Ignorance is bliss

Hugo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    980

    Status
    Anonymous
    seemanagement_20210222_2
    Sdebitarsi nei confronti di Hugo era risultato più facile del previsto e per farlo non avevo dovuto infrangere nemmeno le regole, o meglio, non lo avevo fatto di persona. Dopo l'incontro in guferia ero andata direttamente in dormitorio per chiedere il mantello dell'invisibilità a mia sorella Vanja, lo aveva vinto durante una lezione e vi era molto attaccata, quasi morbosamente oserei dire. Prima di darmi il permesso di usarlo mi aveva praticamente sottoposta ad un un'interrogatorio e la cosa più divertente era stata che al momento della fatidica domanda "per cosa ti serve?", avevo risposto sinceramente e nel farlo mi ero accorta di una strana smorfia nel volto di Vanja. Era un misto fra divertita e sorpresa, ma la vera persona sorpresa divenni io, non appena mi rivelò che lei era già in possesso del libro che io ed Hugo volevamo cercare nella sezione proibita. Fortuna che avevo deciso di essere sincera con lei, altrimenti una volta giunti nella sezione proibita ci saremmo sentiti veramente stupidi nello scoprire che quel libro era già stato rubato. Avremmo rischiato una punizione per nulla e personalmente non avrei gradito molto la cosa, vista la mia solita dedizione alle regole. Avevo dato appuntamento ad Hugo per le nove di mattina davanti ai tre manici di scopa, ma mezz'oretta prima mi sarei vista con Vanja per farmi portare il tomo che volevo. Aveva accettato di farmelo consultare, ma solo a patto che lo facessi fuori da scuola e che alla fine della giornata glielo avessi restituito, cosicché lei potesse riportarlo nel luogo sicuro in cui lo nascondeva. Lo scambio era avvenuto velocemente e dopo aver salutato e ringraziato Vanja mi ero concessa addirittura un the caldo allo zenzero da portar via e una ciambella zuccherata gigante, acquistati entrambi ai tre manici di scopa nel mentre che aspettavo Hugo. Non mi piaceva studiare a stomaco vuoto né tantomeno aspettare a stomaco vuoto, a dire il vero non mi piaceva fare nulla se prima non mangiavo qualcosa, io e il cibo avevamo un ottimo rapporto e solo lui sapeva sempre come mettermi di buon umore. Non rimaneva che aspettare l'arrivo del ragazzo e solo allora gli avrei rivelato che ero già entrata in possesso di ciò che mi aveva chiesto di rubare assieme a lui. Non gli avrei detto però né il come né il perché io lo avessi già al sicuro nella tracolla che tendevo ben stretta al mio bacino. Quelli erano i patti che avevo preso con mia sorella e se al ragazzo non fosse andato bene fare lo sforzo di trascriversi ciò che gli interessava, per me non sarebbe stato un grosso problema, avrei semplicemente girato i tacchi e me ne sarei andata, dopotutto era lui ad aver realmente bisogno di scoprire ciò che si nascondeva in quel tomo, io lo avrei consultato solo per puro sapere.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    220

    Status
    Anonymous
    Un gufo grigio consegnò a Hugo il messaggio di Skylee informandolo che qualcosa nel loro piano iniziale era cambiato. Poche semplici frasi che gli davano appuntamento sabato ai tre manici di scopa. Strabuzzò gli occhi quando lesse l’orario, le nove di sabato mattina erano decisamente illegali. Sospirò, non poteva mancare l’incontro con Skylee o avrebbe perso l’occasione di entrare in possesso del tanto agognato volume. Anche il luogo del ritrovo era parecchio insolito dal momento che il tomo di suo interesse si trovava tra gli scaffali polverosi della sezione proibita. Che Skylee conoscesse un negozio ad Hogsmeade che ne vendesse una copia? Impossibile, quel genere di libri non poteva certo essere acquistato in una comune libreria, altrimenti la sua presenza nello scompartimento proibito sarebbe stata totalmente ingiustificata. Curioso quel sabato mattina puntò la sveglia, differentemente da ogni altro weekend in cui lasciava che fosse lo stesso Morfeo a decidere quando liberarlo dalla stretta delle sue braccia. Con le mani affondate nelle tasche dei jeans percorse la strada tortuosa che collegava il castello al piccolo villaggio. Le temperature erano salite considerevolmente nell’ultima settimana e un pallido sole velato giocava a nascondino tra le nubi. Dato l’orario le strade di Hogsmeade erano quasi deserte, eccezion fatta per un paio di maghi indaffarati a scambiarsi informazioni sommessamente dinanzi all’entrata della Testa di Porco. Realizzò di non essere mai entrato in quel locale, nemmeno per una rapida bevuta. La facciata trasandata non invogliava ad entrare, ma seppe da alcuni concasati che le camere al suo interno erano particolarmente confortevoli, adatte soprattutto a portare una dolce fanciulla conquistata durante la serata. Lo superò accelerando il passo, l’orologio al polso segnava già le nove e cinque. Non sapeva se Skylee fosse una persona puntuale, ma temeva che se avesse tardato troppo quella avrebbe girato i tacchi credendo di aver ricevuto una buca. Ecco che intravide la sua indomabile chioma bionda all’ingresso del locale. Ciao Skylee! Per quel giorno avrebbe abbandonato l’appellativo di riccioli d’oro, affibbiatole mesi fa in occasione della festa di San Valentino. Non erano lì per schernirsi né per divertirsi, Skylee aveva accettato di aiutarlo a recuperare il volume, e proprio per questo il ragazzo le avrebbe risparmiato il suo solito sarcasmo. La bionda reggeva tra le mani una tazza bollente e una ciambella zuccherata. Ne staccò un morso con pollice e indice e si portò il boccone alla bocca. Questo è per avermi buttato giù dal letto praticamente all’alba. Scherzò Hugo esibendo un sorriso allegro. Nonostante il periodo non propriamente felice, quella mattina si era svegliato euforico. Le pozioni avevano il potere di rallegrarlo quasi quanto una serata in ottima compagnia, merito del patrimonio genetico gentilmente offerto dal grande pozionista che era suo padre. Allora? Le domandò allargando le braccia per indicare sommariamente il villaggio. Come mai hai voluto vedermi qui?
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    980

