Sweetly lovely

Privata

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    412

    Status
    Offline
    Interessante come la vita del minore dei Carradine evolvesse di minuto in minuto.
    Il giorno prima era a casa, a oziare, a non sapere cosa fare della sua vita, relativamente parlando, e il giorno dopo si trovava con una ragazzina a cui fare da balia.
    Bello, si disse, non fosse che la fase adolescenziale era quella che più odiava nel genere umano.
    Ci era passato pure lui e non era stata una grande esperienza.
    Pensieroso e con un diavolo per capello, i tiri che gli tiravano non gli andavano mai a genio, si diresse verso il ministero, là dove avrebbe cercato qualche informazione in merito alla questione in cui era stato catapultato.
    Certo se avesse saputo che ci avrebbe trovato la Westwood forse si sarebbe fatto più carino.
    Sorpreso di vederla li, ma lungi dal volerglielo fare sapere, o vedere, si stampò in faccia uno dei suoi sorrisi enigmatici, espressione delle mezze verità che era solito concedere al suo amato pubblico.
    -Every- la salutò arrivandole alle spalle - ma che fato burlone, proprio ieri pensavo di inviarti una missiva per invitarti qui al Nord, e oggi ti incontro in carne e ossa- si chinò per darle un bacio su una guancia - se non è destino questo- tornò in posizione eretta e la prese sotto braccio - ti offro qualcosa da bere, intanto illuminami, cosa ci fai qui a Stoccolma?-
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar



    Group
    Mago Adulto
    Posts
    595

    Status
    Anonymous

    Il rumore quasi ritmico dei tacchi, per via del passo rapido e coordinato di Every, rimbombava per le vie del centro di Stoccolma. Ogni tanto si soffermava ad ammirare qualche vetrina o ad acquistare prodotti freschi alla bancarella del delizioso mercatino locale. Lontana da tutto e tutti le sembrava di essere rinata, di essere finalmente tornata a respirare anche se percorreva il lungo percorso del recupero lontano da casa sua in una terra praticamente sconosciuta. Ma forse era proprio questo quello di cui aveva davvero bisogno, potersi aggirare indisturbata fra la gente senza il continuo terrore di doversi guardare le spalle e scorgere il suo viso, il viso di quel mostro che lentamente svaniva anche dai suoi sogni permettendole di dormire più tranquilla. Certo, lo sapeva che non avrebbe mai potuto avere l'assoluta ed estrema certezza di essere al sicuro fino a che non lo avrebbe finalmente visto dietro le sbarre, arrestato dagli Auror di Londra, ma era stanca di non vivere, di essere ancora, seppure in modo diverso, sua prigioniera. E poi vivere con suo fratello Castiel la faceva sentire più protetta, le piaceva stare in sua compagnia, le sembrava di essere tornata a molti anni prima, a quando tutto sembrava più bello, quando le loro vite erano più felici. Forse un giorno, pensò, tutto sarebbe tornato ad essere meraviglioso, forse un giorno avrebbero potuto dimenticare tutto il dolore che avevano condiviso e provato, tutte le situazioni che si erano trovati ad affrontare negli ultimi anni. Un giorno….forse...
    Ci pensava afferrando fra le mani un libro esposto su una bancarella, libro che fece cadere a terra poco dopo, sobbalzando spaventata da una voce alle sue spalle. Si girò molto lentamente, terrorizzata, tirando poi un sospiro di sollievo nel riconoscere il viso di Nik Carradine.
    "Per Merlino Nik, mi hai fatto prendere un colpo al cuore - sorrise posandosi una mano sul petto, era sincera, si era davvero spaventata a morte all'idea di essere stata rintracciata dal maledetto mostro. Cercava di non darlo a vedere, anche se il modo in cui le tremavano le mani mentre raccoglieva da terra il libro la stava tradendo - Una missiva? E ci dovrei anche credere? Sentiamo...con che scusa mi avresti invitata? rise leggermente alle sue parole mentre le gote le prendevano lievemente colore, forse per il freddo di quella città o forse per l'imbarazzo all'idea di essere stata nei suoi pensieri.
    "In realtà dovrei portare la spesa a casa… ti va prima di accompagnarmi?" gli domandò lasciandosi prendere sotto braccio e beandosi di quel familiare calore.
    "Sono qui in visita ad una persona, anche se ancora non so per quanto tempo… sai, avevo bisogno di cambiare un po' aria. E tu? Ti credevo in vacanza in qualche posto molto assolato e caldo con qualche bella e giovane donzella" quelle parole le morirono lentamente sulle labbra ritrovandosi a morderle, no, nonostante fossero ormai passati anni, ancora non riusciva a suonare naturale mentre gli domandava delle sue conquiste da latin lover seriale...

