una lista scritta di mio pugno alla creaturina, la quale mi ricambia uno sguardo a metà tra il grato e l'indispettito.
    "Certo che è possibile signorino Logan, Darragh é un Elfo.", mi ribatte come se non mi fossi accorto della cosa prima di schioccare rumorosamente le dita.
    Immediatamente gli attrezzi prendono a vibrare visibilmente e una per poi tornare immobili, mentre una lavagnetta compare dal nulla recando su di sé l'esatta copia della Drink List che ho appena fornito all'Elfo.
    "Detto fatto Signorino Logan, signore."
    "E bravo testa grossa! Dai, torna pure da Vanja ora!"
    Sulutando Darragh con un cenno del capo, alzo la bacchetta e casto un gemino sui singoli bicchieri, facendo in modo che la loro moltiplicazione ci permetta di averne a sufficienza per tutti e per più giri.
    Gli ultimi due ritocchi e l'angolo bar è pronto, ora dovrò solo più trasportare il ghiaccio poco prima dell'arrivo degli ospiti.
    Soddisfatto del mio lavoro, quindi, percorro il tratto d'erba appena tagliata che mi separa dal punto in cui la Rosèncrañtz, visto è considerato che sono ormai le cinque passate del pomeriggio, sentenzia che è arrivata l'ora di iniziare a prepararci per la serata.
    Ed in effetti, visto che da lì a poco arriveranno tutti e che con ogni probabilità dovrò andare a prendere qualcuno sulla statale causa la quasi impossibilità di trovare il McCormac in mezzo alla foresta se non se ne conosce l'esattezza posizione, posso solo concordare con lei.
    Seguo la rossa su per la scala a chioccia che conduce al piano superiore ove sono collocate le camere da letto, facendo anche un veloce occhiolino al mio vecchio che passa di li mentre si intrattiene in una fitta conversazione al telefono.
    Roba di lavoro, con ogni probabilità.
    Sudato, sporco di terriccio e spossato, mi butto immediatamente nella doccia già ben conscio di cosa andrò ad indossare per la serata.
    Nulla di troppo formale, siccome l'intero evento si svolgerà tra amici - o conoscenti- e per giunta nel giardino di casa mia.
    Un semplice blazer nero (che avrà vita breve), indossato sopra la mia camicia in lino preferita, dei jeans antracite e un paio di scarpe semi-eleganti laccate saranno più che sufficienti per agghindarmi a dovere.

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    Una volta pronto, e perfettamente spettinato come sempre, prendo posto su una sedia al bordo del letto e mi lascio scappare un sorriso alle parole di Vanja.
    "E cosa dovrei fare, Rossa, aspettarti di sotto?"
    Guardo l'ora, le 18:15, devo comunque cominciare a muovermi.
    "Anzi, sai cosa? Prenderò la touran in garage e andrò già ad aspettare i ragazzi sulla statale. Così almeno dovrei riuscire a portarli tutti qua in un viaggio solo.
    Ci vediamo tra poco, baby."

    Mi alzo e le do un leggero bacio sulla nuca nuda, prima di prendere la via del garage.
    Dieci minuti dopo, con una sigaretta tra le labbra e appoggiato alla monovolume sportiva, sto aspettando gli invitati nello spiazzo adiacente alla strada che, inoltrandosi fra le fronde degli antichi faggi, ci porterà alla tenuta.
    Mancano cinque, minuti all'inizio della festa, ormai dovrebbero arrivare tutti a breve.



    ~ Drink list:
    - Old Fashioned
    - Whiskey sour
    - Gin tonic/lemon
    - White Lady
    - Cosmopolitan
    - Caipiroska
    - Mojito agricolo
    - Rhum cooler
    - Margarita.
    Questi drink vi verranno serviti dagli attrezzi incantati primi di ogni decorazione, starà a voi scegliere cosa metterci dentro.
    Ovviamente tutti i distillati si potranno anche bere lisci o in altre miscele a vostra discrezione.
    Enjoy 🤙🏼
     
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    Mi svegliai abbastanza presto per colpa di un fine raggio di sole che si era insinuato tra le pieghe delle tende. Mi rigirai un po' nel letto,ma decisi di alzarmi una volta capito che non sarei più riuscito a prendere sonno.
    Dato lo stordimento mattutino,impiegai qualche secondo per rendermi conto che non mi trovavo più in Norvegia,ma in Irlanda,a quasi 2000 km di distanza. Nonostante fossi arrivato da qualche giorno alla McCormac Manor,non mi ero ancora abituato all'idea di trovarmi lì.
    Avevo affrontato da solo il lungo viaggio che mi separava dalla mia terra per essere presente alla festa di compleanno di Vanja. Avevo rincontrato Sophie,anche lei arrivata prima degli altri invitati. In questi giorni avevo avuto modo di esplorare la tenuta della famiglia di Logan,che ogni giorno riservava numerose sorprese. Quel luogo era veramente enorme,non mi ricordo nemmeno le volte che mi sono perso.
    Mi lavai prima di far colazione,la mattina appena sveglio sono davvero impresentabile.
    Mi ricordai che quel giorno ci sarebbe stata la fatidica festa,perciò durante i preparativi io e Sophie ci saremmo dovuti allontanare,in modo da non anticiparci la sorpresa. Peccato,mi sarebbe piaciuto aiutare,ma la russa era stata irremovibile.
    Scesi verso un tavolino nel giardino,quasi nascosto sotto le pendenti fronde di un maestoso salice. Mi gustai la fresca brezza mattutina,che mi risvegliò pienamente dal sonno. Si preannunciava una bella giornata,a giudicare dal sole splendente e dal cielo limpido.
    Mi sedetti,ma appena prima di iniziare a fare colazione,fui raggiunto da Sophie,che accolsi con un bacio. Sei bellissima di prima mattina,le dissi,con un sorriso.
    Dopo un po' fummo raggiunti da Vanja,a sua volta seguita da Logan.
    Dopo aver finito il pasto,abbastanza abbondante,sarebbe stata una giornata piuttosto impegnativa,la rossa ci invitò a lasciare la tenuta. Si vedeva che era impaziente di iniziare i preparativi per la festa e non potevo darle torto.
    Dopo essermi vestito in maniera comoda,aspettai Sophie vicino alla stalla. Avevamo in programma di andare a visitare un piccolo lago lì vicino a cavallo.
    Non ci volle molto ad arrivare alla meta designata. Dopo aver visitato i dintorni dello specchio d'acqua,decidemmo di fare un bagno rinfrescante nel lago.
    La giornata passò in fretta ed in men che non si dica,l'ora di tornare alla tenuta era giunta.
    Arrivati a McCormac Manor,ci preparammo in fretta,la festa sarebbe iniziata di lì a un'ora. La curiosità ormai mi stava perseguitando,volevo proprio scoprire cosa i nostri amici avessero combinato.
    Mi vestii in modo adatto all'occasione,con una camicia e dei semplici jeans. Non mi piaceva vestire in modo troppo elegante,inoltre la temperatura in quel luogo non era eccessivamente fresca.
    Una volta pronti,ci recammo all'ingresso,dove Darragh,l'elfo non domestico dei McCormac,riceveva gli invitati.
    Quando superammo il vialetto,non riuscii a trannere uno,Wow!. Si erano proprio dati da fare.
    C'erano molti tavoli con sopra vari contenitori con bevande di tutti i generi che,conoscendo i due organizzatori,dovevano essere per la maggior parte alcoliche e una moltitudine incontabile di cibi. Non avevo alcun dubbio che mi sarei sicuramente divertito quella sera.
     
