Lovable

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    Grifondoro
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    Ho passato tutta la giornata di ieri a preparare il cibo in completa tranquillità e mi dicevo che, wow, la gente prende davvero troppo sul serio questa faccenda del primo appuntamento, non è così tragico come dicono. Poi stamattina mi sono svegliato con un garbuglio nel petto e tutti i buoni propositi sono andati a fare in culo.
    No, non è vero. Nel senso... Sto bene, l'appuntamento è qui ad uno sputo da me e si farà e sono felicissimo, ma mi sto rendendo conto di quanto io desideri che vada bene ed è solo tanto strano. Non sono abituato al volere che la gente apprezzi me o quello che faccio, ma già con quanto accaduto con Ralph in dormitorio ho potuto appurare quanto m'importi dell'opinione delle persone a cui tengo, sono gli altri che possono andarsene a fare in culo.
    Oggi è diverso da quello che è accaduto col capellone, non ho lo stesso magone alla bocca dello stomaco, però mi sento fremere tutto e forse se ne sta accorgendo anche Daisy mentre camminiamo insieme nel bosco perchè sto procedendo a rotta di collo neanche avessimo dietro di noi il preside con una ramanzina sulla punta della lingua.
    Voglio che le piaccia il cibo che ho cucinato e che tengo al sicuro dentro il cesto da picnic, e se allo stesso tempo so benissimo di starle simpatico e che teniamo l'una all'altro vorrei anche provare a vedere cosa succede quando due persone compiono quel piccolo passo in più. A Lammas ho avuto solo un paio di baci senza impegno, dati tanto per, però mi piacerebbe se con lei fosse diverso e comunque, se per caso dovesse andare tutto male, sono certo che rimarremo amici.
    E poi tutto quello che sto facendo e voglio fare oggi è in qualche modo una maniera per fare ammenda nei confronti di quel mancato salvataggio. Di quello stupido ed inutilissimo momento del passato che mi è stato mostrato troppo tardi.
    Non l'ho più vista nelle visioni, però ho provato a concentrarmi su qualcun altro per controllare se era possibile scegliere la persona che mi viene messa davanti quando l'universo si piega nel modo giusto e... Non ha funzionato. Penso di essere ancora troppo giovane per quelle cose, oppure non è proprio possibile controllare un cazzo e vivrò il resto della mia vita col caos nel cervello.
    Comunque, lei ha detto che potevamo uscire per provare a vedere come andavano le cose dopo la mia grandissima rivelazione sentimentale, e ne ho approfittato subito. L'idea non è niente di trascendentale: un picnic nel bosco della tenuta del castello per provare a conoscerci e divertirci senza pensare a nulla di brutto, però spero che le piaccia l'atmosfera e il regalino che mi batte contro la tasca dei pantaloni mi ricorda ad ogni passo la sua presenza.
    Ecco, questo è il posto! Ti piace?!
    Una piccola radura bella piatta ed erbosa in cui ieri ho legato una mia coperta tutta colorata in alto tra un albero e l'altro per creare una sorta di riparo da uccelli o piante strane in caduta libera, sembra un po' quel suo pezzo di stoffa sotto cui ci siamo nascosti in Sala Comune. Solo che il mio non ci farà diventare invisibili.
    Pensavo di portare anche delle candele però volevo evitare di dare fuoco alla foresta ed essere bollato come criminale, quindi le ho lasciate al castello, anche perchè è pur sempre pieno giorno e non ci serve vedere meglio.
    Un'altra coperta è per terra e mi ci siedo invitando Daisy a fare altrettanto. Una piccola Karen poggiata sulla mia spalla continua a sussurrarmi i suoi consigli e un pochino sudo freddo, ma sono sicurissimo che se continuerò a comportarmi da me stesso tutto andrà per il meglio.
    Ho preparato un'insalata di patate e uova, un paio di focacce, polpette di lenticchie e carote e muffin alle mele ripieni di crema. La ricetta dei dolci è di Monday e non l'ho mai fatta prima d'ora ma quando li prepara lei sono un vero spettacolo e ho seguito tutto quanto alla lettera quindi non dovrebbe fare schifo. Se ti fa vomitare non trattenerti, basta che stai attenta e rigetti nell'angolo giusto perchè l'altro giorno ho notato una famiglia di topini e non vorrei sbrattassi sopra il loro nido. Sai che ridere però?!
