a simple date.

Edith.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    106

    Status
    Offline
    Di quello che è successo alla festa ne porto ancora i segni, la ferita che ho sul labbro sembra essersi rimarginata un po’ ma è ancora evidente. Un po’ troppo per i miei gusti, l’unica cosa positiva è che ha smesso di bruciare. Dopo la festa e la rissa avuta con Harry, abbiamo cercato di evitarci il più possibile perché rimanere nello stesso posto per più di cinque minuti, era impossibile. A quanto pare non aveva ancora digerito il fatto che avessi distrutto i suoi piani con Edith e lo avessi ridotto in quello stato. So che non dovrei ma sono parecchio soddisfatto di vedere che il suo occhio sia ancora nero e che il fianco li faccia ancora male ogni volta che cerca di ridere o prova a camminare. Il mio comportamento, però, non è piaciuto al coach che ha deciso di non farmi entrare in campo per il primo tempo della prossima partita. Mi dispiace non poter giocare ma non potevo lasciare che Harry facesse il suo sporco gioco anche con Edith, se l’era cercata. L’altro giorno, prima che lasciasse l’appartamento, abbiamo rischiato di iniziare un’altra rissa per un motivo decisamente stupido. Per fortuna c’era il suo amico che l’ha fermato, trascinandolo fuori dal mio appartamento. In questi giorni ho appeso un po’ di volantini in giro per l’accademia, sui quali c’è scritto che cerco un nuovo coinquilino. Per quanto vivere da solo sia fantastico, ho bisogno di qualcuno con cui dividere le spese di affitto o sarò costretto a cercare un posto in cui vivere meno caro di questo. Direi che non mi sembra il caso di aggiungere ulteriori preoccupazioni a quelle già esistenti. Una di queste è l’uscita con Edith che ho programmato per sabato. Non mi è mai capitato di dover organizzare appuntamenti con le ragazze perché non c’è mai stata nessuna ragazza che mi interessasse davvero. Non so nemmeno se il nostro può definirsi un vero e proprio appuntamento. Lo è? Non lo so, infondo siamo due amici che escono insieme. Mi convinco di questo mentre esco dal mio appartamento pronto per andare a prendere Edith nella sua stanza. Quando, qualche giorno fa, aveva accettato di uscire con me, non avevo la più pallida idea di dove avrei potuto portarla. Era così, fino a quando non mi è capitata tra le mani la locandina del luna park di Stoccolma, Gröna Lund, in cui diceva che avrebbero fatto orario continuato. Mi è sembrata un'idea niente male e spero vivamente che piaccia anche a lei. Mi trovo davanti la porta della sua stanza e tentenno un po', prima di bussare un paio di volte. Ciao. La saluto sorridendole per poi abbassarmi leggermente per darle un bacio sulla guancia. Sei pronta? Le domando per poi uscire insieme fuori dal campus. Sono un po' nervoso mentre camminiamo uno di fianco all'altra e spero che non si noti. Non le ho ancora detto quello che faremo perché voglio che sia una sorpresa.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Studente Accademia
    Posts
    117
    Location
    Perth, Scozia

