End of the line

Roxy

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. - cracked soul
     
    .
    Avatar


    Group
    Studente Grifondoro
    Posts
    212

    Status
    Offline
    Una parte di me si aspettava di fronteggiare uno sguardo così duro. Perché allora fa comunque male? Mi manca la razionalità che ero in grado di mantenere in momenti come questo. Era solo dura doverla affiancare a tutto il resto; mia madre, i soldi, tutto quel pensare compulsivo, le difficoltà da fronteggiare. Quest'adrenalina altalenante mi tiene abbastanza impegnato da rendere quel disastro nullo, qualcosa di cui nemmeno ricordo le fattezze, né tantomeno gli effetti. Forse è così perché di quelle conseguenze mi ci sono cibato, assetato sino all'ultima goccia del silenziatore a quei pensieri. Dritto in vena. Dritto in un corpo incapace di giostrarsi in quel mondo brusco. "C'è sempre un motivo per sorridere, quando sei nei paraggi." Dovrei frenare i miei impulsi, le mie parole. Dovrei rendermi conto del tipo di fendente traditore rappresentino per la Jackson. Continue sferzate al cuore che lo lacerano crudelmente. Un sorriso, una considerazione tanto leggera, può uccidere più delle velenose parole che un litigio normalmente scatenerebbe. Immagino sia ciò che caratterizza la tossicità di cui sono vittima. Un nome, una garanzia. Una condizione, il consequenziale caos che ci frantuma le anime. "Oh yes, baby! Il mio soggiorno in questo posto per damerini col cervello molto più grande di una noce è ormai finito! Grazie, grazie, gli autografi dopo." Rispondo a lei, prestando al contempo attenzione agli sguardi attenti di chi ci è intorno. Meritano risposte alla loro curiosità, no? Roxy non pare del mio stesso avviso. Sentirla sbraitare contro ciascuno studente nei paraggi mi strappa l'ennesimo sorriso, più simile ad una risata sommessa a dire il vero. Cosa ci sia da ridere? Non ne ho la minima idea. Tuttavia in questo stato ogni cosa appare divertente ai miei occhi. E' una protezione, lo scudo al dolore che mi spingerebbe ancora tra le grinfie di una siringa. Non è il momento adatto per farlo, decisamente. "Ciao, belli!" Farfuglio a fatica, lasciandomi trascinare dalla Jackson senza grandi proteste. L'ombra di un "Non toccate la mia roba!" si perde in mugolii confusi, un po' come i miei occhi arrossati che vagano di qua e di là. Nessun obiettivo, né un punto fisso. Persino il volto di Roxy non riesce a mettersi a fuoco nelle iridi di un celeste spento, quasi ingrigito dagli eventi. Dal morale. Dalla mia vita. "Uhm..." Rimugino sinceramente confuso alla domanda della ragazza. Vorrei avere una risposta certa, ma nessuna delle mie sembra esserlo. Lei forse riuscirà a vedere meglio di quanto persino io faccia. Probabilmente è sempre stato così. "Beh, sì! Cioè... non ho fatto del male a nessuno, però la preside non mi vuole più così... credo!" Continuo a rilasciare informazioni sparse, incerte. Solo briciole di una realtà che non comprendo, ma facilmente intuibile ad un occhio esterno. Ancor di più, allo sguardo attento di una Roxy in balia del dramma di merda a cui la sto sottoponendo senza rendermi conto. "Magari è per i miei voti di merda, non so fare un cazzo." Leggero il modo in cui le parole vengono fuori dalle mie labbra. Portano chiaramente significati assai più pesanti. E' questa la figata delle droghe: rendono vivibile l'inferno in cui altrimenti bruceremmo. "E poi è un'esagerazione, non ho fatto nulla." Una bugia, l'ennesima, pronunciata con infantile semplicità. "E se anche fosse, potrei smettere quando voglio." Un'altra, scontata e tipica di chi ci è già dentro in maniera forse irrecuperabile. "E tu come stai? Sembri più incazzata del solito." Innocente, ma di sicuro sconveniente. Come tutto il resto.
     
    Top
    .
6 replies since 14/3/2022, 08:31   140 views
  Share  
.
Top