If you hate me I'll marry you

Pvt bestiolina

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Ex Auror

    Group
    Creature Fantastiche
    Posts
    1,284

    Status
    Anonymous
    Anche i licantropi prima o poi muoiono e, se pure con qualche intoppo, anche lui riuscì a morire…quasi perfettamente.
    Incubi.
    Asfissia.

    CITAZIONE
    Non ti mando la foto, ti descrivo.
    Sulla riva, distesi sotto il sole, vedi,
    i bei bagnanti, e i pueri, e il cadavere
    poco discosto, soltanto dall’acqua lambito.
    Non fosse per i vestiti – per gli stracci –
    diremmo che è uno del gruppo, fra quelli
    ridenti, uno vivo. È un giorno di festa.
    […]
    Come vuoi che racconti dei mesi
    di quello straordinario inverno
    di gemme anche quassù, e sole
    fra i rami nel dicembre, quando il manto
    di neve ero io, la corteccia glabra
    lo scricchiolio del gelo nelle ossa – per quale
    voce straordinaria dirti l’inverno,
    quando l’inverno ero io?
    (Estratto da Terza lettera ad Antigone)

    Il primo respiro fu forte, rumoroso, affannato, doloroso.
    Il petto si sollevò interamente, gli occhi si spalancarono vitrei, indecisi sull’assumere un colore azzurro, un rosso incendiato o un ambra bestiale.
    Le labbra si aprirono, dalle gengive gli colava del sangue, sentiva che ci si sarebbe strozzato. Zanne, non denti appuntiti emersero dalla carne tenera strenuamente rosea, attaccata a quel brandello di vita che la maledizione del sangue aveva gelosamente preservato a dispetto dell’eternità dei morti.
    Soffocò.
    CITAZIONE
    Quando, come un coperchio, il cielo pesa greve
    Sull’anima gemente in preda a lunghi affanni,
    E in un unico cerchio stringendo l’orizzonte
    Riversa un giorno nero più triste delle notti;
    Quando la terra cambia in un’umida cella,
    Entro cui la Speranza va, come un pipistrello,
    Sbattendo la sua timida ala contro i muri
    E picchiando la testa sul fradicio soffitto;
    […]
    E lunghi funerali, senza tamburi o musica,
    Sfilano lentamente nel cuore; la Speranza,
    Vinta, piange, e l’Angoscia, dispotica ed atroce,
    Infilza sul mio cranio la sua bandiera nera…
    (Estratto da Spleen)

    Il petto s’alzò nuovamente in un suono orribile, una sorta di fischio gorgogliante che sputò il grumo rattrappito bloccato in trachea.
    Le pupille, lungi dal restringersi come quelle della madre, del nonno o di Helena cui odore tappezzava ogni cosa, s’erano espanse fino ad assorbire quasi interamente il posto dell’iride.
    Il cuore batteva.
    Tum-Tu-Tum
    Agonia.

    CITAZIONE
    Ondeggia, Oceano nella tua cupa
    e azzurra immensità
    A migliaia le navi ti percorrono invano;
    L’uomo traccia sulla terra i confini,
    apportatori di sventure,
    Ma il suo potere ha termine sulle coste,
    Sulla distesa marina
    I naufragi sono tutti opera tua,
    è l’uomo da te vinto,
    Simile ad una goccia di pioggia,
    S’inabissa con un gorgoglio lamentoso,
    Senza tomba, senza bara[…]
    (Estratto da Ondeggia, Oceano)

    Le palpebre si spalancarono e le pupille misero a fuoco.
    Chiodi, velluto, legno.
    Claustrofobia.

    Il coperchio venne divelto e si abbattè in terra; la Cosa emerse dalla bara strisciando sulle lastre di marmo lasciandosi dietro una scia di sangue, dolore ed umori.
    La Cosa andò verso la luce.


