lowest

Privata

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    158

    Status
    Anonymous
    8h1Nas4
    Conosceva Axel da così tanto tempo che non aveva bisogno di sentirgli dire cosa gli passasse per la testa per capirlo. Quando Mors aveva esordito con una battuta fatta sulla tassorosso con cui l'aveva visto in passato e da cui il Dragonov, con i suoi modi pacati ed amichevoli, gli aveva chiesto di starle alla larga, non era un nuovo monito alla distanza che aveva ricevuto ma un vero e proprio invito ad agire. Era certo infatti che fai il cazzo che ti pare, non mi interessa, potesse essere più che un lasciapassare e la foga che ci aveva messo in quelle parole, aveva motivato il Barker ad agire che, d'altro canto, non si sarebbe lasciato scappare la ghiotta occasione. Aveva quindi aspettato il momento giusto per agire. Come un predatore attento, aveva studiato la sua preda, studiando un piano veloce che potesse funzionare per il suo godimento. Aveva aspettato il trambusto di fine lezione per spingersi nei corridoi affollati dai primini. Con il caos creatosi, nessuno si sarebbe accorto di lui e del fatto che chino in avanti, avesse fatto sparire una piccola palla di pelo bianca.
    Poche ore più tardi, quando il buio era calato e le lancette si avvicinavano quasi a segnare lo scoccare del coprifuoco, aveva visto la preda designata fuori dalle porte del castello. Mors aveva atteso di terminare la propria sigaretta prima di intervenire. «Ehi, Locke.» Attirò la sua attenzione, richiamandola per cognome. Chiaramente la conosceva, sebbene in modo indiretto. Immaginava fosse lo stesso per lei. Soppesò la sua figura per un attimo, prima di procedere. «Tu hai un coniglio bianco, giusto?» Le chiese, stranamente serio. Poteva sembrarlo almeno. Si sarebbe sforzato di nascondere il ghigno che voleva mostrarle.
    «L'ho visto saltellare verso la foresta. Forse dovresti recuperarlo prima che qualche bestia lo divori.» Le disse, indicandole con un cenno del capo la macchia nera che si ergeva dinanzi a loro. E no. Non era vero. Il coniglio era in un posto al sicuro dove né lei, né Axel, avrebbero potuto trovarlo. «Se ci sbrighiamo prima del coprifuoco, posso aiutarti.» Nessuno avrebbe potuto dire che Mordikai non potesse essere, di rado, vagamente altruista. Dopotutto, sebbene ancora per poca, nessuno lo conosceva sul serio.

