Lezione di Arti Oscure I segreti della Mente

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  1. Bill;
     
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    L'anno sta giungendo al termine e c'è un dettaglio nella condotta degli studenti che mi irrita terribilmente: non ho ancora trovato nessuno apparentemente degno delle mie attenzioni. Ho sempre trovato stimolante l'insegnamento in relazione a pochi singoli individui davvero meritevoli delle mie più profonde conoscenze, eppure in tutto quest'anno scolastico mi sono ritrovato a chiedermi se qualcuno di meritevole qui vi sia davvero. Forse sono stato io troppo distaccato dopo gli avvenimenti degli ultimi anni. La delusione datami da Jamie e dalla Carter, il fastidio lasciato dalla sfrontatezza con cui Ezekiel si è sempre approcciato ad ogni progresso... Forse finora ho semplicemente riposto le mie attenzioni nelle persone sbagliate, ecco il perchè della lezione di oggi, il motivo di un argomento che mi sta tanto a cuore e che in parte così poco centra con le Arti Oscure che dovremmo imparare in quest'aula.
    Mi sembra di essere tornato ad Hogwarts mentre faccio svanire ogni mobilio presente nell'aula, alle mie vecchie lezioni in cui qualsiasi oggetto presente sarebbe stato solo d'intralcio. Quale luogo migliore per frugare nei limiti della mente umana se non una stanza vuota e asettica?
    Se uno qualunque dei miei ex studenti mi vedesse ora, la schiena poggiata ad un angolo della stanza, le braccia incrociate davanti al busto, tranquillo, senza inganni con cui attaccare gli studenti prima che si rendano conto di essere già nel bel mezzo della lezione, forse penserebbero che ho perso parte del mio smalto, mentre la verità è solo che la fortuna e sfortuna di Durmstrang è che se voglio lavorare equamente con studenti di tutti i sette anni devo dare ai più piccoli tregua, quanto meno il tempo di capire in che cosa stanno per essere fiondati.
    Attendo con impazienza che l'intero istituto sia giunto a lezione, poi chiudo la porta con un colpo di bacchetta facendola completamente sparire ai loro occhi, così come sono scomparse già da tempo le finestre e qualsiasi possibile uscita, lasciandoci davvero in un enorme prigione bianca da cui per uscire dovranno soddisfare le mie aspettative, oppure lasciare la stanza privi di sensi, come ai bei vecchi tempi in cui non vi era alcun limite ai mezzi da usare per l'insegnamento.
    Due rapidi battiti di mani volti ad attirare l'attenzione dei presenti costringono loro a fare silenzio, mentre mi ricompongo avvicinandomi a loro per svelare lo scopo di quell'habitat così sterile.
    Oggi più che mai ho bisogno della vostra più completa attenzione e del vostro massimo impegno. Toccheremo un argomento che mi sta particolarmente a cuore e come tale non accetterò fallimenti al riguardo. Lo sguardo serio si posa uno ad uno su ogni ragazzo per metterli in guardia. Non possono sapere che sto prestando loro già un trattamento di favore con questa breve introduzione. Oggi se userete a dovere il vostro impegno e le vostre abilità potrete avere un assaggio di quanto profonda, stupenda e ricca di sorprese sia la mente umana, di quanto terribili e raccapriccianti siano gli incubi che si insinuano anche nella mente più fresca ed innocente... Avrete un assaggio di quanto potente potrà essere il vostro potere se solo sarete in grado di controllare a pieno i vostri pensieri e ricordi. Cerco di scorgere l'interesse sui loro volti, mentre già solo dal mio sguardo si può dedurre quanto l'argomento mi stimoli.
    A seconda di quale sarà il livello che mi mostrerete, oggi voglio dare ad ognuno di voi armi per penetrare tra i ricordi altrui, escludendo al tempo stesso gli altri dalle vostre menti. Parleremo di occlumanzia e legilimanzia, ma se ne sarete capaci vorrei espandere l'argomento di questa lezione a un più ampio controllo di un qualsiasi individuo attraverso la sua mente. Del resto un'ottima capacità da occlumante potrebbe esservi utile persino contro qualcosa di oscuro e potente come la maledizione imperio, se saprete padroneggiare a dovere la vostra mente e la vostra forza di volontà. In alternativa potrete persino arrivare a far compiere gesti impensabili ad un vostro compagno senza bisogno della suddetta maledizione, ma solo impiantando un'idea nella sua mente, se vi dimostrerete all'altezza dei miei insegnamenti. Se sono studenti degni di questa scuola dovrebbero essere eccitati davanti all'idea di poter rendere una marionetta nelle proprie mani qualunque avversario. Gli studenti di Durmstrang più di chiunque altro dovrebbero essere i più adatti ad imparare un'arte dal potenziale così immenso e terrificante, ma starà a loro, al loro impegno e alla loro voglia di mettersi in gioco capire quanto oggi potremo scavare a fondo nell'argomento.
    Sia chiaro, non vi basterà davvero un pomeriggio per riuscire in tutto questo, ma inizieremo a capire chi di voi ha davvero del potenziale in merito e a coloro che riterrò degni sarà data la possibilità di seguire nei prossimi mesi e nel prossimo anno scolastico un corso avanzato sull'argomento. Cosa c'è di meglio della promessa di una ricompensa simile per menti fresce e alla ricerca di continue soddisfazioni e successi come le loro?
    Per cominciare voglio che ognuno di voi mi elenchi un incantesimo che potrebbe tornarvi utile per soggiogare la mente di un avversario, spiegando cosa sapete al riguardo e un esempio di come potrebbe essere utilizzato. Non fermatevi solo agli incantesimi o alle idee più semplici, scavate nel profondo delle vostre fantasie e conoscenze. E se non vi vengono in mente incantesimi se non quelli già detti da qualche altro compagno provate a dirmi altri metodi per farlo che non comportino obbligatoriamente l'uso della bacchetta.

