Echo K. Davis

AMA Ama il cibo asiatico, soprattutto quello indiano e coreano. Ascolta molti generi musicali, ma ama soprattutto l'Indie Pop, un genere di alternative rock e pop rock nato nel Regno Unito verso la metà degli anni ottanta. Ama la birra e il Bourbon. Non è ancora mai uscita dalla Gran Bretagna, ma le piacerebbe tantissimo viaggiare. Ama la libertà. Le piace l'avventura. Ama le candele, i loro profumi e l'atmosfera che creano. Ama il fuoco, è il suo elemento preferito. Ama guardare le stelle. Le piace molto il cinema. Ama l'aria aperta.
ODIA Odia essere compatita. Non le piace cucinare, ma non tanto per la mancata voglia, ma proprio perché più ci prova più non riesce. Sarebbe capace di bruciare pure l'acqua. Odia quando le persone la fissano troppo. Odia perdere. Odia le lacrime di coccodrillo. Odia le persone che masticano a bocca aperta e fanno rumore. Odia avere troppe regole da seguire e fatica a rispettarle. Odia ammettere di aver sbagliato o chiedere scusa.
CURIOSITÀ I. È inglese da parte di entrambi i genitore, ma ha ereditato tratti indiani da parte della famiglia paterna. In pratica, sua nonna era indiana e, il gene ha voluto, che lei prendesse parecchi dei suoi tratti. II. Ama il colore nero. III. Il suo animale preferito è la tigre, ma ama anche i serpenti. IV. È abbastanza brava a interpretare il linguaggio del corpo e, di conseguenza, a individuare le bugie. V. Sa combattere bene per via degli insegnamenti delle arti marziali miste. VI. È una ladra, ha imparato a rubare per necessità e sopravvivenza. VII. Uno dei motivi per cui tende a non fidarsi subito delle persone è probabilmente perché è stata abbandonata da bambina, lasciandole come pensiero il fatto che chi entra nella sua vita probabilmente un giorno se ne andrà via. VIII. Non è una cima nello studio e non si è nemmeno mai impegnata più di tanto, ma da quando è stata bocciata al secondo anno cerca di fare quel che riesce per non avere una media troppo bassa. Non vorrebbe mai beccarsi una seconda bocciatura.
ASPETTO Di etnia multirazziale, Echo presenta alcuni tratti somatici indiani e una carnagione leggermente abbronzata di natura. Il colore dei capelli è marrone scuro, proprio come i suoi occhi. È alta un metro e sessantacinque, con un fisico magro e decisamente poco seno, di cui non si è mai fatta complessi. Ha delle labbra abbastanza carnose e un piccolo neo sull'angolo sinistro della bocca.

Abbandonata in una Children’s Home di Londra a soli pochi mesi di vita, Echo è inconsapevole del passato familiare che la precede. Entrambi i suoi genitori erano maghi e sposati con altre persone quando l'hanno concepita, figlia illegittima da entrambe le parti. Suo padre, che da sua moglie già aveva una figlia, Seira, non ne volle sapere nulla della gravidanza, mentre sua madre, anch'essa già con un figlio, Cal, a causa della situazione economica non poteva permettersi di mantenere un altro figlio. Ecco perché l'unica soluzione fu quella di non tenerla. La bambina viene accolta nella Children's Home – già, perché pensano che chiamarlo in questo modo al giorno d'oggi sia più moderno e accogliente, ma alla fine non sono altro che fottuti orfanotrofi - senza nemmeno avere ancora un nome, ed è la direttrice della casa dei bambini a darle un’identità; per giorni il suo pianto echeggia per tutta la casa tanto da portarla a ricevere il nome "Echo", mentre come secondo nome la direttrice sceglie Kali, per le evidenti, seppur lievi, origini indiane nei lineamenti della bambina. Quando è stata lasciata in quel luogo, sua madre non ha lasciato molte informazioni riguardo la piccola, se non la sua data di nascita, il 17 giugno 2002. Anche il cognome rimane sconosciuto, e diventa così Davis quello che la direttrice decide di segnare sui suoi documenti. Echo passa