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    ❂SECONDO ANNO - TASSOROSSO - 20 ANNI❂



    Quella mattina mi svegliai in tutta tranquillità, avevo dormito come un ghiro e sarei rimasta volentieri tra le braccia di morfeo, ma con Niko avevamo organizzato un'altra uscita alla scoperta delle bellezze irlandesi.
    Negli ultimi giorni non avevamo fatto altro che fare scampagnate, visto che eravamo in Irlanda meglio approfittarne ora che eravamo li, chi sa quando ci saremmo tornati.
    Dopo essermi lavata e vestita scesi a fare colazione in giardino, dove Niko mi aveva già preceduto.
    Nemmeno tu scherzi dissi rispondendo alla sua affermazione e ricambiando il suo bacio.
    Era così strano poter passare così tanto tempo con lui, momenti che avrei ricordato.
    Dopo poco fummo raggiunti dall'altra coppia, cioè dal padrone di casa, Logan, e da sua morosa Vanja, che stavano organizzando la loro festa di compleanno, che si sarebbe tenuta quella sera.
    Buongiorno piccioncini! Non vedo l'ora di scoprire cosa avete preparato. dissi loro sorridendo, una volta che si furono seduti.
    Vanja aveva tenuto tutto nascosto, voleva che fosse una sorpresa per tutti i partecipanti, le avrei dato una mano volentieri ma visto che aveva deciso così fui ben felice di impiegare il mio tempo con Niko.
    Dopo la colazione andai in camera per finire di prepararmi e poi mi diressi verso le stalle dove mi stava aspettando Niko ed insieme ci avviamo verso la nostra avventura.
    Non ci volle molto per arrivare a destinazione, avevamo deciso di visitare il lago che si trovava vicino alla tenuta.
    Passammo una bellissima giornata all'aperto.
    Quando tornammo a casa di Logan ci andammo a preparare per la festa.
    Non mancavamo molto ormai e dopo una doccia rilassante mi dedicai alla mia preparazione.
    Scelsi uno dei vestiti che avevo portato per l'occasione e mi truccai.
    Insieme a Niko ci dirigemmo verso la festa dove Darragh stava aspettando gli invitati.
    Hai ragione Wow!! si erano impegnati per rendere tutto Wow, forse perchè era la prima vera festa della russa e l'irlandese aveva voluto fare qualcosa di spettacolare, di unico per lei.
    Be ci erano riusciti. Adesso era il momento di divertirsi.

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    Skylee Métis

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    ✯II ANNO - CORVONERO - 17 ANNI✯
    Il viaggio per raggiungere il compleanno di Vanja fu molto lungo, io e Padme partimmo verso le dieci della mattina per arrivare puntuali all'orario di "convocazione", visto che il compleanno era di una mia amica, avevo insistito per pagare il biglietto a Padme, infondo era venuta con me solo per farmi felice e non dover sopportare il mio broncio eterno, per cui alla fine si era lasciata convincere e visto che i soldi di certo non mi mancavano fui felice di mantenere la mia promessa. Una volta arrivate a destinazione, grazie alle indicazioni stradali lasciate in precedenza da Vanja, trovammo ad aspettarci un ragazzo intento a fumarsi una sigaretta. Ciaoo! Tu devi essere il manzo di Vanja vero? Piacere Skylee. Mi presentai col mio solito sorriso birichino sulle labbra, il ragazzo non poteva che essere Logan, ovvero il fidanzato della mia amica, qualche volta mi aveva parlato di lui ma non avevo mai avuto l'occasione di conoscerlo per davvero, Padme si presentò subito dopo e lo fece in maniera molto più pacata e discreta, a differenza mia. Dopo le presentazioni salimmo tutti insieme sulla macchina di Logan per raggiungere la location della festa, durante il tragitto ci scambiammo qualche battuta per rompere un po' il ghiaccio e in poco tempo raggiungemmo la meta designata. Il ragazzo sembrava avere parecchi soldi a giudicare dal suo modestissimo castello, per alcuni aspetti mi ricordava la tenuta della mia famiglia, anche se era decisamente più allegra e meno cupa casa sua. Wow, quindi non sono l'unica riccona qui in mezzo, buona a sapersi...possiamo metterci a fare gli origami con le banconote quando vuoi. Scherzai col ragazzo mentre percorrevamo il cortile di casa sua, all'entrata un elfo domestico controllò il nostro invito prima di farci entrare ed una volta dentro rimasi a bocca aperta, tutto era stato preparato alla perfezione, prestando molta cura ai dettagli, ogni addobbo, ogni ciotola di cibo era stata posizionata con attenzione, era tutto perfetto. Caspita è fighissimo, che bravi che siete stati. Uh giusto..quasi dimenticavo..dove posso lasciare i vostri regali? Dopo aver lasciato i pacchetti da me confezionati con tanta cura mi diressi con Pad verso due ragazzi poco distanti da noi, oltre a loro non c'era ancora nessun'altro, decisi di fare conoscenza prima che la festa avesse inizio con annesso caos. Hey ciao ragazzi! Sono Skylee, piacere di conoscervi. Anche se ci siamo visti tante volte a lezione Vanja non ci ha mai presentato, per cui ho optato per il fai da te, spero di non avervi disturbato.