    Essendoci le vacanze estive di mezzo prenderemo la lezione con calma, cercherò di mandarla avanti in generale ogni due, massimo tre settimane per dare a tutti modo di postare, ma sarà possibile inserirsi eventualmente anche al secondo giro di post in caso in cui qualcuno sia particolarmente impegnato nelle prossime due settimane con esami o vacanze estive!
    Prossimo post indicativamente attorno al 3-4 Luglio!
     
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    Di Erica Strange si potevano dire tante cose ma non che fosse quel tipo di studentessa che arrivava per prima a lezione. Figuriamoci, era già tanto che ricordava di andarci e se lo faceva era solo perchè non ne poteva più delle punizioni di Carradine. Per quanto quel mago fosse sadisticamente fantasioso la cosa stava diventando un pò ripetitiva per tutti e due. Quel giorno quindi passerà alla storia come un'eccezione, anche se c'era un motivo preciso dietro. Buongiorno professore. Esordì con la sua solita aria spavalda entrando nell'aula prima di tutti. E aggiunse: Signore. Preside. Non sapeva mai come chiamarlo, aveva fin troppi titoli per lei! Posso rubarle un momento prima dell'inizio della lezione? O la disturbo? Era quasi sicura della seconda cosa, anche perchè entrando lo aveva colto assorto, con le spalle appoggiate ad un muro, a riflettere su chissà cosa... *Magari su quanto sia stronzo...* - pensò maliziosamente la mora, ma quel giorno le sue opinioni personali dovevano essere messe da parte perchè non importava che tipo di uomo fosse in privato ma solo quanto le poteva essere utile. Era così se voleva davvero seguire gli insegnamenti di Roeim, doveva prendere quello di cui aveva bisogno, da chiunque venisse.
    Avrei deciso di intraprendere la carriera di Auror, ma come lei ben sà per farlo i miei voti dovrebbero essere ottimi e... Spostò il peso da un piede all'altro, intrecciò le mani dietro la schiena per torturarsi le dita senza essere vista, si morse persino un labbro per quanto fosse in imbarazzo in quel momento, ma doveva farsi forza: ...ho bisogno dei suoi consigli, e del suo aiuto. Sollevò i grandi occhi azzurri su di lei, sperando che lo sguardo bastasse a non costringerla ad aggiungere alle parole già detto anche un "la prego", che le sarebbe costato una gran fetta del suo amor proprio a dirla tutta.
    Lo so che adesso è impegnato, c'è la lezione... Possiamo parlarne dopo se ha tempo o... quando vuole lei.. Gli studenti iniziavano infatti ad arrivare, di tutti gli anni, tutti riuniti per quella che si prospettava una delle tipiche lezioni alla Bill Carradine, di quelle senza pietà per nessuno. A lei stava bene, doveva indurirsi per poter arrivare dove voleva, ma alcuni dei suoi compagni le facevano un pò pena, soprattutto quelli degli anni inferiori. *Ognuno per sè e Durmstrang per tutti*, solo i più forti sopravvino... e via così fino alla fine di quella giornata.
    ***
    Quando tutti furono arrivati le porte si chiusero dietro di loro con un tonfo che non aveva sentito nemmeno ad Azkaban, tanto da domandarsi quale tra le due fosse la vera prigione, se quella o la scuola. I volti di alcuni era rassegnati, altri però sembravano alquanto interessati. Tra questi ultimi c'era anche Erica, soprattutto quando il Preside iniziò a spiegare l'argomento del giorno.
    Non era naturalmente portata per gli incantesimi mentali, doveva fare un grosso sforzo per chiudere la propria mente alla magia, ma ce l'aveva sempre messa tutta. Certo se fosse stata più brava quel giorno con i compagni ad Azkaban magari non avrebbe dovuto cruciare Alanys per liberarla dal giogo di Lady Oblivion ma non era perfetta no? E almeno si era dimostrata intraprendente. Sarebbe stato interessante alla prima occasione chiedere proprio a Carradine se il suo modo di agire fosse stato così sbagliato... Al non sembrava averla presa proprio bene, ma quello era un altro discorso.
    Ascoltò con attenzione ogni parola del professore, ansiosa di mettersi alla prova, di vedere come se la sarebbe cavata. Per essere una ragazza fondamentalmente sola e senza amici in quel periodo aveva fin troppe persone su cui desiderava fare colpo o meglio che desiderava non deludere: Nystrom, McAdams e, chi lo avrebbe mai detto, persino Carradine senior. La vita riserva sempre nuove sorprese!
    Una parte della spiegazione la colpì particolarmente: In alternativa potrete persino arrivare a far compiere gesti impensabili ad un vostro compagno senza bisogno della suddetta maledizione, ma solo impiantando un'idea nella sua mente, se vi dimostrerete all'altezza dei miei insegnamenti. Non doveva essere male manipolare gli altri così, se ne fosse stata capace di certo Nystrom sarebbe stata fiera di lei. Doveva mettercela davvero tutta.
    Il primo esercizio che il Preside li invitò a fare però non le parve così banale come poteva sembrare. Potevano rispondere di tutto ma era evidente che Carradine non si sarebbe accontentato, che volesse da loro qualcosa di più. Si fermò a rifletterci un momento, lasciando ad altri modo di rispondere per primi, ma non si fecero avanti in molti: che il professore mettesse loro soggezione quanto a lei? Probabile.
    Solo dopo alcuni minuti si fece coraggio e tentò di rispondere: Riuscire a forzare la mente di qualcuno con o senza l'uso della magia a mio parere dipende molto dalla personalità del nostro bersaglio. Se si tratta di una persona facilmente impressionabile la si può manipolare con le parole fino al punto di convincerla che ciò che vogliamo noi è quello che vuole anche lei. Lo aveva fatto con quel Fernandez che aveva incontrato al pub a Bergenwiz facendosi offrire tutti quei dolci senza dargli nulla in cambio e lo aveva rifatto anche con il povero Molotov facendogli portare la cioccolata proibita ad Azkaban, ma non tutti i soggetti avevano menti semplici come le loro. Se invece il nostro bersaglio è qualcuno capace di non farsi sopraffare dalle proprie emozioni, restio alle lusinghe, credo che l'uso della magia sia l'unico modo per piegarlo al nostro volere. Se non si è particolarmente bravi e non si possono manipolare i loro pensieri si potrebbe provare... non so... con un incantesimo che li spaventi abbastanza da renderli più impressionabili e di conseguenza docili... Si fermò, aveva timore ad andare avanti, non era sicura che quello che stava dicendo avesse senso per gli altri e soprattutto per Carradine. Forse aveva bisogno di essere spronata, ma per il momento decise di fermarsi e restarsene zitta. Per non sbagliare.
     
