Monster

Christian ad un certo punto non capisce più nulla, l'incazzatura verso quel ragazzo gli era passata, dato che in un modo o nell'altro stava tentando d'aiutarlo e non capiva perchè, i suoi muscoli continuavano a contorcersi e la sua mente iniziava a cedere agli impulsi di un qualcosa dentro di se. La vista pareva annebbiarsi poco a poco e quando il Cinese lo prese per le braccia, il serpeverde si fece aiutare, senza indugi. Non caiva dove lo stava portando, forse in infermeria, così che potessero alleviare i suoi dolori e invece no, si ritrovava all'interno della foresta che ormai aveva imparato a conoscere, per loro sfortuna ancora non così bene come sperava. "Perchè siamo qui?" Chiese quasi ringhiando, mentre lo scrutava con gli occhi del colore giallo intenso che lui stesso non poteva vedere. Non capiva, stava soffrendo e quel tizio invece di portarlo da qualcuno che potesse aiutarlo, l'aveva portato in un luogo oscuro e pericoloso.. perchè?
Un urlo si susseguì dal crack all'interno della gamba sinistra, facendolo cadere sul terriccio polveroso. Il ragazzo cercava di trattenere le urla, mentre si rigirava tra i dolori acuti che cospargevano il suo corpo. Perchè quel tizio non faceva nulla? Perchè se ne rimaneva li a guardarlo soffrire? Voleva forse sbarazzarsi di lui? Dopo un singolo incontro? Doveva essere proprio una perfida persona, ma il serpeverde non se ne sarebbe rimasto li a farsi ammazzare, cercava con lo sguardo la bacchetta, ricordando solo dopo che gli era caduta sul divano, dopo l'attacco che gli era stato inferto. Come aveva potuto lasciare la bacchetta in un luogo dove tutti potevano prenderla, si domandava, ma un ennesimo crack -stavolta alla mano- scacciò via i pensieri su quanto sia stupido e li riportò sulla sua pessima condizione fisica.

La confusione del momento lo assaliva, non riusciva più a pensare lucidamente, un dolore dopo l'altro gli stava facendo perdere il controllo, sembrava che a nulla servissero le parole del ragazzo che tentava invano di farlo rinsavire. "Ci..ci sto provando.." Non chiese neppure come sapesse il suo nome, ormai il corpo umano non c'era più, poco a poco una bestia a quattro zampe con pelliccia grigia prese il sopravvento, iniziando a correre a perdifiato , azzannando la prima bestia che gli capitò a tiro. Un Augurey con l'ala spezzata stava ormai perdendo la vita tra le fauci di quella creatura che doveva essere Christian. I suoi occhi gialli scrutavano intensamente l'oscurità che lo circondava, allerta, come se sapeva che stava per succedere qualcosa. Difatti, tanti versi animaleschi rimbombavano nella sua testa e l'odore dell'animale che teneva ancora con se, diventava man mano più persistente. Uno stormo di Augurey si fiondò su di lui, costringendo il licantropo a battere in ritirata. Iniziò a correre e barcollare, per tutti i colpi che quelle bestie gli stavano infliggendo.
Una folta pelliccia bianca era poco distante da lui, seguendo con gli occhi la forte scena. Christian gli corse incontro, credendo forse che si trattasse di una nuova minaccia, pronto all'attacco, ma proprio nel mentre, un nuovo colpo gli venne inflitto sui fianchi pelosi, scartavetrandolo bruscamente contro una robusta quercia. L'urto fu talmente violento che perse i sensi per qualche istante -o forse di più?- e quando li riaprì, la prima cosa che vide fu il lupo bianco attaccare quegli uccelli giganti che probabilmente volevano vendicare la perdita di uno di loro.

Il lupo è ferito, anche se ha ripreso conoscenza, qualcosa lo blocca dall'alzarsi. Il dolore non era tutto fisico, ma gran parte mentale. Christian stava combattendo per tornare al suo stato naturale, mentre il lupo con il fiato corto giaceva immobile in una pozza di fango e sangue. Guardava dall'esterno cosa stava succedendo al suo simile in pelliccia bianca e quasi l'ammirava per il controllo che sembrava tenere del suo corpo, anche quando lo stormo di uccelli fu richiamato chissà dove. Lo vide ritronare alla sua forma umana e lo invidiava, perchè lui invece non ne era capace, non sapeva come fare. Ciò che lo fermava dal corree verso una nuova preda, era il fatto che non riusciva a muovere il suo corpo, aveva preso troppi colpi e troppo violenti. Se ripensava al motivo futile per il quale erano finiti li, avrebbe azzannato la giugulare di quel maledetto Cinese, sia in forma umana che in quella animale. Forse era una fortuna che Christian non riusciva a muoversi, così evitava di fare danni. Rimase piacevolmente sorpreso dalle azioni conseguenti all'aggressione, seppur i due avevano litigato, il verde-argento stava comunque tentato di aiutarlo e non riusciva a capirne il significato. Rimorsi?
Gli occhi gialli della bestia scrutavano l'immagine di quella persona che cercava di calmarlo, domandandosi più volte mentalmente perchè non se ne andava e lo lasciava al suo destino. Le sue parole però erano molto rassicuranti e forse Christian ne aveva bisogno, sentire di non essere solo era un tocca sana. Quel ragazzo era la prima persona che incontrava ad avere la sua stessa capacità di mutare il suo corpo e si rincuorava a non essere l'unico mostro di Hogwarts.
Christian non si rese conto del come, ma diversi dolori molto simili a quelli provati poco prima, gli fece capire che era riuscito a tornare normale, mostrando tutti i lividi che i colpi gli avevano procurato, insieme a profondi tagli e graffi superficiali. Non sapeva se aveva qualcosa di rotto, dato che temeva a muovere qualsiasi parte del corpo. Sorrise in direzione del compagno di disavventura, quasi a ringraziarlo per quello che aveva fatto per lui, senza dirlo effettivamente. "Cazzo, dovremo dire alla preside quello che è successo." Si tirò su con la schiena, ancora dolorante e con la testa che gli girava. "Andiamo in infermeria, stavolta niente scherzetti Chihuahua." Lo prese in giro ironicamente. Seppur l'aveva aiutato a sopravvivere, il neo lycan ancora non aveva inquadrato bene il soggetto e continuava a restarene sulle sue, fino a quando il suo intuito non gli avrebbe detto di abbassare la guardia.