     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Maghi oscuri
    Posts
    435
    Location
    Lillè - Belgio

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    “Non asciugatevi, non asciugatevi
    Lacrime d'un amore che non muore!
    A quegli occhi che più non sanno piangere
    Il mondo appare vuoto e incolore.
    Non asciugatevi, non asciugatevi,
    Lacrime d'uno sfortunato amore!”[Goethe]

    Odile passò rapidamente la mancina sulla guancia pallida, togliendo ogni traccia di quella lacrima, che senza neppure se ne accorgesse, le aveva percorso rapida la strada dalle ciglia nere, dove un'altra ne era rimasta intrappolata, e il mento. Non c'era tempo di compiangere la spoglia di quello che era stato suo figlio, il centro del suo universo, non c'era tempo e quel cuore che batteva così forte e inusuale, che si fermava, cominciava nuovamente , i colpi di tosse che sembravano percorrere quel corpo che avrebbe dovuto essere fermo da qualche minuto ormai, la convinse a chiedere aiuto all'unico che avrebbe saputo spiegarle cosa stesse accadendo.
    La francese spalancò le porte della stanza, chiamando a gran voce suo padre che, di rimando, con una calma innaturale e a cui lei non riusciva a dare una spiegazione, salì le scale fermandosi sull'uscio e piegando appena la testa sul lato destro, ad osservare le spoglie del tedesco, sempre che si potessero canonicamente definire "spoglie"
    " Cosa c'è mia cara?"
    Odile strabuzzò appena gli occhi, restando qualche secondo di gesso, come è possibile che l'anziano non si rendesse conto che qualcosa era decisamente fuori dalla norma?
    << Non lo senti? Il suo cuore batte ancora Viktor>> precisò quasi inebetita, fissando gli occhi glaciali di suo padre passare rapidamente dal tedesco a lei
    " Si, lo sento, ovviamente e quindi?" chiese serafico mentre una Odile sempre più perplessa percorreva avanti e indietro il perimetro della stanza
    << E quindi? N-Non dovrebbe neppure respirare, figurarsi tossire!>> spiegò cercando di esser maggiormente chiara sul punto che proprio non le tornava eppure, anche con quell'aggiunta, Viktor non sembrò affatto stupito, solo in quel momento la testa di Odile fu attraversata da un lampo che le fece brillare gli occhi smeraldo
    << Tu lo sapevi?>> ed era chiaro a cosa si riferisse, possibile che l'anziano si fosse accorto dell'orrido scherzo che Fred le aveva giocato? Possibile che avesse calcolato anche quello? Possibile che entrambi fossero stati solo due misere pedine sulla scacchiera di Viktor?
    Il sorriso beato dell'anziano le diede risposta ancor prima che l'altro proferisse parole con il solito tono pacato e cadenzato
    " E' sempre stato furbo ma ha sempre avuto il pessimo, pessimo vizio di sottovalutare le capacità del suo vecchio nonno" sospirò prendendo posto sul letto accanto al corpo del tedesco, congiungendo le mani sul grembo crucciato
    " Ha una cera pessima " considerò per poi alzarsi nuovamente " Beh, sarà il caso di farlo riposare fin quando non sapremo con esattezza come diventerà"
    Odile avrebbe sgranato ulteriormente gli occhi se solo le fosse stato possibile senza rischiare che i bulbi oculari le esplodessero
    << Come diventerà? Vuoi dirmi che hai usato Fred come tuo personale esperimento di razza?>> e c'era rabbia, una rabbia cieca nelle sue parole a cui però non poteva dar sfogo, non fisicamente, sapeva di essere in netta minoranza già solo con Viktor, figurarsi se Helena si fosse messa in mezzo
    " Oh mia cara , non mi dirai che alla fine ti sei affezionata all'orfanello?" chiese quasi divertito da quella possibilità
    CITAZIONE
    Ho tanto, e il sentimento di lui divora tutto; ho tanto e senza di lui di tanto non mi resta niente.[Goethe]

