Glory and gore.

(privata)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

     

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    930

    Status
    Offline
    Le lancette dell'orologio appeso alla parete segnavano le 15.55. I miei occhi si spostarono velocemente, ancora una volta, sul libro di Trasfigurazione aperto sulle gambe. Stavo seduta in una delle poltrone della Sala Comune a studiare da qualche ora, interrompendomi di tanto in tanto per chiacchierare con chi andava e veniva. Sette pagine mi separavano dalla fine del capitolo: impossibile leggerle nei cinque minuti che mi restavano. Chiusi il pesante tomo, poggiandolo sul banchetto più vicino, attaccato alla parete. C'erano oggetti sparsi un po' ovunque, in quella sala, segno inconfutabile del fatto che noi figli di Godric fossimo tanto coraggiosi quanto disordinati.
    Sorrisi a quel pensiero, raccogliendo le mie cose e dirigendomi verso i sotterranei della scuola. Camminare per i corridoi non era più una tortura come lo era stato per mesi. Finalmente sentivo che le cose stavano cambiando, che avevo ripreso in mano la situazione e lo avevo fatto nel migliore dei modi. Mi sentivo bene e pensarlo mi dava quel senso di orgoglio per me stessa che pensavo non avrei più ritrovato. Porre la parola fine alle questioni irrisolte e lasciarmi tutto alle spalle era stato un toccasana: concentrata solo sulle cose importanti, mi sentivo pronta ad affrontare qualsiasi cosa, con una nuova maturità e consapevolezza.
    Quell'anno si sarebbe concluso meglio del precedente, ormai ne ero certa. Nel frattempo avrei solo dovuto sopportare qualche seccatura inevitabile, come lo era fare da tutor ai nuovi arrivati. Una vera noia, specie se si trattava di neo-Serpeverde. Sapevano essere particolarmente molesti e spocchiosi, ma la carica di Prefetto comportava anche doveri di questo genere; lungi da me tirarmi indietro. Comunque fosse, non mi facevo illusioni: trovare un verde-argento carino e coccoloso era pressoché impossibile, ma presentarmi con lo scazzo di chi si aspetta rogne mi avrebbe solo fatto partire con il piede sbagliato. Senza contare che non sarebbe stato proprio "professionale".
    La new entry si chiamava Cameron Burns, aveva 18 anni e arrivava da Londra, come me. Le informazioni in mio possesso si fermavano lì ed erano riportate, nero su bianco, all'interno del fascicolo che stringevo al petto, consegnatomi dalla Rei quando mi aveva incaricato di aiutare il ragazzo ad ambientarsi. Non era la prima volta che mi capitava, perciò sapevo già cosa aspettarmi, a grandi linee: presentazioni, giro per il castello, raccomandazioni e regole, tanti cari saluti. Questione di un'ora, due al massimo.
    Feci il mio ingresso nei sotterranei con lieve ritardo. La luce verdognola non era sufficiente a illuminare quei cupi cunicoli, come al solito. Tutto restava in un'inquietante penombra, in perfetto stile Slytherin. Individuai la silhouette del ragazzo di fronte all'entrata della loro Sala Comune, proprio dove avremmo dovuto incontrarci. Mi avvicinai, riconoscendolo, con un sorriso che tentai di allontanare il più possibile dal pregiudizio.
    "Ciao! Sei... Cameron, giusto?" chiesi, più che per cortesia che per avere effettiva conferma. Gli tesi la mano, per presentarmi.
    "Io sono Eleanor. Benvenuto a Hogwarts." Nonostante l'oscurità, lo osservai comunque per tentare di percepire qualcosa sulla sua persona. Per quanto tutto si limitasse a un rapporto prettamente scolastico, avrei preferito qualcuno che non mi rendesse il lavoro un inferno. Sarebbe stato più semplice.
    "Immagino che la Preside ti abbia già spiegato come funziona. Faremo un semplice giro del castello, in modo che tu possa capire meglio com'è la vita qui a Hogwarts. Ovviamente puoi farmi tutte le domande che vuoi, senza problemi." Con tono affabile, ripetevo un discorso che era più o meno sempre lo stesso. Era la tipica formula di introduzione, un modo come un altro per rompere il ghiaccio e per cercare di creare una situazione che non fosse imbarazzante o ingessata all'interno delle formalità.
    "C'è qualche posto da cui vorresti iniziare?" Anche quella domanda era un grande classico. C'era chi rispondeva con entusiasmo, chi se ne fregava altamente, chi reagiva lentamente superando la timidezza. Effettivamente, era proprio da quella prima reazione che si capiva come sarebbe andato il resto. Di solito.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Welcome to the end of eras.