     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    puntina

    Group
    Studente Tassorosso
    Posts
    532

    Status
    Offline
    Era una delle poche giornate di sole che si vedevano da giorni quella e avevo deciso di approfittarne per andare con Karen ed i conigli al prato vicino al lago, in modo da farli uscire un po' dalle loro gabbiette del dormitorio: come sempre per portarli in giro li infilavamo in quei costosissimi zaini con l'oblò che avevamo comprato l'estate prima e che mi davano l'idea di una navicella spaziale color pastello per le bestiole. Una volta arrivata l'ora della lezione l'avevo portato in classe visto che erano lezioni totalmente teoriche e Batuffolo non avrebbe rischiato di venir trasformato in qualcosa di strano o colpito da qualche incantesimo volante. Se ne rimaneva buono buono nel suo zaino, senza emettere alcun rumore, dormendo beatamente: se lo nascondevo bene tra il mio zaino e l'ampia sciarpa di Tassorosso non si notava quasi. Una volta finite le lezioni però mi ero messa a chiacchierare in corridoio, appoggiando le borse a terra e solo una volta arrivata in dormitorio mi ero resa conto che quello stupido coniglio.. non c'era. Era stato il panico. Avevo iniziato a cercarlo ovunque, ribaltando camera e seminando carote e pezzi di mela ovunque per la Sala Comune e i dormitori. Niente. Niente di niente. Zero!
    Avevo continuato a cercarlo per quel poco che rimaneva del pomeriggio: niente di niente. Nella mia mente si prospettavano già immagini drammatiche: il mio coniglietto sperduto nella tempesta di neve che moriva congelato. Oppure rapito da uno dei gufi del castello, me lo sarei visto riapparire la mattina dopo assieme alla posta, la sua testa lanciata sul tavolo da un barbagianni bianco come un trofeo, spalancata in un'espressione di terrore Batuffolo mi avrebbe fissato da sopra i cereali sussurrandomi dall'oltretomba "e' tutta colpa tua, non mi hai mai meritato, aveva ragione tua madre, dovevi prenderti una tartaruga!".
    Avevo cenato in fretta e furia rubando quanta più frutta e verdura possibile prima di tornare fuori a cercarlo. L'ultimo posto che mi era venuto in mente era proprio l'aula delle lezioni ma anche lì, dopo aver strisciato sul pavimento per guardare sotto i mobili, agitando delle carote, non avevo trovato niente di niente. C'era solo un posto dove non avevo guardato: all'aperto. Non avevo fatto caso all'orario, ma mi ero diretta fuori sperando di vederlo magari in compagnia di una coniglietta come nella scena di Bambi, illeso e felice e vagamente rincitrullito. Invece era tutto buio, era un freddo terribile e di conigli o altre bestie neanche l'ombra! Tranne che per un serpe. Mi voltai sentendomi chiamare e la mia espressione mostrò tutto lo stupore possibile nel vedere a chi appartenesse la voce: sapevo chi era, semplicemente perchè era tipo una delle poche persone con cui Axel parlava e nelle innumerevoli osservazioni del "pirata" ormai avevo imparato bene anche la faccia del suo amico biondo. Sapevo anche il suo nome per via di quel giornalino della scuola. Ciò che non mi sarei mai aspettata era che lui sapesse il mio: di solito nessuno si ricordava della mia esistenza o del mio nome... non gente come lui ecco.. aveva una di quelle facce che suscitano immediatamente diffidenza. Lo guardai quindi con aria perplessa avvicinandomi di mezzo passo.. "Tu hai un coniglio bianco, giusto?" I miei occhi si spalancarono istantaneamente.
    ....cosa gli hai fatto?
    la domanda era carica di preoccupazione, dopo il racconto di Karen e di Sbirro quasi lanciato fuori dalla torre da un altro Serpeverde mi sentii morire. «L'ho visto saltellare verso la foresta. Forse dovresti recuperarlo prima che qualche bestia lo divori.» Ok... ok Daisy, niente panico. Tirai un letterale sospiro di sollievo, chiudendo per un secondo gli occhi per cancellare l'immagine mentale di Batuffolo spiaccicato in modo censurato come nei cartoni animati, come una macchia di pelo bianco sul selciato del castello. Ah cacchio che figura.. Ottimo, diventiamo di nuovo viola dall'imbarazzo.. magari farà meno freddo..
    Oh..io.. scusami.. per un attimo ho pensato.. scusa, davvero... è.. andato verso la foresta? Sicuro?
    era un fifone di primo ordine, ancora più di me. Mi sembrava davvero strano che fosse andato verso il bosco.. di solito aveva paura degli spazi aperti... ma la seconda parte della frase, quella riguardante bestie con denti aveva riportato in proiezione 101 modi di perdere un coniglio in modo brutale quindi tirai fuori la bacchetta dalla tasca e mi incamminai.
    Lumos! No grazie tra poco scatta il coprifuoco, vai pure...
    Non che io fossi una grande fan del buio o un cuor di leone: la mia andatura infatti da che era spedita diventò molto più cauta man mano che veniva sempre più buio e mi allontanavo dal castello. Ad un certo punto mi fermai, muovendo la bacchetta a destra e sinistra per far luce.. dannazione il parco della scuola era schifosamente grande... da dove cacchio iniziavo..?? Mi morsi il labbro prima di voltarmi di nuovo.
    ....da che parte di preciso..?
    urlai, sperando che fosse ancora lì e che non fornisse pure lui indicazioni totalmente prive di senso logico come "sponda est".
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    158

