Corso estivo

per tutti i lupi e lycan del castello

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    -E ci ritroviamo di nuovo qui, insieme- dico ad Audrey che sta al mio fianco mentre sotto il sole cocente di agosto varchiamo i cancelli di Hogwarts.
    -Alla fine non sono morta- le faccio presente conscia che ormai tutto il corpo auror sa cosa mi sia successo – mi serviva un negromante per parlare con quella Bu-rava donna di mia nonna- mi correggo in corner e lo so che non si fa, i morti sono morti, le nonne sono sacre ecc ecc.
    -Fino ad arrivare alla mia quadrisavola minimo. Non ho tenuto il conto ma tutte sembravano molto arrabbiate per il fatto che non mi avessero uccisa da piccola- mi schiarisco la voce e la imito – “neanche ci dovevi arrivare a prendertela la maledizione, tuo padre è un insulto per la famiglia! Muori ora! Meglio tardi che mai!”- tremende le vecchiette oh – Ci è voluto lo charme di Max per arrivare al nocciolo della questione, e il mio antenato Ajitabh che si è mosso a pietà e gli ha dato la soluzione-
    Una cantilena che mi ha spezzata in due, in quel momento credo davvero di aver desiderato di morire, ma il mostro è defunto dentro di me ed è rimasta solo la creatura.
    Non sappiamo se sia definitiva come cosa, se si ripresenterà o se è stata annientata per sempre, quello che so è che non accadrà comunque nell'imminente futuro.
    -Hai saputo del ragazzo che ha attaccato una studentessa? Merlino bono, dopo gli obscurali e la presunta ricomparsa di Voldemort non si è capito più niente, io Damon lo conosco, posso capire .. che ne so Scott, ma Damon.. - non me ne capacito.
    -Quello che hanno fatto non ha solo devastato i veggenti, ma tutti in un modo o nell'altro, lycan, ragazzi con picchi di magia involontaria.. non se ne capisce più niente-
    Ci presentiamo nella tenuta e aspettiamo che i ragazzi arrivino.
    Tra i presenti scorgo Nerissa e se il fiuto non mi inganna .. è incinta?
    Guardo anche gli altri con lo sguardo e sgancio un sorriso a Damon che mi è sempre stato tanto simpatico, non me ne capacito che abbia perso la pazienza.
    -Bene ragazzi, io sono Priyanka e lei è la mia collega Andromeda.
    Spero che non ci vediate come delle scocciatrici che in pieno agosto bramano dalla voglia di rovinarvi le vacanze
    - anche se così potrebbe sembrare – so che fa un caldo da morire, noi poi.. lo percepiamo anche di più- e con noi mi riferisco ai lycan che come me hanno il sangue che ribolle a mille.
    -Quello che vogliamo offrirvi è un aiuto, psicologico ma anche fisico, nel senso che vogliamo aiutarvi a gestire la creatura che avete dentro di voi- e qui cedo la parola alla mia collega.
     
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    Per fortuna tutto si è risolto per il meglio”, fu il commento della mannara una volta che la sua collega ebbe terminato il resoconto di quelle che erano state le vicende che l’avevano vista quasi rimetterci la vita, a causa della maledizione della sua famiglia. Andromeda era tornata ufficialmente in servizio da poche settimane: si portava ancora gli strascichi della malattia ma Cesar, che l’aveva seguita fin dal primo momento, dopo aver consultato gli ultimi accertamenti aveva appurato che la sua salute si fosse ristabilita a sufficienza per permetterle quanto meno di riprendere l’addestramento. I dubbi sul suo lavoro non l’avevano mai abbandonata, tutt’altro: via via che aumentavano le sue visite in Accademia il desiderio di cambiare rotta faceva capolino con prepotenza e richiedeva altrettanta forza per essere messo a tacere. L’incarico che avevano ricevuto dalla Preside era stato una valida distrazione in tal senso: Andromeda non aveva più avuto modo per pensarci, troppo concentrata sull’organizzazione del corso per i figli della luna. Ad Hogwarts si era verificato uno spiacevole episodio che aveva visto un lycan perdere il controllo e aggredire una studentessa e la Rei temeva che potesse costituire soltanto la punta dell’enorme iceberg contro cui rischiavano di schiantarsi e colare a picco.
    Non lo conosco, ma non mi stupirei se scoprissimo che ha reagito sotto istigazione. Non sarebbe una novità: alcuni maghi amano particolarmente metterci in cattiva luce”, commentò tagliente. Anche se avesse ascoltato entrambe le campane non si sarebbe schierata né dall’una né dall’altra parte: il suo ruolo per quel giorno non consisteva nel giudicare nessuno dei ragazzi che avrebbero partecipato a quel corso, né aveva la presunzione di risolvere eventuali conti in sospeso che potevano avere con la loro parte di creatura, bensì incanalarli in un percorso di autoconsapevolezza che potesse permettere loro di proteggersi da sé stessi prima ancora che dal mondo esterno.
    Andromeda si ritrovò a sospirare profondamente, condividendo le stesse preoccupazioni della sua collega. Il loro mondo era sprofondato nel caos da anni, ma più andavano avanti più diventava difficile limitare i danni. Gli stessi ministeriali brancolavano ancora nel buio.
    Questi ragazzi non sanno neanche dei power swing e di poterne essere soggetti. Ci toccherà fare un salto nel passato”, Andromeda incrociò le braccia al petto, chiudendosi in uno stato riflessivo. Prima di recarsi a Hogwarts aveva soppesato a lungo sulle parole giuste con cui affrontare con loro quegli argomenti; non era conosciuta per il suo tatto, quando discorreva il più delle volte risultava volutamente pungente e provocatoria, e sebbene mantenere i nervi saldi fosse una parte importante delle esercitazioni pensate per quei ragazzi non era sicura che per tutti fosse la strategia giusta da usare, soprattutto come impatto iniziale. Alla fine aveva deciso di lasciarsi guidare dall’istinto e di adattarsi anche in base a chi si sarebbe trovata davanti. Diede un’occhiata all’orologio da polso constatando che si era fatta ora, i ragazzi sarebbero giunti a momenti. Le facce di ciascuno di loro non le dicevano niente, se aveva conosciuto qualcuno nella brevissima parentesi che l’aveva vista come docente di erbologia non lo riconobbe.
    Fu Priyanka a occuparsi delle presentazioni e dell’introduzione al corso, stemprando il possibile disagio e i probabili fastidi con la leggerezza del suo carattere e per questo la lycan ebbe la sua gratitudine.
    Union Chapel, tre anni fa. Aspettavo in fila al botteghino per ritirare i biglietti dei Marauders Extraction. Questo ragazzo era un mio coetaneo, mi osservava da un po’. Ad oggi non ho ancora la più pallida idea di chi fosse; lui, al contrario, per motivi che non sto a spiegarvi, mi riconobbe. E conosceva la mia natura di creatura: sapeva di avere davanti un lupo mannaro” al tempo aveva smesso da un po’ di nascondere la cicatrice sul collo dietro ampi foulard; inizialmente aveva creduto che il mago avesse basato le sue supposizioni sui segni lasciati dal morso, ma questi aveva usato parole ben precise che soltanto una persona messa a parte di certi fatti avrebbe potuto conoscere. Durante il lungo Periodo Oscuro che aveva visto i Mangiamorte al potere per quasi due anni mezzo mondo magico era stato tappezzato con il volto della mannara insieme a quelli di tutti gli Auror che si erano rifiutati di servire Moon e i suoi seguaci: Andromeda era riuscita a sottrarsi al censimento dei nati babbani risparmiandosi il carcere e con esso una fine miserabile ma non appena lo aveva fatto era stata bollata come “ricercata”. Era la sola spiegazione plausibile che aveva trovato al tempo.
    Ricordo bene cosa provai mentre mi offendeva deliberatamente: una fame incalzante e inarrestabile che creava un buco nel petto che andava via via espandendosi, impossibile da colmare o da arginare. Non saprei dirvi con esattezza cosa mi disse di preciso e non ha neanche importanza: in quel momento ero così arrabbiata che sarebbe bastato qualsiasi pretesto per farmi scattare. Di fatto scattai”, Andromeda sciolse la stretta e nascose le mani dietro la schiena, afferrandosi un polso. Lo sguardo smeraldino saettò da un ragazzo all’altro, soffermandosi su una ragazza che sembrava in stato interessante.
    Conclusi la serata seduta nella sala interrogatori del quartier generale degli Auror, con il capo auror seduto dall’altro lato del tavolo. Appurò che l’aggressione non dipese da me, le creature risentivano gli effetti di un incidente avvenuto quell’anno: squilibri nel flusso della magia la alternavano di continuo ed ebbero come conseguenza i power swing, con maghi e streghe soggetti a continui attacchi di magia involontaria o l’assenza improvvisa della stessa, e una maggiore sensibilità nelle creature con episodi sempre più frequenti di aggressività e perdita di controllo. Attualmente la situazione si è stabilizzata ma ben lungi dall'essersi risolta”, Andromeda inspirò a fondo. Sapeva che qualcuno si sarebbe chiesto perché includere anche i lupi mannari, considerando che il pericolo fosse limitato alle notti di luna piena. Purtroppo i mannari non erano esenti dagli sbalzi d’umore, differivano dai lycan per l’impossibilità di trasformarsi in creatura.
    Il Capo Auror avrebbe potuto rilasciarmi ma non lo fece: al tempo vivevo ancora con disagio la mia natura di mannaro, se mi fossi ritrovata di nuovo davanti quel mago non avrei risposto delle mie azioni. Allora mi era parsa una decisione ingiusta”, un sorriso sarcastico curvò le sue labbra. Era stato grazie a lei e ad altri lupi come lei che, sottoponendosi volontariamente agli esperimenti dei guaritori, era stata trovata una cura al lupum, il virus che pochi anni prima aveva sterminato una buona fetta della comunità magica. Grazie all’antidoto quel ragazzo poteva essere libero di decidere della sua vita, di offendere deliberatamente le creature come lei; era questo ciò che in quella cella Andromeda si era ripetuta costantemente. Lei era stata provocata ma alla fine della storia lui era a piede libero.
    Con il senno di oggi quella notte in cella mi è servita a capire che, prima di proteggere quel ragazzo, il Capo Auror aveva cercato di proteggere me… da me stessa. Dall’odio e dalla rabbia che mi stavano dilaniando e che presto tardi avrebbero ucciso”, Andromeda fece una breve pausa per carpire le reazioni dei ragazzi dalle loro espressioni. Poteva risultare pesante come discorso, purtroppo era indispensabile affinché tutti loro capissero che, quanto accaduto a lei, poteva succedere a uno qualsiasi dei presenti e con conseguenze assai peggiori di una notte al fresco.
    Insegnarvi a proteggervi è quello che speriamo di ottenere cominciando con voi questo percorso di autoconsapevolezza. Prima di occuparci della sicurezza dei maghi è la vostra in quanto creature, persone, che ci interessa.”, il mondo là fuori non sarebbe stato clemente, così come per certi versi poteva non esserlo neanche quello interno al castello. Hogwarts era fatta di studenti come loro dai pensieri e dalle storie più disparati: esisteva la possibilità di incontrare qualche testa calda che li offendesse e istigasse, e loro dovevano imparare a proteggersi.
    Quel che vorrei chiedervi, per cominciare, è di riflettere su un episodio che vi ha fatto perdere il controllo e analizzarlo con uno sguardo esterno. Cosa vi ha fatto scattare? La persona o la situazione in cui vi siete trovati o ciò che queste vi ricordano? Potendo riscrivere le vostre azioni per ottenere un epilogo diverso, come vi comportereste? Nel mio caso in parte risentivo dei flussi di magia ma le parole di un estraneo non mi avrebbero toccata così tanto se fossi stata pronta ad accettare la mia natura. Se ritenete di non aver ancora perso il controllo riflettete su una situazione ipotetica: c’è qualcosa che vi indispone al punto da potervi spingere a scattare? Le emozioni negative giocano un ruolo fondamentale in questo: cosa alimenterebbe la vostra rabbia, le vostre paure?

