Somewhere only we know

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    E' andato via, preso dal suo lavoro, dai maledetti campionati di Quidditch che vorresti non esistessero. E' andato via e tu sei incapace di essere indipendente dal vostro rapporto ma questo è un problema solo tuo che , ti sei ripromessa, di non far mai pesare su di lui. Siete amici, solo amici, e non importano le tue aspettative, non importa ciò che tu ti sei riscoperta a desiderare da quel rapporto, siete amici e questo è quanto. Lui, dal canto suo, è stato presente al massimo delle sue possibilità, ti ha scritto svariate lettere durante quei mesi, tu hai risposto a tutte, continuando a dire, alla sua ciclica domanda, che stavi bene e che i tuoi poteri erano ok.
    Ok un cazzo.
    I tuoi poteri continuano a sfarfallare, andare e venire come meglio credono, è un problema che ti fa tremare le dita ogni volta che sei in un'ambiente con altre persone; fin quando sei da sola non te ne preoccupi troppo ma quando se in mezzo agli altri hai sempre il terrore che qualcosa ti faccia saltare e che potresti finire per far del male al qualcuno.
    Ed è esattamente quello che ti è capitato, esattamente il motivo per cui sei entrata in contatto con Aleksej, un incantesimo è partito involontariamente, hai rischiato di fargli la pelle ed il risultato per non averti denunciato agli Auror è che , ora, ti trovi sotto ricatto, in un giogo così stretto che, a volte, ti senti quasi soffocare. Ti usa per lo più per i suoi traffici, contatti con corrieri, perchè nessuno sospetterebbe mai di una ragazza dall'aspetto angelico come te. Vorresti aver avuto la forza di parlarne a Ben, ma alcune cose, forse, è meglio che lui, semplicemente non le sappia.
    I campionati sono finalmente terminati, temevi non arrivasse mai il giorno in cui sarebbe tornato in Inghilterra ma, invece, è arrivato. Credi di essere una delle prime persone che ha avvisato del suo rientro, o forse lo speri, speri di essere abbastanza importante da essere una di loro , non ti fossilizzi troppo su questo dettaglio, lasciando che la felicità di riaverlo a casa sia l'unica cosa a guidare la tua piuma quando rispondi con un appuntamento a Diagon Alley.
    Tu, personalmente, non hai mai frequentato il quartiere magico, i tuoi studi, come quelli di Ben, sonostati al Nord, ma sai, essendoci passata per prendere del materia per l'Accademia, che è un quartiere che riesce a mettere gioia, colorato, variopinto e pieno di studenti. Una morsa nostalgica ti stringe lo stomaco, quando, nel giorno prestabili, alle prime luci del pomeriggio, aspetti Ben di fronte al Ghirigoro.
    Gli occhi chiari si alternano tra l'insegna arzigogolata del negozio, alla strada di fronte a te, in attesa di incontrare i suoi occhi, ed, in effetti, non ci mette molto ad arrivare.
    Automaticamente le labbra ti si piegano in un sorriso gentile e per niente aguzzo, alzi la mano oscillandola
    << So che ti avrei dovuto dare appuntamento il un luogo un pò meno pieno di ragazzini che potrebbero fermarti e chiederti l'autografo ma prometto che il posto che ho in mente è più isolato >> dici appena lui si fa abbastanza vicino da sentirti e, con lo slancio dato dalla mancanza sofferta, gli allacci le braccia sottili al collo, mentre la seta della camicetta lilla ti solletica il corpo esile
    << Mi sei mancato tanto >> confessi sussurrano al suo orecchio, per poi, lasciarlo andare di nuovo
    << Ti direi che ti vedo in forma ma ... è piuttosto ovvio che tu lo sia >> ridacchi arricciando il naso e invitandolo a seguirti per i vicoli del quartiere. Ti guardi intorno e obblighi i tuoi occhi a non fissarlo eccessivamente
    << Contento di essere tornato a casa?Le lezioni in Accademia ti aspettano >> dici sorridendo, e svoltando repentinamente a destra dove un piccolo locale ricolmo di piante rampicanti e grazioso glicine penzolante, vi da il benvenuto
    << Eccolo qui, è gestito da una ragazza che era in orfanotrofio con me. Le ho chiesto se fosse stato possibile riservarlo per noi per qualche ora, sai, per non farti trovare con ragazzine innamorate intorno. Lei è molto gentile ma è piuttosto fissata con le piante magiche, quindi, ti consiglio di guardare bene dove metti i piedi >> spieghi brevemente accostandoti alla porta del locale
    << Pronto?>>

     
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    Cacciatore dei Ballycastle Bats

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    Ormai é il terzo campionato che porto a termine come giocatore ufficiale, senza contare il mondiale di due anni fa. L'agitazione ha iniziato a scomparire e a far posto solo all'adrenalina, alla gioia di fare quello che amo, al piacere di concentrarmi solo su me stesso e la mia scopa.
