who you gonna call?

Man mano che spiego vedo il viso di Daisy assumere un ventaglio di diverse espressioni. È chiaro che non ha capito immediatamente a quale cosa mi riferissi e notare il suo sincero stupore mi suscita una risatina sommessa, che nascondo con un lieve colpo di tosse. È davvero la ragazza più ingenua che io abbia mai conosciuto, e non è nemmeno così piccola! Se penso a quella Karen di grifondoro che se la faceva con un diciottenne sebbene lei abbia solo tredici anni. Daisy però dice di avere un ragazzo, quindi insomma, quella cosa lì l’avrà già usata eccome, o avrà comunque in programma di utilizzarla. Non come la mia, che invece è ancora incartata nel cellophane praticamente. Proseguo con la mia spiegazione e finalmente capisce che mi stavo riferendo all’attributo che ci distingue dai maschietti, accompagnando la rivelazione con un sonoro OH. “Addirittura senza sigaretta, esatto” confermo annuendo vigorosamente. “La verità è che i cocktail a quella festa erano stregati, quindi tu credevi di star bevendo un comunissimo Long Island, in verità stavi tracannando una pozione della verità o una bevanda che rende scemi o che so io. Quindi ecco svelato perché non ho avuto bisogno nemmeno della sigaretta, quel tipo mi avrà abbordato perché sotto gli effetti di un drink eccitante”. Per la barba di Merlino, che tristezza! Ho veramente infilato una serie di insuccessi amorosi da che ho iniziato la scuola: prima il belloccio dell’accademia conosciuto al lago, poi la cotta segreta per il fumatore seriale ed infine l’attrazione fatale per un dottorino drogato dal cocktail. Ottimo Amy, veramente un bellissimo quadro di te stessa! Urge rimediare. “Si ho avuto sfortuna, ma ora finalmente ho trovato la mia pace. Vedi, il tipo che ti dicevo” indugio un istante, devo inventarmi qualche cavolata credibile per mantenere la mia facciata di ragazza avvenente “è sì più grande, ma non è coglione come gli altri, che hanno solo quella roba lì in testa. Lui è bello, intelligente, dotato…” Dotato? Come diavolo mi è venuta questa parola! Accidenti a me, volevo dire che è dotato nel Quidditch ma sarebbe stato sciocco dare tutte queste informazioni di Niels quando quello manco mi calcola di striscio. E niente, ora pare che il mio lui abbia dimensioni importanti a sud dell’equatore. Sospiro, cercando di riprendere il filo del discorso. “Si, la maggior parte dei ragazzi ti fa credere che l’appuntamento romantico a passeggio sulle rive del Tamigi abbia come unico fine quello di strapparti un bacio sotto la ruota panoramica. In realtà, mia cara Daisy, è solo un escamotage per farti cadere nella loro trappola. Quando tu sei lì, cotta a puntino, ecco che arriva la fatidica domanda ‘ti va di salire nella mia stanza?’ e tu dici ok, perché no, vorrà farmi vedere la sua collezione di cioccorane. Così tu sali, con tutte le migliori intenzioni, magari preparandoti anche una serie di commenti sensati per quando di mostrerà la carta introvabile di Grogmir l’elfo domestico bicentenario ed ecco che puff, si palesano le sue vere intenzioni. Ed è lì che non bisogna farsi intortare!” ma come mi sta uscendo questo monologo? Ho seriamente letto troppi romanzi d’amore. “Se tu non gliela dai loro ti mollano lì, non è che poi le cioccorane te le fanno vedere veramente. Se invece gliela dai magari poi non ti richiamano più perché si son detti soddisfatti”. Come teorica vado forte eh, il problema è la pratica. Premesso che non mi è mai capitato di trovarmi in una situazione simile, avrei davvero bisogno di un consiglio su come comportarmi se mai mi capiterà. Se il tipo in questione mi interessa io gliela darei anche, il problema è capire come fare per non farlo scappare via. Ho chiaramente bisogno del parere di un esperto. Ed ecco che alla fine del mio brillante eloquio Daisy mi pone la domanda delle domande. “Io..dopo quanto..” arrossisco violentemente, vorrei continuare con la recita ma proprio non sono in grado di mentire. “Okay Daisy te lo confesso, sono vergine. Sì, anche se ora ho un tipo” aggiungo, prima che possa obiettare “e a dir la verità vorrei proprio sapere come fare quando succederà. Perché mica voglio farlo scappare. Se finiamo a letto, si prende ciò che vuole e poi mi smolla? Ecco io dico che abbiamo bisogno di lezioni. Perlomeno io.. anzi, se tu hai qualche consiglio utile, se ci sei già passata beh, sono tutta orecchi. Altrimenti direi che dovrò chiedere a qualcuna con più esperienza di farmi capire come si abbindola il ragazzo che ti piace”.