    Tempo fino all'11/8 pomeriggio per rispondere. Come anticipato da Priyanka la Rei vi ha mandato una Gufo per convocarvi, se on gdr siete a conoscenza delle vostre rispettive nature giocatevela come tale, in caso contrario vi è ignoto chi tra di voi sia lycan e chi mannaro. Agite pure liberamente restando coerenti con l'indole del vostro pg: potete porre domande ed esporre i vostri dubbi se ne avete, scegliere di prestarvi all'esercizio o astenervi ecc, senza alcuna costrizione. Noi ci regoleremo di conseguenza cercando un altro approccio per coinvolgervi :) Buon divertimento a tutte/i!




    Edited by ×Ashelia× - 26/8/2021, 16:14
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    Kisuke Urahara

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    Sapevo molto bene che il momento del corso estivo sarebbe arrivato, anche perché ero forse l’unico a cui era stato comunicato con maggiore anticipo rispetto agli altri. L’unica cosa che sapevo era quella di non essere solo, anche se realmente mi importava poco, solo o con qualcuno ci sarei andato comunque. Non sapevo chi avrebbe gestito questo corso, attendevo solamente la convocazione per sapere la data e l’ora dell’inizio. Sicuramente andava molto meglio ora rispetto a maggio, quand’era successo ciò che era successo. Era difficile da dimenticare, anzi volevo proprio non dimenticare per comprendere la pericolosità che avevo dentro, i miei istinti che avrebbero potuto portare via due vite in pochi attimi. Quando vidi arrivare il gufo non ne rimasi sorpreso, presi il biglietto leggendo dove si sarebbe tenuto il tutto. In cortile all’aperto i primi giorni di agosto. Mi avrebbe spezzato un po’ le vacanze ma poco importava, era meglio sistemare me stesso prima. Arrivai così all’appuntamento, ritrovandomi davanti Priyanka, certo che la conoscevo, era una ex studentessa serpeverde che avevo incontrato gli anni passati. Nonostante mi abbia sorriso sono sicuro che sappia molto bene cosa è successo poco tempo prima qui a scuola. Le sorrido di rimando, rimanendo leggermente in disparte rispetto agli altri, anche perché oltre a Nessie, che non sapevo facesse parte della grande “famiglia”, vi era anche il piccolo serpeverde del primo anno. C’era anche il ragazzo venuto dal nord, ma di lui non è che mi importava molto non avendoci mai parlato. Fortunatamente il tempo venne preso dall’altra donna presente, che non conoscevo affatto, ma che iniziò a spiegare alcune nozioni importanti. Può ancora succedere che questo power swing colpisca le creature come noi? Anche perché ora che ci pensavo, era da un po’ di mesi che sentivo una maggiore rabbia e aggressività e non sapevo da dove arrivava, contando anche sul fatto che gli eventi che mi avevano visto protagonista non erano stati esattamente a mio favore. Ricordavo bene la festa di san valentino, lo scherzo di Oliver a Rose, la rottura con Rose, tutti insieme sicuramente avevano creato in me una specie di rabbia repressa. Riflettendo su quanto mi è accaduto, a saperlo sarei andato via prima, ma la mia controparte era abbastanza incalzante, anche senza conoscere realmente la mia vera natura. Forse avrei fatto meglio a trovare un modo per scaricare tutto ciò che mi stava accadendo prima di quell’incontro.