    ✯SCHEDA - POSTA✯


    Arrivata alla festa con Pad, accompagnate da Logan. Parlato con lui, con Sophie e con Niko
     
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    ein Märchen aus uralten Zeiten, das kommt mir nicht aus dem Sinn. »
    Mi trovavo lì non esattamente per una mia pazza voglia di feste, ma perché Skylee mi aveva supplicata e non mi sembrava il caso di darle questo dispiacere dopo ciò che avevamo vissuto e condiviso nelle settimane precedenti. Mi ero vestita carina, agghindata e truccata, ma non riuscivo a scrollarmi quella sensazione di disagio. Dover stare tra le persone - relativamente conosciute - magari addirittura ballare... Avrei voluto ritrovare la spensieratezza della festa di primavera a Hogwarts, ma non sapevo bene come. Forse la presenza di Sky mi avrebbe aiutata, doveva aiutarmi, altrimenti avrei passato tutta la sera in pena nel tentativo di nascondere il mio imbarazzo. Perché Sky doveva avere tanti amici? Perché non potevamo vivere in simbiosi io e lei, e tanti saluti al resto del mondo? Ma no, lei era una persona troppo estroversa, allegra, intraprendente. Quello che a lei veniva spontaneo per me era una forzatura... Almeno fino a un certo punto. Ma qual era il piano in questi casi, ubriacarsi? Non bevevo mai, e quando lo facevo era automatico che mi sciogliessi come ghiaccio al sole... Ma temevo il venir fuori di quella parte di me ridanciana e sfacciata. Avevo paura di fare brutte figure, di pentirmi di qualcosa, di dare un'impressione di me come di qualcuno che alla fine non ero - o perlomeno non ero normalmente. Forse avevo un problema di ansia sociale. Anzi, una vera e propria fobia. Quando arrivammo alla tenuta di Vanja, mi sentii piccola piccola in confronto a tanta grandezza e splendore. Qualcosa dentro di me però, una piccola creaturina di solito dormiente, iniziò a svegliarsi e ad annusare l'aria curiosa. Era nervosismo o eccitazione? Probabilmente la prima cosa, mi dissi. Avanzai sui miei tacchi cercando di non inciampare, tenendomi a Sky, che invece trasudava sicurezza come una modella sulla passerella. Nel suo completo era bella e slanciata, mentre io nel mio vestitino verde pallido a fiori rosa dovevo sembrare una cenerentola disorientata. Salutai Logan un po' incerta, sarei passata o per timida o per snob, già me lo sentivo, e agli altri presenti rivolsi dei sorrisi incerti. Li avevo visti a scuola, certo, ma la mia popolarità non sfiorava nemmeno quella di Sky. In parte godevo del riflesso della sua celebrità ma se non fosse stato per lei sarei rimasta certamente in ombra, una persona discreta che fa cose normali e pensa cose normali. O almeno di questo ero convinta. La guardai fare conversazione in modo brillante e presentare i nostri regali.
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    Ovviamente aveva scelto tutto lei, perché io di Vanja sapevo solo quello che Sky mi diceva. Ero preoccupata che sarei finita per essere uno dei suoi tanti accessori per quella sera, perciò appena ce ne fu l'occasione mi presi un posto a sedere un po' in disparte cercando di rubare degli stuzzichini con aria disinvolta, quando invece avevo lo stomaco chiuso in una morsa per il nervoso. Se qualcuno avesse voluto parlare con me, era libero di farlo, ma da parte mia non mi sentivo particolarmente socievole. Per un breve momento mi attraversò la mente il pensiero di scappare nell'immediato. Datti un contegno, mi dissi severamente però, cercando di soffocare quell'impulso di fuga.
    Arrivata alla festa terrorizzata e seduta in disparte a mangiucchiare.

    « Ich glaube, die Wellen verschlingen am Ende Schiffer und Kahn,
    und das hat mit ihrem Singen, die Loreley getan. »
    SchedaCorvoneroMezzasirenaTedesca

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    «I'm on my way»
    Avevo ricevuto l'invito dal mio compagno di stanza qualche giorno prima dell'evento. Il tutto sufficiente per rispedire indietro il gufo e dirgli che ci sarei stato.
    Ero così felice di partecipare che mi fiondo presso i negozi babbani lungo la via principale per cercare qualche pensiero adatto all'occasione. Solo quando sono davanti alle vetrine luccicanti e ghermite di oggetti mi rendo conto che di lui posso benissimo avere delle idee su cui basarmi, ma sulla sua lei gran poco.
    Non riesco a superare quello sguardo glaciale, quel modo di fare mi mette soggezione e ci ho prettamente rinunciato a conoscerla, se deve accadere lo deve fare lei. E secondo me partecipare alla doppia festa di compleanno era il momento perfetto per scoprirla magari più socievole mentre beveva qualche drink alcolico.

    [...]