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    Si liberò degli occhiali da sole a forma di cuore prima di entrare in aula. Helena era sempre stata sprezzante delle regole e volutamente indisponente, ma non era così stupida da osare tanto ad una lezione di Carradine. Così, cercando di sistemarsi a puntino, abbassando persino la gonna ed aggiustando la divisa, si decise finalmente ad entrare nell'aula dove si sarebbe tenuta la lezione di Arti Oscure, una delle più interessanti di quell'istituto. Salutò con un sorriso di cortesia il professore prima, di superarlo e cercare posto in aula. Adocchiata una ragazza le si avvicinò, posando la borsa per terra e posizionandosi accanto a lei.
    «Dove l'hai lasciata la tua amica Erica?» Disse senza degnare la ragazza di uno sguardo fino a quel momento, rivolgendole solo allora un veloce sorriso falso. Non voleva litigare ma pungolare chiunque era qualcosa a cui proprio non riusciva a sottrarsi.
    Si concentrò sulla lezione poi quando il professore cominciò a parlare. Fu lieta di constatare quanto interessante sarebbe stato l'argomento trattato e così, senza remore alzò il braccio attendendo il suo turno per poter parlare. «Solo gli incantesimi vanno bene?» Chiese, piegando appena il capo, prima di aggiungere l'idea – che a lei sembrava pazzesca – che le era appena venuta. «Magari ad esempio si potrebbe utilizzare un filtro d'amore per convincere il proprio avversario, o chicchessia, a fare quel che si vuole.» A quel punto, quasi involontariamente, si ritrovò a cercare con lo sguardo Ruben tra i presenti. Perchè dopotutto, la cocente delusione provata nel loro ultimo incontro, non era svanita.




    Interagito con Lovely Liv** e cercato tra gli altri Savage Saint


    Edited by mood swing. - 23/6/2019, 17:16
     
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    Ogni luce era sparita dagli occhi di Raelene e, certamente, non era stato Durmstrang a rubargliela. Erano gli ultimi giorni che avrebbe passato all'Istituto ma non sentiva alcuna trepidazione per il ritorno a casa. Anzi, iniziava a temere il momento in cui avrebbe rimesso piede in terra inglese, quel posto che aveva abbandonato mesi prima e in cui sarebbe tornata come una persona totalmente diversa. Le era capitato spesso di pensare a come sarebbe stato, a come avrebbe reagito di fronte a volti amici che avevano conservato un ricordo di lei che non corrispondeva più a realtà.
    Percorreva i corridoi della scuola con sguardo fisso davanti a sé, incurante di chiunque le passasse vicino. Non vedeva nessuno, Raelene, se non la propria ombra scura. Entrò in aula con puntualità, dedicando un cenno cortese di saluto al professore e defilandosi tra gli altri studenti presenti. Riconobbe Erica Strange, con cui ricordava di aver percorso i tetri cunicoli di Azkaban, ed Helena Haugen, una specie di reginetta, da quelle parti. Raelene sapeva essere una discretissima osservatrice e la sua ottima memoria la aiutava a memorizzare le informazioni principali su coloro da cui avrebbe dovuto proteggersi. Lì dentro, dopo tutto, chiunque era un potenziale nemico, l'aveva imparato presto.
    In religioso silenzio, ascoltò attentamente Carradine. A farle prestare attenzione non era solo il suo tipico zelo, ma altresì l'argomento trattato: controllare i propri pensieri e la propria mente sarebbe stato indispensabile, se avesse voluto sopravvivere. Si sentì attratta dalle possibilità prospettate dal Preside, ma non per mero desiderio di potere. Al centro dei suoi pensieri c'era l'auto-conservazione, non la crudeltà.
    « Si potrebbero sfruttare le paure dell'avversario. » Ruppe il silenzio, con voce ferma e monocorde. Chi meglio di lei poteva sapere quanto la paura potesse far prendere decisioni che diversamente non si sarebbero prese nemmeno in considerazione?
    « Credo che per soggiogare qualcuno sia necessario innanzitutto possedere informazioni sufficienti. Informazioni che possano essere sfruttate a proprio vantaggio. Porre una persona di fronte alla sua più grande paura potrebbe essere un modo efficace per piegarla al proprio volere, anche senza l'uso della magia. » La conoscenza era potere, ne era più certa che mai.
     
