Lupinotuum Pectinem

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    La trasformazione del licantropo era immediata nulla a che vedere con quella agonia dei lupi mannari ma questo non la rendeva meno dolorosa. Ogni volta che prendeva la forma della bestia lui in quel breve lasso di tempo sentiva ogni cellula cambiare morfologia. Avvertiva ogni sfaccettatura della metamorfosi. La sua anatomia cambiava in un solo istante: ossa, tendini, vene, arti e persino la pelle si spezzavano, si spostavano o sparivano, cambiavano di struttura in pochi istanti lasciandolo sempre dolorante confuso per qualche istante. Un caro prezzo che era disposto a pagare, perchè lui era questo. Non era quell'umano non era sua quella pelle, o la sua vita ma questa. L'umano era la vera maledizione non il lupo. Camminare ogni giorno su due zampe in un corpo pesante, lento e vulnerabile era la vera punizione. Sbuffa e scuote la testa per scacciare gli ultimi residui della trasformazione. Noah è nel suo elemento il bosco per lui è cosi familiare mentre si muove rapido e sicuro. L'odore pungente della terra, l'umidità della nebbia sulla pelliccia e il suono ovattato delle sue zampe sul terreno lo fanno sentire a casa. Per un udito comune quel luogo è privo di suono ma per lui è diverso, la foresta gli parla. Le zampe affondano sicure nel terreno i muscoli si contraggono mentre aumenta la velocità. Chiunque a quella velocità non sarebbe in grado di reggere l'equilibro o muoversi agile tra gli alberi ma lui è strutturato fisicamente per farlo. Gli occhi del predatore si guardano le spalle alla ricerca di un movimento. Se Krueger lo vuole raggiungere si dovrà manifestare, dovrà mostrare al licantropo con cosa ha avuto a che fare anni prima. Come lo ha sconfitto cosa è realmente quell'uomo? Noah lo deve sapere deve vederlo nella sua vera forma. Si muove variando in continuazione di direzione e velocità in modo che il mago ci metta qualche secondo a trovarlo perchè esatto sa che ci metterà pochi secondi. La loro velocità è fuori dal comune e cacciare o seguire le tracce per loro è una cosa naturale come respirare. Si ferma tra gli alberi non è stanco potrebbe continuare a correre per ore ma vuole affrontarlo. è teso cammina avanti e indietro impaziente con i sensi vigili, sbuffando dal naso contrariato. Non sa da quanto tempo Krueger non si trasforma cosi come non può sapere se sarà in grado di controllarsi e restare lucido. Una parte in lui spera che sia cosi perchè vuole mettersi alla prova rimettere l'ordine naturale delle cose, lui è il predatore alfa nessun altro. Se ci sarà uno scontro questa volta Noah è pronto e sa che deve aspettarsi qualcosa che presto giungerà ma non sa cosa. Non vuole lottare ma se dovrà farlo non si tirerà indietro è pur sempre un lupo, un predatore, nato alfa lotterà per il territorio e il dominio se dovrà farlo. Tira indietro le orecchie minaccioso e solleva la coda, mentre gli occhi si stringono rabbiosi e ringhia.Forza bastardo fatti vedere!



    Edited by #cavendish` - 7/1/2021, 02:21
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    Cavendish era scappato via dalla mia vista, non riuscivo a comprendere il motivo di quella fuga improvvisa, il che mi fece sospettare non poche cose. Il mio olfatto sviluppato anche da umano mi permetteva di sentire la scia del suo odore, di capire dove si fosse improvvisamente diretto scomparendo nel nulla. Noah! lo chiamai per nome affinchè potesse rispondere e invece nulla, il mio fiuto mi porto lentamente nella foresta pribita, poi iniziai a correre ovunque per cercarlo, temevo soprattutto per le pericolose creature che abitavano la foresta, lui si sarebbe messo in serio pericolo anche se era un licantropo. In più stava liberamente trasgredendo ad una delle regole più importanti della scuola, avevo tanti buoni motivi per andarlo a cercare. Il mio respiro diventò sempre più veloce, sentivo che si allontanava sempre di più, lui era velocissimo.
    Guardai un punto ben preciso e corsi velocemente fino a prendere la forma di pantera, la trasformazione fu veloce e mi ritrovai a correre su quattro zampe, capì che la creatura si stava avvicinando, tornai in forma umana e con l'aiuto del mio bracciale magico conservai intatti i vestiti. Camminai guardandomi intorno, il mio respirò aumentò. Passai al lato di un grande albero e mi ritrovai davanti la bestia. Sfilai la bacchetta e senza puntarla alzai le mani in segno di arresa. Sta calmo Noah. Torna subito in forma umana. dissi in modo convincente, lo guardai minaccioso. Ti ho detto di tornare subito in forma umana Noah, non puoi farmi niente. gli girai intorno, lui non smetteva di guardarmi e ringhiarmi. E' UN ORDINE!!! urlai contro di lui. Che cosa aveva n mente?