    Il treno si ferma, il rumore dei freni mi disturba mentre cerco di tenermi sveglio per non sbagliare a scendere. Guardando intorno, il vagone è semi vuoto e silenzioso e il cartello recita proprio il nome del luogo sconosciuto dove devo scendere. So per certo che Logan mi aspetta fuori e di certo non sarò l'unico imbranato a non trovarsi a suo agio in una stazione mai vista prima. Alcuni passeggeri scendono dietro di me, io mi sono portato uno zaino bislungo, si addossa dietro alla mia nuca per quanto è gonfio, credo di aver portato più di quello che in realtà mi serve. Però il Biglietto di invito diceva che potevo fermarmi, quindi mamma aveva ben insistito per portare più di un cambio, oltre che un elegante vestito per la serata.
    Sono le undici e mezza constato guardando l'orologio babbano al polso, mi guardo intorno, riconoscendo i capelli dell'irlandese e il suo sguardo beffardo.

    [...]



    Quello che ho appreso stando al castello di famiglia di Logan é che non bisogna intralciare né disubbidire a ciò che Vanja ha in mente. Maniaca del controllo come è non ha sentito ragione quando ho chiesto a Darragh, l'elfo, a lei e a Logan di aiutare nei preparativi. Ho dovuto immergermi in una passeggiata fra i boschi, stando nei paraggi della vegetazione bassa. Era tutto così incantevole che sembrava più affascinante della scuola di stregoneria. Le serre della professoressa di erbologia erano ben ghermite di piante, di esemplari in movimento e di germogli urlanti, ma la brughiera era un luogo silenzioso in cui gli animali fantastici stavano nel loro habitat senza essere disturbati.

    [...]


    Ci deve essere qualche altro ospite alla tenuta perché Darragh mi ha fatto prendere posto al primo piano, in una stanza di medie dimensioni ma ben arredata. Sento camminare sopra la mia testa, almeno un paio di coppie di piedi diverse e un vociare arriva caotico. All'esterno noto alcune figure verso l'ingresso, dalla mia finestra posso notare a grandi linee cosa l'impegno del padrone di casa e la sua ragazza hanno partorito. Delle luci illuminano in sospensione varie zone e i festoni sembrano dorati e argenteei.
    Sistemo la cravatta nera alla gola e con una mano incerta tiro una ciocca di capelli verso destra. Occhiali o non occhiali? Mi chiedo titubante.
    Faccio spallucce e mi dirigo verso l'uscio sul cortile dove il salice addobbato in tutto il suo splendore accoglie dei ragazzi già visti.
    Una Corvonero, anzi due! Sono Padme e Skylee Metis mentre riconosco il bianco capello di Strom, il mio futuro compagno di stanza. Logan lo chiama vichingo e comincio a capire come mai. Scuoto la mano per salutarli mentre vedo una figura esile e piuttosto bassa:la tassa Williams. Ah ma Strom ha una ragazza? Non ci credo! Sorrido gentilmente mente mi avvicino e intravvedo un Logan elegantissimo in piedi a controllare i tavoli degli alcolici. Così tirato sembra un'altra persona, pronto per un matrimonio.
    Hei amico devi sposarti? Dico ridacchiando. Almeno potevi dircelo, invece di farci una sorpresa del genere!

    arrivato alla festa salutati Niko, sophie, padme e sky, interagito con logan
    the heart is deceitful above all things,
     
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    VANJA E. ROSENCRANTZ - CORVONERO 2 ANNO


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    Erano passate le diciotto di certo, e io ero ancora li, davanti allo specchio, con i capelli gocciolanti. Ci misi ben dieci minuti a optare per un abbigliamento piuttosto elegante, alla fine si trattava di un evento unico nel suo genere. Sistemai i capelli umidi dietro le spalle, ritoccando il viso con del trucco leggero, definendo gli occhi con un eyeliner e una matita nera.
    Un vociare proveniva dal basso e capii che Logan aveva fatto ritorno, non mi affacciai per non anticiparmi la sorpresa, inforcai un tacco estivo, nero, con laccetto dorato e mi fiondai giù dalle scale, portando con me la bacchetta e la pochette che avrei volontariamente abbandonato. Gli accessori erano belli quanto fastidiosi da trascinare per tutta la sera.

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    Sbucai dalla porta della cucina che stranamente, nonostante tutta la quantità di cibo che veniva preparata ancora dall elfo era piuttosto in ordine, vi era giusto qualche mucchio di briciole sui lati, un paio di bicchieri pieni e da pulire in un angolo. Logan era tornato e aveva assaggiato le birre? Alzai il sopracciglio, insicura che fosse così pignolo, ma altrettanto certa che aveva verificato il tutto prima dell0ultimo minuto. Uscii all'esterno, notando che il tramonto era già iniziato e la brughiera tutto intorno a noi era illuminata da colori bellissimi, il verde del posto virava verso sfumature violacee e l'interno del cortiletto, in ghiaia biancastra aveva preso dei colori arancioni. Il sole tramontava in fretta in quella zona di Kinnitty e io non Volvo assolutamente perdere l'occasione di bere un aperitivo con gli ospiti nonchè amici. Hogwarts mi aveva regalato un amore invidiabile e delle conoscenze da urlo. Ognuno di loro era stato invitato per un motivo e da questo punto div ista potevo ritenermi una persona fortunata, da quel lato della vita. Diciamola così.
    Il vociare proveniva dall'angolo più lontano, più in là del salice piangente che era decorato con luci color ghiaccio in discesa; Skylee Mètis aveva finalmente portato la sua compagna, la tedesca bionda e impacciata che vestiva un bel vestito floreale e si sentiva sicuramente fuori dal gruppo. Stava ferma, in silenzio, a guardarsi imbarazzata intorno. Aveva sicuramente bisogno di bere qualcosa per smollarsi. Sophie e Nikolai stavano benissimo, portavano un outfit carino e insieme sembravano finalmente fatti per stare vicini; cosa che ad Hogwarts non avevo mai notato, spesso era difficile trovarli appartati. Sophie sembrava molto più grande, con quel trucco e il vestito la slanciava rispetto alla sua reale altezza. Poco più in là, rosso come un peperone e silenzioso stava cercando di mettersi nella mischia, non gli riusciva molto bene. Appena volse lo sguardo verso di me, lo riconobbi, il Grifondoro Evans, sembrava quasi meno grasso in quella camicia gessata e la giacca blu elettrico.

