Learn to seePrivata

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    Sebbene ricambi il mio sguardo confuso, Kyky prende le redini della situazione e ci svela che in realtà conosce il nome e la natura delle suddette creature. Insomma, Rose non è pazza, quindi tiro un sospiro di sollievo. Il mondo magico è costellato di bestie stravaganti, e chi non mi dice che non ne esista una che ami fare gli scherzi, mostrandosi solo a chi le pare? Sorrido sollevata “niente biglietto di sola andata per il San Mungo, Rose”. Kyky, però, non condivide il mio stesso buonumore e nemmeno il mio sorriso a trentadue denti è in grado di contagiarla. Ha un’espressione funerea dipinta in volto e il suo sguardo corre da me a Rose, soffermandosi su di lei. Ho l’impressione che voglia dirle qualcosa ma le parole le rimangano bloccate in gola. Poi, d’un tratto capisco. La vedo prendere il coraggio a quattro mani e spiegarci, a Rose in particolar modo, che tali creature si nascondano agli di coloro che non hanno visto la morta in faccia. Quindi Rose ha visto morire qualcuno! Realizzare una tale verità mi fa sfuggire un gemito di stupore misto a terrore. Non mi ha mai menzionato quell’episodio e dall’espressione incerta di Kynthia posso dedurre che nemmeno lei sia informata. Mi rivolgo quindi verso Rose, pronta a regalarle una delle mie migliori espressioni interrogative quando mi accorgo che quella più sconcertata tra le tre è proprio lei. Pare non prendere nemmeno sul serio la notizia, perché inizialmente la butta sul ridere. Faccio per avvicinarmi a lei muovendo un paio di passi nella sua direzione quando il suo urlo lacera l’aria. Mi arresto, pietrificata. La ragazza si cinge la testa con le mani e il suo urlo straziante mi rimbomba nelle orecchie. Sono confusa e spaventata, Rose sembra vittima di un incantesimo o, peggio, di una maledizione, ma in quella radura siamo sole, eccetto per gli strani cavalli alati. “Rose ti prego” cerco di sovrastare le sue grida urlando a mia volta “cosa ti succede?”. Riesco finalmente a sbloccarmi e le corro incontro, ancor più confusa dal repentino cambio di colore di capelli. La chioma candida le conferisce un aspetto sinistro, come fosse una ragazzina nel corpo di un’anziana. Odo le parole che bisbiglia e che intimano a qualcuno di smetterla. La passo un braccio intorno alle spalle, stringendola a me. Faccio segno a Ky di imitarmi, sebbene sappia quanto poco sia incline al contatto fisico. Non noto la sua bacchetta che rotola a pochi centimetri dal mio piede ma avverto il suo bisogno di bere, così estraggo la bacchetta “Aguamenti”. Un fiotto d’acqua scaturisce dalla punta e si riversa sul suo viso, infradiciandole capelli e divisa. Non so cosa dire, ogni parola che mi affiora alla mente mi pare sbagliata, indelicata, così opto per il silenzio. Spero che il calore del mio abbraccio le faccia capire che le sono comunque vicina anche se non mi esprimo verbalmente. Lascio quindi a Kynthia il compito di confermarle la sua ipotesi.
     