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    Cammina avanti e indietro sempre più irrequieto. Unghie e zampe affondano possenti nel terreno smuovendo polvere e terra. La condensa si infrange tra le sue zanne e si disperde nell'aria, è impaziente. Il vero problema della forma della bestia è che l'istinto della caccia si fa sempre più pressante per quanto sia ancora lucido sente sempre di più la voglia e il desiderio di lottare, mordere e lacerare la carne del suo avversario. Ma prima deve sapere con chi avrà a che fare, valutare il nemico eè l'approccio più utile al combattimento. Sente le creature muoversi nella foresta non ha paura perchè lui è una di loro, una bestia della notte un signore dell'oscurità. Qualcosa o qualcuno ci penserà due volte prima di attaccarlo e poi deve solo ululare per passare da un lupo solitario a un branco. E nessuna creatura rischia di mettere a dura prova la propria sopravvivenza o estinzione sfidando un branco di lican. Per come si sente in quel momento potrebbe abbattere un drago. Le sue orecchie captano qualcosa, l'uomo si è trasformato da qualche parte e ha sentito il suo verso ma è fuori dalla sua conoscenza. Che diavolo è? Noah non ha la più pallida idea di cosa si sta per presentare al suo cospetto ma è veloce. è molto veloce forse pure più di lui, ringhia infastidito. Sente che si sta avvicinando rapidamente e di conseguenza il lican si solleva in tutta la sua possanza. Ma al suo cospetto non si presenta la creatura bensì l'uomo, è confuso. Capelli, abiti tutto è come l'ha lasciato non c'è traccia alcuna della sua vera forma. Balza verso l'umano e si mette a girare attorno al suo obiettivo annusando le ultime sfumature della trasformazione che rapidamente svaniscono fino a disperdersi nell'aria. Non ha avuto modo di studiare il suo odore, di comprendere di cosa si tratta, è arrabbiato. Continua a girare attorno al mago ringhiando e ogni tanto si avvicina con l'intento di attaccarlo ma all'ultimo varia direzione. Non teme la bacchetta del mago in forma umana non sarà mai in grado di colpirlo. Non è veloce come quando è trasformato. In quel momento la rabbia non lo sta aiutando a valutare totalmente la situazione perchè altrimenti si rammenterebbe che quell'uomo è pur sempre un mago qualificato e che a differenza sua sa cosa è Noah e lo ha già affrontato vincendo. Però di positivo per il licantropo c'è che era cresciuto e con lui le sue dimensioni cosi come la sua confidenza con la lotta in quella forma. Non era più il lupo spaventato senza controllo che agiva d'istinto ora a controllare la bestia c'era un assassino e quell'uomo era da solo con lui nella radura lontano dai soccorsi e la salvezza. Come cazzo ha osato mostrarsi in forma umana? Valuta se sarebbe in grado di morderlo rapidamente alla gola o lacerarla con le unghie ma non sa se la runa sarebbe un ostacolo. Attaccarlo con il rischio di mancarlo era un buon modo per perdere facilmente. Torna in forma umana noncurante del suo corpo nudo e del freddo, la rabbia è come fuoco dentro di lui.-Sei un codardo di merda.- Ringhia prendendo l'uomo per le vesti:-Ti nascondi da me che sono un tuo pari come se fossi uno di quei umani di merda.- Stringe l'abito dell'uomo con enfasi.-Sei un traditore della tua stessa razza! Sei un loro schiavo. Ti sei fatto censire e stai alle loro regole come una creatura da zoo. Ma dove cazzo è il tuo orgoglio?- Per Cavendish Krueger era un lupo che aveva scelto di essere un cane, non poteva accettarlo o tollerare. Gli occhi Noah sono ben lontani dal loro colore classico, Krueger sta guardando negli occhi la bestia che è in lui.-Come fai a non avere rabbia? Come fai a non provare disprezzo per delle creature schifose e sottosviluppate come loro? Indossi le loro vesti quando la nostra è migliore. Preferisci stare in questa forma di carne piuttosto che nella tua vera forma...mi disgusti. Ti comporti come loro, stai in mezzo a loro ma tu sei come me.- La runa fa il suo dovere e gli occhi sono di nuovo celesti, persino la stretta sull'abito si fa più debole ma non il disprezzo nel volto del licantropo. Noah era solo. Era solo in forma umana, era solo come creatura perchè pure quelli della sua razza preferivano gli umani a lui. Non riusciva ad accettarlo.
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    Il corpo del lupo ben presto prende la forma di un ragazzo, il ragazzo che conoscevo molto bene da tanti anni, non era cambiato Noah nel modo di porsi anche se il suo corpo aveva messo muscolatura, mi meravigliavo come la vita non le avesse ancora insegnato che non serve a nulla tenersi tutta quella rabbia, ancora oggi mi chiedo che cosa è successo tra noi due.. cos'è tutto questo interesse nei miei confronti. Le mie iridi si spalancarono quando me lo vidi fiondare addosso ancora con un forte odore di lupo. Lo guardai negli occhi senza muovermi, la bacchetta non fece un sol cenno. Il mio sguardo era duro, non avevo paura e volevo capire cosa lo aveva portato a fare quel passo, perchè si era precipitato nella foresta proibita? la risposta arrivò immediatamente. Cavendish bramava sapere che cosa ero, in che bestia ero capace di trasformarmi, io che avevo sempre nascosto e negato quella parte di me, lui adesso me la sbatteva in faccia con fin troppo coraggio. Lo lasciai parlare a lungo senza proferire parola, notai come fosse profondamente arrabbiato, solo quando i suoi occhi ripresero il suo colore naturale misi le mani sulle sue braccia per far si che lui lasciasse la presa. Si può sapere che cosa vuoi, Cavendish? Lo sappiamo entrambi cosa siamo, tu lo sai.. perchè mai dovrei mostrartelo? presi un respiro cercando di cacciare via la rabbia che mi stava assalendo. Pensi davvero che la nostra razza sia la migliore? chiesi cercando di capire cosa realmente si sentisse.. un animale o un essere umano in grado di trasformarsi?