    La piccola Karen ora sta urlando di chiudere la bocca, parlare di vomito poco prima di mangiare non è mai saggio e per evitare di uscirmene con altre stronzate butto giù un lungo sorso d'acqua dalla mia borraccia.
    E ricordati di non parlare delle sue amiche, stupido di un Wyldflower, oggi esiste solo lei.
    Mi piace come ti sei legata i capelli, stai molto bene.
    I complimenti vanno bene, no? E poi penso davvero che sia bella quindi non sembro un falso di merda quando glielo dico col mio sorriso da ebete sincero.
    Ho... ehm... ho fatto una cosa per te.
    Mi tasto nervosamente le tasche e, quando trovo il piccolo involto di carta, glielo porgo. Non avevo quegli incarti fighi e tutti colorati che trovi nei negozi, quindi mi sono dovuto arrangiare, ma è quello che c'è dentro che conta e non pensavo che intrecciare la stoffa potesse essere tanto difficile.
    E' una delle mie preferite, vorrei che la tenessi tu.
    Le spiego mentre tira fuori il regalino: una biglia della mia collezione, una di quelle piene di colori che ricordano un caleidoscopio, a cui ho inserito un gancio da cui penzola della stoffa azzurra tutta intrecciata. E' abbastanza grande per essere un bracciale, o anche un portachiavi, perchè no.
    Sono sicuro che con te sarà in buone mani e... ehm... avanti, mangiamo! Sento l'odore delle focacce e ho tutta la bocca piena di bava, non voglio sbavare sulla coperta. Cazzo, devo smetterla di parlare di effluvi corporali, scusa.
    Basta sparare minchiate a causa del nervoso, idiota. Andrà tutto bene.
     
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    Le mie scarpe strusciavano contro sassi e foglie mentre seguivo quella specie di corsa del Grifondoro per tutta la tenuta della scuola. Credo che avrei potuto benissimo fermarmi e si sarebbe accorto della mia ssenza solo trovando il vuoto una volta arrivato alla destinazione.
    Ehi Fry devo pensare a dei nomi falsi per la nostra fuga?
    Gli domandai, sperando che questo lo rallentasse almeno un po': faccevo oggettivamente fatica a stargli dietro in quel passo veloce al limite della corsa che però non mi sembrava il caso di fare.
    Capisco che voi elfi abbiate le gambe lunghe ma l'Hobbit Locke non può dire lo stesso.
    In effetti penso di aver cambiato idea sul ruolo che Friday avrebbe nella terra di mezzo: è diventato altissimo e con i tratti talmente affilati da ricordare adesso veramente un abitante del reame boscoso anziché Peregrino Tuck. In ogni caso non l'avevo mai visto così, come un furetto impazzito. Sembrava nervoso. Ed in parte mi stava restituendo parte di quel nervosismo anche se non direttamente: avevo un po' di dubbi riguardo all'uscire insieme. Volevo bene a Fry ma non l'avevo mai visto sotto quella luce. Non corrispondeva all'ideale del cavaliere dalla scintillante armatura, ne del misterioso principe esiliato dal suo regno. Eppure stavo bene con lui. Era tutto molto semplice con lui, tutto molto tranquillo. Non avvertivo nessun pericolo, di nessun genere. Ed era bello sentire di poter abbassare la guardia, senza doversi preoccupare di dire la cosa sbagliata, senza sentirsi a disagio. E quindi mi ero detta che forse, il fatto che non avessi mai pensato a lui in termini romantici non voleva dire che non potesse esserci qualcosa: nei libri, nei film, quante volte il vero amore si era rivelato essere proprio lì a fianco? Senza drammi o tragedie? Forse l'amore doveva essere così: semplice.
    Ma vederlo agitato mi trasmetteva una sorta di responsabilità, facendomi sentire in colpa della mia indecisione.
    La nostra corsa giunse al termine in una piccola radura con una specie di capanna.