    Web
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    412

    Status
    Offline
    -Oh scusa tanto, pensavo te lo ricordassi il suono della mia voce- ribatté ironico aspettando che il suddetto cuore si calmasse, lungi da lui volerle far venire un colpo, se poi si ricordava perché fosse diventata così ipersensibile gli veniva su una strana sensazione di vuoto mista a impotenza e anche una punta di nervoso che mal si adattavano a quello che realmente voleva da quella giornata.
    -Oh beh- la guardò prendere il libro che le era caduto - volevo scrivere qualcosa tipo "ho bisogno di te, aiuto" una cosa del genere- da una parte era vero, erano in parte quelle le parole che avrebbe scritto, certo non ne aveva tanto da voler chiedere aiuto ma la vita in quel periodo lo stava mettendo a dura prova e si era ritrovato spesso a pensare a Every.
    -Dove alloggi?- chiese mentre le toglieva dalle mani le buste della spesa - e cosa ancora più interessante, da quando sei qui?- si voltò a guardarla - non ti è venuto in mente di venire a salutare un vecchio amico?-
    Lei era qui per una persona, chiaramente non lui - io ci vivo qui- le fece notare come se non fosse ovvio.
    -Ho avuto degli impegni quest'anno, che mi hanno trattenuto sul posto- sorrise - meglio così a questo punto, se fossi partito non ci saremmo incontrati- un dato di fatto quello - allora, da che parte andiamo?-
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar



    Group
    Mago Adulto
    Posts
    595

    Status
    Anonymous

    A ben pensarci Nik non aveva tutti i torti, come aveva fatto a non riconoscere la sua voce, il suo profumo, il calore del suo respiro sul collo mentre sussurrava il suo nome? Eppure ogni volta che pensava a lui la ricordava bene, così come ricordava alla perfezione le mani che, con sapiente delicatezza, le accarezzavano il corpo durante le notti in compagnia, le notti passate assieme, a volte le ricordava con una così tale vividezza da percepirle ancora sulla propria pelle fino ad arrossire, ad averne i brividi. Eppure qualcosa dentro se era cambiata, anche una voce così calda e familiare, presa in quel momento sovrappensiero, era riuscita a farla spaventare.
    "Oh... - solo un leggero suono di stupore uscì flebile dalle sue labbra. Come poteva lui, uomo forte e sicuro, aver mai bisogno di lei? Mai si sarebbe aspettata una risposta del genere, una risposta così terribilmente sincera, era come se, per la prima volta, Nik mostrasse una piccola parte nascosta di se - Ed hai davvero bisogno di me? Scusami ma nessuno ha mai davvero avuto bisogno di me... o almeno, non da venti anni a questa parte!" non da quando i suoi figli si erano fatti grandi e non avevano più bisogno che Every medicasse le loro ferite, che cambiasse loro il pannolino o asciugasse lacrime di cuori spezzati. Lasciò che Nik l'aiutasse con le borse della spesa e sorrise, in realtà sollevata dalle sue parole. Nessuna dolce e giovane donzella che gli facesse compagnia. Una strana e piacevole sensazione le riempì il cuore facendola istintivamente stringere più forte al suo braccio fingendo un brivido di freddo camminando verso casa di Castiel.
    "Ieri mattina... ci ho messo un po' a prendere coraggio e uscire"ed era vero, anche quella mattina ci aveva messo ore a decidersi ad uscire di casa, solo una volta varcato il portone del palazzo aveva compreso quanto le fosse mancato aggirarsi indisturbata per le vie della città. Dopo una decina di minuti arrivarono al palazzo che si trovava nella via magica di Stoccolma. Every aprì il portone e poi la porta di casa con un piccolo colpo di bacchetta e gli fece strada.
    "Cass?Castiel?" disse a voce più alta, chiamando il fratello per comprendere se fosse in casa. Ovviamente nessuno rispose. La casa era vuota. Sì, Every così aveva fatto anche comprendere al giovane Carradine che nessun altro se non suo fratello l'avevano trascinata a Stoccolma. Sapeva che lui avrebbe mantenuto il segreto e poi Castiel al Nord non era ricercato.
    "Vieni, accomodati... ti preparo un caffè?" domandò dirigendosi in cucina per svuotare le borse della spesa e riporre le verdure fresche in frigorifero. Quella sera aveva intenzione di preparare una bella cenetta.