    Status
    Anonymous
    seemanagement_20210222_2_0
    Intenta a mangiare la ciambella mi accorsi solo all'ultimo momento dell'arrivo del ragazzo. «Giorno. Sei in ritardo» Dissi allargando un sorrisetto dopo aver mandato giù un boccone. Fortunatamente erano solo cinque minuti e dato che mi sentivo buona potevo pure passarci sopra per quella volta. «Rifallo e ti stacco le dita a morsi» Lo minacciai guardandolo male. Nessuno toccava il mio cibo, era mio per un motivo e lo condividevo solo se mi andava di farlo, il che non capitava molto spesso. «Da quando le nove del mattino possono essere definite alba?» Trattieni a stento una risata. Che non tutti si svegliassero alle cinque della mattina come lei ci poteva pure stare, ma che le nove della mattina venissero paragonate all'alba proprio no. Ci servirà tempo per fare ciò che dobbiamo fare, più tardi mi sarai grato di averti dato appuntamento così presto» Terminai la frase facendo delle virgolette con le dita sulla parola presto. Dopotutto durante la settimana ci si alzava pure prima per andare a lezione e se davvero avesse avuto bisogno di recuperare del sonno arretrato lo avrebbe potuto tranquillamente fare il giorno dopo. «Ti ho fatto venire qui per questo...» Dissi con un largo sorriso compiaciuto sul volto, mentre con la mano sinistra allargavo un lembo della borsa a tracolla per fargli vedere il contenuto. Ero certa che non appena avrebbe visto il tomo si sarebbe rallegrato parecchio, dimenticandosi totalmente dell'orario. «Seguimi» Gli intimai facendogli cenno di seguirmi. «Direzione stamberga strillante» Ci serviva un posto tranquillo e silenzioso per studiare e ricopiare tutte le informazioni sulle pozioni che gli interessavano. «Tre piccole regole» Iniziai a parlare mentre ci incamminavamo per raggiungere la nostra meta. «Numero uno. Niente domande sul come o sul perché io abbia questo tomo» Molto semplice fin qui. «Numero due. Non puoi portarti via questo libro, né tantomeno riportarlo dentro le mura del castello. Pena la decapitazione alla prima occasione utile» Conclusi la frase rivolgendogli un sorrisetto glaciale e tracciando una linea immaginaria sul mio collo per rendere meglio l'idea e fargli capire che non scherzavo affatto. «Numero tre. Abbiamo tempo solo fino a sta sera per ricopiare tutto ciò che ti serve, poi considera il libro svanito. Intesi?»
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    220

    Status
    Anonymous
    La velata minaccia di Sky gli fece spuntare un sorrisetto, non immaginava che fosse tanto gelosa del suo cibo. Da quando sono le nove di sabato, direi. Pose particolare enfasi sulla parola sabato, maledicendosi per aver fatto le ore piccole anche quel venerdì sera. Soffocò pigramente uno sbadiglio e si strofinò la faccia coi palmi delle mani. Il contatto con la pelle fredda lo rinvigorì appena. Ti ho fatto venire qui per questo... Seguì con lo sguardo le mani di Skylee posarsi sulla patta della tracolla e armeggiare per sollevarla. L’angolo di un volume fece capolino dalla sua borsa. Non un volume qualsiasi, proprio il famigerato libro di pozioni che avrebbe dovuto trovarsi nella sezione proibita. Non potè fare a meno di chiedersi come la ragazza ne fosse entrata in possesso. Difficile credere che avesse ottenuto il permesso dalla Professoressa, altrimenti non gli avrebbe dato appuntamento ad Hogsmeade ma tra le mura del castello. Scartò anche l’ipotesi di un furto in solitaria. In primis perché non le sembrava il genere di persona che trasgredisce tanto facilmente le regole, come aveva dimostrato a San Valentino addossandosi le colpe per il degenero della festa, ed in secondo luogo perché l’aiuto di Hugo in tal caso sarebbe stato prezioso. Gli fece segno con la mano in direzione della fine del villaggio, proponendo la Stamberga Strillante come meta. Non capisco perché tutto questo mistero, sinceramente. Le rispose affiancandola. Ti sembro forse così scemo da consegnarlo alla Preside una volta tra le mie mani? È vero che si conoscevano da poco, ma bastavano poche parole scambiate con Hugo per rendersi conto di quanto poco incline fosse a fare la spia o immischiarsi in faccende che non lo riguardavano. Quindi direi che la clausola numero uno la mandiamo a farsi fottere. Te lo deve aver procurato qualcuno, sono certo che tu non sia andata là dentro da sola a fregarlo dagli scaffali. Skylee proseguì con l’elenco di regole che rendevano sempre più faticoso l’accesso alle informazioni. Hugo non aveva in mente nessuna pozione in particolare, voleva semplicemente possedere quel libro per leggerlo da cima a fondo. Certo, non ci avrebbe mai impiegato una giornata e per trascriverlo tutto avrebbe dovuto ingaggiare uno stuolo di monaci amanuensi. Nel frattempo erano giunti dinanzi l’ingresso della stamberga fatiscente. Hugo realizzò di non esserci mai entrato, e a giudicare dall’aspetto dell’edificio non era difficile comprendere il motivo. Assi di legno consumate dall’umidità serravano le finestre e una fitta rete di rampicanti s’inerpicava lungo la facciata. La stamberga dava l’impressione di crollare al primo soffio di vento, lasciando intendere che rimanesse in piedi per effetto di qualche strano sortilegio. Troviamo una stanza confortevole e poi ritrattiamo i patti. Esordì intimandola a seguirlo all’interno. Come aveva immaginato le finestre oscurate lasciavano entrare ben poca luce rendendo necessario un Lumos per avanzare senza inciampare. Uno spesso strato di polvere ricopriva i pochi mobili divorati dalle tarme, resi visibili dalla flebile luce delle loro bacchette. Quel fascio argentato rendeva, se possibile, l’ambiente ancor più sinistro. Sembrava il perfetto punto di ritrovo per maghi poco raccomandabili. Sei già stata qui? Ho sentito storie strane su questo posto. Finì appena la frase quando un rumore sordo proveniente dal piano superiore lo fece sobbalzare. Hai dato appuntamento a qualcuno? Sussurrò a Skylee avvicinando il viso alla sua zazzera bionda, senza riuscire ad individuarne l’orecchio.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    523
    Location
    Londra

