Quattordicesima Quest

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  1. *Il Cappellaio*
     
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    Una mattina come le altre. Verrebbe da pensare.
    Una semplice mattina fatta di studenti che si alzano pigramente dai loro letti, trascinandosi verso la colazione e le lezioni che gli aspettano. Professori che compiono lo stesso rito, libri sotto il braccio e passi sicuri verso le proprie aule. Il Preside è in piedi da tempo, pronto ad affrontare il mare di burocrazia come un novello San Giorgio contro il Drago. La Simpson non è da meno, occhio vigile sulla mandria... ho detto mandria? di studenti.

    Eppure oggi è un giorno particolare. E come ogni buona costruzione di mattoni e roccia, inizia dalle fondamenta: nei magazzini dei laboratori di pozioni. Un lavoro come un altro per concretizzare una punizione, per insegnare qualcosa a quei sei ragazzini che si muovono pigramente giù dalle scale. Sono già in piedi, per avere il tempo di raggiungere i compagni alle loro aule e non perdere neanche un attimo di lezione. ma la lezione più importante, l'avranno oggi.

    Per me, che vedo il futuro alla stregua del passato, o del presente, che fluttuo in questa dimensione come qualsiasi mago percorre i passi nelle altre tre, so bene cosa sta per accadere, eppure mi paleso fisicamente poco lontano dall'inizio di tutto, dall'origine di questo viaggio, per deliziarmi di ogni singolo istante della loro avventura, dimenticando per un momento ciò che sono, e tornando ad essere una semplice, seppur eterea, creatura di questo mondo.

    Già li vedo, arrivare al magazzino incriminato, aprire le pesanti sbarre che lo tengono solitamente chiuso, e sbalordirsi di fronte alle casse su casse in disordine, che non sembrano altro che vittime di un terremoto: riusciranno a sistemare tutto in un'ora? O dovranno tornare nel pomeriggio, prima di cena? Sarebbe davvero un peccato non poter godere del pomeriggio di sole, chissà: forse è proprio questa fretta che li porterà su una nuova, inaspettata quanto pericolosa, strada...


    Benvenuti!
    Inizia subito la Quest, ed eccovi quindi le istruzioni per i vostri post!

    -Descrivete l'arrivo al magazzino di pozioni, di cui una di voi ha la chiave, e ciò che trovate dentro: in sostanza grossi mucchi di casse ribaltate ed in disordine da aprire, spolverare e pulire il contenuto, rimpiazzare le etichette ove rovinate, porvi un'altra etichetta sull'esterno della cassa, e riporre in bell'ordine nello stesso magazzino.
    -Pergamena, inchiostro e colla per le etichette vi sono stati forniti
    !FACOLTATIVO! -Descrivete, se volete, che iniziate a sistemare scatoloni, organizzarvi il lavoro eccetera.

    Ordine per postare: libero
    Lunghezza post: libero
    Scadenza post: Mercoledì 26 ore 23.59 (ogni 48h)
    Prossimo mio post: Giovedì 27 mattina

    Prossime Scadenze: 28 Sett ore 23.59 / 30 sett ore 23.59

    NOTA: nel proseguire la Quest verrete messi di fronte a vari ostacoli. In ogni vostro post verranno valutati impegno, fantasia e realismo che ci mettete, e soprattutto, il metodo originale con cui cercherete di affrontare l'ostacolo: la via più semplice spesso non sarà quella giusta. A seconda di tutto ciò vi sarà dato un punteggio, ad ogni giro di eliminazioni verrà eliminato on-gdr chi avrà punteggio inferiore. Se vi sarà qualcuno eliminato per ammonizioni, quello con il punteggio più basso verrà "salvato" in quanto sarà stato già eliminato qualcun'altro. Possono anche esserci eliminazioni molteplici per ammonizioni ma mai per punteggio basso.

    Ricordo che si prende un'ammonizione per ritardo o salto nel postare, o nel violare le indicazioni che vi do in Spoiler quindi leggete bene quel che scrivo. Potete fare domande in Quest Flood così la risposta gioverà a tutti.
     
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    Layla Serizawa, Guaritrice, Giornalista, Mamma

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    Essere messa in punizione solo per aver trasformato la Artmoon in pollo, e dire che si era pure messa lei in mezzo, io volevo colpire uno dei due mocciosi, invece no, era venuta a stressarmi e qualcuno come se non bastasse aveva fatto la spia a Carter, si, perchè sia io che Caddlemore eravamo finite nella melma fino al collo! Si bhè, insomma, melma, pozioni, più o meno fa lo stesso, no? Ah, ci fosse stata Liv, lei non ci avrebbe fatto ripulire il magazzino al suo posto, invece la nuova e stressante rossa ha davvero rotto i cosiddetti, non solo a lezione, ma a quanto pare anche al di fuori, è sempre in mezzo, non può tornare a prendersela con la Ramirez? Chessò, farle delle improvvisate in stanza.
    A no, scusate, la suddetta donna stressante nemmeno si degnerà di venire a darci una mano, per quel che ne so qualcuno ha la chiave e chiunque sia quel qualcuno spero l'abbia persa così la punizione va a farsi fottere. Io in punizione, non è mai successo accidenti, in cinque anni le ho passate lisce tutte! Oh, ma forse è meglio questa che quella che mi sarebbe successa se mi avessero scoperta praticamente nuda nei sotterranei a scagliare incantesimi contro uno del secondo anno.
    I pensieri irritati di una serpeverde tanto desiderosa di spaccare alla faccia a qualcuno si alternavano nella mia mente mentre raggiungevo, con la gioia di un morto che cammina, il magazzino totalmente impolverato già da fuori. Che schifo, e se fossi stata allergica? Avrei potuto denunciare la professoressa per mancanza di igene? Oppure Carter e la Simpson per averci dato qualcosa di così assurdo da fare, ecco, se avessi denunciato loro, magari, il nuovo governo avrebbe trovato una scusa per sbarazzarsene!
    Mi guardai attorno, il verde regnava a quanto pareva, non avevo idea di cosa avessero fatto la Rubin e la Russo, ma per lo meno non ci facevano sembrare gli unici reietti della società. Ah, che vergogna. Onestamente speravo che nessuno si sarebbe infilato in quel magazzino per vedere i poveri sfigati al lavoro, meno gente sapeva che il mio curriculum non era più immacolato, meglio era. Che nervoso, ero pronta a scommetterci che fosse stata miss Carter-io-sono-perfetta-e-voi-no ad andare a denunciarci al nonnino, che schifo.

    Ci muoviamo, grazie? Prima ce ne andiamo, meglio è, devo pagare gli extra al baby-sitter per quest'ora!
    No, non è vero, i bambini erano da zia questa settimana, dopo la visita del viceministro non li volevo a scuola, ma loro cosa ne potevano sapere?
    La Rubin finalmente si degnò di aprire la porta e quello che ci trovammo davanti fu... Accidenti, disgustoso, come avremmo fatto a finire in un'ora? Era semplicemente infattibile, impossibile, c'erano così tanti scatoloni e fialette sparse da risistemare! Mi veniva voglia di urlare, di mettermi in un angolo e far finta di fare un qualsiasi cosa, di obliviarli e far dimenticare loro che li ci sarei dovuta essere anche io, oppure di confonderli per fargli credere che c'ero! No, vabbè, dovevo rimboccarmi le maniche e darmi da fare, quindi estrassi la bacchetta e con qualche Wingardium Leviosa iniziai a tirar giù gli scatoloni più in alto per vederne il contenuto e ripulirli.

    è meglio fare a catena di montaggio, due scrivono le etichette, due puliscono le boccette e buttano quelle scadute e gli altri due prendono e alla fine ordinano gli scatoloni, okey?
     