    Status
    Anonymous
    È trascorso poco più di una settimana dalla partita, dalla festa e dalla sgradevole sensazione di ritrovarmi contro una parete con un tipo dalle pessime intenzioni addosso. A mente lucida riesco a vedere le cose con un certo distacco, ma credo che se in quel momento non fosse arrivato Travis, me la sarei davvero vista brutta. Non penso per forza alla peggiore delle opzioni, ma il solo ritrovarmi le sue mani addosso non mi avrebbe fatto piacere. Quello strano senso di impotenza mi ha abbandonata fortunatamente, ma credo che per non sentirmi più in quel modo inizierò un corso di difesa personale. Era con Travis che avrei voluto finire quella serata, come in realtà è stato, ma nella mia mente lo scenario era decisamente più romantico. È stato dolce a restare con me tutta la notte e la sensazione piacevole del nostro bacio non mi ha abbandonata da allora. Sono certa sia quello ad avermi spinta ad accettare il suo invito di qualche giorno fa, che nonostante tutto mi è parso inaspettato. Nella maggior parte dei casi sono molto sicura di me in fatto di ragazzi, ma il rosso è diverso. Lui è gentile, educato quasi come un ragazzo d’altri tempi e spero sia questo a farlo procedere lentamente. Sempre che stia procedendo, perché davvero non lo so. Ne ho parlato con Annie, lei dopo vari proposte al limite dello sconcio, mi ha detto di decidere in base a come vedrò il procedere di questa serata. - Se appena arriva ti bacia a stampo è un appuntamento - Aveva detto a modi oracolo mentre continuava a frugare nell’armadio alla ricerca di qualcosa che potesse apparirle abbastanza provocante. - Non posso andare in giro mezza nuda, non so neanche dove andiamo - Immagino si tratterà della solita serata pizza e cinema e non vorrei essere troppo elegante o provocante. - Questo - osserva soddisfatta un vestito nero che si incrocia
    sul davanti - Cazzo, con questo ti salterei addosso anche io. E purtroppo devo dirtelo, se non lo fa o sei nella friend-zone o è gay. Sarebbe un grosso spreco. - Cerco di non ascoltarla, ma accetto lo stesso il suo consiglio sul outfit. Lo trovo giusto, nulla di esagerato. Cerco il vecchio profumo regalatomi dalla mia finta madre e scuoto la testa per sistemare i capelli. Posso dirmi pronta e in quel preciso istante sento bussare alla porta. Annie si precipita al posto mio, concedendo a Travis un saluto troppo lungo per i miei gusti e controllando con molta attenzione come sto prima di lasciare avvicinare alla porta. Apre la mia scollatura segregata da una spilla e mi butta in pasto a Travis. - Ciao! - esordisco infastidita per il gesto della mia coinquilina cercando di coprirmi al meglio - Si, prontissima. Anche se, vado bene così? Non mi hai detto dove andiamo. - si avvicina posandomi un bacio sulla guancia e la mia mente torna alle parole di Annie. Il bacio sulla guancia in che posizione mi mette? Decido di non pensarci e godermi la serata. So che in qualsiasi modo possa andare sarà piacevole e questo mi basta. Usciamo dal campus e mentre camminiamo fianco a fianco, distrattamente, faccio scivolare la mia mano nella sua. - Come è andata questa settimana, hai trovato un nuovo coinquilino?
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    106

    Status
    Offline
    Quando busso alla porta, invece di Edith, mi ritrovo davanti Annie a cui rivolgo un sorriso gentile e leggermente imbarazzato. Mi saluta chiedendomi come sto e poi inizia a squadrarmi dalla testa ai piedi e sembra che lo stia facendo per controllarmi, per vedere se io abbia qualcosa fuori posto. Mi sento un po’ a disagio ma cerco di non darlo a vedere, non mi è mai piaciuto essere visto in quel modo, non mi è mai piaciuto sentirmi giudicato o altro ed è quello che mi sembra stia facendo lei in quel momento. Finalmente si sposta e lascia che Edith mi raggiunga. Credo di avere su un’espressione da ebete quando lei mi si avvicina, è davvero bella. Sei perfetta. Le dico facendole fare una piroetta. Andiamo prima che la tua amica mi sottoponga ad un’altra perquisizione. Le sussurro all’orecchio per evitare che Annie ci senta e poi invito Edith a seguirmi fuori. L’aria è davvero piacevole questa sera, non tira vento e non fa né troppo freddo né troppo caldo. Nel momento in cui sento la mano di Edith scivolare nella mia, intreccio le nostre dita. La settimana è andata abbastanza bene, ho ripreso gli allenamenti e il coach non è stato molto contento di sapere che ho fatto a botte con uno. Decido di non dirle nulla riguardo al provvedimento che ha preso perché non voglio che si senta in colpa o qualcosa del genere. La colpa non è la sua ma di quello stronzo di Harry. Per quanto riguarda il coinquilino, non ho ancora trovato nessuno.Ammetto con un’alzata di spalle. Per il momento non mi dispiace rimanere un po’ per conto mio ma so che dovrò trovare un coinquilino al più presto o mi toccherà lasciare l’accademia e tutto il resto ed io non lo posso permettere. Questo comporterebbe tornare a casa dai miei genitori ed io ho deciso che, per il momento, non ho intenzione di rivederli. Mi hanno deluso, mi hanno tenuto all’oscuro di troppe cose e hanno continuato a pensare a loro stessi. Sono stati capaci di mettere tutto il casino in cui si sono trovati sulle mie spalle, aspettando che fossi io a salvare il tutto. Se adesso sono salvi è solo merito mio e di tutti i sacrifici che ho fatto per loro, ho messo da parte i miei sogni, la mia felicità per il loro bene e loro non hanno fatto nulla per ripagarmi. Da quando mi sono trasferito qui, non si sono nemmeno degnati di cercarmi, nessuna lettera per chiedermi come me la sto passando, se sono ancora vivo. Nulla. Credevo che mamma l’avrebbe fatto ma mi sbagliavo di grosso, a volte penso che non gli sia mai importato nulla di me, che se si comportavano in un certo modo era solo per sentirsi meno in colpa. Rivolgo uno sguardo ad Edith e penso che non sia questo il caso di pensare a certe cose. La tua come è stata? Le domando realmente interessato, spero che dopo il brutto episodio della festa si sia ripresa e che stia meglio. Stai per scoprire dove andremo questa sera. Chiudi gli occhi e non provare a sbirciare. Le dico sorridendole anche se sono un po' nervoso. Abbiamo camminato per un bel po' dopo aver preso il tram, solo per arrivare qui e spero che le piaccia e che non le sembra stupida o infantile come scelta. Lei mi piace e voglio che questa serata vada per il meglio. Puoi aprire gli occhi. Le faccio quando siamo davanti ai cancelli del luna park. Ti piace? Se non ti va potremmo andare da qualsiasi altra parte, non è un problema, io... Sto parlando troppo e forse è il caso che stia zitto.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    Studente Accademia
    Posts
    117
    Location
    Perth, Scozia

