You, who have forsaken me

Privata

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  1. Kaj;
     
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    Studente di Durmstrang
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    "Non si trattava di lottare" cercò di spiegare in imbarazzo, cautamente, tenendo gli occhi chiari in quelli di lei. Si sentì incompreso, e per un attimo, pensò che della bambina che aveva conosciuto, quella dolce bambina che aveva preso per mano quel giorno, alla quale aveva comprato dei biscotti tipici natalizi non c'era più. O meglio, se c'era, era di certo nascosta dentro quegli strati di imbottitura e guanti che la ricoprivano.
    Lui rimane in silenzio, pensando che qualsiasi risposta lui avrebbe dato, sarebbe stata di certo sbagliata.
    Schiuse le labbra leggermente, scosso da un silenzioso brivido di freddo.
    Aveva pensato di invitarla a quella festa nel borgo antico, scappare come avevano fatto molte notti addietro, ma la cosa gli passò di testa, se ne dimenticò improvvisamente, come se avesse spento un interruttore qualcuno direttamente nel suo cervello.
    "Mi dispiace che questa sia la tua situazione famigliare" aveva visto la bambina nei giorni addietro, era al passeggio col padre, si tenevano per mano e la bambina dai capelli coperti sempre da un vistoso cappello di lana rosso, aveva il braccio teso, e rimaneva appesa a quello del padre ciondolando, mentre lui era impegnato a parlare con qualcuno in strada. Aveva un viso vispo, molto diverso da quello di Ariadne, somigliava più ad una bambina tremendamente allegra e solare. Ma non lui non la trovava comunque bella e affascinante quanto lei.
    Decise di interrompere il silenzio tombale con un pensiero.
    Mio padre diceva sempre che non ha senso parlare con una persona estremamente ferita o arrabbiata, non se ne cava mai nulla di buono. E così, per quanto la tentazione di lui di rispondere che anche la sua situazione famigliare in pochi anni si era completamente distrutta, rimase in silenzio e cacciò di nuovo tutto in gola.
    "C'è la festa in borgo stasera" scelse semplicemente di rimandare a più tardi il discorso. Non aveva alcuna voglia di sentirsi aggredito, aver voglia di aggredire, o peggio, di intristirsi. Era stato davvero felice di rivederla, e non voleva pentirsene.
    "Mi ha fatto piacere rivederti" le disse sincero, prima di accennare ad un vago sorriso e fare qualche passo all'indietro, prima di darle le spalle. Quando si voltò verso il freddo della valle aperta dalla strada, sorrise in modo diverso, sentendo molto meno freddo.
     
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14 replies since 3/10/2021, 07:30   270 views
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