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    No, decisamente niente San Mungo. Le labbra si deformano in una risata accennata che ci mette due secondi a sparire. Per certi versi avrei preferito che Rose fosse pazza sul serio "no Rose... sono abbastanza sicura di non sbagliarmi..." mi si raggela il sangue a sapere che pensa di non aver visto nessuno morire. Lei ne è sicura, ma i fatti dicono altro. Resto in silenzio analizzando la situazione e preferisco non insistere. Non mi sbaglio, ma mi piacerebbe. Adesso la domanda è: come fa a non ricordarsi si un evento tanto importante? Che il trauma sia stato talmente forte da eliminare il ricordo? Oppure... non so cos'altro potrebbe esserle accaduto.
    Il mio brainstorming viene interrotto dall'urlo di Rose, acuto e straziante. Alzo di botto lo sguardo sulla ragazza che tiene la testa sulle tempie ed esattamente come sta facendo anche Amy, preoccupata mi avvicino a lei lentamente tendendo le braccia in avanti "Rose! Ci senti??" sembra di no. La tassa è troppo confusa, sembra che stia vedendo qualcosa che le provoca dolore. La sua espressione è abbastanza inequivocabile, non lascia ad altre interpretazioni, non è nulla di buono. Così come Amy mi incita a fare, le poggio una mano sulla schiena dopo essermi chinata a recuperare la sua bacchetta rotolata sull'erba. La fisso confusa, cercando di capire cosa stesse succedendo nella sua testa. La sento poi sussurrare qualcosa in direzione della bionda, probabilmente dell'acqua visto l'aguamenti che scaturisce subito dopo dalla bacchetta di Amy. Mi limito a restare in silenzio mentre passo la mano bagnata sulla fronte di Rose ed in questa situazione, non saprei neanche che altro fare. La vedo che cerca le risposte in quel cavallo che noi non riusciamo a vedere, ed è chiaro che questo sia solo un gesto disperato dettato dal momento. Poi riprende a parlare e con voce incerta, mi chiede il permesso. Allargo leggermente le braccia e lascio che si poggi sul mio petto, adesso questa è l'unica cosa che posso fare "respira, ok?" le parlo con un tono di voce basso mentre prendo a toccarle i capelli scuri e lisci con la mano sinistra. Lancio uno sguardo ad Amy come per cercare di capire se anche lei è tanto confusa quanto me. La sento tremare sotto il mio abbraccio non troppo stretto, sembra fatta di un materiale immensamente fragile, pronta a trasformarsi in granelli non appena la si stringe troppo. Prendo allora un profondo respiro. Ho un sacco di domande. Ma da dove parto? Non sono di certo famosa per il mio tatto "avevi dei dubbi... su cosa?" le chiedo con grande calma, giusto per cominciare a capirci qualcosa "sembrava che tu stessi vedendo qualcosa. Se riesci a spiegarcelo, magari riusciamo ad aiutarti" mi stacco un po' da lei in modo da guardarla negli occhi lucidi e cerco contemporaneamente lo sguardo di Amy in segno di approvazione "venite, sediamoci" tengo la mano a Rose come fosse una bimba, quasi per paura che se la lasciassi le cederebbero le ginocchia. Sono la prima a prendere posto sull'erba e invito le due a fare lo stesso. Segue il silenzio, sono in dubbio se aggiungere qualcosa. Alla fine penso che le ho già chiesto abbastanza, adesso sarà lei a dirci qualcosa. E io sono sinceramente in ansia per le parole che potrebbero uscirle di bocca.



