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Erano passati diversi giorni ormai dall'incidente, e la sua ansia di madre non si era ancora smaltita del tutto, nonostante suo figlio fosse stato dichiarato fuori pericolo sin dall'inizio, sin dalla notte in cui era finito al pronto soccorso per essere stato investito. Per lei era stato come se il suo intero mondo potesse spegnersi all'improvviso. Era fuori con Liam quella sera, quando ebbe quella terribile notizia, e via di corsa in ospedale. Per fortuna, Gabrièl non aveva avuto alcun danno permanente. Doveva fare una riabilitazione e di certo una serie di esami diagnostici, ma era stato davvero fortunato, come gli avevano detto in ospedale. Lei aveva subito sporto denuncia, ma era impossibile capire chi fosse stato, senza un numero di targa o un qualche riferimento. Doveva farsi aiutare da qualche amico del figlio, ma tempo al tempo, avrebbe fatto anche quello. Adesso era fondamentale concentrarsi sulla salute di Gabrièl, era quella la cosa più importante. L'ospedale stesso aveva prescritto una serie di visite e controlli da fare, per essere sicuri che non ci fossero danni collaterali. Gabrièl era stufo di farsi ribaltare come un calzino, era ancora provato dall'incidente, ma capiva che era necessario, lui voleva solo tornare alla sua normale vita di un ragazzi di vent'anni, senza veder ospedali e medici. "Questa pare sarà l'ultima" mormorò mentre guidava, dopo che suo figlio aveva sbuffato per l'ennesima volta. "Hai ragione hijo, perfettamente, ma sai che ci tocca. Oggi faremo controllare tutti gli approfondimenti fatti, e vedremo che dicono." Fecero l'accettazione nella hall dell'ospedale, il dottore che avrebbe visitato Gabrièl si chiamava dott. Wood. Curioso, anni fa aveva avuto una relazione con un uomo di cognome Wood, anche lui medico. Sorrise a quel pensiero, Londra era infinitamente grande, e quel cognome forse anche piuttosto comune, era sicuramente una casualità. Si accomodarono nello studio medico, Dayane guardava con attenzione quei poster appesi alle pareti, che illustravano i sistemi del corpo umano in maniera semplificata. Interessanti. Gabrièl aveva anche insistito per non farsi accompagnare da lei, in effetti ce la faceva da solo, e avrebbe parlato tutto il tempo lui, lei era lì per...Supporto. Si poteva dire così, supporto e preoccupazione, si poteva dire che fosse sicuramente più preoccupata lei di suo figlio ormai, il quale aveva superato il trauma, o forse non lo aveva mai avuto, dato che diceva di ricordare molto poco di quel momento. Forse erano solo gli antidolorifici che lo mettevano di buonumore. Gli sorrise nervosamente mentre aspettavano il medico nel suo studio.
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