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  3. Zaffiro
     
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    Don...don...don..
    Riuscire a sentirle anche voi? Le campane, quale delizioso suono di morte annunciano quest'oggi nella mia testa! Signore e signori, Zaffiro Rubin è lieta di annunciare a voi tutti la morte della pubblica decenza.
    Io, che ho sempre rotto le palle a mezzo mondo indisturbata, messa in punizione da una vecchiarla datata anni '20 per una marachella da quattro soldi - manco le avessi lasciato caccabombe e pallottole puzzole nell'ufficio infettandole la sua tartaruga da compagnia (sostituta del bastone per anziani) e ogni superficie di merda. Tutto per una gonna e una camicetta di troppo.
    Prendo la chiave malefica e mi avvio con gli altri compari nei sotterranei, ogni gradino che scendo per sette piano e passa mi avvicina alla condanna a morte per socializzazione. Non c'è cosa che io detesti di più di scontare una punizione in coppia, o peggio... in gruppo!
    Non me la sento di fiatare con nessuno di loro (dovremmo deciderci a fare una disinfestazione di vipere prima o poi, ci sono troppe serpi in giro!) e arrivati al magazzino tiro fuori la magica chiave che tutto apre, a forma di ciuccio sì, giusto per ricordarci - probabilmente - che a livello mentale seppur abbiamo 18-20 anni a testa siamo ancora dei mocciosi. Le serrature scattano, un enorme polverone si solleva non appena apro la porta cigolante facendomi tossire come una pazza. Neanche il tempo di guardarmi in giro che la Serizawa parte in quarta a comandarci come se fossimo burattini.
    *Non puoi farne proprio a meno, eh? Solo perché Peverell ti ha soffiato il posto di dittatrice al consiglio non vuol dire che sei tenuta a comandarci altrove*
    << Buongiorno anche a te detenuta Serizawa, noto con piacere che oggi sei più in forma del solito! >> commento quella sequela di ordini con sarcasmo, ficcando di nuovo la chiave in tasca. Apro una scatola impolverata con malagrazia, lasciando cadere il coperchio di legno per terra immediatamente per pulire la coltre di polvere nera e ragnatele che hanno sporcato i polpastrelli. Strofina sulla divisa Rubin, strofina e non pensare che è tutto inutile visto che a breve ti sporcherai di nuovo. Ne va della tua salute mentale!
    << Gli elfi domestici hanno fatto sciopero qui dentro? >> la cosa più intelligente da fare è svuotare il contenuto - lo farei direttamente in faccia alla Serizawa ma per forza di causa maggiore sono costretta a trattenermi... - ed eseguo. nella cassa che ho aperto ci sono tre provette. ne prendo una, ci sputo sopra con del sano olio di gomito, strofino con la manica della divisa e la smollo, ancora sporca di polvere e saliva, in mano alla serpeverde schizofrenica... com'era che si chiamava? Kent?
    << Arreggi un attimo, pulisco la cassa e me la prendo subito! >> afferro la bacchetta e la punto contro il fondo della cassa pronunciando "gratta e netta", facendo sparire per quanto possibile la sporcizia. Perché non ci avevo pensato prima?
     
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  4. Gwendoline
     
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    Qualcuno mi spiega perché ero finita in punizione? No, seriamente, io non avevo fatto niente di sbagliato. Avevo solo usato degli incantesimi perfettamente innocui su uno o due studente… ok, gli incantesimi non erano materia di lezione e non avrei dovuto farli, ma decisamente avrei dovuto essere lodata, non punita per quello che avevo fatto! Avevo usato la magia e bene! PREMIO NO PUNIZIONE, P R E M I O. Evidentemente i professori non avevano il senso dell’umorismo, che palle. Sinceramente avevo solo fatto un bene all’umanità colpendo quegli idioti. Erano uomini e tanto bastava a renderli perfettamente inutili… Ok, servivano ancora per riprodursi, sfortunatamente, ma sinceramente preso si sarebbe risolto anche quel problema logistico fondamentale. Doveva esserci un modo per fecondarsi tra donne! Sapete che razza perfetta sarebbe venuta fuori? Niente più rompicoglioni, solo perfezione.
    Fatto sta che la punizione ce l’avevo e che dovevo per forza andare al magazzino di pozioni insieme ad altri sfortunati che erano stati beccati a fare altri atti non esattamente tollerati dalla politica della scuola, o come dico io, avevano fatto bene!
    Tra noi sfigati c’erano molti Serpeverde e la cosa mi stupì molto perché, sinceramente, eravamo più furbi e non ci facevamo beccare, di solito.
    “Serizawa, cos’hai fatto questa volta? Hai sfornato un altro moccioso? Le tue pesti scorrazzano un po’ troppo in giro per la sala comune” brontolai, scuotendo la testa con finta disapprovazione. A dire il vero mi stavano simpatici quei due diavoletti e spesso tifavo per loro nelle loro marachelle. Che c’è, avevo un cuore anche io, sapete?
    “Caddlemore, vedi di starmi lontano visto che è anche colpa tua se sono finita qui! La prossima volta che devi lanciare un incantesimo prendi la mira, per carità, o finisce che ti levi da solo il tuo pene con un diffindo! Sai almeno da che parte bisogna impugnarla la bacchetta?”
    Noooo, non ero acida, era solo un’impressione. Quel giorno poi ero particolarmente furente e nervosa, sarebbe stata una bella impresa sopportarmi.
    “Ma cosa c’è, una riunione di prefetti e caposcuola? Ma vedi un po’ chi è che dovrebbe far rispettare le regole… Diggory, mi sbaglio o tu hai sempre sbandierato ai quattro venti che non saresti mai finita in punizione, visto che c’era il tuo paparino a proteggerti?”
    Controllati Gwen, o va a finire che ti strozzano ancora prima di iniziare la vera punizione! Quel magazzino era una cosa… No, non avevo parole per descriverlo. Gli elfi domestici dovevano davvero essersi presi una bella sbronza… Oppure avevano dimenticato di quella stanza. Anzi, facevano proprio come facevo io con le pulizie, tutta la sporcizia la rinchiudevo dentro l’armadio e poi lo sigillavo. Tutto in ordine, ma lì dentro il caos più totale!
    “Serizawa, chi ti ha nominato capo? Io non ho intenzione di fare NIENTE! NADA, NISBA! Chiaro? Quindi mettiti dove dico io la tua catena di montaggio, secondo me ci sta, visti tutti gli uomini che ti sbatti”
    Mi misi in un angolino, vicino ad una delle ragazze della scuola con cui non avevo ancora avuto il piacere di fare conoscenza, ma che conoscevo di fama. Zaffiro Rubin, Grifondoro meno Grifondoro di tutta Hogwarts, o così dicevano le voci. A me non importava, sapevo solo che aveva un gran bel sedere e me lo stavo godendo tutto.
    “Tengo tutto quello che vuoi, dolcezza” mormorai alla Grifondoro quando mi mollò in mano una fialetta inondata della sua saliva. Mmm, no, non fare pensieri pervertiti adesso Gwen, non è il caso di mettersi a fare gesti osceni con quella fialetta, soprattutto non davanti a spettatori non voluti, vedesi Travis Caddlemore.
    “Senti Rubin, com’è che non abbiamo mai avuto il piacere di conoscerci?” dissi, avvicinandomi a lei e “aiutandola” con la cassa. In realtà era una scusa per far aderire il mio corpo al suo e metterle una mano sulle sue. Era un’incidente, suvvia! Ovviamente non l’avevo fatto apposta e non le stavo accarezzando la mano lascivamente.
    “Sono Gwendoline Hartew, comunque, chiamami pure Gwen” sussurrai, avvicinando il mio viso al suo orecchio e staccandomi da lei, appoggiandomi allo scaffale dietro, con un sorrisetto pestifero stampato sulle labbra. Si, decisamente sarebbe stata interessante quella punizione.



    Edited by Gwendoline - 25/9/2012, 20:17
     
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  5. Trav;
     
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    Avrei dovuto immaginare che picchiare le donne avrebbe portato a questo... Non che nel momento in cui il mio pugno aveva incontrato il grugno di Fred non ci avessi pensato, ma il mio dubbio era passato decisamente in secondo piano.
    Provate voi a gestire una situazione del genere: la mia ragazza in versione gallina che correva in tondo perdendo piume, Grindelwald che mi aveva appena infettato con la sua schifosissima saliva e una mandria di pecore che blaterava sul senso della giustizia e di quanto fossi una banale serpe stereotipata.
    Doveva esserci la Steven qui. O quell'altro sfigato di Harris. Insomma, non io.
    Al danno di essere finito in punizione, si aggiunge la gran beffa di essere soffocato da progesterone e estrogeni. Di norma non mi lamenterei, ma questa è una situazione eccezionale.
    Persino Carter in questo caso mi sarebbe sembrato un buon compare, avendo a che fare con ragazze note per il loro atteggiamento da mestruo che perdurava da...18, 19 anni per 365 giorni l'anno.
    “Caddlemore, vedi di starmi lontano visto che è anche colpa tua se sono finita qui! La prossima volta che devi lanciare un incantesimo prendi la mira, per carità, o finisce che ti levi da solo il tuo pene con un diffindo! Sai almeno da che parte bisogna impugnarla la bacchetta?” La tipa con il nome di un volatile smetterà di parlare, o avrà intenzione di farlo per tutta la durata delle pulizie?
    Perchè ho già raggiunto il limite e la Rubin ha appena aperto questa stramaledetta porta.
    Stai tranquilla, in genere non frequento gli idioti, quindi non c'è alcun pericolo che ti stia vicino.
    Eravamo in sei, e la maggioranza apparteneva alla nostra casata. Anche la Diggory era finita in mezzo.
    Il nepotismo in questo castello regna sovrano, non c'è che dire. E pensare che Anastasia Carter doveva essere una persona corretta, e invece chi se non lei poteva aver denunciato quella breve e innocua discussione? Ma avrei dovuto capirlo...Come potevo anche solo sperare che una con quel cognome potesse non essere un'imbecille?
    La punizione era una di quelle che miravano a sfibrarti fin nel profondo, ripetendo per ore gli stessi gesti e incantesimi.
    Il magazzino è stipato di casse e non solo. Ce ne sono a decine. Grumi di polvere si nascondono dietro ogni angolo, su qualsiasi mensola, raccoglitore o scaffale del cazzo in quella stanza.
    Mi passo una mano sulla fronte, massaggiandomi le tempie.
    Già ho perso la voglia.
    Appena entrati Layla si fa sentire. Per pura amicizia e cameratismo la sto ad ascoltare, altrimenti per l'umore che mi trascino dietro l'avrei già mandata a quel paese. Sospiro, allontanandomi il più possibile dal gruppo, esattamente in fondo alla stanza. Ogni oggetto è sotterrato dalla polvere, e l'odore di stantio pizzica le narici. Che schifo.
    Se non ci diamo una mossa, non finiremo entro l'inizio delle lezioni.
    “Serizawa, chi ti ha nominato capo? Io non ho intenzione di fare NIENTE! NADA, NISBA! Chiaro? Quindi mettiti dove dico io la tua catena di montaggio, secondo me ci sta, visti tutti gli uomini che ti sbatti” Ma quella non ha smesso di parlare? Afferro la bacchetta e seguendo l'esempio di Rubin, con il gratta e netta spazzo via un polverone da una cassa di legno talmente lurido da essere incrostato. Prima di ripulire, avevo tolto dall'interno plichi di vecchie pergamene ingiallite e due belle ampolle colme di liquido bluastro. O almeno, così pareva, data la sporcizia che rendeva opaco il vetro. Le avevo posate momentaneamente ai miei piedi.
    Hai già fracassato le palle, Hartew. Perchè non ci provi con la Rubin appena usciamo da qui e ora invece la smetti di starnazzare e dai una mano? Mi volto nella sua direzione, guardandola dall'alto in basso mentre riposizionavo lentamente le due pozioni sigillate. Almeno Layla - quella che secondo lei 'nessuno aveva eletto capo' - aveva organizzato la situazione. Gwen si era limitata a lamentarsi di qualsiasi cosa e dar aria ai denti.


