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sweet but a psycho.
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« Non guardarmi con quella faccia » "Quale faccia?" « Quella faccia. La vedo, non sono mica cieco » "..." « Stai zitto che non è questo il punto » Lo so cosa stai facendo, esserino subdolo di un Rudy. Vuoi farmi sentire in colpa, ecco cosa vuoi fare. Non lo vedete anche voi? Sì andiamo lo so che lo vedete. E sticazzi che è morto ed esiste soltanto nella mia testa. Se ne sta lì, con quella sua faccina supponente del cazzo, a giudicarmi. Oh sì lo so che lo stai facendo, ma io non ci casco, mi dispiace. Se ve lo state chiedendo, e non negatelo, altrimenti non stareste quì a farvi i cazzi miei -detto con amore, chiaramente- è dello scherzo fatto ad Astrid che stiamo parlando. Non capisco, davvero, cosa ci sia di male. Viviamo in una scuola di merda dove rischi di morire assiderato un giorno sì e l'altro pure (se sei un tipo fortunato, chiaramente), un modo per mandare avanti le giornate dopotutto bisogna pur trovarlo. E poi andiamo, non ho mica agito alla cieca. -Beh sì insomma è un modo di dire dai, non siate così poco originali con le battute. Tornando a noi, ho un occhio nero per quel coglione patentato di Hansen, e quando la sua manina leggiadra mi ha spaccato la faccia, l'ho sentita la voce di Astrid, da qualche parte. Non ci siamo mai stati granchè simpatici, quindi se due più due fa ventidue, è ovvio che sia stata lei a farmi uno scherzo, la matematica non è mica un'opinione. "Io non ne sono così sicuro.." « Non ne sono così sicuro gne gne gne » Cristo, oggi non lo reggo. Non esiste un tribunale in cui andare a cambiare gli spiriti che non tolleri più a possederti la testa? No eh? Magari dovrei istituirlo. Assieme a quello dei genitori s'intende. E dei fratelli rompicoglioni. A proposito, dove si sarà cacciato quel nano? Va beh, non divaghiamo. Il punto quì è che io non ho fatto nulla di male, e anche se l'avessi fatto, sono cieco, ed i disabili sono brave persone che hanno sempre ragione, si sa. E poi, se vogliamo proprio essere pignoli, non le ho mica fatto lanciare addosso chissà quale maledizione. Ho addirittura avuto l'accortezza di scegliere amore e non odio. Al massimo, se la magia del mio amichetto creepy dovesse funzionare, cosa potrebbe mai capitare? Una sbaciucchiata qua e là, magari dell'altro se Abasi mi vuole bene davvero, e poi fine. Non vedo dove sta il problema. "Beh no, a parte quello che, in qualsiasi paese civilizzato, chiamano stupro" « Oh fanculo » E che paroloni pesanti che abbiamo tirato fuori. No che non si tratta di questo, non voglio mica farmela. ..Beh sì, non sto sotto le lenzuola con una ragazza dai tempi in cui Odino aveva ancora due occhi ma sì dai andiamo, non era quello l'intento. E poi non sono nemmeno sicuro abbia funzionato davvero, magari chi lo sa, la bambolina di Abasi era guasta. Può capitare, materiale tarocco, stoffa cinese, e ti ritrovi ad aver lanciato un incantesimo amoroso sul vicino di casa sovrappeso e coi peli sulla schiena piuttosto che alla cassiera gnocca del supermercato. Quella che ti sconta sempre le merendine, e che per te vuole dire già che ti ama. Quindi, per tornare a noi, carissimo Rudy, e tutta la combriccola di stronzi morti male che oggi morireste male ancora di più se mammina non avesse già anticipato il lavoretto, non mi farete sentire in colpa. Eh no. Per nessuna ragione al mondo.[...] « Avete visto Astrid? Astrid Sorensen » "Nessun senso di colpa eh?" « SILENZIO » « ..Che problemi hai, Kare? » « Vuoi una lista in ordine alfabetico? » « Eh? » « Hai degli occhi bellissimi » « Ma se sei cieco » « Oh davvero? Ecco perchè è tutto buio, cazzo, ed io che pensavo fosse notte. Ahah, guarda un po' te che strana la vita! Allora l'avete vista? » « Sì okay ma calmati » « SONO CALMISSIM- ..sono calmissimo » Respiro a fondo, socchiudendo gli occhi. Non so esattamente chi diavolo mi trovo di fronte, ma a giudicare dalle voci, dovrebbero essere un ragazzo ed una ragazza. Magari sono pure fidanzati e ohhh, è così schifosamente romantico scegliere di bullizzare un disabile assieme. Io lo sposerei fossi in te, biondina che non so se sei effettivamente bionda ma ti immagino così. Sì, bionda e con le tette grosse. Che buongustaio che sei, Jeremy. O in qualsiasi modo ti chiami, non è rilevante insomma. "Ti stai distraendo" Oh sì giusto. « Dovrebbe esser fuori, sì, proseguendo dritto » Annuncia belle tette « Sempre dritto fin quando non ti trovi davanti alla quercia, quella secolare, sai?