    I mesi di campionato sono davvero volati, sono tornato a casa solo rare notti nei mesi scorsi quando avevamo interviste o partite in casa, ma non ho nemmeno visto nessuno, non ne avevo la forza a fine serata, tanto che collassavo a letto raccontando a stento a Jace com'era andata la mia giornata.
    Se mi spiace essermi allontanato come al solito da Morgs, Jenna, Jace e tutti gli altri, la persona che mi spiace in assoluto di piú di averla lasciato sola al momento é Marte. Le ho promesso che ci sarei stato di piú ora che l'ho ritrovata, ma sa quanto me che giocare a quidditch a livello professionista é sempre stato il mio sogno e non sembra aver preso male questo primo periodo di nuovo distanti, o almeno, nelle lettere non lo lasciava trasparire troppo, ma del resto per lettera si puó scrivere ció che si vuole senza per forza lasciar vedere ció che ci passa per la testa.
    Le ho scritto poco prima di chiudere la valigia e caricarla sull'autobus volante che ci ha portato dalla Germania all'Irlanda, poi da lì ho cercato la passaporta piú diretta verso Londra e nemmeno il tempo di rientrare a casa che la civetta di Marte mi si era poggiata sulla spalla. Hai fatto in fretta! Sorrido accarezzandole il ventre, mentre lei lascia ricadere la busta tra le mie mani.
    Marte non si smentisce mai, le ho detto che sarei rientrato oggi e mi ha dato ovviamente appuntamento per oggi stesso, giusto nel pomeriggio, per lasciarmi il tempo di farmi una doccia probabilmente. Per fortuna che ho dormito in autobus!
    Casa é deserta, Jace probabilmente é in accademia e dovrei passarci anche io, quanto meno per recuperare gli appunti del mio lungo periodo di assenza, ma non ho testa in questo momento.
    Lascio la valigia ad un lato della stanza e collasso di nuovo sul letto, addormentandomi prima ancora di rendermene conto.
    Quando qualcosa di peloso ed esagitato mi fa il solletico sul viso per poco non mi schiaffeggio da solo. Lizzi mi guarda quasi offesa e io cerco subito dopo di accarezzarla per chiederle scusa. Hey cucciola, scusa, non avevo capito fossi tu. Non ti volevo colpire, giuro! Tu e Alec avete badato a Jace? La puffola fa parecchio l'offesa, ma non é nel suo carattere, quindi poco dopo si rimette a saltellare allegra per la stanza.
    Quando finisce accidentalmente vicino all'orologio sulla scrivania mi rendo conto di aver dormito molto piú di quanto avessi immaginato. Dannazione. Istintivamente sollevo il braccio in maniera poco elegante rendendomi conto di non poter decisamente andare all'appuntamento con Marte senza farmi una doccia, quindi per darmi una mossa mi ci fiondo senza aspettare che l'acqua diventi calda e subito dopo mi vesto ed esco senza pensare minimamente di asciugare i capelli, che ricadono fradici e scomposti un po' ovunque sul mio viso, lasciando che goccioline ghiacciate mi attraversino la schiena.
    Mi prenderó una polmonite! Ecco perché rinuncio al prendere la scopa e opto per smaterializzarmi in pieno centro di Diagon Alley. Certo, molto rischiosa come scelta. Vengo travolto immediatamente dal fiume di persone attorno a me e sballottato un po' ovunque per alcuni secondi mentre cerco di riappropriarmi del mio equilibrio.
    Qualcuno venendomi addosso ha pure il coraggio di lamentarsi perché lo bagno con i capelli, la cosa positiva é solo che cosí trasandato nessuno al momento sembra avermi riconosciuto. Mi rimetto in sesto in qualche modo, quindi cerco di orientarmi e raggiungere il Ghirigoro nel minor tempo possibile. Perché non mi son smaterializzato direttamente li davanti? Perché in questo periodo, al termine delle vacanze di pasqua, il negozio e la zona attorno ad esso é strapieno di ragazzi che cercano materiale scolastico all'ultimo minuto, quindi sarebbe stato ancora piú un suicidio!
