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Nome: Sofija Anastasya, tipici nomi russi presenti nel suo documento di nascita. Conosciuta fra le sorelle e i conoscenti come Vanja Elle, nome attribuitogli dai suoi tutori che la adottarono in tenera età.
Cognome: Bennet Rosencrantz
Data di nascita/Età: 22 luglio 1999, Volgograd, Russia.
Stato di Sangue: Purosangue.
Segni Particolari: Anastasya presenta una voglia cutanea a forma di mezzaluna sul gomito sinistro che risalta sulla sua pelle bianchissima. E' un licantropo e non ne era a conoscenza fino all'incontro coi suoi genitori biologici che segnarono la sua vita, già disastrosa per sè, per sempre. La sua maledizione proviene da sua madre la quale non conosce per intero il suo albero genealogico. Un'altra caratteristica di V è il suo occhio interiore ancora del tutto da capire. Riesce a vedere, per contatto di solito ma non di regola, spezzettoni di futuro con difficile collocazione definita. Questo dono tramandatole dal padre la spaventa e se ne nutre solamente quando è incuriosita; ciononostante non riesce a comandare le visioni per cui l'insistenza darebbe ben pochi frutti. Di rado le visioni entrano nei suoi songi o incubi e lei fatica sempre a riconoscere gli uni dagli altri. Poteri magici: Lycan - veggente. Anastasya in forma umana è una ragazza molto particolare, il suo atteggiamento in difensiva costante non le permette di crearsi un ampio ventaglio di conoscenze o amicizie durature nel tempo. Le trasformazioni hanno solitamente luogo per eccesso d'ira, incapace di trattenersi e regolarsi a causa del suo rifiuto costante nel seguire una cura prescritta da un guaritore molto saccente. Diventa un lupo di medie dimensioni, dal pelo folto per quasi la totalità grigiastro con piccole zona bianche come sotto al mento e il termine di un arto. L'unica cosa che conserva di sè e che un suo caro conoscente riconoscerebbe sono i suoi occhi color platino, enormi ed espressivi. Il lupo è dotato di agilità, forza, velocità e i suoi sensi sono estremamente affinati. Può sentire l'odore di sangue da molto lontano, percepire i passi felpati di una minaccia da altrettanto. Dotata di una velocissima guarigione, Anastasya non conosce tutt'ora le caratteristiche della sua maledizione se non quello che ha appreso dai libri. Pertanto per lei, essere una creatura, è sinonimo di vergogna e non ama affatto sbandierarlo. Sono pochissime le persone che sanno cosa è e lei non è in grado di farsene una ragione sentendosi sempre e comunque macchiata per via di ciò che questa maledizione del sangue ha comportato nella sua vita. Aspetto: Vanja è una ragazza dalla pelle chiarissima, le labbra carnose e piccole di un rosso vivace. La sua pelle è puntellata da lentiggini marroncine sotto agli occhi e sopra al naso che la rendono una fanciulla particolarmente attraente. Le sue iridi sono grigiastre, identiche a quelle del padre e sono estremamente espressive. E' alta un metro e sessantacinque e pesa circa cinquantadue chili. Presenta dei folti e lucenti capelli ramati che le cadono sulle spalle. Di rado li raccoglie in un chignon o decide di cambiarne tagli o colore. In tal caso non è impossibile vederla bionda. Cosa ama: V ama la magia in tutte le sue forme, adora passare il tempo su libri di pozioni, soprattutto quelle avanzate non ancora affrontate a lezione. Le cose banali la annoiano. Le piacciono gli animali comuni o magici non ha importanza, nutre un particolare rispetto per ogni essere vivente di tale categoria, un po' meno sopporta gli umani. V ama la riservatezza per questo moltissime sue vicende non sono note fra le mura, nonostante la sua vita non sia di certo poco condita di avvenimenti. Le piace il quidditch nonostante all'inizio fosse spaventata a cavalcare una scopa. E' entrata in squadra al secondo anno di studi e riveste il suolo di cercatrice, esattamente come sua madre fece in giovane età. V ama il silenzio, la meditazione e le sue sorelle. Non c'è altro di importante come loro, nonostante il loro rapporto non sia sempre rose e