    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    554

    Status
    Anonymous
    « Ah-ha! Ti tocca la scarrozzata come i pivelli! » è una voce cantilenante quella che giunge dietro le sue spalle, e Cameron non può che voltarsi e tirare una ciabattata al compagno di stanza con la mano libera. L'altra tiene stretta una lettera della Preside che lo invita a partecipare ad un tour guidato di Hogwarts accompagnato da uno dei Prefetti, cosicché possa ambientarsi con più facilità. Non era rimasto particolarmente entusiasta della cosa, in fin dei conti non era più un bamboccio che necessitava la manina di mammà, ma questo prima di... « Magari mi becco una gnocca super sexy del settimo anno » ribatte gongolando per qualche minuto, poggiando poi il foglio sul letto. Nel comodino lì vicino ha già piazzato la Camlist, dove sono elencati tutti i nomi delle povere malcapitate finite sotto le sue grinfie prima di approdare nella nuova scuola. È forse l'unico tipo di testo scritto su cui si applica, e lo fa con fervore quasi maniacale. « O magari ti pigli un nerd brufoloso con l'alitosi » maledetto. L'idilliaco filmino mentale di lui che pomicia con una cavallona bionda si infrange in mille bricioline, lasciando posto ad un tizio bassino con gli occhiali troppo grossi e qualche tic nervoso all'occhio. Alla fine però quelle sono solo supposizioni, e le probabilità possono essere cinquanta e cinquanta. È disposto anche a patteggiare accontentandosi di un sette, purché porti almeno la terza sotto la maglietta. Di tipa, ovviamente.
    È arrivato al Castello da poco, ma non ha faticato a stringere le prime amicizie: una battuta cretina qua e là e il sorriso sempre sulle labbra, è questa l'arma migliore per ingraziarsi le persone. E questa tecnica paterna è risultata pressoché infallibile. Ma forse non può nemmeno dire di essersi mai realmente sforzato: è nato sotto la buona stella dell'esser presi bene da mattina a sera, il fortunato. Non può dire la stessa cosa del novantanove percento dei suoi Concasati però, più grumpy di qualcuno svegliato dal clacson di un clown alle cinque di mattina e rimasto poi senza colazione. È un caso particolare Cam, dove tutte le qualità sopracitate sono però ben bilanciate da una buona dose di difetti. Stronzaggine esclusa.
    Prima di uscire di stanza tira ancora una gomitata tra le costole del compagno, ormai a Hogwarts da molto più tempo di lui, facendogli un occhiolino alla 'ti dico dopo se vado a segno, frà'. Sempre che il Prefetto in questione non sia il tizio con l'acne.
    Cammina in quell'alone di oscurità liquida, giungendo fino all'entrata della Sala Comune in perfetto orario. Attende con le mani in tasca e la schiena poggiata contro il muro, continuando con aria trasognata il filmino inopportuno interrotto prima.
    « Ciao! Sei... Cameron, giusto? » la fissa un attimo perplesso chiedendosi che fine abbiano fatto i capelli biondi e il reggiseno di pizzo rosso, prima di realizzare che davanti a lui ci sta una persona reale. Una tipa per di più, alleluia. Alla facciaccia tua, Jonathan. La accoglie con un sorriso bonario, stringendole la mano e poggiandoci sopra l'altra. « Yep, ma Cam è meglio » si permette di puntualizzare. La ringrazia poi per il benvenuto, cercando mentalmente di ricordare più dettagli possibili sul suo viso così da poter raccontare tutto all'amico. Sa già che, nonostante gli abbia appena detto il proprio nome, in meno di tre secondi lei potrebbe essere tanto Susan quanto Alexandra.
    « Immagino che la Preside ti abbia già spiegato come funziona. » ehm. Sssì..? « Faremo un semplice giro del castello, in modo che tu possa capire meglio com'è la vita qui a Hogwarts. Ovviamente puoi farmi tutte le domande che vuoi, senza problemi. » il numero della tua stanza, e se attualmente sei single, grazie. « Sissignora, capito tutto. » annuisce convinto, pronto a seguirla a ruota. « C'è qualche posto da cui vorresti iniziare? » i bagni al terzo piano pare siano poco frequentati. Ok Cameron, basta, ciao. A dopo. Deve darsi un contegno, perché nonostante non sia la bionda dei suoi sogni, comunque non è niente male. E, precisiamo, è un Prefetto. Vorrebbe evitare di finire la prima settimana dalla Preside incriminato di molestie sessuali. Tempo al tempo. « Io non conosco niente » fa spallucce, anche se non è propriamente tutta la verità. « Che ne dici di andare nella tua di parte preferita? Poi io giudico » indica l'uscita dai sotterranei con il braccio, aspettando di farla passare per prima.