    Per mia fortuna i capelli di Marte sono di un biondo cosí chiaro e particolare che li riconoscerei in mezzo a qualsiasi folla, quindi riesco finalmente ad avvicinarla, sfinito come un cercatore che a fine partita ha finalmente raggiunto il boccino, ed appoggiandomi sfinito al muro affianco a lei riprendo fiato.
    Ciao! Normalmente non sono di cosí poche parole e chiunque mi conosca lo sa, ma tra il viaggio, la stanchezza e l'essere stato spintonato almeno venti volte in due minuti non sono proprio nel pieno della mia forma. Tranquilla, sono cosí malconcio che ness... Oh... Oh... Ciao! Senza nemmeno lasciarmi finire di parlare lei mi si getta tra le braccia dicendomi che le sono mancato e ammetto che per quanto mi sia con gli anni abituato al contatto fisico, da lei un gesto cosí pieno d'enfasi non me l'aspettavo. Non che non mi faccia piacere eh, mi scalda il cuore, o forse sono le guance che vanno a fuoco? Mmmh...
    Sono tornato col primo autobus disponibile come promesso, visto? La stringo a me, accarezzandole i capelli e prendendo una boccata profonda del suo profumo. Mi sei mancata anche tu! Sono una persona estremamente timida, si sa, quindi mi sto imbarazzando parecchio, anche perché nonostante il rapporto, quasi morboso, che ci ha legato in diversi periodi della nostra vita, non siamo mai stati completamente a nostro agio con simili smancerie.
    Si allontana e inizia a farmi strada per i vicoli secondari del paese e grazie al cielo direi, insomma, in effetti ora che i capelli si stanno lentamente asciugando sotto al tiepido sole di aprile potrei diventare sempre piú riconoscibile, soprattutto se la smetto di girare come una trottola e resto fermo per troppo tempo nello stesso posto. Questa é la parte negativa dell'aver esaudito il mio sogno: ormai quasi chiunque nel regno unito mi conosce, una vera fregatura!
    No, no, ma prego, dillo pure, complimenti da te sono cosí rari che li aspetto con ansia, sai! Le faccio una leggera linguaccia stando al suo fianco passo dopo passo. In realtá ha ragione, so di essere in forma ed é anche abbastanza scontato visto che arrivo da una seduta superintensiva di partite, allenamenti, trasferte e quant'altro, o forse... O mi stai prendendo in giro ed é un modo per dirmi che sembro uno straccio?! Anche questo potrebbe essere, ma mi pento quasi subito per averlo detto, considerato che potrei darle modo di prendermi in giro ancora di piú per questa mia improvvisa quanto tipica dose di insicurezza.
    In realtá casa l'ho vista proprio a mala pena... Sarei dovuto passare in accademia oggi a rimettermi in pari, ma ho rimandato. Non so cosa mi stia succedendo, insomma, io che rimando lo studio per vedermi con una ragazza?! Se non fossi tu, bisognerebbe chiamare un legilimens per assicurarsi che io non sia sotto imperio! Rido per nascondere l'imbarazzante sottinteso di quella frase e mi volto un po' dall'altro lato con la scusa di guardarmi attorno per capire dove stiamo andando.
    Spero piuttosto che tu non abbia combinato guai durante la mia assenza! Le rivolgo un'occhiata un po' indagatrice, anche se non mi aspetto che mi sveli ora chissá che, dovró sicuramente fare qualche domanda in piú per sapere come se la passa davvero, conoscendola.
    Svoltiamo l'ennesimo angolo e ci troviamo davanti a quella che sembra una delle serre della professoressa Lacroix in miniatura! Resto abbastanza a bocca aperta per non esserci mai passato davanti in questi anni. Oh... Wow... Bhé, figo, ma... MA CHE DICI?? Quali ragazzine innamorate?! Non essere sciocca! La veritá é che sono troppo insicuro e allo stesso tempo troppo pretenzioso. É vero, dopo le partite o alle serate coi compagni di squadra di ragazzine interessate ce ne sarebbero a manciate, ma io non riuscirei mai ad approfittarmi di qualcuna di loro solo per la mia fama, non sono diventato un cacciatore professionista per questo!