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    Benvenuti! esclamai a voce elevata e trionfale per attirare l'attenzione e smorzare le chiacchiere. Dovrebbe farla il padrone di casa l'accoglienza ridacchiai, avanzando verso di loro. Per fortuna indossavo un sandalo col tacco grosso, non sarei mai riuscita a camminare con uno spillo su quella ghiaia.
    Osservai un veloce movimento, sulla destra, notando D correre come un pazzo a sistemare altri vassoi. Alzai gli occhi al cielo. Hei tu, fermati, ti prego! volsi il braccio verso di lui, indicandolo. Si fermò all'istante impaurito e imbarazzato. per chi non lo conoscesse, lui è Darragh gli feci cenno di venire verso di noi. Non ama stare al centro dell'attenzione ma nè io, nè il signorino McCormac vogliamo prenderci il merito di questa organizzazione perchè il tutto parte proprio da questa piccola testolina. Feci cenno per presentarlo agli ospiti. Darragh è di famiglia. E tale farse voleva dire esattamente che andava trattato come noi, un umano di tutto rispetto, anche se di natura non lo era. Il piccoletto si emozionò molto, per la prima volta forse gli mancavano le parole. E con la sua voce stridula e le orecchie spalancate salutò tutti ridacchiando e augurandoci una buona serata, i miei tentativi di unirsi all'aperitivo con noi furono vani.

    Coglierei l'occasione per ingraziarvi di essere venuti, so che siete da molto lontano e magari vi abbiamo colti impreparati ma.. feci una pausa facendo un giro con la testa dei decori appesi, notando che l'arancione del cielo era nel pieno della sua concentrazione. Quale occasione migliore per non trovarci tutti quì sorrisi a trentadue denti, ero felice come non mai e in quel momento il problema "Russia" rimaneva soffocato. Opterei per fare un brindisi inziale a questo evento più unico che raro, ai miei ventun' anni e mossi la bacchetta che stringevo nella destra roteandola dietro di me. I bicchieri incantati si librarono, in ordine, uno dietro l'altro e si mossero a serpente verso di me, poi si distribuirono fra me e gli invitati, in ordine corretto, muovendosi leggermente a mezz'aria. Ai vent'anni del Singorino Strom! quindi uno dei calici mi volò in mano, pronto per essere riempito, pian piano uno alla volta si avvicinarono ad un ospite, dovevano solo avanzare la mano e afferrarne uno; quello avrebbe cominciato a graffiarsi sulla superficie panciuta con la loro inziale, e sarebbe rimasto marcato per tuto l'arco della festa. E ai vent'anni di.. alzai il mento per cercarlo, non riuscivo a scorgerlo dietro al gruppetto, mossi dei passi in avanti, con il calice in mano e lo sguardo indagatore. Ai vent'anni di Logan! pronunciai le parole con enfasi, cariche di dolcezza, fermandomi per alcuni secondi a guardarlo, nei pressi dell'angolo delle birre che aveva creato, di fianco a quello dei distillati a cui era particolarmente interessato in quel momento. Stava controllando le ultime cose, sicura che non poteva andare meglio di così aggiunsi, ormai a un metro e mezzo da lui, gli ospiti appena superati. Alla sua accoglienza, a Logan, a l'amore mio le parole mi uscirono fluide, senza un minimo sforzo, arrossendo un poco feci un cenno con la mano, attirando un bicchiere fra di noi. Mi avvicinai con un sorriso malizioso, notando i dettagli del suo completo. Sembrava molto più maturo degli anni che aveva compiuto da qualche giorno, il velo di barba gli donava molto e la camicia, beh, lo rendeva divino ai miei occhi.

    A te sussurrai sfiorando il colletto con le dita. Non te l'ha detto nessuno che in questo modo non andari a dormire "salvo" stanotte? maliziosamente mi sfiorai le labbra, sorridendo. Certa che quello era stato un secondo nostro, mi voltai, alzando il bicchiere insieme a loro. Via all'aperitivo! esultai. I tappi degli spumanti scoppiarono all'istante facendo fuoriuscire un po' di vino. Il nettare sgorgava e gli animi si stavano animando, anche il più imbarazzato di loro si sarebbe sentito come a casa.



    Avanzai, trascinando la mano di Sophie verso il salice, inebriata dalla contentezza di quella serata che stava sbocciando. Champagne, rosè italiano? le domandai con disinvoltura. La guidai verso una botte con secchiello di acciaio, il ghiaccio galleggiava nei glitter colorati refrigeranti. Vi siete divertiti oggi in giro per i boschi? la mia domanda rimase sospesa, mentre agitavo nuovamente la bacchetta a spirale, una musica adatta al momento cominciò a propagarsi per tutta l'area. Le versai un goccio di vino, giusto un dito per brindare con lei, quindi con due dita afferrai una stella di ananas e gliela porsi, gentilmente appoggiandola alla bocca del suo bicchiere. Una farfalla superò le nostre teste trascinando con se una scia di glitter fini come la polvere, argentei e luminosi, rendeva il tutto magico in concomitanza con il calare definitivo del sole dietro al bosco dietro il castello e le boe luminose a mezz'aria si accendevano.

