Relax

C'era la pausa dopo il pranzo, prima dell'inizio delle lezioni del pomeriggio, così potendo contare su ancora qualche giornata di sole, decisi di fiondarmi all aperto, per godermi gli ultimi giorni di caldo. Con me avevo la mia chitarra, anche perchè non potevo dire di avere molte amicizie su cui contare, dopo la fine dello scorso anno. Dunque mi rifugiavo in un “porto sicuro” dove sapevo che sarei rimasto tranquillo, solo con la mia musica. Camminai per diverso tempo prima di trovare un posto tranquillo, stranamente avevo scelto un albero lontano dal Lago nero, luogo dove tutto era iniziato. Trovato l'albero mi misi con la schiena contro la corteccia, allungando a terra le gambe. Le foglie venivano mosse dalla corrente, facendo di tanto in tanto filtrare dei raggi di sole. Provai a chiudere per alcuni attimi gli occhi, ascoltando solamente ciò che mi circondava. Avevo appoggiato la chitarra vicino a me, sull'erba, non sapendo se mi sarebbe servita o meno. Con me mi ero portato anche della frutta, in quanto sapendo di avere un ora libera avrei potuto mangiarla con calma. L'avevo lasciata tutta nella tracolla che avevo, così dopo un po' riaprendo gli occhi presi il sacchetto che mi ero fatto, tirando fuori una mela. Iniziai a morderla, osservando l'enorme tenuta della scuola.

Bene bene, avevo la musica, avevo la trnaquillità ed avevo da mangiare, cosa potevo chiedere di più nulla. Mi ero appena preso una mela dalla sacchetta che avevo nella tracolla, quando senti arrivare qualcuno, chi poteva mai essere?Il ciao fu la conferma che c'era qualcuno, o meglio qualcuna, anche perchè il timbro della voce era femminile. Tempo di girarmi ed eccola li seduta, vicino a dov'ero io. Era una ragazza che non avevo mai visto, quindi c'era una buona possibilità che fosse del primo anno. Ciao!! Non credo di averti mai vista prima a scuola. Sono Nick Jonas piacere. Dissi presentandomi sorridendo, almeno avrebbe avuto un nome da ricordare abbinandolo alla mia faccia. Era forse la prima ragazza con cui parlavo da quando avevo discusso con Sky alla fine dello scorso anno scolastico. Era stato un duro contraccolpo, ma mi ero deciso ad andare avanti, senza però rinunciare alla sua amicizia. Dovevo però togliermi questo pensiero dalla testa, stavo conoscendo una ragazza e non potevo averne in mente un'altra, avrei fatto solamente casini. Pomeriggio libero o solamente ora buca?

Di sicuro avevo capito che andava dritta al punto, senza giri di parole o altro. Dalla sua risposta alla mia presentazione si poteva intuire, Riley Wood, nome nuovo che avrei facilmente abbinato alla sua chioma rossa oltre che al viso. Fortunatamente avevo buona memoria, altrimenti non avrei potuto fare il cantante in giro per il mondo. Hai ragione. Affermai ridendo, anche se c'era sicuramente un pizzico di verità all'interno della sua battuta. Oltre a lei ricordavo poche persone con i capelli rossi, forse c'era solamente una mia concasata. Con il cambio di professori che c'è stato quest'anno non c'è da stupirsi. Ho qualche ora buca prima di una lezione, così ho deciso di passarle qui. Non ricordavo bene se erano una o due ore libere, avrei guardato meglio gli orari più tardi, di sicuro un'ora, per la seconda potevo sbagliarmi. A prima vista era comunque una ragazza molto alta, calcolando che io ero un metro e ottantacinque lei ci arrivava molto vicino. Penso che molto probabilmente mi sarei ricordato di lei. Ecco che poi arrivò una constatazione da parte sua, ero un musicista, anche perchè al mio fianco avevo ancora la mia chitarra, che mi ero portato appositamente per provare qualcosa. Subito dopo mi chiese se le facevo sentire qualcosa, ovviamente non avevo alcun problema a farle sentire qualche canzone che avevo scritto. Certo, mi fa molto piacere. Affermai, prima di prendere la chitarra che avevo in mano ed alzarmi in piedi, girandomi verso di lei. Indossai la tracolla, prima di iniziare a suonare, avevo scelto la canzone che le avrei fatto ascoltare.

Mi aveva sempre fatto piacere avere un pubblico per cui esibirmi, mi ero persino proposto alla preside lo scorso anno per cantare in qualche festa. La Rei aveva accettato, dicendo che avrebbe fatto il mio nome agli organizzatori, quindi quest'anno probabilmente avevo buone opportunità di esibirmi pure qui a scuola, oltre che in giro per il mondo. Ora però dovevo esibirmi solamente per lei, farle sentire cos'ero capace di fare, sperando che le piacesse la mia canzone.