    B_POLL
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

     

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    930

    Status
    Offline
    Abbassai gli occhi su quella stretta di mano fin troppo confidenziale, dissimulando una certa perplessità con un sorriso di circostanza, immobile e freddo. Tra tutte le tipologie di Serpeverde che potevo incontrare, probabilmente avevo beccato il più diffuso: il donnaiolo. Merlino, dammi la forza.
    "Vada per Cam, allora." mi limitai a dire, accondiscendente. Probabilmente non gli avrei parlato più per tutto il resto dell'anno, quindi un nome o un diminutivo non facevano di certo la differenza. E, in fondo, potevo anche capire il disagio di sentirsi chiamare con il proprio nome per intero. Sembrava sempre di sentirsi rimproverare da una madre super-arrabbiata.
    Non sembrava troppo attento a ciò che gli stavo dicendo, benché mi avesse detto di aver capito tutto. Sarebbe stato divertente definirlo, quel tutto, ma ero convinta fosse meglio soprassedere. Pur di non perdere tempo e non allungare i tempi ero disposta a tenere per me quel quesito, certamente non di importanza vitale.
    "La mia parte preferita, mh?" Curioso che avesse lasciato a me la scelta. Solitamente c'era sempre una parte che affascinava più delle altre, una che attirava la curiosità dei più. Spesso si trattava del reparto proibito della biblioteca, di cui tutti sembravano aver sentito parlare. In quei casi dovevo sempre ripetere la solita solfa, fare le solite velate minacce e fingere di non averci mai messo piede. Grossa bugia, ovviamente.
    "D'accordo, andiamo. Vedrai di che posto si tratta una volta che saremo là." Più che per fare la misteriosa, volli tenergli nascosta la nostra meta per stimolare la sua curiosità. E per divertirmi un pochetto. Chissà quali idee si sarebbe fatto, per poi arrivare in un posto come un altro. Il mio posto preferito, d'accordo. Ma pur sempre uno come un altro, per lui. C'era il fatto, però, che non era esattamente dietro l'angolo e prima c'erano da percorrere tutti i sotterranei. Avrei dovuto fare conversazione, non potevo scamparmela.
    "Intanto, dimmi... Come sono andati i primi giorni? Hogwarts può essere, uhm, caotica diciamo. Oh, e sappi che qualsiasi cosa accada diventa presto di dominio pubblico. Abbiamo persino un giornalino scolastico che si impegna costantemente a sputtanarci tutti." dissi, con il sorriso di chi ormai se n'è fatto una ragione. Ero giunta al punto di attendere il TLTT per capire quali nuove idiozie avrebbero avuto voce. Dopo il numero speciale su Dhaki c'era stato un silenzio stampa decisamente sospetto. Non che mi dispiacesse, naturalmente.
    "Attento a non finire in prima pagina." ironizzai, mentre uscivamo dall'oscurità dei sotterranei per inoltrarci nell'atrio principale. Non troppa gente in giro, l'apparente calma per i corridoi tipica del pomeriggio. Fuori il tempo era incerto: nuvoloni plumbei coprivano il sole, che dava indizio di sé con raggi deboli. Non sarebbe stato il caso di uscire dal castello, ma l'aveva voluto lui, in fondo. Ormai era fatta.
    "Siamo quasi arrivati." annunciai, prima di imboccare un sentiero che dal portone principale conduceva al Campo di Quidditch. Abbastanza prevedibile, ne ero consapevole. Ma solo per chi mi conoscesse abbastanza. E questo non era il caso di Cameron.
    "Ta-daan. Il campo di Quidditch di Hogwarts. Con gli spalti pieni è decisamente migliore, ma che vogliamo farci..." Mi strinsi nelle spalle, conducendolo al centro del campo. La vista dal basso era per me decisamente insolita. Raramente mi soffermavo a guardare da quella prospettiva, senza cavalcare un manico di scopa e stare a parecchi metri da terra.
    "Come te la cavi, con il Volo?" chiesi, con un involontario tono di sfida. Ops.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Welcome to the end of eras.