     
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    ✧Tassorosso - I Anno✧

    Il dolore intenso e quelle urla mi distruggevano ogni volta. Dopo la doccia che mi arrivò in pieno viso riuscì a riprendermi e notai Amy che mi stava abbracciando, e la mano di kyky sulla mia spalla. Sentì la risposta affermativa di Kyky e mi lasciai quasi cadere sul suo petto, mentre afferrai la mano di Amy e non la lasciai.
    Le domande di kyky mi fecero ritornare ancora di più alla realtà, mi voltai verso Amy e vidi il suo volto. Mi dispiace, non volevo… dissi davvero mortificata. Le mie amiche aspettavano delle risposte ma nemmeno io sapevo cosa dire. Proverò a spiegarmi dissi sedendomi a terra con loro e continuando a tenere la mano di Amy con abbastanza forza e anche quella di kyky. Non so da dove iniziare presi fiato e tremando ancora un po’ iniziai Qualcosa non va nella mia mente. Ho …chiamiamole visoni, ma non lo sono. Staccai le mani dalle miei amiche e le appoggiai sulle cosce, provai a continuare Ho capito che se parlo o cerco di ricordare un preciso momento mi succede questo. E’ come una freccia che mi trapassa la testa e poi un urlo straziante mi risuona nelle orecchie. Ultimamente vedo dei frammenti di immagini confusi. Non capisco. Portai le mani al viso per un istante. Un fascio di luce e una bacchetta. Oggi per la prima volta due occhi color celesti. Ma … non riuscì a concludere la frase perché scoppiai a piangere, riportando le mani verso il viso. Dopo qualche attimo ripresi mentre le lacrime rigavano il volto Ma… sono vitrei, e questo vuol dire solo una cosa… Iniziai nuovamente a tremare leggermente. Quando mi hai detto dei thestral dissi rivolgendomi a kyky Non potevo crederci ma mentre parlavamo la mia mente è tornata a questi frammenti e… se non fossero visioni? chiesi guardando kyky negli occhi io ho la sensazione di essere li. Se fosse qualcos’altro? spostai lo sguardo su Amy. Cercai di calmarmi nuovamente e poi afferrai la mano di Amy Forse sono matta davvero.
    Mi voltai ancora un po’ verso la mia compagna di stanza Amy. Sai che mi sveglio spesso di soprassalto le ore in cui dormo. Perché questo urlo mi ritorna nella testa. Negli ultimi mesi sempre di più Mi rimisi a guardare entrambe E’ una donna! Di questo ne sono certa. Ho fatto ricerche sulle visioni e sono tutt’altra cosa. Iniziai a cercare la mia bacchetta, rendendomi conto di non averla in mano e nemmeno sopra. Continuai Non ne ho parlato con nessuno perché ho paura. Vi prego non ditelo a nessuno nemmeno voi. Se fossi matta davvero? Feci segno con l’indice sulla tempia. I capelli ripresero il loro colore naturale, buon segno, anche se non ero del tutto in ottimo stato. I volti delle mie amiche erano abbastanza sconvolti, così cercai di sorridere Sto bene! Va tutto bene ragazze. Grazie per non essere scappate via! beh ognuno avrebbe potuto avere delle reazioni differenti. Avrebbero potuto andar via per la paura e lasciarmi li.
    Mi voltai ed il thestral stava annusando per terra guardando verso la foresta nera. Dovrebbe tornare a casa!dissi guardandolo. Mi alzai mentre le mie ginocchia tremavano ancora e quasi mi sembrava di aver scordato come si camminava. Guardai le mie amiche Dite che tornerà da solo nella foresta? Mi ricordai in quel momento che loro non lo potevano vedere e mi rattristai nuovamente Giusto! Scusatemi, avevo scordato che…
    Le guardai ed aggiunsi Capisco se per voi questo è “troppo” non voglio spaventarvi o farvi del male. Mi rivolsi ad Amy e con gli occhi lucidi ed aggiunsi Se per te è troppo potrei spostarmi di letto. Non voglio che tu o kyky , insomma che voi soffriate per causa mia. Feci un finto sorriso Non so cosa significhi tutto questo e non so se mai scoprirò qualcosa su ciò. Ma potrei anche peggiorare oppure no e non voglio farvi trovare in mezzo ai casini. Mi avvicinai ad Amy con un po’ di fatica e le presi la mano Sei la mia amica e mai vorrei farti del male o farti vergognare. Mi voltai verso kyky Lo stesso vale per te. Quindi capirò la vostra decisione… lasciai la mano di Amy e mi voltai verso il Thestral Qualunque essa sia.