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    It's the feeling of betrayal, that I just can't seem to shake

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    C'era qualcosa di più assurdo che ritrovarsi, nonostante la bocciatura, costretti a frequentare il castello anche in pieno Agosto? No, non c'era, ne ero matematicamente certa.
    La gravidanza mi aveva letteralmente sfiancato, specialmente negli ultimi mesi, motivo per cui avevo saltato praticamente la maggior parte delle lezioni; non mi ero troppo stupita di dover ripetere l'anno ma ritrovarsi d'estate , quello proprio non me lo ero aspettato affatto ma , lo sapevo, alla Rei non si poteva certo dir di no; quindi avevo lasciato la piccola Cassie con suo padre.
    La bambina era nata da neanche un mese e già pareva aver messo in scacco sia me che Eric, starle dietro era bello quanto estremamente faticoso e, visto il parto così recente, c'era ancora un rigonfiamento, lì, dove c'era stato un piccolo essere scalciante che ora urlava e pretendeva attenzioni praticamente ogni minuto.
    Cominciai a tormentarmi le mani, mentre Pry e una donna dal pallore inquietante, se ne stavano lì a spiegarci tutto ciò che aveva portato alla necessità di quell'incontro. Mi guardai intorno cercando con lo sguardo Scott ma prima ancora che potessi rivolgergli un qualsiasi saluto, Andromeda, ci pose una serie di domande.
    Mi sforzai di farmi vedere partecipe, per quanto la mia testa fosse ben oltre quel castello, fosse a chiedersi se Eric avesse strozzato nostra figlia o se li avrei ritrovati a ridere con la casa in disordine e pappa di bambino sparsa su ogni muro . Non era difficile trovare nei miei ricordi un momento in cui la mia natura aveva preso il totale sopravvento su di me, coadiuvata dal mio pessimo carattere ; attesi che Damon finisse il suo intervento, per poi prendere la parola a mia volta
    << Cercherei di non andare nel panico, intendo, se potessi tornare indietro ... Nel mio caso spesso è la paura a fare da leva >> ammisi
    << Ogni volta che ho provato la sensazione di essere con le spalle al muro e non sono riuscita a trovare una soluzione alla svelta ... E' successo quello che non doveva succedere e la gravidanza ha solo peggiorato questo aspetto, ora ho paura per me ma ho ancor più paura per mia figlia>> conclusi.



    Citato Scott e Damon
     
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    Imprecazioni continue uscirono dalla bocca di Christian quando la preside gli consegnò una lettera, dove stava scritto che in pieno agosto doveva frequentare un corso riguardante la sua natura di licantropo, insieme ad altri che come lui avevano un problemino con il lupo dentro di loro. Era stato uno stupido a svelare la sua natura ad una completa estranea, ma aveva affermato di non volerlo farlo sapere a nessuno categoricamente, non capiva perchè la sua richiesta non era stata accolta ma anzi, -oltre al danno, la beffa- l'avevano chiamato per controllarlo. Preferiva di gran lunga, passare quest'ultimo mese di vacanze in giro con i suoi amici, o da Sky in Alaska, invece doveva stare al castello a sorbirsi una lezione extra a cui non aveva nessuna intenzione di partecipare. Stava pensando di non andarci ma la curiosità di sapere quanti come lui giravano per il castello, prese il sopravvento. Per questo motivo si preparò ed andò verso la tortura lezione.
    Arrivando all'incontro Christian notò alcune persone dal volto familiare, in primis il tizio di Durmstrang. Ma non doveva sloggiare? Poi la prefetto della sua casata, a cui aveva sempre sfuggito, per fare in modo di non essere beccato a fumare e/o bere, sorridendo per tutte le volte che gliel'aveva fatta sotto al naso. E infine, il ragazzo Grifondoro che aveva attaccato Vanja, non tanto da fargli perdere il bambino. Ci voleva un applauso per essere una completa schiappa anche nel perdere il controllo.
    Ci accolsero due tipe che presentandosi, fecero chiaramente intendere di essere una mannara e l'altra lycan. Forse questo corso poteva rivelarsi interessante, non per le creature, ovviamente, ma per le ragazze fighe che lo conducevano. Ascoltò con scarsa attenzione i loro racconti, forse un po' si rispecchiava in ciò che avevano detto, soprattutto sulla perdita del controllo, ma non l'avrebbe mai ammesso. Alcuni di loro porsero delle domande, lui invece si limitò a dire: "Mai perso il controllo." BLUF! In forma animale l'aveva perso svariate volte e da umano invece, gli veniva difficile controllare le sue emozioni, finendo per cadere sempre nel tunnel dell'alcool. "Possiamo andare adesso?" Chiese, con tono annoiato, facendo trasparire dalla sua voce quanto per lui fosse inutile quel teatrino che avevano messo su.
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    Col suo trasferimento permanente a Hogwarts non credeva fosse compreso nel pacchetto una obbligatoria e per nulla richiesta lezione sul come controllare la bestia che lo possedeva a ogni luna piena, ma evidentemente era così. Come se fosse una cosa possibile. Per anni aveva tentato di trovare un modo per controllarsi durante le trasformazioni, ma era impossibile, la bestia feroce e assetata di sangue aveva una vita propria, che a ogni singola luna piena interferiva con la vita di Axel. Nonostante il suo totale dissenso al prendere parte a una stronzata del genere, decise di andare, doveva mostrarsi quanto meno disponibile e fare di testa sua ignorando il gufo della sua nuova preside non gli sembrava il modo più appropriato per iniziare il suo nuovo percorso di studi. Stanco e assonnato si diresse verso il luogo dove si sarebbe tenuto il corso, non ci mise molto avendo approfittato della possibilità di rimanere al castello durante l'estate. Squattrinato com'era non si poteva di certo permettere un'appartamento in quei di Londra e il laboratorio di Ethan, come aveva chiarito più volte lo stesso, non era un hotel dal quale si poteva entrare e uscire ogni santissimo giorno. Al suo arrivo il mannaro diede un veloce sguardo in giro, per prime vide due piacenti donne, che si presentarono poi come le referenti del corso, in seguito adocchiò la giovane serpe che come pochi sapeva fargli balzare i nervi alle stelle e infine scrutò distrattamente i presenti restanti, non ci aveva mai avuto a che fare, ma sapeva che uno di quelli aveva aggredito una corvonero gravida e solo un coglione avrebbe potuto perdere il controllo in quel modo. Al posto suo, se avesse avuto la possibilità di controllarsi, ci sarebbe sicuramente riuscito e non avrebbe mai permesso ad una stupida bestia di prevalere sulla propria volontà. La lezione iniziò e come il ragazzo aveva intuito prima ancora di cominciare, era di una noia pazzesca, si parlava di quanto fosse dura controllare la bestia che era in ognuno dei presenti, di esperienze passate che li avevano fatti scattare e di eventi che i ragazzi avrebbero voluto cambiare. Axel sapeva bene quale evento avrebbe voluto riscrivere ma mai ne avrebbe fatto parola davanti a qualcuno, l'unico a conoscenza di ciò che era accaduto quel giorno era Ethan e nessun'altro sarebbe mai venuto a conoscenza del suo più grande segreto. «Non intendo prendere parte al vostro momento sincerità, non vedo perché dovrei parlarvi a cuore aperto dei miei ricordi né tantomeno dei miei rimpianti» Disse con voce stizzita e annoiata dopo l'ennesimo racconto strappalacrime del "come e perché avrei dovuto agire diversamente". «Non capisco nemmeno perché io sia stato convocato qua in mezzo, non sono un lycan e a dire il vero avrei preferito mantenere privata la mia natura, non capisco davvero il senso di tutto ciò» Aveva tentato di trattenersi, ci aveva provato sul serio, ma più la lezione andava avanti e meno capiva il senso di convocare un mannaro ad una lezione sul controllo. Era come invitare un cieco a partecipare a un laboratorio per allenare e migliorare la vista, inutile. Axel avrebbe comunque perso il controllo a ogni luna piena e poco importava se durante il resto del mese poteva apparire nervoso o aggressivo, non sarebbe di certo stato quello stupido corso a farlo sentire meglio.
     
