Break my stride

Reid

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. black lightning ×
     
    .
    Avatar


    Group
    Studente di Durmstrang
    Posts
    68

    Status
    Anonymous

    3Hx1Oli
    Perché si comprende di aver commesso un errore solo dopo averlo fatto? E' già troppo tardi quando mi rendo conto che avrei fatto bene a tirarmi indietro e non per chissà che sorta di amor proprio, rispetto per me stessa e blablabla. Non me ne importa niente di quelle cazzate, è solo un... pezzo di cartilagine! Non definisce la mia persona. E' per Reid che comincio ad avere qualche scrupolo. Il suo tentennamento non mi aiuta e capire dipenda con grande probabilità dall'infinità di limiti che gli ho posto... che ci ho posto, mi provoca la nausea. Pensavo si trattasse in tuffo al cuore o qualcosa del genere, l'eccitazione che deriva quando ti avvicini a qualcosa di questo tipo. Ed invece, per quanto provi a rilassarmi sotto il suo tocco, non riesco a goderne appieno. Resto rigida, mi sento infastidita e dovrei farglielo presente; continuo invece a dissimulare un piacere che non provo, a fingere che mi stia bene così mentre in realtà non va bene per niente. Ci prendo in giro e non andrà a finire bene, per niente. "Ma figurati." Non che mi servisse il suo monito perché i miei occhi si catapultassero letteralmente su qualunque cosa sia presente nella penombra di questo sgabuzzino piuttosto che su di lui e sull'impiego delle sue mani. Cazzo, c'è un singolo dettaglio di questa faccenda che non risuoni tremendamente imbarazzante e patetico?! Ne dubito fortemente. Lascio a lui il compito di procedere, mordendomi il labbro mentre lo sguardo va ad incastrarsi con prepotente necessità su uno degli scaffali che ci è intorno. Decisamente non una visione decente per concentrarmi su un momento come questo e - se davvero ha attinenza - ne arriva la prova quando all'improvviso avverto un fastidiosissimo dolore proprio... beh, dove sia supposto faccia male. "Ahiah! Cazzo!" Non riesco a bloccare l'impulso del mio pugno, che si scaglia con forza contro la sua spalla. Diamine, non credevo potesse fare così male. E' lui che sta sbagliando qualcosa o sono io ad essere una specie di caso umano? Davvero alla gente piace così tanto fare certe cose?! Pazzoidi. Sollevo le mani quando le proteste di Reid giungono alle mie orecchie, quasi chiedendogli scusa per il gesto avventato. Nell'imbarazzo e nella tensione generale, tutto ciò che vorrei fare adesso è continuare a colpirlo, staccarlo da me e scappare via urlando... Beh, magari non proprio urlando, ma solo per l'orario di ronda. Invece continuo a sbagliare, provando inutilmente ad adattarmi ad un ritmo che non sembra far bene a nessuno dei due. Mi aggrappo alla sua spalla per riuscirci, quasi concedendogli un abbraccio, seppur per niente amichevole o affettuoso, attendendo che la situazione migliori. Ma non succede. Anzi, mi sembra faccia sempre più male e no, non solo nel fisico. Il mio orgoglio sembra incrinarsi al cospetto di quella meccanicità scomoda, dei gesti impacciati che Reid mi riserva e che io non riesco allo stesso modo ad accomodare per rendere tutto meno atroce. E' un disastro. E quando ogni cosa sembra essere finita - e non me ne sarei neanche accorta se lui non si fosse allontanato - mi sento ancora indolenzita, sofferente. Provo una vergogna immensa, che va inevitabilmente ad accentuarsi con il senso di colpa che sorge nel momento in cui le parole altrettanto dispiaciute di Reid giungono alle mie orecchie. Dovrei, cazzo se dovrei, confortarlo. Consolarlo. Dirgli che non è colpevole di niente, che non ha agito in modo sbagliato. Ma si sa, sono una testa dura e non trovo modo diverso dallo sbraitare per sfogare tutta l'angoscia che provo in questo momento. "Cosa? Colpa tua? Approfittato?!" Storco il naso, l'espressione adirata si tuffa tra le ombre del suo viso, mentre tento faticosamente ed impacciatamente di darmi una ripulita e rivestirmi della divisa. Balzo giù dagli scatoloni, mentre in fretta e furia abbottono la camicia. "Senti Drayton, non sono una principessina da salvare. Sono tanto responsabile quanto te, forse anche di più, ok? Non c'è bisogno di sottolinearlo ulteriormente." Non merita il mio astio, ma mi sento un treno in corsa, un fiume incontrollato di parole che vengono fuori col solo scopo di dissimulare la tristezza, la sofferenza e l'imbarazzo che provo. Un mix mortale, che si risolverebbe altrimenti con le lacrime e non ho voglia che lui sia spettatore di una scena così pietosa. E' già bastato quel che è successo. "Lascia perdere, dimentica tutto. Non voglio più parlarne." E' così che lo lascio in tronco, stringendomi nella giacca mentre mi accingo ad accertarmi che non ci sia nessuno oltre la porta. E' solo a questo punto che mi allontano, senza neanche guardarlo in faccia. Mi sono comportata orribilmente e questo non sarà che un ennesimo peso da sommare a tutte le colpe che mi do in questo periodo. Bel lavoro, Jackson! Sempre sul pezzo.

     
    Top
    .
10 replies since 9/11/2020, 17:08   426 views
  Share  
.
Top