Bad habits

Quando il destino si mette in mezzo...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. .Every.
     
    .
    Avatar



    Group
    Mago Adulto
    Posts
    595

    Status
    Anonymous
    tumblr_mryk3xHAZI1qew2ypo1_250

    Se si era domandata come avesse fatto a fidarsi di sue sorella? Ovviamente sì, ma c'era anche quel lato Tassorosso del suo carattere che, come un grillo parlate fin troppo insistente, le sussurrava all'orecchio che era lei ad aver sbagliato, che sicuramente non aveva ben compreso quello che le veniva detto da Vernita, che non lo aveva fatto apposta a lasciarla senza un vero indirizzo in cui recarsi... Ingenua! ''Ci vediamo al pub!", Every era davvero convinta che sua sorella, la festaiola Vernita Westwood, non sapesse che in Irlanda vi erano più pub che abitazioni? No, solo che odiava pensare male delle persone e, soprattutto, dover ammettere a se stessa di essere stata presa in giro, che anche il sangue del suo sangue mal sopportava la sua compagnia... la parte più masochista e ferita di se non voleva lasciargliela vinta, le avrebbe dimostrato che poteva divertirsi. In un pub. Da sola. In mezzo ai vapori di quello che sicuramente non era tabacco. Ad uomini già alticci da qualche ora. Non sapeva Every come avrebbe fatto a resistere in quel posto, si sentiva così fuori luogo, così piccola e stupida, con quel vestito così poco adatto e quell'aria da ingenua principessa dei boschi o meglio, da animatrice di feste per bambini, come la stava definendo lo sconosciuto che aveva di fronte. Sorrideva, come era solita fare anche nelle situazioni peggiori, ma un nodo aveva iniziato a stringerle la gola e pizzicarle gli occhi. Voleva andare via, girare i tacchi, tornare nella propria camera d'albergo a mangiare razzles guardando L'attimo fuggente e dimenticarsi di quella brutta serata, fingere che sua sorella non si fosse presa gioco di lei come quando erano bambine e la illudeva di farla giocare con la bambola che nonno le aveva regalato per Natale. Lui ci aveva provato ad essere gentile, a farla ridere, a metterla a suo agio, non nel migliore dei modi, ma un tentativo lo aveva fatto tanto da riuscire a farle accennare un lieve sorriso. All'apparenza sembrava veramente un bravo ragazzo, forse un po' sfacciato ed incline ai doppi sensi, ma era educato e gentile, quel tipo di persona capace di conquistarti con un sorriso e con una battuta, di essere al centro dell'attenzione anche in una stanza piena di gente, il cuore della festa, anche senza essere il più bello, il più alto, il più atletico, semplicemente rimanendo vero, leale a se stesso, essendo semplicemente il più carismatico.
    "Tutti si accorgono di lei effettivamente...solo di lei...'' rispose Every abbassando leggermente lo sguardo e scostandosi timidamente una ciocca ribelle di capelli dietro l'orecchio. Non le era mai capitato prima di esprimere quel tipo di pensiero ad alta voce, di non lasciarlo solamente chiuso in un cassetto del proprio cuore e della propria mente a cementarsi. Tutti erano soliti girare lo sguardo appena la maggiore delle sorelle Westwood varcava la soglia di qualsiasi stanza e ad osservarla fino a che non usciva, inebetiti dalla sua bellezza, dalla sua contagiosa risata e dalla sua prorompente sensualità, il contrario di quanto accadeva con lei e questo spesso la feriva, la faceva sentire la brutta copia di Vernita Westwood. Odiava essere gelosa di sua sorella, odiava sentire quel malessere intorpidirle il corpo ma non riusciva a scacciarlo, soprattutto da quanto si era accorta che anche Steve non era immune al fascino della biondissima Serpeverde. E se l'aveva tradita? Fra i corridoi del Castello aveva sentito i bisbigli delle altre ragazze, di quelle che si domandavano come Stephen Harris, il più bello, assieme a Anthony O'Toole e Adam Carter, fra i giocatori che la squadra di Quidditch di Grifondoro avesse mai avuto, fosse finito assieme ad una sempliciotta come lei, di chi insinuava che fosse sotto l'effetto di qualche pozione magica e di chi asseriva che lui si dava da fare sotto altre mille lenzuola... Negava Steve. Ed Every negava a se stessa di sentirselo nelle ossa che qualcosa non andava, che un fondo di verità c'era nelle parole al vetriolo di quelle persone. Soffriva al solo immaginare che sua sorella e il suo ragazzo potessero arrivare a tanto, ma ancora di più nel rendersi conto che sarebbe davvero potuto succedere e che lei li avrebbe comunque perdonati...
    "Forse ti sembrerò una cattiva persona ma non mi va, non mi va di andare a cercarla. Forse è il caso che torno in Hotel...'' ed era proprio quello che stava per fare, girare i tacchi e scappare a gambe levate da quel postaccio quando, nel giro di quelli che potevano essere 20 secondi netti, si ritrovò prima col ragazzo letteralmente addosso, a pochi centimetri dal suo viso e, soprattutto, dal suo seno, e poi con uno strano ed alquanto alticcio uomo inginocchiato ai suoi piedi.
    "Sei molto maleducato a ridermi in faccia dopo il modo in cui ti sei comportato!'' era infastidita, erano sicuramente cose che potevano succedere, ma non riusciva più a sopportare, almeno per quella sera, che qualcuno si prendesse gioco di lei. L'uomo, dopo essersi alzato e aver mostrato tutta la sua enoooormità, non sembrava molto contento del tono stizzito della giovane Westwood e sembrava anche pronto a risponderle a tono quando, per l'ennesima volta, venne in suo soccorso il rosso musicista che con poche parole riuscì a svincolarla dalla presa dell'ubriacone.
    "Ti ringrazio, di nuovo, ma non preoccuparti, preferisco davvero tornare in hotel! Non è molto distante da qui... - anche perchè l'ultima cosa che voleva era farsi vedere in lacrime da uno sconosciuto. Quando sarebbe finita quella terribile serata? - Io sono Every comunque, Every Westwood... è stato un piacere fare la tua conoscenza!'' certo che, ora che ci pensava, non si erano nemmeno presentati, non sapeva il nome di quel simpatico ragazzo. Ma era troppo tardi, alcuni dei presenti lo avevano distratto e lei, cercando di non farsi notare più da nessuno, scivolò fra la folla raggiungendo in pochi passi l'uscita, pronta ad andarsene.
    Certo che non posso andare a casa in queste condizioni, puzzo di birra e di fumo strano, papà mi uccide se ne sente anche solo il minimo odore! Si disse la bella Every mentre, convinta che nessuno l'avesse seguita e di essere al riparo da occhi indriscreti, estraeva la bacchetta dalla propria borsa, pronta a darsi una sistemata!

    Web
     
    Top
    .
3 replies since 16/1/2022, 17:12   125 views
  Share  
.
Top