Norrmalm

Sto scrivendo seduto davanti alla mia scrivania, in questo ufficio c'è solo un gran silenzio, si sente solo l'orologio e il rumore del dito di Coco che bussa continuamente alla sua scrivania. Dall'ultima volta che ci siamo visti nemmeno una parola, il silenzio fa da padrone in questi giorni in cui lei finalmente è tornata ad occupare quel posto. Sono stato infatti da solo nelle ultime settimane, ho lavorato alla stesura del decimo capitolo del mio libro, un libro che forse è destinato a rimanere in cantiere, visto che mi sono palesemente bloccato a quel capitolo da due mesi. Assurdo per me non riuscire ad andare avanti, qualcosa dentro di me è cambiato dall'ultimo discorso avuto con Coco, sono decisamente più nervoso, so che qualcuno cerca di riportarla sulla strada oscura e questo non mi da pace. Ogni tanto butto un'occhiata in sua direzione, ogni volta che strappo la pagina del mio quaderno alzo gli occhi in sua direzione e mi chiedo perchè.. perchè per tante cose, così tante che non si possono neanche elencare. La verità è che credevo fosse un po' cambiata, ma l'ultima volta che ci ho parlato mi ha fatto l'impressione di essere tornata quella di prima, e questa cosa non mi piace molto.. mi sento come se fossi tornato indietro nel tempo. Per fortuna qualcuno bussa alla porta e mette fine al nostro imbarazzante silenzio, mi alzo e seguo Coco che va da Hans che gli spiega i dettagli, mi sono già preparato col blocchetto e la piccola matita dentro la tasca della giacca, sono pronto per partire e rispondo al posto sui. – vai con lui?- Certo che si. rispondo e poi ci smaterializziamo per un brevissimo tratto, non è molto distante il posto, arriviamo in breve tempo dentro un pub dove c'è una marea di gente che guarda l'accaduto: un uomo riverso a terra con in mano un bicchiere perfettamente intero. Sento la voce di Coco che mi sembra un miracolo dal cielo, sta parlando con me. Sembra avvelenato.. mi abbasso per vedere l'uomo più da vicino: il sudore è secco e rossiccio, ti vengono in mente le descrizioni identiche di altre persone coinvolte in queste misteriose morti da avvelenamento. Fai segno a Coco di abbassarsi, le indichi il sudore. Tutto questo è strano, dentro al bicchiere non c'è segno umido.. sembra quasi che non sia mai stato utilizzato, sulla sua pelle c'è del sudore strano.. questo mi ricorda qualcosa. alzo lo sguardo in quello di Coco Ci sono stati dei casi simili nel.. ci penso un attimo e poi segno l'anno sul blocchetto Cinque anni fa in Irlanda. Credi sia il caso di chiedere ai presenti ciò che hanno visto? potrebbero darci delle ottime indicazioni Tu hai mai sentito parlare di questi casi? se non ne è a conoscenza posso fornirgli tutti i dettagli.

Ci sono stati casi simili in Irlanda, Germania e Regno unito.. tutte le morti misteriose si sono presentate in questo modo. indico la sabbia rossa vicino al cuoio capelluto dell'uomo Chiamata "la sabbia rossa" dagli auror Irlandesi, per un po' di tempo si sono occupati loro delle ricerche.. si dice che ci sia un uomo alchimista che ha messo sul mercato nero questa sostanza micidiale. Non esiste attualmente un antidoto che possa neutralizzarlo del tutto.. guardo nuovamente l'uomo privo di vita Questo sembra essere il primo caso da queste parti.. il che significa che l'alchimista si stia muovendo velocemente per tutto il globo.. o semplicemente che il suo veleno stia viaggiando ovunque. il mercato nero è poco rintracciabile, chissà quante persone di strane intenzioni hanno in mano questa arma letale. Ci alziamo in piedi e Coco sembra prendere il mio suggerimento, così ci accostiamo ad un paio di uomini e lei fa la sua domanda. Il modo in cui la chiamano fa scattare il nervoso a me, tuttavia rimango vigile perchè conoscendola so che li ammazzerebbe all'istante. A questo punto mi faccio avanti mettendo una mano sul suo braccio e spostandola leggermente Lasciali perdere. sussurro a lei mentre mi volto a guardare i due ubriachi fradici. C'era qualcuno con quell'uomo prima? magari possiamo partire da questo ma no, l'uomo a quanto pare era da solo.. ma un elfo cattra la tua attenzione, dice tutt'altro e chiaramente gli uomini erano già fuori di testa. E' stato un altro, ora non c'è più. Vuoi dire che prima c'era un uomo con lui? ti ricordi com'era in faccia più o meno? possiamo forse risalire all'uomo attraverso un ritratto dettagliato con le indicazioni dell'elfo. Mi volto verso Coco Io credo sia necessaria un'autopsia, non possiamo lasciarglielo portare così a casa.. per assicurarci che si tratti dello stesso e identico caso uguale agli altri E poi questo elfo dovrebbe fare un interrogatorio. dico ancora a Coco, le mie idee sono chiare, ora tocca a lei.. saprà forse meglio di me cosa fare.