    Status
    Anonymous

    Un mezzo su me stessa e puff, mi smaterializzo ad Hosmeade. Altro mezzo giro ed eccoci nuovamente al punto di partenza, a pochi metro dal cancello di Hogwarts. E ovviamente cos'è che mi porto appresso quando mi smaterializzo? La nausea, ovvio! E pensare che io non soffro il mal di mare nè altri mezzi di trasporto, ma questa sensazione è decisamente di natura diversa. Ad un occhio esterno sembrerò una pazza che fa avanti e indietro da una parte all'altra del villaggio, ma la pratica è l'unico modo che ho per abituarmi a questa sensazione e non rischiare di perdere un pezzo ogni volta che sparisco per ricomparire altrove.
    Ogni tanto realizzo che posso usare quest'abilità per portare fuori dai casini qualcuno che è in pericolo. Se l'avessi appresa prima, quante cose avrei risparmiato a mia madre? Avrei potuto allontanare il pericolo stesso, perchè no.
    Appaio giusto davanti ai Tre manici di Scopa ma non mi fermo per entrare; preferisco continuare a percorrere la strada principale che adesso si stringe un po' di più trasformandosi in un sentiero. Mi ricorda qualcosa, tipo quando in estate curiosavo nelle zone vicino casa dei miei nonni alla ricerca di qualche grotta o spiaggetta dimenticata dall'uomo; quindi credo sia per questo che mi viene così naturale seguire questa strada stretta per vedere dove mi porta, è una di quelle curiosità a cui non so resistere.
    Il cielo è limpido, la giornata tiepida, il vento è leggero... insomma, una bella giornata di allenamenti con la magia che si sta trasformando in una sorta di scampagnate fra le fresche frasche. E che forse si sta trasformando ancora in una giornata di esplorazione urbana: davanti a me si trovata quella che è una catapecchia in piena regola travolta dalle piante rampicanti che ne ricoprono la facciata ed i lati. Ha un aspetto abbastanza sinistro ma allo stesso tempo familiare, io di questo posto l'ho già visto. Oppure no aspetta, ne ho sentito parlare forse. Sto là a pensarci e manco mi accorgo che ho già messo un piede dentro la struttura. Finirò in qualche casino? Può darsi. La cosa mi crea problemi? Assolutamente no.
    Salgo le scale impolverate e rovinate dal tempo e dall'umidità, le travi scricchiolano al mio passaggio e ho quasi paura a toccare il corrimano perchè sembra che possa staccarsi da un momento all'altro.
    tumblr_1ac272386e211b47e0142bef4c4aa343_919587bc_540
    Ok, il piano superiore non appare tanto diverso da quello inferiore: i vetri delle finestre non sono del tutto interi, qualche pianta sembra essersi fatta strada all'interno della struttura. Giro un po' e ogni tanto, istintivamente, mi guardo alle spalle. Che cazzo ne so che non sbuchi fuori qualche fantasma o robe così. Infatti è quando decido di tornare di sotto che sento dei bisbigli. Dai forse è solo suggestione. Io nel dubbio mi sbrigo eh, sia mai che ho disturbato il sonno di qualche morto. Solo che nell'andare verso la scala colpisco un vecchio baule "Cristo..." mannaggia a me. Impreco e sento nuovamente delle voci. Che cazzo. Tiro fuori la bacchetta, sì, lo faccio. Inizio a scendere le scale, più lentamente stavolta e con l mezza certezza di non essere da sola.