    Lo spinsi via con forza, mi sistemai il colletto. Non hai mai pensato che possiamo essere entrambe le cose? lo indicai con la mano Guardati Noah.. tu sei un ragazzo in carne ed ossa, ma dentro di te vive una creatura.. tu PUOI dominare la tua creatura, farla venire fuori quando vuoi.. ma pensi che sei davvero un lupo prima di essere un ragazzo? misi la mano sul polso della mia camicia e lo sbottonai mentre continuavo a fissarlo. E' una maledizione, ma per quanto mi riguarda può diventare una cosa utile.. per quanto sia assurdo io non rinnego di essere una creatura, soltanto che la vivo diversamente. Non ho mai rinnegato la mia razza e non intendo farlo davanti a te. dissi leggermente infastidito, anche se quelle parole mi facevano male, non avevo mai accettato la cosa fino a pochi mesi prima di quel discorso.. per me era stato difficile. E sai perchè non odio gli esseri umani? perchè sono anch'io metà essere umano, come lo SEI ANCHE TU! alzai la voce puntando il dito su di lui Che cosa vuoi Noah.. i miei occhi assunsero un colore giallo, le iridi di appiattirono. Potrei dirti la stessa cosa.. dirti che mi fa schifo se rinneghi la razza umana, perchè noi siamo a metà .. non siamo totalmente dei lupi. Non ho ragione io? e come mai il serpeverde aveva la forma umana allora? non se le faceva queste domande? che cosa vuoi ? chiesi per l'ultima volta.

     
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    Il licantropo ascolta in silenzio il mago. Non replica lo lascia parlare e analizza le sue parole. Totalmente fermo sembrerebbe pietrificato ma i suoi occhi parlano, si stringono e variano di colore in continuazione in sintonia con le parole del mago. La bocca del lupo è ferma ma i suoi occhi stanno parlando. Kruger alla prima occasione si libera della sua stretta e lo allontana ma a Cavendish non importa non lo lascerà andare via finché non lo deciderà lui. Il suo titolo da professore al di fuori delle mura non conta un cazzo in quella foresta, li conta solo la legge del più forte e se l'uomo lo desidera Noah gli darà una dimostrazione. Il mago che ha di fronte è come lui ma lo ha dimenticato si crede un umano. Noah non ha minimante idea del motivo perchè si nasconda e abbia intrapreso quella crociata su se stesso rifiutando la sua vera natura, deve indagare.-Cosa voglio? Ti alzi ogni mattina parli come loro, vivi come loro, persino lavori come loro e...-Il licantropo gli gira attorno nonostante la forma umana le movenze sono animalesche il passo felpato del lupo non è sparito:-Mandi il loro stesso odore. Sei cosi a stretto contatto con l'immondizia che la tua pelle trasuda la loro puzza.- Sibila schifato. Quell'uomo si era legato alla razza sbagliata come un cane pendeva dalle loro labbra. E come tale giova alle loro carezze e bramava la loro attenzione dimenticandosi che era nato per mordere. Come Noah lui era nato per comandare e invece aveva scelto una vita da schiavo, nascosto agli occhi del mondo ed era pure felice. -Ti devi mostrare a me perchè se vuoi il mio rispetto io voglio vedere il tuo vero volto e non questa matassa di carne.- è fermo nella voce come nello sguardo. Noah odia stare in quella forma, odia ogni cosa del suo involucro di carne se potesse se lo strapperebbe a morsi. Ride fragorosamente alla domanda sulla loro superiorità.-Davvero me lo hai chiesto?- Lo guarda incredulo e scuote la testa rassegnato a quanto quella creatura sia lontana dalla sua natura:-Possono ucciderci poche cose. Non ci ammaliamo mai, siamo più veloci e forti e come loro possiamo usare la magia. Siamo nati per dominarli ma quello che facciamo è nasconderci e seguire le loro regole....PERCHE'?-Urla l'ultima parola illuminando gli occhi.-Perchè ci facciamo domare da loro? Perchè ci nascondiamo da loro? Loro sono il nostro cibo e nient'altro. Loro si fanno domare dagli animali che mangiano? No. Li rinchiudono e li ammazzano per nutrisi quando vogliono. Se loro possono perchè noi no?- Se si raagionava con la mente di un umano Noah stava farneticando ma il licantropo sperava che ad ascoltarlo fosse la bestia all'interno dell'uomo, lei avrebbe capito. Gli umani facevano e decidevano le sorti e il destino delle creature e degli animai quando volevano ma perchè? Perchè si erano proclamati come, Noah, padroni del mondo e le creature avevano accettato e piegato la testa come Krueger. Ma bastava che una creatura alzasse la testa per rendersi conto che erano solo dei falsi dei, che sanguinavano, morivano con facilità e il trono su cui si erano seduti al di sopra di tutti non li era di diritto. E infatti una creatura la testa l'aveva alzata. Entrambe le cose? Non credeva alle sue orecchie. Per Cavendish non c'era nessun compromesso. Non esista il grigio, c'era solo il bianco o il nero, il male o il bene, l'uomo o il lupo. E lui era la bestia.