Unstoppable

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  1. dioneo;
     
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    Gwain non era affatto bravo con le parole, lui lo sapeva, ma ammettere di avere un qualche difetto gli era davvero difficile. Era un tratto del suo vecchio carattere, qualcosa che gli aveva inculcato la sua famiglia, ma nonostante non ricordasse nulla continuava a comportarsi così. Conscio del suo difetto, decise di non aggiungere altro e distrarre la sua amica continuando l’allenamento. L’ultimo esercizio era il più divertente ma anche il più complicato, pericoloso per certi versi. Synn al tappeto sembrava svenuta. Era bianca come un cencio e non dava l’impressione di volersi muovere. Gwain, era nel panico. Si astenne dal prenderla per le spalle e scuoterla perché stava provando il sincero terrore di averle fatto male a qualche osso importante della sua colonna vertebrale. Finalmente la sentì dire qualcosa - Stai bene, cazzo? - alla sua domanda seguì qualche imprecazione di lei. Stava bene, forse troppo e il biondo ebbe paura di prenderle da un momento all’altro. - E tu cosa sei? Perché cazzo mi hai fatto credere che ti fossi fatta male? - la preoccupazione si trasformò per qualche secondo in rabbia, per poi diventare paura quando la bruna iniziò a minacciarlo. Stava imparando a tenere a bada l’ira ed era la vicinanza di lei a farlo. Non era realmente spaventato dalle minacce fisiche, ma non gli piaceva affatto che fosse arrabbiata con lui. Adorava troppo trascorrere il tempo con lei per lasciarla andare per una stupidata del genere. - Dai… vedrai che non hai nulla. Se vuoi controllo - stava per alzarle la maglia, quando si ricordò che quella poteva essere considerata molestia sessuale. Synni era diversa dalle altre ragazze, se lo avesse fatto si sarebbe beccato un ceffone che gli avrebbe fatto girare la testa di trecentosessanta gradi. - Come sei simpatica, certe cose le faccio solo con i maschiacci come te. - le prese entrambe le mani e piano l’aiutò a rialzarsi. - Scricciola cattiva - la guardò davvero male una volta che fu totalmente sicuro che stesse bene. Aveva perso un paio di anni di vita con lo spavento che gli aveva fatto prendere. - Sicura, sicura di stare bene? - la fissò dalla testa ai piedi per cinque minuti buoni - Si sembri tutta intera. E oh, con la divisa non ci avevo mai fatto caso… hai le tette! - fuggì velocissimo dall’altra parte della palestra, se non le aveva prese prima lo avrebbe di certo fatto dopo quella stupida battuta.
     
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10 replies since 30/3/2020, 09:50   456 views
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