     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    980

    Status
    Anonymous
    seemanagement_20210222_2_1
    «È un tomo proibito e come tale non dovrebbe finire tra le mani di due studenti. Ecco perché tutto questo mistero.» Lo guardai di rimando con una smorfia allusiva. «Sono semplicemente prudente, non mi piace fare le cose in modo stupido e rischiare così di farmi beccare» Le cose andavano fatte in maniera corretta e soprattutto furba, le regole a volte andavano infrante ed ero la prima a farlo per raggiungere i miei scopi, ma sempre in maniera scaltra e ben pensata, altrimenti si rischiava solamente di finire nei pasticci senza concludere nulla. «Non credo tu sia così stupido da consegnarlo alla preside, ma se portassi con te questo libro all'interno del castello ci sarebbero altissime probabilità che te lo sequestrino, i quadri parlano ed è un attimo farsi beccare. Per questo ti ho detto di vederci fuori da Hogwarts » Per quello ero io a dettare legge, le serpi non pensava a certi dettagli e davano per scontato che tutto sarebbe andato secondo i loro piani, ma non era così, i piani andavano sempre a puttane per un motivo o per l'altro e saper prevedere i possibili inconvenienti del caso era fondamentale. «Zitto ed entra, tanto non ti dirò nulla e non ritratterò le regole» Era fuori questione. Avevo fatto una promessa ed intendevo mantenerla, per nulla al mondo avrei tradito la fiducia di mia sorella. Entrammo all'interno dell'edificio con le bacchette puntate difronte a noi, due fasci di luce illuminavano i nostri passi e ci permettevano di scorgere l'arredamento ormai in malora di quello stabile. Sembrava non esserci entrato nessuno da tempo, o se l'aveva fatto era stato bravo a nascondere le tracce del suo passaggio, perché ogni centimetro di quella casa era totalmente ricoperto da un'abbondante strato di polvere.«Che c'è? Questo posto ti fa forse paura?» Gli chiesi con un sorrisetto sghembo in volto. Se c'era una cosa paurosa o pericolosa di solito mi ci lanciavo a capofitto, dopotutto avevo la magia dalla mia parte e tutte quelle storie che di solito spaventano i babbani per noi maghi erano all'ordine del giorno. Fantasmi? Ne è pieno il castello. Creature che mutano forma e ti uccidono? Tutto normale. Altre mille cose spaventose? Già vite e già affrontate. Aaaah... che bello essere maghi. Un rumore secco e ben udibile tagliò l'aria. «Ma certo, ho giusto chiesto ad un paio di fantasmi di raggiungerci...» Davvero Hugo? Appuntamento a qualcuno? E tutto l'alone di mistero creato fin'ora a cosa serviva allora? Potevo direttamente dare un party in onore dei tomi proibiti. Mi girai per guardarlo male, ma con tutto quel buio non mi accorsi che si era avvicinato tanto al mio viso e nel voltarmi gli diedi una capocciata in piena fronte. «Ouch... che male... ma sei fuori di testa? Volevi forse saltarmi in braccio?» Gli sussurrai flebilmente per non farmi udire da eventuali ospiti inattesi. Un'altro rumore si fece strada nel silenzio assordante di quella catapecchia. C'era sicuramente qualcun'altro e non si trattava certo di un fantasma. I fantasmi non facevano scricchiolare le assi di legno sotto i loro piedi. Puntai velocemente la bacchetta verso il rumore ed attesi che qualcuno si rivelasse. Non appena vidi una sagoma sfocata comparire all'interno del mio campo visivo non attesi oltre e sferrai il mio attacco. «Expelliarmus» Gridai in direzione della figura misteriosa. Non sapevo chi fosse o cosa volesse ma la sagoma della sua bacchetta puntata verso di noi era ben visibile e non intendevo aspettare che fosse l'altra persona a fare la prima mossa.
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    220

    Status
    Anonymous
    Il discorso non è se mi fa paura o meno, ma obiettivamente non conosciamo chissà quanti incantesimi, e dubito sapremmo difenderci a dovere da un visitatore, diciamo, più esperto di noi. Per non dire pericoloso, o matto magari. Circolavano una miriade di voci sulla stamberga, c’è chi la riteneva un covo di ricettatori e ladruncoli da quattro soldi e chi invece giurava di aver visto lupi mannari uscire da quei cancelli nelle notti di luna piena. Per quanto Hugo fosse coraggioso di indole, non avrebbe gradito trovarsi a tu per tu con una creatura assetata di sangue. Difficilmente impressionabile si, incosciente no. Il sarcasmo di Skylee era totalmente fuori luogo in quella situazione, dal momento che pareva chiaro i due non fossero soli in quella catapecchia. Nella penombra fece appena in tempo ad accorgersi della zazzera bionda pericolosamente vicina al suo viso che un sonoro toc segnalò che le loro fronti si erano appena incontrate. Accidenti Sky, sei leggiadra come un elefante in una cristalleria! Si massaggiò frettolosamente il capo quando nuovi rumori spezzarono il silenzio. Qualcosa, o qualcuno, si stava avvicinando a loro facendo vibrare le assi del vecchio parquet ammuffito. Gli scricchiolii provenivano dalle scale. Nox! Sussurrò Hugo. L’alone perlaceo non sarebbe servito ad altro se non a segnalare all’estraneo la loro posizione. Mise delicatamente una mano sulla bocca di Sky, rimasta al suo fianco dopo l’incontro di teste, e guidò la ragazza a lato della scalinata. Un’ombra scura stava lentamente scendendo i gradini, Hugo riuscì a scorgerne a malapena i contorni. Non particolarmente alta, sottile e, dal modo in cui procedeva, guardinga. Un mago pericoloso non avrebbe avanzato con una tale circospezione ma avrebbe segnalato la propria presenza scagliando qualche incantesimo. Non che questa fosse una prova inconfutabile dell’innocuità della figura, ma fu sufficiente a far rilassare un minimo il ragazzo. Sentiva Sky muoversi nervosamente al suo fianco, per poi scattare in piedi non appena l’ombra raggiunse il gradino più basso. Un incantesimo di disarmo investì in pieno l’estraneo, facendo volare la sua bacchetta in direzione di Hugo, che l’afferrò prontamente. Un secondo Lumos permise al ragazzo di riacquistare la vista di ciò che lo circondava. Il fascio di luce illuminò il volto della persona appena disarmata, rivelando un viso a lui noto. Si avvicinò di qualche passo Kynthia? Le domandò alzando un sopracciglio. Tutto si sarebbe aspettato fuorchè vedere la fidanzata di un prefetto aggirarsi per la Stamberga. Dopo la lezione nella stanza delle necessità aveva cambiato opinione sulla moretta. Se alla festa di San Valentino le era sembrata nulla di diverso da un’ochetta con l’esigenza di mettere in mostra il davanzale, si era poi felicemente ricreduto dopo la temporanea collaborazione sul galeone pirata. La Grifondoro per antonomasia. Ci vuole coraggio per venire fin qua da sola, eh.. Un tono di rimprovero per niente da Hugo cadenzò quelle poche parole. Stai scegliendo il nuovo nido da amore per te e il prefetto? La canzonò rivolgendole un sorriso beffeggiante prima di porgerle la bacchetta.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    523
    Location
    Londra