    Web
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    412

    Status
    Offline
    Non rispose subito, lasciandola un po' sulle spine.
    Del resto perchè rivelare così tanto se lei per prima sembrava avere altro per la testa.
    -Forse- disse solo lasciandola nell'incertezza.
    -E probabilmente ti stai sottovalutando, le cattive abitudini sono dure a morire, eh, Every?- una punta di sarcasmo che serviva più che altro a spronarla a credere di più in se stessa piuttosto che a volerla schernire.
    Dalla risposta che gli diede capì che non era arrivata da molto, e alloggiava dal fratello, considerando che non conosceva altri Castiel e soprattutto si muoveva con troppa disinvoltura per essere un neo fidanzato.
    E poi da quando si fanno entrare altri uomini nelle case dei fidanzati?
    -Non rischio una decapitazione vero?- lo chiese con disinvoltura ma non escludeva un'eventualità del genere, più qualcosa di incendiario magari, molto più simile all'inferno che tanto gli piaceva.
    -Certo, un caffè sarà più che gradito- non si soffermò molto sull'appartamento prendendo invece posto su una delle sedie presenti in quella cucina.
    -Ho saputo che tuo fratello dà la caccia ai suoi ex colleghi, che sta passando?- disse ex perchè voci gli erano giunte sulla dipartita di alcuni, non da meno quella di nomi molto influenti come Michael Moon, per dirne uno, o Mc Adams senior per dirne un altra.
    -Quanto ti fermerai?- questo probabilmente gli importava più delle malefatte del fratello – ho lasciato Durmstang, volendo potrei accompagnarti in giro per la città se conti di restarci per un pò-
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar



    Group
    Mago Adulto
    Posts
    595

    Status
    Anonymous

    Rise, sinceramente divertita da lui, dal suo modo di porsi, di trattarla. Sì, Nik era l'unica persona della sua vita ad essere schiettamente sincera, di parlarle senza mai farsi scrupoli, senza trattarla come se fosse l'essere più fragile del Mondo intero. Nik Carradine aveva percepito e compreso la forza che Every celava dentro di se, il coraggio e le capacità di affrontare ogni situazione, anche la più difficile, lui sapeva come spornarla ad essere migliore, a credere di più in se stessa, cosa che lei non faceva mai. Non gli rispose, non servivano parole, non fra loro, nonostante fosse passato molto tempo dall'ultima volta che si erano trovati a lungo vicini. Ma era sempre stato così per loro due, si comprendevano e c'era una tale sintonia che nessuno avrebbe mai potuto comprendere davvero od eguagliare. Quindi sorrise semplicemente Every, dandogli le spalle e preparando il caffè per poi infornare alcuni biscotti che aveva impastato quella stessa mattina.
    "No, stai tranquillo, nessuna decapitazione...ha già il mio amante fatto a pezzi in cantina - e per la prima volta fece umorismo su una situazione in cui, solo un anno prima, si era ritrovata a sua volta, un dramma che aveva vissuto sulla propria pelle. Rise, scherzando, rise come ormai non faceva da molto tempo, erano mesi che non parlava così a lungo con qualcuno che non fossero i suoi figli o Castiel, ad esclusione della giornata passata in compagnia di Anthony e Susan, era tanto che non la si sentiva fare battute pungenti. - Sta facendo cosa?!" si girò di scatto cercando il suo sguardo, perplessa, dopotutto non aveva mai davvero indagato su come passasse le sue giornate lontano da casa e non era pienamente convinta di volerlo sapere, viveva molto meglio così. Occhio non vede, cuore non duole. Versò il caffè per entrambi e, con un colpo di bacchetta, servì i biscotti caldi sedendosi di fronte a Nik.
    "Non l'ho ancora deciso in realtà. Per il momento non penso di partire molto presto, ho bisogno di cambiare aria, di stare lontana da tutto. Tu hai impegni questa settimana? Mi piacerebbe vedere Stoccolma.... di vederla non da sola, ho bisogni di... imparare a passare tempo fuori casa."ed era vero, era seria e sincera, lo guardava dritto negli occhi mentre gli allungava la sua tazza. Every ne aveva bisogno. Aveva bisogno di tornare a vivere.