     
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    Finire in punizione è una di quelle cose che mi manda in tilt il cervello: insomma, mai nella mia vita di diciassettenne i miei genitori mi hanno messa in castigo, mai si sono permessi di farmi pagare qualcosa con il sudore della fronte, mai hanno imposto il loro potere su di me! Chi sei tu Maximilian Carter per farlo? Nessuno, ecco chi sei!
    Per questo sono profondamente di cattivo umore, e nemmeno saluto i presenti: do uno sguardo ai miei compagni. Chissà cos'hanno fatto per trovarsi qui, alla gogna come me! Per quanto riguarda Layla e Travis, so del litigio in Sala Grande, e a questo punto mi chiedo perchè Fred Grindelwald e tutti i presenti al tavolo non sono qui fra noi.... ma ovviamente, quella scialba biondina di Anastasia Carter deve averci messo lo zampino.
    Poi dicono che noi Slytherin siamo scorretti, quando ogni sacrosanta scorrettezza la vedo fluire dalla bocca e dalle mani dei rosso oro. Anche se a parlare male fu proprio una compagna di casata... quella bisbetica repressa di Gwendoline Hartew, ossia una delle ragazze dotate della minore capacità di filtrare il cervello prima di parlare.
    «Come hai potuto notare Hartew non ti ho nemmeno salutata. Pensa un po' quanto ho voglia di dare spiegazioni ad una che non merita la mia attenzione.» dico scazzatissima, mentre ci addentriamo in quel luogo lercio. La nuova professoressa di pozioni ha cattivo gusto in tutto: nel vestire, nel parlare e perfino nel pulire a quanto pare! Questo luogo fa schifo, come il suo metodo d'insegnamento. Stamattina ce l'ho con il mondo intero, perfino con i compagni di casata considerando che vorrei tanto lanciare un incantesimo cattivissimo su quella faccia da carlino della Hartew.
    «Layla ha ragione diamoci una mossa: prima finiamo prima ce ne andiamo. Ah Rubin, se vuoi flirtare con Miss Frustino fate pure, ma non fatemi assistere a spettacolini indegni. Il mio stomaco è già di per sè delicato a quest'ora del giorno!» ci mancano baci saffici e strusciatine tra Slyth e Gryff poi il mio scazzo può considerarsi al 100&.
    «Io scrivo le etichette!» che a quanto pareva, somigliava al lavoro più pulito da fare, quindi si addiceva a me. Presi quindi una boccetta d'inchiostro color petrolio ed una piuma vecchia ritrovata in uno scatolone e con delle etichette alla mano comincia a scrivere, nella mia regale, elegantissima scrittura "Infusi" e "Spine di Pesce" ed ancora "Crini e Corni" e bla, bla, bla. Come al solito mi ero scelta il lavoro più semplice da fare, quindi scrivevo con una lentezza epocale.
    «Tanto per fare conversazione, cosa avete fatto per essere qui?» bè, la Rubin non la conosco per niente, non posso nemmeno provare ad indovinare quale sia il suo crimine! Per quanto riguarda Gwen, molto probabilmente ci ha provato con la Simpson e ha scandalizzato la vecchia!
    Ah, quanto fanno schifo le punizioni.


    Edited by Kairya - 26/9/2012, 11:31
     
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  7. zaire.
     
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    Punizione. Per poco non fui fustigata da Heather quando lo venne a sapere, ma in fondo mi sarebbe solo dovuta essere grata, quella pozione-droga era originariamente destinata a lei, era stato solo un caso il fatto che l'avessi “trovata” io e l'avessi “assaggiata”. Ma qualsiasi spiegazione sarebbe stata inutile, la rossa continuava a starnazzare ininterrottamente, e nemmeno il discorso più ragionevole del mondo sarebbe riuscita a calmarla. Scossi la testa ed ignorando le continue proteste della Caposcuola mi diressi verso i sotterranei, luogo in cui sarei stata punita per aver bevuto involontariamente del liquido drogato ed aver dato sfogo ai desideri di quel momento. Scossi la testa e mi allentai la cravatta blu e bronzo, mentre mi dirigevo con passo svogliato verso i sotterranei, la tana dei Serpeverde, e a quanto pareva, anche della polvere. L'eccesso di verde non mi dava particolarmente fastidio, in fondo poteva essere prevedibile: non era forse Serpeverde la casata dove erano raccolti tutti gli imbroglioni, gli assassini, i ladri e via dicendo? Non che sospettassi che uno dei presenti si fosse macchiato di un crimine tanto grave, non sarebbe stato di certo punito con una pulizia di qualche scatolone e di un'aula particolarmente polverosa. Guardai la Serizawa mentre dettava ordini in giro ed alzai le spalle, in fondo era la cosa più sensata da fare, perchè darle contro? Arricciai il naso quando una Serpeverde diede sfogo al suo vero essere: l'acidità e la stupidità sprizzavano da tutti i pori della Hartew. Scrollai le spalle una seconda volta, rovistando in qualche scatolone per poter pulire le boccette e catalogare quali contenessero pozioni scadute e quali no. Sbuffai: caspita, i Corvonero erano poco uniti, ma i Serpeverde erano continuamente in guerra l'uno contro l'altro! Tanto per fare conversazione, cosa avete fatto per essere qui? Domanda imbarazzante ad ore dodici. Ma ad ogni modo avevo già dato spettacolo in pubblico, e non ci sarebbe stato niente di più imbarazzante. A quanto pare salvare qualcuno da qualche tonnellata di azioni sconsiderate non è una cosa che viene vista di buon occhio... Risposi, mentre annusavo il contenuto giallastro di un'ampolla di vetro.

     
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  8. *Il Cappellaio*
     
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    Chi può dare una colpevolezza, per ciò che accadde/accadrà/sta per accadere subito dopo?
    La distrazione di Zaire, persa nella propria mente nel cercare un motivo per la sua ingiusta (così la ritiene) punizione?
    Un incanto non proprio preciso di Travis, mentre pulisce la stanza?
    La focosa attitudine di Gwendoline sulle compagne? La pigrizia di Kairya nel sistemare le etichette? Le spericolate levitazioni di Layla, o l'irruenza di Zaffiro?

    Chissà, forse è stato il mio semplice passaggio nella stanza, invisibile agli occhi degli ignari studenti, ma forse abbastanza concreto da poter sfiorare una boccetta?
    Ebbene, la risposta a queste domande rimarrà ben chiusa nell'essenza che mi compone, chiamatela mente se preferite: quel che so, è che in fondo alla stanza, lontano dagli occhi delle cinque ragazze e di Travis, tre liquidi si stanno lentamente mescolando fra loro, vorticando l'uno sull'altro a spirale. Blu, giallo, rosa, i colori si mescolano per formarne altri, mentre strane bolle soffiano prima lentamente, poi sempre più convulsamente sul pavimento. In pochi attimi, una strana nebbia verde si alza dal lato della stanza, dapprima quasi invisibile, poi sempre più colorata.