    Status
    Anonymous

    Dylan

    Le maledette travi vecchie di non so quanti anni, scricchiolano ad ogni passo che faccio. IN sostanza se davvero qua dentro c'è qualcuno oltre me, ha già capito benissimo di non essere solo.
    Avvicinandomi al piano inferiore intravedo una flebile luce generata probabilmente da un lumos ma eccola che si spegne poco, portandomi a pensare che stiamo facendo la stessa cosa: stiamo provando a non farci notare. E non so se la cosa stia funzionando.
    Scendo le scale provando ad alleggerire il passo, ci metto un certo impegno ed una certa attenzione nel muovermi ma a quanto pare sono stata sgamata; la bacchetta mi salta di mano senza che io riesca ad evitarlo ed una luce mi brucia le iridi manco fossi seduta ad un tavolo da interrogatorio. Metto a fuoco la persona davanti a me guardandola attraverso le dita delle mani, che avrebbero il compito di proteggermi gli occhi da questa luce fastidiosa "Dubois...?" sì, direi che è lui. Incredibilmente riesco a riconoscerlo dalla voce, il serpeverde serioso che stranamente non si era vendicato dopo la lezione piratesca. E sottolineo stranamente, quella di vendicarsi e fare dispettucci del cazzo pare davvero essere una caratteristica peculiare delle serpi. Pare non essere questo il caso, vedremo. Mi riprendo la mia bacchetta e la inserisco nella tasca posteriore mentre, riacquisita la vista, mi accorgo anche della presenza della gallinaccia di Hogwarts "vedo che invece voi avete preferito venire in coppia, buongiorno Gallinella" le rivolgo una mezza smorfia prima di rispondere alle parole di Hugo "come hai fatto a scoprirmi??" ostento stupore allargando anche i palmi all'altezza del petto "lo proverò col prefetto e ti farò una recensione. Poi non dire che non sono gentile" che poi l'idea di un nido d'amore mi faccia venire la pelle d'oca, è un altro paio di maniche "...almeno che non siate proprio voi ad essere qui per appartarvi" che il dubbio mi viene pure.
    Vista la vicinanza, mi allontano dai due di un paio di passi il che mi permette di vederli un po' più nel complesso e notare che Sky porta con se una tracolla bella capiente "che ti sei portata, dei libri?" la guardo piuttosto perplessa "pensavo che la luce della biblioteca fosse più adatta a studiare" è chiaro che non penso davvero che siano qui semplicemente per ripassare erbologia, i libri sono semplicemente a prima cosa a cui ho pensato. Però effettivamente la tracolla - che pareva pure abbastanza pesante - escludeva la possibilità che si stessero davvero appartando. Non te ne faresti niente, a questo punto mi pare chiaro che sono qua per altro.


     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    980

    Status
    Anonymous
    skiimparis0210114_3_3
    Sento le dita di Hugo avvolgermi il viso mentre con il palmo della mano mi tappa la bocca. Gli sarebbe bastato farmi un cenno ed avrei capito alla svelta, non serviva a nulla tutta questa scenetta. L'unico effetto a cui aveva portato era stato un morso da parte mia, per liberarmi dalla sua stretta e poter pronunciare la formula necessaria per l'incantesimo di disarmo. Se stavamo ad aspettare lui avremmo dovuto attendere ancora a lungo. Ormai era ovvio che non fossimo soli in quella catapecchia e giocare al gatto e al topo non serviva a nulla, se non a farci castare addosso qualche fattura. Fortunatamente alla fine la più veloce ero stata io e la bacchetta dello sconosciuto era finita proprio tra le mani di Hugo, ottimo colpo Sky. Una volta disarmato l'avversario vidi il mio compagno di scuola avvicinarsi alla figura in penombra e puntargli addosso la luce che aveva appena prodotto con la bacchetta. Kyky? Che diamine ci faceva Khintya in quel luogo e soprattutto da sola? «Hey sfigatella. Sai... aveva paura a venirci da solo» Scherzai prendendo un po' in giro Hugo e il suo coraggio da quattro soldi. «Tranquilla... questo luogo può essere tutto tuo e del prefetto lingua lunga» Tirai fuori la lingua e mimai il centrifugato di saliva che le aveva fatto Logan ai tempi della festa. Dopo quel giorno mi ero rifiutata di guardarli nuovamente mentre si sbaciucchiavano, erano uno spettacolo atroce e non intendevo più sottopormi ad una tortura del genere. «In realtà qui dentro c'è tutto l'occorrente per preparare dei biscotti, sai, vorremmo aprire il nostro blog di cucina. Non ti pare la location perfetta?» Le chiesi con tono sarcastico stringendo appena le palpebre degli occhi ed allargando un sorriso sul volto. Le volevo bene ma non potevo permettermi che scoprisse cosa fossimo andati realmente a fare in quel luogo. «Non hai un prefetto dal quale tornare ora? Mh?..» Le chiesi provocandola un po'. Speravo che quella frase bastasse a farle capire che non poteva rimanere lì con noi, non quel giorno per lo meno. Avevamo poco tempo e dovevamo riuscire a leggere e ricopiare tutto ciò che ci serviva, non potevamo perderci in chiacchiere o peggio ancora farci cogliere in flagrante.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    523
    Location
    Londra