    Stai tranquilla, tra il professore psicopatico a Durmstrang e la Lacroix ad Hogwarts ho rischiato la vita piú e piú volte per qualche rampicante, mi sono fatto le ossa ormai! In effetti c'era da dire che alcune delle lezioni di erbologia ad Hogwarts erano state piú rischiose di quelle sulle piante carnivore e assassine di Durmstrang, un vero incubo!
    Prontissimo! Ormai sono proprio curioso di vederne l'interno! Anche perché in realtá non avevo propriamente capito se si trattasse di una serra, un qualche locale a tema, un appartamento di una persona pazza per le piante o che altro... insomma, morivo dalla curiositá, e non solo di vedere il posto, anche di potermi finalmente sedere e parlare con calma con lei!
     
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    Tu sei il fuoco scoppiettante di un camino acceso, lui è l’acqua dell’oceano, tu sei piena di spigoli, lui è pieno di insenature e lì, dove i tuoi spigoli ferirebbero chiunque altro, lui riesce a ricavarsi uno spazio senza venire trafitto.
    E’ speciale ai tuoi occhi, lo è sempre stato e non c’entra nulla che sia famoso, tanto meno che sia oggettivamente bello, no, è qualcosa di più interno, come un riconoscersi d’anime che però tu hai sempre, categoricamente, definito come una profonda amicizia e solo da poco ti è balzato il pensiero in testa che non sia esattamente così e la riprova e nell’abbraccio in cui lo rinchiudi, per poi ricomporti meccanicamente con gesti secchi, ricordando chi sei ai suoi occhi : la ragazza di Durmstrang, quello che lo prendeva a spallate durante le lezioni e che, per scherzare, gli faceva lo sgambetto durante le lezioni di volo.
    Sono tornato col primo autobus disponibile come promesso, visto?
    Ti stringe e per un momento credi che sia l’esatto punto in cui vorresti si cristallizzasse il tempo. Non cambieresti niente di quel momento, tu che hai passato una vita a voler cambiare tutto del tuo passato, di te stessa
    << Perché sapevi che ti avrei ucciso altrimenti>> sussurri tanto per smorzare quella dolcezza che, ti fa piacere , ma a cui non siete abituati, per cui non sembrate tagliati affatto. Una volta sganciati dall’abbraccio, lo guidi fino al luogo che hai scelto, speri davvero che gli piaccia, dai ricordi che hai le piante non gli dispiacevano affatto ma sai che, negli anni, qualcosa potrebbe essere cambiato. Tenti di fargli un mezzo complimento ma sembri più un uomo che tenta di fare un complimento carino ad un altro uomo : totalmente incapace e deve essersene accorto anche lui visto che quasi crede tu l’abbia preso in giro
    << Hai i capelli fradici e sembri un cane bagnaticcio ma direi che sei carino lo stesso, dai … >> dici schioccando la lingua sul palato, tentando di smorzare la dolcezza , con un velo di ironia ed un sorriso stropicciato che fa intravedere i tuoi denti piccoli e bianchi.
    Cerchi di fare una conversazione normale, che non ti sembri ridicola ma non è che tu ci riesca proprio alla grande ; dissimulare non è mai stato il tuo forte, e anche quando riesci a mentire con le parole , anche in quel caso, il tuo viso corrucciato dice la verità.
    n realtá casa l'ho vista proprio a mala pena... Sarei dovuto passare in accademia oggi a rimettermi in pari, ma ho rimandato. Non so cosa mi stia succedendo, insomma, io che rimando lo studio per vedermi con una ragazza?! Se non fossi tu, bisognerebbe chiamare un legilimens per assicurarsi che io non sia sotto imperio!