    Status
    Anonymous
    Travis resta il ragazzo più carino con cui abbia mai avuto a che fare. Mi sento subito a mio agio con lui e non è qualcosa che mi capita con chiunque. Abbiamo iniziato in modo bizzarro, continuando sempre peggio fino ad arrivare alla sera della partita. Spero sta sera non abbia sgradevoli sorprese, ho voglia di passeggiare e chiacchierare, niente momenti imbarazzanti o spaventosi. - Mi dispiace, davvero Travis. Spero non ti abbia fatto una lavata di testa esagerata. - non dovrei sentirmi in colpa, l’unico a doverlo fare è Harry, ma sapere che possano esserci possibili ripercussioni sul rosso non mi va molto a genio. È un bravo ragazzo, uno di quelli che non fanno più - Ti fa ancora male il labbro? - ho notato che il taglio è ancora lì, quel cretino deve aver colpito
    forte. Se lo avessi tra le mani gli riserverei lo stesso trattamento. - Se vuoi posso chiedere in giro. So che Ubald cerca una stanza - faccio una brevissima pausa prima di iniziare a ridere da sola - Scherzo… quella piattola non la augurerei a nessuno. Al mio corso ci sono solo figli di papà, superato il possibile odio per chi ha la puzza sotto al naso, sono ottimi coinquilini. Pagano sempre l’affitto. - Sono anche io una figlia di papà, ma la mia è una condizione particolare. Ho rinnegato la mia famiglia dopo aver scoperto tutte le menzogne che mi hanno raccontato, prendo da loro solo i soldi e vado a qualche stupida cena quando è strettamente necessario. Vorrei sapere qualcosa in più sulla mia vera madre, ma l’idea di dover trascorrere più di cinque minuti nella stessa stanza con mio padre mi da la nausea. Il tragitto fino al luogo segreto della serata è abbastanza lungo, abbiamo preso il tram e camminato tanto da avere male ai piedi. Devo ammettere che non mi interessa molto, la mia mente è occupata dal fatto che Travis continua a stringere la mia mano. Annie mi prenderebbe in giro, lo definirebbe un gesto da bambini delle elementari, ma a me non spiace. - Normale, Annie si è beccata la febbre. Ho dormito tutta la settimana in camera mia, non ricordo da quando non succedeva - il rosso mi chiede di chiudere gli occhi, perché siamo quasi arrivati - Ok, ma non farmi finire contro qualche palo - mi fido, sono certa che non lo farà. Quando riapro gli occhi mi trovo di fronte ad un insegna luminosa e un infinità di giostre. Siamo ad un Luna Park - Ma… ma è bellissimo! - il mio viso si illumina e saltellerei se non avessi i tacchi - Perché non dovrebbe? Ci manco da tantissimo tempo. Voglio andare su ogni giostra e voglio vincere un peluche gigante. Merlino, è bellissimo. Grazie! - mi volto posando un bacio sulla guancia del ragazzo, pronta a trascinarlo verso l’autoscontro. - Sei pronto a questa sfida? - Salgo su una macchinina rossa e attendo che anche lui faccia lo stesso. - Che vinca il migliore!
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    106

