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Quando me l'ha proposto non stavo più nella pelle. Persino Plamenov, che di norma è di così poche parole, era davvero divertito a vedermi nella febbrile adrenalina di chi non vede l'ora di intraprendere un nuovo viaggio. Il prof. O'Carolan mi ha chiesto di accompagnarlo in uno dei suoi viaggi ho esclamato mentre riempivo la valigia con abiti adatti al clima dell'estremo nord e i miei occhi sfavillavano per la gioia, manco avessi trovato la Pietra Filosofale. Sapete cosa mi rende così felice? Il fatto che Cormack mi abbia scelto come suo braccio destro: oh beh, appare chiaro che non ho un quarto della sua esperienza con le Arti Oscure, ma il poter condividere con il mio punto di riferimento un'avventura del genere mi rende sostanzialmente fiero. Si fida di me, non sono più un semplice studente, ma una persona fidata.
Il mio cuore è pieno di riconoscenza per quello che ha fatto per me, nella mia vita, e non ho dovuto pensarci due volte per rispondere con un assenso entusiastico. Anzi, ho lasciato anche spazio ad una certa goliardia di fondo, facendo qualche accenno a presunte capacità nelle Arti Oscure.
Ora eccomi nei ghiacciai nei pressi di Longyearbyen, capoluogo delle Isole Svalbard. Per la temperatura, pensavo decisamente peggio: stamattina ci siamo svegliati con un banale -1°C, per essere nel centro amministrativo più a settentrione del pianeta. Da buon islandese, il freddo non mi spaventa affatto: una routine per me. Cammino di fianco a lui, ben imbacuccato nel mia giacca a vento imbottita. Del nevischio sta cadendo, non da impedire la vista, ma contribuisce a rendere frizzantina l'atmosfera. Ho voglia di scherzare bonariamente, sintomo che la mia tristezza dei tempi di Durmstrang è un ricordo lontano. Di' un po', Cormack... dico ridendo ....non ti sembra di esagerare con quei papiri che ci richiedi ad Arti Oscure. Dico, tremila parole per il Dolohoferio confrontato con il Sectumsempra... Dillo, dai, questa avventura mi vale come compitino intermedio? pugnetto amichevole sulla sua spalla.
Sospiro un attimo, per poi tornare alla serietà e renderlo partecipe delle ricerche che mi ha detto di svolgere. Stamattina, come mi hai chiesto di fare, prima che partissimo per la spedizione, ho raccolto informazioni presso Todd e Niels. Todd e Niels Karlson sono i punti di riferimento della comunità magica delle isole Svalbard. Caspità, a vederli sembrano comporre due secoli in due! Erano contenti di raccontare ad un giovane, come hanno detto. Hanno confermato le tue ipotesi. Gli abitanti di Longyearbyen sono funestati da eventi inspiegabili. Materializzazioni improvvise di allucinazioni orrorifiche - quasi da monstrum iper amplificato -, sbalzi di magia, strumentazione magica impazzita. Credono sia opera di qualche maledizione. Mi hanno raccontato di un potente mago oscuro di nome Svensson, vecchia conoscenza a Nurmengard e Azkaban, che amava fare "esperimenti" nei pressi di Longyearbyen. Ti dice nulla?
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Cormack non aveva riflettuto per niente sul chi volesse con lui in quel viaggio, o per lo meno ci sarebbe andato da solo se una piccola voce nella sua testa non gli avesse suggerito di coinvolgere il suo pupillo.
Hjorn stava crescendo, si stava appassionando alla fine arte oscura, era curioso, intraprendente.
Voleva saperne di più.
Chiedergli di fargli compagnia in quel viaggio gli era sembrata un'occasione da non lasciarsi sfuggire, per far si che lui stesso potesse approfondire sul campo.
-Scherzi spero- rispose divertito dall'audacia del suo studente - duro lavoro e perseveranza, sono le basi, Hjorn-
Si lasciò andare a una sonora risata - beh, sicuro ora potrete riconoscere chi vi attacca con un Sectumsempra anche solo dallo sguardo che vi lancia- lo guardò con fare sornione - questa esperienza ti varrà come .. esperienza, di un pò, non ti sarai già pentito spero, e ora bando alle ciance, dimmi un pò cosa hai scoperto- camminarono per diversi metri prima di scendere per un pendio e costeggiare delle strutture colorate, dalle quali si potevano intravedere volti incavati che si affacciavano curiosi della loro presenza.
-Quindi secondo loro si tratta di un maleficio- il nome che gli disse lo fece pensare agli insoliti eventi di meno di cinque anni prima, quando il mago oscuro era stato scacciato solo dopo un repello di livello superiore a quello instillato da una maledizione senza perdono.
-Svensson dovrebbe essere morto- disse pensieroso
-conosco una grotta sotto questi pendii che porta nei pressi di un passaggio segreto.
L'ultima volta lì sotto è stato estratto materiale tossico che ha portato la gente del posto ad avere visioni così forti da indurre l'una contro l'altra.
Possiamo partire da lì, prima ancora di dichiarare ufficialmente il nostro amico resuscitato direttamente dall'inferno-
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Sono molto felice di stargli al suo fianco. I contorni di questa avventura si stanno delineando sempre più enigmatici e affascinanti. Le allucinazioni di cui sopra potrebbero essere derivate dal materiale tossico estratto; dovremo, tuttavia, sondare maggiormente il terreno per definire la natura magica o non magica degli avvenimenti. Capisco, Svensson è un ricordo del passato sentenzio Non vorrei che abbia qualche pazzo seguace; secondo me è un'ipotesi da non sottovalutare. Una sorta di erede... Risuscitare dall'inferno lasciando maledizioni che consentano un dialogo tra il mondo dei vivi e il limbo dei fantasmi, penso sia roba da necromanzia avanzata... dico fra me e me, seguendo il mio mentore sino ad arrivare all'imboccatura della grotta.