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    Il primo a prendere parola fu un ragazzino dai capelli castani. Chiese se tutti loro allo stato attuale potessero essere condizionati nell’umore a causa dei power swing. Andromeda annuì con un cenno del capo.
    La situazione negli ultimi anni si è stabilizzata ma non escludiamo possano verificarsi di nuovo.”, spiegò. La mannara non si meravigliò di dover dare maggiori informazioni al riguardo e onde fugare qualsiasi dubbio – e qualsiasi tentativo di nascondersi dietro di essi usandoli come alibi – prese parola dopo essersi scambiata un breve cenno di intesa con la sua collega.
    Agli indicibili spetta il compito di segnalare la comparsa di anomalie nel flusso della magia. Il loro intervento fu fondamentale per il mio rilascio, permise al Capo Auror di appurare che quello scatto non dipese completamente da me”, se gli Indicibili avessero smentito la presenza di anomalie loro e loro soltanto restavano responsabili delle proprie azioni e ne avrebbero risposto personalmente con tutte le conseguenze del caso.
    Lo credi veramente?”, domandò una volta che lui si fu espresso, guardandolo negli occhi. Andromeda si era trovata al suo posto solo pochi anni prima, aveva ventiquattro anni quando quel ragazzo l’aveva istigata portandola ad aggredirlo e per tutta la durata del colloquio nella sala interrogatori non aveva fatto altro che pensare la prossima volta ci penserà due volte prima di provocare un lupo mannaro. La consapevolezza dell’errore era arrivata tempo dopo; quel che cercava di capire in quel momento, davanti a tutti quegli studenti, era quanto ci fosse di sincero nelle loro parole e quanto invece fosse frutto di condizionamenti esterni. Nel secondo caso non avrebbero ricavato nulla: a lei non interessava giudicare nessuno di loro, non esistevano risposte giuste o sbagliate, per quei ragazzi si trattava soltanto di un’occasione per conoscere meglio sé stessi e confrontarsi con creature come loro che avevano sulle spalle esperienze simili, ma affrontate nei modi più disparati.
    Sarebbe cambiato qualcosa se prima di quell’incontro avessi scaricato la tensione? Oppure esiste una piccola parte di te che pensa che quella ragazza se la sia andata a cercare? La prossima volta ci penserà due volte prima di provocare un lycan, concordi?”, poteva sembrare in contraddizione con quanto pronunciato poco prima ma aveva bisogno di sapere fino a che punto potevano rivelarsi pericolosi, per sé stessi e per gli altri, eventuali omissioni, eventuali tentativi di sminuire quanto provavano non sarebbero stati d’aiuto. La seconda a prendere parola fu la ragazza dagli occhi chiari e dalla carnagione lattea. Nonostante l’evidente reticenza a parlare, espresse le proprie preoccupazioni, accennando alla sua bambina. Lo sguardo della mannara si ammorbidì: per condizioni genetiche non avrebbe mai potuto avere figli, eppure si sentiva affine a lei provando le stesse preoccupazioni per i suoi nipoti.
    Come ti chiami?”, le chiese, poi proseguì, “La paura gioca un ruolo fondamentale nella nostra sopravvivenza. Abbiamo paura nel momento in cui ci troviamo di fronte a una situazione che non conosciamo e che percepiamo come una minaccia. Questo non significa che la minaccia sia necessariamente reale o immediata”, poteva accadere che venisse percepita come tale, e in tal caso le sensazioni che si provavano erano amplificate e sfalsate. Imparare a distinguere situazioni e situazioni era un livello a cui potevano ambire per cominciare.
    Bel tatuaggio. Ho notato che è cambiato spesso da quando sei arrivata qui”, passandole accanto accennò all’albero di ciliegio tatuato sull’avambraccio destro.
    Il cambiamento avviene in modo casuale o sotto condizioni particolari?”, se fosse stato indicatore del suo umore poteva essere qualcosa di concreto e immediato a livello visivo a cui ancorarsi per non perdere il controllo e restare presente a sé stessa. Qualsiasi cosa andava bene per cominciare, ancor meglio se si trattava di qualcosa che avevano a portata di mano e a cui erano legati.
    Il ragazzo più giovane del gruppo non si mostrò collaborativo, anzi espresse senza neanche troppi problemi il desiderio di andare via. E non fu il solo. Quello più ostile si rivelò uno degli studenti più grandi del gruppo, Andromeda non poté neanche dargli torto. Anche lei al loro posto sarebbe stata a disagio, per non dire infastidita.
    Non ancora”, rispose tranquillamente alla richiesta di poter andare via.
    Ma non siete costretti a parlarne se non ve la sentite.”, potevano tenere per loro le proprie riflessioni se l’idea di esporsi non rientrava nelle loro corde. Confidarsi richiedeva predisposizione e una grande fiducia verso il proprio confidente, quanti mesi aveva impiegato lei ad aprirsi con il suo “mentore”? Come pretendere che loro lo facessero dopo pochi minuti, o dopo una manciata di incontri?
    Neanche io sono un lycan. Non mi trasformerei se perdessi la calma ma questo non significa che sarei meno pericolosa. Come vi ho già spiegato prima, se dovessero verificarsi picchi nel flusso magico tutte le creature sarebbero soggette a pesanti sbalzi d’umore, soprattutto aggressività.” commentò, guardandolo negli occhi verdi colmi di astio. Non avevano potuto agire diversamente: la preside era stata chiara, aveva ritenuto necessario estendere il corso alle creature presenti al castello più soggette alla perdita del controllo.
    Capisco la vostra irritazione. Possiamo garantirvi che nei limiti del possibile la vostra privacy verrà rispettata: le uniche persone a conoscenza della vostra reciproca natura di creature, al di fuori dello staff scolastico, siete voi. Confidiamo nella discrezione di ciascuno dei presenti affinché resti così”, se non erano pronti a condividerla con gli altri non li avremmo forzati.
    Se non avete altre domande o obiezioni passeremmo alla pratica. Voi due restate qui con me”, Andromeda fece cenno alla lycan con il tatuaggio e al mannaro dagli occhi verdi di non muoversi.
    Gli altri seguano Priyanka. Arrivati a destinazione vi spiegherà tutto”, la mannara attese di restare sola con i due ragazzi prima di illustrare loro cosa avrebbero fatto da quel momento in poi. A quel punto impugnò la bacchetta e la sfilò dalla fodera.
    L'esercizio che vi propongo intende testare le vostre reazioni in particolari situazioni di stress fisico o emotivo. Serve a voi per imparare a conoscervi meglio e ad accettare le emozioni negative, e noi per capire su cosa intervenire in modo da aiutarvi a mantenere il controllo. Mi affronterete insieme in duello finché non sarete riusciti a disarmarmi o a neutralizzarmi.”, lo sguardo smeraldino di Andromeda si soffermò in particolare sulla ragazza. Rya non aveva comunicato loro informazioni sul suo status, poteva essersi sbagliata ma nel dubbio ritenne saggio chiedere.
    Se per salute o altri motivi non foste in grado di duellare ditelo adesso e potrete astenervi. In caso contrario, mano alle bacchette: a voi la prima mossa
    Tempo fino al 18/8 per postare.
    Axel e Nerissa restano con Andromeda, Christian e Damon si spostano con Priyanka da un'altra parte della tenuta. Aspettate il post di Priyanka prima di postare.
    Non esagerate con il numero di incantesimi (sarebbe preferibile farne massimo 4 in totale, tra incantesimi offensivi/difensivi). Se avete dubbi contattateci per mp o su fb!