    Status
    Anonymous
    SczB8FM
    Inarcò un sopracciglio nel percepire, chiaramente, la sua accusa. “Eh?” Avrebbe potuto fingersi offeso, persino accusarla di rimando per quella trovata, ma finse di non aver capito. Il pregiudizio altrui sul proprio conto, non lo toccava. Ed anzi, quasi lo faceva gongolare l'idea che qualcuno pensasse di lui essere un mostro. In definitiva, si diceva, poteva esser anche peggio.
    Non in quella occasione però. O almeno, non subito.
    In quel frangente, la sua idea di godimento, era diversa. Non un attacco diretto e sanguinoso, ma un infimo piano da attuare e di cui godere lentamente. “Era un coniglio bianco, ne sono sicuro.” Aggiunse poco dopo, cercando di dare la propria risposta e di rassicurarla, convincendola, sperando, a proseguire. La sua incertezza nel proseguire verso la distesa buia che aveva dinanzi, gli diede l'opportunità di fare la propria mossa.
    “Dai vieni.” Le camminò accanto, superandola. Si voltò a guardarla, mostrandole i denti e sfiorandosi i canini. “Li vedi i miei canini? Sono troppo poco affilati per poterti mordere.” Una battuta che sperava la tonta tassorosso potesse comprendere. Un modo il suo, poco convenzionale, di rassicurarla o provarci. “Io sono Mors comunque. Non credo ci abbiano mai presentato.” Si presentò, afferrando la propria bacchetta e castando un lumos a sua volta. “Tu sei la ragazza di Axel, giusto?” Una domanda che non potette risparmiarsi. Conosceva già la risposta a quella domanda, ma era curioso di conoscere il punto di vista dell'altro e la reazione che ne sarebbe scaturita. “Se non te la senti posso andarci da solo a cercare il tuo coniglio.” Si finse il buon samaritano che non era, nella speranza di illuderla.