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    Sebbene non tutto dell'osticità di Durmstrang gli dispiacesse, gli argomenti trattati a lezione gli lasciavano non di rado un velo di disagio addosso.
    Erano interessanti, sì, ma non altrettanto nelle sue corde. Sopratutto non quando si trattava di lezioni di Carradine, accompagnate dalle implicite pretese che aveva su di loro.
    Non aiutava poi sapere di avere sempre lo sguardo della Haugen puntato addosso in classe, così come fuori. O ovunque fosse, davvero. Gli riusciva estremamente difficile capire cosa le passasse per la testa - e preferiva restarne ignaro. A discapito del tema della lezione. - ma l'opzione più plausibile ai suoi occhi era che ormai passasse il suo tempo a pianificare modi in cui scuoiarlo vivo, quindi...
    Non esattamente piacevole ritrovarsi chiuso in una stanza senza vie d'uscita con quelle pressioni addosso, come accadde quel giorno.
    Storse il naso alla risposta di Helena evitando accuratamente il suo sguardo, tenendo puntando il proprio sul libro che aveva davanti. Chissà a chi mai avrebbe potuto voler far ingerire una roba simile, mh?
    Represse un brivido d'inquietudine, cercando di concentrarsi sul trovare una risposta decente al quesito posto.
    'Penso comprare il favore di qualcuno potrebbe essere un metodo efficace per garantirsi facciano quello che si vuole. A tutti piacciono gli incentivi, basterebbe solo riuscire a trovare qualcosa che vogliano davvero da dargli o da- promettergli in cambio delle proprie richieste.' Un po' come un ricatto, insomma, benché l'avesse messa già in un modo più infiocchettato. Di sicuro nella sua esperienza avrebbe potuto garantirne l'efficacia. Peccato si trattasse di quella della vittima e non del carnefice.


    Citata pink viper ~
     
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    Continuava a trovare bizzarro il pensiero che da lì a una manciata di giorni avrebbe concluso definitivamente il suo percorso a Durmstrang. Non ne era dispiaciuto, aveva l'impressione di aver ottenuto tutto quello che quella scuola potesse offrirgli - e non sempre solo cose accademiche. - e le novità mantenevano sempre un'attrattiva non indifferente su di lui, anche quelle prive di confini definiti come in quel caso. Le idee in ogni caso non gli mancavano, e forse quelle ultime lezioni e la bolgia di esami che lo attendeva avrebbero potuto dar forma a qualcosa in più stabile tra le opzioni che stava vagliando.
    Arrivato in anticipo in classe, abbandonò la propria borsa appesa alla sedia del posto di fianco al suo per tenerne il posto. Scontato per chi fosse, Dorian era uno dei pochi - se non l'unico. - a cui offrisse realmente il suo tempo lì dentro, anche se non era troppo sicuro si sarebbe presentato con il ritorno di fiamma delle inquietudini causate dal suo disturbo.
    L'argomento affrontato catturò senza sforzo la scintilla del suo interesse, accadeva spesso con le lezioni di Carradine, doveva ammetterlo.
    'Com'è già stato detto penso siano metodi che andrebbero studiati in base alla personalità di chi si ha davanti, ma credo la paranoia possa essere un buon punto di partenza.' Gli sembrava un sentimento abbastanza comune, chi più, chi meno, a tutti capitava di esserne colti. In un modo o nell'altro.
    'Si potrebbe far credere a qualcuno cose terribili gli accadranno se non accetta di fare quello che gli si sta chiedendo, non sarebbe troppo difficile sbrigarsela senza magia a mio parere, ma volendo forse sui più suggestionabili incantesimi come un Nerosfortunam aiuterebbero...?' Storse appena il naso, poco incline a trovare bizzarre allucinazioni riguardanti un Gramo minacciose. Ma ad ognuno il suo. Supponeva. Il mondo era pur sempre pieno di idioti impressionabili.
    'In alternativa, c'è sempre il dolore.' Quello fisico, superfluo specificarlo. Abbastanza di quello avrebbe reso la volontà di chiunque lavorabile, per quanto non fosse normalmente una via che avrebbe percorso sarebbe stato impossibile negarne l'ipotetica efficacia.



    Citato Dandy. ~
     
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    Perchè sono qui? Che cazzo sto facendo? Non è ancora troppo tardi per tornare indietro Lincoln, fai dietrofront, torna nel tuo scomodissimo letto e fingi di stare male, una cosa tipo il ciclo peggiore della tua vita o roba simile, non ti romperanno troppo il cazzo, no? Oh, ma chi voglio prendere in giro... Sono a Durmstrang, alla gente qui dentro non frega un cazzo di te, potresti anche ritrovarti con un buco aperto direttamente sul cuore o le viscere penzolanti e loro comunque ti riprenderanno perchè hai osato arrivare due minuti in ritardo a lezione. Fanculo.
    E poi mi tocca partecipare a questa lezione di merda se voglio che mio padre torni a sganciare il denaro che mi spetta di diritto, e i miei voti devono assolutamente migliorare perchè devo levare il più presto possibile le tende da questo istituto orribile per passare il resto della mia vita ad allevare creature. Si, sarebbe davvero bello... ma prima c'è questo scoglio del cazzo da superare, ed è già una fatica enorme anche solo muovere le gambe per entrare nell'aula dove si svolgerà la lezione del preside. E' come se delle mani uncinate mi stessero stringendo contemporaneamente lo stomaco e i polmoni, respirare è faticoso e pure deglutire, però vado avanti lo stesso e varco la soglia del mio inferno personale. Non so se è peggio questo o necromanzia, cazzo, almeno per quello mi sono esercitata con Fenrir, non dico che adesso vada molto meglio, ma almeno riesco a sopportare di vedere un pennuto tornare in vita senza mettermi a piangere e chiudermi a riccio, con gli incantesimi mentali invece è tutto un altro fottutissimo discorso.
    Mi trascino verso un banco a testa bassa ignorando chiunque, persino Helena, Ruben e la principessina di Hogwarts che ha deciso di rimanere qui invece che tornarsene nel suo paradiso fatato senza lezioni inquietanti. Oggi non ho voglia di attirare l'attenzione, di comportarmi da pazza e attirare sguardi verso di me, strano vero? Ora come ora sono troppo occupata a cercare di ricordarmi come si respira e a non bucarmi i palmi delle mani con le unghie da tanto li sto stringendo. Carradine parla proprio come mio padre, tutti quei discorsi di merda sulla bellezza e profondità della mente umana mi danno il voltastomaco e mi fanno tornare indietro a quando lo stronzo che mi ha generata mi ripeteva le stesse stronzate prima di entrarmi nella testa e torturarmi "per il mio bene". Probabilmente lui e il preside andrebbero d'accordo, ce li vedo a prendersi un tè e pasticcini dopo aver piegato al loro volere dei poveri stronzi innocenti. Oh, dio, respira Lincoln, respira. No, quella non è la tua testa che sta girando, non farci caso. Gli altri studenti stanno parlando, e tu devi riprenderti perchè se stai zitta sarà peggio per te perchè ti userà come esempio e allora ti toccherà rivivere davvero tutti quei ricordi di merda davanti alla classe e sarà orribile e impazzirai del tutto, se sarai fortunata, se no alla peggio ti boccerà e dovrai rifare tutto da capo. E tu questo non lo vuoi. No. Non lo voglio. Fanculo.
    Tengo lo sguardo basso e respiro lentamente mentre anche l'ultimo degli studenti finisce di parlare, la lunga chioma argentata mi copre praticamente tutta la faccia e me la tiro indietro con una mano tremante prima di alzare lo sguardo, tirare un ultimo lungo sospiro e rispondere.