    Web
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    412

    Status
    Offline
    Rise alla sua battuta eppure si voltò guardandosi le spalle, la prudenza non era mai troppa.
    A quanto pare anche le abitudini di Castiel non erano cambiate, dava alloggio alla sorella ma non si premurava di dirle cosa stesse combinando li al Nord.
    -Pare- iniziò quindi a raccontare, visto che lui non aveva motivo di tacere quelli che forse erano segreti oscuri off limits - che ci sia stato un momento in cui i nostri amici mangiamorte siano stati richiamati all'ordine.
    Alcuni hanno risposto, altri no.
    Dunque chi non ha risposto ora viene cacciato da chi lo ha fatto
    - poteva anche fare due più due per capire di quale fazione facesse parte il fratello.
    -Comunque non sono affari nostri no? Mi chiedevo solo come si poteva essere così ..- mossi le dita - poveri, il giorno prima ti scambi anche le mutande e il giorno dopo sono pronti ad ammazzarsi a vicenda- le sfumature di grigio non sapevano neanche dove stavano di casa, dal punto di vista di Nik.
    E questo era uno dei motivi principali per la quale mai aveva voluto far parte di quella cerchia, sia perchè, come Bill, anche a lui piaceva essere indipendente, sia perchè non erano menti affidabili.
    -Io posso anche liberarmi dai miei impegni- "o farli conciliare" pensò senza renderla per questo partecipe.
    -Perfetto allora, dopo il caffè penseremo a un programma- niente di più efficace.
    -Intanto vorrei sapere se hai in mente qualche posto particolare, o se vuoi lasciarti coccolare dal caso- un ghigno comparve sulle sue labbra, non aveva usato la parola "coccolare" a caso.
    E per un attimo era sicuro che anche lei non l'aveva associata solo all'idea che vi si celava dietro, quanto più a un paio di braccia forti che l'avrebbero cullata.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar



    Group
    Mago Adulto
    Posts
    595

    Status
    Anonymous

    Sorrise la dolce Every nel guardarlo mentre, in modo buffo, si voltava per verificare che, alle sue spalle niente stesse effettivamente accadendo. Un lungo sorso di caffè bollente le bagnava le labbra mentre lo ascoltava parlare, raccontare quello che stava accadendo nel mondo magico, in quella parte di mondo magico così distante da lei, dal suo modo di vivere, pensare e agire. Lei, così pura di cuore da non riuscire nemmeno ad immaginarle cose simili.
    "Riuniti... mio dio, che mai vorranno fare? Questa vita è già così piena di disgrazie..." sospirò Every sollevando lo sguardo per tornare a specchiarsi nei suoi occhi, quei suoi grandi occhi mutevoli come era lui. Verdi smeraldo quando il Sole li illuminava, grigi come il mare in tempesta quando qualcosa suscitava il suo interesse, quando mille emozioni gli smuovevano l'animo... rabbia, dolore, paura... Ma quando era felice, quando era con lei, aveva sempre l'impressione che fossero ancora diversi, di un blu cristallino e bellissimo, quando la guardava brillavano di una luce incandescente, così come era successo tutte le volte che avevano fatto l'amore. Un brivido freddo le corse lungo la schiena mentre ripensava a quei momenti, alle sue mani, ai suoi baci, ai suoi caldi respiri e, appunto, ai suoi occhi che la ammiravano come si ammirano solo le cose preziose, come nessuno aveva fatto mai, con desiderio facendola sentire la donna più bella del Mondo intero.
    "perchè? semplice Nik, non hanno una morale...e Castiel... non voglio sapere cosa fa, ormai è libero di fare le sue scelte come meglio ritiene" ammise sincera. Era la pura verità, non voleva più saperne di tutto quello che faceva fuori dalla porta di quella casa, ci aveva provato per anni a fermarlo, a farlo ragionare, ma non era servito a niente se non ad allontanarlo da lei e non voleva, non lo voleva più perdere. E poi era in debito con lui, Castiel le aveva salvato la vita, contava solo questo e niente altro.
    "Liberarti eh? Non voglio assolutamente che ti liberi da impegni importanti per me..." gli sorrise prendendo dal piatto un biscotto.
    "Mmm non saprei, sai? Stoccolma sembra bellissima ed avere tantissime cose da fare, da vedere...magari un centro termale in cui farsi coccolare non sarebbe male..." disse divertita mentre portava alle labbra il biscotto mordendolo.
    "Tu piuttosto... come mai hai lasciato la scuola? Non me lo hai ancora raccontato!"