-Io sono e sarò sempre la creatura dentro di me vive abusivamente un umano ma lo estirperò.- Risponde il licantropo provando disprezzo per la consapevolezza che in lui c'era della umanità.-Non ti mostri a me e sono sicuro che gli umani che tanto ami al castello non sanno chi sei o...cosa sei. Quindi si ti nascondi da loro e molto probabilmente temi il loro giudizio, rinneghi te stesso per quella feccia.-Quel mago non riusciva ad accettare la realtà: aveva un collare al collo e lo accettava. Non aveva un minimo di orgoglio per se stesso? non aveva quella rabbia fino nella ossa che era intrinseca in loro? Non aveva mai desiderato usare il suo potere per dare una lezione a quei primati? Il licantropo non riusciva a credere che in lui non ci fosse quel desiderio. Noah non andrà oltre nel discorso le parole aspettano agli umani, le bestie risolvono le situazioni in un'altro mondo. Che Krueger abbia una lezione di cosa significa essere una creatura.-Che cosa voglio?- Sussurra e alzo lo sguardo sul mago, quello sguardo non è nuovo per il mago lo ha già visto anni fa e dice: morte. Si allontana lentamente dall'uomo camminando all'indietro e spalanca le braccia:-Hai dimenticato la tua famiglia, sei stato troppo tempo lontano da casa...i nostri cugini ti voglio salutare.- Sorride freddo al professore, coglie l'occasione per distanziarsi non gli è sfuggito che l'uomo non ha più lo sguardo umano ma che ora lo sta guardando con gli occhi del mostro. Krueger ha un potenziale cosi alto e lo sto sprecando. Noah sussurra:-Ti volevo qui da solo e oggi è il 7 gennaio e in Inghilterra vuole dire luna piena.- Informa il moro mentre la sua voce si fa sempre più grottesca e animalesca come le sue forme, la bestia è di nuovo nella radura. Affonda le zampe nel terreno e gonfia la cassa toracica e ulula lo fa più di una volta in varie direzioni. Non può fargli del male è limitato ma c'è qualcuno che lo farà per lui. Li sente correre nella foresta, sono veloci e nel loro ansimare si sente la rabbia. Il suo ululato è come un faro nella notte. Il rumore di zampe e di grosse bestie in avvicinamento è distinto. In pochi istanti da tre direzioni diverse occhi feroci e spietati brillano nell'oscurità. Lentamente si sollevano dalla corsa a quattro zampe a quella bipede in tutta la loro grandezza e uscendo dall'oscurità i lupi mannari si rivelano. Sono tre e sono pronti a scagliarsi sul lincantropo. Noah sa bene che non hanno il dono della lucidità, loro sono rabbia e caccia pura e sarebbe morto all'istante se non fosse che non faceva nulla caso. Lui anni prima aveva trasformato volontariamente tre studenti Czar Sokolov, Daphne Thorton e Alex Cooper. Un anomalia perchè di fatto un licantropo non era in grado la prova ne fu che divennero dei mannari. La camera delle necessità ogni notte di luna piena nascondeva la loro identità ma Noah non poteva permettessi che si facessero del male tra di loro cosi li affrontava dandosi volontariamente in pasto. La sua mente aveva ben impressa il dolore delle zanne e le unghie di un mannaro, era un dolore senza rivali. Questi tre non erano il suo branco ma per lui il loro numero era un segno di buon auspicio. Sembrano intenzionati ad attaccarlo fino a quando non accade qualcosa. Noah ringhia e assume una postura diversa, diventare l'alfa di un branco di mannari aveva dato i suoi frutti, non era in grado di controllarli ma poteva comunicare. Di fatto in quel momento stavano comunicando. Un paio di versi e qualche abbaio portano gli occhi delle tre bestie a passare dal lupo al professore. Una preda più facile, un odore più interessante e sopratutto un sapore migliore. Noah non lo vuole morto ma che si ricordi chi è. A breve lo attaccheranno e lui sa che farà affidamento sulla magia, lascerà che mentre è impegnato a lottare con i mannari appena abbasserà la guardia su di lui cercherà di portare via la bacchetta al mago approfittando della sua velocità sovrannaturale. Che combatta con i doni che ha, che tiri fuori la bestia che è in lui. Che lotti con loro sotto lo sguardo luminoso della loro madre argentata, la luna, in alto nel cielo.