fiori: la testarda, la saggia e la dolce sono tre caratteristiche che ben si sposano col trio. V ama il salato, sempre e comunque, anche se le si presenta un dolce al cioccolato extra fondente e amaro cosparso di pistacchio italiano. Sarebbe comunque tentata di mangiarsi due semplici grissini contornati da un buon affettato. Lei è attenta a ciò che mangia, ne fa quasi un'ossessione, per questo ai banchetti vedrete che è l'ultima ad alzarsi dopo aver perso tempo a selezionare le pietanze giuste secondo le sue idee. Ama la musica classica solamente per rilassarsi mentre fa la doccia o mentre legge, quella priva di parole e semplicemente fatta da strumenti come il piano o il violino. V ama la trasgressione, l'esagerato e il proibito. Ama il sesso soprattutto se occasionale con persone che non conosce; è bisex e non si vergogna ad esserlo. Spesso preferisce osservare il corpo femminile a lungo piuttosto che quello di un uomo. Cosa odia: V odia le persone doppie nonostante lei sia la prima ad esserlo. Detesta i leccaculo, i so-tutto-io e non ha nessuna paura nel dirglielo in faccia. Non riserva parole a nessuno, quello che pensa non lo risparmia al diretto interessato. Odia le persone troppo mansuete e coloro che si piegano sotto il volere altrui come delle marionette. Non ha mai sopportato le persone che si fanno fare il lavaggio del cervello, nè lei è propensa a farsi mettere i piedi in testa. Odia i colori troppo accesi (tipo i neon), non ama particolarmente i gatti ma non farebbe mai loro del male, odia le cavallette. Carattere: V è una ragazza impossibile da domare. E difficilissima da capire. Soffre di un disturbo comportamentale: il bipolarismo. Il suo umore cambia di continuo e passa da zero a cento nell'arco di un secondo. Il suo carattere irruento e imprevedibile è legato alla sua infanzia e nonostante lei sia adulta non cambierà mai. Testarda come un mulo porta a pieno compimento le sue idee nonostante per gli altri possano risultare stupide e incomprensibili. Essendo un'abile scavezzacollo non ha mai provato a seguire con diligenza il regolamento scolastico, in primis non ha mai sopportato le imposizioni sciocche. Se si mette in testa che una cosa è sbagliata, non abbandonerà mai l'idea. V è una perfetta stronza attrice, le manca solo il titolo su carta, è capace di abbindolare anche un abile sconosciuto ficcando il testa al malcapitato quello che pensa e persuadendolo ad attenersi alle sue idee. Abile manipolatrice, dissuasore ed estremamente falsa (per i suoi scopi) V è una studentessa in grado di creare falsi rapporti (anche duraturi) per perseguire i suoi scopi. Niente e nessuno può mandare a monte i suoi piani, nemmeno se si trova una persona di mezzo (non appartenente a ciò che lei definisce cerchio, ovvero famiglia). Maledettamente egocentrica, possessiva, gelosa e vendicativa, dal carattere astioso, rigido e alle volte maleducato, non si può però mentire su un lato di V che solo le persone a lei vicine possono aver conosciuto: V è una persona che da tutta se stessa se sente un sentimento veritiero. Lei salverebbe e si farebbe in quattro per le sue sorelle, anche se ciò volesse significare mettersi nei guai per davvero. V ama con tutto il cuore quando ci riesce, nonostante il suo passato non roseo. Allineamento: Caotico neutrale. Bacchetta: Legno di ciliegio, Pollici 11.5 e anima corde di cuore di drago. Impreziosita da piccoli zaffiri e kyanita. Casa di appartenenza, Anno frequentato: IV, Corvonero. Materie preferite/odiate:Ana adora pozioni, fin da quando era una bambina si rintanava nel capanno di quello che a quel tempo credeva essere davvero suo padre, per preparare qualsiasi cosa ai avvicinasse ad un intruglio o mix con funzioni efficienti. Ben presto si concentrò sull'unire piante officinali con prodotti offritegli dalla natura del suo giardino e del bosco caucasico al limitare della cittadina dove viveva. Pozioni è la sua materia preferita, avida di sapere quanto per nulla spaventata dal tentare di creare di meglio fa di Ana un'ottima alunna che traffica nei