Tragic Consequence

Privata.

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    Il lupo avanzava lentamente verso il ragazzo, non c'era alcuna intenzione di fare un qualsiasi attacco feroce e improvviso, ma questo nessuno poteva saperlo in quel momento. Il grande e grigio licantropo portava una zampa davanti all'altra diminuendo sempre di più la distanza verso Shiloh digrignando i denti e ringhiando quasi silenziosamente non distogliendo neanche per un secondo gli occhi da lui. Ora Ren aveva quasi del tutto assunto le sembianze di un lupo qualsiasi, ma era chiaro che non fosse semplicemente un animale dalle sue dimensioni, dalle zampe più lunghe rispetto al normale e il pelo non era così folto.
    Era qualcosa di rischioso, non per via del suo autocontrollo, quella parte di se stesso aveva raggiunto uno strano e piacevole equilibrio che Ren aveva faticato diversi anni per raggiungerlo, Shiloh non correva alcun minimo pericolo, anzi era lui a correrne perché non poteva prevedere come avrebbe effettivamente reagito, per quanto ne sapeva avrebbe potuto chiamare aiuto con un Patronus da un momento all'altro, ma in quel caso Nakamura si sarebbe ritrasformato seduta stante per evitare "fraintendimenti".
    Non era di certo qualcosa a cui Ren ricorreva spesso, anzi tutt'altro. Il suo trasformarsi frequentemente al più era per dar sfogo al suo bisogno di movimento e libertà che la licantropia riusciva a donargli, ma solo in casi estremi usava questa sua caratteristica come arma.
    Adesso gli era stato espressamente richiesto di fare qualcosa. Di fronte a un ragazzo che non dava valore alle promesse date, che aveva sputato sull'amore immenso che Hel aveva scelto di donargli e quell'amore andava meritato. Un amore che ora Hel aveva imparato a condividere non per egoismo e solo bisogno di non stare sola. Ora il suo amore era reale, potente e lui non poteva accettare che venisse schiacciato in questo modo.
    Per questo le lacrime di Hel, insieme alla sua richiesta, furono accolte più veloce di quanto pensasse.
    Era una sorta di punizione, non aveva un vero scopo e come idea a Ren non sarebbe mai venuta in mente, ma se Shiloh necessitava di una scossa, a volte la paura poteva fare anche del bene.
    Per cui aveva dato appuntamento al ragazzo nei pressi della periferia di Diagon Alley, di sera, scusandosi per l'orario, ma che finiva di lavorare a quell'ora e prima non avrebbe potuto. Nella periferia di Diagon Alley c'era un locale carino, quello era vero, ma gli aveva dato appuntamento a qualche isolato di distanza di proposito ovviamente.
    Così quando lo vide arrivare Nakamura era già trasformato in lupo e uscì dalla penombra ringhiando verso quel ragazzo ignaro di cosa stesse succedendo.
    Stoppò l'avanzare verso di lui a un certo punto, le zampe ben ancorate al terreno costringendo Shiloh contro al muro e attendendo una sua qualsiasi mossa, osservando scrupolosamente il suo volto in vista di quella paura che sperava di provocargli, dopo di ché stavolta la gentilezza che gli aveva concesso sarebbe venuta meno, per un bene che non era solo per sua figlia, ma anche e soprattutto per lui che stava rovinando la sua vita con le sue stesse mani credendo di non avere la minima possibilità di rivalsa, una strada alternativa.
    Lui poteva capire benissimo situazioni del genere, lui soprattutto comprendeva le conseguenze disastrose che una vita del genere poteva generare.
    Naoki era la sua tragica conseguenza.
     