    Status
    Anonymous

    ezgif_14

    Sky e le sue battute sempre sul pezzo "anche tu sembri avere una lingua bella lunga Sky, guarda là che piovra" la prendo per il culo di rimando mentre mi mostro stupita per la sua performance con l'aria, da vera professionista "cazzo. Hai parlato ad Hugo della tua paura dei forni? No perchè questa è la volta buona che dai fuoco a qualcosa" seconda risposta ironica che si merita del tutto. Scruto i due per qualche attimo e dalla risposta della corvonero, per quanto fosse una battuta, deduco che in quella tracolla non ci sono semplici libri perchè in quel caso non penso che mi avrebbe risposto in questo modo.
    Inoltre la sua frase successiva conferma che qui oggi sono di troppo e che i due saranno intenti a fare qualcosa che è meglio che io non veda. La sua provocazione poi, per quanto in buona fede, mi fa provare una strana sensazione di nervoso: non sono abituata ad essere associata ad un'altra persona e penso che questo sia il mio istinto da lupo solitario che scalpita, come direbbe papà "sei gelosa? Ma comunque sia hai ragione, non sia mai che se gli sto distante per troppo tempo poi sente la mia mancanza" rispondo comunque in tono molto rilassato, ironico, con la consapevolezza che la frase che ho appena detto sia solo una battuta "vi saluto, divertitevi a fare i biscotti" li guardo entrambi e poi li saluto, dirigendomi verso il sottile spiraglio di luce che trapela dalla porta non perfettamente chiusa. Mi dileguo quindi con un ultimo cenno della mano e chissà, magari prima o poi saprò pure cosa cazzo sono venuti a farci qua dentro.

    Uscita 😛


     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    220

    Status
    Anonymous
    Dylan
    Lasciò che le due ragazze si punzecchiassero, trovando l’appellativo ‘gallinella’ utilizzato da Kynthia particolarmente adatto a descriverle entrambe. In realtà la scena era piuttosto esilarante, con Sky che mimava la lingua del prefetto roteando vorticosamente la sua in aria e Kynthia pronta a risponderle a tono. Non fu certo di comprende la scusa che la Corvonero addusse per giustificare la loro presenza lì. Blog, che roba era? Ho giusto il cappello da cuoco ripiegato in tasca. Commentò lanciando una frase qualsiasi, solo per seguire l’andazzo sarcastico di quella di Skylee. La verità è che tutte quelle chiacchiere li stavano distraendo dall’obiettivo del loro incontro. Non si era certo svegliato con le galline per fare la comare con due donzelle. Per quel che lo riguardava, Kynhtia avrebbe potuto tranquillamente sapere la verità dietro a quello strano appuntamento, ma la Corvonero apparì categorica, facendo ben comprendere quanto le loro intenzioni dovessero rimanere segrete. Su Ky, lasciaci fare i piccioncini in pace. L’avevi capito no che la questione dei biscotti era tutta una farsa? Le strizzò l’occhio, sebbene nell’oscurità dubitava che la ragazza lo avesse colto. Metterle un po’ di fretta era necessario dal momento che finchè non se ne fosse andata il libro di pozioni non avrebbe visto la luce del sole, o meglio, del suo Lumos. Passò un braccio intorno alle spalle di Sky per continuare l’assurda pantomima. Dai tesoro, lasciamola tornare dal suo prefetto, che noi abbiamo affari più importanti da sbrigare! Ridacchiò, prevedendo la reazione di Skylee a quel gesto. Come minimo gli avrebbe pestato un piede o morso nuovamente la mano. Kynthia li salutò con un rapido cenno della mano e sparì dietro la porta cigolante, lasciando che un fascio di luce chiara illuminasse per una manciata di secondi gli strati di polvere sul pavimento consumato. Ripristinato il buio totale, Hugo si sciolse da quello strano abbraccio e impugnò saldamente la bacchetta nella mano sinistra, pronto a farsi strada con il Lumos lungo la scalinata scricchiolante. Vieni, saliamo, così se dovesse entrare qualcuno dalla porta siamo pronti a smaterializzarci prima che si accorga della nostra presenza. Tu sei capace, giusto? No perché Hugo, invece, non aveva ancora imparato e all’occorrenza avrebbe dovuto aggrapparsi al braccio di Skylee per levare velocemente le tende. Salì con attenzione gli scalini pericolanti maledicendo l’incanto Lumos per produrre un fascio così fioco. Infiliamoci in questa stanza, le fece, indicandole l’ingresso di quella che una volta doveva essere stata una camera da letto anche se attualmente del suddetto letto non vi era traccia. Okay, prima che arrivasse Kynthia mi dicevi che non possiamo fare niente con questo libro se non consultarlo e trascrivere ciò che ci interessa. Il fatto è che a me non serve una pozione in particolare, ma ho interesse a leggere il libro per intero. Si grattò febbrilmente il mento ragionando su come risolvere la questione in maniera civile. Era chiaro che Skylee non gli avrebbe rivelato come era entrata in possesso del volume, ma forse se gli avesse spiegato il motivo per cui avrebbero avuto solo quella giornata per consultarlo avrebbero potuto raggiungere un accordo. Dov’è esattamente che deve tornare stasera questo libro?
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar


    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    363

    Status
    Anonymous
    Beatitudine, tranquillità, leggerezza. Christian si ritrovava in un meraviglioso sonno profondo che, venne brutalmente interrotto dalla sveglia di uno dei due concasati, non sapeva bene di chi fosse quella maledetta sveglia, intontito com'era.. si limitò a lanciare un cuscino random, cercando di colpire quell'aggeggio infernale. La sveglia durante i weekend era totalmente illegale, non potevano prendere appuntamento per dopo mezzogiorno? Doveva imparare un incantesimo per isolare il suo letto, dai suoni esterni, in modo tale da dormire tranquillo.
    Girava e rigirava il suo corpo sul materasso, ma ormai il sonno beato di poco prima, aveva lasciato spazio all'irrascibilità del serpeverde, che dopo aver fatto un'abbondante colazione con doppia dose di caffeina, optò per fare un giro ad Hogsmade. Quel villaggio gli regalava un senso di pace, lo immaginava innevato, doveva essere davvero bellissimo. Immerso nei pensieri di quel caratteristico paesino, si ritrovò di fronte a quella che doveva essere la stamberga strillante. Ne aveva sentito parlare, ma non ci era mai entrato personalmente. La curiosità lo stava assalendo, sapeva che era vietato, ma ovviamente non dava peso alle regole che gli imponevano al castello. Decise dunque di entrarci, rimanendo assai sorpreso di vederci una tipa, uscire in modo assai sospetto. Aspettò cha la ragazza si allontanò, prima di dirigersi verso l'entrata, stavolta ancora più curioso di prima e solo quando spalancò la porta si accorse di due ragazzi che si stavano abbracciando. Oltre alle sagome, non aveva visto bene chi aveva di fronte. "Ops, ho interrotto qualcosa?" Pronunciò, prima di squadrare entrambi grazie alla luce che fuoriusciva dalla sua bacchetta.
    B_POLL
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    980

    Status
    Anonymous
    20210504_201102
    Finalmente il "problema" Kynthia era stato risolto e dopo un'imbarazzante scenetta con Hugo, ci potevamo dire liberi di iniziare il lavoro per il quale eravamo giunti lì. Il braccio del ragazzo continuò a circondarmi le spalle pure dopo l'uscita di scena della sfigatella e io non potei fare a meno di lanciargli un'occhiataccia di disappunto. «Sei raccapricciante quando tenti di flirtare con qualcuna, te lo hanno mai detto?» Sputai fuori le parole con un ghigno divertito e iniziai a pizzicargli una guancia con il dorso delle mie dita, mi sentivo molto una nonna che infastidiva il nipote, ma qualcuno sembrava essere di un altro parere. Cazzo. Distratti com'eravamo in quel momento, non ci eravamo minimamente accorti della presenza del ragazzo, quand'era arrivato esattamente? Poco importava, il suo timbro vocale era piuttosto riconoscibile, o almeno per me lo era eccome, si trattava di Christian ed ero certa si fosse già fatto un'idea sbagliata di ciò che stava accadendo. «Chri!! Che ci fai qui?» Chiesi parecchio sorpresa di vederlo in quel luogo normalmente poco frequentato. «Ah giusto... non è assolutamente come sembra. Il tuo amichetto non sa affatto recitare, né tantomeno improvvisare» Esclamai calma e rilassata togliendomi con fare quasi disgustato il braccio di Hugo dalle spalle. «Piccioncini? Sul serio? Non potevi farti venire in mente nulla di più creativo?» Sbuffai distrattamente verso il mio compagno di "studi". Speravo che Christian comprendesse al meglio la situazione senza giungere a conclusioni errate, non c'era mai stato nulla fra di noi, ma non volevo che credesse fossi il tipo da appartarmi in luoghi abbandonati col primo ragazzo che capitava, per di più non con Mr.Manico di scopa. «Stiamo perdendo tempo prezioso, muoviamoci. Tu Chri ti unisci a noi?» Non ero una persona che faceva preferenze, lo giuro, l'invito esteso a Christian non era minimamente dettato dal mio voler passare del tempo assieme a lui, affatto, non avrebbe avuto senso in fondo. Era per il semplice fatto che a differenza di Kynthia, una serpe poteva essere più fidata per una cosa del genere. Si facevano pochi scrupoli e non temevano affatto di infrangere qualche regola, per di più Christian era il compagno di stanza di Hugo e sapevo bene quanto fossero amici, per questo gli avevo proposto di darci una mano, solo per questo. «Ok, direi che questa stanza va bene» Esclamai soddisfatta dopo aver salito le scale. La luce che fuoriusciva dalle nostre bacchette era fioca e ci permetteva di vedere con chiarezza solo gli oggetti più vicini a noi, ma per leggere e scrivere sarebbe stata più che sufficiente. «Perché tu quanto ci metti a leggere un libro esattamente?» Guardai Hugo con aria torva. Personalmente se si trattava di un libro contenente unicamente formule e descrizioni varie, non ci mettevo molto e di certo non più di un giorno, quel tomo era piuttosto grande ma ne avevo visti di più imponenti e il numero di pagine da consultare non mi spaventava affatto. «Dove deve tornare questo libro non sono affari tuoi, ma se la tua paura è di non fare in tempo a leggerlo e trascriverlo tutto, posso rassicurarti» C'era un trucco piuttosto semplice e si sarebbe rivelato la nostra salvezza. Al secondo anno veniva insegnato un incantesimo utilissimo e da quando lo avevo appreso non avevo più smesso di usarlo, era perfetto per chi studiava ininterrottamente per tante ore di fila, ma poteva tornare utile pure per situazioni del genere. «Autoscribo» Esclamai puntando la bacchetta in direzione di due piume adagiate precedentemente a terra. «Ora dobbiamo solo leggere il libro e le piume penseranno a fare il resto...» Ogni mia parola veniva trascritta accuratamente su due pagine di pergamena, una per piuma e nonostante il buio che ci circondava, non sembravano avere alcun tipo di problema a scrivere velocemente e senza alcun tipo di errore. «Basterà poi cancellare ciò che non ci serve, tipo questa conversazione, ma a parte questo, mi pare la soluzione perfetta. Per di più avremo ben due copie.»
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    220