    Edited by ×Ashelia× - 26/8/2021, 16:14
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    Sono pienamente d'accordo, quante volte veniamo istigati? Fa parte della natura umana essere dei veri e propri rompi coglioni verbali, e quindi? Io non giustifico la reazione.
    Siamo più forti della media? Si. Per questo dobbiamo replicare a tono? Spaventare? Farci rispettare con la forza?
    Ma anche no.
    Non è che essere lycan sia un vanto o una passeggiata.
    Siamo nati maledetti, non gioisco quando le mie ossa si trasformano, quando i miei arti si accorciano e quando le mie tette diventano pressocchè inesistenti.
    Io non mi divertivo neanche quando non dormivo la notte per timore di trasformarmi e uccidere le mie compagne di stanza.
    No, non è per niente divertente.
    -A te l'onore, sono troppo giovane per avere la pazienza zen che sono certa tu abbia- non le sto dando della vecchia ma sono cosciente che appena due anni fa io sarei stata al loro posto, la metà di loro li conosco, abbiamo frequentato lezioni insieme, eravamo compagni.
    Potessi avrei un altro tipo di approccio, tipo li prenderei a schiaffi finchè non acquistano un po' di buon senso, ma i ruoli son cambiati e anche i modi me lo impongono.
    Ascolto Damon, è il primo a parlare, è anche il motivo per il quale sono tutti qui, chissà se lo sanno.
    -A saperlo ..- dico in risposta alle sue parole – il bello è che non hai una sfera di cristallo né sei un veggente che io sappia.
    Non puoi prevedere, puoi solo controllarti-
    guardo anche gli altri due Lycan – vorrei fosse chiara una cosa, Nerissa mi conosce, sa perfettamente il mio percorso, e una cosa che mi sento spassionatamente di dirvi è che nessuno di voi può essere messo nella comoda nicchia dei “ragazzi normali”, perchè non lo siete- questo è un punto fondamentale, un passaggio che non devono ignorare né prendere sotto gamba.
    -Noi siamo creature, noi non possiamo prenderci il lusso di essere normali, di poterci arrabbiare se qualcuno ci istiga, non possiamo permettercelo-
    Mi rivolgo nuovamente a Damon e lo fronteggio – cosa ti ha detto per farti arrabbiare tanto, mh? Che sei un uomo mediocre? Che fai schifo come persona? Che sei rivoltante? Che tutti..- e allargo le braccia per comprendere più dei presenti – ti reputano un insulto alla società? - gli lascio il tempo di metabolizzare per poi continuare – e quindi? Lo sei? - lo lascio respirare e ora mi rivolgo a tutti quanti – a volte le persone offendono per il puro piacere di farlo, ma se quello che dicono non è vero .. perchè prendervela? Voi più di chiunque altro dovreste entrare in questa mentalità per essere forti, più di chi vi istiga-
    Audrey interviene nell'intervento di Nerissa e io mi focalizzo sull'altro ragazzino che sembra impaziente di andare via – ti sembra che puoi andare? - annuso l'aria attorno a lui – più di tutti qui puzzi di baby cucciolo.
    Avevo più o meno la tua età quando anche io ho scoperto di essere un lycan.
    Perdere il controllo ti capita più volte di quanto vorresti, vero? Dimmi.. hai una ragazza?-
    gli sorrido affabile – non ti sfiora neanche il dubbio che potresti essere un problema per la sua salute?
    Tra ragazzi di solito si discute, come si dice.. l'amore non è bello se non è litigarello, no?
    Non vorresti essere certo di non ritrovartela con degli artigli conficcati nella carne?-
    tiro fuori i miei di artigli e gli faccio la mossa muovendo l'aria davanti alla sua faccia – bello controllarli vero? A già.. non ne sei capace, perchè tu per primo non ti accetti, come puoi pretendere che sia lei a farlo?-
    L'ultimo ad esprimere il suo dissenso è il lupo mannaro.
    Lo guardo e decido di ignorarlo.
    Se non lo facessi allora dovrei dirgli che si trova in una scuola ed è un porta bandiera delle cinque x più pericolose del mondo magico. Non può permetterselo di rimanere nell'anonimato.
    Allora lascio parlare Audrey e faccio cenno ai due ragazzi di seguirmi.
    -So perfettamente che sei del primo anno, ma sono dell'idea che se usi il cervello puoi mettermi in difficoltà anche con gli incanti che hai appreso quest'anno- poi guardo Damon – lo stesso vale per te.
    Vorrei da voi impegno, voglio che tiriate fuori la vostra personalità.
    La noia mettetela da parte per un po' e se vi credete i migliori del mondo allora fatemelo vedere, attaccatemi, tirate fuori la vostra rabbia, date il meglio di voi affinchè io possa capire fin dove potermi e potervi spingere.
    Io non mi risparmierò, e farò del mio meglio per mettervi sotto stress, fisicamente e psicologicamente-
    e voglio che sia chiaro che non farò sconti, a nessuno.
    Quindi tiro fuori la mia bacchetta e li guardo – immagino sia inutile chiedervi se avete il ciclo, no? O siete delle signorinelle sotto mentite spoglie?- si, okay, risento dell'influenza di Jack, del resto con chi pratichi zoppichi, no?

    Tempo fino al 18/8 per postare.
    Non esagerate con il numero di incantesimi (sarebbe preferibile farne massimo 4 in totale, tra incantesimi offensivi/difensivi). Se avete dubbi contattateci per mp o su fb!
    Cambio di programma, Nessie viene con me, si sta aggiungendo un mannaro che andrà con Audrey, vieni amicona mia :quo:


