Lucrecia V. Rojas

‹ Lucrecia V. Rojas-Lee ›

(portrayed by Danna Paola)

Se l'ambizione avesse un volto, probabilmente sarebbe quello di Lucrecia Rojas. La sua vita è una competizione costante, in qualsiasi ambito: nella scuola, in amicizia e persino in amore, Lu fa di tutto per primeggiare e per essere la migliore. È il suo modo per mettere a tacere la grande insicurezza di cui è vittima e che la porta ad aver costante bisogno di conferme e approvazioni esterne. Nonostante ostenti grande autostima, infatti, Lu teme molto il giudizio altrui e in un certo senso ne è dipendente: è raro che faccia qualcosa solo per il gusto di farla, dal momento che nella maggior parte dei casi le sue azioni sono guidate dalla necessità di dimostrare qualcosa, di affermare se stessa, di vincere una gara che spesso esiste solo nella sua testa. Questa visione influisce molto sul modo in cui Lu si rapporta agli altri e sulla sua incapacità di non giudicare in base alle apparenze. Generalmente sempre scostante e con perenne aria di superiorità, Lu a primo impatto è una principessina snob che non perde occasione per sminuire gli altri, nel tentativo di rafforzare la propria posizione. Non di rado vede le persone come una minaccia e cerca di avvicinarle unicamente per comprendere quali punti deboli possono portarla ad avere la meglio. Tutto sommato, però, Lucrecia non è affatto una cattiva persona. Anzi, si affeziona abbastanza facilmente a coloro che si mostrano gentili e amichevoli, talvolta peccando persino di ingenuità: ha un bisogno cronico di essere amata e, per questo motivo, è facile illuderla e ingannarla, da questo punto di vista. Il suo lato vendicativo, tuttavia, non ha pietà per coloro che la fanno soffrire e in questo senso Lu mostra anche una certa propensione al rancore: non perdona praticamente mai un torto subito. Con le persone a cui vuole bene e con coloro che le vanno a genio, la Rojas è una persona molto fisica: abbracci, baci e carezze non sono rari con lei, ma anzi fanno parte del suo caloroso modo di fare. Come amica, inoltre, Lu si mostra protettiva e premurosa, benché basti la minima litigata a farle tirare fuori gli artigli. È terrorizzata dall'idea di poter essere facilmente sostituibile, di non essere speciale per nessuno e di venire abbandonata per qualcuno di migliore di lei. Capricciosa e volubile, vive di contraddizioni spesso difficili - se non impossibili - da capire, persino per se stessa. In effetti, Lucrecia è spesso in conflitto tra essere e apparire, benché tenda sempre a scegliere quest'ultima opzione. Non possiede una grande pazienza, è orgogliosa e permalosa: non riesce a convivere con la sconfitta o con le umiliazioni, cose che possono tirare fuori il peggio di lei.

allineamento Neutrale Puro (N): l'Indeciso o l'Equilibrato, si comporta sempre secondo il suo istinto e le sue conoscenze, senza costrizioni o pregiudizi. Considera il bene migliore del male, ma non si sente obbligato a perseguire il bene in modo universale. Talvolta i personaggi che manifestano tale allineamento considerano gli estremi (legge/caos, bene/male) come dannosi e cercano di mantenere quello che percepiscono come un sano equilibrio. I druidi sono spesso Neutrali Puri e nella loro particolare ottica la neutralità viene interpretata come manifestazione dell'equilibrio presente in natura e/o del comportamento istintivo (il leone per sopravvivere deve uccidere la gazzella; non lo fa per sadismo, è la sua natura).

Lucrecia odia con la stessa passionale intensità con cui ama. Odia per questo le cose o le persone che ha amato e che l'hanno fatta soffrire, odia le sue debolezze e ama poterle nascondere agli altri, come un'occhiaia scura sotto un velo di correttore coprente. Ama tutto ciò che trasuda femminilità e lusso: make-up, profumi e cosmetici di qualsiasi tipo sono fondamentali per mantenere la perfezione della sua apparenza, insieme a gioielli, accessori (con particolare attenzione ai cerchietti, sua particolare fissa diventata quasi un segno distintivo del suo apparire), scarpe e vestiti. Ama la bellezza, l'armonia delle forme e delle proporzioni, come nell'arte classica che tanto ammira. Odia al contrario la trascuratezza, la sciatteria, la noncuranza. Ama il romanticismo, la passionalità, l'amore intenso e dannato, proibito, complicato. Odia l'ovvietà, tutto ciò che è anonimo, già visto, poco originale. Ama le persone sicure di sé, coloro che hanno il coraggio di portare avanti i propri ideali nonostante tutto e tutti. Odia essere sottovalutata, sminuita, derisa. Odia essere sfidata perché non possiede la certezza di riuscire a vincere ogni gara. Odia le critiche, ama ricevere lodi. Ama essere ricordata, odia vedersi dimenticata.