    Quando gli studenti la notano, intenti come sono nelle loro chiacchere, gran parte di quella sostanza è ormai in circolo nei loro polmoni, e gridare messaggi di allarme non serve ad altro che far circolare le magiche sostanze nel loro organismo. la magia scintilla nelle loro vene, propagandosi in tutto il corpo, mentre uno strano formicolìo li pervade: potrà sentirli qualcuno, in quell'antro dimenticato dei sotterranei?

    La risposta è una soltanto, e si paleserà ai loro occhi a breve. Nel frattempo, ciò che vedono è i loro compagni, e sè stessi, rimpicciolire a vista d'occhio. La bacchetta si riduce con loro, una strana risonanza con i loro organismi e l'anomala miscela; ciò che indossano, invece, vestiti accessori e quant'altro, rimane della stessa dimensione. Attoniti, agitano le loro bacchette e parole, invano: in meno di un minuto sono ridotti ad un'altezza di dieci centimetri, 20 volte meno di qualche istante prima.

    Inutile dirlo, gli incantesimi per variare le dimensioni non funzionano, vengno dissolti dalla strana miscela che hanno in corpo. Gli altri sembrano funzionare, ma un Ardemonio per loro avrebbe gli stessi effetti di un fuocherello da barbecue per qualsiasi altro. Sono piccoli, minuscoli quasi, e le loro voci, azioni ed incanti sono ad essi proporzionati. Potrebbero essere uditi solo a pochi centimetri dall'orecchio di una persona.

    I vestiti, le pozioni, le boccette e casse, ora sono ostacoli quasi insormontabili per loro. Nel sistemare la stanza, le casse ora si ergono come montagne fra loro e la porta. Poco importa, voi dite: possono rimanere lì ad attendere i soccorsi. O forse no, non per molto, chissà.


    Evento: siete rimpiccioliti di un ventesimo rispetto le vostre dimensioni. Un metro e settanta diviene 8,5 centimetri! Gli incantesimi e vostre abilità sono proporzionati alla riduzione di peso. Ah già, e aldilà della bacchetta addosso non avete nulla, siete sepolti dai vostri stessi vestiti e da essi ne uscirete come mamma vi ha fatto, nudi e crudi!

    -Descrivete cosa fate mentre la nebbiolina pervade la stanza
    -Descrivete cosa fate mentre rimpicciolite
    -Descrivete come uscite dai vestiti e cosa fate dopo (cercate di fabbricarvi vestiti? Discutete sul da farsi?)
    -NON descrivete di uscire dalla stanza

    Ordine per postare: libero
    Lunghezza post: libero
    Scadenza post: entro Venerdì 28 ore 23.59
    Prossimo post del Cappellaio: Sabato 29 mattina
    Eliminazioni previste: nessuna
     
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  9. Zaffiro
     
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    “Caddlemore, bla bla bla bla bla bla! Bla bla bla, bla bla bla? BLA BLA BLA” Buon cielo, e questa qui da dove è uscita? Non che mi dispiacciano gli insulti che manda a mezzo mondo - più che altro fa ridere - ma sembra una mezza schizzata e non vorrei che la sua ira funesta si abbatta anche su di me!
    “Ma cosa c’è, una riunione di prefetti e caposcuola? Ma vedi un po’ chi è che dovrebbe far rispettare le regole…” scoppio a ridere incapace di trattenermi - ok, credo di aver appena trovato la mia anima gemella.
    << Sante parole... qualunque sia il tuo nome. Adesso però non sarebbe male un po' di silenzio >> gli gne gne gne sono divertenti quando durano poco, alla lunga stancano e lei ne fa decisamente troppi porca miseria. Ne spara quattro al secondo, pare che abbia un kalashnikov al posto della bocca!
    *Alla faccia... e meno male che i Serpeverde si frusciavano di essere i migliori e gne gne gne, non sanno resistere cinque secondi dallo sputtanarsi a vicenda*
    “Senti Rubin, com’è che non abbiamo mai avuto il piacere di conoscerci?” Continuo la mia opera di pulizia passandole una fiala dietro l'altra, ascoltandola aggrottando un sopracciglio.
    << Non lo so, forse perché io vesto di rosso e tu di verde? >> e dire che assieme i colori si sposano alla perfezione, mamma usava sempre il verde quando doveva fare le ombre nei dipinti in cui era il rosso a prevalere!
    Sento le sue tette e la sua berny aderire rispettivamente a schiena e culo e la cosa mi fa sussultare di colpo. Mi sposto un po' più in là, guardandola accigliata.
    << Sì, sì, piacere. Che ne diresti se mentre pulisco la cassa fai lo scarto delle fiale? >>
    «Layla ha ragione diamoci una mossa: prima finiamo prima ce ne andiamo. Ah Rubin, se vuoi flirtare con Miss Frustino fate pure, ma non fatemi assistere a spettacolini indegni. Il mio stomaco è già di per sè delicato a quest'ora del giorno!»
    << Chiunque tu sia >> guardate un po' che alta considerazione ho di lei, non ricordo nemmeno il suo nome!
    << Non è un mio problema. Cavati gli occhi dalle orbite e non sconquassare la minchia al resto del mondo. Il tempo che perdi a starnazzare impiegalo per lavorare e vedi come usciamo presto di qui! >> torno alla mia amata cassa, un tergeo e l'incrostazione va via. Adesso almeno ha un aspetto decente!
    Ad ogni modo ignoro palesemente la domanda della serpeverde che mi ha suggerito di flirtare altrove – da questo momento in poi mi riferirò a lei con l'appellativo di “chella là”. Evidentemente parlo russo, oppure ancora più ovvio... è tarda di comprendonio. Ci vuole pazienza con questi poveri serpeverde disadattati!
    *Ma che cazzo...*
    << coff coff chi è l'imbeccille coff chi ha sparato?! Fuori il colpevole! >> c'è una puzza di uova marce micidiale... seguita da una nebbiolina verde. E io che pensavo che la puzza di uova marce e provolone fosse dettata dall'incontinenza silenziosa di uno dei detenuti!
    *Che mal di testa... Perché la stanza si sta allargando?*
    Le mie urla si perdono nel vuoto. Segue il buio. Sono atterrata sul soffice, ma è sempre buio. Più provo a muovermi più mi sembra che qualsiasi sia la cosa che mi avvolge completamente sia sul punto di soffocarmi. Mi dimeno, tentando di scollarmela di dosso. Mmm... al tatto è morbido. Sembra quasi... tessuto? Spero solo che non sia una pantegana gigante, altrimenti in questo caso sono fottuta!
    << Lumos! Diffindo! >> taglio, taglio fino alla nausea, creandomi un varco nel tessuto bianco. Finché non vedo la luce, e salita in cima alla montagna mi accorgo di aver tagliato il reggiseno e la camicia. Sono... COMPLETAMENTE NUDA! Che ci fanno i miei vestiti a terra?! E perché sono diventati così grandi?
    << Desillibus! >> rendo totalmente invisibile il corpo dal collo in giù. Quei pervertiti dei detenuti sono in agguato, non c'è da fidarsi.
    << Lumos! >> mi immergo di nuovo, a caccia del reggiseno. Taglio un pezzo di tessuto e mi ci avvolgo intorno coprendo cerchi e triangolo; taglio tutta la striscia del gancetto e mi ci avvolgo alla bell' e meglio, fissando il malefico tessuto, andando ad incastro e pieghe, a mo' di peplo. Uscita di nuovo all'aria aperta individuo un buco nel legno delle quattro pareti di cui sono circondata (non so come cazzo sia potuto accadere, ma sono finita nella cassa, e ho l'altezza di un puffo se non meno!!); impugno ancora una volta la bacchetta, mi allontano quel tanto per non ricevere scheggie in faccia e urlo e ripetizione:
    << Reducto! >> finché il varco non è abbastanza grande da permettermi di uscire. Gattono verso il buco e ci passo attraverso. << Sto uscendo eh! Se non avete coperto sventrapapere e ciaccarelle son cazzi vostri! >>
     