Ecco che mentre parliamo con l'elfa, alle nostre spalle accade di tutto. Uno dei due uomini, proprio quello che ha osato chiamarla bambolina si accascia a terra, sembra quasi che stia per soffocare ed io automaticamente punto gli occhi in alto, capisco perfettamente che è stata lei, conosco i suoi trucchi e non posso fare a meno che sia stata lei a scatenare il tutto. Un po' se lo merita l'uomo ma di sicuro questo non serve a lei che con questi gesti non fa altro che accentuare tutto quello che lei in realtà non è. Alla fine lascio correre e facciamo recuperare l'uomo morto, torniamo al dipartimento auror con l'elfa e siamo già pronti per interrogarla più accuratamente. Siamo una stanza praticamente vuota, con il solo tavolo al centro, noi siamo seduti da un lato e lei dall'altro. Le cose che l'elfa dice iniziano ad innervosirmi, però colgo qualcosa di strano nel suo discorso.. Dice che la trattava male, potrebbe essersi vendicata? Perché non vuole dire a Coco se è stata lei a dare il veleno all'uomo?
Sono con le braccia conserte quando la sento parlare prima di proferire parola. < Ascolta.. Tu devi rispondere anche alle domande della mia collega, ci siamo capiti? > punto numero uno < Dicci se hai preso tu i drink per il tuo padrone. > chiedo senza muovere un muscolo, ma lei non dice nulla, totalmente muta. Allora sbatto le mani sul tavolo facendola sobbalzare. < TI HO DETTO DIMMI SE SEI STATA TU A PORTARE I DRINK!! > quella sbatte nervosamente gli occhi e risponde - si s-signore..sono s-tata io.- < Sei stata tu a mettere del veleno nel bicchiere del tuo padrone? Perché guarda caso.. Ci sono stati dei casi molto simili o sbaglio? Chi ti ha dato il veleno? > esigo risposte, mi porta estremamente fastidio quando qualcuno cerca di darmi del buono pensando che sono stupido. Ho bisogno di sapere la verità esattamente come la esige Coco.

Se non dirai la verità puoi dire addio alla tua libertà. non so da dove mi è uscita, ma mi sta così antipatica l'elfa che in questo momento mi sento quasi un auror, lei è altamente fastidiosa e la parole di Coco mi piacciono tanto, la faccia dell'elfa poi non è paragonabile a nessuna cosa, il terrore pure in faccia sua. Lascio parlare Coco che se la sbriga magistralmente, ogni indizio su di lei è fondamentale, non è di tante parole ma quando parla lo fa bene.. o quasi. ah si? sei un'elfa libera? non ce la posso fare, mi scappa una risata .. mi chiedo come mai lei ha fatto questa cosa, se è un'elfa libera perchè mai doveva vendicarsi? e poi.. di cosa? tutto questo lo lasciamo al mistero mentre ci dirigiamo fuori dalla stanza. Ora ci stiamo prendendo un attimo di pausa e vorrei capire che cosa ha in mente Coco in questo momento, per questo la fisso mentre lei se ne sta in silenzio a sorseggiare il suo caffè. Ho perso la pazienza. Mi da fastidio quando non vogliono risponderti.. il fatto che evitasse in tutto e per tutto Coco mi ha irritato, che cosa ha di diverso rispetto a me? solo perchè fa un po' paura? in effetti chi non la conosce la vedrà sempre in quel modo è proprio il modo di presentarsi che una persona ha che ti incute timore, io naturalmente credo di iniziarla a conoscere davvero. Insomma, hai visto come ti guardava? perchè mai le persone non dovrebbero risponderti? mica sei un alieno eh. prendi la tua tazzina di caffè e ne bevi un sorso prima di continuare. Quasi sorrido alla sua domanda. Ma perchè.. tra di noi c'è il buono o il cattivo? questa volta sorrido davvero mentre mi piazzo meglio davanti a lei, le mie frecciatine non finiscono mai. Non esistono persone completamente buone o cattive Coco, anche io ho i miei lati oscuri, che ti credi? che sono l'orso abbraccia tutti? chiaramente il mio umore si è decisamente alzato di questi tempi, colpa dell'ottimismo che abita in me e che mi fa sperare che un giorno dica qualche parola utilizzata nel linguaggio dell'amore, fosse anche solo voglio bene questo tizio. A proposito, ho una cosa da proporti. ma prima finisco il caffè mentre con l'altra mano faccio "alt" per fargli capire che mi deve aspettare un attimo. Leggi ancora i tuoi diari? non credi che ti facciano un po' male?.. potrei proporti un'alternativa.

