Chapter III

▲Jasper

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  1. My name is Finn!
     
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    Non è una notte fredda eppure Finn non riesce a smettere di tremare. Rannicchiato contro il tronco dell’albero, stretto nelle proprie braccia che sente farsi più deboli, osserva le sue gambe tese davanti a sé e si chiede come abbia fatto ad arrivare fino lì con quella destra ridotta in quel modo.
    Forse è stata l’adrenalina a non fargli sentire il dolore. Ma ora che sta diminuendo, le fitte che il suo corpo gli manda si fanno sempre più prepotenti ed è abbastanza certo che il freddo che sente sia dato da uno shock emorragico.
    E’ stato un biglietto senza firma ad attirarlo nel bosco del campus e si è recato lì solamente perché ha creduto che si trattasse di Link. Ben presto si è reso conto che non poteva essere da parte della ragazza.
    Qualcuno lo ha voluto lì per altri motivi e quel motivo era il lupo che lo stava aspettando. Preso alla sprovvista, inizialmente non ha potuto fare niente per attenuare in qualche modo il suo attacco, ma dopo il primo morso alla spalla, Finn è riuscito a tirare fuori la bacchetta.
    Gli ci è voluto parecchio per riuscire a metterlo fuori gioco a forza di incantesimi ed in quel lasso di tempo il lupo è riuscito ad infliggergli altre ferite: un morso alla gamba, uno ad un fianco - che è quello che sanguina più copiosamente - diversi graffi profondi sulle braccia e sul petto e ha miracolosamente sventato un morso al collo che lo avrebbe certamente ucciso, uscendone solamente con dei tagli dati dalle zanne della bestia.
    Si ritiene miracolato ad esserne uscito vivo, ma sa di non essere messo bene e di aver bisogno di aiuto al più presto, e sa anche che il lupo non rimarrà svenuto a lungo.
    Per questo ha inizialmente cercato di allontanarsi di lì, piuttosto che chiedere aiuto ed aspettare, e per dieci minuti abbondanti è riuscito a camminare tra gli alberi, fino a che il suo corpo non ha ceduto, facendolo crollare sulle ginocchia.
    Sa di aver perso troppo sangue e le fitte che adesso la gamba gli manda non gli permetteranno di avanzare ancora.
    Così si è rannicchiato contro l’albero più vicino e ha raccolto le forze rimaste per evocare un patronus, indirizzandolo all’unica persona al campus che può aiutarlo in quel momento.
    Spera che faccia in fretta, perché se il lupo dovesse svegliarsi prima che lui arrivi, non ci metterebbe molto a seguire le tracce di sangue e a finire ciò che ha iniziato.
    Cercando di non concentrarsi sul dolore sempre più forte, Finn lancia un’occhiata verso le fronde degli alberi e in uno spiraglio dato dalle foglie, nota la luna piena. Sa cosa lo aspetta se dovesse sopravvivere all’attacco, ma adesso non vuole pensarci, vuole solo andarsene via di lì.
    Chiude gli occhi per qualche secondo, conscio di non doversi lasciar andare al torpore che improvvisamente sente, e pensa ad Hank con il cuore improvvisamente gonfio di paura e preoccupazione. Chi penserebbe a suo padre se non dovesse farcela? E poi non vuole morire senza averlo rivisto almeno un’ultima volta. E Link… non hanno nemmeno fatto pace… vorrebbe dirle quanto gli manca. Jasper… proprio ora che le cose con lui stavano andando così bene e finalmente Finn ha incontrato lo zio, riallacciando i rapporti anche con quell’altro pezzetto di famiglia perduto. E’ tutto così ingiusto.
    Quando riapre gli occhi, scorge una luce blu non molto lontana, è il suo patronus. Il drago avanza fluttuando a pochi centimetri da terra e dietro di lui si affretta qualcuno, la bacchetta tesa avanti a sé illuminata da un lumos.
    “J-Jasper!” balbetta Finn quando finalmente il fratello lo raggiunge. Il patronus svanisce in una nube fumosa dopo aver compiuto il suo dovere.
    “Jasper, mi ha attaccato… non me lo aspettavo. H-ho provato a respingerlo subito ma non ci sono riuscito” parla in modo agitato e confuso, cercando di rimanere seduto ben dritto.
    Sposta poi le mani dal fianco per mostrargli la ferita sanguinante.
    “Fa… fa male…” ammette con voce un po’ rotta adesso. Deglutisce a fatica e con altrettanta fatica tiene gli occhi aperti.
    “Potrebbe tornare. Dobbiamo andare via. Portami… portami via, ti prego” si aggrappa alle braccia di Jasper con le mani insanguinate e tremanti. “Voglio andare via, Jasper…”
     
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4 replies since 5/5/2022, 21:55   72 views
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