Out of control

privata

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    Mago Adulto
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    Solita sera, solito umore, solito vuoto al centro esatto del petto. Non passava giorno ormai in cui Every Westwood si domandasse cosa avesse fatto di male in una vita passata per meritarsi tutto il male, tutto il dolore che provava. Era stata fedele a suo marito per oltre 10 anni nonostante lui girasse il Mondo e si infilasse sotto le lenzuola di ogni essere vivente, amava la sua famiglia, aveva accettato anche i momenti bui, aveva perdonato, aveva amato Nik con i suoi pregi ed i suoi difetti, aveva accolto in casa suo figlio... pensava di essere sempre stata una brava madre, una brava moglie, una brava sorella.. faceva beneficienza, andava in Chiesa la domenica e non aveva mai dato un insufficienza a nessuno dei suoi studenti. Perché doveva essere punita in quel modo? Era questa la domanda che la torturava in quel momento, mentre camminava, scarpe rigorosamente in mano perché troppo alte e doloranti, decisamente alticcia. Sì, la diligente ed impeccabile Every Westwood era tornata ad avere 17 anni, a quando si crede di poter trovare la risposta a tutti i dilemmi esistenziali della vita nell'alcool, e stupidamente, alla soglia dei 50 anni lei ci aveva creduto come allora, a tal punto da convincersi che quel vuoto che sentiva divorarle l’anima potesse essere colmato solo con tanto, tantissimo Pinot Grigio. Si sentiva a pezzi, terrorizzata all'idea di tornare in una casa ormai troppo silenziosa, buia, vuota. C'era solamente un posto in cui voleva recarsi in quel momento, l'unico posto che sentiva sicuro. Recuperò dalla borsa le chiavi della villetta costruita in mezzo al nulla, con quelle grandi finestre che affacciavano sull'Oceano che le aveva dato così tanto sollievo in uno dei momenti più bui della sua vita, dopo che era stata liberata, e da quel momento era diventato il suo porto sicuro, il suo e di Castiel che spesso vi si rifugiava. Armeggiò qualche minuto con la serratura prima di realizzare che aveva sbagliato, che quelle chiavi non avrebbero aperto niente se non la cantina del negozio a Diagon Alley, le chiavi della villa erano rimaste, assieme alla bacchetta, sul tavolo della cucina di casa sua. Le sembrava di aver sentito un rumore provenire dall'interno, di aver visto una fioca luce accendersi in chissà quale stanza, ma non poteva permettersi di fare troppo rumore, se davvero ci fosse stato Castiel non poteva rischiare di farlo scoprire, diede così solo qualche piccolo colpo con le nocche della mano destra. E attese così la dolce Westwood, per qualche istante con il pugno sollevato a mezz’aria, prima di lasciarsi scivolare, sconsolata, per terra, seduta sul gradino freddo di quella casa e la schiena appoggiata alla porta. Forse non le avrebbe aperto, forse era quello il suo destino, ritrovarsi a fare cose completamente stupide e pagarne poi le conseguenze, ritrovarsi sola, avvolta dal freddo e dal buio di una solita, banale notte londinese, con un vuoto dentro incolmabile, con la consapevolezza di aver nuovamente sbagliato tutto.



    Edited by .Every. - 1/10/2022, 22:30
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