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    Noah iniziò a parlare, a dire cose assurde per me.. Come poteva esistere un lycan così estremista? Non riuscivo a capire, ad entrare nella sua ottica ed era tutto così strano da sentire. Avevo sempre pensato alla redenzione di Noah, ci avevo sempre creduto e non avrei smesso in quel momento, anche quando mi disse che per avere il suo rispetto dovevo trasformarmi. Lui non aveva idea di cosa fossi io, non sapeva che io non ero come lui. Stava osando anche troppo per i miei gusti, ero pur sempre un suo superiore, ma in quella foresta sembrava che le cose si stessero mettendo tutte sullo stesso livello: due creature a confronto, ecco che cosa eravamo per lui, mentre per me lui era un alunno da aiutare, da convincere che si può accettare di essere umani. Sembrava davvero non capire, non avevamo lo stesso pensiero. < Noah noi non siamo degli animali! > o almeno non era questo ciò che mi sentivo di essere. < Io non mi sento in trappola, non ci facciamo domare da loro ma siamo solo controllati per la sicurezza degli altri esseri umani, lo capisci che siamo creature pericolose? > no, il discorso non reggeva perché continuavano ad avere due pensieri totmente opposti. < Io non ho paura del loro giudizio, ci sono delle persone che non possono capire. > quello che non mi aspettavo era che da lì a poco sarebbero spuntati tre grossi lupi.
    Questa cosa mi fece innervosire, non ebbi neanche il tempo di parlare con lui perché riprese la forma del lupo e ordinò agli altri tre di attaccare. Li colpì prima con un confundus, per stordirli un attimo, poi ne schiantai uno ma un'altro alle mie spalle ferì il mio braccio sinistro e persi la bacchetta che venne subito recuperata da Noah. Si stava mettendo in una brutta posizione e avrebbe pagato a lungo le conseguenze delle sue azioni, non era lui a farmi male ma aveva permesso alle altre creature di attaccarmi. A quel punto corsi nascondendomi in mezzo alla foresta, non potei fare a meno che riprendere le forme della pantera per provare a difendermi o eventualmente scappare lontano. Azzannai un morso al primo lupo che fu nei paraggi ma un'altro mi saltò addosso, io ero più veloce ma loro erano in tre. Ringhiai potentemente in direzione di Noah mentre mi sentí strappare la carne dalla schiena, combattei cercando di liberarmi dalla loro presa ma erano troppo forti, tentai di sfuggire cercando di rintracciare la posizione della mia bacchetta ma non ci arrivai, l'urlo straziante della mia creatura si fece risentire mentre riuscì a malapena ad atterrare uno dei tre lupi, ma ormai ero stanco e sfinito per i colpi ricevuti.



    Edited by Krueger. - 20/1/2021, 11:36
     
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    Krueger aveva fatto la sua scelta. Schiavo degli umani avrebbe pagato il suo tradimento in quella radura. Non poteva accettare che quell'uomo fosse cieco di fronte all'evidenza. Noah sapeva che era forte ma si era adagiato negli allori, aveva scelto la via della pace ma prima della pace ci doveva essere la guerra. Guerra che lui, probabilmente, non era pronto ad affrontare. Il licantropo era sicuro che aveva passato buona parte della sua vita in veste di umano e ora avrebbe pagato per la sua scelta sbagliata. I mannari partono e il licantropo li segue da lontano non vuole che la loro attenzione sia focalizzata su di lui. Già nella loro corsa goffa ma rapida Noah percepisce che non hanno un minimo di tattica andranno di forza brutta. Si intralciano tra loro, si ringhiano perchè ognuno dei mostri vuole mettere la zampa per prima sulla loro preda. Si chiede cosa sta provando in quel momento professore? Dal suo punto di vista vedere quelle bestie caricarlo doveva essere un shock difficile da affrontare. Eppure rapido estrae la bacchetta e tira fuori un sangue freddo che il licantropo non si aspettava. Era convinto che avrebbe provato a fuggire o smaterializzarsi ma rimane. Quello era una prova che lui era come Noah un guerriero, addormentato ma in quel momento si era svegliato. Da come lotta è chiaro che vuole vivere o ha qualcosa per cui vivere. Le magie vanno a segno ma il lupo sa che non basteranno per fermarli, infatti quello atterrato pochi istanti dopo confuso si rialza in piedi pronto a ripetere l'attacco. Noah coglie al balzo la perdita della bacchetta per allontanarla dal possessore. Che si sporchi le mani, che assaggi il sangue, che risvegli il mostro e accetti la sua natura. E finalmente lo vede nelle sue vere vesti e ne