    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    554

    Status
    Anonymous
    Osservando con un sorriso calmo il viso perplesso della ragazza, Cameron ritrae subito la mano. Si sfila da quelle dita sottili con lentezza, in un gesto completamente naturale e ben ponderato; ha capito che la cosa potrebbe averla disturbata, e decide di conseguenza di evitare gesti o parole troppo invadenti. Ha l'aria diffidente, ma non può biasimarla; dopotutto lui è uno sconosciuto e insomma, non della specie migliore.
    Sbuffa un mugolio di ringraziamento quando la Prefetta acconsente a chiamarlo con il solito soprannome, lo fa sentire un po' meno estraneo in quel luogo dove tutti, appena lo vedono, lo identificano con quel nome troppo lungo ed incredibilmente mammesco. Cameron di qua, Cameron di là... Decisamente no.
    Annuisce con un luccichio negli occhi per confermarle che sì, a lui non interessa la famosa Stanza delle Necessità o la statua della strega orba; no, ciò che vuole vedere è proprio la sua parte preferita. Fatica ad inquadrare la personalità sfuggente della Grifondoro, e già da una prima occhiata lei gli ha fatto bene intendere che quell'incontro non è altro che un compito dettato dalla sua carica, un'attività puramente professionale, se possiamo dire così. Eppure ne è sinceramente incuriosito: vorrebbe davvero scorgere cosa si trova sotto l'espressione d'indifferenza che finora non ha ancora mollato il suo volto, e questa volta non ha scopi lascivi; li ha messi da parte, per il momento.
    E difatti, a conferma delle sue supposizioni, non gli dice nemmeno la loro meta. È enigmatica, e il Serpeverde non può che chiedersi dove diavolo stanno andando. Non sembra una tipa troppo boh, da smancerie zuccherose, quindi esclude tutti i punti del Castello che abbiano un qualcosa di romantico. Magari la Biblioteca, anzi, decisamente. Così impettita e per di più Prefetta non può che essere una secchiona con tanto di faccina sorridente a penna accanto al voto delle verifiche. « Se mi rapisci, urlo come uno gnomo con le chiappe in fiamme » bella metafora Cam. Come potevano darti sempre tre ai temi, lo sanno solo quei poracci.
    « Intanto, dimmi... Come sono andati i primi giorni? Hogwarts può essere, uhm, caotica diciamo. » dubita che sia davvero interessata alla sua vita scolastica ma apprezza lo stesso lo sforzo, anche se forse avrebbe dovuto dirlo alla sua faccia visto che non sembra proprio felice. « Ah, una meraviglia. Anche se all'inizio è stato difficile abituarsi alle puzze notturne degli altri sai » agita la mano in un gesto di noncuranza, benché in realtà ancora adesso si sveglia a causa di certi rumorini sospetti. « Oh, e sappi che qualsiasi cosa accada diventa presto di dominio pubblico. Abbiamo persino un giornalino scolastico che si impegna costantemente a sputtanarci tutti. » meraviglioso. Tre giorni e l'intera Scuola avrebbe saputo che Cameron non è altro che uno schifoso porcello senz'arte né parte. È un'informazione preziosa quella che gli ha appena dato, e sgranando gli occhi la ringrazia mentalmente per avergli rivelato l'esistenza di una probabile arma di devastazione collettiva. « Ah sì? Tipo il Settimanale delle Streghe in versione adolescenziale? » o... peggio? « Attento a non finire in prima pagina. » ride di gusto, divertito dall'idea che qualcuno possa dedicare del tempo fisico per scrivere cavolate sulla sua vita o sulle sue presunte avances. « Se scrivono su di me, può essere solo roba di qualità » asserisce facendo spallucce con un sorriso sornione. Ad un'altra persona avrebbe tirato la classica gomitatina maliziosa tra le costole, ma. Non era il caso.
    La segue a ruota, prima di spalancare gli occhi per la sorpresa. Occhi che si assottigliano immediatamente scettici, perché non è per niente convinto di ciò che sta guardando. « Ta-daan. Il campo di Quidditch di Hogwarts. Con gli spalti pieni è decisamente migliore, ma che vogliamo farci... » e la Biblioteca? I libri polverosi? Be', in fin dei conti è una Grifondoro e non una Corvonero, avrebbe dovuto pensarci due volte prima di azzardare ipotesi. « È... è » scioccante? Traumatizzante? Insospettabile? « impressionante, sì. Complimenti, sono piacevolmente stupito » le batterebbe il cinque ma... okay, sarà per la prossima volta. « Non ti facevo appassionata di Quidditch » mormora guardandosi attorno e sentendosi incredibilmente piccolo di fronte alla distesa di erba e sabbia. « Come te la cavi, con il Volo? » gli scappa un ghigno della durata di un mezzo secondo sentendo il tono di voce. Eccola là, una sfaccettatura della Prefetta che finalmente salta all'occhio: competitiva, eccome. Sono il Re delle scope tesoro, in tutti i sensi. « Mah, discretamente direi. Immagino che sia la tua materia preferita » altrimenti non saremmo qui.