    Fortino Wyldflower..
    commentai sorridendo infilandomi in quella creazione, estremamente semplice ma molto accogliente. Il sole filtrava tra i colori della coperta, proiettando qua e là luci ovattate e colorate. Mi sistemai a gambe incrociate, togliendo le scarpe per riporle sull'erba. E come dicevo il grifondoro era palesemente agitato. Insomma lui parlava sempre un sacco ma quando la conversazione diventava particolarmente bislacca era segno che stava per andare in confusione.
    Fry.. non vomiterò sui topolini.
    Prima di tutto se avessi vomitato me ne sarei andata per non tornare mai più vinta dall'imbarazzo. E poi in realtà il cibo era una cosa secondaria..
    Anche i tuoi.. li stai facendo allungare?
    Magari aveva solo perso le forbici e la situazione era sfuggita al suo controllo ma gli stavano bene più lunghi, gli davano un'aria più particolare.. mi presi qualche secondo per fissarlo con gli occhi ridotti a due fessure provando a immaginarmi una capigliatura ancora più lunga e riccia.
    Tipo metallaro anni 80... non staresti male.
    Sorrisi, ben conscia che probabilmente non potrebbe esserci uno stile più distante da quello di Friday del metallaro.
    Insomma la camicia di quel decennio già ce l'hai..
    Ecco quella camicia era.. particolare. Lui non metteva quel genere di cose.. forse era semplicemente in una fase sperimentale.. sì..
    Oh.. io non ti ho fatto niente..
    pigolai mortificata. Cavolo.. si facevano regali agli appuntamenti? Perché nessuno me lo aveva detto???
    Scartai il pacchettino tirandone fuori quella che sul momento non riconobbi come una delle sue biglie, scambiandola per una pietra insolitamente colorata.
    Sei.. sicuro che vuoi che la tenga io?
    Caspita niente pressioni.. adesso ero anche custode della sua biglia preferita.. insomma era un pensiero molto dolce ma rimaneva comunque quell'idea che.. ok niente panico Daisy, non ci sono obblighi, sei stata chiara, siete qua per vedere come va. Se non andasse gliela restituirai.. o forse peggiorebbe le cose.. AH DIAMINE! Lo voglio anche io un copione come nei film!
    Diamine Daisy non fare la Marsilda della situazione! Infondo è Fry, non deve essere strano! Se te l'avesse regalato prima di tutto questo non ti saresti fatta nessuna fisima mentale. Rilassati e basta!
    Grazie Fry.. puoi legarla tu?
    Allungai il polso, affinché potessi indossare subito il braccialetto. In ogni caso non sembravo essere l'unica a farsi troppi problemi.
    Ok.. ok.. senti.. non è tanto diverso da quando usciamo di solito no? Non abbiamo motivo di essere strani.. dobbiamo solo comportarci normalmente.
    Insomma supponevo.. non ne avevo idea. Non ero mai uscita con qualcuno. Non me lo avevano mai chiesto. Non avevo idea delle procedure standard.. In ogni caso mi allungai verso il cestino prendendo qualche cosa da mangiare. Dovevo ammetterlo: il tentativo di fare ammenda per dei miei possibili ed ipotetici crimini futuri contro il genere animale si stava rivelando più difficile del previsto. Nella settimana che precedeva la luna piena non riuscivo a non mangiare esclusivamente carne alle soglie del limite sanitario.
    Visto? Sono sopravvissuta!
    Esultai dopo il primo morso: non era male, era solo che avrei preferito una bistecca.. ma questo lui non doveva saperlo.
    Ok allora.. cosa si fa di solito agli appuntamenti? Io so già tutto della tua famiglia, so che ti piacciono le biglie, che sei vegetariano, che sei un veggente e che un giorno vuoi contribuire al benessere della società. E che probabilmente il tuo animale preferito sono le mucche.
    Potevamo dunque saltare anche questa parte di chiacchiere rompighiaccio di conoscenza.
    Uhm.. vediamo.. trovi un genio della lampada. Hai 3 desideri da poter esprimere. Quali sarebbero?