    Bisogna convincere la persona che quello che le stiamo facendo è per il suo bene, ma prima sarebbe meglio instaurare un legame di fiducia, così da renderla incline a crederci. Così facendo la mente diventerà più malleabile e fruibile, facilmente manipolabile... E se la vittima è fortunata forse ne uscirà senza troppi traumi.


    citati pink viper Savage Saint e Raelene che non mi fa taggare
     
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    Caposcuola, VII Anno

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    É sempre snervante non poter portare Mordino a lezione, almeno avrei qualcuno con cui fare conversazioni interessanti, ma del resto oggi é una lezione di Carradine e come tale quanto meno dovremmo imparare qualcosa di utile, se qualche idiota non lo fa irritare trasformando la lezione solo in una qualche forma di tortura personale. Non sto dicendo che Carradine sia normalmente incline alle torture senza una particolare ragione eh, di solito tende a torturare un po' tutti senza discriminazione, peró non si sa mai di cosa sono capaci i miei colleghi.
    Entrare in un aula che sembra piú che altro essere una bara foderata d'ovatta bianca e priva di qualsiasi altro abbellimento non é ovviamente di grande invito a tranquillizzarsi, ma lascia spazio alle ipotesi sul tema della lezione, mentre il preside resta in un angolo, taciturno e serioso come suo solito. Buongiorno preside Carradine. Dal canto mio mi duole dover interrompere la sua solitudine forzata, ma educazione vuole che io sorrida, faccia un cenno di rispetto col capo rivolto a lui e solo dopo questa breve interazione mi mischi alla plebaglia di miei compagni.
    Resto in piedi, come chiunque altro dei presenti e attendo che questa scomoditá assuma un significato. La porta scompare alle nostre spalle, trasformando quell'incubo bianco ancora piú in una prigione, come fosse l'interno della stanza di isolamento di un istituto psichiatrico, o almeno, é cosí che mi immagino un posto del genere: bianco, sterile, privo di ogni forma di imperfezione e allo stesso tempo tutto il contrario che rassicurante.
    Il preside ci raggiunge al centro della stanza iniziando la sua spiegazione e mi rendo conto che poi cosí lontana non ci ero andata pensando al reparto di psichiatria. Chi piú chi meno iniziano tutti ad elencare le loro inutili idee e li guardo tutti piú o meno con un sopracciglio sollevato. Davvero? Davvero l'unico che ha citato effettivamente un incantesimo é stato Nikolai? Del resto ci deve essere un motivo se il preside l'ha scelto come caposcuola al mio fianco, almeno lui sembra aver ascoltato tutta la consegna e non solo la seconda parte. E bravo il mio compare!
    Insomma, per fare un po' tutto quello che hanno elencato finora nella pratica penserei in primis a un Confundus per fare le cose semplici, ma rischierebbe di mandare in un chaos totale la mente della vittima e quindi poi renderle sia piú difficile chiudersi, che rendere peró anche a noi piú difficile trovare ció che ci interessa... Mmmh... Quindi piuttosto forse si potrebbe usare una pozione soporifera per fargli perdere conoscenza e poi un Dulcisonium o un Insomnium a seconda dei pensieri che vogliamo creare e solo dopo aver portato la nostra vittima sulla strada giusta coi pensieri sfruttare il legilimens per carpirne le informazioni che ci servono. Mi sento oggettivamente molto fiera della mia trovata, almeno ho concretizzato una risposta, no? Immagino che un tipo pratico come Carradine apprezzerá. Certo, forse é un po' subdola anche come risposta, approfittarsi di un momento di debolezza come il sonno per entrare nella mente di qualcuno, ma non é forse la legilimanzia in primis una scienza particolarmente subdola?
     