    Odile non osò rispondere, non fiatò, rimanendo accanto a Fred per il tutto il tempo che le fu concesso, Helena la dovette tirare via dal petto altrui con la forza quando venne il momento.
    [....]
    Erano passate due notti e Odile le aveva passate entrambe nel salone di casa, arrovellandosi e sperando in cuor suo che il sangue di Fred non avesse annullato in qualche modo la vampirizzazione, temendo che fosse morto, morto per davvero e definitivamente, cosa avrebbe fatto se l'avesse perso? Probabilmente non le sarebbe rimasto nulla per cui vivere quell'eternità che ora le pareva spoglia, vuota e infinita.
    Un tonfo sordo.
    Un fruscio.
    La francese si rizzò in piedi, correndo verso le scale e lo vide mentre si trascinava sul marmo gelido del sotterraneo, dolorante, gli andò automaticamente incontro senza neppure chiedersi quanto fosse esattamente pericoloso avvicinarglisi in quello stato, era una nuova creatura , un ibrido che, specialmente lei, ancora non sapeva su quali leggi si sarebbe mosso, quelle di entrambe le razze? Solo di una?
    << Bestiolina >> sussurrò in automatico, cercando di andare a sostenerlo fino a portarlo nel salone
    CITAZIONE
    Amore non è Amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l’altro s’allontana
    (Sonetto 116)

     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Ex Auror

    Group
    Creature Fantastiche
    Posts
    1,284

    Status
    Anonymous
    Il mondo era strano, era…malato. La luce invece aveva qualcosa di puro e quell’essere ne era attratto come una falena.
    La Cosa si trascinò, s’aggrappò al pavimento con le unghie ed andò a fermarsi in un rantolo straziante solo quando il proprio volto venne baciato dalla lama di luce del sole nascente.
    La luce bruciava, divorava la carne ma tranquillizzava il suo animo e sedava…tutto il resto. Era bella la luce, quell’unico filo filtrante dagli spessi tendaggi, era bello anche il giardino di rose che copriva con il proprio odore quel tanfo vomitevole.
    Il tanfo vomitevole veniva dalla Cosa cui viso si carbonizzava a poco a poco restando immobile e beato godere del calore.

    La porta si aprì.
    << Bestiolina >>
    Le mani di Odile lo toccarono, sui palmi le rimase una sorta di melma viscosa, appiccicaticcia, fetida.
    La Cosa non si mosse.
    Odile cercò di alzarlo e nel farlo lo rigirò. La cassa toracica venne all’aria.
    Brandelli di indumenti si inserivano fra le ossa e sotto le ultime costole, le mani della vampira si strinsero direttamente sulla struttura senza incontrare pelle o muscolo e nella trazione ella potè sentire i propri polpastrelli affondare in una forma priva di carne, giù, fino ai polmoni incancreniti ma ancora funzionanti.
    La cassa toracica era vuota.
    Dentro di lei solo il continuo, veloce, ansante e malato martellare del cuore e quei due mantici cianotici.
    La Cosa gemette puntandole addosso il proprio sguardo, occhi dai quali il raggio di sole aveva mangiato le palpebre: erano bianchi. Completamente bianchi.

    Schiuse la bocca mostrandole l’emersione di zanne lunghe quanto il palmo di una mano. La bocca era rossa d’un vivo rosso sangue ed il sangue colava dagli angoli delle labbra divorati.
    Le ombre mutarono.
    La Cosa si contrasse.
    Odile la toccò.
    Un guizzo dell’ombra nera proiettata sul muro, un lampo che fece muovere lo spesso tendaggio.
    Ora il sangue colava anche da Odile, copioso, sublime…E la lingua della Cosa leccava le labbra divorate.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    Maghi oscuri
    Posts
    435
    Location
    Lillè - Belgio