    VANJA E. ROSENCRANTZ [ SCHEDA PG ]
    [ code by psiche ]


    Edited by vânjaRosèncrañtz - 3/11/2020, 16:08
     
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    Salgo in macchina e, caricate le ragazze, la dirigo nuovamente verso l'interno della foresta.
    La strada e, ovviamente, scoscesa e piena di cunette che ci fanno sobbalzare a tratti sui nostri sedili.
    Poco male comunque, poiché non ho nemmeno il tempo di compiere dieci metri che la Metis mi si rivolge in tono oggettivamente divertente.
    A quanto pare non sono l'unico in grado di trovarsi a proprio agio un po' con tutti, a prescindere che conosca o meno le persone in questione.
    "Bhe si, presumo di essere io il "manzo" di Vanja, se è veramente così che mi definisce."
    Soffoco una risata prendendo come un complimento tale appellativo, andiamo chi non adora il manzo? Io, di sicuro, si.
    Alzo lo sguardo nello specchietto retrovisore così da potermi rivolgere tanto a Sky, quanto agli altri presenti.
    "Piacere mio, io sono Logan McCormac."
    Il viale dei faggi segna il nostro ingresso tra i possedimenti della mia famiglia, permettendoci di avere una visuale aperta sul castelletto il quale, man mano che ci avviciniamo, si mostra sempre più grande e dettagliato.

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    "Oh guarda, hai trovato quello giusto, per me i soldi sono carta straccia di poco conto. Giusto un mezzo per ottenere qualcosa, nulla più."
    Rispondo alla battuta di Sky quando, dopo aver parcheggiato la macchina nel vialetto, scendo e vado verso la sua portiera per aprirlgliela; compiendo, ovviamente, il medesimo gesto anche con l'altra ragazza che se non ho capito male dovrebbe chiamarsi Padme o qualcosa del genere.
    "Seguitemi, la festa è di qua.
    Ah e, visto che siete già pronte, lasciate pure in macchina le vostre valige. Le troverete in camera dopo quando ci andrete."

    Sorrido ai presenti e faccio loro cenno di seguirmi oltre il lato ovest dell'edificio, laddove il cortile in cui si svolgerà il party è delimitato dalla staccionata con l'arco che Vanja ha allestito come punto d'accoglienza.
    Darragh prende gli invitati dei neo-arriviti e da loro il benvenuto, accogliendoli così definitivamente alla festa.
    Mi intrattengo ancora con loro fini al centro della festa, illustrando a grandi linee tutto ciò che potranno fare durante la serata.
    "...e quello é l'angolo bar. Là troverete una drink carda che ho scritto io stesso. Gli strumenti da lavoro sono stregati, chiedete e vi prepareranno il drink in autonomia.
    Grazie per i regali Sky, lasciali pure su quel tavolo insieme agli altri.
    Ora, se volete scusarmi, andrei a sistemare le ultime due cosette, fate come foste a casa vostra e buon divertimento!"

    Sorridendo alle due ragazze, mi dirigo verso le bottiglie degli spiriti, salutando Niko e Sophie con un cenno del capo, per ruotarle leggermente o metterne meglio in mostra l'etichetta agli avventori.
    Qui una voce piacevole ma, ahimè, caratterizzata da un fastidioso accento inglese mi giunge alle spalle, strappandomi una reazione divertita per la natura delle sue parole.
    "Sera Liam! Sposarmi?! Ma sei fuori? Nono, sei fuoristrada amico! Ho solo gusto nel vestire, tutti qui."
    Sorrido a Liam e, spostandomi verso le spine, afferro due pinte inizio a spillare un copiosa quantità di birra per me e il mio camerato.
    E qui, mentre sto dando la schiena alla casa, la voce della Rosèncrañtz giunge chiara e forte dall'ingresso delle cucine.
    Istintivamente sbatto il bicchiere in mano a Liam e mi giro a guardare nella direzione della mia ragazza, la quale è, a dir poco, stupenda in quel suo vestito da sera.
    Ascolto con un sorriso stampato in faccia il suo "discorso di benvenuto" agli ospiti, scuotendo la testa con fare divertito quando coinvolge Darragh, e alzando il mio boccale mentre inizia ad elencare i nomi dei vari festeggiati della serata.
    Ed è con mio gradimento che Liam mi si allontana abbastanza da non udire lo scambio di effusioni maliziose che avvengono tra me e la Rosèncrañtz quando essa mi si avvicina per sussurrarmi con malizia e sfiorarmi il colletto.
    "Allora temo che saremo in due a non uscirne illesi, Rossa."
    Faccio tintinnare il mio bicchiere contro il suo, riservandole uno sguardo tutt'altro che innocente e aprendomi in uno: "Slàinte!!", pronunciato ad alta voce insieme al suo "via" simbolico alla festa.
    Immediatamente saltano i tappi, si accendono le luci e parte una musica dance che, pur non essendo assolutamente il mio genere, dona alla serata un tocco leggero e disimpegnato.
    Vanja si distacca, allontanandosi verso la brughiera con Sophie, e io sfrutto l'occasione per riprendere la conversazione con Liam, tentando di coinvolgere anche Niko.
    Non primo, però, di voltarmi verso la casa per lanciare un'occhiata ad una vetrata posta al terzo secondo piano di casa mia.
    La, in penombra, un figura sta evidentemente osservando ciò che succede nel suo possedimento con un tumbler in mano e guardando nella mia direzione.
    Posso dedurlo poiché, alzando il bicchiere in sua direzione ottengo la medesima risposta da parte sua.
    Noi ci stiamo divertendo e Jack, mio padre, si è probabilmente preso una breve pausa dal suo lavoro proprio per farmi gli auguri a modo suo.

    Interagito con Sky, Pad, Liam e Vanja.
    Sto riprendendo la conversazione con Liam e ho inalzato la punta verso la casa.
    Jack, per ora, ci sta guardando dalla finestra del suo ufficio.

