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Hogwarts era fica, c'erano molte più ragazze in giro e ringraziando Merlino erano decisamente meno con gli occhi a mandorla, quelli lo inquietavano, gli ricordavano sua madre e nessuno vorrebbe mai farse una che gli ricorda la madre, nessuno che non abbia dei problemi seri da reparto psichiatria almeno! L'unica rottura di palle di quel posto era semplicemente il dover ricominciare tutto dal primo anno, quindi lezioni su lezioni di robe che "teoricamente" avrebbe già dovuto sapere ( teoricamente dato che passava le sue lezioni a Mahoutokoro quasi sempre sotto sostanze dalla dubbia provenienza) , però poteva farcela o almeno questo si diceva, anche perchè lui era uno che vedeva sempre il lato positivo delle cose e Hogwarts aveva un sacco di lati positivi:
- Primo: sua madre era lontana chilometri
- Secondo: Sarebbe potuto/dovuto tornare a casa unicamente per le feste
- Terzo: il suo bellissimo padre era in Inghilterra ( dava per scontato fosse bellissimo insomma la mela non casca mai lontano dall'albero)
- Quarto: fighe senza occhi a mandorla
- Quinto: Fighe a cui chiedere ripetizioni mettendo su la sua faccia da cucciolo spaurito migliore e quello, eh, quello era un talento!
Mentre pensava a questi altissimi pensieri di vita si ritrovò sperso per la scuola per la duecentesima volta nel giro di una settimana, ecco, quello era un problema ma magari avrebbe potuto chiedere a una tipa carina di accompagnarlo in camera
<< Scusami non so proprio come tornare in camera e mi servirebbe una guida, sai sono nuovo ...>> cominciò a preparare la sua frase ad effetto ripetendosela svariate volte
<< Scusami puoi portarmi nella mia stanza? Sono giapponese non capisco bene la lingua >> anche questa poteva funzionare anche se era palesemente una palla, certo, era giapponese e, certo, la maggior parte della sua vita era votata all'utilizzo di quella lingua ma parlava e comprendeva benissimo anche l'inglese, era solo per darsi un tono da cucciolo in cerca di aiuto, sfiga volle che tutto preso dalla sua recita non vide assolutamente un tizio che gli stava venendo incontro, evidentemente indaffarato a sua volta e ci andò a sbattere contro
<< Oh , tutto apposto? Scusa stavo coglioneggiando e neppure ti ho visto >> confessò ridendo come ... come ilbellissimo bambino della mammacoglione che era
<< Corvonero! Voi siete quelli che sanno tutto no? Scommetto che hai una mappa di sto posto, se ce l'hai spacciamela ti prego ti posso ripagare in forniture di stupefacenti di ogni genere >> dire a qualcuno appena incontrato che portava roba non proprio consentita nel suo baule rischiando l'ennesima espulsione e il conseguente infarto ( sperava finale) di sua madre? Fatto.
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OkyDoky.
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Ma dove diavolo l'aveva messo?
Già quella mattina, come la maggior parte delle mattine, si era svegliato con il culo girato. I suoi compagni di stanza (dei ritardati mentali qual erano) avevano deciso di svegliarsi urlando e saltando sui letti manco fossero al concerto dei AC/DC. In più aveva fatto tardi a lezione perché si era riaddormentato appena quei quattro troglodita si erano dileguati. E con l'alzataccia di quella mattina per il ritardo che stava facendo, sembrava un troglodita pure lui. Non vedeva l'ora che quella giornata finisse, ma... Andiamo, il destino poteva decidere che quella giornata finisse così velocemente? No, ovviamente no... Quindi si ritrovava a tarda mattinata a bestemmiare tutti i santi in colonna per quello che gli stava capitando.
In quel momento, un esemplare di Jawaad selvatico, non trovava il suo dannatissimo accendino. Già lì sembrava che il popolo dei maghi non fumasse, in più perdeva il suo fottuto accendino (l'unico) ed era finito. Fi-ni-to.
Si fermò un paio di volte a cercarlo nello zaino, ma ti pareva che lo trovava? nah, troppo bello per essere vero. Seppe solo che, di li a pochi secondi, venne completamente travolto da un umano non tanto sano di cervello, per non vederlo. Stava lì lì per tirare veramente un bestemmione che l'avrebbe sentita sua madre nel mondo babbano. E lì, altro che strilettere. Già si vedeva in lontananza la ciabatta di sua madre che prendeva velocità per prenderlo in pieno viso.
Ma mannaggia quella baldracca di mia madre biologica... Se non è una bestemmia, è un insulto. Pian piano la ciabatta, la vedeva, tornava indietro. Tutto apposto un cazzo! E il premio per la finezza va a... Jawaad! Complimenti caro... Si massaggiò la spalla e, grugnendo come un orco, maledisse con lo sguardo quel povero ragazzo che c'era davanti a lui. Grinfocesso. Ovviamente poteva esserci giornata peggiore per imbattersi in un grifoncesso? No, proprio quel giorno doveva beccarsi il ritardato di turno.
Poi però, lo fissò come se fosse stralunato. Perché, dai andiamo una persona del genere non poteva essere venuto al mondo. Lo fissò e alzò un sopracciglio, incredulo. Era riuscito a cambiare discorso come non so che cosa. Si indicò la fronte, poi sorrise in modo finissimo.
c'è scritto Informazioni, per caso? Tsk! Ma dimmi te se doveva star lì a dare informazioni. Manco fosse un vigile. Ma fu il seguito di quella frase che lo bloccò fin dentro le viscere. ALT!
Droga! Aveva intuito che parlasse di droga. Lo fissò in tralice, cercando di capire se quell'essere c'era o ci faceva. Ma oltre che grifoncesso sei anche ritardato? Chiese, con tutta la non-chalance di questo mondo. In fondo se lui parlava di droga come se nulla fosse, poteva anche permettersi di trattarlo come un ritardato. Lo continuò a studiare manco fosse uno di quei libri che gli spiegasse come piantare la migliore droga del mondo.
Che tipo di stupefacenti? Chiese, buttando un occhio prima a sinistra e poi a destra per vedere se c'era qualcuno in ascolto. Ma poi, perché si facevano tutti quei problemi? Infondo i maghi mica si drogavano... O si? Assottigliò gli occhi tanto da sentire i crampi sulla fronte. E' roba buona? Minchia, manco Narchos.
Decise che, in fondo, per un po' di roba (anche se faceva schifo, chissenefrega) poteva anche dedicare cinque minuti a quel grifoncesso della malora..
Cretini e dove trovarlipvt |
