Partners In Crime

Privata

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  1. Alexander Lancaster
     
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    Alex
    I suoi passi premevano contro i ciuffi d'erba al limitare della foresta proibita. Un silenzio quasi innaturale a fargli compagnia, mentre i raggi del sole attraversavano la sua figura e rendevano tangibile l'effetto dell'incantesimo a cui si era sottoposto. Come preventivato, l'unico adulto all'interno del castello che avrebbe potuto aiutarlo non lo aveva deluso, e sia lui che Amy erano, adesso, completamente invisibili! Nessuno sarebbe stato in grado di vederli. Non erano in grado di vedersi nemmeno tra di loro, a dirla tutta. Tentò infatti di guardarla per un attimo, dopo essersi distaccato da lei di qualche metro per via di uno strano fruscio tra l'erba che aveva attirato la sua attenzione. L'incantesimo di Disillusione aveva sortito lo stesso effetto anche sulla Prefetta, e Alexander ne riusciva a intuire la posizione solo perché consapevole già del punto in cui la tassa si trovava. Un sibilo che avrebbe avvertito solo lei per non perderla "d'occhio".
    < Prefetta!> Lo sguardo fisso su una Amy che difficilmente avrebbe potuto accorgersene.
    < Sono qui. Un paio di metri avanti. > Aggiunse, dopo aver realizzato di essersi, forse, allontanato troppo; era lei del resto quella con il richiamo per unicorni, non poteva di certo lasciarla indietro.
    < Ho sentito uno strano rumore e voglio vedere di cosa si tratta. Da quella parte. >
    Alzò debolmente un braccio per indicare le sue ore due, rendendosi conto dell'inutilità del gesto non appena il dorso della mano raggiunse l'altezza della spalla: Amy non lo avrebbe di certo visto! < Alle tue ore due. > Terminò quasi seccato, mentre le iridi scivolavano sul suo braccio e osservavano come, mentre lo girava prima verso destra e poi verso sinistra, fosse diventato un tutt'uno con l'ambiente che lo circondava: se lo abbassava, si fondeva con il verde dell'erba; verso l'alto, con il cielo ancora leggermente azzurro. Non aveva di che lamentarsi riguardo la qualità dell'incantesimo, ma avrebbe dovuto limitare a zero i gesti.
    < Aspettami qui, così non ti perdo. E non fare troppo rumore. Ricorda che siamo solo invisibili.> Erano i soli a trovarsi in quel luogo, del resto. Meglio non attirare attenzioni indesiderate e continuare su quella strada. Proprio per questo, dopo aver avanzato di un solo passo, volse di nuovo la sua figura verso quella di Amy.
    < Oppure vieni un attimo anche tu, poi entriamo nella foresta direttamente da quella direzione.> Erano partners in crime, del resto; e poi, meglio tenersela stretta, così nel caso le fosse caduto il prezioso richiamo se ne sarebbe prontamente appropriato.
    Tese una mano nel vuoto quindi per aggrapparla, inconsapevole e del tutto incurante di dove il palmo della sua mano sarebbe andato a poggiarsi, dato che nessuno dei due poteva vedere l'altro. Al massimo le avrebbe palpato a caso una tetta; se tali potevano definirsi, considerata la loro scarsa grandezza. Anche se poteva essere semplicemente un trucco della divisa, per quel che ricordava. < Andiamo!> Un sorriso compiaciuto che avrebbe notato solo lui.
    Agganciata la tassa si sarebbe quindi di nuovo incamminato verso la zona che poco prima aveva attirato il suo interesse, deciso a scoprire a cosa fosse dovuto quell'incessante e spasmodico movimento che continuava a smuovere dei cespugli. Fu proprio giunto in prossimità di questi ultimi che la vide: una volpe dal pelo rossiccio, raggomitolata in un cespuglio, probabilmente ferita. Alexander Lancaster non era un amante degli animali, né tanto meno era il tipo da prendersi cura di altri esseri viventi, a prescindere da quante zampe possedessero; non appena vide quella volpe, però, il desiderio di farla diventare il suo animale da compagnia lo fulminò all'improvviso. Aveva sempre avuto un certo interesse per le volpi, da quando ne vide una a casa di sua zia in tenera età: animali furbi e ben più dignitosi ed eleganti dei gatti. Se c'era un animale che in parte lo rispecchiava, a parte l'emblema della casa a cui il cappello parlante lo aveva assegnato, era di sicuro la volpe.
    Senza troppi fronzoli mollò perciò Amy, per poi abbassarsi verso l'animale e prenderlo tra le sue braccia, notando solo in quel momento che si trattava di un esemplare maschio. La zampa ferita dell'animale che grondava ancora qualche goccia di sangue.
    < Come te la cavi con gli incantesimi di guarigione?>
    Alzò lo sguardo verso Amy, sentendosi già il padrone di quella volpe.






    Sia Alexander che Amy sono sotto l'effetto di un incantesimo di Disillusione, quindi invisibili.
     
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2 replies since 3/1/2022, 07:50   95 views
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