rimane affascinato. è un grosso felino dal manto nero come la notte più profonda e gli occhi di un giallo intenso e penetranti. Ora che ci pensava era un uomo agile Krueger veloce e snello come la creatura nella radura. Era possente e massiccio ora Noah sapeva esattamente perchè aveva perso: non aveva mai avuto una possibilità. I mannari, come lui, esitano un'attimo prima di riprendere la carica. La pantera affonda le zanne nella gola della prima creatura, è spacciato ha lasciato la zona più importante scoperta e Noah ha visto le zanne della pantera, per il mannaro non c'è alcuna possibilità. Si accascia a terra e il lupo sente distintamente il sangue invadere la gola e i polmoni morirà a breve nel suo stesso sangue. La sua attenzione è di nuovo sulla pantera quando ringhia verso di lui. Ed è in quel momento che Noah si rende conto di cosa ha fatto. Ha vinto eppure non è felicità quello che sta provando. Voleva dare una lezione a Kruger ma i mannari non si sarebbero fermati, non era come lui e Krueger. Ci è riuscito ha infettato un'altra persona con la sua oscurità. Ha portato un uomo buono in guerra in una guerra non richiesta iniziata da lui anni addietro. Tira indietro le orecchie e muove qualche passo incerto. L'uomo che lo ha sempre trattato con gentilezza e non lo ha mai una singola volta insultato o usato termini dispregiativi sta per morire. Il professore sempre disponibile con il sorriso i bocca stava per morire di una morte violenta e atroce. Professore! Da quando aveva iniziato a chiamarlo professore e perchè? Possibile che lo rispettasse più di quanto pensasse? Sbuffa dal naso infastidito dai suoi pensieri è eccitato dalla lotta e la caccia. Dentro di lui c'è una lotta in corsa. La pantera si porta in vantaggio ma loro sono in due e la loro furia non ha eguali, l'osserva soccombere. La bacchetta era accanto all'uomo senza rendersi conto Noah gliela aveva lanciata ma era inutile. L'uomo che custodiva il suo segreto indirettamente, sarebbe morto quel giorno. Il licantropo indietreggia tra gli alberi e se ne va. Non ha bisogno di assistere a quello che accadrà di li a poco loro hanno vinto e faranno quello che fa ogni predatore: mangia. NO. Krueger non deve morire e se lo farà sarà per mano sua. No non se ne stava andando il lupo aveva bisogno di prendere la rincorsa per arrivare al massimo della sua velocità. Quell'uomo si era lanciato al suo inseguimento nella foresta per la sua incolumità senza pensare a se stesso. La verità era che quell'uomo era più simile a un padre per lui e se ne rendeva conto solo ora. Le orecchie sono incollate alla nuca per renderlo aerodinamico. Il muso è basso come la sua postura per permettergli di tagliare l'aria affinché non abbia un contrasto. Le zampe falciano il terreno con forza e potenza mentre i muscoli lavorano al massimo, balza e spalanca le fauci. Uno scontro diretto era troppo rischioso ma un'attacco alle spalle in totale silenzio voleva dire morte per la sua vittima. Le unghie si piantano nella schiena della bestia e affondando nella carne mentre le sue fauci si chiudono sul collo. Lacerano la carne e quando sente l'osso del collo stretto nella morsa dei suoi denti scuote la testa fino a spezzare di netto l'osso. Atterra tra l'ultimo mannaro e Krueger e ringhia con un tono basso ma cavernoso, il sangue fresco sgocciola dalla sua bocca un monito per il suo avversario. Avverte l'altra creatura che è pronto. Il suo istinto la sua coscienza vogliono che se ne vada, che lasci l'uomo al suo destino, eppure perchè non si muove e resta fermo? Non ha paura ha la consapevolezza che quel mannaro non avrà la sua preda finché è li. Quando lo carica torna umano e si lancia sulla schiena usandola come perno per fare una capriola e prendere al volo da terra la bacchetta di Krueger:-Obscuro!- Urla scagliando l'incanto sulla bestia che è pericolosamente vicina. Non deve guardare per sapere che è andato a segno è stato il secondo incantesimo imparato da Blackwood, cosi come non guarda il suo petto sa che è stato colpito ma non vuole sapere quanto è grave o si agiterà il che spronerà il mannaro ad attaccare di nuovo con più sicurezza.-Svegliati cazzo!- Dice scuotendo l'uomo ha bisogno di lui anche se è ferito gravemente non può fermarlo da solo quindi ha bisogno di lui, che collaborino.-SVEGLIATI!- Ringhia la creatura prima di tornare in forma di lupo, il mannaro ha capito il trucco e con le unghie si sta liberando. Noah in quel momento invidia la sua forma antropomorfa che lo avvantaggia su di lui.