- Continua Jeremy -Poi giri a destra e credo che Astrid si trovi proprio lì » ..Mi stanno mandando dritto nel lago ghiacciato, eh? "Eh sì" Dio, ragazzi, un po' di originalità. Ma alla fine, ringraziati i miei fantastici amichetti con la predizione di sette gemelli in vista -che sono un veggente del cazzo lo sanno tutti, che imbroglio per la maggior parte delle volte sulle mie visioni opsie, forse no- la riesco a trovare, una povera ragazzina del terzo anno a cui faccio abbastanza pena da rispondere alla mia domanda. O forse semplicemente terrore, ma l'importante è il risultato. « Tranquille care, tranquille, non ci vedo! » Annuncio dunque, a nessuno in particolare, addentrandomi nel bagno delle ragazze. « Le vostre preziose grazie sono al sicuro dai miei vilissimi occhietti maschili » Minimizzo il tutto con un gesto della mano, prima di guardarmi attorno, in una questione d'abitudine, ma senza sortirne ovviamente alcun risultato. « Ohhhh Astrid! Ma che coincidenza vederti quì! » "Ti ricordi che sei cieco sì?" Silenzio. « Miiiii trovavo a passare di qua- "Nel bagno delle ragazze.." Ti faccio male Rudy. « Beh sì sai, nel bagno dei ragazzi è sempre tutto così..Virile. Guardarci il coso mentre facciamo pipì, lo scherzetto della saponetta, le schioppettate di asciugamano sul culo.. Uff!- Sbuffo, teatralmente affranto -Una noia mortale. Quì invece è tutto così...- Aiutami, com'è il bagno delle ragazze? "Profumato?" Un po' meno maniaco sessuale? "Ben arredato?" Un po' meno agente immobiliare? -..Caruccio. Ma sì insomma non parliamo di me! Allora, che facevi? » "Cosa si fa in un bagno?" Ti rinchiudo in un'urna per quanto è vero Thor. « Coooome stai? Ti senti strana per caso? » Borbotto, sperando non si sia accorta dei miei vari squittii e ringhi tutte le volte che Rudy apre bocca. « Gira una strana influenza ultimamente, macchie sulla pelle, vomito, innamoramenti strani..- Ah! Atomico vero? »
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Non era dell'umore adatto a sopportare nulla in quel periodo, la piccola Astrid, non piccola d'età quanto di corporatura, così minuta e dalla voce soffice, si portava letteralmente dietro un diavolo per capello, e proprio quelli, per chiunque la conoscesse almeno un pò, potevano dare il segnale di quanto fosse a dir poco corrucciata in quelle settimane. Vagava per i corridoi con la solita espressione serafica per quanto i suoi capelli virassero stranamente verso un tono di blu scurissimo al contrario del solito color miele, non faceva altro che tormentarsi gli svariati anelli che portava sulle dita sottili, facendoli roteare e tintinnare l'uno contro l'altro, il motivo del suo umore grigio? Ovviamente Niven, non c'era nient'altro che potesse renderla felice e nient'altro che potesse renderla così mortalmente triste forse era per quello che , infastidita dalle battute idiote di Fenirir, un'idiota con cui non si era mai scambiata neppure mezza parola, aveva chiesto ad Hans la cortesia di staccarglielo di dosso. Poteva pensarci lei stessa, ovviamente, dove non arrivava con la bacchetta arrivava piuttosto bene con le mani ma non voleva certo tirarsi dietro le tirate d'orecchie del preside e la presenza degli Hogwartsiani a scuola non poteva che renderla ancora più soggetta a punizioni, si era fatta furba, per una volta in vita sua, nonostante continuasse a dire, purtroppo, ogni cosa che le passasse per la testa, nonostante continuasse a ripetere fastidiosamente l'ultima parola di ogni frase uscisse dalle sue labbra carnose in quel fenomeno chiamato "ecolalia", un altro piccolo regalo della sindrome di Tourette, almeno gli scatti involontari dei muscoli, almeno quelli se li era evitati grazie ad un incanto che sua madre stessa aveva messo a punto.