    Status
    Offline
    Come avevo immaginato, Edith si sente in colpa per quello che è successo. Non devi preoccuparti, è tutto ok. Le sorrido stringendole ancora la mano. È cosí, non deve preoccuparsi. Non è colpa sua se io ed Harry abbiamo litigato, io sono stato preso da una gelosia improvvisa e Harry doveva dimostrare che si sapeva difendere anche da ubriaco. Mi sta bene la decisione del coach, non è un problema per me saltare il primo tempo della partita. L'importante è che Edith stia bene. No, il dolore è passato. Ha smesso di bruciare due giorni dopo dall'accaduto, adesso devo soltanto aspettare che la ferita si rimargini. È davvero una rottura doverla disinfettare tutte le notti prima di andare a dormire, spero passi in fretta perchè non ne posso piú. Nessuno della squadra sa quali siano state le dinamiche della rissa, non ho voluto dire loro che l'ho fatto perchè di mezzo c'era la ragazza che mi piace o mi avrebbero preso in giro a vita. Figli di papà o meno, per me non fa nessuna differenza. Sono sincero, per me l'importante è che siano persone a modo. Non sono i soldi a dimostrare quanto vale una persona, basta pensare a mio padre. Non abbiamo mai avuto tanti soldi, eppure, lui ha scelto di comportarsi in maniera disonesta per raggiungere importanti traguardi. Io mi sono sempre fidato di lui, è sempre stato il mio punto di riferimento, ho sempre cercato di fare bene il mio dovere per non deluderlo ma ho scoperto di essermi sbagliato. Non ho fatto altro che fidarmi di una persona che non si è fatto molti scrupoli nel lasciare a suo figlio la responsabilità di tutto. Se conosci qualcuno che potrebbe avere bisogno di un posto in cui dormire, puoi fargli sapere che ho bisogno di un coinquilino? Le domando. Ho davvero bisogno di qualcuno con cui dividere le spese e anche con cui parlare, passare il tempo. Con Harry non era andata molto bene, non avevamo molte cose in comune, la vedevamo diversamente su molte cose e finivamo spesso per litigare. Da quando sono arrivato in accademia non ho conosciuto molte persone, un po' per il mio carattere introverso e un po' per i vari impegni che occupano le mie giornate. Con i ragazzi della squadra vado d'accordo ma il loro è già un gruppo avviato, si conoscono da tanto tempo e con loro mi sento un po' fuori luogo. Edith è la prima persona con cui sto davvero bene, mi sento a mio agio e sono contento quando passiamo del tempo insieme. Si vede che hai dormito, non hai piú quelle terribili occhiaie. La prendo in giro con un sorriso divertito. Scherzo, scherzo. Aggiungo subito dopo per evitare che mi riservi qualche colpo basso. Dopo che le ho detto di chiudere gli occhi, camminiamo per qualche minuto fino a ritrovarci davanti all'entrata del luna park. Sono un po' teso perchè non sono sicuro che possa piacerle la mia idea ma quando vedo il sorriso che mette su, mi ricredo e torno a rilassarmi. Sono felice che le piaccia. Faremo tutto quello che vorrai. Le dico varcando la soglia del luna park, dopo aver mostrato i nostri biglietti al ragazzo. Chi perde offre la cena. Ci stai? Allungo la mano in sua direzione e, dopo che l'ha stretta, salgo sulla prima auto che vedo. È passato cosí tanto tempo dall'ultima volta che sono andato ad un parco divertimenti e sono felice di essere venuto con lei. La macchina che ho scelto è un po' stretta ma non posso cambiare perchè il giro inizia e subito vengo urtato da diversi ragazzi. La musica è alta, le luci sono soffuse e la pista inizia a riempirsi di un leggero fumo bianco che rende difficile la visuale. Passa qualche minuto e il giro finisce, inutile dire che ho perso. Hai avuto fortuna. Goditi questa vittoria perchè sarà l'ultima. Ci siamo allontanati dalla pista e stiamo camminando al centro del parco divertimenti. Vuoi mangiare adesso o vuoi provare qualche altra giostra? Tipo... Mi guardo intorno e vedo le montagne russe. ...quelle. L'attrazione si chiama insane ed è una delle piú famose di questo luna park, da quello che ho letto.
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar


    Group
    Studente Accademia
    Posts
    117
    Location
    Perth, Scozia

    Status
    Anonymous
    - Ehi! - colpisco un paio di volte il braccio di Travis fingendomi offesa. So che sta scherzando e la cosa mi diverte. Tra esami, drammi familiari e il casino successo qualche giorno fa, ho davvero bisogno di ridere in tranquillità. Penso sia questo a farmi apprezzare l’idea di andare al Luna Park. Sarà di certo una serata fuori dal comune, in
    cui per divertirsi non ci sarà bisogno di bere. - Non dovresti fare certe promesse, posso diventare peggio dei bambini in certe situazioni - adoro il modo pacato con cui mi risponde, il tono dolce che ha sempre nel prendere la parola. Credo sia per questo che sento la mia cotta crescere di più di minuto in minuto. Torno con i piedi per terra quando mi propone una scommessa. - Chi perde offre la cena - cosa significa? È dall’inizio della serata che cerco di cogliere i segnali e questo stona con il resto. Non voglio mi offra la cena, non avrei problemi a pagare e non sono di quelle che crede che debba sempre essere l’uomo a farlo, ma non voglio entrare nella friend zone. Saliamo sulle macchinine e Travis è davvero buffo. È troppo grande per quel aggeggio e appena notano la cosa tutti i ragazzini si fondano su di lui senza pietà. Inutile dire che la cosa porta alla mia vittoria. Ho sempre adorato l’autoscontro, da sta sera lo amerò un po’ di più. - Non credo proprio - ridacchio sotto i baffi - Stavi stretto nella macchinina? - merita di essere preso un po’ in giro anche lui, soprattutto dopo la mia vittoria schiacciante. - Direi prima le montagne russe, non credo sarebbe il caso di salirci dopo cena - già una volta ho vomitato di fronte a lui, non vorrei farlo assistere nuovamente allo stesso pessimo spettacolo. - Andiamo - stringo il suo braccio, entusiasta e molto attenta a far per bene le mie mosse. Non voglio sia una serata tra amici. Il giostraio ci fa salire e quando la giostra parte sento i capelli scompigliarsi per la velocità. Inizio ad urlare divertita, non ricordo quanto tempo è passato dall’ultima volta in cui mi sono divertita così. Il giro dura poco e la testa mi gira tanto da non farmi reggere in piedi. - Woo… era da troppo che non ci andavo - Mi appoggio a Travis, cadendo con il viso sul suo petto. Questa non è una mossa strategica e quando rialzo lo sguardo mi sento tremendamente in imbarazzo, tanto da diventare rossa. - Eh.. guarda! Lì c’è il tiro al bersaglio - senza voltarmi corro verso la nuova attrazione e pago per la carica di un paio di fucili. - Io voglio la giraffa, ha un ciuffetto rosso identico al tuo. Tu a cosa punti?
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    106

