Un po' di relax con "intrusione"

Privata

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  1. Arya*
     
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    Notò l'espressione sul viso di Damon confusa, mentre delicatamente lasciava andare la francese. In quel momento la ragazza si sentiva in imbarazzo. E non provato soltanto dal contatto fisico, ma per il modo in cui essa aveva reagito davanti al ragazzo. Si stava chiedendo a cosa l'amico stesse pensando in quel momento. Lo comprese solo dopo che le chiese cosa non andasse. Dal suo tono di voce sembrava confuso, come l'espressione che Arya le aveva visto poco fa sul volto, e non poteva biasimarlo. No, sto bene... Disse con lo sguardo chino verso il basso, non aveva il coraggio di guardarlo in faccia. Era ovvio che dopo quella reazione Damon non si sarebbe di certo bevuto le sue parole.
    Apprezzò il fatto che si allontanò da lei lasciandole il suo spazio, e ciò le fece capire che il Grifondoro probabilmente l'aveva capito. Allo stesso tempo si sentiva anche in colpa per quella strana reazione, non voleva che il ragazzo pensasse che fosse stato lui a fare qualcosa di sbagliato, ma non riusciva a comunicarglielo. Semplicemente perché non ne voleva parlare.
    Si immerse completamente in acqua restando però ancora ferma lì a quel punto. Si bagnò il viso come se volesse togliersi l'espressione nervosa dalla faccia. Si voltò poi verso Damon che le aveva chiesto come stesse andando questo primo mese a scuola. Apprezzò anche il fatto che cercò di cambiare argomento. Bene. Le lezioni sono interessanti e sto imparando tante cose. Permanenza rovinata dalla presenza inaspettata del suo fratellastro, figlio riconosciuto di suo padre, l'aveva volutamente rimosso dalla conversazione. Era quello che più che altro rovinava la sua permanenza in quella scuola. O meglio, la sua serenità.
    Non le aveva dato una risposta esaustiva, se ne rendeva conto. Arya poteva dirle tante altre cose riguardo questo suo primo mese, ma si rendeva conto che nonostante il tentativo di cambiare argomento da parte dell'amico, l'imbarazzo tra loro continuava a sussistere e lei non si sentiva più a suo agio. Non riusciva a far finta di niente.
    Damon d'altro canto cercò di cambiare nuovamente argomento dando a lei la possibilità di scegliere cosa voler fare. Alla Grifondoro in quel momento non veniva in mente assolutamente nulla da poter fare. Non disse nulla infatti, restò in silenzio, limitandosi a raggiungere l'amico nuotando in sua direzione e fermandosi poi ad una certa distanza da esso. Quell'atmosfera tesa che si era creata tra i due non sarebbe mai sparita se la Blanchard non chiariva con il ragazzo la sua reazione di poco fa. Non avrebbe voluto parlarne, non le piaceva parlare con gli altri delle sue debolezze e dei suoi disagi, ma si rendeva conto che il Grifondoro meritava una spiegazione. Ti chiedo scusa per prima. Le disse improvvisamente dopo qualche minuto di silenzio. Io... Non sopporto il contatto fisico, mi sento a disagio quando vengo toccata... Il motivo però non lo avrebbe mai rivelato, anche perché anche Arya era confusa su esso, lo aveva sempre attribuito al fatto che aveva passato anni a difendere e a vedere sua madre picchiata dal suo attuale marito, ma neanche lei era così sicura che il motivo fosse quello. Tu non hai fatto niente di male, è un problema mio che probabilmente dovrò risolvere, non lo so... Anche perché non succedeva proprio con tutti, c'erano persone nella sua vita che Arya riusciva ad abbracciare senza problemi, anche se non lo faceva spesso. Di sicuro tra i problemi che aveva nella sua vita, quella particolarità era sempre stato l'ultimo dei suoi pensieri.
     
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13 replies since 28/9/2021, 15:17   258 views
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