    Status
    Offline
    "Le dieci cose che amo di più", aveva inventato quella lista solo per Odette e si sforzava di ripeterla, di farla ripetere anche a lei, ogni qualvolta restava vittima dei suoi attacchi d'ansia.
    Un dolore lancinante le colpì il cuore ormai fermo da anni, aveva desiderato e amato così tanto quell'essere che l'aveva soffocato, sporcato e ucciso, un dolore lancinante che aveva il sapore del sangue, del suo, che colava dal polso che si era incisa con i canini affilati.
    Uno.
    La sensazione dell'erba fresca sotto i piedi nudi.
    " Signorina Odile, per pietà, rimetta le scarpe e torni al ricevimento, se suo padre la troverà qui saranno guai anche per me"
    << Stupido ricevimento ... E va bene, va bene, ma lo faccio solo per te Corinne>>
    Due.
    Odette che pettinava i suoi capelli castani ogni sera.
    " Odi e se litigassimo? Se un giorno non mi volessi più con te? Se mi odiassi?"
    << Oh Odette, non dire stupidagini, sei mia sorella, ti porterò sempre con me e ti proteggerò da tutti. Te lo prometto>>
    Tre.
    L'amore.
    <questa cicatrice è orrenda>>

    " Ci metteremo dei fiorellini sopra, sei bella lo stesso"
    Quattro.
    Arrampicarsi, correre, inciampare.
    - Vieni giù di lì, ti romperai l'osso del collo-
    << Prometti che non parlerai mai più di farmi sposare quell'ingessato, pallone gonfiato e scendo dall'albero>>
    Cinque.
    La sensazione dei tasti lisci del pianoforte.
    "Da capo"
    << Ma ... Cosa ho sbagliato?>>
    " Da capo Miss Buchard"
    << D'accordo Signor Motpelier>>
    Sei.
    L'amicizia
    " Odile dovresti proprio trovarti un ragazzo"
    << Janine ma io ho già te, tu sei la compagna della mia anima>>
    Sette.
    Disubbidire.
    " Ti fa tanto male? Ti ha picchiata con la cinta vero?"
    << Odette non si può sempre subire, subire fa più male>>
    Otto.
    Viktor.
    << C- Che cosa mi è successo?>>
    " Vieni bambina mia, sei troppo delicata per vivere in questo mondo, gli umani non ti meritano"
    Nove.
    La magia.
    "Odile sono io, sono Odette, sono tua sorella!"
    << Avada Kedavra>>
    Dieci.
    Friederich.
    " Mamma perchè non vivo come gli altri? Perchè non posso essere come tutti?"
    << Bestiolina tu sei speciale e un giorno lo capirai e non ti piacerà più confonderti con tutti gli altri>>
    " Ti voglio bene Mamma"
    << Anche io bestiolina, anche io>>.

    Uno.Due.Tre.Quattro.Cinque.Sei.Sette.Otto.Nove.Dieci.

    Gli occhi diventati color rubino si posarono sull'essere che ora suggeva il sangue che scorreva copioso dal polso martorizzato e per quanto il dolore le facesse venire voglia di urlare, di togliersi di dosso quell'essere, rimase immobile, incapace di capire se ci fosse ancora un pò del suo Fred a risiedere in quel corpo assente.
    Lo lasciò nutrirsi per poi, con tutta la forza che possedeva, staccarselo di dosso, avrebbe dovuto trovare un modo per riportarlo indietro e se non l'avesse trovato avrebbe dovuto uccidere quella creatura sofferente e uccidere se stessa per non essersi resa conto prima di quanto dolore tutto questo avrebbe causato all'unico essere che amava.
    << Hai fame?>> chiese istintivamente come se avesse potuto nutrirlo nuovamente, non ce la faceva e il suo sangue era troppo debole ma , ovviamente, i due anziani si erano defilati non appena avevano realizzato quale abominio avessero fatto nascere. Gli occhi catturarono i dettagli del viso orrorifici, la mancanza delle palpebre, le labbra divorate, l'assenza di muscoli a coprire le ossa ma non arretrò neppure di un passo convinta che lì, da qualche parte, ci fosse ancora colui che aveva amato così tanto da uccidere.