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    Ho perso i sensi per una manciata di minuti, ore o secondi.. questo non lo so, mi sentivo un dolore allucinante sulla schiena e non riuscivo proprio ad alzarmi in piedi. Ripresi la mia forma umana e le mie orecchie recepivano solo alcuni rumori, poi udì la voce di Noah, come se stesse combattendo contro una delle creature che aveva lui stesso chiamato. Cercai di riaprire debolmente gli occhi e mi ritrovai la bestia, o meglio, Noah che ringhiava contro il lupo nemico.. sembrava mi stesse proteggendo e solo in quel momento ripresi quel poco di forza per riprendere le forme agili della pantera. Con forza ci scagliammo contro il mannaro, lui da una parte ed io dall'altra. Con le mie zampe taglienti tagliai di netto la sua faccia, mentre Noah lo mordeva in pieno stomaco. Su tutta la foresta rimbombavano i rumori della nostra battaglia per la sopravvivenza. Mi chiedevo come mai avesse cambiato idea il ragazzo, forse aveva provato compassione? ed io cosa provavo? una rabbia immensa, ma questa rabbia era come bloccata dalla sua precedente azione, forse senza di lui sarei morto. Ci sbarazzammo in fretta della bestia, in due si era più forti. Mi lasciai cadere a terra riprendendo la forma umana, i miei vestiti si ricomposero grazie al bracciale, ma tolsi in fretta la camicia che faceva bruciare troppo la ferita sulla schiena. Guardai il cielo rimanendo disteso e riprendendo un attimo di respiro. Cercai di tirarmi su e vidi Noah ferito al petto da un brutto graffio. Zoppicando lo raggiunsi. Noah siediti! mi sedetti a terra affianco a lui e senza dire una parola recuperai la bacchetta, ampliai il piccolo ciondolo della mia collana, e ne uscì del dittamo. Feci apparire delle bende e iniziai a medicare la sua ferita. Perchè l'hai fatto? chiesi mantenendo la calma, poi con la bacchetta feci in modo di fare piegare le bende attorno al suo busto. Tranquillo.. sai che guarisci in fretta. a quel punto con la stessa bacchetta feci volare il dittamo sulla mia schiena, era molto più doloroso farlo da solo, ma dovevo fermare subito la ferita. ah! bruciava decisamente Conoscevi quei lupi? era incredibile come riuscissi a rimanere quasi tranquillo davanti a tutto il caos che avevo visto. Però era l'opportunità che stavo cercando.. era come se ci fossimo improvvisamente avvicinati, come non mai.

     
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    Davvero stava mettendo a rischio la sua vita per quell'uomo? Non meritava il suo aiuto non meritava nulla da parte sua era un traditore schiavo degli umani. Eppure Noah non si muoveva, non era incerto o aveva dubbi sulla scelta, nonostante tutto. Krueger meritava una punizione ma non la morte, ora lo sapeva. Non lo voleva come nemico ma come alleato, era un suo simile. Piega le orecchie all'indietro e il muso verso il basso mentre scopre le zanne in un ringhio di avvertimento i suoi occhi sono ben esposti, fissi sull'obiettivo, affinché l'avversario veda che non ha paura e che è pronto alla lotta. I muscoli sono tesi e le zampe salde sul terreno è in postura da difesa. Se proprio deve lottare non sarà lui ad andare ma lascerà che sia il mannaro a venire e quando sarà il momento eseguirà un solo attacco letale. Dovrà essere rapido e non esitare, probabilmente dovrà sacrificare una parte del suo corpo per la vittoria. Sa anche quale, la zampa con la runa se va tutto come vuole vincerà due volte. Un movimento rapido alle sue spalle, qualcosa che lo sorpassa a una velocità tale che solo in quella forma è in grado di seguire e Krueger è di nuovo dentro alla battaglia. Si lancia a sua volta nell'attacco, improvviserà seguendo i movimenti del suo alleato è cosi che funziona nel branco, ci si supporta. Dalla postura e la tensione dei muscoli la pantera attaccherà in alto verso la testa del loro avversario e lui quindi non deve intralciarlo si limiterà al basso, gli organi sono perfetti. Il suono della carne che si lascerà il gemito di dolore del mannaro è il segnale che aspettava si lancia in avanti e affonda più volte le zanne nel tessuto molle si ferma solo quando la sua bocca è consapevole delle parti molle che sta lacerando. L'animale si contorce, guaisce non merita l'agonia è colpa sua cosi il lican riprende la forma umana. Noah ha pietà per la creatura e non ha dubbi su quello che va fatto cosi non esita e appoggia il ginocchio sul retro del collo della bestia con le mani sotto al mento fa pressione e tira fino a quando non sente il suono secco e il collo del mannaro non ha più la sua rigidità naturale. Si guarda le mani rigide e contrate dallo sforzo, il suo corpo è carico di andrenalina le vene esposte sui muscoli confermano che il suo cuore sta ancora battendo con intensità ma è il mantello di sangue sulla sue pelle che lo turba. Quindi è questo che è? un'assassino. Umani e bestie non c'è alcuna differenza? Stava davvero lottando per una causa o era una scusa che si diceva per rinnegare quello che già sapeva? Nessun compromesso! Si ripete, è la sua parola chiave per la causa. Si volta verso l'uomo tanto odiato e non può fare a meno di notare che entrambi quella notte sono stati battezzati con il sangue. Si avvicina a si butta sulla schiena con le braccia aperta, il terreno è morbido e l'erba soffice sul suo suo corpo nudo.-Cazzo che lotta!