     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    puntina

    Group
    Studente Tassorosso
    Posts
    532

    Status
    Offline
    Mi stupii nel girarmi per urlargli la domanda, di trovarmelo più vicino di quanto preventivato e addirittura superarmi. Lui come il suo compagno di casata erano delle persone che interagivano poco con gli altri, se lo facevano almeno, non era nei luoghi di comune frequentazione in cui potevo vederli. Sicuramente non mi sarei aspettata di vedere Axel uscire per cercare un coniglio, motivo per cui automaticamente, per pura proprietà transitiva, non me lo aspettavo neanche dal suo amico. In definitiva forse avevo quindi più pregiudizi di quanto non mi piacesse pensare.. forse davvero la mia convinzione di non averne era pura superbia. Mi sentii vagamente in colpa per questo e iniziai a seguirlo per poi bloccarmi di nuovo quando si voltò e fece la battuta sui denti.. lanciai automaticamente un'occhiata alla luna alle sue spalle: era un sottile spicchio ma l'associazione non potè che essere istantanea. Esitai un attimo quindi, prima di forzare un mezzo sorriso e seguirlo. Era un riferimento alla licantropia? Era una infelice coincidenza? O era anche lui un lupo mannaro? Sicuramente sapeva anche lui del serpeverde.. insomma erano compagni di stanza..
    Daisy... Mors è.. davvero il tuo nome?
    Insomma a me piacevano un sacco gli Addams, con il loro umorismo macabro ma.. chiamare il figlio "morte" neanche loro. Con la bacchetta davanti a me tenevo gli occhi fissi sul prato e fin dove la luce riusciva ad arrivare, evitando come la peste di incrociare lo sguardo dello studente al mio fianco. Non sapevo di cosa parlarci, era più grande, non lo conoscevo.. e odiavo i silenzi indotti dal disagio sociale quindi iniziai a straparlare per riempire il vuoto.
    Cioè non ci sarebbe niente di male, è.. un suono orecchiabile e c'è sicuramente di peggio è solo.. un po'..
    Non dire da becchino. Non dire da becchin... "Tu sei la ragazza di Axel, giusto?" continuai a camminare guardando davanti a me, arrossendo praticamente all'istante. Potevo ringraziare che il freddo mi avesse già colorato le guance e che fosse veramente buio o la consapevolezza di aver avuto quella reazione avrebbe potuto trasformarmi in una stufa umana. Iniziai a sistemarmi i capelli ed il cappello di lana sulla testa, per dissimulare il disagio più che per una reale necessità
    No.. decisamente no. Siamo.. amici.. più o meno. Non sempre a quanto pare.. lui è.. una persona un po' complicata con cui interagire.
    Conclusi stringendomi nelle spalle, con una specie di smorfia sul viso. Non sapevo neanche se fosse vero quello che avevo appena detto.. da quel giorno in Sala Grande non ci eravamo più parlati e quel "Locke" mi era rimasto a mezzagola, come un boccone che non vuole saperne di scendere. Sembrava sempre non mi volesse tra i piedi e quello sguardo gelido e severo mi scoraggiava sempre a riprovare a parlarci.
    Mi fa piacere però che almeno con te vada d'accordo.. vi conoscete da molto?
    Forse non era neanche vero, magari di amici ne aveva un sacco, ero solo io che non lo sapevo.. ma nessuno dovrebbe essere da solo, quindi c'era totale sincerità nelle mie parole.
    No.. ha paura di ogni cosa.. anche se tu fossi sdentato non si farebbe avvicinare.. è che davvero non devi rischiare di sforare col coprifuoco e...
    Zitta Daisy, cazzo. Perchè devi sempre parlare e parlare? Mi interruppi, scuotendo la testa.
    ..grazie. Senti tu sai fare quell'incantesimo calamita.. quello.. quello-lì che dici il nome della cosa e te lo attira? Funziona sugli animali? Magari guadagniamo tempo..
    L'incantesimo di appello.. che avevo scoperto non servire per segnare le presenze a lezione, nonostante il nome ma a attirare delle cose a se. Gesticolai comunque nel nulla per colmare il lapsus, sperando che fosse bravo al gioco dei mimi
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    158

    Status
    Anonymous
    SczB8FM
    Non si stupì realmente della domanda posta. Fu piuttosto meravigliato dal fatto non gliela avesse rivolta nessuno fino a quel momento. “Mordikai. È un nome biblico. Mors però è meno noioso.” Spiegò velocemente, rivolgendole un sorriso cortese. In definitiva sarebbe potuto persino sembrare un Barker diverso da quello che apparentemente era. E gli andava bene confondere la propria interlocutrice e non palesarsi in modo definitivo. Essere agli occhi degli altri un'incognita, gli permetteva di agire in modo indisturbato fino al momento in cui non avrebbe ritenuto necessario venire allo scoperto.
    Fece spallucce alle parole dell'altra, comunque soddisfatto della risposta ricevuta. “Non posso darti torto. Lui è fatto così. Non tutti possono comprenderlo.” Provò ad assecondarla, inserendo poi una sorta di frecciata verso la fine. Un implicito non sei abbastanza brava per poterlo fare. Un modo come un altro, infimo ovviamente, di infierire sull'autostima altrui e la sua in particolar modo che, sebbene con poche parole, aveva chiarito le dispiacesse in definitiva non avere un buon rapporto con l'altro. “Un paio di anni. Eravamo compagni di camerata.” Le spiegò poco dopo, non aggiungendo altro. Dopotutto non era lì per farsi conoscere. Sarebbe stato lui a decidere cosa dire di sé all'altra.
    “Uhm, sono quasi del tutto certo funzioni solo sugli oggetti ma provare non costa nulla.” Le rispose, rimuginando appena. Decise comunque di tentare l'incanto, ben conscio sarebbe stato un fallimento. “Accio coniglio bianco.” Provò insomma dimostrarle di essere affidabile e deciso sul serio ad aiutarla. L'attimo dopo, puntando la bacchetta tra loro in modo per un attimo volutamente ambiguo, castò un guidami, un incanto bussola che avrebbe guidato lui fino al punto in cui sarebbe voluto arrivare. “Così non ci perderemo.” Le disse, invitandola poi a proseguire. “Forse dovresti provare a chiamarlo. Il coniglio.”