Rivolgendo uno sguardo d'intesa a Cormack mi metto immediatamente sulla difensiva e avanzo circospetto, facendo crepitare la neve il meno possibile sotto la suola delle mie scarpe. Quand'ecco che, avvicinandoci il più possibile all'antro, ecco che delle radici spuntano a velocità supersonica dal terreno, immobilizzando la mia gamba destra e la gamba sinistra del mio prof. di Arti Oscure.
Roteo gli occhi verso il cielo. Diffindo! esclamo puntando il catalizzatore contro la radice. La radice si spezza all'istante, ma, compiuto un altro passo, ecco che due radici bloccano allo stesso modo di poco fa entrambi i miei arti inferiori. Guardo Cormack. Per essere Svensson, mi sembrano trucchetti da maghetto del terzo anno affermo, attendendo il parere di Cormack. Che sia un avvertimento per farci desistere per entrare? Ad occhio mi pare che l'ingresso dell'antro, ora che aguzzo la vista... sembra essere protetto da un incantesimo di protezione. Che ne pensi?. -
.-Potrebbe essere- un seguace, più seguaci persino.
Cormack vagliò questa ipotesi pensando che effettivamente non era da escludere.
Purtroppo però era altresì convinto che ci fosse ben più di qualche invasato dietro quella ricostruzione.
Era troppo dettagliata, precisa, meticolosa.
Persino lui non poteva escludere l'ipotesi che il passato talvolta poteva tornare.
Si addentrarono appena che il primo attacco non si fece attendere.
Una precauzione, probabilmente, o un avvertimento, a tornare sui loro passi.
Fu il fuoco a liberare la sua gamba preferendo direttamente disintegrare la radice piuttosto che dare una possibilità di rigenerazione.
Si voltò a guardarlo e si lasciò scappare un sorriso – probabile, ma tu hai appreso una cosa oggi- bruciò anche le sue – non avere timore a bruciare l'erbaccia- gli scoccò un occhiolino e facendosi strada con la punta della bacchetta annuì alle parole di lui – a occhio e croce direi che hai ragione, credo sia giunto il momento di mettere in pratica quello che hai imparato nel corso di spezzaincantesimi avanzato.
Come si annulla una magia di protezione quando la sua natura è ignota?-. -
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Osservo Cormack estirpare quelle erbacce sino alla radice con la potenza del fuoco. Faccio altrettanto, non appena escono dal terreno e cercano di avvolgere le mie gambe. Annuisco alle sue parole, tenendo la guardia sempre molto attiva, decidendo di tenere sott'occhio quell'altro mentre espongo le mie considerazioni. Il finite incantem è l'incantesimo che di norma dovrebbe annullare tutti gli altri, ma è possibile testare la natura di un protego con una fattura oscura. In tal caso il protego si spezzerà. Acquisto veemenza, i miei occhi fiammeggiano, mentre mi accingo a castare un incantesimo oscuro d'attacco. SECTUMSEMPRA! il mio urlo squarcia l'aria e noto che l'onda d'urto del mio incantesimo fa spezzare la protezione generica.
Evidentemente non era stato attuato un protego horribilis, procedura ardua anche per un ministeriale preparato.
Procediamo? chiedo, facendo un cenno d'assenso al mio mentore.
Ci addentriamo nell'antro, siamo nella penombra.
Ma guarda guarda. una voce mi fa trasalire, proviene da un cunicolo che si apre sulla sinistra.
Una forza sconosciuta mi investe in pieno, e volo contro una parete rocciosa.
Si palesa un uomo di mezza età con la bacchetta in mano e un sorriso folle stampato in viso. Ma signor O'Carolan, ha portato con lei un'amichetta bionda? Non ha gli attributi per affrontarmi da solo?. -
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Con cautela lasciò passare Hjorn davanti a lui, sembra entusiasta di esprimersi e di capire quello che effettivamente sono andati a fare in quel posto.
Doveva ammettere che apprendeva in fretta, si vedeva che voleva dare il meglio di se, anche nelle risposte meticolose, nonostante lui non fosse lì nelle vesti di professore, in quel caso.
Furono bloccati sul nascere da una voce tanto glaciale quanto fastidiosa, oltre che imprevedibile.
Sbalzò via il giovane con uno schiantesimo facendogli perdere i sensi in seguito al colpo accusato sbattendolo alla roccia.
-Svensson – non si aspettava seriamente di ritrovarselo davanti in carne e ossa.
-Non eri morto?- chiese poi avanzando il giusto per piazzarsi in protezione del corpo di Hjorn – non la smetti mai di comportarti da codardo vero? Accanirti così su un ragazzo, paura?- lo provocò mantenendo ben salda la bacchetta tra le dita.
-Se avessi saputo di incontrare te qui sotto mi sarei risparmiato la strada, la tua follia precede le tue azioni, avrei mandato direttamente le autorità competenti. Del resto Azkaban ti reclama a gran voce, non gli senti gli echi?- e tutto sommato era quasi certo che il gelo che avvertisse non fosse totalmente dovuto alle temperature del posto.
“Dissennatori”
-Già che ci siamo, ufficializziamo, perchè sei qui? Cosa credi di fare?-.
Un'avventura tra i ghiacciIsole Svalbard. Privata |