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    Alanys era più silenziosa del solito negli ultimi tempi, soprattutto dopo l’esperienza che aveva vissuto nella prigione. Tendeva a tenere lontani tutti e si isolava, cercando di trovare pace nella sua mente, anche se alcune paure era risalite come bile e faticava a rimandarle giù.
    A lezione ci era arrivata confondendosi tra la massa di studenti, di tutti gli anni. Era rimasta in disparte e una volta fatto l’ingresso nella stanza si era stupita di trovarla così asettica, vuota. Chissà cosa aveva in mente il Preside.
    In tutto quel nulla aveva notato in fretta la presenza di Erica, di Helena, ma anche di Link. Avrebbe voluto ardentemente essere sotto un mantello dell’invisibilità.

    Avrebbe voluto saperlo prima, in realtà, cosa le sarebbe aspettato, poiché la chiusura del portone e la scomparsa dello stesso insieme a tutte le finestre, la lasciarono basita. Cercò di non darlo a vedere, limitandosi ad accelerare il respiro e far saettare lo sguardo dal luogo ove prima c’erano le uscite, a Carradine.
    Volevano far finire loro l’anno con il botto, vero?
    La tensione si affievolì lentamente, sempre più ad ogni parola che usciva dalle labbra del mago. Il controllo dei ricordi, dei pensieri, della mente. Era come se lei avesse espresso un desiderio e lui le stesse offrendo la possibilità di esaudirlo. Le motivazioni cominciavano a solleticarle la curiosità e ben presto, come richiesto, tutta la sua attenzione era stata rapita irrimediabilmente.

    Le risposte vennero snocciolate da parecchi dei presenti. Alcuni con titubanza, altri con certezza. Vero era che Alanys trovava spunti e verità da ognuna di esse. Vero era anche che la sua esistenza fino a quel momento era avvenuta crescendo accanto ad uno dei più infimi soggiogatori di persone: suo padre. Strano e assurdo trovarsi in quella situazione a ricordare e imparare qualcosa da lui, a posteriori.

    "Io credo che possiamo crearci la nostra possibilità di manipolare un'individuo.
    Dobbiamo anzitutto conoscere il contesto in cui vive, e da qui possiamo già comprendere e conoscere anche le abitudini.
    Dalle abitudini possiamo risalire alle paure, e anche a ciò che rende felice l'individuo.
    Dalla comunicazione non verbale, del corpo, dal tono di voce, possiamo carpire informazioni sulla sua personalità, su come ci dobbiamo porre. Se funziona meglio un atteggiamento aggressivo oppure assertivo.
    Una volta a conoscenza di tutto ciò, possiamo far accadere cose: spiacevoli o piacevoli e poi avanzare soluzioni ai loro problemi o invitanti proposte, a seconda della situazione, che andranno andrano a raggirare inconsapevolmente l'individuo e noi otterremmo ciò che vogliamo.
    Occorre però restare coerenti agli occhi di questa persona, non bisogna sgarrare, tradirsi in nessun modo, nemmeno con altre persone o il castello di carte crolla e veniamo scoperti nel nostro intento. Così falliamo.
    Ma questa è una metodologia lunga, che richiede tempo. Un'alternativa più veloce a questa ardua procedura potrebbe essere il Legilimens Memorium.
    So che permette di accedere ai ricordi di una persona e da qui carpire informazioni e crearsi la possibilità di cui ho parlato prima.
    " Non sapeva molto di più di quell'incanto. L'aveva sentito dire distrattamente da alcuni studenti più grandi e colta dalla curiosità aveva voluto informarsi.
    Ripensare a suo padre e a come agiva era frustrante. Ma almeno, chissà, era tornato utile alla sua sopravvivenza.


    Edited by bluehole - 4/7/2019, 00:02
     
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  10. _Lars Lauridsen_
     
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    Questa scuola rappresenta per la mia famiglia la tradizione. E io non voglio essere da meno. Devo distinguermi, in quanto Lauridsen. Non a caso il fascino esercitato dalle Arti Oscure mi sprona ad essere particolarmente reattivo, sebbene sul mio volto stia quel sorriso da faccia-da-schiaffi. Tuttavia, tale sorriso non cela superficialità, ma pura concentrazione, ambizione. Il preside pretende da noi estro, fantasia. E questo otterrà. Osservo i miei compagni avanzare le loro ipotesi. Nel mio cantuccio scarabocchio qualcosa, per poi alzare la mano, palesando il mio nome, una volta che mi viene concesso il diritto di parola. Lauridsen annuncio, per poi procedere con le mie intuizioni. L'arma più potente per un mago, oltre alla maledizione imperio, a mio avviso, è l'oblivion. scandisco con solennità il tutto. Non c'è nulla di più rassicurante per un mago del suo passato. Perché noi stessi siamo, in funzione di quello che siamo stati. Poniamo che io elabori un'abilità tale nel modificare l'identità dei poveri malcapitati. Vale a dire resettare a più riprese la mente di un grande mago. Può essere destabilizzante anche per chi ha il dono della Vista. Anzi, potrebbe essere una buona strategia per annientare il potere divinatorio, anche se non ci sono ancora studi certi in merito. Una piccola pausa. Di conseguenza, sarebbe di sicuro estremamente allettante per un mago, non sono creare tabula rasa per determinati ricordi, ma essere in grado, nel contempo, di modificare minimi dettagli. Un lavoro certosino di collage, che rappresenta un elevato grado di manipolazione della mente altrui, oltre che penetrare nella sua intimità, cancellando i ricordi piacevoli e farlo convivere con le paure più recondite e raccapriccianti..
     