     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    puntina

    Group
    Studente Tassorosso
    Posts
    532

    Status
    Offline
    ..penso lo faccia apposta almeno la metà del tempo in realtà.. non vuole gente intorno.
    Risposi quasi sovrappensiero, senza soffermarmi neanche troppo a pensare a quello che avevo appena detto.
    L'incantesimo di appello non funzionò e non questionai troppo ne su quale incanto avesse fatto ne sulla direzione che la bacchetta stava puntando: feci semplicemente quel che mi riusciva meglio. Fidarmi senza pormi troppe domande. Alla fine forse questo tipo aveva semplicemente questa espressione poveretto, come il Grumpy Cat: non era colpa sua se aveva quella faccia e se era divento un meme..
    Bat..
    uffolo. Mi bloccai a metà, non avendo il coraggio di espormi alla totale derisione derivante dal nome del mio coniglio. Batuffolo.. no, riconoscevo anche io che era un martirio. Ecco perché dovrebbe essere illegale dare il nome agli animali quando hai 10 anni.. un po' come gli indirizzi email: poi rimangono in eterno e devi attraversare l'imbarazzo sociale ogni volta che serve, tipo adesso.
    Si chiama Bat..è.. ironico. Perchè..sai.. è bianco e..soffice..ed i pipistrelli sono neri e..ehm.. con la giacchetta di pelle... che non è soffice..
    Il mio farfugliamento del disagio non si sarebbe fermato qui a quanto pareva. Mi schiarii la voce, stringendomi leggermente nelle spalle, cercando di fare la persona scialla di mondo.
    Un po' come chiamare un chiuaua Golia o un pollo Icaro..
    Perché beh i polli non volano.. Oddio per l'amor del cielo, qualcuno mi faccia stare zitta! Dovevo parlare assolutamente di qualcos'altro, di qualsiasi altra cosa ma smetterla immediatamente con queste cose dei nomi di animali, cose e persone! I polli... come mi era uscita di parlare di polli??? Coraggio Daisy, spara la prima cosa che ti viene in mente e distogli l'attenzione dallo sproloquio battesimale..
    ..perché hai pensato che io fossi.. cioè.. lui.. insomma.. perché pensavistessimoinsieme?
    ...magari qualsiasi cosa TRANNE questo..??? Stupido cervello, perché ami uccidermi così? L'ultima parte della domanda era stata detta velocemente, quasi mangiandomi metà della parole, nell'ennesimo farfuglio.
    Decisi quindi di iniziare a chiamare il coniglio come se fosse un gatto: tanto a chiamarlo non sarebbe accorso comunque. L'unica cosa da fare era continuare a lanciare cubetti di mela verso i cespugli sperando che prima o poi si decidesse ad uscire fuori..
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    158