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  10. Gwendoline
     
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    Dire che la simpatia dei presenti è pari ad un calcio nelle palle è un eufemismo. Sono uno peggio dell’altro, tutti a fare i gnegnegnosi e ordinare di lavorare. Ma che vadano a farsi una bella vacanza in qualche centro termale e che sbollano un po’ di acidità…
    Hai già fracassato le palle, Hartew. Perchè non ci provi con la Rubin appena usciamo da qui e ora invece la smetti di starnazzare e dai una mano?
    Mi voltai immediatamente a fulminare il suddetto essere. Travis tra-poco-sarò-un-finto-Dio-morto Caddlemore iniziava ad essere una vera spina nel fianco e, tra l’altro, era solo e soltanto colpa sua se ero finita lì a dover lavorare, quindi era solo giusto che tutto il lavoro lo facesse lui.
    “Caddlemore, cuciti quella bocca gigantesca che ti ritrovi… sicuro di essere gay? Sai, potresti farlo come lavoro, hai le giuste… doti” mormorai, succhiandomi l’indice come gesto allusivo di quello che intendevo. Non era il caso di far accendere un vespaio parlando di pompini davanti a queste verginelle frigide! Erano una più rompicazzi dell’altra, lasciatemelo dire.
    Sbuffai e iniziai a rigirarmi tra le mani le varie fialette, cercando di capire cosa contenessero. Dal colore e dalla consistenza non sembrava niente di buono, lasciatemelo dire.
    Aprii una boccetta, annusandone il contenuto. MAMMA CHE SCHIFO! Gli occhi avevano iniziato a lacrimarmi e il naso si era completamente arrossato. Non sarei riuscita mai più a sentire gli odori, credetemi! Secondo me dentro quella boccetta c’era quella sostanza puzzolente che sparavano le gobbiglie, o peggio, quella del mimbulus mimbletonia!
    Sentii un forte giramento di testa e la fialetta mi cadde dalle mani, spargendo tutto il suo contenuto a terra. Iniziai a tossire e urlare, mi sentivo il corpo in fiamme, peggio di quando venivo frustata. Sentivo i muscoli tirare e le ossa scricchiolare. Cercai di chiedere aiuto, ma con tutto quel fumo verdolino che mi entrava in bocca era impossibile spiccicare parola. Tutte le altre boccette seguirono la prima, cadendo in tanti piccoli tonti a terra. Come tutto era iniziato finì. Mi ritrovai stesa a terra, sopra qualcosa di duro e… viscido. Mi sentivo tutta unticcia e bagnata, come se fossi appena stata immersa in un calderone di caccole di troll. Ah, e per aggiungere il tocco di classe ero completamente nuda. Sentivo la fredda pietra sotto la schiena, pungermi e graffiarmi anche da sotto lo strato di cosa appiccicosa. Aprii gli occhi vedendo davanti a me una ragnatela verde. Cercai di portarmi una mano davanti agli occhi per togliermi quella schifezza, ma le dita erano incollate tra loro da una specie di sostanza nerastra.
    “Merda, e poi? O MERDA! PERCHE’ LA MIA VOCE E’ COSì ACUTA?” strillai, in preda al panico. Era strano sentire la propria voce così sottile, come quella di un pixie dispettoso, o di una fata! Cercai di alzarmi, ma ero incollata a terra da quella sostanza schifosa. Niente panico Gwen, cosa vuoi che sia? Sei stata cosparsa di cioccolato bollente, miele, creme di ogni genere e tipo, anche quelle urticanti, questo non è niente in confronto! Oh cielo, qualcuno mi aveva drogato e mi aveva trasportato nel set di un film porno? Nuda ero nuda, la pietra da prigione sotterranea c’era, l’impossibilità di muoversi pure… Mancava solo che spuntasse qualcuno vestito in tenuta di cuoio da sadomasochista con frustini annessi e sarebbe stato proprio l’apice della fantasia porno.
    Iniziai a spingere con forza, cercando di rotolare da una parte all’altra per staccarmi da quella situazione… viscosa. Dopo un paio di tentativi riuscii a rimettermi in piedi e vidi una cosa assurda. Tutto era diventato enorme e io ero accanto in mezzo una montagna bianca, verde e nera, proprio nell’unico pezzo in cui non c’era quella specie di cosa informe, come se fossi nel centro di un vulcano altissimo. Che diavolo stava succedendo? Feci un passo indietro, ma andai a sbattere contro un pezzo di vetro grande quando il mio torace. Presa dal panico iniziai a indietreggiare, finendo dritta dritta contro la montagna, che scoprii essere soffice e morbida… Vestiti? Un momento, come ci ero finita in un vulcano di vestiti?
    E la mia bacchetta dov’era finita? Doveva per forza essere lì da qualche parte, ce l’avevo dentro la divisa… Mi fiondai immediatamente dentro quella marea di vestiti, cercando di farmi largo. Solo che essere alta 8 centimetri non era per niente facile! Persino i puffi erano più alti! Voglio dire, loro erano alti due mele o poco più… che poi quanto è alta una mela? Dipende dal tipo, perché ci sono mele piccole e mele enormi, quindi dovevamo considerare una mela media?
    “Chi siano non lo so,
    gli strani ometti blu,
    son alti su per giù
    due mele poco più
    Noi siam alti ugual,
    per qual motivo non si sa,

    puffiamo su per giù
    due mele poco più”

    Canticchiai, adattando la canzoncina dei puffi alla nostra adorabile situazione. Si, perché se io ero diventata così piccola anche gli altri dovevano esserlo diventati per forza! Logica, semplice logica! Poi non sentivo starnazzare nessuno, quindi, facendo due più due, gli altri erano troppo lontani! Un po’ di pace almeno.
    “LA MIA BACCHETTA! Era ora finalmente!” stillai, trovando il pezzetto di legno che mi era tanto familiare. Ma si era rimpicciolita anche lei… Diavolo! Beh, da un lato meglio, così potevo usarla senza problemi, ma dall’altro… Ok, qual era l’incantesimo per ingrandire gli oggetti?
    “Engorgio!”
    Niente, assolutamente niente, continuavo a rimanere della stessa identica dimensione. Sbuffai e provai con un Finite Incantatem, ma nemmeno quello servì a qualcosa. Dovevo trovare una soluzione e alla svelta! Forse gli altri avevano qualche idea… Ok, mi correggo, eravamo spacciati! Quando mai quelle teste bacate potevano partorire qualche idea utile? Caccamore stava di sicuro dando la colpa a chiunque, al di fuori di lui, la Diggory sicuramente stava piagnucolando e invocando il caro papino, la Serizawa… Beh lei era Caddlemore due la vendetta, inutile parlare di lei, la Russo… Oddio quella corva addormentata si stava schiacciando un pisolino per quanto ne sapevo e la Rubin… Lei era la mia unica speranza. Era vicino a me quando era successo, no? Non sarebbe stato difficile trovarla.
    Cercai di uscire da quell’ammasso di vestiti, arrampicandomi stile scimmietta e rotolando giù per i pendii. E chi credeva che essere così bassa potesse essere tanto faticoso! Ti credo che le nane non ingrassano, fanno tripla fatica a fare tutto!
    << Sto uscendo eh! Se non avete coperto sventrapapere e ciaccarelle son cazzi vostri! >>
    Oh, la Rubin! Mai stata così bella anche con quel sacco di patate addosso! Solo che io ero ancora completamente nuda… e cosparsa di quella schifezza appiccicosa. Io non avevo nessun senso del pudore, avrei mostrato tranquillamente le mie grazie a quella deliziosa fanciulla, peccato che lei non mi sembrava il tipo da darla al primo appuntamento, quindi era meglio coprirsi.
    Strappai velocemente dei pezzi di stoffa dai miei vestiti e uno me lo legai stile pannolone, e l’altro me lo legai a fascia a coprire il seno. Chissene del resto del corpo, ero anche più coperta del solito così!
    “Rubin, grazie a Morgana! Come usciamo da questa situazione?”
    Dritta al punto, praticità al massimo. Non c’era tempo per provarci, non mentre eravamo grandi quanto uno scarafaggio! Non ci tenevo a morire, grazie!

     
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    Layla Serizawa, Guaritrice, Giornalista, Mamma