competenze magiche Soddisfando - seppur non del tutto - le altissime aspettative riposte su di lei dalla sua famiglia, Lucrecia è riuscita a diplomarsi con buoni quando non eccellenti voti, frutto non sempre di talento quanto di maniacale impegno. La carriera scolastica ha sempre avuto una grande importanza per la Rojas e per le sue perfette apparenze e, dunque, un grande sforzo non poteva che essere ripagato con un grande risultato. Non avendo grandi preferenze sul ramo da scegliere per la sua carriera (dal momento che ogni suo sogno, come quello di lavorare nel giornalismo della moda, non è accettata dai genitori), Lucrecia ha scelto Magisprudenza per i suoi studi accademici. In generale, a livello pratico le competenze di Lucrecia spiccano soprattutto sulla difesa, in cui si rivela piuttosto abile. In attacco, d'altra parte, è debole, non riuscendo mai a riconoscere davvero il tempo e il modo per avere la meglio sull'avversario. Tra gli incantesimi ha un'ottima capacità di riuscita con quelli relativi alla trasfigurazione. Pecca negli incantesimi di guarigione e in quelli relativi all'erbologia.


La sua bacchetta è costruita in legno di biancospino (→ "Gregorovitch, il fabbricante di bacchette, scrisse che dal biancospino si ricava una bacchetta insolita e contraddittoria, ricca di paradossi esattamente come l'albero che l'ha generata: i fiori e le foglie hanno poteri curativi, mentre i rami tagliati odorano di morte. Le bacchette di biancospino hanno una natura complessa e intrigante, esattamente come quella di chi è più adatto a possederle. Le bacchette di biancospino saranno sì particolarmente efficaci nella magia curativa, ma sono anche versate nelle maledizioni e in generale si sentono più affini a un carattere ricco di contrasti, o a un mago che attraversa un periodo turbolento della sua vita. Il biancospino non si domina facilmente: mai di dare in mano una di queste bacchette a qualcuno che non sia un mago di dimostrato talento, o le conseguenze sarebbero disastrose. Le bacchette di biancospino hanno una peculiarità: se maneggiate in modo sbagliato, i loro incantesimi possono ritorcersi contro chi li scaglia."), con un nucleo contenente squama di Sirena e polvere di rubino; lunga 7 pollici e tre quarti, è mediamente flessibile.

segni particolari In Lucrecia, ogni segno particolare sembra essere stato posto per renderla esattamente ciò che vuole essere, esattamente come vuole apparire. Possiede un tatuaggio nella spalla destra, l'impronta di un bacio di un rosso scarlatto, caldo e sensuale. Nel polso sinistro, invece, ha una rosa delicata e nel pieno della sua bellezza. Indossa spesso rossetti dai toni caldi e anche molto scuri e cerca di mantenere uno stile sempre impeccabile, anche quando è costretta a indossare tristi uniformi scolastiche. Essendo bilingue, ha il vizio di inserire parole spagnole nel parlato inglese e viceversa. Praticamente iconici sono il suo immancabile cerchietto (di cui possiede un numero pressoché infinito di modelli) e un eyeliner felino.

Fascino latino e morbide forme sensuali sono le prime cose che saltano all'occhio, in Lucrecia: la sua è una bellezza ricercata quasi con maniacalità, all'inseguimento di una perfezione impossibile da raggiungere. La cura di sé, in ogni caso, assume una grande importanza per Lucrecia e si riflette anche nel suo aspetto fisico. Di statura leggermente al di sotto della media, ha una corporatura burrosa, che le impone di stare estremamente attenta alla dieta. Ha una carnagione ambrata, che d'estate si abbronza dandole una particolare luce, una sorta di patina dorata che le piace particolarmente. I suoi capelli sono molto lunghi e color cioccolato, tenuti quasi sempre sciolti, eccezion fatta per qualche rara occasione speciale. Ha degli occhi color nocciola incorniciati da folte e lunghe ciglia nere. Il suo naso è all'insù e le sue labbra sono abbastanza carnose. Come tutto il resto, persino le mani sono sempre perfettamente curate, con unghie affilate e spesso laccate di rosso.