    Da qui in poi, non sarà più necessario seguire un ordine definito nei turni per postare, Interagite quanto, come e con chi volete 🤙🏼
     
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    Per la barba di Merlino, che fantastico posto! pensai mentre getto l'occhio curioso sui festoni che ci circondano. Logan sta preparando due bicchieri di birra, spinati direttamente da lui da un aggeggio di quelli montati da lui per l'occasione. E' un buon intenditore sia di birre che di whiskey e non sono certo che rifiuti altro genere di bevande. Lo ringrazio con un cenno del capo mentre mi passa una di quelle, la schiuma è leggera e il profumo gradevole. Osservo le coppie di ragazzi che stanno intersecando i loro discorsi, molti si stanno conoscendo ora, io per primo non conosco nè Padme ne quella ricciola bionda dal bell'aspetto. So che se ne va nei corridoi con la fidanzata di Logan ma di concreto non conosco altro. MI avevi detto di avere un castello, ma non pensavo tutto questo ben di Dio faccio a tempo a dirgli mentre trangugio una boccata di birra. E questa caro mio futuro compagno di stanza e indico la pinta col dito della mano libera E' una bomba di birra! Vengo interrotto da una serie di voci che eccitate accompagnano i visi degli invitati verso la facciata di pietra, dalla porta dove avevo visto l'elfo domestico correre come un pazzo si fa avanti una chioma rossiccia. Vanja avanza su un paio di tacchi estivi e per un attimo la osservo arrossendo, ha di certo buon gusto il mio concasato. E' così diversa fuori dalla scuola, persino gli abiti che indossa la rendono più slanciata e disinvolta. Si ferma in mezzo a noi, salutandoci, dicendo con sincerità che la festa in realtà comprende tre compleanni. Buon compleanno Niko! mi affretto ad urlare, a mia insaputa anche lui è nato sotto i segno del cancro, mio dio, tutti e tre a luglio, non me lo posso scordare per il prossimo anno. Ciononostante i regali che ho preparato sono due e una sorpresa che verrà condivisa per tutti e quindi posso dire che anche Niko sarà felice di essere coinvolto nel tutto. Alla fine è anche la sua di festa. Auguri vecchiaccio dico con disprezzo chiaramente ironico mentre mi allontano da Logan poichè Vanja si sta avvicinando e mi sento in dovere di lasciarli per un attimo da soli. Le sento benissimo le sue parole di auguri e rimango sbalordito dal fatto che vengano pronunciate dalla sua bocca. Quindi anche la Corvonero ha un punto debole confabulo in silenzio E' proprio l'irlandese.
    Sorrido allontanandomi e avvicinandomi al gruppo, gettando una scherzosa gomitata nel fianco di Niko, facendogli cenno di attrezzarsi col bere per iniziare l'aperitivo.
    Una canzone viene emessa da un sistema magico e giunge perfettamente alle nostre orecchie da tutte le angolazioni. Il tramonto rende l'aria leggermente più fresca ma quì l'estate nella terra di McCormac non sarebbe stata comunque afosa e umida.
    Logan ci raggiunge con la sua birra, Vanja si allontana con la fidanzata di Strom e noi tre uomini finalmente ci possiamo concedere un momento da soli. Skylee e Padme rimangono in disparte per un po' ma sono curioso di vedere se si avvicinano, per me chiunque può unirsi alla conversazione. Noto che qualcuno ci osserva, più che altro Logan alza il bicchiere verso la torre che si affaccia sul cortile. Lo vedo anche io, un uomo affacciato alla finestra. Tuo padre mormoro mentre ripongo lo sguardo sul bicchiere Scusa non volevo intromettermi, però.. Non ho fatto a meno di sentirti parlare di lui qualche volta, in dormitorio, avremo occasione di conoscerlo? Dimmi, come l'ha presa che hai portato una ragazza a casa quest'anno? Alla fine avete passato delle settimane da soli.. Non so se invidiarti o essere felice di non essere fidanzato! gli getto una domanda scherzosa per non rendere il discorso pesante. Oh, Strom! Com'è andata questa estate? Tu e Sophie siete andati in vacanza da qualche parte?
    interagito con Logan e Nikolai principalmente
     
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    ✯II ANNO - CORVONERO - 17 ANNI✯
    Logan era stato molto gentile e mi aveva indicato dove lasciare i regali, li disposi con cura vicino alla piccola pila di pacchetti già presenti poi presi pad per mano e la trascinai a prendere da bere prima di unirmi al gruppetto degli amici di Vanja per fare conversazione, poco dopo fece il suo ingresso scenico anche Vanja e quando finì di darci il benvenuto non potei fare a meno che saltare in braccio entusiasta, mi era mancata tantissimo durante l'estate e non vedevo l'ora di riabbracciarla o in questo caso di saltarle letteralmente addosso. Era bellissima come suo solito ma con quegli abiti eleganti sembrava una principessa, sorrisi contenta di vederla stare bene e le chiesi come fosse andata la sua estate, avevamo tanto da raccontarci o almeno io avevo tanto da raccontare a lei, ma decisi che avremmo avuto più tempo per dialogare in altre circostanze e non certo al suo compleanno. Mi unii ai brindisi per i vari auguri e quando scoprii che anche uno dei loro amici compiva gli anni mi sentii mortificata perche non lo sapevo e per lui non avevo comprato nessun regalo, certo.. non lo conoscevo e quindi sarei stata giustificata ma quella non era una buona scusa e mi riservai di fargliene uno in futuro non appena ci saremmo conosciuti meglio. Arrivò finalmente l'ora di aprire i pacchetti ed io trascinai allegramente Vanja verso il tavolino per farle aprire per primo il mio, avevo cercato a lungo per trovare qualcosa di speciale e non scontato ed alla fine la mia attenzione era stata attratta da un piccolo ecosistema in una specie di serra in vetro che fioriva quando lo stato dell'amicizia con la persona a cui lo donavi era positivo e appassiva nel caso di litigi o interruzioni di rapporti, speravo che il nostro piccolo ecosistema non appassisse mai e che la nostra amicizia continuasse in eterno. Ecco a te, aprilo aprilo! Piccolo spoiler,
    sono calzini!
    Le mentii spudoratamente prima che potesse aprire il pacchetto e scoprire il vero contenuto di tale dono.
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    Poi mi girai verso Logan e gli consegnai a sua volta l'altro pacchetto regalo contenente un distillato alcolico al settantacinque percento che prendeva il gusto del tuo sapore preferito unendolo alle forti note dell'alcol.
    4e5357b53bab1d0a65a1e6c061ec5699 Un po' paraculo come scelta ma non lo conoscevo abbastanza bene da fargli un regalo più personale e visto che Vanja mi aveva informata della sua passione per gli alcolici avevo pensato che quello poteva essere un regalo adatto che avrebbe potuto apprezzare. Spero ti piaccia! Gli dissi mentre spacchettava la boccia a forma di diamante con tanto di supporto in legno e la ammirava rigirandosela tra le mani. È un distillato molto alcolico che cambierà sapore in base a chi lo beve, vacci piano o ti ritroverai ubriaco prima di quando pensi. Sorrisi sperando apprezzasse il dono.