    B_POLL
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

     

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    930

    Status
    Offline
    Sollevai un angolo delle labbra in un sorriso divertito che aveva solo una punta di disappunto. Era ovvio che non avessi cattive intenzioni, non con una persona che avevo conosciuto due minuti prima. Se fosse stato qualcun altro un pensierino ce l'avrei fatto, ma avevo la fortuna di non avere troppi nemici, all'interno di quelle mura. Sempre che si potessero definire tali. Nella maggior parte dei casi si trattava solo di persone con cui avevo abissali incompatibilità caratteriali, niente di più. Per il resto, ignorare si stava rivelando la tattica giusta.
    "Uh, quanta virilità." scherzai, abbastanza convinta di poter toccare un tasto delicato del suo ego. Sarebbe stato molto divertente vederlo urlacchiare come una creaturina innocente, ma purtroppo mi sarei dovuta privare di quello spettacolo. L'idea iniziale che mi ero fatta di Cameron a primo impatto non era esattamente lusinghiera - sintetizzabile in damerino viziato e spocchioso - ma il passare dei minuti mi suggeriva che per certi versi avevo sbagliato. In fin dei conti, infatti, non sembrava uno troppo restio alla socievolezza: stava facendo il simpatico senza essere molesto, il che era già un passo avanti. Non che mi interessassero le dinamiche che regnavano nella sua stanza in dormitorio. Mi sfuggì un'espressione perplessa.
    "Non voglio neanche immaginare." Probabilmente da quel punto di vista era un vantaggio essere in camera con sole ragazze. Con solo Alexis, a dire il vero. Le nostre compagne di stanza sembravano essersi dissolte nel nulla. Una cosa che succedeva spesso a Hogwarts; ormai ci avevo fatto il callo. Alcuni non sopravvivevano a lezioni, verifiche, studio... TLTT. Ah, già.
    "Peggio, direi. Immagina di prendere la persona più stupida e frivola che tu conosca e farle scrivere degli articoli. Quello che otterresti è comunque migliore del TLTT." Comunque nessun rancore, era chiaro. Non mi ero legata al dito tutte le varie simpatiche allusioni fatte sul mio conto, figuriamoci. Però, se non altro, avevo smesso di prenderle sul serio. Uno come Cameron avrebbe persino potuto essere galvanizzato da notizie su presunte conquiste o flirt, potevo dirmene quasi certa.
    "Non avevo dubbi." dissi ironica, ammiccando come se pensassi davvero a ciò che stavo dicendo. Solo in quel momento pensai a che idea si stesse facendo di me. Ero la classica Prefetta seriosa che passa la sua vita a studiare (sbagliato) o una che vorrebbe semplicemente essere altrove (giusto)? Attesi a darmi una risposta fino a vedere la sua reazione di fronte al mio tanto atteso posto preferito. Non se l'aspettava. Proprio no. Misi su un sorrisetto soddisfatto nel sentirlo confessare il suo stupore.
    "No?" domandai, facendo qualche passo per il campo. Non avevo scritto in faccia che il Quidditch era una delle mie passioni più grandi, perciò potevo comprendere la sorpresa del Serpeverde.
    "Tifosa dei Falcons e cercatrice dei Grifondoro. Più che appassionata, temo." ridacchiai dolcemente nell'ammettere quella sorta di fissa che avevo per il Quidditch. Era una cosa di famiglia, dopo tutto: mio padre, mia sorella, io. L'unica che sembrava salvarsi dalla febbre sportiva, in casa Lane, era mia madre. Il che era un bel problema durante le cene passate ad ascoltare le partite di campionato alla radio.
    "Be', considerato che non devo studiare per avere buoni voti direi di sì. Ma non diciamo alla Rei che dico queste cose, mh?" Non che non lo sapesse. Davo ormai per scontato che mi avesse dato quella spilla per responsabilizzarmi e arginare il mio carattere impetuoso. E ci era riuscita eccome.
    "La tua quale credi sarà? Pozioni?" Ah, i Serpeverde. Così dannatamente affascinati dagli intrugli magici. Sarebbe stato confortante se non mi avesse confermato quel luogo comune. Anche perché Pozioni rientrava tra i miei incubi didattici maggiori.
    "Andiamo, comunque. C'è un sacco di roba da vedere, ancora. Proposte?" Non indecenti?
     
    Top
    .
4 replies since 18/5/2019, 17:33   174 views
  Share  
.
Top