    Status
    Anonymous
    Dylan
    Hugo allontanò con un gesto brusco la mano di Sky che prese a pizzicargli una guancia e si voltò fingendo di scrutare l’ambiente circostante alla ricerca di altre persone. Con chi parli Sky? Chi è che ci sta provando con te? Dimmelo subito che riferisco a Chris, così gli fa il culo a strisce! Scherzò, lasciandosi andare a una risata limpida che raggiunse le orecchie di una seconda misteriosa figura, fino ad ora rimasta nascosta ai loro sguardi. Fu solo quando quella parlò che Hugo si accorse che, di nuovo, lui e Sky non erano più soli. Da che doveva essere un luogo disabitato, la Stamberga pareva attirare più studenti della Testa di Porco, quasi fosse un luogo di ritrovo non convenzionale. Alla flebile luce della bacchetta i lineamenti squadrati del viso di Chris apparvero particolarmente duri, complice l’espressione torva che aveva assunto nel vederli insieme, abbracciati. Curioso come Hugo l’avesse appena nominato e quello inspiegabilmente si era materializzato davanti ai suoi occhi. Osservò divertito Sky tentare di giustificarsi, conscio che difficilmente Chris avrebbe potuto essere geloso del suo migliore amico. Il ragazzo, infatti, non faceva mistero della sua lealtà verso gli amici, ribadendo in più occasioni che le ragazze del suo stretto giro di amicizie non le avrebbe mai nemmeno sfiorate. Questo, però, la Corvonero non poteva saperlo, così Hugo colse l’occasione per mettere un po’ in difficoltà la biondina. Sky, è inutile che tenti di coprirci, ormai ci ha visti, dobbiamo uscire allo scoperto. Volse lo sguardo verso Chris, senza spostare il braccio dalla spalla della ragazza, e fece spallucce. Che ti devo dire, Chris, il fuoco della passione è difficile da spegnere! Si morse un labbro per non scoppiare a ridere davanti ai due, lasciando che Sky si scrollasse di dosso il suo braccio, simulando un’espressione pregna di disgusto. In effetti stavano veramente perdendo tempo prezioso, le due intromissioni non richieste avevano catturato l’attenzione dei due ragazzi per fin troppi minuti, distraendoli dal loro obiettivo principale. Chiedendo a Chris di restare temeva avrebbero finito per mettersi a scherzare e fare gli idioti, come erano soliti fare quando si trovavano insieme, rendendo ulteriormente difficoltoso terminare la loro impresa. Hugo afferrò il pesante volume con la mano, sollevandolo per osservarlo meglio. Saranno state almeno 500 pagine. Non si tratta solo di leggerlo, ma di comprendere e memorizzare, altrimenti che lo leggo a fare? Da una Corvonero come te mi aspetto un po’ più di acume, biondina! Stava ancora esaminando la lunghezza del volume quando la ragazza castò un incantesimo su due piume, imponendo loro di trascrivere parola per parola il testo. Brava corva, finalmente hai fatto qualcosa di utile! Si sedette sul pavimento poggiando la schiena al muro coperto da una consunta carta da parati, il libro aperto sulle gambe e la bacchetta puntata sull’indice, scorrendo i capitoli con avidità. Facciamo così, io leggo i primi cinque, tu i secondi cinque, va bene? Sperò che nel mentre Sky e Chris non decidessero di appartarsi, dopotutto quella era una camera da letto.
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar


    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    363

    Status
    Anonymous
    Christian rimase stupito nel vedere che le figure che si stavano abbracciando, appartenevano a quelle della Mètis e di Dubois. Insomma, il suo flirt e il suo amico, cosa ci facevano insieme, in quella catapecchia? La biondina tentò di giustificarsi, mentre Hugo optò per fare il coglione, imitandolo forse. "Bene, bene. Allora non vi dispiacerà se faccio entrare anche la tipa che mi sta aspettando fuori, dico bene?" Domandò al serpeverde, guardando Sky con la coda dell'occhio, interessato a notare la sua reazione. Colse la palla in balzo quando lo invitarono a restare, dopotutto non aveva nient'altro da fare e poi, era talmente curioso di sapere cosa ci facevano lì, che gli sembrò la soluzione più adatta, pur di non chiedere direttamente. Troppo orgoglioso. "D'accordo, mi unisco a voi." I tre si diressero verso una stanza, forse la meno mal ridotta del posto, anche se non mancava d'avere un aspetto spettrale anch'essa. "Bel posticino. Ma cos'ha questo libro di tanto importante, da trascrivere?" A saperlo prima che si trovavano li per un libro, avrebbe optato di non restare, ma dopotutto, se la noia lo avrebbe assalito, poteva sempre fare un pisolino, no? Dopotutto la corvonero aveva scelto una camera da letto, come sala scrittura improvvisata.
    Prima di farsi vedere totalmente disinteressato però, Christian accese una sigaretta -felice di non dover fare attenzione a chi ci fosse in giro- e sedette accanto ai due, formando una specie di cerchio umano con il libro al centro e le piume incantate ai lati. "Evochiamo i morti?" Ironizzò, soffiando una nuvola di fumo sui ricci capelli di Skylee. Trovava divertente infastidire la biondina, vedendo ogni volta innescare una reazione originale.
    B_POLL
     
    Top
    .
18 replies since 21/4/2021, 12:31   264 views
  Share  
.
Top