Boulettes du jeudi

Theodore

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    Cortile interno dell'ospedale di Yggdrasil, di fronte all'entrata per i dipendenti: un gruppetto di ragazzi in camice verde si gode la pausa pranzo prima del turno pomeridiano. Chiacchierano tra loro, fumano, si perculano a vicenda ricordando i loro momenti peggiori per riderci su e intanto già pianificano il weekend ormai vicino e lo sballo che ne conseguirà. Giovani semplici e allegri come tanti altri, o forse no. Non tutti almeno. Anche il nostro Maxence fa parte di questo gruppo ma non sembra come tutti gli altri. Di lui nessuno ride, a lui si rivolgono con un certo rispetto. Ok, diciamo anche timore. Lui è quello che chiamano il becchino lì, le croque-mort, quello che parla con le salme mentre le lava e le prepara per il loro ultimo viaggio, quello che fa le cose strane con i cadaveri insomma. Ma è anche quello che rimorchia più di tutti tra loro e che rimedia sempre la roba migliore per fare festa. Un idolo praticamente. Abbiamo prenotato un tavolo a quel nuovo locale burlesque per domani sera, sei dei nostri Max? Il francese ci pensa, fa un lungo tiro dalla sigaretta prendendosi tutto il tempo per rispondere. E alla fine nemmeno lo fa. Hei, Tom. Hai visto Morrow per caso su in reparto oggi? Non aveva il turno con te? Il roscio non si ferma mai con loro durante la pausa, ma tutti lo conoscono all'ospedale, sia anche solo perchè con quei capelli color fuoco e la pelle diafana punteggiata di lentiggini non passa certo inosservato. No amico, non è venuto. Sono giorni che salta i turni. Ma come mai ti interessa tanto? Max solleva il mento e caccia fuori il fumo che tratteneva nei polmoni. Cazzi miei. La sua risposta secca. Ma come sempre, quando si mostra interesse per qualcuno, la cosa stuzzica la curiosità del gruppetto di colleghi. A quanto pare Houdin è nel suo... "periodo rosso"!! Scherza il ragazzo sottolineando la battuta con un gesto eloquentemente spinto. Non è un mistero per nessuno che Max frequenti sia ragazze che ragazzi, vivi o trapassati che siano. Anzi come detto è famoso in ospedale per le sue conquiste. Cosa che fa parecchia invidia agli altri che vorrebbero tanto carpire i suoi segreti in merito, oltre al fatto che è obiettivamente un figo. Ad ogni modo il nostro eroe non risponde in alcun modo alla provocazione, il suo interesse per il Morrow sarebbe comunque impossibile da spiegare agli altri. Fa un altro tiro dalla sigaretta fino al filtro, gettandolo via proprio prima di bruciarsi le dita e non dice nulla. Lascialo perdere quello! Continua un altro sempre rivolto a Max riferendosi al Morrow. Guarda là invece... non è abbastanza rosso per te quel altro? Gli indica un ragazzo appena uscito da uno degli ambulatori, un tipetto alto, fisico asciutto, una bella zazzera biondiccia tendente al roscio. Carino!!! Gli fa eco l'altro compagno cercando di attirare l'attenzione di Max sul tipo. E il francese, che inizialmente da loro poco retta, si lascia irretire alla fine, spostando lo sguardo sul ragazzo che gli indicano: Putain! Che non è una vera imprecazione ma più un intercalare per il nostro Max. Lui? A questo punto lo guardano alquanto spaesati. Niente... lo vuole più rosso... Continua a scherzare uno. Ma se avesse osservato bene lo sguardo che Max ha riservato al tipo avrebbe intuito facilmente che così rosso in realtà bastava ed avanzava. Ci vediamo dopo, ora ho da fare. Adieu. Si alza, mette le sigarette in tasca e si passa una mano tra i capelli che quel giorno ha lasciato un pò più liberi del solito di esplodere come meglio vogliono. Eccolo che parte ragazzi... Vai Max, poi ci racconti tutti eh! Non lo farà e lo sanno, non parla mai delle sue conquiste. In questo caso però non si sta muovendo per andare a rimorchio, il fatto è che quel ragazzo lui lo conosce, ma ha preferito non dire nulla agli altri. In fondo, al pari del Morrow, anche questi sono cazzi suoi.
    Intercetta il tipo mentre prende il vialetto per lasciare l'ospedale. Con un'occhiata vede che è uscito da uno degli ambulatori dove fanno le visite mediche per il certificato di idoneità che richiede l'Accademia. Che si sia iscritto anche lui ai F.A.T.A.? Müller? Lo chiama attirando la sua attenzione, ma subito si corregge: Teddy!? Theodore Müller è stato uno dei suoi compagni di scuola a Durmstrang, uno dei pochi che non lo infastidiva, anzi gli stava simpatico. Gli piaceva fare scherzi, anche se Max non ha mai capito come a qualcuno rinchiuso in quel istituto potesse venire voglia di scherzare. E gli piacevano molto gli animali. Fu proprio durante una punizione che per puro caso toccò ad entrambi che avevano avuto modo di legare, si trattava di ripulire la torre dei corvi e Teddy si accorse che uno aveva un'ala malandata. Da allora si poteva dire che fossero diventati amici o per lo meno stavano bene con la reciproca compagnia. Solo che poi presi i M.A.G.O. si erano salutati con il classico "teniamoci in contatto" ed invece non si erano più sentiti. Max era andato dritto in Accademia per seguire le volontà della sua famiglia, Teddy invece aveva deciso di girare il mondo. Certo non avrebbe mai pensato di rivederlo là ad Yggdrasil. Sei davvero tu!? Quasi non crede ai suoi occhi. Ha un aspetto più maturo da quando l'ha visto l'ultima volta, ha un aspetto più... da figo. E' evidente che non è l'unico lui ad essere fiorito dopo Durmstrang. Che ci fai da queste parti? Si liscia il camice addosso sottolineando agli occhi dell'altro che per quanto riguarda lui invece il motivo è semplice da intuire. Ha così tante cose da raccontargli... e da farsi raccontare anche di sicuro!