     
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    Non riesco a capire il suo stato d'animo, sembra decisamente più tranquilla di me, ma io sono il tipo che salta sul posto al minimo aumento di endorfine quindi non vale fare paragoni. Di certo il mio stile d'arredamento le è piaciuto, e perchè mai non dovrebbe? E' veramente carino! Anche se continuo a pensare che con un paio di candele... No Wyldflower, niente incendi improvvisi, per cortesia.
    Si, diciamo che li sto facendo andare per conto loro. Quando mi stuferò tirerò fuori le forbici dal cassetto.
    Tiro un boccolo per rivelarne la lunghezza, sono cresciuti parecchio quest'estate, così come le mie gambe, e forse sembro davvero uno degli elfi del Signore degli Anelli, anche se da quel poco che ho visto grazie al telefono che mi ha regalato Karen il Legolas dei film è troppo biondo e liscio per somigliarmi.
    Non credo di avere bene in mente l'immaginario da metallaro anni '80, capelli lunghi e unti e musica forte a parte, ma a quanto pare a Daisy piace quindi potrei provare a tenere a bada la lama ancora per un po'...? Senza stravolgermi la personalità, ovvio, ma ehi, se una lunga chioma può darmi una mano perchè non lasciarmi aiutare? La rossa dice che in guerra e in amore tutto è lecito e... si, lo so, questo non è amore, più un'infatuazione in corso d'opera, ma è la stessa cosa. Circa.
    Ti piace? Me l'ha... ehm... l'ho trovata in un baule!
    Passo le mani sul petto scarno coperto dalla camicia di Ralph, tutta colorata e con una stampa che fa un po' male agli occhi, però decisamente figa. Dovrei farmele prestare più spesso, sono decisamente più resistenti di quelle cucite a mano da mamma.
    Ho mentito sulla provenienza perchè mi conosco e se inizio a parlare del perchè il mio compagno di stanza ha dovuto darmi un suo capo di vestiario per fare ammenda dei suoi peccati poi non finirei più, e per quanto sia sicuro che per Daisy non sia un problema il mio essere pansessuale allo stesso tempo la piccola Karen sulla mia spalla dice che è meglio tenere la bocca cucita riguardo passate cotte nei confronti di attuali esseri umani con cui dormo. Non nello stesso letto, solo accanto.
    Oh, no no, non dovevi farmi niente! Questa è solo perchè mi andava di darti qualcosa, tutto qui.
    Mi spiace che si senta mortificata, io non so se ai primi appuntamenti bisogna fare regali o no, ho semplicemente seguito l'istinto. Annuisco con forza quando mi chiede se sono sicuro e subito dopo l'aiuto ad allacciarla, felice di sapere che le sia piaciuta. Le sta bene, e l'azzurro le dona molto, riprende i suoi occhi.
    Mi ficco in bocca un pezzo di focaccia per placare il nervosismo proprio mentre lei sottolinea il nostro non dover essere strani, perchè ovviamente ha notato la mancanza di pacatezza che mi porto addosso da quando siamo entrati nel bosco, ma non posso farci niente se sono emozionato il giusto, no?
    Il normalmente per me è relativo, però hai ragione. Mi spiace che non ci sia della neve, sarebbe stato più familiare.
    Sorrido nel togliermi delle briciole dalla bocca mentre faccio riferimento alla nostra battaglia di neve, in quel momento non mi ero fatto problemi di alcun tipo, quindi perchè dovrei farmene adesso? Se anche non dovessimo andare d'accordo in quel senso non smetterei di volerle bene, e lei uguale nei miei confronti, giusto? Sarà solo un'altra avventura da ricordare e di cui ridere in futuro.
    Le faccio un'applauso dopo il primo boccone ben riuscito, e le verso nel piatto una generosa dose di polpette di verdure, così che possa sbafarsele tutte. Io con le mie non mi farò certo tanti problemi, sento di avere un buco allo stomaco che potrebbe ospitare l'intero Lago Nero. Cazzo, meno male che non ho preparato nulla coi cavoletti di Bruxelles altrimenti la tenda avrebbe raggiunto la stratosfera.
    Mi piacciono un sacco anche i gatti. E le pecore! E i maiali grassi con le pance che toccano il fango.