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    Quando ho letto il gufo inviatomi da Ren, non ho trattenuto un’imprecazione. Ammetto di aver sentito subito l’ansia piombarmi addosso come un mattone, un po’ come se mi avesse colpito in pieno tra capo e collo.
    Non credo ci siano molti motivi per cui voglia vedermi, Hel gli ha sicuramente detto quello che è successo ed ora immagino voglia dirmi qualcosa anche lui.
    Suppongo che non sarà contento, non dopo la conversazione che abbiamo avuto mesi fa, dopo che avevo promesso ad entrambi di aver smesso, di aver cercato un lavoro onesto.
    Ren mi è sembrato una brava persona, un uomo che vuole essere d’aiuto, ma allo stesso tempo mi è sembrato anche uno a cui non puoi mentire.
    Se potessi, rifiuterei di incontrarlo, perché sono un vigliacco ovviamente e perché credo di averne avuto abbastanza di persone che mi danno addosso per quello che ho fatto, anche se so di meritarlo. Quello però è il padre della mia ragazza. La mia ragazza con cui sono in una strana situazione al momento, a cui devo dimostrare di voler rigare dritto e con cui sto praticamente ed inaspettatamente costruendo una famiglia.
    Non potrei mai mancare di rispetto ad una delle persone che ammira di più al mondo, ma soprattutto voglio smetterla di comportarmi da codardo ed iniziare a prendermi le mie responsabilità fino in fondo.
    Se Ren vuole tirarmi le orecchie per essermi comportato male, lo lascerò fare, perché ha ragione e perché ha il diritto di proteggere la sua bambina, giusto?
    Se un giorno dovesse accadere a River non farei forse lo stesso? Sì, certo che lo farei…
    Spero solo che non voglia dirmi cose tipo di stare lontano da Hel perché non la merito - cosa che un po’ penso già da me - perché beh… sarebbe difficile starle lontano ora che è incinta e porta in grembo il mio bambino. Cazzo, mi ci vorrà parecchio per abituarmi a questa cosa.
    Mi chiedo se abbia detto anche questo a Ren…
    Con un certo nervosismo raggiungo Diagon Alley ed il punto dove mi ha detto di incontrarci. Il fatto che sia una stradina deserta e buia non mi rassicura affatto.
    Non che penso che il padre di Ren potrebbe mai farmi del male eh, ma il luogo che ha scelto mette un po’ di soggezione, dai. E poi già vedo di merda di mio, la semioscurità non mi aiuta di certo.
    Ren non è ancora qui e spero che arrivi presto perché ammetto che non mi faccia impazzire l’idea di doverlo aspettare qui e… cosa cazzo era quel fruscio alle mie spalle?
    Mi volto, portando la mano in tasca, dove tengo la bacchetta, pronto a tirarla fuori. Forse me lo sono immaginato, forse sono solo troppo teso e… - Oh Cristo!
    Faccio un passo indietro, inciampando quasi nei miei stessi piedi. Chiunque avrebbe avuto la mia stessa reazione ed il cuore subito in gola davanti all’enorme lupo che mi sta venendo incontro. È troppo grosso per essere un lupo qualsiasi e la consapevolezza mi fa indietreggiare ancora di più, mentre gli punto la bacchetta contro.
    Bene, sono morto. Non credo di poter mettere KO un fottuto licantropo con tanta facilità, senza contare che al momento la mia mira fa davvero schifo ed infatti lo schiantesimo che provo a lanciargli, non appena mi ringhia contro, va a finire da tutt’altra parte. Oh merda, merda, merda.
    Tocco il muro alle mie spalle con la schiena, probabilmente pallido come se fossi morto ancora prima che mi attacchi e mi faccia effettivamente fuori, con la mano stretta intorno alla bacchetta che trema leggermente. Potrei provare con un altro incantesimo, ma questo cazzo di occhio cieco ha mandato ogni mia possibilità di colpirlo a puttane e sinceramente non posso credere che morirò in questo modo, dopo essere scampato due volte a chi voleva effettivamente farmi fuori e… e… aspetta, sbaglio o se ne è appena andato?
    Mi ha davvero voltato le spalle ed è tornato da dove è venuto?! Forse dovrei approfittarne per allontanarmi di qui, piuttosto che sbirciare verso l’oscurità per accertarmi che se ne sia effettivamente andato.
    Quando qualcosa emerge nuovamente dall’ombra, questa volta faccio uno scatto indietro con un urlo soffocato. Urlo che muore non appena riconosco chi ho davanti e mi rendo conto che gli sto puntando la bacchetta contro. - R-Ren! - mi affretto a metterla via, perché sono già in una brutta posizione senza aggiungerci la bacchetta puntata verso il padre della mia ragazza che probabilmente già mi odia. - Io.. c-c’era un lupo! Non lo hai visto è venuto proprio nella tua dir…
    Taccio mentre osservo l’uomo ed il mio lentissimo cervello collega pian piano i puntini. Il lupo è corso proprio nella direzione da cui Ren è appena arrivato. Non è possibile che non lo abbia incontrato e non sia stato sbranato. Ripenso poi a quel giorno in cui Hel si è vantata di aver accarezzato un licantropo… - Eri tu? - perché sinceramente non vedo altra spiegazione al momento. Dove altro potrebbe aver trovato Hel un licantropo da accarezzare senza essere ammazzata? E come potrebbe Ren non aver incrociato quello che ho appena visto? - Che diavolo volevi fare?! Perché mi sei venuto incontro in quel modo?! Io… io…
    Mi è quasi venuto un infarto, cazzo!
     