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    Dopo un po' che io e Sophie dialogavamo sulla sua esperienza in Italia, fui richiamata dagli schiamazzi di Skylee, venne in mezzo alla piccola folla insieme a Pad. Era molto carina la sua ragazza, i suoi occhi azzurri mi mettevano quasi a disagio quanto erano belli. La intimai di prendere ciò che voleva senza rinunce: le indicai anche le farfalle glitterate che svolazzavano vicino alle stazioni del bere. Poi non resistetti, poichè morivo dalla curiosità, di aprire i regali di lei. Mi metteva troppo ansia addosso, ovviamente di contentezza e io acconsentii di passare allo spacchettamento, mentre la musica inondava le nostre orecchie e i presenti si erano acclimatati.
    Logan, Nikolai e Liam stavano chiacchierando, mentre io mi accingevo ad aprire il mio pacchetto tutto decorato, le mie gote presero il colore della buccia di una pesca, tanto ero emozionata di questa festa che stava avendo successo. Non solo la tenuta di Logan era perfetta, ma tutti quelli che avevo invitato erano proprio quì e l'atmosfera era di gran lunga ottima, con i colori del tramonto che stavano scemando pian piano. L'isola di smeraldo ci stava regalando un paesaggio stupendo e io speravo più tardi di ricavare un minuto intimo per dirglielo ancora di quanto tutto questo fosse per me "esagerato" non ero abituata a feste, ad amici intorno a me, tantomeno ai regali.
    Quando vidi una cupola di vetro contenente un albero in miniatura, incastonato sopra ad un ruscello mi mancarono le parole. E' un albero dei legami? farfugliai. Ne avevo sentito parlare ma mai ne avevo visto uno dal vivo e lei me lo stava regalando davvero. Mi emozionai, tanto che poggiandolo al sicuro sul tavolo l'abbracciai, tirando a me il suo collo e ripetendo tantissime volte quel ringraziamento. Sarà sempre verde e rigoglioso, Skylee, lo porterò con me ad Hogwarts, lo metterò nella mensola di camera nostra e potremmo vederlo crescere come la nostra amicizia. Dicevo il vero, lei era come una sorella per me e faceva parte della piccola cerchia di persone di cui mi fidavo ciecamente.
    Logan scartò il suo regalo dopo aver abbandonato la conversazione per quella manciata di minuti. I ragazzi si erano disposti a cerchio intorno a noi. Ne definii il contorno con gli occhi, soffermandomi sulle piccole pieghette intorno alle labbra quando sorrise di gusto. Skylee gli aveva donato un distillato magico, quale miglior pensiero per uno come lui? Un irlandese doc avrebbe di certo apprezzato. Mentre ci guardavamo intorno su quale aprire prima e come ringraziare i presenti richiamai l'attenzione di Nikolai e mi avvicinai a lui consegnandoli il mio regalo per lui Buon compleanno Niko ripetei. La palla di vetro che gli avevo impacchettato con cura era stata fabbricata nel mio paese natale ed era stregata. Si trattava di un oggetto all'interno vuoto, una volta aperta la confezione e toccata con una mano, esso risponderà sempre e solo al suo proprietario, riproducendo immagini e ricordi legati a luoghi o persone. Sostituisce la fotografia magica da sviluppare ed è utilizzabile all'infinito, fino a che non si romperà.
    Infine mi soffermai su di lui, lo guardai negli occhi e avanzai per rubargli un bacio, mentre tenevo le mani incrociate dietro la schiena. E questo è per te mormorai arrossendo un po', portai avanti le braccia, facendo attenzione a non farlo scivolare. Glielo porsi, il pacchetto era di dimensioni piuttosto grandi e pesante. Si trattava di una raccolta fotografica stregata: lai acquistai ad aprile di quest'anno quando ho cominciato a sentire qualcosa per lui, mi sono premurata di scattare una foto ricordo per i giorni che valeva la pena non dimenticare mai, tramite una macchina fotografica istantanea. Le pagine del libro si presentano ingiallite e sono incantate, sono tutte vuote e solamente quando i componenti della coppia sono legati da un legame puro e potente esse riprodurranno il contenuto, con annessa la didascalia. Solo quando esso non sarà più utile, una pagina dietro l'altra prenderà fuoco, riducendosi in cenere e scomparendo in una piccola piramide di polvere.
    Rimasi con lo sguardo fisso sulle sue dita, quando sfiorava la copertina, riportante i nostri nomi e infine sorrisi per non sembrare una scema e gli tesi un altro pacchetto soffice e ingombrante: contiene un paio di guantoni in pelle di drago di una colorazione che mi è piaciuta a primo impatto. Sono anti urto, i migliori sul mercato e sono richiamati dal proprietario che li indossa la prima volta, fino al loro cestinamento. Basta che il proprietario li desideri, essi verranno a lui senza bisogno di un "accio", inoltre sono anti sudore, anti graffio e auto lavanti, non hanno bisogno di accortezze varie. Ancora tanti auguri, amore mio gli schioccai un bacio sulla guancia.
     
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