    Informazioni interessantissime e decisamente utili a renderle ancora più chiara l'idea che ha di me, però devo essere me stesso quindi via alle danze.
    Tre desideri, mh... Probabilmente farei in modo che la mia famiglia sia sempre felice e al sicuro, poi chiederei di far funzionare la tecnologia babbana nel mondo magico e infine di poter controllare le mie visioni. O quantomeno togliermele.
    Pur non provando più tutto quell'astio verso me stesso ed il Dono sento di essere ancora un po' in conflitto a riguardo, non so bene come comportarmi e forse se mi dessero la possibilità di perderle ora come ora direi di si. Però senza di loro non avrei mai potuto approfondire la conoscenza con Daisy, quindi è un bel casino.
    Col secondo desiderio realizzato potresti farmi vedere tutti i film che vuoi mentre siamo al castello, così non... Cos'è questo rumore?
    M'interrompo quando colgo in lontananza uno strano tump-tump ritmato, come se da qualche parte nei boschi ci fosse una parata con soli tamburi. Nel guardarmi attorno non noto niente di strano, però il rumore non smette e ora mi sembra di sentirlo anche nel terreno e sempre più vicino, alle nostre spalle.
    Non faccio in tempo ad aprire la bocca per chiedere alla Tassa se ha idea di cosa sta succedendo che veniamo investiti da dietro da una marea di funghetti saltellanti, troppo piccoli per essere visti all'orizzonte, ma abbastanza tenaci da pestarci cibo e gambe.
    D'istinto mi viene da gettarmi contro Daisy per aiutarla a non annegare nei funghi, ma inciampo nelle mie stesse ginocchia e le finisco un po' addosso e un po' sopra i muffin, che mi si spiaccicano sulla coscia spalmando crema ovunque. Rimango immobile mentre le creaturine mi passano sopra, e quello che lasciano è un bel casino di cibo e impronte sul mio dannato culo.
    Stai bene?
    Le chiedo con un'ansito nel tirarmi su.
    Cazzo, da dove sono sbucati quei cosi?! Era una fottuta migrazione? E' stato fighissimo!
    Beh, effettivamente chi può dire di essere sopravvissuto ad un'incidente del genere? Probabilmente un sacco di gente, vista la pericolosità dei funghetti, ma dettagli. Quando lo racconterò a Karen morirà dal ridere.
    Merda... Immagino che adesso dovrei chiedere al genio di rimettere tutto a posto e rinunciare alle visioni.
    Ridacchio mentre mi rimetto seduto e allungo una mano verso Daisy per toglierle un pezzo di focaccia dai capelli.
    Per ora comunque è l'appuntamento migliore che io abbia mai avuto. No ok in realtà è l'unico, però rimane il più interessante! Tu invece cosa desidereresti? Scommetto che in uno c'entra un sacco di musica gratis e sempre nuova, o magari la capacità di suonare tutti gli strumenti del mondo. A proposito, prima o poi dovrai farmi sentire qualcosa col tuo ukulele! Io non so creare musica con niente... Cioè, in realtà il mio compagno di stanza direbbe che so farla col culo, ma non credo sia argomento da uscita con una ragazza carina, quindi eviterò di scendere nei dettagli. Oh, però so cantare qualche canzone da marinaio o da fiera di paese! Potremmo creare un duo e girare il mondo.
     
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    puntina

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    Non capivo perché fosse così strano. Di solito non era strano parlare con Fry eppure in quel momento sembrava incredibilmente.. difficile. Forse dipendeva dal fatto che ci fossero delle "aspettative" su come doveva andare, o almeno avevo timore che lui ne avesse e.. non volevo che ci rimanesse male. Insomma... perché diamine stava parlando dei suoi animali preferiti..? Dico davvero.. perché..? E questo discorso era tipico suo, in un'altra occasione non mi sarebbe neanche sembrato strano, eppure in quel momento, in quella circostanza.. lo era. Era sicuramente la parola appuntamento a renderlo strano nel senso... poco gentile del termine. Perché era vero, io a un appuntamento non ci ero mai stata eppure.. non avrebbe dovuto essere così giusto?