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    Era un azzardo, si rese conto pienamente di cosa stava facendo quando quello schiantesimo non andò a segno permettendogli di continuare questa messinscena, avrebbe ovviamente potuto gestirla diversamente, ma forse la mancanza di tempo e possibilità che aveva lo avevano condotto a questa scelta avventata ed esagerata.
    Certo che era consapevole di aver superato un po' il limite, ma se questo sarebbe servito per rendere Shiloh più degno di sua figlia e un uomo migliore rispetto a lui allora andava benissimo.
    Gli andava bene anche essere odiato o temuto da lui, se questo comportava la felicità della sua Hel.
    Così quello schiantesimo fece ringhiare ancora più forte Ren, lo fece avvicinare lentamente verso il ragazzo per arrivargli a pochi centimetri dal volto, pochi attimi in cui i suoi occhi animaleschi erano specchiati nei suoi, per poi indietreggiare di colpo e non superare un punto di non ritorno che ovviamente non aveva alcuna intenzione di superare.
    Ren andò dietro un muro, riprendendo sembianze umane e concedendosi qualche attimo per rivestirsi e riprendere fiato, nonostante fosse ormai pratico e migliorato, trasformarsi a piacimento rimaneva comunque faticoso e stressante.
    Non parlò subito, Shiloh non realizzò all'istante quello che era successo, era normale, così avanzò solo di qualche passo tenendo una certa distanza di "sicurezza".
    Non aveva timore di essere attaccato, era più una distanza emotiva di cui lui sentiva il bisogno.
    "Perché volevo mostrarti l'opzione con maggiore percentuale in caso tu voglia continuare a perseguire una strada che farà soffrire te e chi ti sta attorno. Oggi ero io, domani sarà qualcun altro che proverà ad attaccare te o chi ami. E' inevitabile e se per fartelo capire devo farti provare una paura tale, allora va bene."
    Non si era mai rivolto a lui con tale serietà. I suoi occhi si erano assottigliati, teneva le braccia conserte al petto e osservava Shiloh speranzoso che fosse aperto al dialogo, a vagliare insieme a lui alternative.
    "Te la prenderai dopo con me per quello che ti ho fatto e ne avrai tutto il diritto. Ma ora troveremo assieme un piano B, uno più sicuro per fare in modo che non oserai mai più mettere in pericolo mia figlia. Ha superato l'inferno per riuscire a sorridere di nuovo, se perde te, perderà anche quel sorriso. Ci siamo capiti?"
    Lui per primo era fonte di tristezza per Hel, le sue scelte di vita lo avevano portato a ricorrere a ripari estremi, aveva commesso troppi errori e non poteva più uscirne se non nel modo in cui stava facendo ora infiltrandosi per la DEA, ma lui era ancora in tempo, lui poteva salvarlo. Lui non doveva diventare come Naoki.
     
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2 replies since 28/12/2021, 08:25   77 views
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