    Lui ride e tu t’illumini, come un cerino esposto alla fiamma; nello stesso modo il suo sorriso riesce sempre, in qualsiasi circostanza, a contagiare anche il tuo viso; sei convinta che se fossi capace di arrossire probabilmente le tue guance diventerebbero di un’evidente color porpora, ma no, gli zigomi appuntiti rimangono del solito colore, complice anche quel velo di trucco che hai fatto lo sforzo di indossare
    << Fammi controllare …>> sussurri arrestando il passo e mettendoti di fronte a lui, alzandoti in punta di piedi per vederlo meglio, cerchi fintamente le tracce invisibile della maledizione senza perdono ma in realtà ti ritrovi semplicemente a scoprire tanti piccoli dettagli del suo viso che non credi d’aver mai notato prima. Ha un occhio leggermente più chiaro dell’altro, eppure non te ne sei mai accorta, e non sono di una banale azzurro, no , sembra il colore dei fiordalisi
    << No, mi pare tutto apposto, non dobbiamo portarti al San Mungo>> giudichi poi, tornando a camminare tranquilla, con lui di fianco
    Spero piuttosto che tu non abbia combinato guai durante la mia assenza!
    Guai.
    Quello che sta accadendo con Aleksej non credi si possa definire guaio, è ben più di questo. Se gli Auror ti beccassero potresti perfino finire ad Azkaban, quell’eventualità ti è passata spesso nella testa, forse anche per questo non ti decidi a fare un passo definivo verso Ivanov, hai paura. No, non del suo giudizio, sai che, in qualche modo tenterebbe di tirarti fuori dai casini e questo, di per se, sarebbe pericoloso ma, oltre ciò, anche riuscissi a dissuaderlo dall’aiutarti, lo condanneresti ad aspettare qualcuno chiuso in una cella, qualcuno di inaffidabile come te. Non vuoi questo per lui e quello che vuoi tu, per una volta, conta veramente poco.
    << Ma figurati! Solo qualche rapina alle vecchiette >> scherzi facendogli l’occhiolino e tentando di spostare, nuovamente, l’attenzione su di lui, sai bene che se insistesse non riusciresti a mentirgli , almeno non in modo in convincente
    Quali ragazzine innamorate?! Non essere sciocca!
    Sorridi
    << Guarda che ti vengono dietro perché sei carino , lo farebbero anche non fossi famoso, Ivanov e segnatelo sul calendario, non succederà mai più per i prossimi vent’anni che io dica una cosa così in tuo favore>> ridacchi ma ti senti quasi in dovere di rassicurarlo, lui lo fa sempre con te. Sei certa che Ben non abbia l’esatta di dimensione di quanto sia attraente o di quanto sia piacevole passare il proprio tempo con lui, pensi che forse creda davvero che tutte quelle ragazze lo cerchino come giocatore più che come ragazzo ma tu sei certa avrebbe un cospicuo seguito anche da perfetto sconosciuto. Purtroppo per i tuoi nervi.
    Stai tranquilla, tra il professore psicopatico a Durmstrang e la Lacroix ad Hogwarts ho rischiato la vita piú e piú volte per qualche rampicante, mi sono fatto le ossa ormai
    Ti illumi a quel ricordo. Quel professore era DAVVERO psicopatico, avete rischiato tutti la pellaccia durante le sue lezioni ma è una cosa tipicamente made in Durmstrang quella
    << Secondo te quando fanno i colloqui per i docenti la prima domanda è una cosa del tipo : Odi abbastanza gli adolescenti da tentare di farli morire male ad ogni lezione?>> chiedi ironica << no perché mi pare una tendenza univoca , al Nord>>
    Le dita vanno a serrarsi sulla maniglia e l’interno del locale vi viene rivelato.
    La prima cosa che i tuoi occhi cercano è l’ url=http://files.spazioweb.it/ee/56/ee56793f-4755-4936-bfc5-5bade8d8a7b5.jpg]Ygdrasil[/url] pare incastonato dietro al bancone, sui rami mensole con ogni tipo di alcolico, l’albero svetta fino al soffitto: una volta celesta dove le costellazioni si divertono a pulsare di tanto in tanto. I tavoli sono piccoli e lignei, circondati da piante officinali di ogni genere e piante magiche poco offensive
    << Spero ti piaccia, mi mette tranquillità >> confessi; quella volta celeste, quelle piantine, tutto di quel posto ti calma
    << Ogni thè o tisana fatte qui dento, hanno un effetto speciale a sorpresa, ma se non ti piacciono le sorprese , beh puoi sempre chiedere un comunissimo drink babbano , io prenderò un thè al lillà>> dici prendendo posto e facendo un cenno di saluto con le dita alla ragazza dietro al bancone
    << Può andare Signor Ivanov? O è troppo verde per lei?>> sorridi verso di lui, puntando gli occhi nei suoi.




     
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2 replies since 6/4/2021, 12:48   45 views
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