la maggior parte della sua infanzia spostandosi tra la Children’s Home e svariate famiglie affidatarie - tra cui alcune non esattamente adatte a tale compito -, provocando parecchi danni a causa del suo carattere ribelle, alcuni persino inspiegabili e senza logica ad occhi esterni, essendo di natura magica. All’età di undici anni alla famiglia affidataria del momento arriva una strana lettera indirizzata ad Echo, ma letto il contenuto lo prendono come uno scherzo e la buttano via. Si tratta della lettera di ammissione alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. A tredici anni, Echo finisce in un’accesa lite con una studentessa. Quest’ultima aveva cercato di bullizzarla, ma lei ha reagito alla situazione chiudendola nel laboratorio di scienze della scuola, dove poco dopo i suoi pensieri sono diventati realtà e tutte le boccette dei liquidi chimici pesenti sono scoppiati, ferendola gravemente. Ovviamente, nessuno riesce a capire come quello scoppio possa essere stato opera sua, ma la colpa ricade comunque su di lei nel momento in cui le telecamere l'hanno ripresa mentre chiudeva la sua compagna nell’aula. L’espulsione è inevitabile. Consapevole che questo avrebbe portato i suoi genitori affidatari a cacciarla via e stanca di continuare ad essere sbattuta da una casa all'altra, prima che l’assistente sociale arrivi a prenderla, Echo ruba loro dei soldi e scappa di casa. È alquanto impossibile per una ragazzina di quest'età riuscire a sopravvivere da sola e per strada, e se riesce abilmente a non farsi trovare e a imparare a sopravvivere, è solo grazie all’aiuto di conoscenze poco raccomandabili fatte poco dopo la sua fuga. Di certo se avesse continuato la vita che faceva prima, avrebbe vissuto comunque con dei solidi tetti sulla sua testa, seppur cambiando continuamente, mentre ora i tetti sotto il quale si ritrova sono sempre squallidi e abbandonati. Echo diventa una ladra per poter sopravvivere, le vengono insegnate tecniche di difesa e attacco corpo a corpo - in cui diventa sempre più brava nel tempo -, e non mancano i lavoretti di spaccio e altre consegne illegali per guadagnare qualcosa in più. Un giorno, all’età di sedici anni, incontra una persona che fa finalmente luce su tutte quelle domande al quale non è mai riuscita a rispondere. Un’estranea venuta a sconvolgere tutta la realtà in cui ha vissuto finora. Una strega, una veggente. Si tratta di Seira, la sua sorellastra. Dopo aver avuto delle piccole visioni su Echo, l’ha cercata e quando l’ha trovata due verità davanti agli occhi: il fatto che fosse una strega e che, probabilmente, erano anche sorelle. Assurdo da credere per quest’ultima, soprattutto la prima cosa, ma allo stesso tempo come si spiega la sua conoscenza della perfetta immagine dell’incidente causato da Echo pochi anni prima? Assurdo, si, ma in cuor suo ha sempre saputo di avere qualcosa di speciale e ora diventano sensate tutte quelle volte in cui da piccola ha manifestato inconsapevolmente i suoi poteri, risultando pazza agli occhi degli altri quando cercava di spiegare che era stata lei. Non molto tempo dopo trova anche suo fratello da parte della madre. A questo punto la sua vita prende una nuova direzione e si addentra finalmente nella comunità magica, nonostante la verità sulla propria famiglia non risulta così positiva: suo padre è sparito ancor prima che potesse avere la possibilità di conoscerlo, abbandonando anche sua sorella, mentre sua madre è morta tanti anni prima. Per lo meno viene distratta dallo scoprire della lettera di Hogwarts che le è stata inviata a undici anni ma che non è mai finita nelle sue mani, decidendo così di iniziare gli studi in questa scuola. E mentre frequenta Hogwarts, trova ancora difficile cambiare vita e mettere da parte alcune sue abitudini illegali. [...]