sotterranei anche oltre l'orario di lezione. Infine, essendo un'abile ladra, solitamente ne trafuga qualche ingrediente che nasconde avaramente nel suo baule sotto il letto nel dormitorio corvonero. Erbologia è una materia interessante per lei ma sta al secondo posto, inoltre non è brava a memorizzare i nomi latini delle piante e dei fiori, nutre una certa difficoltà a immagazzinare informazioni o tratti di spiegazioni per lei superflui o non necessari. Spaventata a primo impatto dal volo su una scopa, Ana passa col tempo ad amare sfrecciare nel cielo con la scopa scolastica, le piacerebbe averne una sua ma non è mai stata una ragazza con vaste possibilità di acquisto. Odia babbanologia non perchè detesta i babbani, a lei non interessano le categorie o altro, trova solamente noioso dover studiare la loro vita, insomma cosa dovrebbe interessare ad una studentessa come vivono i nomag? Divinazione è una materia che la affascina, soprattutto dal terzo anno in poi ne è costantemente attirata per via delle sue visioni frequenti ma confuse; inoltre da quando suo padre le ha rivelato avere lo stesso potere si è fiondata sempre di più nello studio assiduo della materia, sostenendo in via straordinaria le lezioni di divinazione con un anno in anticipo rispetto al normale. Incantesimi è una materia che lei reputa necessaria e obbligatoria, non prova alcun interesse eccessivo se non quello ovvio d'essere una strega; DCAO è una materia intrigante per lei, tanto che ogni volta che ne segue una lezione i bordi del suo libro di seconda mano si impregnano di inchiostro coin una serie di appunti che non vorrebbe dimenticare mai. E' nell'aula del professor White che Ana sente spesso il suo desiderio di evasione scalpitare, alle volte i suoi pensieri si liberano dalle imposizioni e si ritrova spesso a pensare che i suoi pensieri sono tutt'altro che benevoli: si sente sadica e priva di tatto quando trattano argomenti proibiti o legati alla storia d'un tempo che hanno reso alcuni maghi ben lontani da un allineamento buono e positivo. Storia del pg: Ana nasce a Volgograd il 22 luglio. La madre, sola ed emarginata dalla famiglia decide di affidarla ai servizi sociali affiliati all'ospedale russo per assicurare alla piccola un futuro adatto essendo la sua famiglia problematica e con poca disponibilità di fondi per mantenerla. La bambina cresce in un orfanotrofio dalle rigide regole e viene adottata all'età di circa due anni da due coniugi incapaci di avere figli. Quì viene registrata in comune con il nome di Vanja Elle Rosencrantz. I due allevarono la bambina ribelle e pestifera a suon di sgridate e punizioni, il padre era l'unico ad avere un poco di bontà trascinandola con lui a studiare chimica analitica ed organica. Fu così che la bambina crebbe fra un'ampolla e un becher e ben presto, giunta fra le mura di Hogwarts, riconobbe pozioni come materia preferita. Al castello molte risposte alle domande che si stava ponendo da tempo ebbero risposta e nonostante il suo carattere asociale e difficile conobbe qualche studente in grado di starle vicino. Ebbe una relazione al primo anno, conclusa nel peggiore dei modi ma una cosa lei si impose: di non regalare mai il suo cuore a qualcun altro capace di calpestarlo con tanta facilità. Dopo un percorso in cui cadde fra droga e alcol il rapporto con le sue migliori amiche nonchè sorelle (Ellie Richards e Skylee Mètis) si intensificò così tanto da condividere con loro ogni segreto più o meno e decidere di vivere tutte insieme in Alaska, nella residenza di una delle due. Ana è una ragazza che vive una vita al momento, si lascia andare ai vizi anche se si è ben ripulita dalle sostanze stupefacenti, fra questi vi è quello di andare a letto senza sentimenti o legami. E' brava a lasciarsi ragazzi alle spalle senza coltivare alcun interesse. per diversi mesi si addentra in affari loschi entro e fuori al castello con uno studente Serpeverde, insieme incantano con abilità trasfigurative un covo dove nascondono ciò che trafugano dal reparto proibito della scuola e dallo speziale dei sotterranei.  