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    Non ci vuole molto prima che gli insulti inizino a volare. Non ho mai fatto nulla alla serpe, anzi, non ci son mai stata particolarmente nè legata, nè a discutere, ci siamo indifferenti a vicenda normalmente, eppure in quel momento ebbe la graziosa idea di mettersi a rompere i cosiddetti a tutti, ma soprattutto a me, non la smetteva più e per non risponderle dovetti metterci tutta la mia forza di volontà, strano, vero? Ma ehi, so trattenermi, dopo la lezione di erbologia c'è una cosa su cui sono sicura: rispondere ai pazzi non fa altro che lasciare che la situazione degeneri. Il nervoso di tutti è palpabile nell'aria, inutile dire che le reazioni di Gwen, per quanto esagerate e particolarmente odiose, erano prevedibili, si, insomma, il suo pessimo temperamento era conosciuto a tutti, no? Ecco, diciamo che avevo ignorato sia lei che Zaffiro erano odiose quanto prevedibili e se non volevano fare niente, affari loro, io più di un'ora li dentro non ci sarei stata, se loro invece preferivano continuare anche nel pomeriggio, bhè, che ci si imboscassero, visto che sembravano così tanto affiatate. Si insomma, le ignorai, sorrisi a Travis che bene o male aveva preso le mie difese e continuai a recuperare le casse più in lontananza.
    Qualcuno in sala grande ha fatto la spia per me e Travis, stupidi gryffindor, sempre tra le palle.
    L'ultima parte della frase fu quasi un ringhio in direzione della Rubin, ma durò un attimo, poi tornai a far levitare le scatole, soprattutto quelle più lontane, perchè sembravano pericolanti, se fossero cadute ci sarebbero voluti molte ore in più per farlo!
    Un rumore distante, forse qualcosa è caduto, ci arriveremo, pian piano, tanto con la velocità a cui Kairya sta scrivendo le etichette ora che cataloga il contenuto di uno scatolone viene notte!
    Ignoro le risposte degli altri, mi è capitato tra le mani uno scatolone totalmente impolverato e non ho fatto altro che iniziare a starnutire, è un miracolo se non ho gettato in aria tutto, soprattutto visto che la polvere inizia ad addensarsi, diamine, sembra messo talmente male sto posto da essere pieno di nebbia. Reggo il cartone con una mano, mentre con l'altra cerco un fazzoletto da portarmi davanti al naso, niente, è troppo tardi, sento tutto che mi prude, gola e cavità nasali praticamente stanno prendendo fuoco -lo so, mi piace esagerare-, la puzza è esagerata e quella che sembrava inizialmente polvere ha un colorito verdastro che tutto sembra fuorchè quello. Cazzo, forse è qualcosa di tossico? Qualche esalazione di qualsiasi cosa sia caduto prima? Diamine, avrei dovuto controllare subito, ma perchè non l'ha fatto qualcuno di quegli altri che fondamentalmente non stanno facendo nulla? Sono capace anche io di scrivere ''occhi di drago'' su un'etichetta, ah, razza di scansafatiche che non sono altro.
    Non lo so, forse fu una mia impressione, ma lo scatolone iniziò a farsi pesantissimo, che ci fosse dentro anche li qualcosa di troppo? Ci guardai dentro, no, era tutto in ordine, forse un po' di muffa, e allora perchè era molto più grosso di prima? In qualche attimo dovetti iniziare a reggerlo con due mani, poi lo portai sopra la testa praticamente perchè si continuava ad ingrandire, che gli era successo? Oh, cribbio! Fu quando non riuscii più a reggerlo e mi cadde letteralmente addosso rovesciandosi che capii che ero davvero nella merda fino al collo, soprattutto quando rischiai di essere investita da un occhio di drago che rotolava da una parte all'altra tra quelle che a quanto pare erano le stoffe che un tempo avevano composto la mia divisa. Saltai di lato come potei per evitarla e per fortuna l'ex reggiseno riuscì ad intrappolarlo fermandone l'avanzata, certo, ma chissà che altro avevo sopra la testa, tra i vestiti e il cartone con quelle enormi fialette! Cercai di ricordare cosa c'era prima, ma avevo guardato troppo rapidamente, forse pozioni? No, ali, ali di qualcosa, forse niente di pericoloso... Certo, perchè fin'ora invece non avevo trovato niente di pericoloso, vero? Che diamine era successo?? E più ancora, perchè ero nuda? La cosa che venne spontanea fu recuperare a terra la bacchetta immediatamente, per qualche strano motivo il fedele legnetto non era diventato enorme come tutto il resto, quindi riuscii a farmi un po' di luce in quel garbuglio e cercare le possibili vie d'uscita, seguendo le pieghe dei vestiti non sarebbe dovuto essere difficile, no? Ecco, infatti, ben presto almeno da li, per trovarmi al buio dello scatolone, riuscii ad uscire. Altro che ali di farfalla o simili, sembrava un museo dell'orrore, c'erano zampe enormi, denti giganti. Uno avrei giurato fosse un dente di basilisco! Quanto poteva essere alto normalmente quel coso? Una decina di centimetri? No, perchè io mi sentivo infinitamente più bassa, arrivavo più o meno ai due terzi di quel dente!! Comunque ci rimasi lontana perchè, si, non si sa mai che ci sia ancora del veleno.
    Lo scatolone non aveva buchi, avrei dovuto crearmeli per uscire? Fu in quel momento che sentii in lontananza la voce della Rubin, se non siamo coperti? Ah, perchè quindi la nudità è un problema di tutti? E lei che ha fatto? Come si è vestita? Io la mia divisa non l'avrei tagliuzzata per coprirmi, no, no, ci doveva per forza essere qualcosa li intorno!
    Mi arrampicai su un vasetto per provare a prendervi il contenuto, li c'erano davvero delle strane ali abbastanza soffici, nere e striate, erano abbastanza grandi da avvolgere il mio corpicino che iniziavo a credere fosse microscopico! Certo, arrotolandomele attorno non coprii del tutto, giusto appena il seno e appena il fondoschiena, ma tanto quattro erano ragazze e Caddlemore già aveva visto, il problema grosso erano i fianchi, si sa mai che qualcuno avesse notato quel paio di MINUSCOLE smagliature lasciate dal parto!
    Mi avvicinai di nuovo al cartone a quel punto, che potevo fare? Alzai le spalle, sospirai, chiusi gli occhi per un istante. Calma e sangue freddo Layla, dimostra di saper fare tutto, ti prego, concentrati!

    Aqua Etucto!
    Il getto continuato piano piano iniziò ad ammorbidire il cartone, dopo qualche istante fu tipo pappetta e solo con le mani riuscii a squarciarlo per uscire.
    Travis, non c'è bisogno che tu ti rivesta
    Fu la mia presentazione per il ritorno nel mondo dei vivi, inutile dire che nemmeno avevo visto se lui aveva recuperato qualcosa, ma certo un bel fisico davanti avrebbe sollevato l'umore!
    Inflatus!
    Provai a scagliare l'incantesimo contro la grifa, sperando di riuscire almeno minimamente a farla alzare, perchè avevo provato su di lei? Oh, fosse esplosa non mi sarebbe dispiaciuto. Comunque niente, l'incantesimo non ebbe effetto, come sospettavo. Feci spallucce, almeno ci avevo provato.
    Io propongo di metterci uno sulle spalle dell'altro per arrivare alla maniglia! Ovviamente io sto in cima o mi schiacciate!
    Qualcosa però mi diceva che alla maniglia non ci saremmo arrivati e che nessuno avrebbe comunque appoggiato la mia idea, poco male, dare idee dava pur sempre l'idea di fare qualcosa!
     