    Le sue risposte non erano neanche "sbagliate", non che potessero esserlo in alcun modo ma.. le sentivo mie, facilmente condivisibili. Eppure.. eppure c'era qualcosa che non andava. Sulla carta non c'era niente di strano ma nella pratica sentivo che mancava qualcosa.
    Fu un rumore che ricordava una specie di marcia a interrompere la mia espressione quasi immobilizzata in un sorrisetto di circostanza: che siano dei funghi marcianti paradossalmente non è neanche la cosa più strana di quel pomeriggio. In compenso mi becco un colpo sul naso da Fry che nel frattempo si è lanciato non so per quale motivo addosso a me e sui dolci, mentre una mandria di funghi ci passa addosso.
    ....sì.. sì, tutto ok.. davvero. Non l'hai fatto apposta..
    massaggiandomi il naso, mi domandavo perché avessi accettato, sentendomi, per questo pensiero, la persona PEGGIORE, dell'intero universo. Io lo sapevo perché l'avevo fatto: mi ero immaginata un Friday decisamente diverso da come era in realtà. Lo facevo sempre, probabilmente con tutti, era successo anche con lui. Avevo intravisto un po' di barbetta, avevo intravisto i riccioli, la linea della mascella e avevo iniziato a pensare che non era poi così male, che avesse alla fine qualcosa di mascolino. Avevo pensato che aveva un buon odore e magari le sue braccia il cui gomito mi aveva appena colpito il setto nasale, sì, proprio quelle lunghissime braccia, potessero essere un rifugio sicuro dove sentirsi protetti... Un Friday che aveva una voce più profonda, che parlava meno e che ti guardava in modo più profondo. Per quel Friday avevo sperato di riuscire a sentire quelle farfalle nello stomaco, quella paura mista a entusiasmo nel parlarci. E in quel momento mi resi conto di quanto fossi stata sciocca e poco corretta nei suoi confronti. Quello non era Friday.. probabilmente non lo sarebbe mai diventato neanche coi capelli più lunghi, i tatuaggi addosso e chissà quale altra decorazione.
    QUESTO era Friday. Lui si entusiasmava per dei funghi marcianti e parlava di.. puzzettine e di fare i saltimbanchi in giro per il mondo.
    "Per ora comunque è l'appuntamento migliore che io abbia mai avuto." .... dannazione... altro sorriso imbarazzato.. i muscoli facciali ormai iniziavano a farmi malissimo..
    Chiederei di essere più coraggiosa. E poi anche più forte.
    Entrambe qualità che non sentivo di avere e che avrei voluto apparissero come per magia, senza dover affrontare tutto quel travaglio per ottenerle. Senza doverlo trovare il coraggio dove non c'era... perché era l'unico modo per ottenerlo, fare le cose anche se avevi paura e non ti sentivi un fiero leone ma un insulso coniglio. Essere forte senza dover faticare per esserlo, senza doversi temprare per sviluppare la resistenza e irrobustirsi. Avrei voluto che accadesse per magia. E se fossi stata forte e coraggiosa.. il mondo avrebbe fatto meno paura.
    E come ultimo desiderio chiederei che la magia non esistesse.
    Una piccola pausa stringendomi nelle spalle.
    ...un po' egoista come ultimo desiderio... farei sparire anche il genio della lampada suppongo..
    Anche gli altri desideri lo erano. Friday aveva pensato alle persone attorno a lui. Io avevo pensato solo al mio. Avrei davvero sacrificato la possibilità che la magia portasse del buono nelle vite altrui pur di rendere la mia più facile.
    Ancora non si può sentire.. penso che darebbe fastidio anche alle Mandragole...
    Come diamine glielo dicevo?? Era presto per dirglielo?? Dovevo restituirgli la biglia? Ah ma perchè me l'ero fatta legare al polso...
    Senti Fry....
    la mia voce si fermò, esitando, guardandolo.. non era colpa sua.. e il coraggio venne meno.
    ...hai una chiazza marrone dei muffin proprio sul... sui pantaloni.. magari torniamo al castello così ti cambi prima che passino altre bestie strane... ?
    Il genio della lampada Daisy niente potrebbe contro la tua codardia!!
     
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3 replies since 4/9/2022, 21:10   130 views
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