    Status
    Anonymous
    SczB8FM
    “Okay, sì. Bat.” Inarcò un sopracciglio nel sentirla parlare. Era poco interessato al nome di quella bestia pelosa che stavano fingendo di cercare. Era lei a sorprenderlo, il suo modo di fare. Aveva avuto modo di conoscere sfigati in vita sua, i tassorosso però sfioravano una di quelle vette di ingenuità e stupidità che aveva solo immaginato esistesse. E a sorprenderlo maggiormente era l'idea che Axel avesse potuto davvero, e per qualche ragione, avvicinarsi tanto a quella ragazza. Lo conosceva abbastanza per affermare che il suo non era stato un semplice passatempo, ed il modo in cui lo aveva prima redarguito circa la distanza da avere con l'altra e poi spinto ad agire, confermavano ogni sua supposizione.
    Si fermò un attimo per osservarla quando l'altra gli pose quella domanda, scuotendo poi il capo. “Prendi fiato ogni tanto?” Le chiese, muovendo la bacchetta ora verso destra ora verso sinistra, illuminando il percorso che avevano dinanzi ed impegnandosi nella propria finzione di cercare l'animale saltellante.
    Si prese qualche attimo prima di rispondere all'altra. La suspance avrebbe reso tutto più divertente, per lui ovviamente. “Non so... vi ho visti insieme e lui mi sembrava diverso da come è con le altre.” Fece spallucce, indirizzando verso l'altra uno sguardo fugace. “Ma devo aver supposto male.” Aggiunse poco dopo come a ritrattare la sua supposizione e quella che aveva dato per verità assodata. Cercava solo di insinuarle il dubbio e confusione. In quello era sempre stato molto bravo. Si fermò alle sue spalle, evocando un lumos che si allontanò dalla bacchetta sotto forma di sfera, ponendosi dinanzi a loro. “Vedi qualcosa?” Chiese alla ragazza mentre camminava a qualche passo da lei, distanza necessaria per agire. Provò a concentrarsi così come era stato loro insegnato durante gli anni di insegnamento a Durmstrang per poter castare un incanto non verbale. Provò un dismundo verso l'altra, sperando potesse avere effetto e provocarle una brutta esperienza in quel posto ancora più orribile. “Comincia ad essere brutto. E' sempre così qui dentro?”


     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    puntina

    Group
    Studente Tassorosso
    Posts
    532

    Status
    Offline
    Ecco lo sapevo avevo chiesto una cosa scema. Ma perchè dovevo parlare, perchèèèè???? Non erano domande da farsi, non ai maschi, non a quelli più grandi, non a quelli estremamente... russi. O da qualsiasi parte provenissero. Il disagio arrivò al punto in cui pensai, per un attimo, di lasciare Batuffolo al proprio destino ma subito dopo me lo immaginai di nuovo decapitato da un barbagianni e recapitato dalla setta della malavita aviaria e rimasi lì, ad attendere la risposta. Di quella frase, che forse avrebbe dovuto farmi piacere, e probabilmente lo avrebbe fatto nei giorni seguenti, ricamando una storia non priva di fronzoli sull'essere l'eccezione, la tizia speciale come in.. Twilight o.. Bridget Jones o.. Orgoglio e pregiudizio. Matrix. Ma no, in quel momento la mia attenzione e mortificazione si piantò su tre specifiche parole. "Con le altre". Non saprei dire perché ci rimasi così male, infondo era uno di quei timori che avevo sempre avuto, no? Infondo erano quelle cose che c'erano sempre scritte sul giornalino. Non era una notizia del tutto nuova. Era forse che a dirlo fosse uno dei suoi amici che lo rendeva quasi.. vero. Le altre. A concludere l'aggiunta finale mi lanciò la mortificazione definitiva, ammutolendomi in un silenzio serio, interrotto solo da qualche sforzo di sorriso di circostanza. Annuii anche, come a dargli ragione seppure non fosse quello che avrei voluto fare.
    Mi concentrai quindi a cercare il mio coniglio, lanciando altri pezzi di mela in giro e tirando fuori dalla tasca l'altra mela e il coltello da burro, l'unico che avevo trovato, per fare dei nuovi pezzi, bacchetta tra i denti per fare comunque luce, vista la mia paura del buio.
    non lo sho, non vengggio 'ai qui..
    Poi all'improvviso, intravidi un movimento tra delle foglie e.. un tentacolo viscido sbucò fuori dal nulla, seguito da una schiera di figure umane pallide, senza occhi e ricoperte da una strana melma nera che gli colava dagli occhi, che allungavano le loro mani affusolate con lunghi artigli. Lanciai un urlo, facendo così cadere la bacchetta a terra, indietreggiai tirandogli contro la mela e raggiunsi il Serpeverde afferrandolo per un braccio e nascondendomi dietro di lui, come un bambino dietro un genitore, terrorizzato da una maschera di Halloween.
    VIA, VIAAAAA! BRUCIALI, SVAMPALI, FERMALI, CORRI!!
     
    Top
    .
7 replies since 8/12/2021, 16:44   141 views
  Share  
.
Top