Diventano amici e complici per vantaggi reciproci e condividono anche piaceri momentanei in ogni momento il loro corpo lo necessita. E' in questo periodo che Ana rimane incinta, per errore, dello studente che poco prima di capirlo si allontana dagli studi fino a sparire nel nulla. Ana non nè sente la mancanza, nè ritiene opportuno mandargli un gufo, sicura di potersi liberare di quel fardello grazie a qualche intruglio vietato preparato da sè stessa. Incapace di realizzarlo poichè ciò poteva mettere a rischio la propria vita oltre al gruppetto di cellule, decide grazie all'aiuto di Ellie di avvalersi di un buon medimago. Purtroppo il tempo per liberarsi del bimbo in arrivo è scaduto da un pezzo e le sorelle decidono insieme di tenere quella che poi si rivelerà essere una bambina.Ana non percepisce la mancanza di un uomo al suo fianco, prosegue la gravidanza testardamente frequentando le lezioni fino a che le sue capacità fisiche non le consentono più di muoversi in modo sicuro ed agile. Durante la gravidanza a causa del suo carattere poco mansueto e poco rispettoso delle regole, conosce maggiormente Dillon De Masi, il bibliotecario molto amico di sua sorella. Si detestano poichè ad ogni risposta sgarbata di lei lui risponde di rimando, si minacciano e alzano la voce uno contro l'altro, ma a seguito di sfortunati eventi si ritrovano a condividere obbligatoriamente del tempo che li porta a conoscersi a vicenda e a rivoluzionare l'idea iniziale che si erano fatti. Forzatamente e a seguito di un regolamento scelto a due mani dai coinquilini, Ana decide di trasferirsi nell'appartamento di Dillon a Londra per far nascere la sua bambina in Inghilterra. Ancora una volta il rapporto fra sorelle si incrina perchè si sentono tradite e non riescono a digerire il fatto che Abigail (la piccola) cresca con uno sconosciuto. Ana non è una ragazza che sa convivere, il suo carattere rigido e per nulla domabile ben presto crea una profonda crepa nel rapporto traballante fra lei e Dillon. Lei tradisce la sua fiducia, infilandosi nel reparto proibito durante il giorno libero di lui. Voleva rubare un tomo molto importante per conoscere la natura di Abigail essendo figlia di un padre licantropo. Viene colta in flagrante e le mura dell'appartamento londinese tremano sotto la voce del bibliotecario quando lei cerca di riappacificarsi. La loro frequentazione, se così è possibile denominarla, termina bruscamente; a scuola non si degnano di uno sguardo e la gravidanza di ana prosegue insieme alle sorelle fino al giorno fatidico in cui lei si reca per un normalissimo controllo di routine al San Mungo. Grazie agli studi e ricerche di Ronny J. Lennox, la figura che Ana riconosce come padre anche se non lo è sui documenti, Incontra suo padre biologico, il famoso Jonathan Bennet e sua madre la pozionista Zoya Stojnov nonchè professoressa ad Hogwarts. In preda alle emozioni contrastanti e all'odio che i due le fanno provare, Ana si trasforma involontariamente in un lupo, maledizione risiedente nel sangue e a lei sconosciuta. Questo comporta una morte istantanea della bambina che porta in grembo, schiacciata dai muscoli d'acciaio e dal raptus incontrollabile d'ira. Ana perde sua figlia e subisce un crollo psico fisico. Il rapporto con Dillon riprende, instabile e appeso ad un filo, capendo che lui avrebbe in qualche modo adottato la sua bambina nel corso del tempo fosse cresciuta sotto il suo tetto. E' quando si ritrovano, nella stanza di ospedale, che lei confessa di averlo visto insieme ad Abigail nelle sue visioni. C'è qualcosa di silenzioso fra i due e che lei non ammetterà mai, portando una pesante corazza verso i sentimenti. Ana si rifugia in Alaska per seguire una cura e riprendersi dal lutto ed è decisa a non saldare mai il rapporto con i suoi genitori biologici dopo aver comportato la perdita della sua bambina e non averle mai detto di essere una bestia, come lei appunto si sente al momento.
Edited by Anastasya. - 28/1/2022, 13:48
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