    Edited by Priyanka - 13/8/2021, 14:26
     
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    Axel
    “Mai perso il controllo” il mannaro non poté fare a meno di sbuffare divertito a quell’affermazione del lupacchiotto. Lui ricordava molto diversamente quel piccolo tête-à-tête che avevano avuto nella foresta proibita. Incontro dove con soddisfazione aveva cruciato il mocciosetto che adesso faceva tanto lo sbruffone, se tutto andava bene in quel gruppo di sfigati lui era il peggiore in quanto ad inutilità.
    Scosse il capo silenziosamente. “Mai perso il controllo” tsè! Incrociò le braccia sollevando annoiato lo sguardo verso le due referenti del corso regalando ad entrambe uno sguardo mixava il suo umore tra lo scocciato e lo scettico, se avesse saputo che era quella la perdita di tempo a cui andava incontro avrebbe pagato Ethan perché in qualche modo lo esonerasse: non aveva qualche consegna per il rompicoglioni delle aste?
    «Bella roba» commentò piccato quando la mannara, come lui, cercò di rassicurarlo che gli unici a sapere della sua natura sarebbero stati, oltre a preside e compagnia, i presenti del corso. Perché non capivano quel semplice concetto che nessuno doveva saperlo? Del babbeo di Grifondoro e della tizia gravida non aveva particolare timore ma ad infastidirlo era che il suo segreto lo venisse a sapere il mocciosetto di Morgan. Se tutto andava bene ora avrebbe spifferato a chiunque la sua vera natura per semplice vendetta. Sbuffò, avrebbe dovuto sistemarlo alla vecchia maniera… alla Durmstrang approved.
    Un sorriso si dipinse sulle labbra del bulgaro quando l’altra tizia, quella che sembrava uscita direttamente da un concorso di bellezza, tipo miss mondo, si sbranò il cucciolo. Normalmente si sarebbe infastidito per quell’esibizionismo di acidità e, non meno importante, l’esibizionismo delle sue abilità. Axel guardò per qualche istante ammirato la mano della donna ricoprirsi di pelo e lunghi artigli neri ed affilati prendere il posto delle dita umane. Cazzo! Avrebbe voluto esserne capace, riuscire a controllare allo stesso modo la sua bestia così come ne sarebbero stati capaci gli altri imbecilli lì presenti. Invece no, a lui quel lusso non era minimamente concesso. Lui non avrebbe mai perso il controllo con quella stupida di Corvonero, ne era certo, aveva avuto modo di testare a lezione la sua diversamente apprezzabile simpatia, eppure, lui, non ci era cascato. Né con lei, né con quell’altra piaga dai riccioli biondi con cui saltellando a braccetto si chiamavano sorelle. Patetiche.
    «Hei cucciolo, cinque galeoni che non duri più di dieci minuti prima di farti spuntare il pelo» ghignò rivolto al Morgan che, coda tra le gambe, si apprestava a seguire i suoi “compagni di squadra”. Gli fece un cenno con il capo da perfetto sbruffone aspettando la replica di quest’ultimo prima di tornare con lo sguardo verso l’altra donna.
    Rimase impalato, le braccia conserte mentre, col capo chino, squadrava la mannara con cui rimase solo per l’esercizio. Soffiò ancora dalle narici, irritato. E adesso per quale stupido motivo dovevano duellare? Cosa doveva dimostrare? Sarebbe stato un banale incontro tra maghi il loro non potendosi trasformare. Nella sua collera da umano non c’era nulla di più rispetto ad un mago qualsiasi. Di questo Axel ne era assolutamente convinto pertanto sollevò un sopracciglio alla richiesta di questa di disarmarla o neutralizzarla. Quanto la faceva drammatica.
    «Non vedo come questo dimostri qualcosa» diede voce a quelli che erano i suoi pensieri. Allargò le braccia, sollevando i palmi. «In che modo potrei essere più pericoloso di un normale mago? Non ho la super forza, il super fiuto o la super velocità o cazzo ne so… i raggi laser dagli occhi se m’incazzo. Di che parliamo?!» sfiatò sempre più irritato ma estraendo la bacchetta. Si mise in guardia, puntando contro la strega/mannara il catalizzatore. Sicuramente si sarebbe aspettata una mossa banale come un incantesimo di disarmo e lui non sarebbe stato così stupido da utilizzarlo come prima opzione.
    «Avis» sussurrò con disprezzo ed uno stormo di uccellini fuoriuscì dalla sua bacchetta. «Oppugno! Ventus!» lo stormo si gettò in picchiata verso la donna aiutato in velocità dalla folata di vento che il mannaro aveva evocato. «Expelliarmus!» Come prima opzione sarebbe stato banale, ma come quarta?
     
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    Christian se ne restò a braccia conserte, attendendo che quella tortura finisse presto, molto contrariato dalla situazione in cui l'avevano messo. Irritato com'era, non finse neanche di prestare attenzione a ciò che dicevano, la sua attenzione l'avevano catturata i volti dei suoi compagni di corso. Se per il grifondoro era a conoscenza della sua vera natura per quello che era successo con Vanja, non si poteva dire lo stesso degli altri due, soprattutto dello straniero, non ne aveva la minima idea. L'aveva preso per il culo per tutta la sua permanenza con nomignoli sui cani e poi veniva a scoprire che anche su di lui incombeva una maledizione. Una diversa però, lui era un mannaro a differenza degli altri che a quanto aveva capito, erano tutti lycan. Era immerso in questi pensieri quando una delle due fece sobbalzare Christian e lo riportò alla realtà, mettendo su un gran bel spettacolino con la mano che da pulita diventò pelosa e con gli artigli affilati. Il serpeverde istintivamente indietreggiò di qualche passo quando gli tagliò l'aria davanti al viso, irritandolo più di quanto non lo sia già, soprattutto nominando Involontariamente Sky. E' vero, c'era andato molto vicino a farle del male e al solo pensiero che una cosa del genere potesse succedere di nuovo.. "Non ho mai perso il controllo!" Ribattè con convinzione, dando un colpo sul suo artiglio, per allontanarlo dal suo viso. Ovviamente stava mentendo e se non faceva attenzione, sarebbe caduto nelle provocazioni della ragazza, perdendo così il controllo anche avanti a loro. Avrebbe fatto volentieri una stronzata, ma cercava di trattenersi per non mandare all'aria la sua messa in scena da perfetto licantropo. "Te li puoi ficcare su per il culo i tuoi cinque galeoni, coglione." - "Non è il momento Christian, non dargli retta, vuole solo provocarti, non dare a nessuno la soddisfazione di vederti cedere." Ripeteva mentalmente, mentre come da indicazione seguiva Priyanka e Damon, non prima però, di prendersi una sua piccola soddisfazione personale, facendo attenzione a non attirare l'attenzione. Dalla manica tirò fuori la punta della bacchetta e la puntò sulle gambe di Axel, scagliando silenziosamente un tarantallegra. Voleva rimanere a guardare la scena, ma per non essere scoperto si appresto a distogliere lo sguardo dal bersaglio e lo puntò su quello nuovo, decisamente più avvenente. Quella stronza l'aveva messo in imbarazzo, rivelando a tutti che era un baby lycan e Christian, non poteva fargliela passare liscia, prendendo la questione forse troppo sul personale. "In guardia, miss mestruazioni." Scortese, tirò fuori la bacchetta dalla manica, stavolta per intera e la punto sulla ragazza che sembrava aspettare i loro attacchi. "Lololoquio!" Christian sapeva che aveva ben poche probabilità di avere la meglio, contro una studentessa dell'accademia, ma credeva anche che se pensava prima di agire, avrebbe potuto quanto meno salvare la faccia in qualche modo. Un buon attacco doveva partire da una buona difesa, se voleva avere qualche chance di batterla, doveva rendere difficile pronunciare gli incantesimi, dato che l'incanto di disarmo gli pareva troppo scontato. Sperando che il primo incantesimo fosse andato a buon fine, si apprestò a scagliare il secondo: "Incarceramus!" Non appena notò che dalla bacchetta fuoriuscirono le funi da lui chiamate, scagliò l'ultimo incantesimo. "Monstrum!" Forse quest'incontro poteva rivelarsi più interessante di quanto si aspettasse.