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    Ma come parla questa qui? La Struzzo o come diavolo si chiama! La prefetta Corvonero per capirci, quella che ha sempre l'aria di una che ha montato una bicicletta senza sellino per una decina di kilometri!
    Alzo le spalle alla sua risposta pragmatica, mentre mi giro verso Layla con aria per niente sorpresa «E non ci vuole tanto a capire chi ha spifferato....» ovviamente Raperonzolo è andata da nonnino a vuotare il sacco, quanta ovvietà! Sto liberamente ignorando la Rubin facente parte del popolo inglese che non s'informa sulla vita politica del paese insomma quelli che, come dico sempre, periranno per primi sotto i colpi del nuovo ministero.... e chissenefrega se è russa (ah, forse la prefetta si chiama Russo ora che ricordo!) o del Burundi, ormai vive in Inghilterra e deve sapere chi sono! Sfogo a parte, sto liberamente ignorando il clan lesbico anche perchè Gwendoline è una di quelle buone soltanto ad aprire la gambe per il resto è di un'ignoranza, di un'acidità e di una banalità disarmanti, mentre la Rubin.... bè, non la conosco così bene ma posso affermare che ha problemi di intelletto. Insomma, non serve uno scienziato per capire che ha gravi problemi mentali....
    << coff coff chi è l'imbeccille coff chi ha sparato?! Fuori il colpevole! >>
    «Il tuo cervello comincia a fumarti dalle coffcoff orecchie brutta gallinaccia coffcoff....» quale di questi minorati mentali ha aperto una boccettina assurda? Puzza, è urticante... la sto respirando a pieni polmoni e la testa comincia a girare.. sembra quasi che tutto intorno si stia ingrossando... oh cielo, forse le tette mi stanno diventando più grandi! Combattendo contro la tosse mi porto le mani all'altezza del seno e sento troppa, troppissima stoffa! Si sono rimpicciolite! Merlino, perchè mi fai questo? Le mie tette, le mie bellissime tette! Coraggio, mi accontentavo della mia seconda non le volevo più grandi, ma nemmeno più piccole! Poi io e Kestrel abbiamo deciso di sottoporci alla mastoplastica additiva insieme un giorno! Tette a parte, il problema è ben più grave! Non solo tutta l'intera stanza è diventata enorme, e la piuma che reggevo mi sta solleticando le natiche, ma sono nuda, immersa nella mia divisa che è diventata enorme, e il naso pizzica fortissimo costringendomi a grattarmi! «Mi state prendendo in giro?» dico indignata, mentre do un calcione alla piuma gigante. E come se non bastasse a pochi passi (della mia nuova dimensione!) da me c'è il mio bellissimo perizoma di Victoria's Secret. Se gli fanno qualcosa, lo violentano, lo guardano troppo, me lo rubano per annusarselo, o lo fanno sparire potrei non rispondere di me! Mi rendo conto che essendo nuda non ho più la bacchetta... era nella tasca della gonna! Devo raggiungere l'esterno! Così, facendomi largo a bracciate nei miei vestiti, raggiungo l'esterno passando per l'asola vuota della mia divisa (la gonna mi stava larga, così ne avevo fatto una nuova! Che bello essere magre!) fino ad intravedere la tasca.... ma dov'è la mia bacchetta??? Santissimi numi, doveva essere lì! Solitamente spunta di poco dalla tasca.... oh cielo. E' diventata piccolina anche lei! E se sono passata nell'asola di un bottone, vi assicuro che sono piccolissima!
    «Reducto!» punto la bacchetta verso i miei abiti tentando di farli diventare più piccoli.... niente non funziona. Sono destinata a mostrare le mie grazie a quella maniaca sessuale della Hartew, a quell'assatanata di una grifondoro, e a quella bisbetica della Struzzo. Layla e Travis non sono un problema, la Caposcuola è una compagna di casata e Travis è un uomo anche messo bene: tutt'al più s'innamora di me! E meno male che non ci sono potenziali stalker come JD e Seba Noir!
    «Come faccio a vestirmi! VOGLIO IL MIO AVVOCAAATO!» comincio ad inveire pestando i piedi, solitamente ottengo tutto così in casa. Per un momento penso di presentarmi seriamente tutta nuda al cospetto del gruppetto (di cui odo le voci in lontananza, non riesco a distinguere nemmeno quello che dicono!) quando una luce brilla nei miei occhi! Ma certo! Ho un nastro per capelli in tasca, sarà sufficiente! Così, ritorno alla tasca della gonna e tiro fuori un nastro per capelli che porto quasi sempre dietro! Adesso il problema è semi risolto, insomma mi basterà entrarci dentro come se fosse un hula hoop farlo salire fino al bacino, incrociarlo ed infilarci dentro la testa! Et voilà, sono coperta dal seno al sedere! Eh meno male aggiungo, cosa credete che vedere la figlia del primo ministro nuda sia una cosa che tutti possono permettersi?
    Mentre cerco di raggiungere gli altri, mi rendo conto che le mattonelle sono veramente sporchissime, ed io ci sto camminando a piedi nudi! Quindi mentre con passo svelto mi dirigo, un gratta e netta qua e là detergono il mio cammino!
    Merlino! Ma sono tutti piccoli e mezzi nudi! Non sono l'unica ad aver avuto questo incidente «Non mi sembra una buona idea... insomma, una piramide umana! Seconte te permetterei a qualcuno di salire sopra di me? Mezzo nudo tra l'altro! E v'informo che sotto questo abitino che mi sono fatta non indosso niente così la tipa sotto di me avrebbe soltanto dovuto alzare il naso per vedere la mia intimità! Ma per cortesia! «E poi cosa usciamo a fare? Per farci vedere da tutti? Io dico che siamo in una stanza piena di pozioni, troveremo un'Allargante!» col cavolo che uscivo fuori di lì! Mi avvicinai a Travis (ergo unico uomo, me lo tengo io!) e mi misi sotto braccio «Hola Adamo!» e ammicco divertita. No, non sbircio promesso........ parola di Diggory!


    Edited by Kairya - 27/9/2012, 18:14
     
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  13. zaire.
     
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    Caspita, che noia. Pensavo che una compagnia tutta verde sarebbe stata più divertente, invece non facevano altro che offendersi in modi banali. Invece che appiccicare le etichette su quegli scatoloni, la Diggory li avrebbe potuti attaccare sulla loro fronte: c'era la lesbica, la snob, la dittatrice, il vanitoso e la Grifondoro più Serpeverde che io avessi mai visto.
    coff coff chi è l'imbeccille coff chi ha sparato?! Fuori il colpevole! Sparato? Ma che diavolo andava blaterando la rosso-oro? Iniziai a tossire anche io, insieme a tutti gli occupanti della stanza, intravedendo un'insolita polverina o qualcosa di simile. Sbattei più volte le palpebre, cercando di capire perchè la stanza diventasse sempre più grande, mi sentivo come se stessi diventando sempre più magra e più bassa. EH NO! Un metro e cinquantasette di bassezza non era ancora abbastanza? In breve mi ritrovai a navigare nei miei vestiti, come un marinaio su una barchetta di legno marcio in balia di una tempesta: in poche parole, stavo annegando. Annaspai alla ricerca di un'uscita, finchè non riuscii a buttar fuori la testa da quella che molto presumibilmente era una manica della mia divisa. Perchè diavolo ero diventata così piccola? Mi guardai intorno, notando che alcune minuscole testoline spuntavano dai cinque mucchi di vestiti che erano non molto distanti da me: allora non ero stata l'unica ad essersi rimpicciolita, non era stata una punizione divina per tutte le volte che mi ero lamentata della mia statura! Sospirai e mi infilai letteralmente nella tasca interna in cui solitamente tenevo la bacchetta, peccato che non fosse più lì, tutto ciò che le mie dita incontrarono fu un minuscolo pezzetto di legno. Un momento, che fosse quello che cercavo? Con il buio che c'era dentro a quella tasca, ci sarebbe stato un unico modo per scoprirlo.
    Lumos! Castai, con una tonalità estremamente acuta di voce. Come diretta conseguenza dell'incantesimo la punta della bacchetta si illuminò. Non ci volle molto per accorgermi che ero completamente nuda. Ma dico io, dato che era rimpicciolita con me anche la bacchetta, perchè non si erano ristretti anche i vestiti? Sbuffai e puntai la bacchetta contro di me: avevo un'idea che forse mi avrebbe evitato di strappare la mia divisa.
    Ferula! Mormorai, e il mio busto fu avvolto da candide bende elastiche che rendevano abbastanza agevoli i movimenti: avevo avuto l'idea giusta, fortunatamente. Uscii dal mucchio di vestiti sempre dalla stessa manica da cui ero riuscita ad evadere poco prima, e raggiunsi il gruppetto mezzo svestito. Le idee che erano venute fuori erano pressochè insensate: piramide umana? Pozione Allargante?
    Ah, quindi, Diggory, ti offri tu come cavia per testare tutte le pozioni per trovare quella giusta? Chissà, magari potresti essere trasformata in qualche animale simpatico... Ghignai, prima di guardarmi attorno preoccupata.
    A proposito, non so voi, ma mi sento piuttosto vulnerabile: basterebbe imbattersi nella ragnatela di un ragno per trasformarsi in cibo per aracnidi un po' cresciutelli. Anche da rimpicciolita continuavo a rimanere una delle più basse, se non la più bassa del gruppo. Strinsi tra le dita la bacchetta, alla ricerca di un'idea.
    O forse un ragno o un insetto sarebbe la soluzione ideale! Potrebbe essere cavalcato fino alla maniglia! … E so che qui dentro ci sono vere esperte nel cavalcare... Ovviamente ogni riferimento a persone realmente esistenti è puramente casuale!

     
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  14. Trav;
     