    Web
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    412

    Status
    Offline
    -Non lo so- le rispose sincero – ma neanche mi interessa- sebbene avesse in mente qualcosa che lo spingesse a rompere le balle un po' in giro non voleva realmente sapere cosa stesse succedendo.
    Anche fosse non voleva che lei lo sapesse.
    -Potrei farti notare che sono in grado di decidere da me come sia meglio agire, no? Potrei mentirti, potrei dirti che sono libero come l'aria e tu comunque non verresti a saperlo a cosa io stia rinunciando per stare con te-
    Nella sua mente questo discorso non faceva una piega, del resto l'ultima cosa che voleva era darle pensieri – perchè non puoi semplicemente vivere il momento?- le chiese prendendo uno dei biscotti che aveva appena messo sul tavolo.
    Erano buoni e con ogni probabilità li aveva fatti lei.
    -Vuoi essere coccolata?- ammiccò – lo sai che non hai bisogno di un centro termale per questo, vero?- la percorse con lo sguardo, sapeva come l'avrebbe fatta sentire insistendo con quell'atteggiamento, insistendo nel guardarle il seno, la pancia, e più giù, la dove si univano le gambe.
    La lasciò respirare tornando a guardare il suo volto – non c'è un vero motivo, mi annoiavo- disse sincero – per uno come me abituato a vivere in mille posti diversi quelle quattro mura stavano iniziando a starmi strette- ed era la verità – prima che mi facessero impazzire ho pensato bene di lasciarle andare- la leggerezza con cui ne parlava stava a sottolineare quanto questa decisione poco gli avesse pesato – non fosse che ho un altro tipo di impegno qui a Stoccolma ripartirei subito, io e te alla scoperta del mondo- aveva detto ripartirei intendeva dire che sarebbero partiti insieme.
    Il che non escludeva che, appena avesse finito i suoi affari, sarebbe realmente accaduto.
    -So che non ti va di parlarne, ma vorrei un nome, Every- si spiegò meglio – o una descrizione, dell'uomo che ti ha fatto del male-
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar



    Group
    Mago Adulto
    Posts
    595

    Status
    Anonymous

    'perchè non puoi semplicemente vivere il momento?' le parole di Nik la colpirono come uno schiaffo dato con forza in pieno viso, era l'unico che, quando le rispondeva in tono piccato, la feriva, le rispondeva come a voler troncare una discussione, una qualsiasi domanda inopportuna. E lei, perchè non sapeva vivere momento per momento la sua vita? Perchè la gioia le era stata strappata via dal petto, la gioia di uscire di casa e respirare aria pulita, andare in bici al mercato dei fiori o fermarsi in un parco a leggere e prendere il sole senza temere di guardarsi alle spalle e trovare lui, quel terribile mostro, il mostro dei suoi incubi... le sue giornate non erano più le stesse ed Every non sapeva più vivere in pace ogni momento delle sue giornate. "lo sai benissimo il perchè..." rispose semplicemente accennando un lieve sorriso. Ma forse, forse lì a Stoccolma qualcosa sarebbe potuto cambiare, con Nik sarebbe potuto succedere... forse...
    "a chi non piace essere coccolato?" lo aveva notato Every, aveva notato il suo sguardo farsi diverso, più intenso e quasi malizioso mentre la scrutava attentamente dalla testa ai piedi, soffermandosi qualche istante di troppo sulle sue lunghissime e toniche gambe scoperte per via della gonna del vestito un po' troppo corta fino a farla arrossire. Lo conosceva bene quello sguardo, lo aveva sempre amato e non aveva mai saputo resistergli, per questo motivo fu costretta ad alzarsi e trovare una scusa per dargli le spalle.
    "dici che posso trovare chi mi coccola con facilità? Dubito...anche perchè ti ricordo che ho qualche problemino con la fiducia ultimamente" disse divertita continuando a dargli le spalle fingendo di sistemare alcune tazze per poi tornare a sedersi di fronte a lui riprendendo il controllo della situazione e della sua respirazione ma, soprattutto, del colore delle sue gote. "così come ti sei annoiato di lei?" e di me? Domandò, ma solo la prima delle due domande gli pose, la risposta della seconda le avrebbe fatto davvero troppo male, anche perchè dopo di lui non aveva mai più... amato, sì, amato nessuno. "... partire? Io e te? Sei davvero serio Nik?" o forse la stava semplicemente prendendo in giro e giocava in un modo che lei non riusciva a comprendere. Sarebbe partita con lui? Sì, con buona probabilità avrebbe accettato, aveva bisogno di riprendere in mano la sua vita, di essere ancora felice... ma avrebbe potuto lui non annoiarsi di lei? Quel pensiero fu subito scacciato dalla sua domanda. Rimase in silenzio la dolce Westwood stringendo con forza la tazza.
    "io...io non lo so il suo nome Nik, se solo lo avessi saputo io... mi disse di chiamarsi Mikael, ma ovviamente era un nome fittizio..." sospirò leggermente, tornava a sentirsi debole, fragile, piccola. Brividi freddi le percorrevano lungo la schiena scuotendola lasciando che la paura tornasse a pesarle sul cuore. Chiuse gli occhi per provare a fare quello che Nik le chiedeva, tornare per qualche istante in quel luogo, a quando riusciva ad aprire gli occhi e, con poca coscienza, riusciva a vederlo. Vedeva quel ghigno, vedeva quei grandi occhi rossi come le fiamme dell'inferno. "...lui... lui... era così... sadico e... rideva ogni volta che urlavo così nei mesi ho imparato a lamentarmi ogni volta sempre un po' meno per non dargli soddisfazione ma..." le parole le morirono in gola, sulle labbra, mentre calde lacrime le rigavano il viso, faceva male, un male da morire. "non riesco Nik, non ce la faccio, non lo ricordo... ricordo solo il dolore" disse abbassando la testa, proprio non riusciva a mettere a fuoco completamente il suo viso.
    "pensavo di morire... ho pensato ai miei figli ed al mio nipotino, alla mia famiglia... ho pensato a te... ero morta Nik, lo ero" tremava Every e le lacrime ormai erano così copiose da farla singhiozzare. Era morta ed il destino aveva voluto che tornasse a vivere, per quale scopo ancora Every non lo aveva ben compreso.

    Web
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    412

    Status
    Offline
    "No, non lo so" le avrebbe voluto rispondere, perchè non era così, non era la voglia di vivere che le aveva strappato quel mostro a renderla così com'era, era il suo carattere forse, in fondo le aveva solo detto di non darsi pensiero per quelle che erano le sue scelte.
    -Immagino che a tutti piacciono le coccole- le avrebbe risposto se la risposta non fosse stata tanto ovvia, fu solo il riferimento a quel piccolo fattore relativo alla fiducia che non si alzò per stringerla tra le braccia.
    Neanche lui ne meritava, non ancora almeno.
    -Chi ti dice che sia stata colpa mia? Perchè le cose non potrebbero semplicemente non aver funzionato?- chiese tranquillo, questa strana idea che a voler fare del male, consciamente o inconsciamente, fosse sempre lui.
    -Sono serissimo, da tempo volevo fare un viaggio, vorrei conoscere un pò tutto il mondo, l'idea sarebbe quella di non fermarsi mai- appuntò mentalmente il nome che l'uomo le aveva dato, forse finto forse no, avevano indagato su questo? Perchè dargliene uno altrimenti. Vedendola turbata si alzò e la raggiunse, sebbene la voglia fosse quella di stringerla in un abbraccio si limitò a posarle una mano sulla spalla, per confortarla - non parlare più, non .. - si accucciò davanti a lei - Every mi dispiace- per cosa gli dispiaceva? Per tutto, per averla lasciata sola, probabilmente non sarebbe successo niente se ci fosse stato ancora lui, per averle fatto quella domanda, chiaramente non era pronta a parlarne, e lui, alla fine, non aveva neanche il diritto di impicciarsi.
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar



    Group
    Mago Adulto
    Posts
    595

    Status
    Anonymous

    Faceva fatica a respirare Every, le mancava l’aria ed un nodo alla gola la stava soffocando. Lo sentiva il calore del respiro di Nik farsi più vicino, lo percepiva accanto a se, mentre si inginocchiava e le prendeva con forza le mani. Chiuse gli occhi per cercare poi di prendere più aria possibile, respirando velocemente ed in modo irregolare, cercava di prendere quell'aria che sembrava mancare facendola tremare come una foglia. Lo sentiva il peso nel cuore, il battito accelerato, li sentiva esplodere nelle orecchie. Le mani tremavano afferrandosi disperatamente a quelle dell'uomo accanto a se, l'uomo che quasi non riusciva talmente le si erano riempiti gli occhi di lacrime.
    Voleva solo scappare Every, andarsene via da tutto e tutti e dimenticare... Non voleva più soffrire così. Lo strinse a se lasciandosi scivolare dalla sedia, cercò in quelle sue braccia tutte le energie necessarie a non crollare, per non piangere, tremare, urlare, per non accasciarsi a terra e sentirsi fragile, piccola, inutile. Si strinse a lui per non andare in frantumi. Erano le sue braccia il collante necessario a ricomporre tutto quello che quel mostro aveva distrutto.
    "No...lui deve...deve essere trovato Nik..." disse fra le lacrime, col viso nascosto sul suo petto. Quante volte aveva desiderato un suo abbraccio in quelle notti da sola, tenuta nascosta in un posto che non avrebbe mai riconosciuto, ma le sue braccia erano così lontane, troppo lontane e non sapeva se le avrebbe mai più riviste.
    "ho paura. Ho paura perché non so cosa mi sta succedendo. Ho paura perché non so come uscirne..." non riusciva più a vivere così Every, non riusciva ad affrontare tutto quel dolore che le logorava l'anima costringendola a fingere col mondo intero, coi suoi figli, con la sua famiglia per paura di essere rinchiusa in qualche ospedale.
    "Voglio che lui sparisca dai miei incubi...portami via da tutto questo..."

    Web
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    412

    Status
    Offline
    Alla fine l'unica cosa naturale da fare fu stringerla in un abbraccio.
    Non era voluto arrivare a tanto, eppure gli era sembrato normale scavare più a fondo in quella corazza che si era costruita che poco le confaceva a dirla tutta.
    -Lo troveremo- le disse carezzandole il capo - te lo prometto- e a costo di dedicare tutta la vita a farlo avrebbe impiegato anche così il suo tempo, ora poteva contare anche sull'appoggio di una ragazza che non vedeva l'ora di creare scompiglio partendo proprio dall'esperienza di Every.
    -Ehi- disse -Evy guardami- le prese il viso fra le mani, le asciugò le lacrime con i polpastrelli, la scrutò in viso per diversi secondi prima di parlare - andremo via, io e te. Ho voglia di esplorare, di conoscere nuove terre, nuovi posti, ci arricchiremo insieme- poi decise di sdrammatizzare - sempre che non ti venga a noia stare con me. Con l'avanzare degli anni divento molto più scorbutico e meno fascinoso- le scoccò un occhiolino poi, per mettere a tacere la voglia di baciarla la strinse nuovamente a se.
    -Ti difendo io- piccola dolce Every.
     
    Top
    .
12 replies since 14/8/2019, 15:09   213 views
  Share  
.
Top