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    Kyky coglie il mio segnale e si avvicina a Rose, cingendola in un abbraccio che a questo punto vede legate tutte e tre. Rimaniamo in questa posizione per qualche interminabile istante, in un silenzio rotto unicamente dal respiro affannoso di Rose, ancora visibilmente scossa. Kynthia, da grifondoro qual è, prende di nuovo in mano la situazione e con delicatezza domanda a Rose se le fa piacere renderci partecipi di ciò che l’ha tanto turbata. Ci districhiamo così da quell’intreccio di braccia e capelli e prendiamo posto a semicerchio sull’erba, le nostre mani ancora strette a quelle tremanti di Rose. Cerco di trasmetterle forza attraverso la mia stretta perché altro non posso fare e nonostante mi ritenga una gran chiacchierona, in quest’occasione le parole proprio non mi vengono. Diversi pensieri prendono forma nella mia mente, ma nessuno di questi ha il coraggio di tradursi in frasi di senso compiuto, quindi mi limito a stringere forte la sua mano. Ecco che finalmente Rose ha trovato il coraggio e ci spiega ciò che crede di aver vissuto. “Quindi non è qualcosa che ti succede quando meno te lo aspetti bensì quando cerchi di accedere a un determinato ricordo?” So veramente poco della mente umana, e ancor meno della magia capace di indagarla, ma posso affermare con una certa sicurezza che le visioni difficilmente riguardano un’unica scena che si ripete in un infinito loop. “Sono d’accordo, non credo siano visioni. Il fratello di mio..padre” e qui mi incarto un attimo, la parola padre fa parecchio fatica ad uscirmi dalle labbra, ma cerco di non pensarci, Rose ha bisogno di tutta la mia attenzione “è un veggente, e spesso gli affiorano alla mente immagini di qualcosa che accadrà a breve. Alcune volte le induce, altre volte le visioni si manifestano spontaneamente, ma quel che è certo è che riguardano avvenimenti sempre diversi. Nel tuo caso sembra invece che sia un’immagine particolare a presentarsi con insistenza”. La ragazza avverte una bacchetta, un fascio di luce, un urlo e degli occhi vitrei. Volendo unire i pezzettini del puzzle l’immagine che si forma non è particolarmente rassicurante, ed immagino che la stessa Rose sia giunta alla mia stessa conclusione ben prima di me. Il fatto che veda i Thestral è un’ulteriore conferma dei suoi sospetti: ciò che credeva fosse un evento fittizio, figlio solo e soltanto della sua fantasia, ha invece assunto i tetri contorni di un avvenimento realmente accaduto. Senza girarci troppo intorno, Rose ha visto morire qualcuno ma l’evento deve averla traumatizzata così tanto da aver rimosso il ricordo. Ed ora, a distanza di chissà quanto tempo, il fantasma di quest’individuo senza volto e senza nome è tornato a bussare alla sua porta. Un brivido mi corre lungo la schiena e per la prima volta realizzo quanto debba essere angosciante vestire i panni di Rose in questo momento. “Non..non credo tu sia matta, Rose” affermo con voce esitante mettendola inconsapevolmente dinanzi all’evidenza dei fatti. Sarebbe stato più semplice dirle che si, era soltanto uscita di testa a causa dello stress delle lezioni e dell'ossessione di portare a casa voti eccellenti, ma non sono capace di mentire. Una cosa, però, non mi è chiara: perché mai saremmo dovute scappare via? Aggrotto quindi la fronte e scruto la mia compagna di stanza con uno sguardo interrogativo “scappare via? E perché mai dovremmo?” Proprio non coglievo il senso delle sue parole. A meno che… Temeva forse di essere lei stessa l’assassino? Questa nuova, terribile ipotesi deformò i lineamenti del mio volto, delineando un’espressione di inequivocabile terrore. Ecco spiegato perché si chiede se sia pazza, forse crede veramente di esserlo e di compiere gesti raccapriccianti quando è in quella condizione mentale. Okay Amy, fai un bel respiro, dopotutto la conosci da un anno e non ha mai mostrato episodi di violenza, né ti è mai sorto il dubbio che Rose avesse qualche rotella fuori posto. Ti sei solo suggestionata, non farglielo notare che altrimenti si spaventa. “Non essere drammatica Rose, che sarà mai qualche urletto notturno, sono abituata a Matisse che russa come uno schiacciasassi” cerco di sdrammatizzare esibendo un sorriso tirato.
     