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  11. Bill;
     
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    Ecco perché alle lezioni che ho tenuto a Londra mi sono quasi sempre disilluso nella stanza fino all'inizio della lezione. Non sono cosí tanto un amante degli studenti che scelgono di prendere quei pochi minuti prima dell'inizio di una lezione come sostituto dell'orario di ricevimento per evitarsi la fatica di prendere un appuntamento, in particolare se quegli studenti hanno la faccia della madre di mio figlio in versione adolescente in pieno subbuglio emotivo e ormonale. La domanda arriva completamente inaspettata, ma del resto non é poi cosí assurdo che la clone Erika voglia ripercorrere i passi compiuti da Olivia. Venga domani prima delle lezioni nel mio ufficio e vedremo di capire come organizzare un piano di studi per migliorare le sue debolezze. E l'averle proposto un appuntamento praticamente all'alba dovrebbe servire anche a ricordarle che ancor prima dei suoi voti é sul suo comportamento che dovremo in caso lavorare.
    Iniziando invece la lezione sono lieto di constatare l'attenzione piú o meno di tutti nella stanza, cosa che mi compiace particolarmente visto e considerato l'atteggiamento irrispettoso che giá piú volte hanno mostrato gli studenti del castello, nonostante dagli allievi di una scuola prestigiosa come Durmstrang ci si aspetterebbe tutt'altro.
    Le risposte invece sono in parte soddisfacenti, ma solo in parte purtroppo, visto che la maggior parte sono riflessioni che non arrivano purtroppo a un dunque effettivo, proponendo ipotetiche strategie senza peró esporre a tutti gli effetti un incantesimo preciso. Ho chiesto io loro di spaziare con le idee, qualora non trovassero incantesimi adatti per le troppe risposte degli altri compagni, ma mi immaginavo che quanto meno tra i primi uscissero un elenco di incantesimi piuttosto discreto.


    Un esempio concreto Miss Strange? Quale sarebbe il metodo migliore per spaventare la sua preda? Tuttavia prima che la ragazza possa rispondere si ritrova vittima di un rapido colpo di bacchetta e di un Dismundo. Lascio subito morire sul nascere il ghigno che per un istante mi si dipinge sul volto, una parte di me sarebbe tentata dal lasciar perdere il vero scopo della lezione e concentrarmi solo sulla ragazza, del resto capire lei potrebbe servire a capire ció che é diventata Olivia, ma ci sará tempo, soprattutto se saremo costretti a trascorrere piú tempo assieme per via dei suoi obbiettivi futuri, quindi lascio l'onore a un altro tra i presenti di insinuarsi nella sua mente. Che ne dice, signorina Cunningham, di mostrarci cosa vi insegnano ad Hogwarts e scovare quindi la piú grande paura di Miss Strange? Le ho dato un aiuto, ma non é detto che il Dismundo che ho lanciato sulla sua compagna riveli effettivamente la sua PIÚ GRANDE paura, come ha suggerito, potrebbe dover scavare un po' piú a fondo. E nel mentre sará interessante vedere come Erika riuscirá o meno a difendersi dalle due intrusioni nella sua mente.
    A sentire come gli studenti parlano sembrerebbero a prima vista tutti grandi esperti riguardo l'animo umano. É con molta facilitá che ipotizzano di poter muovere come una marionetta qualcuno creandole a voce paranoie o convincendola con promesse, curioso quanto sempre piú pieni di loro stessi siano gli studenti di generazione in generazione.
    Le promesse sono un'arma a doppio taglio signor Wrona, dovete avere in primis la possibilitá di realizzarle davvero e vi farebbero essere in debito con la persona che volete sfruttare. A mio modesto parere a quel punto molte volte é meglio fare le cose in prima persona, senza dubbio vengono meglio di quanto ci si possa aspettare da una seconda persona che lavora al posto nostro solo per una vaga speranza. Ovviamente dipende da promessa a promessa, promettendo ad esempio la liberazione del figlio rapito si potrebbe far fare ad un genitore qualsiasi cosa in effetti. Per quanto riguarda la paranoia signor Novikov, quella é certamente sempre un ottimo incentivo, ma bisogna essere in grado di dosarne la giusta quantitá, troppo poca o troppa potrebbe in entrambi i casi essere controproducente, a quel punto il dolore sarebbe certamente un metodo migliore, anche se la tortura per ottenere risposte é da effettuare con cautela e comporta sempre il rischio che chi abbiamo davanti ci menta o ci dia piccoli contentini solo per far si che il dolore cessi almeno momentaneamente. Le risposte sono sepolte anche nella mente del nemico piú restio, ecco perché prediligo sempre un buon legilimens alla nuda e cruda tortura. Certo, l'unione tra le due cose é la migliore se ben dosata, ma non sia mai che io passi per un carnefice agli occhi dei miei studenti... E poi resta comunque il dettaglio che la miglior tortura a mio parere é quella mentale, molto piú efficace e profonda di quella fisica.
    Mi aggiro tra gli studenti continuando ad ascoltare le loro idee. Ovviamente non puó non colpire il tono e il modo in cui la Hargreeves parla, soprattutto conoscendo la nomea che ha suo padre in quest'ambito.
    Lei ne sarebbe capace miss Hargreeves? Se le chiedessi di frugare nella mente della persona in questa stanza a cui é piú legata per svelarci qualcosa che nessuno sa, ne sarebbe capace? Che ne dice di darci una dimostrazione di quanto una mano amica possa accarezzare piú nel profondo i nostri pensieri rispetto a una che si impone con cattiveria? Scelga lei chi dei suoi compagni potrebbe essere piú malleabile a un suo incantesimo. La signorina Thorn invece potrebbe fare l'esatto contrario: scegliere una persona con cui non ha alcun rapporto e vedere se riesce a carpirne un'informazione profonda, qualcosa di sconosciuto ai piú. La parte difficile in questo caso sará ovviamente nel flusso di informazioni che le si presenteranno davanti effettuando il legilimens memorium, capire quali ricordi sono trascurabili e quali degni di nota.
    Man mano le risposte si fanno piú sostanziose, continuo a muovermi interessato tra gli studenti per vedere man mano come reagiscono e gestiscono agli incantesimi dei compagni mentre la lezione procede. Interessante l'idea del filtro d'amore miss Haugen, vorrei tuttavia che provasse ad elencarmi pro e contro di questa possibilitá, visto e considerato che non abbiamo ora il tempo materiale di preparare un filtro d'amore per sperimentare la sua idea. O meglio, potrei evocare una pozione d'amore giá pronta nel mio armadio delle scorte o da quello di Olivia, ma l'ultima cosa in cui ho interesse per questa giornata é vedere un adolescente in piena crisi ormonale sbavare dietro a una sua compagna invece che seguire la lezione. Piuttosto, assieme a miss Moon potreste far assopire due vostri compagni e provare una ad usare il Dolcisonium e l'altra l'insomnium. Due di voi che si offrono volontari a godersi una decina di minuti di riposo durante la lezione? Due pozioni soporifere mi compaiono tra le mani con un colpo di bacchetta e le lascio alle due giovani. Nel caso non ci sia nessun volontario siete libere di farla bere a qualcuno a vostra scelta con un Imperio o col metodo che preferite. Non siamo mica ad Hogwarts qui, i volontari sono solo una mera illusione. Una mente allenata all'occlumanzia é ovviamente in grado di difendersi da un attacco fatto anche in sogno, il nostro subconscio proprio in sogno reagisce nelle maniere piú disparate pur di proteggerci da intrusioni esterne, il vostro compito sará quindi cercare di essere cosí fini nel vostro tentativo di invasione della mente altrui da non essere notate dalle difese dell'altro.
    E dulcis in fundo un'idea che potrebbe sembrare quasi terrificante, ma che al tempo stesso farebbe eccitare qualsiasi mago realmente esperto ed interessato agli incantesimi mentali che si rispetti. Idea molto interessante la sua signor Lauridsen ovviamente, ma ha un'idea di quante persone sono ricoverate permanentemente nei reparti psichiatrici degli ospedali magici per solo un oblivion? La sua vittima dovrebbe essere un mago particolarmente forte per non essere completamente spezzato da un trattamento del genere e a meno che lo scopo non sia proprio annullare una persona, temo che il rischio dietro alla sua strategia sia troppo alto per poterla effettivamente mettere in atto. La mente umana del resto é qualcosa di cosí tanto preziosa che é necessario portarle rispetto. É lodevole che uno studente abbia idee cosí ambiziose, tuttavia vista l'inesperienza in materia di tutti i presenti sono costretto a frenare sul nascere certe idee, considerato che tra tutti gli incantesimi mentali, l'oblivion é il piú definitivo.

