Capitano Auror Repubblica d'Irlanda
- Group
- Mago Adulto
- Posts
- 245
- Status
- Offline
|
| |
"Fai cagare nell'applicazione della magia senza bacchetta, Crucco.", esclamo in tono asciutto dopo aver udito il CRACK! provocato dalla rottura del bicchiere.
"Oh trovi la situazione divertente? Pensi che io stia scherzando? È evidente che non mi conosci così bene."
Alzo la voce assumendo un tono adirato, così secco da superare quasi in potenza i rantoli del maledetto che mi sta guardando come se fossi una fottuta bistecca.
"Quando ho mandato al creatore il primo Mangiamorte, probabilmente, eri ancora attaccato alla tetta di tua madre. Ho ucciso, arrestato, insabbiato e menomato per il bene comune della mia terra. Non ti conviene fare lo spavaldo con me, non ci penserei due volte a ucciderti qui e ora se solo lo ritenessi necessario."
Schiocco le labbra con un gemito di dissenso, facendogli cenno di andare avanti con la bacchetta.
"Si, ma non quella porcheria."
Infilo da destra nella tasca interiore della giacca e, badando sempre a tenere sotto tiro il soggetto, estraggo una sigaretta preconfezionata con il tabacco della mia tenuta.
"Va avanti."
Ascolto con attenzione il suo racconto, cominciando a farmi un'idea su chi contattare e come muovermi per avere un quadro generale di tutta quella vicenda.
Quasi certamente, a prescindere da come sarebbero andate le cose, avrei sfruttato qualche mio contatto nel ministero Inglese per ottenere il maggior numero di dettagli sulla questione.
"Incendio", ripeto due volte rispettivamente sulle sigarette di entrambi, traendo subito una copiosa boccata di fumo dalla mia che poi sputerò fuori rilasciando nel bugiattolo un delicato aroma di cedro affumicato.
Lo lascio finire, continuando ad osservarlo dritto negli occhi.
Cerco, e un po' spero, che qualche piccolo spasmo sul suo viso riveli la natura falsa delle sue affermazioni.
Così, però, non è.
Aldrich é palesemente sincero quando parla di ciò che gli è successo e io, seppur ancora restio a offrirgli il mio aiuto, non posso che condividere i suoi pensieri sulla gestione dei territori Nordici.
Lentamente, sposto la bacchetta dal suo petto al punto in dalla quale, inizialmente, scaturiva la macchia di sangue.
"Vulnera Sanentur", sibilo fra i denti; lanciando un incantesimo che, idealmente, dovrebbe quantomeno andare a richiudere complemente parte delle ferite che ho provocato al tedesco.
Tengo la bacchetta sempre pronta e alla mano, non più tesa davanti a me però.
Squadro un'ultima volta Frederich con fare circospetto, poi prendo una decisione.
"É il tuo giorno fortunato piccolo bastardo. Se non mi sono ancora convinto complemente ad aiutarti, quantomeno ho intenzione di andare a fondo nella questione.
Dovrai collaborare con me però, senza riserve.", un'ulteriore boccata dalla sigaretta scandisce il tempo di una breve pausa,"Se hai un posto sicuro per tua figlia, lasciacela per un po'. In quanto a te, dovrai rimanere in territorio Irlandese; preferibilmente evitando le città. Cazzo, sarebbe meglio se ti ritirassi nell'entroterra a dire il vero.
Ti manderò un gufo appena capirò come muovermi."
Spengo la sigaretta nel lavello rilasciando contemporaneamente il fumo ottenuto dall' ultimo, lungo, tiro.
Subito prima di mettere in chiaro, senza possibilità di malintesi, la natura delle cose.
"Se proverai a scappare, a mettermi in una posizione scomoda o a fare qualsiasi altra cazzata del genere: noi avremo un problema.
Ti verrò a cercare, anche in culo a mondo se servirà, e allora non sarò così disponibile, intesi? E adesso sparisci di qui."
Guardai l'uomo di fronte a me con le sopracciglia leggermente aggrottate, mentre la mia mano destra si tendeva, lentamente, verso di lui.
|
|
.