    Attaccato di Nascosto Ax e lanciato tre incanti contro Priyanka, a voi scegliere se sono andati a segno o meno. <3
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    Dopo le mi parole rimango in silenzio, indeciso se continuare a dire altre cose che sentivo oppure no. Ero veramente titubante ma in quel momento decido di ascoltare gli altri, così come ascoltare cosa avevano da dirmi le due donne che tenevano il corso estivo. Entrambe avevano ragione, ma forse solamente perché conoscevo Pry un po’ meglio, le sue parole mi arrivarono più forti e chiare, tanto da non farmi più dire una parola. Rimasi in silenzio, riflettendo su ciò che mi era stato detto. Col senno di poi era chiaro che anche se avessi agito diversamente non sarebbe cambiato nulla, dovevo controllarmi, dovevo superare le cattiverie che mi erano state dette. Non ero stato in grado di essere superiore, di essere meglio di ciò che ero. Segui in silenzio Pry, sentendo come il giovane serpeverde credeva di sapersi controllare, probabilmente era una mera illusione che si era creato nella propria mente per sentirsi più sicuro. Di certo non sarei stato io a buttar giù le sue idee che si era fatto. Con noi venne anche Nessie, la prima studentessa che ben cinque anni fa avevo incontrato al mio primo anno qui ad Hogwarts. Era stata una serata particolare, un po’ alcolica ed un po’ pazzerella con un finale inaspettato nel lago nero. Ora la mia attenzione era rivolta verso la ex serpeverde, si trattava di uno scontro tre contro uno, contando che tra di noi c’era un primino e Nessie che era chiaramente incinta. Va bene Pry. Dico solamente prima di estrarre la bacchetta pronto al duello. Il primo darsi da fare fu proprio il primino, mentre puntando la bacchetta contro Pry, nell’esatto momento in cui il ragazzo lanciò il suo primo incantesimo puntai la bacchetta proprio ai piedi della ragazza. Defodio. Se Christian puntava alla sua voce, io puntavo a togliergli il sostegno del terreno, creando una buca sotto i suoi piedi, così da destabilizzarla nel difendersi. Mi spostai poi verso destra, così da non rimanere tutti nella stessa posizione, così da essere colpiti con più facilità. Nel movimento, puntai questa volta la bacchetta proprio contro Pry. Stupeficium. A questo giro volevo proprio colpirla per sbalzarla di qualche metro, l’incantesimo era stato lanciato nell’esatto momento in cui avevo sentito il secondo incantesimo del primino. Non sapevo quali erano le abilità di Priyanka in fatto di duelli, ma di sicuro volevo metterci tutto me stesso per vincere oppure per riuscire almeno a metterla in difficoltà.

    Seguito Pry, castato un Defodio ed uno stupeficium contro Pry.

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    - Come ti chiami?-
    Non avevo detto il mio nome. Dopo dodicimila anni di scuola ancora non avevo imparato a presentarmi, ovvio che la Chopra sapesse il mio nome ma lo stesso non potevo pretendere dalla donna che pareva aver compreso perfettamente la mia paura.
    << Nerissa Williams>> asserii seria, lasciandola poi proseguire e permettendo agli altri compagni arrivati di intervenire. Nessuno pareva esattamente felice di essere al castello, non potevo dargli torto ma visto che c'eravamo tanto valeva sfruttare l'occasione al massimo, un aiuto, in ogni caso, non poteva mai guastare.
    Il complimento per il tatuaggio mi fece sorridere, era piuttosto visibile , eppure quasi mai le persone lo notavano o ne notavano la magia
    << Grazie , si , muta a seconda del mio stato umorale>> confessai mentre l'altra ci divideva in due gruppi per passare alla parte pratica.
    “Se per salute o altri motivi non foste in grado di duellare ditelo adesso e potrete astenervi. In caso contrario, mano alle bacchette: a voi la prima mossa”
    << Credo di potercela fare>> risposi, soppesando le mie condizioni di salute. Certo, la gravidanza mi aveva debilitata parecchio ma credevo di riuscire a duellare o, almeno, credevo di poterci provare. Non era da me tirarmi indietro.
    Non conoscevo affatto il ragazzo con cui mi ero ritrovata in gruppo, immaginavo fosse uno degli studenti di Durmstrang rimasti ad Hogwarts, non ricordavo affatto la sua faccia per i corridoi ed era un viso decisamente riconoscibile.
    Afferrai la bacchetta, puntandola dritta di fronte a me. Presi qualche secondo per riflettere, ma l'altro aveva già cominciato a sparare incantesimi, per cui mi unii all'attacco, adottando però una strategia tutta mia
    << Impedimenta>> e con uno scatto secco del polso permisi alla bacchetta di rilasciare l'incanto
    << Incarceramus>> in caso il primo non avesse funzionato.
    <<protego>> andai poi sulla difesa.

     
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    Nerissa”, esordì, ammorbidendo il tono della voce. “Quando senti che il panico comincia ad avere la meglio focalizzati sul tatuaggio.”, indicatore dei suoi stati d’animo a seconda del cambiamento visivo le avrebbe permesso di capire quali emozioni stava vivendo, dandole un vantaggio non da poco per intervenire tempestivamente e scongiurare il peggio.
    Ti sembrerà una sciocchezza, ma fare affidamento su qualcosa che consideriamo importante può aiutarci a riprendere il controllo”, spiegò, ricordando come l’acchiappasogni del suo amico le aveva dato la forza per non arrendersi durante i sei mesi sotto il controllo di Semyonov. Nel guardarlo ogni sera, di nascosto dal mago, Audrey ricordava che fuori da quella cella c’erano persone che le volevano bene e che soffrivano ignare della sorte che le aveva riservato il destino, amici e familiari che attendevano di ritrovarla: cedere significava fare un torto non solo a sé stessa ma a tutti quelli che confidavano di riabbracciarla. Per quei ragazzi era lo stesso: se qualcosa fosse andato storto non sarebbero stati i soli a rimetterci.
    Nemmeno Pryianka si risparmiò nel parlare, ottenendo le reazioni più disparate: White preferì tacere chiudendosi nelle proprie riflessioni, il più piccolo tra i lycan persistette nella fase di negazione mentre l’unico mannaro presente continuò a dimostrare avversione per le modalità con le quali le due aspiranti auror avevano ritenuto necessario gestire quel corso, che aveva finito per violare la sua riservatezza. Fu su quest’ultimo che Andromeda focalizzò la propria attenzione: si chiese se andando oltre l’esigenza di un carattere introverso celasse ben altro, per quanto la riguardava il primo passo per accettare e gestire la propria natura consisteva nel confrontarsi con altri simili e questa sua tendenza a volersi “nascondere” dalle altre creature del castello le dava l’impressione che il ragazzo non la vivesse con serenità. Le sfuggì un sorriso nel vederlo punzecchiarsi con l’altro lycan, un po’ di sana rivalità tra di loro poteva essere una buona spinta sulla quale fare leva per spronarli indirettamente a migliorarsi a vicenda. La mannara attese che per questioni di sicurezza Pryianka portasse il suo gruppo altrove e prima di vederla allontanarsi le volse un cenno del capo; entrambe si erano accordate per scagliare un periculum in aria nel caso in cui si fosse rivelato necessario l’intervento dell’altra, ma si auspicava non si rivelasse necessario.
    Cinque galeoni che lo scoprirai per la fine della lezione”, commentò in risposta alla domanda del mannaro. Non era qualcosa che poteva ridurre alle parole, il ragazzo non avrebbe capito a cosa lei si stesse riferendo finché non lo avrebbe sperimentato sulla propria pelle ed era proprio quello che intendeva fare prima di chiudere la lezione. Il tempo delle chiacchiere era finito, Andromeda lasciò a loro il vantaggio di dare il via al duello e il primo incantesimo che eseguì per proteggersi per un po’ dai loro attacchi fu un fianto duri non verbale; lo scudo invisibile la protesse dall’impedimenta di Nerissa, respingendo la pastoia, e dallo stormo di uccelli che il mannaro le aveva scagliato contro e che approfitto di reindirizzare sulla ragazza.
    Oppugno! Diffindo!”, le corde scagliate da Nerissa le erano arrivate così vicino da attorcigliarsi intorno a una caviglia ma Audrey riuscì a tagliarle prima che potessero stringerle l’una contro l’altra e sbalzarla. lo scudo invisibile del fianto duri respinse per l’ultima volta l’attacco del ragazzo, perdendo di consistenza insieme all’incanto di disarmo.
    Un offensio non verbale proiettò una bolla d’aria ad alta pressione contro il mannaro all’altezza dello sterno mentre il secondo attacco fu per lei.
    Gravilimbus”, Audrey mirò alle braccia di Nerissa, se fosse andando a segno le avrebbe permesso di guadagnare tempo per una piccola scorrettezza contro il mannaro.
    Legilimens emotio!”, gli incantesimi mentali non erano il suo forte ma le sarebbero bastati pochi secondi. Audrey stava usando due approcci diversi basandosi sulle impressioni che aveva ricavato su entrambi: per mettere alla prova Nerissa bastava puntare sul privarla di sicurezze fisiche, spingerla a sentirsi in pericolo, discorso diverso per il ragazzo; se era privacy che lui voleva lei gliel’avrebbe negata fino a tirare fuori tutta la rabbia che aveva in corpo.

