You, who have forsaken me

Privata

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  1. Kaj;
     
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    Studente di Durmstrang
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    La cartellina che il ragazzo stringeva tra le mani andava dalla destra alla sinistra, quasi palleggiando ritmicamente, segno di un disagio che andava ben oltre il comprensibile. Solo quando si ha quell'età certi episodi possono essere comprensibili. Per assurdo quando si cresce e diventa adulti, la curva dell'imbarazzo e del disagio cresce, ma viene nascosta in modo molto più lineare. Donne e uomini che piangono solo sotto la doccia, che trattano male i dipendenti, o che magari si sfogano con l'animale domestico. A questa età invece le cartelline passano da una mano all'altra, il piede destro batte nervosamente a terra, e lo squarcio di una infanzia di balbuzie nervose riaffiora.
    "N-n-no è di... d-di..." circostanza. Prese fiato e faticò a ricordare l'ultimo episodio di balbuzie che ebbe, era davanti il giudice, quando giurava su quanto più gli era caro che lui, quell'uomo non lo aveva nemmeno sfiorato, e aveva implorato gli altri di smetterla.
    Ricordò improvvisamente quanto lesse quella donna, la figlia dell'uomo in udienza, aveva forse trentacinque, quarant'anni, e aveva corso con occhi e voce piangendo un foglio dove descriveva il padre e perché si trovava in quella situazione per strada. I suoi amici ridacchiavano dall'altro bancone, tronfi e fieri, lui ricordò che ebbe l'impressione che quella descrizione gli sarebbe rimasta dentro per tutta la vita, come una scena di un film che ti piace, come un passo di una poesia che il cervello impara a memoria.
    Sprofondò anche lì di vergogna e dolore, chiedendosi come i suoi compagni potessero non rendersi conto della cosa. Si vergognò tremendamente di se stesso, anche se non aveva alzato nemmeno un dito, l'idea che qualcuno potesse crederlo lo uccideva.
    Non ribattè alla palese provocazione, sapeva che frequentava Hogwarts e non tornava al nord troppo frequentemente, ma lei non sembrò volerne parlare. Afferrò la veste lunga e la guardò silenzioso infilarla.
    Strinse la cartellina al petto e fece un passo indietro per lasciarla passare, ma poi chiese senza punto di domanda "Possiamo f-fare un pezzo di strada insieme" e quello gli costò un atto di coraggio enorme, anche perchè lei non sembrava averne minimamente voglia.
    Il gelo lo colpì di nuovo muovendogli i capelli sul capo, si infilò il cappello velocemente e faticò quasi a starle al passo. Rimase in silenzio seguendo la sua scia in silenzio.
    "Non senti freddo con quei guanti leggeri?" chiede poi timidamente, in cerca di un qualsiasi inizio di conversazione "Ho ripreso a frequentare Durmstrang" aggiunge "...e puoi rallentare? Perchè stai correndo?".
     
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14 replies since 3/10/2021, 07:30   270 views
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