Si era sentita improvvisamente strana quel giorno, ripensando a Fenrir infatti non aveva più sentito quel misto di disapprovazione e fastidio che usualmente percepiva, quanto più un desiderio reale e ossessivo di stargli vicino, non riusciva neppure a spiegarsene il motivo ma il suo cervello tentò di ricollegare il tutto a una vaga, vaghissima, somiglianza con Jude, era l'unica spiegazione possibile dopotutto, per questo si era diretta, alzandosi a metà lezione e uscendo dall'aula, verso il bagno delle ragazze, tentando di sciacquarsi la faccia dove raramente metteva del trucco e asciugandosi le mani sulla gonna a pieghe scura, tentando di riprendersi
« Ohhhh Astrid! Ma che coincidenza vederti quì! »
E come un incubo che ti perseguita e ti ticchetta nella testa di continuo con le sue nefaste predizioni, eccolo lì, Fernir in persona, nel bagno delle ragazze, Astrid usualmente gli avrebbe risposto male, malissimo eppure il suo cervello neppure riusciva a formulare qualcosa di cattivo verso la figura altrui
<< M- mi dispiace, hai sbagliato bagno, vuoi che ti accompagni?>> chiese invece sussurrando nuovamente quell'ultima parola, in quel difetto fastidioso, mentre i capelli si coloravano di nuovo di chiaro, ritornando al miele incomprensibilmente per lei che si rigirò una ciocca tra le dita quasi perplessa da quella reazione innaturale
« Miiiii trovavo a passare di qua- Beh sì sai, nel bagno dei ragazzi è sempre tutto così..Virile. Guardarci il coso mentre facciamo pipì, lo scherzetto della saponetta, le schioppettate di asciugamano sul culo.. Uff!-
Un sopracciglio si inarcò e se nella normalità Astrid avrebbe arricciato il piccolo naso in una smorfia disgustata e se ne sarebbe andata piantandolo lì, stavolta, istintivamente rise , trovando sinceramente divertente tutto quello che era appena uscito dalla bocca dell'altro
Una noia mortale. Quì invece è tutto così...Caruccio. Ma sì insomma non parliamo di me! Allora, che facevi? » "
<< Mi sciacquavo la faccia, mi sento strana, non lo so >> confessò stringendosi nelle spalle rifilando quella verità che non era in grado di non dire
Gira una strana influenza ultimamente, macchie sulla pelle, vomito, innamoramenti strani..- Ah! Atomico vero? »
Ridacchiò di nuovo, spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro e avanzando verso Fenrir, per poi, in un gesto naturale quanto incomprensibile, intrecciare le sue dita in quelle della mano altrui
<< Niente influenza ma magari usciamo dal bagno eh? E' caruccio come dici tu ma è pur sempre un bagno delle ragazze ed è meglio che nessuna chiami Hans >> confessò trascinandoselo letteralmente dietro fino al corridoio principale che li avrebbe portati nella Sala Grande .
Non lasciò le dita dell'altro neppure per un momento, preoccupata che, senza una guida, qualcuno ci fosse andato a sbattere addosso di proposito, a quanto sapeva non era esattamente il più amato a Durmstrang, tutt'altro, parecchi lo trovavano petulante, fastidioso come una pulce, anche lei lo trovava così fino al giorno prima ma ora sembrava risplendere di una luce diversa per i suoi occhi grandi e scuri
<< E tu come ti senti? Hai preso quella terribile influenza anche tu ?>> chiese visibilmente preoccupata
<< Rudy come sta?> continuò poi sorridendo per quanto l'altro non avrebbe mai potuto vedere la sua espressione
<< Ti ho sentito parlare con lui un paio di volte, per caso>> confessò alzando le spalle, per niente infastidita o preoccupata del fatto che l'altro parlasse apparentemente da solo, quella era una cosa che non l'aveva mai infastidita di lui, neppure prima di quel giorno, era fastidioso per altri miliardi di motivi che ora neppure riusciva a ricordare ma non di certo per quello
<< Mi dispiace per Hans, non so cosa mi sia preso l'altro giorno , ero solo molto incazzata ma non con te, non con te >> si giustificò svelta.
3) dollhouseprivata, astrid |
