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DanielleEllie Richards | I anno | CorvoneroCon la scusa che questa settimana le lezioni si sono protratte fino a venerdì inoltrato me la sono presa comoda con la partenza per Londra. Ho lasciato un messaggio a Liam di non aspettarmi prima di pranzo perché intendo recuperare le ore di sonno di tuuuutta la settima. Piccola bugia a fin di bene. Devo ancora acquistare i regali di Natale, per lo più IL regalo di Natale, cioè quello di Liam. Per i miei genitori e per Sky e Vanja posso prenderli anche finché sono con lui ma il suo...
Mi aggiro per il reparto uomo del negozio di abbigliamento prendendo di tanto in tanto tra le mani alcuni capi che mi saltano all'occhio, li studio nei dettagli scrutando le cuciture, la fattura e il taglio. Inizialmente avevo pensato di regalargli un completo o qualcosa di elegante ma spiando nel suo armadio avevo trovato una selezione di abiti che mi aveva lasciato di stucco. E tutti di alta sartoria. Per cui eccomi qui... a rovistare tra i più brutti maglioni a tema natalizio della storia! Ne stringo tra le mani uno verde smeraldo: sul davanti è ricamata una grossa renna col naso rosso. Ridacchio rimettendo la gruccia al suo posto nella rella appendiabiti e mi giro di scatto sbattendo contro qualcosa di morbido e caldo ma allo stesso tempo di rigido. « Mapporc... » Mi tasto il naso indolenzito riaprendo gli occhi e mettendo lentamente a fuoco l'oggetto, o meglio il soggetto contro cui mi sono scontrata. Una spruzzata di lentiggini e due occhi scuri mi scrutano allarmati. « Cavolo scusa! Che idiota! » farnetico senza smettere di tastarmi il naso, per fortuna non mi sono rotta niente o sarebbe diventata una scena splatter nel giro di qualche minuto « Ti ho fatto male? Cavolo scusa, sono proprio una sbadata... non ti avevo visto »
Mi chino a prendere lo zaino che mi è caduto di spalle e il mio interlocutore deve essere dello stesso avviso perché finiamo per darci un testata.
« Non ci posso credere! » mi tasto la testa, all'angolo dell'occhio ho una piccola lacrimuccia per il dolore ma nel complesso la situazione tragicomica mi fa ridere « Oddio scusa! Scusa di nuovo! »
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.L'aspetto scomodo delle compere natalizie era l'accingersi ad occuparsene da solo. In definitiva, non era una scelta contemplata quella di portarsi la sorella dietro mentre provvedeva a comprare un regalo di natale proprio per lei. Quelle prospettive bislacche avevano la capacità di rendergli quasi divertente l'aggirarsi tra gli scaffali e le grucce dei negozi che visitava, ma era tutto destinato a finire nel momento in cui alcuni tra i più invasivi dei suoi ansiogeni pensieri prendevano il sopravvento. Era difficile stare in mezzo alla gente, lo era ancor di più stare lontano dai libri, sottoporsi costantemente a rischi che premevano ancora con crudele insistenza verso le pareti del proprio animo incrinato, terrorizzato all'idea potesse vivere ancora momenti di sconcerto e panico come gli era capitato anni addietro. Avrebbe preferito passasse, ma più il tempo avanzava, più quei demoni lo rapivano, stringendolo tra artigli di insistente malvagità che lo ancoravano a sensazioni pessime. Non era quindi lieto stare ad osservare i capi appesi sull'una o sull'altra stampella in cerca dei colori, delle forme e dei dettagli che più si addicevano a Nerea. Era comunque un sacrificio necessario, uno a cui non si sarebbe sottratto in barba alla nausea che aveva preso ad inondargli lo stomaco in subbuglio. Non andò meglio - anzi, peggiorò ulteriormente - nell'istante in cui si ritrovò improvvisamente a cozzare contro una ragazza che, in preda alla distrazione, gli era praticamente finita addosso. E si sarebbe potuta risolvere immediatamente, tra scuse biascicate nell'imbarazzo e le risposte pacate di Thimothee affinché l'altra non facesse un cruccio dell'accaduto, se nel recuperare tutto ciò che si era riversato sul pavimento le loro teste non avessero deciso di sbattere l'una contro l'altra, in un colpo di grazia che ebbe il potere di stordire il Chaves. 'Ouch! Cazzo...' Biascicò a denti stretti, massaggiandosi il cranio pulsante di dolore, uno non eccessivo ma parecchio consistente. Ci teneva a non risultare scortese, specie dopo la preoccupazione lampante dimostrata dall'altra. Fu per quel motivo che si tirò di nuovo in piedi, aiutando incredibilmente l'altra a seguirlo. A quel punto, rilasciata una pattata d'incoraggiamento sulla sua spalla, le si rivolse con più calma. 'Stai bene? Fatta male?' Rigirò la domanda che lei stessa gli aveva posto, pur di non rispondere affermativamente all'evidenza. Perché sì, lui si era fatto abbastanza male, ma non aveva voglia di sottolinearlo dinanzi all'altra. 'E' tutto a posto, siamo ancora interi.' Constatò con innata naturalezza, mentre recuperava da terra il potenziale regalo che aveva trovato per la sorella. Si trattava di una sciarpa, colori sgargianti che sfumavano dal rosso fuoco all'arancione cotto, con tanti bastoncini di natale disegnati sopra. Non si sarebbe limitato a quella, ma sarebbe potuto essere un inizio. 'Certo, ora che vedo le stelline non sono certo di capire se questa si adatti ad una ragazza o se sia una pessima idea.' Lo sembrava, nonostante la fantasia un po'... bizzarra. Se la cavava meglio, quando si trattava di comprare abiti eleganti e materiale scolastico.
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DanielleEllie Richards | I anno | CorvoneroHo ancora gli occhi semi chiusi quando sento dei colpetti gentili ed incoraggiatori battermi sulla spalla.
« È tutto a posto, siamo ancora interi » constata gentilmente il mio interlocutore e apro del tutto gli occhi investendolo con i miei fanali gialli. « Si abbastanza » biascico massaggiando con decisione il punto dove le nostre testa si sono scontrate violentemente. Osservo la sciarpa che stringe tra le mani e sorrido immaginando che anche lui sia stato alla ricerca di uno di quei regali orribilmente brutti a tema Natale ma che allo stesso tempo muovono ad un che di tenerezza, proprio come stavo ricercando io per Liam.
« Beh dipende... » ridacchio allungando un indice verso la sciarpa « Se la fortunata è una fan sfegatata del Natale probabilmente apprezzerà, altrimenti... » mi copro le labbra con la mano ridacchiando appena e mi volto prendendo nuovamente il maglione verde con la grossa renna « Io stavo valutando questo per un... Ragazzo... Beh... Uomo più che ragazzo, dici che mi farà volare dalla finestra dopo averlo scartato? » ragazzo a trentasette anni non era proprio il termine più corretto. Rido ancora prima di allungargli una mano e presentarmi « Danielle Richards, piacere ma puoi chiamarmi Ellie se preferisci ».
It's beginning to look a lot like Christmaspvt |
