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Il fuoco era sottovalutato. Eppure era grazie a lui che esisteva la civiltà. Illuminava ma paradossalmente creava anche ombre. E una di queste ombre aveva trovato il modo di usarlo. Ad esempio aveva scoperto che poteva avere molteplici funzionalità del tipo che alla giusta temperatura poteva bruciare la carne in pochi istanti fino a ridurla in cenere. Le fiamme ritornano all'interno della bacchetta silenziose e letali come una serpe. Il parquet totalmente integro non ha subito, come il resto del locale, il trauma delle fiamme. Un lavoro pulito e veloce di una mano non di certo vergine a queste operazioni. Con due rapidi incantesimi occulta la cenere e si appropria dell'oggetto per cui è venuto. Ora dovrà solo lavorare sulla credibilità della sua storia, ma quella è la parte più facile. Quando sei un'ombra puoi assumere le forme e avere le storie che vuoi, perché la verità nel tuo caso è nascosta nell'oscurità e nessuno è disposto a ad entraci per cercarla. Si smaterializza il viaggio è lungo e il tempo non è infinto.
Ormai erano settimane che lavorava per il giornale AftonBladet svedese. Il giornalismo era una disciplina assai interessante e non poi cosi diversa da quella investigativa. In entrambe andavi a caccia, cercavi prove o testimonianze e poi riportavi tutto su carta. La sua sessione ovviamente era quella magica e non poteva di certo definirlo il lavoro della sua vita ma era piacevole. Aveva socializzato con tutti e qualcuno lo aveva persino invitato a cena, era popolare. L'ironia in tutto ciò stava che il nome che dichiarava non era correlato al suo viso ma le persone sono cosi prese da loro che con troppa facilità non si accorgono di un furto di identità. Aveva lavorato sodo e si era dimostrato disponibile e finalmente la ricompensa era arrivata. Poteva intervistare un vip del mondo sportivo e il cartellino affidatogli gli avrebbe permesso di entrare nei luoghi prima a lui negati. Si ferma sopra un palazzo dove a pochi metri da lui c'è il Stockholms olympiastadio famoso e noto stadio svedese. Era interessante sapere che nello stesso istante e nello stesso luogo potevano avvenire due partite totalmente diverse. Il potere della magia non aveva limiti. Pioveva ma a lui poco importava con il giusto incanto era al sicuro dall'acqua. Non era lo stesso per la città sotto di lui. Stoccolma la conosceva bene una città cosi avanzata e pulita ma allo stesso tempo frenata dalle tradizioni dure a morire. Attraversa la stadio e si dirige verso lo spalto. Piove ma per i giocatori probabilmente sarà solo una sfida in più per accrescere le loro abilità. Osserva l'allenamento e nonostante non sia mai stato un fan dello sporto segue con attenzione una giocatrice. In aria nonostante le sue scarse conoscenze di quel gioco quella donna a sembrava non avere nemici o rivali. Si presenta all'uscita del campo quando hanno finito. Ora sicuramente lei era stata avvisata dell'intervista ma lui dava per scontato che non sarebbe stata particolarmente contenta di vederlo. In fondo nessuno dopo uno sforzo fisico era particolarmente propenso alla parola.- Abby Rey?- La chiama per avere la sua attenzione e lascia in bella vista il cartellino del giornale per cui lavora.-Sono Laurits Seier di AftonBladet!- Si presenta aggiustandosi gli occhiali da vista e allunga la mano pronto per l'intervista.
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Il mio contratto non è ancora scaduto, quindi mi tocca allenarmi con la squadra fino alla fine di questo mese.
Nessun problema se si pensa che tanto dovevo comunque venire per recuperare i documenti del divorzio.
Oggi piove, una giornata veramente di merda, se non mi ammalo oggi non mi ammalo più.
In compenso sfondare gli anelli di Krum è stato un immenso piacere. Anche sentirlo bestemmiare devo dire.
Mi mancheranno tutti questi dannati Bulgari.
Dicevo, questa è una giornata pessima non soltanto perchè piove, ma anche , e soprattutto, perchè c'è un giornalista che ha fatto proprio il mio nome, e chissà perchè direte voi.
Immagino sia per il trasferimento, anche perchè non vedo altro motivo.
Ed eccolo, in tutto il suo splendore ( mi è andata bene non è neanche brutto) che mi si avvicina - esatto, Abby Rei- abbasso lo sguardo e leggo il nome della rivista per cui lavora sul cartellino.
Gli stringo la mano di rimando - piacere di conoscerla- ora vengo da un allenamento di due ore, di stare in piedi non mi va assolutamente - le dispiace se ci sediamo da qualche parte, sono meno ostile se ho davanti qualcosa di caldo che mi faccia dimenticare per quale motivo sono qui e non a casa mia davanti a un bel camino acceso-
Niente da dire, si fa come dico io chiaramente, quindi ci spostiamo verso il bar dello stadio.
Mi siedo, ordino il mio bel thè fumante e mi decido ad ascoltarlo - prego, faccia pure le sue domande-
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1 replies since 20/11/2020, 19:09 50 views
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