Overturning.

Pvt.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Kynthia
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    523
    Location
    Londra

    Status
    Anonymous

    Dylan

    Pinch ha attraversato la finestra della mia stanza come una palla di cannone impazzita, stessa velocità e stessa pesantezza, scaraventando contro il pavimento un cornice con foto che da qualche giorno tengo sulla scrivania. Mossa sbagliata "che cazzo, Pinch!" lo fulmino. Giuro che questa volta gli faccio vivere un trauma, lo lancio dalla finestra all'improvviso. Così, per dispetto, per vendicarmi di tutti pranzi e le cene che mi ha ribaltato. Che poi, neanche mi avesse recapitato uno scatolone pesante: mi ci avvicino, ha un foglietto attaccato alle zampe del gufo intento a dimenarsi "non fare il drammatico, che non ti sei fatto niente" combattendo per la mia vita, con il fiatone, finalmente entro in possesso del tanto ambito foglietto. Il retro è bianco, nessun mittente, il mistero si infittisce. Inizio poi ad aprire il quadratino di carta, piega dopo piega quello che era un mistero adesso non lo è più. A parte il fatto che riconosco la scrittura, il biglietto è firmato.
    Logan. Per un attimo esito fissando la firma in fondo al foglio, non so se sarebbe meglio venire meno ai miei doveri da Prefetto ed ignorarlo, in fondo non sono la sola persona su cui può fare affidamento per dei ripassi.
    Espiro rumorosamente mentre Pinch, dopo essersi preso la sua ricompensa per aver svolto il minimo sindacabile, se ne va volando fuori dalla finestra. E adesso? Cedo o no? Non ci parlo da quanto ormai, saranno quattro mesi forse, quattro mesi di cenni del mento scambiato sporadicamente per i corridoi o durante le lezioni. E io me lo sono fatta andare bene nonostante qualche momento di ricaduta, la mia tendenza all'asocialità mi aiuta nell'impresa, nella solitudine si trova la mia zona di comfort.
    Consapevole del fatto che questa sia solo una scusa, alla fine giungo alla mia conclusione: ok, ci vado. Inutile negarlo, parlargli dopo tanto tempo fa piacere anche a me per quanto fatichi a dimostrarlo. Prima però riparo la cornice, che non si merita di stare frantumata sul pavimento della stanza. E la sposto anche sul comodino, dove spero si salvi dagli attentati di quell'uccello maledetto.
    Mi avvio con in corpo una cosa come cento emozioni contrastanti, me ne pento nell'esatto momento in cui metto piede fuori dall'uscio eppure se davvero non volessi andare avrei potuto semplicemente non farlo. La camicia me la son tenuta, la gonna l'ho sostituita con un paio di jeans comodi che possibilmente non mi si incollino contro la gamba facendo un fastidiosissimo effetto serra. E' primavera, tutto si risveglia tranne il mio umore soprattutto se consideriamo che a breve sarebbe stato il compleanno di mia madre. Se mi sentisse... mi prenderebbe a calci in culo. Non accetterebbe qualcuno di così negativo proprio durante la sua stagione preferita. In realtà non lo accetterebbe mai, manco se fossimo a febbraio.
    Mi sistemo la tracolla sulla spalla, non so perchè mia sia portata dietro questo peso, forse perchè una bacchetta incastrata nella tasca posteriore dei jeans sarebbe stata più scomoda.
    Bene, qua qualcuno ha già iniziato. Bel colpo. Il petto mi si alza e abbassa in seguito ad un lungo sospiro silenzioso, quello che mi serviva per spingermi a fare due passi in avanti all'interno della stanza "ciao... Caposcuola"ironizzo sul suo nuovo titolo e faccio una smorfia che pare un sorriso morto sul nascere, poi abbandono la tracolla in un angolo del pavimento esitando con lo sguardo. Dai, è strano. Dopo tutto questo tempo, in questo posto poi... noto che lo stile comunque resta invariato, solita canotta da muratore "non ne sono tanto sicura" presa da una straordinaria botta di coraggio (chiamiamola così) avanzo di qualche altro passo "ripetizioni? Sei serio?" nella distrazione generale mi sono portata dietro anche il bigliettino che agito davanti al viso "tu non hai bisogno di ripetizioni Logan. Pure cercare un libro in biblioteca sarebbe stata una scusa più credibile" anche se in effetti, pensandoci un attimo... "no ok, forse l'esempio non è proprio dei più giusti" ho detto quante volte che odio i silenzi imbarazzanti? Soprattutto se dev0o averli con persone tipo lui, un po' troppo significative. Quindi stempero questa sorta di disagio con delle frasi gettate un po' a caso ma neanche troppe, servono a dirgli in maniera più o meno diretta: qual è il vero motivo per cui mi hai chiamata?



     
    Top
    .
7 replies since 26/4/2022, 20:49   214 views
  Share  
.
Top