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    Non so che dire, non pensavo che una giornata apparentemente tranquilla potesse subire un simile risvolto. Non potevo immaginarlo. Ora Rose si ritrova a stringere la mano a me e ad Amy con i capelli ancora totalmente bianchi dallo shock. Aspetto che mi dica qualcosa, che mi spieghi cosa ha visto quindi pendo dalle sue labbra non appena inizia a parlare. Ci racconta di un fascio di luce e di come quelle immagine si ripresentino nella sua mente solo quando cerca di ricordarsi di un preciso momento. Quale preciso momento? "Quando vedi queste immagini... qual è il momento che cerchi di ricordare?" domanda scomoda, ma necessaria se vogliamo far luce sulla questione.
    Amy interviene, neanche lei pensa che si tratti di visioni. Io resto in silenzio per tutto il tempo e annuisco, nemmeno io penso lo siano. Mentre stiamo sedute sull'erba, colgo quanto Rose sia smarrita e a tratti quasi sdegnata da questa situazione.
    "Confermo, non sei matta" sorrido lievemente "magari strana, come tutti" le poggio una mano sulla spalla sperando che quella frase possa consolarla almeno un po', farla sentire meno aliena, ma non so se funzionerà. Lei per adesso è praticamente sotto shock. Resto anche molto colpita dalla reazione pronta di Amy: è evidente che si sia affezionata a Rose e che nonostante anche lei non capisca cosa sta accadendo, non intende abbandonarla al suo incerto destino "troppo?" mi volto con aria interrogativa verso la bionda "ma che dici? Ma se tu convivi von qualcuno che fa esplodere le cose!" rido di me stessa, anche se forse questo non dovevo dirlo. Amy lo sa? Beh... non importa In questo momento questo è il paragone che serve: lei non ha voltato le spalle nemmeno quando l'ho ferita, eppure avrebbe potuto. Non la lasceremo in mezzo alla strada per qualche visione o qualche urletto in più! Sorrido a Rose, le basta andare un po' inditero con la memoria per capire a cosa mi riferisco. Memoria. Mi viene in mente una teoria "piuttosto, potrebbero essere ricordi" l'opzione ammetto che per un attimo mi fa rabbrividire "a quanto pare non si tratta di visioni, se sono sempre uguali... non sono semplici sogni perchè in questo moemnto sei molto sveglia. Se sveglia no?" domando retoricamente dandole un pizzicotto sul braccio, giusto per farla distrarre per mezzo secondo "quindi... se fossero ricordi? Tu stessa hai detto che ti capita quando torni con la mente ad un momento specifico" la bacchetta, il fascio di luce, e la donna. Mettendo insieme questi elementi sommati al fatto che Rose può vedere i thestral, viene fuori un quadro frammentato della questione.
    Ora il problema è che non so cos'altro consigliarle per trovare la soluzione.