    -Non ho citato il tarantallegra di Christian in attesa che lo faccia Axel (temporalmente non saprei dove collocarlo quindi lo menzionerò nel prossimo post);

    -Il fianto duri [crea un invisibile scudo che protegge dagli incantesimi, simile a Protego Horribilis ma con maggiore durata e minore resistenza contro gli incantesimi oscuri] respinge l’impedimenta di Nerissa e mi protegge dall’attacco dello stormo di Axel, lo reindirizzo contro di lei usando un oppugno;
    -Taglio le corde con un diffindo, il fianto duri è ancora attivo e respinge l’expelliarmus di Axel; subito dopo volgo un offensio non verbale a lui allo sterno [crea una bolla d'aria ad alta pressione che viene sparata dalla bacchetta; se diretta contro una persona a seconda dell'organo o arto colpito può avere varie differenze (ha la forza di un pugno scagliato a tutta forza)] e un gravilimbus alle braccia per lei [ rende pesanti gambe o braccia della persona colpita, ostacolandone i movimenti.].
    -Concludo con un legilimens emotio contro Axel [ permette di accedere alle emozioni forti e superficiali di una persona (es rabbia, vergogna, invidia, agitazione…)]

    Cambio di programma, l’altro mannaro non riesce a postare Nerissa può restare con noi.
    Prossima scadenza 25/8, i due del mio gruppo possono già cominciare a postare. L’altro gruppo deve attendere il post di Priyanka per proseguire.
    Se qualcosa non dovesse essere chiara scriveteci, cerchiamo di rispettare le scadenze per non protrarre la role più del necessario.



    Edited by ×Ashelia× - 26/8/2021, 16:14
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    Gli sorrido, perchè dai il piccoletto ha del fegato. Mi piace la convinzione con la quale nega l'evidenza, o se vogliamo la normalità.
    “Non ho mai perso il controllo!”
    -Beh- gli dico e chiaramente non gli credo -beato te- gli scocco un occhiolino e mi dirigo al lato sud della tenuta.
    Lo scambio di battute con il mannaro mi fanno capire che sta giungendo al limite, proprio perchè non gli è mai successo di perdere il controllo, insomma.
    Forse separarlo dalla nemesi che abbiamo a disposizione non giova a nostro favore, il tipo ci avrebbe messo ancora meno di me a fargli perdere le staffe.
    Siamo in posizione e li guardo entrambi – in realtà non ho ancora il ciclo, questo vuol dire che sei salvo- già una donna col ciclo è da paura, vi immaginate una donna lupo col ciclo? Comunque era simpatico anche se dalla sua faccia non sembrava aver voluto fare una battuta.
    Chiaramente il primo istinto, quello che si dovrebbe sempre fare quando si è in posizione di netto svantaggio è di ripararsi con un bell'incanto protettivo.
    Non mi va di farglieli rimbalzare tutti addosso quindi casto un fianto duri non verbale e siccome presumo che il più inesperto dei due non abbia ancora una mira impeccabile abbino l'incanto con un dominusterra che fa si che il suo incarceramus finisca dritto sula cima di un albero poco distante e lo stupeficium di Damon si disperda in alto nel cielo.
    Sento il terreno cedere sotto i miei piedi per questo scarto di lato e casto un offensio dritto su Damon; per Christian invece un Ius Reliquit. Voglio che si innervosisca ma voglio vedere cosa, nello specifico potrebbe veramente irritarlo, se l'impotenza oppure si tratta solo di una questione di persone?
    E Damon? Sono le persone o la fiducia in se stesso?

    Il fianto duri
    Permette di assorbire il lololoquio e il mostrum, vedrete gli animaletti che una volta toccata la barriera protettiva si polverizzeranno.
    Ius Reliquit
    inverte nel bersaglio il senso della destra e sinistra, ciò coinvolge tutti i movimenti del bersaglio che faticherà per controllarli.

    Offensio
    crea una bolla d'aria ad alta pressione che viene sparata dalla bacchetta; se diretta contro una persona a seconda dell'organo o arto colpito può avere varie differenze (ha la forza di un pugno scagliato a tutta forza)

    Dominusterra
    scuote il terreno al fine di destabilizzare e far perdere l'equilibrio.
     
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    Incredibile quanto inutili furono gli incantesimi di Christian contro la sexy lupa, neppure uno era andato a segno e questo non poteva che irritarlo. Già di per se non era di certo un portento negli incanti, quando poi si mettevano gli altri a neutralizzare quelli che riusciva a scagliare, andava fuori di testa e poi diciamolo: Christian odia perdere. Rimase invece sorpreso che quello del grifondoro riuscì a destabilizzare la moretta e forse, l'idea giusta era fare gioco di squadra. L'unico problema era che il gioco di squadra stava a significare fiducia reciproca, ma non conoscendo a pieno il grifo della sua squadra, non poteva di certo fidarsi di un semi-sconosciuto. Ma purtroppo, era anche l'unica possibilità per uscirne a testa alta. "Hey, Damon! Facciamo squadra?" Gli urlò dal lato opposto, prima di venir colpito da un incantesimo che apparentemente sembrava non avergli fatto alcun danno. "Non mi hai fatto niente, moretta. Dovresti impegnarti un po' di più per mettermi in difficoltà." Gongolò verso la sua avversaria, ignaro di quello che stava per succedere di li a poco. Notò un colpo d'aria colpire violentemente il grifo, facendo formare sul viso di Christian una smorfia di dolore che andava ad accompagnare quella del ragazzo. Quel colpo doveva fare davvero male. Gli si avvicinò cautamente, allungandogli la mano per aiutarlo a tirarsi su, ma si accorse subito che qualcosa non andava. Allungò il braccio sbagliato e non riusciva a tenere puntata la bacchetta su Priyanka, in modo deciso. Se la tipa li avrebbe attaccato adesso, avrebbe messo fine all'incontro e messo entrambi una scritta gigante in fronte che urlava: LOSER. Destabilizzato dai movimenti che non riusciva a controllare, provò ugualmente a scagliare un incantesimo, sperando che non gli si ritorcesse contro. "Impedimenta!" Ai due serviva un po' di vantaggio e a Christian soprattutto, serviva che il compagno di squadra lo liberava da quella tortura che gli invertiva la destra con la sinistra. "Sei in grado di scagliare un finite incantatem, giusto?" Sapeva che era di anni superiori, ma non sapeva come se la cavava con gli incanti. "Protego! Ti sto parando il culo, presto, scaglia quell'incantesimo!" Lui non aveva neppure provato ad attaccare Priyanka, perchè sapeva che qualsiasi incanto poteva uscire da quella bacchetta, sarebbe stato vano se non sarebbe tornato ad utilizzare la mano destra come mano destra e la mano sinistra come mano sinistra. Di sicuro gli attacchi di Damon sarebbero stati più efficaci dei suoi.

    Interagito con Priyanka e Damon, proposto a quest'ultimo di fare squadra.
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