     
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    Gli spiriti liberi e le scartoffie non vanno d`accordo, una delle poche verità universalmente riconosciute nell’universo. Teddy era la prova vivente di quanto quest’affermazione fosse vera. Dopo il suo lungo viaggio attorno al mondo, era tornato a casa e aveva annunciato ai suoi che si sarebbe iscritto in accademia. La cosa ovviamente era molto più semplice a dirsi che a farsi, perchè dal preciso istante in cui aveva preso quella decisione, non gliene era andata una dritta. Perché? Molto semplice, lui e la burocrazia non andavano d`accordo. Il dover conservare qualcosa in maniera ordinata, per lui era quasi impossibile, tanto che era stato costretto a richiedere una seconda copia del proprio diploma per averlo perso. Quello ovviamente era stato solo uno dei milioni di intoppi, ma dopo un mese di file interminabili era finalmente riuscito ad iscriversi ai corsi. Aveva iniziato a seguire da una settimana quando dalla segreteria gli era arrivata l’ennesima lettera. Aveva dimenticato gli esami medici indispensabili per poter frequentare magizoologia e era stato costretto a recarsi nel ospedale universitario per ovviare a quel ultimo intoppo. Arrivato nel luogo designato, immaginava gia’ un enorme trafile per entrare o qualcosa di peggio, invece era andato tutto bene. Si era trovato di fronte anche una specializzanda carina, una di quelle con le manine piccole e delicate che facevano il solletico quando poggiavano lo stetoscopio. Regalatole uno dei suoi sorrisi migliori, Teddy era uscito ne corridoio e aveva sentito qualcuno pronunciare il suo nome. Quando riuscì a capire la fonte di quella voce, rimase interdetto un paio di secondi per cercare di capire chi avesse di fronte. Era un bel ragazzo, alto, forse un po’ troppo magro, ma molto carino. Continuò ad osservarlo ancora un po’, fin quando il suo sguardo gli rivelò chi avesse di fronte. - Max?! - chiese ormai certo di chi avesse di fronte. - Non ci vediamo… dal diploma! - senza pensarci due volte gli si avvicinò, stringendolo in un forte abbraccio comprensivo di sonora pacca sulla spalla. - Scartoffie, il mio incubo. Mi sono iscritto a magizoologia, ma la pratica dell’iscrizione mi pare peggio di un esame. - rispose prontamente alla domande dell`amico. Probabilmente anche lui era lì per lo stesso motivo, o forse no. Ai tempi della scuola avevano riscorso insieme parecchi pomeriggi in punizione, a volte avevano chiacchierato del più e del meno e se non ricordava male era uscito qualche discorso sul fatidico ‘cosa farai finita la scuola?` - Tu che mi racconti? Aspetta, non me lo dire. Sei uno specializzando? - era davvero curioso di scoprire se avesse o meno ragione e nel frattempo si apprestava a fargli anche una seconda domanda. - Ma dimmi… è vera la storia che i dottori rimorchiano di più?


     
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1 replies since 15/4/2021, 14:25   219 views
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