Non sapevo quanto potesse piacerle la canzone, ma avendola scritta io, sentivo che avevo buone possibilità di riuscirci. La cantai tutta, fino alla fine, staccando infine le mani dalla chitarra, osservandola. Lei aveva chiuso gli occhi, forse per godersi meglio il suono della musica e la canzone, aprendoli solamente dopo un attimo. Grazie. Avevo ricevuto commenti migliori, ma mi andava bene, anche perchè ero in un periodo difficile ed a volte questo andava ad intaccare le mie esibizioni, forse la prossima volta sarei riuscito a fare meglio. Fu poco dopo che arrivò la domanda se era da molto che suonavo. Era semplice per me ricordarlo, anche perchè quando avevo iniziato a cantare a sette anni, avevo iniziato anche a suonare i primi strumenti musicali. Più o meno da quando avevo sette anni. Era passato un decennio e manco mi sembrava vero. Sembrava incuriosita da me, o meglio dalla mia vita musicale, in quanto poco dopo arrivò un altra domanda riguardante la musica. Qui ad Hogwarts ho la possibilità di finire gli studi che ho iniziato in America, al tempo stesso mi danno la possibilità di fare concerti durante i fine settimana, ovviamente non tutti, ma alcuni fine settimana parto per andare cantare in diversi luoghi nel mondo. Non potevo rinunciare a nessuna delle due vie. Erano sempre state le mie passioni, la musica ereditata dai miei genitori, così come la magia. Dunque per me era semplice rispondere a questa domanda, ciò portò anche a incuriosire me su ciò che potevo sapere di lei. Invece te hai delle passioni?Chiesi tranquillamente, sedendomi nuovamente vicino a lei, tenendo la chitarra a tracolla e sorridendole.

Mi faceva sempre piacere parlare della mia vita di artista, ciò per cui avevo lavorato e faticato fin dalla giovane età, riuscendo ad arrivare dov'ero. Non era stato facile, ma avevo sempre avuto la mia famiglia a supportarmi dall'inizio e tutt'ora erano li al mio fianco, venivano a quanti più concerti potevano, in base alla mole di lavoro che avevano. Si è veramente molto bello. Visitare dipende un po' da quanto sono distanti e quanto tempo ho. Di solito se non ci riesco sul momento cerco di tornarci una seconda volta con più tranquillità potendo così godermi la città in cui avevo suonato e cantato. Era veramente semplice parlare delle mie passioni, spontaneo, proprio per questo ero curioso di scoprire le sue, anche perchè erano talmente varie che sicuramente sarebbero state interessanti. Disegnare e correre, molto interessanti si. Se ti va possiamo andare a correre qualche volta insieme, la tenuta ha veramente molti bei posti per allenarsi. Così sicuramente sarebbe stato più soddisfacente, poter condividere con qualcuno la corsa, invece di essere li a correre da solo con le cuffiette in solitudine. L'ultima parte delle sue passioni era di certo particolare, interessante, anche perchè si avvicinava in maniera quasi perfetta al ruolo che nel mondo magico era degli. Auror. Affermai. Si veramente molto interessante come occupazione. Non avevo ancora mai pensato a che lavoro avrei fatto dopo la scuola, anche perchè mi mancavano diversi anni ed avrei avuto tempo per pensarci. Già vero, sono della casata di Corvonero, del secondo anno. Mentre te? Di certo non sei una serpeverde.

Mi ci trovavo bene a parlare con Riley, si stava rivelando una persona particolare ed interessante. Sembrava che la mia musica le piacesse, mentre aveva accettato la mia proposta del correre insieme qualche volta, così da non doverlo fare in solitaria. Affermando anche che l'altro giorno era andata a correre nella tenuta, ma conoscendo poco il castello non aveva ancora trovato determinati posti. Chiedendomi poi in maniera scherzosa se le facessi da guida, dandomi una leggera spinta con la spalla. Potrei prenderlo seriamente in considerazione. Dissi ridendo. Inoltre se vuoi tra qualche settimana sarò via nel weekend per andare a fare un concerto in Italia, a Roma, se vuoi puoi venire come mia ospite. Così mi porto un po' di Hogwarts sempre dietro. L'ultima parte la dissi sorridendo, ridendo leggermente. Ero solito invitare qualcuno, a venire con me, sempre se volevano, anche perchè se da un lato era bello cantare in giro per il mondo, la maggior parte delle volte ero solo a passare il tempo. Un volto amico, per un po' di compagnia non mi avrebbe di certo fatto male, sempre se voleva. Avrei atteso la sua risposta, mentre l'arogmento si spostava sugli auror. Non saprei, non ci ho mai fatto caso più di tanto, ma sicuramente avrà una spiegazione. Dato che ti piace investigare, potresti farci un pensiero e cercare informazioni, chissà che non venga fuori qualcosa di interessante, se vuoi posso darti una mano. Dissi tranquillamente, leggermente incuriosito dal quesito che aveva tirato fuori Riley. Quando le dissi che ero un Corvonero, associò subito la mia casata allo studio, e come non poteva, ormai eravamo etichettati così e nessuno avrebbe mai cambiato questa cosa. Si, non passo di certo tutto il tempo sui libri ma leggere e studiare è una cosa che mi piace, oltre a tutto il resto. C'erano tante sfaccettature, tra di queste di certo lo studio ed i libri tenevano una bella fetta, ma c'era anche la musica, lo sport, e le mie altre passioni. Non ti avrei mai dato della serpeverde, loro si riconoscono lontano un miglio. Grifondoro si ci sta, ti calza proprio bene come casata. Almeno da quello che ero riuscito a scorgere di lei in quella piccola parentesi che stavamo avendo, la prima per l'esattezza. Difficilmente il cappello sbagli anche se si dice che a volte segua i desideri delle persone con cui è in contatto.