    Status
    Offline
    Adesso oltre al labbro rotto, avró anche un livido sul braccio. Dico massangiandomi il punto in cui mi ha colpito, fingendo che mi abbia fatto male. Cosí mi ringrazi per averti portata qui? Cerco di sembrare serio ma il mio sorriso mi tradisce. Mi piace poter scherzare con qualcuno senza che, questo, si offenda. Dopo i nostri ultimi incontri, un po' di leggerezza è quello che ci vuole. Ci siamo sempre incontrati in situazioni particolari e finalmente possiamo passare una serata diversa, tranquilla senza alcol o tizi idioti pronti a mettere le mani sulla prima che incontrano. Il luna park, forse, non è la scelta migliore per un appuntamento ma aspetteró che la serata finisca prima di trarre le mie conclusioni. Non penso di essere un esperto in materia, non ho avuto molte esperienze con le ragazze e posso dire di essere un po' agitato. Edith è la prima ragazza che mi piace sul serio e non so mai cosa fare. Tutto ok? Le domando aggrottando la fronte. La sua espressione mi sembra diverda dopo che le ho proposto di fare una scommedsa, pensavo che avrebbe reso le cose un po' piú divertenti. Cerco di non pensarci, magari è solo una mia sensazione. Non è carino da parte tua prendermi in giro. Le dico mentre mi avvicino a lei per tentare di farle il solletico. Me lo ricorderó quando ti stracceró al prossimo gioco. La libero dalla mia presa tornando a camminarle accanto, in direzione delle montagne russe che le ho indicato qualche istante prima. Seguiamo il giostraio verso il vagone e prendiamo posto. Il giro incomibcia e il vagone procede lento verso la prima salita per poi acquistare velocità durante la discesa. Durante la corsa i vagoni, dibtanto in tanto, iniziano a girare e a capovolgersi mentre le grida delle persone, comprese le mie, si liberano in aria. La corsa dura poco e mentre scendiamo mi ci vuole un po' per riabituarmi alla terra ferma. Per fortuna l'egfetto dura poco, finisce giusto in tempo per reggere Edith. Ha i capelli leggermente fuori posto e la cosa mi fa sorridere, rimane comunque bellissima. Ti sei divertita? Le scanso una ciocca di capelli provando a sistemarglieli mentre vado a cercare il suo sguardo. Credo proprio di essermi preso una bella cotta. Andiamo. La seguo fino ad arrivare ad una di quelle bancarelle a premi. Penso che punteró a quella tigre. Per prenderla devo colpire il bersaglio al centro per tre volte. Il fucile ha sei colpi, dovrei farcela. Strizzo l'occhio vicino al puntatore per mirare meglio all'obiettivo. Premo il grilletto e il primo colpo va a segno. Continuo a sparare e i successivi colpi non vanno dove avevo puntato, la fortuna ha voluto che gli ultimi due colpissero il centro. Il signore mi consegna la tigre come premio per la mia vittoria. È tua. Dico ad Edith progendole il peluche che mi sembra un po' grande per lei. Andiamo a mangiare. Le prendo la mano e la guido verso uno stand che vende panini, patatine e qualche dolciume vario come le mele caramellate. Cosa prendi?
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar


    Group
    Studente Accademia
    Posts
    117
    Location
    Perth, Scozia

    Status
    Anonymous
    - Si, si - rispondo un po’ distrattamente alla domanda di Travis. Va tutto più che bene, anche se inizio a pensare che Annie avesse ragione. Avrei dovuto osare con un look più aggressivo. Cazzo, non posso davvero pensare che Annie abbia ragione, è il primo passo per diventare come lei, per quanto l
    a adori non è quello che voglio. Per me è già abbastanza complicato gestire la cotta per Travis, avere a che fare con un ragazzo diverso ogni sera sarebbe troppo stressante. E poi, nessuno è come Travis, il modo buffo in cui si finge offeso dopo la mia battuta sulle macchinine lo rende davvero divertente. Rido, non del rosso, ma per colpa sua. Inizia a farmi il solletico e non riesco a trattenermi. È davvero strano per me sentirmi così a mio agio con qualcuno, non sono una persona chiusa, ma nella maggior parte delle volte trovo sempre qualcosa da ridire sugli altri. In questo momento mi sento così bene che non mi interessa se il nostro sia o meno un appuntamento. - Ok, ok… smettila ora! - finalmente sono libera dalla sua presa e sgattaiolo veloce ad un paio di metri da lui. - Non mi straccerai mai! - gli concedo una linguaccia per poi salire insieme sulle montagne russe. - Si, molto direi - rispondo così quando mi chiede se mi sono divertita sulle montagne russe. Devo ammettere di sentirmici un po’ dall’inizio della serata, con questi continui segnali contrastanti. Una volta scesi si crea un momento strano, uno di quei tipici sguardi lunghissimi da concludere con un bacio, ma che per imbarazzo interrompo repentinamente per andare al tiro al bersaglio. Vinco la giraffa mentre Travis vince una tigre davvero enorme. - Oh, grazie - Prendo la tigre con entrambe le braccia e mi ritrovo quasi nascosta dalla sua mole. - La giraffa è tua, così non vi sentirete soli tra rossi - gli arrufferei il ciuffetto, ma farei cadere la mia tigre a terra e non mi pare il caso. Ci spostiamo al chiosco con il cibo e trascinare la mia tigre diventa sempre più difficile - Voglio un panino con hamburger e patatine e… anche il succo di frutta - passo il mio portafogli a Travis - I soldi sono nella taschino grande, io e Yanez andiamo a prendere posto sulla panchina. - trascino me e la tigre fino alla panchina aspettando il rosso che non tarda ad arrivare. - Hai preso le patatine? - mi allungo per rubargliene una e gli piazzo un po’ di maionese sul naso. - Ora sei davvero adorabile!
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    106