Quindi se ho capito bene a Coco piace essere guardata come la cattiva, benissimo. Ed è proprio così che la guarda chiunque, nessuno sa cosa nasconde la donna di porcellana, forse solo io sono l'unico ad accorgersi che < Se è per questo..> mi avvicino al suo orecchio per evitare che qualcun'altro nei dintorni possa sentirci < Anche tu sei grigia. > non me ne tengo neanche una conoscendola, se eravamo soli magari mi faceva un incantesimo di tortura, ma questi sono piccoli dettagli. Il discorso si sposta sui suoi diari, tesoro prezioso e croce eterna che si porta senza accorgersene, ho sempre pensato che i suoi diari sono troppo drammatici, decisamente poco utili per la sua sanità mentale e il suo umore. Coco non deve costantemente ricordare chi è Coco, deve semplicemente ritrovare la Gabrielle che è in lei. Dopo quel discorso che abbiamo avuto l'altra sera il mio atteggiamento è un po' cambiato, ora cerco di escogitare un nuovo piano. Ormai sono deciso a cambiare il corso rovinoso di questa storia, è difficile che qualcuno riesca a fermarmi. < Per me lo è > rispondo alla sua prima domanda prima di mettermi a braccia conserte e appoggiare le spalle al muro, la guardo con mezzo sorriso sulle labbra. < Sto parlando del fatto che ogni volta che leggi uno dei tuoi diari favorisci il tuo malessere. > so bene di cosa parlo, forse lei no. < Ti propongo allora di scriverne uno nuovo, che dici? > e proponi ciò che la tua mente ha partorito < Ammetto che avevo pensato di toglierti i diari una volta per tutte, il mio personaggio nel libro si libera di tutte quelle cose che la tengono incollata al passato, allora ho pensato.. Perché non puoi farlo anche tu? Ti sentiresti meglio. > dici convinto
< Facciamo una cosa, ti propongo diverse sfide da fare, se riesci a superare la sfida i tuoi diari saranno salvi. Se invece vinco io.. Li elimini. >
Ci rifletti un po' su.. < Se perdo io faccio quello che vuoi. >

Faccio spallucce alla sua domanda, non voglio neanche rispondere che poi mi ribatte e il nostro discorso potrebbe rigenerare. Certamente che mi interessa, ma meglio non andare oltre. Piuttosto provo in qualche modo a rispondere alla sua domanda che è difficile, certo che non sarebbe difficile con una persona tranquilla, ma devo sempre ricordarmi di avere davanti Coco che è ben altra cosa, una persona decisamente intrigante. < Potresti scriverti le cose più.. Felici, ad esempio i miei diari raccontano sia cose brutte che cose belle. Avanti, non c'è proroio nulla di bello che ti è successo in queste settimane? > eh basta comunque lasciamo correre il discorso e ci immedesimiamo in altro perché è meglio così, forse è un po' presto per fare questi discorsi. Comunque sono molto sorpreso che abbia accettato le mie sfide, ora devo un po' fare i conti con la lista da fare e sono sicuro che partirò ben presto. Intanto tralasciando la parte in cui Coco mi minaccia velatamente ce ne torniamo nella saletta di massima sicurezza dove l'elfa avrebbe dovuto riflettere sulle risposte da dare. Quando arriviamo però troviamo qualcosa di veramente sconcertante. L'efla completamente nuda, con lo straccio al collo legato e con la lingua fuori dalla bocca.. I suoi occhi sono ancora aperti e fuori dalle orbite. < No! > dico mentre in modo nervoso mi precipito sul suo corpo, sbatto dei pugni sul suo torace. < Maledetta!!! > l'elfa si è suicidata, non c'è stato niente da fare, insieme alla sua morte si portava le prove importanti di quello che avevamo fatto, la maggior parte del nostro lavoro è andato rovinato.