    Innanzi tutto scusate il ritardo, le vacanze mi hanno assorbita completamente e non ho toccato il pc per settimane!

    Ho sottolineato nel post i nomi delle persone con cui interagivo e dato a quasi tutti dei compiti da fare, ne viene che chi non ha un effettivo compito sarebbe meglio sia la vittima di uno degli altri incantesimi, ma in particolare per quanto riguarda le vittime di Alanys e Lincoln siete libere di scegliere anche qualcuno giá impegnato a fare altro purché rispetti i requisiti che vi ho chiesto :3 (Magari meglio mettersi d'accordo off gdr per non accanirvi tutti su un unico povero malcapitato, ma siamo a Durmstrang, quindi se volete tutti sfogarvi su un'Erika a caso il preside non se la prenderá con voi :P)

    Prossimo post in circa 2 settimane! Se qualcuno volesse aggiungersi ancora alla lezione é libero di postare rispondendo alla domanda del primo post e interagendo come meglio crede per quanto riguarda questo nuovo giro!
     
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    Sorrise appena, portando dietro l'orecchio una ciocca di capelli. Non le interessavano i buoni voti ed anzi, tutto ciò che poteva dare noia alla sua famiglia rientrava tra i suoi obiettivi ma esser riuscita a dare comunque una risposta tutto sommato corretta senza nemmeno impegnarsi tanto, la faceva sentire super intelligente. Chiaramente lo era. Odiava solo impegnarsi per dimostrarlo agli altri. E poi la vita degli stupidi era semplificata al massimo. Zero impegno, zero sofferenze.
    «Tra i pro c'è sicuramente avere una persona ai tuoi piedi che farebbe di tutto per te.» Rispose al professore, rimuginando velocemente su quelle che sarebbero potuto essere le alternative negative all'utilizzo di quel tipo di pozione.
    «I contro... beh, l'ossessione malata che ne potrebbe derivare. Sarebbe un fattore controproducente, immagino.» Immaginò quanto difficoltoso potesse essere tenere a bada qualcuno ossessionato dalla propria persona. Soggiogare una persona che non ha una mente lucida, immaginava sarebbe stato molto più complicato.
    Accolse il compito del preside, puntando con fare repentino lo sguardo su Ruben. Quasi ignorò la Moon da cui scappò via senza troppi preamboli.
    «Io scelgo Wrona.» Disse, sgambettando al fianco del ragazzo a cui rivolse prontamente un saluto ed un ampio sorriso. «Ehi Ben, il prof dice che devi bere questo.» Gli disse, porgendogli la pozione che il preside le aveva affidato. La pozione lo avrebbe fatto addormentare, dando la possibilità ad Helena di esercitarsi su di lui.
    «Tranquillo. Puoi fidarti, non ti accadrà nulla. Sei in buone mani. » Annuì come a volerlo rassicurare.
    Non era esattamente vero, ma non avrebbe fatto nulla per spaventarlo. Avrebbe castato su di lui un Dolcisomnium, facendogli avere visioni sul loro futuro insieme.
    «Se non vuoi berla di tua spontanea iniziativa, sappi che il professore mi ha detto che posto usare l'Imperio.»

     
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