     
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    Rose White

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    Non erano scappate ed erano li a sorreggermi ed a consolarmi. Amy confermò la mia tesi che ciò che stavo vivendo non erano visioni, o almeno non sembravano. Annuì cercando di ascoltare il discorso di Amy e cercando di ragionarci su anche se era difficile in quel momento avendo la testa confusa. Kyky mi fece una domanda ben mirata ma io scossi la testa in segno di no No ti prego non farmelo ricordare. Le dissi spaventata e con gli occhi lucidi. Però potevo provarci in un altro modo Ecco te lo dico così, forse funziona. Il ricordo è del 20 febbraio. La data doveva ricordare a kyky l giorno che ha conosciuto mio padre e soprattutto la ricorrenza Precisamente del 2011 mi fermai perchè sentivo la testa iniziare ad essere pesante. Speravo che kyky comprendesse il collegamento della data e la spiegasse ad Amy. Il tocco di kyky e di Amy mi tranquillizzava sempre di più. La frase di Amy su matisse mi fece prima sorridere e poi ridere di gusto. Vero Matisse russa. le dissi con sguardo dolce E’ meraviglioso quel gattino! Fissai kyky dopo la sua affermazione e alla fine scoppiai in una grossa risata. Siete le migliori amiche che potessero capitarmi! Il viso di Kyky si fece pensieroso e poi rivelò una sua ipotesi, quello che vedevo potevano essere ricordi e non si limitò a dire questo ma nel confermare se fossi sveglia mi diede un pizzicotto Ahi! Eh si sono molto sveglia! Era necessario? dissi spostandomi verso Amy e toccandomi il braccio. Si. Adesso che ci penso sono sveglissima quando succede tutto questo e il dolore lo conferma e poi i ricordi sono avvolti come nella nebbia. Sono molto offuscati e così assurdi. E si sempre con lo stesso ricordo. Portai una mano alla tempia, la testa aveva preso a farmi male e mi sentivo leggermente esausta. Voi, voi dite che ho visto qualcuno uccidere qualcun altro e la mia mente me lo mostra a frammenti? chiesi con aria persa. Ma come posso aver dimenticato una cosa così? Non avrei dimenticato un tale evento orribile. presi fiato e nuovamente riportai la mano alla testa Ragazze… scusatemi ma non mi sento molto bene. Ho bisogno di rientrare. alzai lo sguardo e mi voltai verso Amy Ti va di accompagnarmi in dormitorio? Per favore… chiesi con aria davvero esausta e affaticata.



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    M_UNREADM_UNREADM_UNREAD

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    La teoria di Kyky mi sembra plausibile, quelli che compaiono nella mente di Rose sembrano essere proprio ricordi. Lei richiama alla mente un preciso momento della sua vita e quelli saltano fuori all’improvviso, come ospiti non richiesti. Nomina una data, il 20 febbraio del 2011, cercando di darci un indizio per risolvere l’enigma delle visioni. 2011, 2011..avevo solo sei anni, mentre Rose quasi sette essendo nata a marzo. Cosa mai poteva essere successo dieci anni prima? Una ricorrenza particolare che in questo momento mi sfugge. Mi mordo nervosamente il labbro inferiore e faccio finta di niente, tamburellando con le dita sulle suole delle scarpe. Che razza di amica sono se nemmeno colgo questi riferimenti? “Avvolti nella nebbia dici?” domando pensierosa grattandomi il mento. “Forse potremmo chiedere a qualcuno esperto di queste cose, tipo un professore o uno studente degli anni superiori” o ad Alexander, che guarda caso studia proprio queste cose in Accademia. Scuoto la testa senza dare ascolto alla vocina interiore e proseguo “so che esiste un aggeggio magico dove si ripongono i pensieri. Li si sfila dalla testa e si buttano in questo calderone dove si confondono in una specie di nebbia. Quindi ecco, nebbia e ricordi sono un’accoppiata che esiste”. Poi Rose pone una domanda a bruciapelo, una di quelle che ti gela il sangue nelle vene ma che non puoi ignorare. Penso proprio di si, che la timida tassa che siede al mio fianco sia stata spettatrice di una barbara atrocità quando era poco più che una bambina. “Forse è qualcosa tipo stress post traumatico. Il tuo cervello si rifiuta di credere a ciò che ha visto e ti oscura il ricordo.. che ne pensi?” Non voglio confermarle apertamente i suoi sospetti, è già parecchio turbata e non mi va di aggiungere il carico da novanta. Infatti ecco che afferma di essere affaticata e di aver bisogno di tornare in camera. Non posso biasimarla, quello che doveva essere un banale pomeriggio di relax si è trasformato in una specie di scena da film horror. “Certo, magari passiamo un attimo dalle cucine e freghiamo un quadretto di cioccolato. Sono sicura che ti tirerà un po’ su!” Saluto Kyky con un cenno del capo e aiuto Rose a mettersi in piedi. Avvolgo il suo corpo minuto con un braccio, mi sembra così debole da poter crollare da un momento all’altro, e ci dirigiamo insieme verso il dormitorio.
     
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