Il mio potrei prenderlo in considerazione da subito venne preso male da Riley, che dopo poco però si mise a ridere. Aveva cercato di fare l'espressione triste, probabilmente per farmi sentire in colpa, ma alla fine fece capire che era tutta una sceneggiata. Risi anche io, prima di passare ad un argomento che per me era sempre stato importante, la musica. L'avevo invitata a venire ad un concerto, in Italia tra qualche fine settimana. Certo. Quasi non finivo di parlare che già la grifondoro mi aveva abbracciato, ricambiai il gesto, in quanto era forse il primo contatto fisico che avevo da diversi mesi.Non mi sembrava vero, sentivo persino il calore che emanava, oppure era solamente la mia immaginazione data dal fatto che non ricevevo un abbraccio da un po'. Mi stava sicuramente facendo bene quella pausa da tutto, staccare la spina per poi ricominciare con lezioni,studio e musica. Quando si staccò da me, mi chiese se ci andava un permesso speciale per lasciare la scuola nel weekend. Si, serve il permesso dei genitori, qui sono un po' più rigidi sul lasciare la scuola,però se i genitori danno il consenso si può uscire anche tutti i weekend. Era vero che qui erano più severi sul lasciare andare gli studenti fuori dal castello, ma era anche vero che negli ultimi anni avevo sentito che erano successe diverse cose qui ad Hogwarts, per questo lasciarci liberi per loro era difficile. Ottimo, sono sicuro di riuscire a ritagliarmi del tempo per scoprirlo insieme a te. Si,si capiva che intendevo aiutarla nel suo mistero sul nome degli Auror, era un ottimo modo per svagarsi e conoscere qualcosa che ancora ci era all'oscuro. Penso di si, ma probabilmente ci vorrà solamente del tempo per scoprirlo. Nel frattempo sarò felice di essere la tua guida personale del castello, per quanto possa conoscerlo. Non potevo di certo definirmi uno studente che conosceva il castello come le sue tasche, ma avevo avuto modo di girarlo abbastanza da saperne, oltre che la parte scritta nei libri, quella l'avevo di certo letta ancor prima di arrivare ad Hogwarts. Quando vuoi fare il primo allenamento? Chiesi, senza tanto pensarci, sorridendole.

Sicuramente apparteneva alla casata giusta, più il tempo trascorreva e più ne ero certo. Voglia di fare, scoprire, buttarsi nella mischia per conoscere posti nuovi, mostrando comunque intraprendenza. Mi piaceva come si rapportava e agiva, era molto avvolgente come modo di fare. Si, un pomeriggio può andare benissimo, adesso che ancora ci sono gli ultimi giorni di caldo, possiamo beccare ancora delle giornate piacevoli. Più avanti potremmo provare anche di mattina, di sicuro con l'arrivo del freddo ci sveglierà sicuramente. Risi leggermente, pensando alle piccole nuvolette di fumo che sarebbero arrivate durante il respiro, il corpo che ci avrebbe messo un attimo a scaldarsi, grazie anche alle maglie termiche, un ottima invenzione dei babbani. Mi alzai anche io, prendendo la chitarra e la tracolla, sganchendo le gambe, prima di salutarla, avevo una lezione da li a poco e mi sarei dovuto incamminare per il castello. Ci sentiamo per l'orario ed il luogo di ritrovo, è stato molto bello conoscerti. Poi ti farò anche sapere per il weekend fuori da qui. Poi come lei aveva abbracciato me prima, per un altro discorso feci lo stesso anch'io, anche perchè mi era sembrato di capire che il contatto fisico fosse qualcosa che non le dispiaceva e poi tentar non nuoce, al massimo mi sarei beccato del pirla. A presto Riley.