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    Che gran cocktail di merda.
    Devo appuntarmi da qualche parte questa ‘nuova’ consapevolezza: due lesbiche, una ragazza madre che ha già dato ma a cui piace ancora enormemente dare - e chi dice nulla! -, una tipa che fa l’acida perché è di tendenza e la Diggory – che fa categoria a sé – insieme, in una stanza, obbligate a lavorare come probabilmente nessuno di loro ha mai fatto, bè…è proprio un cocktail di merda.
    Per mia fortuna ho una buona capacità di filtrare i suoni, dato che sono molto più bravo a dar poco peso alle opinioni della gente in confronto a ragionare obiettivamente. Perciò, quello che dice quella ninfomane della mia compagna di casata – Salazar mi perdoni – è abbastanza superfluo. E’ quasi sicuro che lei non sappia nemmeno di cosa sta parlando, oppure sì, dipende da quanto è alto il suo livello di troiaggine e a quanto pare, dopo averle dato un’occhiata sprezzante continuando a darle le spalle, credo sia parecchio elevato.
    Chi meglio di te può giudicare in questo campo, Gwendoline? Succhiare è l’unica cosa che sai fare, d’altronde… Alzo le spalle e roteo gli occhi al soffitto colmo di ragnatele. Non un angolo di quel posto è stato risparmiato dalla sporcizia. Ma sì, tanto, noi abbiamo del tempo da perdere…
    A proposito di cocktail: se lei fosse un liquore sarebbe sicuramente la Sambuca. Io odio la Sambuca. Fa letteralmente cagare. Sa di anice ed è anonimo.
    Torno con i pensieri alla mia punizione: questa maledetta cassa quanto è incrostata? Continuo a fare gratta e netta ma rimane sempre opaca… ok, non sono buono negli incantesimi casalinghi, ma dopo averne fatti tre dovrebbe essere tornata come nuova.
    Mi cruccio, guardando le cataste di bauli e cassettoni attorno a me. In un metro ce ne sono una decina impilati l’uno sull’altro. Ogni istante in questo posto sarà una croce sulla lista ‘vendicati di Fred Grindelwald e dell’altra suora sua compagna’.
    Tra le mani ho una pila di vecchi documenti. Sopra si intravedono strani dosaggi e nomi sbiaditi di ingredienti che non ho la ben minima voglia di decifrare. Suppongo che quello stanzino sia una vera miniera d'informazioni, soprattutto per chi ama giocare con le pozioni. Soffio via un po' di polvere, e una nuvola di grigio mi fa tossire.
    Mi guardo attorno, nauseato. Un odore terribile inizia a inglobarci.
    << coff coff chi è l'imbeccille coff chi ha sparato?! Fuori il colpevole! >> La polvere smossa dal mio soffio è sparita, ma è stata sostituita da una nebbia verdognola che accompagna quell'aria malevola.
    Che merdata è? Chi è l'idiota che ha fatto casino con le boccette?
    Stringo le palpebre, gli occhi iniziano a lacrimare e la puzza è allucinante. Mi brucia la gola e stranamente, quei fogli sembrano diventare più grandi ad ogni istante. Sempre più grandi.
    Sempre più grandi. E con la grandezza aumenta anche il loro peso. D'istinto li getto avanti a me, ormai troppo pesanti per poterli reggere.
    Altro che fottuta aerofagia, qui c'è qualche coglione che si è messo a gingillarsi con le pozioni!
    Oltre ai fogli, anche i vestiti crescono a vista d'occhio. Mi rimpicciolisco troppo rapidamente per avere il tempo di connettere e togliermi la maglietta e i pantaloni.
    In un battito di ciglia, sono sommerso dalla mia stessa divisa.
    Fanculo a questo posto, a queste pozioni e a quegli sfigati che mi hanno obbligato a scontare una punizione.
    Per colpa loro sono alto poco meno di 10 centimetri e rischio di soffocare nei miei stessi vestiti.
    Oltre all'aria pesante, sono anche al buio.
    Per mia fortuna sono sotto la maglietta, dovrò cercare una manica o il colletto per uscire.
    Però deve essere a sinistra...aspetta, orientiamoci, dove diavolo è la sinistra? Strisciando - nudo come un verme - arrivo alla manica sinistra. La bacchetta si è rimpicciolita con noi, se fosse rimasta grande uguale ci saremmo trovati in problemi enormi.
    Aspettate un momento.
    Se io sono nudo, loro sono nude.
    Sono pur sempre donne, anche se lesbiche e impegnate in rapporti complicati.
    Mi piace la piega che ha preso questa punizione. D'improvviso mi sembra che valga la pena far rispettare la disciplina. Poi, detto tra noi, ci fosse un cesso in 'sta scuola. Sono tutte super modelle...Grazie Carter per avermi messo in punizione!
    Travis, non c'è bisogno che tu ti rivesta La voce distorta di Layla rimane maliziosa nonostante il cambio di tonalità.
    Ero ancora sotto la manica della maglietta, avevo adocchiato la bacchetta a quella che sembrava una lontananza infinita ma che di fatto doveva essere meno di due metri.
    Va bè, che me ne frega. Layla mi conosce già, per quanto riguarda la Diggory non mi spiace affatto che guardi, delle altre non mi cambia nulla, tanto ho qualcosa che a loro fa ribrezzo. Sulla 'claw...bè era lontana quando stavamo pulendo. Magari lo è anche ora, al massimo vede perchè è vero che i Serpeverde si chiamano così.
    A chiappe al vento mi avvicino il più velocemente possibile alla bacchetta, e dopo averla afferrata, ritorno ai miei vestiti.
    Mi scoccia un casino tagliare la maglietta, chiunque abbia fatto sto scherzetto me la dovrà ripagare.
    Diffindo! La mia voce è acuta e innaturale. Sembra che abbia ingoiato un litro d'elio, la stessa tonalità di un eunuco nei cori angelici.
    Preferisco la prima versione, quella con l'elio.
    Straccio un pezzo di manica e me la stringo attorno al cavallo, molto da re della giungla.
    Io propongo di metterci uno sulle spalle dell'altro per arrivare alla maniglia! Ovviamente io sto in cima o mi schiacciate!
    Non mi sembra una buona idea... insomma, una piramide umana! Seconte te permetterei a qualcuno di salire sopra di me? Mezzo nudo tra l'altro! E v'informo che sotto questo abitino che mi sono fatta non indosso niente.» Le raggiungo per ultimo, abbastanza imbarazzato.
    Questa volta nemmeno io ero d'accordo con l'idea di Layla. Preferivo l'opzione Allargante.
    Ah, quindi, Diggory, ti offri tu come cavia per testare tutte le pozioni per trovare quella giusta? Chissà, magari potresti essere trasformata in qualche animale simpatico... bè, in effetti...
    Ci sono comunque rimaste le bacchette, no? Un levicorpus non sarebbe più pratico? La Barton l'aveva fatta su Kay ad una lezione di duelli l'anno scorso. La Steven aveva vernice anche nelle mutande.
    O un Deprimo, un Defodio... porca miseria, un po' di fantasia! Stringo il braccio di Kay, che si era stretta a me ruffiana coma al solito.
    Stai tranquilla Kay, ti proteggo io! Le bisbiglio, facendole poi un'occhiolino. So perfettamente che non ne ha bisogno, ma ehi, sono un galantuomo e lei tira.
    Due ottimi motivi per non perderla di vista, vi pare?
     
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  15. *Il Cappellaio*
     
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    Ironico, non trovate? La punizione ha davvero assunto una piega imprevista, ed ora tutti i loro anni ad Hogwarts non valgono nulla in quei minuscoli corpi in cui si ritrovano. Piccoli, minuscoli, ed il più semplice compito ora si rivela un immane ostacolo, a partire dal conciarsi in una decente maniera.

    Certo, l'imbarazzo non sembra appartenere a questi studenti che ormani, ne hanno viste di cotte e di crude, ma ridursi a neanche dieci centimetri d'altezza senza possibilità immediata di ritornare a dimensioni naturali ebbene, questa credo non l'abbiano mai vista.

    Sarà forse il Karma, a punirli in questo modo? O semplicemente il caso? Quanto ci vorrà prima che qualcuno scopra l'accaduto, e cosa potranno fare nel frattempo? Rischieranno di morire di fame nei sotterranei?

    No, probabilmente non sarà la fame ad ucciderli. Il grosso, famelico gatto rintanato nell'angolo della stanza, invece, probabilmente si. Qualcuno aveva forse lasciato aperta la porta, entrando? O da qualche parte c'è un'apertura nella stanza? Sarebbe il caso di scoprirlo, il gatto non sembra intenzionato a guardare solamente: li ha scambiati come piccoli e succulenti topi e tutto ciò che desidera è infilarsene uno in bocca.

    L'unica via d'uscita è forse l'entrata, la porta? Perchè in tal caso, è separata dal gruppo da una pila di casse, senza spiragli tra l'una e l'altra: sono ottanta centimetri da scalare, che per una normale persona potrebbero essere circa 15 metri di scalata. Immaginate un edificio di sei piani, senza balconi o aperture, una semplice parete liscia con scalanature che altro non sono che le venature del legno. Qualche chiodo sporgente qui e là forse, utili forse per riposare durante la scalata.

    Scalata che neanche a dirlo, un gatto può compiere in un balzo. Si sacrificherà qualcuno per far salire i compagni? Si arrampicheranno tutti alla bell'e meglio? O metteranno fuorigioco il gatto, prima? Sembra agressivo, non basterà bombardarlo di incantesimo per metterlo ko. Non così facilmente.


    Eccoci qui, in anticipo così ne approfitto e avete più tempo per postare

    -Descrivete come intendete affrontare la situazione
    -Descrivete se e come affrontate il gatto o interagite con esso. Lui zomperà in mezzo a voi e poi inseguirà qualcuno per mangiarselo, insomma è un gatto saprete bene come si comporta!
    -Descrivete come scalate le casse e le discendete per raggiungere la porta (non andate oltre) <= eventualmente descrivetela come intenzione (vedi sotto)
    -Le casse sono una a fianco all'altra quindi non ci sono aperture per raggiungere la porta, ma non è detto che siano in fila come statuine: se qualcuno ne descrive i posizionamenti gli altri dovranno adeguarsi
    -Scegliete voi se collaborare o darvi contro, se accordarvi on-gdr od off, eccetera...
    -Non date esiti delle azioni contro il gatto, eventualmente (se preferite) fermate l'azione descrivendo come intendete proseguire (es tiro bombarda sul gatto, se sarà abbastanza efficace mi arrampicherò a mani nude e calerò con una corda di reggiseno blablabla)

    -Ordine per postare: libero
    -Lunghezza post: libera
    -Scadenza post: Domenica ore 23.59
    -Prossimo post mio: lunedì mattina

    Eliminazione: il giocatore con minor punteggio verrà eliminato nel mio prossimo post. Non morirà mangiato da un gatto. Al massimo un pochino masticato e insalivato, ecco.
     
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45 replies since 24/9/2012, 14:22   1610 views
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