- Esclama ridendo. Il suo volto è rilassato e c'è della soddisfazione nei suoi occhi, si è sfogato ha lasciato libera la bestia è stato terapeutico. La rabbia e la tensione che si porta sempre addosso ora sono sedate. L'altro Noah non può negare quanto è stato liberatorio sfogarsi, lottare e assaggiare il sangue. Sono nati per questo è nella lora natura. Vengono definiti pericolosi ma da chi? Dagli umani. Esseri che non sono in grado di comprendere che questa è la loro natura cosi li violano, li censiscono e li schedano. Alcuni addirittura non si fermano a questo ma li cacciano o fanno bracconaggio. Uno come Kruger nel mercato nero vale quanto l'oro e lui ancora li difendere. Questo deve cambiare, questo cambierà. Krueger si avvicina è ferito si siede accanto a lui e non perde tempo nel riprendere il suo ruolo. Noah è troppo stanco per allontanarlo e rifiutare il soccorso, non può fare a meno di notare quanto l'uomo è preparato.-I vestiti, le medicine... Sai potrei dire che sei premuroso ma la verità è che lo fai per istinto perchè sapevi che prima o poi sarebbe arrivato questo, non puoi scappare da ciò che sei.- Noah rimarca il concetto di prima in un sussurro. Ma non era il suo turno di parlare quindi ascolta e si accorge che non sente l'impulso di trattarlo male. Va bene anche cosi parlare e attendere la guarigione. Ghigna quando il professore fa un verso di dolore, questo lo temprerà.-No...- Davvero non aveva idea di chi fossero anche se avevano delle similitudini con il suo branco, era solo un caso.-Credo che in me c'è un parte di mannaro ma è solo un teoria...- Solo ora che lo dice ad alta voce si rende conto che potrebbe essere un fattore da non ignorare, Alex potrebbe aiutarlo.-L'ho fatto perchè non meriti la morte.- Lo guarda dritto negli occhi.-Sei un loro schiavo e non lo sai. Nella tua testa ora stai prendendo in considerazione di vendermi a loro. Di farmi punire da loro per cosa? Per aver seguito la mia natura? Il mio istinto? Pensi che sono pensieri tuoi? Non ti sembra strano che sei pronto a tradire uno della tua specie per l'uomo? Ti hanno fatto il lavaggio del cervello. Sei solo un cane ammaestrato...- Parla e nel farlo le sfumature dei suoi occhi variano dal blu al giallo in base ai punti che lo turbano:-Si aspettano che tu corri e che fai la spia, perchè è quello che farebbe un logo segugio. Come fai a credere a quella razza inferiore? Sono bugiardi e manipolatori, è vero lo sono anche io ma da chi pensi che ho imparato?-Domanda al moro.-Io ho imparato a mentire come loro e tu ad obbedire. Ci dobbiamo nascondere per timore della loro ignoranza, perchè non sono in grado di capire e questo sai che porta all'odio. Noi non andremo mai d'accordo con loro, perchè non siamo come loro!- Appoggia una mano amichevolmente sulla spalla dell'uomo:-Ora tu puoi scegliere di tradire uno della tua stessa razza e consegnarmi a loro. Oppure accetti la tua natura, lasci che qualcosa, o meglio che qualcuno come noi si sbarazzi del nostro segreto...- Si gira verso i mannari che ormai dopo la morte sono tornati alla loro forma umana. Sono un'ottimo pasto per bestie delle foresta proibita, o per loro.-E ascolti la mia proposta.- Guarda dritto negli occhi Krueger.
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    Noah cominciò a parlare ed io lo ascoltai tutto d'un fiato, diceva delle cose sensate e che si addicevano perfettamente con la sua creatura, ero d'accordo su alcune cose mentre su altre tentennavo. Io al contrario suo -o forse- ero cresciuto con una famiglia umana, amorevole, non riuscivo ad avere quell'odio che lo abitava, ciò vuol dire che essere una creatura non è necessariamente dover essere cattivi e provare odio nel confronto di qualunque creatura. Il fatto è che noi non siamo totalmente animali, abbiamo una coscienza, io ho degli affetti importanti. No Cavendish, io non ti venderò Noah.. lo chiamai per nome, per sottolineare il concetto di vicinanza che avevo nei suoi confronti, nonostante fosse una persona difficile , ed ero davvero sincero nelle mie parole, finì di medicare le sue ferite e poi mi dedicai completamente al discorso. Non è vero quello che dici, ho avuto un esperienza molto diversa da te.. ho rischiato di ammazzare la persona che amo ed è solo per questo che ho deciso di volermene allontanare.. di voler dimenticare il mio essere, ma la verità è che alla fine ho deciso di andare via, di riprendermi la vita e abitare in mezzo alle montagne per anni Noah, ho vissuto come un animale per avere il controllo di me stesso, conoscermi meglio.. tu questo non lo sai perchè te lo sto dicendo adesso. Adesso amo la mia creatura, ma non mi sento guidato dagli uomini, ho sempre fatto di testa mia, capisci?! cercai bene o male di spiegare quello che era un concetto difficile da poter spiegare a parole, bisognava viverlo.
    Mi ritrovai a guardarlo begli occhi, mi affascinava quel modo di vedere ma mi metteva in allerta, che proposta aveva? che cosa aveva in mente Cavendish? il mio lato animale è vero, aveva goduto di quella vittoria, ma il mio lato da umano faceva fatica a comprendere quelle parole.. eppure c'era qualcosa in lui che mi diceva qualcosa, una cosa che ancora non riuscivo ad afferrare. Va bene, ti ascolto.. quale sarebbe la tua proposta? Ormai era quasi tempo di rientrare, così ci alzammo da terra e lo invitai a camminare.

     
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