    Status
    Offline
    Ok, la smetto. Alzo le mani in segno di resa. La serata si sta rivelando davvero piacevole e divertente, sicuramente è diversa da quelle a cui sono abituato da quando sono qui. Harry mi costringeva a partecipare a qualsiasi festa a cui veniva invitato, non gli andava giú il fatto che potessi dirgli di no, voleva che lo seguissi a tutti i costi. E quando gli dicevo di no, organizzava delle feste nel nostro appartamento lasciando a me lo spiacevole compito di discutere con i vicini per il troppo rumore. Per quanto non sopportassi questo suo modo di fare, devo ringraziarlo perchè mi ha permesso di conoscere Edith. Non ne sarei cosí sicura. Le dico mentre la seguo verso le montagne russe. Mi ci vuole un po' di tempo per riprendere fiato, credo di non aver mai gridato cosí tanto. Ci ritroviamo inaspettatamente vicini e sembra il momento perfetto per un bacio. Lo farei se non fossi cosí impacciato e se non avessi il timore di poter rovinare tutto. Non sapevo di star trattenendo il respiro fino a quando Edith non mi guida verso il tiro a bersaglio. Vinco una tigre di peluche che le regalo senza pensarci troppo e lei fa lo stesso con la sua giraffa.Dici che ci assomigliamo? Accosto il peluche alla mia faccia e assumo un'espressione stupida. Il mio stomaco mi ricorda che non è il momento di fare l'idiota, cosí ci dirigiamo verso uno stand. Non mangio da questo pomeriggio perchè ero troppo teso per la serata che avremmo passato insieme. Avevo tanti dubbi ma stanno pian piano svanendo, piú passa il tempo e piú e piú mi convinco che non ho avuto una cattiva idea. Yanez? Le domando sorridendo prima di allontanarmi per andare a prendere qualcosa da mangiare. Ripeto nella mia mente quello che ha ordinato e mi avvicino al bancone. La fila non è molta cosí riesco a tornare da Edith in una decina di minuti. Poggio le ordinazioni e mi siedo di fronte a lei. Lo trovi davvero cosí divertente? Fingo di essere serio ma in realtà sono parecchio divertito. Guarda, quelli laggiú mi stanno prendendo in giro per colpa tua. Aspetto che si volti e la ripago con la stessa moneta, lasciandole un po' di ketchup sulla sua guancia. Non posso essere l'unico idiota. Le dico mentre addento un pezzo della pizza e cerco di nascondere il sorriso che mi è spuntato sul volto. Tra una risata e l'altra terminiamo di mangiare e ci ritroviamo a camminare per il parco divertimenti. Proviamo qualche altra attrazione e, nel frattempo, è arrivata la mezzanotte. Abbiamo ancora mezz'ora prima che inizi lo spettacolo dei fuochi d'artificio. Lei questo non lo sa e voglio proprio vedere la sua reazione. Che dici, facciamo una foto? Le propongo indicando una cabina addetta alle foto istantanee. Al suo interno c'è solo uno sgabello quindi, Edith, è costretta a stare seduta sulle mie gambe. Dopo pochi istanti la macchina emette un suono che ci avvisa che ha già scattato la prima foto. Mi lascio sfuggire una risata consapevole del fatto che siamo venuti male nella prima foto. Hai una faccia! La prendo in giro quando, usciti dalla cabina, riceviamo le foto. Dopo un po' le faccio segno di seguirmi verso il ponte da cui, a breve, si potranno vedere i fuochi d'artificio. Continuiamo a guardare le foto commentando le pessime espressioni che abbiamo, sono davvero poche quelle in cui siamo venuti bene. All'improvviso un botto mi fa sussultare, lo spettacolo è iniziato. Il cielo si illumina di tanti colori dal rosso al viola, al blu e cosí via. Mi distraggo qualche secondo, il tempo di guardare l'espressione di Edith. I fuochi d'artificio passano in secondo piano nel momento in cui ci guardiamo. Mi volto completamente verso di lei e avanzo di qualche passo fino a quando non ci troviamo vicini. La guardo per qualche istante prima di prenderle il viso tra le mie mani e avvicinare il mio volto al suo, facendo schiudere le mie labbra sulle sue. Ha un sapore diverso questo bacio, porta con sè emozioni diverse rispetto alle altre volte in cui è successo.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar


    Group
    Studente Accademia
    Posts
    117
    Location
    Perth, Scozia

    Status
    Anonymous
    Più passa il tempo, più la serata diventa piacevole. Non mi è capitato spesso di trascorrere una serata in un luna park, i miei non lo reputavano un passatempo adatto ad una ragazza come me. Sono sempre state molte le cose che mi hanno negato, fin quando non ho scoperto tutta la verità e finalmente mi hanno lasciata in pace. La vita in quella società non è fatta per me, ho bisogno di persone vere, di emozioni vere e di non dovermi sentire come se camminassi sui gusci d’uova. Con Travis mi sento esattamente così. È diverso da tutti i ragazzi che ho frequentato fino ad ora,
    quando sorride so che il suo sorriso è autentico. Lo stesso vale per me, penso di aver trascorso metà della serata con la faccia da ebete, perché questa cotta mi ha davvero riportato ai miei quindici anni. - Gemelli divisi alla nascita direi. Stesso ciuffo e collo slanciato. - stringo la mia tigre molto fiera, mentre Travis mi pare un po’ incerto sul nome che ho scelto per lei - Si, Sandokan era troppo scontato per una tigre. - Lo aspetto sulla panchina e finge di offendersi per la maionese sul naso. - Nah, è solo un po’ di maionese. - ricambia con la stessa moneta e non posso far altro che ridere. - Ok… ti pulisco - gli piazzo un fazzolettino sul naso, sorridendogli dolcemente, sentendomi un po’ stupida per l’emozione che mi suscita quel gesto tanto semplice. Riprendiamo il giro tra le attrazioni, senza fare nulla di troppo folle per poi fermarci a fare una foto. Mi sento in un film babbano, uno di quelli tremendamente carini dal lieto fine entusiasmante. La prima foto non è delle migliori e Travis si diverte a prendermi in giro. - Sei cattivo! - metto su un viso imbronciato mentre la macchina scatta la seconda foto. Nella terza faccio la linguaccia e piazzo due dita dietro la testa del rosso. La quarta credo sia la mia preferita, è quella in cui approfitto per dargli un bacino sulla guancia. Ci fermiamo qualche secondo ad osservarle, come immaginavo siamo tremendi in tutte - Penso che l’ultima sia la migliore - accenno un sorriso timido. Passeggiamo un altro po’, per poi fermarci su un ponticello piazzato su un fiumiciattolo artificiale. - Ti piacciono i corsi d’acqua finti? - sono curiosa di capire perché ci siamo fermati proprio qui, poi sento un rumore forte e il mio sguardo si sposta verso l’alto. Fuochi d'artificio - Ma… - non faccio in tempo a finire la frase che Travis mi si avvicina. Il cuore inizia a battere forte e quando vedo che si abbassa verso di me chiudo istintivamente gli occhi e accolgo le sue labbra sulle mie. È un momento perfetto, come il bacio che ci stiamo scambiando, molto diverso dai precedenti. In questo momento mando a quel paese tutte le teorie di Annie e mi piazzo sotto al braccio del rosso, stringendolo per la vita, continuando ad osservare i fuochi. - Grazie - accenno arricciando il naso e le labbra. Credo che questa possa entrare tra le dieci serate più belle della mia vita ed è tutto merito del meraviglioso ragazzo che ho accanto.
     
    Top
    .
9 replies since 28/4/2020, 15:06   163 views
  Share  
.
Top