Sono le quattordici e quarantuno quando un'infermiera sorridente e con passo svelto raggiunge il signor Rojas annunciandogli la nascita della sua primogenita. Per risposta ottiene un vago sorriso compiaciuto, ma nulla più. Quel sorriso, così vuoto e subdolo, sarà lo stesso che l'uomo rivolgerà spesso a sua figlia, proprio a partire dal momento in cui ne pronuncia il nome per la prima volta: Lucrecia. Il maggiore guadagno dei Rojas-Lee.
Raúl Rojas è un ricco banchiere messicano, ha 29 anni e ha avuto vita facile ereditando la fortuna già propria della sua famiglia. I Rojas hanno dalla loro la potenza di un nome antico e influente nel mondo magico messicano, a cui tuttavia non mancano ombre e sospetti talvolta inquietanti ma sempre sepolti dalla polvere del tempo. Danielle Lee è invece una giovane medimaga americana di 28 anni, originaria della Florida e trasferitasi in Messico per lavoro. Tra i due era scoppiato un fuoco di paglia, che li aveva incastrati in un matrimonio fatto più di convenienza che d'amore. Nemmeno una piccola e dolce neonata dagli occhi neri riesce a risolvere la situazione, sebbene accenda una flebile speranza.
Nel Messico dei primi Duemila, Lucrecia cresce credendo che il mondo sia quell'oasi di lusso e ipocrisia che la circonda, del tutto ignara dei problemi reali della vita quotidiana, dei sacrifici e delle difficoltà, delle profondità nascoste dietro a quella superficie dorata che le viene spacciata per unica verità. Diventa una bambina che ha tutto e che deve solo schioccare le dita per avere qualcosa in più. Diventa una bambina con la testa piena di frivolezze e la stanza piena di giocattoli inutilizzati. Un padre fin troppo assente e una madre perennemente frustrata e annoiata, però, iniziano giorno dopo giorno a mostrarle involontariamente le crepe del suo mondo perfetto. Lucrecia cresce sentendosi sola, priva di coetanei con cui giocare, priva di un sincero amore genitoriale; è per questo che sviluppa la costante necessità di essere al centro dell'attenzione.
Dalla mente sveglia, sebbene corrotta da una visione della vita ben poco realistica, Lucrecia si rivela una bambina intelligente e capace di risultati eccellenti nello studio, il che convince i coniugi Rojas-Lee a farle frequentare una scuola prestigiosa come l'Accademia francese di Beauxbatons. Quando arriva in terra francese, Lucrecia ha 13 anni e già una buona capacità di esprimersi in quella lingua non sua.
Qui, con i suoi modi da principessina capricciosa, stringe amicizia ben presto con Sèline Hastings-Castillo a cui la accomunano non solo una famiglia ricca e le origini ispaniche, ma anche una certa tendenza a sopraffare il prossimo e a voler primeggiare in qualsiasi cosa. Sèline e Lucrecia sono due primedonne, ma tra le due è la prima ad aver il vantaggio di un maggior controllo emotivo: Lucrecia si lascia spesso andare a sentimenti volubili e impeti passionali, il che la rende instabile e vulnerabile, lontana dal mantenimento di quel potere che invece la Hastings sa come fare suo. Questa discrepanza caratteriale, unita a una somiglianza di vedute, le porta spesso a scontrarsi, ma mai a dividersi del tutto.
Gli anni a Beauxbatons procedono rapidi e la distanza dalla famiglia non pesa affatto su Lucrecia, che anzi approfitta della vita sociale offerta da quella nuova libertà in ogni modo possibile. Raggiunge spesso l'eccesso, ma sempre mantenendo a mente l'importanza cruciale di salvare le apparenze. La studentessa modello nasconde la peggiore delle tentatrici, la dissoluta ragazzina, la Lu visibile solo nelle nottate di luci stroboscopiche e musica assordante.
Tra tutto ciò che ottiene, però, una cosa continua perennemente a sfuggirle: l'amore. Così ossessionata dall'avere qualcuno che la faccia sentire speciale, Lucrecia si ritrova a innamorarsi del suo professore di Storia della Magia, Martin Durand. Dieci anni li dividono, nonché l'impossibilità di poter stare lecitamente insieme, visto il loro rapporto docente-studente. A Lucrecia, però, non importa: sente finalmente di aver trovato la persona perfetta, sebbene in gran parte sia tutto dovuto alla sua idealizzazione di Durand. Il ragazzo tiene a Lucrecia, ma in un modo completamente differente: è l'attrazione fisica e il fascino del proibito a muoverlo più di qualsiasi altra cosa. La Rojas mantiene il segreto con chiunque, confidandosi solo con Sèline. Dopo qualche mese, senza che Lucrecia capisca come o perché, Martin Durand sparisce, trasferitosi altrove senza nemmeno una parola. Scopre solo più tardi di essere stata scoperta, sospettando lo stesso professore: la sua famiglia, infatti, decide di allontanarla dalla scuola - ormai un ambiente corrotto e non adatto alla sua educazione, a detta dei Rojas-Lee - per trasferirla a Hogwarts. Per circostanze differenti ma intrecciate alle sue, anche a Sèline tocca la stessa sorte: è l'unica consolazione di una Lucrecia con un cuore spezzato e un rinnovato disprezzo per il genere umano.
A Hogwarts Lucrecia frequenta gli ultimi due anni prima dei M.A.G.O., conseguiti senza troppe difficoltà ma con grande impegno. Le distrazioni, dopo tutto, sono poche: a parte un inizio un po' turbolento, Lu si auto-elimina subito dai giochi e dai pettegolezzi, consapevole di non essere ancora psicologicamente in grado di reggerne il colpo. Mantiene quindi un basso profilo che non le si addice, ma che la aiuta a raggiungere quei basilari traguardi scolastici che le avrebbero concesso un po' di libertà in più.
Il momento di crescere, dunque, è giunto: Lucrecia decide di rimanere a Londra, in cui riesce a ottenere un appartamento per soggiornare durante la stagione scolastica, e si iscrive all'Accademia di Arti Magiche.

[to be continued...]

♛ ♛ ♛