    Edited by Odile - 22/8/2018, 19:26
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Ex Auror

    Group
    Creature Fantastiche
    Posts
    1,284

    Status
    Anonymous
    Sangue.
    Come le labbra ne assaggiarono poche gocce e la lingua vi passò sopra fu come se quell'essere avesse scoperto l'acqua dopo una camminata nel deserto durata per mesi.
    Avanzò con le braccia scheletriche, afferrò l'avambraccio della vampira con le dita cianotiche, vi affondò dentro le unghie spesse come artigli e avvicinò la bocca mutilata alla ferita.
    Il naso captò subito l'odore, le fauci si schiusero e Odile potè sentire la stretta lacerante delle zanne affondarle nella carne fino all'osso pima che l'essere capisse che non doveva strappare, ma solamente bere; la carne del vampiro infatti non è appetibile, ha un sapore amaro, disgustoso, ma il sangue, il sangue è come nettare.
    Prese a bere.
    Stille d'un osso quasi nero gli si riversarono in gola, finirono nello stomaco raggrinzito e di lì si mossero per le arterie e le poche vene rimaste. Odile non poteva venere nulla, perchè gli indumenti a brandelli ricoprivano ancora l'essere; ma sotto di questi il tessuto iniziò a lasciare il suo colore morto tornando vivo a poco a poco, nei bulbi oculari completamente bianchi ricomparve una pupilla, solo uno spillo, una cosa piccolissima nel mezzo di quel latte spento ed i tessuti divorati, ustionati, iniziarono a ricoprirsi di croste.

    Poi Odile si staccò a forza e quell'essere cercò nuovamente d'afferrarla abbrancando l'aria con gli artigli, allungandosi in uno slancio che non poteva vederlo in piedi.
    Ora puzzava meno, vagamente meno. Un rivolo rosso gli colava dall'angolo della bocca ed il respiro s'era fatto affannoso, mozzato come quello d'un bambino n corsa.
    << Hai fame?>>
    I due piccoli spilli si spostarono nel punto in cui Odile s'era ritratta.
    Non poteva vederla, poteva annusarla.
    Fame. Aveva mangiato se stesso per fame.


     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar


    Group
    Maghi oscuri
    Posts
    435
    Location
    Lillè - Belgio

    Status
    Offline
    Zanne, zanne affilate ma più spesse e visibilmente più lunghe delle proprie, le si serrarono sul polso ferito, le sentì perforare la carne arrivando fin quasi all'osso e per un attimo un fremito le passò la schiena con la paura che l'altro strappasse, eppure, forse con l'istinto di un puer cominciò a bere senza però tirarsi dietro la pelle candida ormai straziata.
    Odile lo osservò con un vago sorriso malinconico ad dipingerle il volto usualmente algido, con lo stesso sguardo con cui, quand'era bambino, lo osservava far colazione e mangiare quasi fino a scoppiare, come se non avesse mai mangiato prima in vita sua, ed ora si ritrovava a provare la stessa sensazione seppur, stavolta, fosse in parte vero che quella creatura non avesse mai mangiato prima di quel momento.
    Si allontanò, una distanza necessaria a farla riflettere sul da farsi perchè se c'era anche solo la minima possibilità di riprenderlo, di farlo star meglio di così, Odile avrebbe fatto di tutto per afferrarla, avesse dovuto anche uccidere mezza Francia per sfamarlo.
    * Quattro giorni dopo*
    Non aveva ucciso mezza Francia, non ancora ma stava andando pericolosamente vicina al dimezzare la popolazione di Lillè, era sempre stata cauta nel cacciare, ponderata, solo lo stretto necessario che le serviva a nutrirsi specialmente in una cittadina piccola come quella, Viktor glielo aveva insegnato, gli umani erano stupidi , sicuramente meno furbi di loro ma parlavano, tanto, troppo e l'essere ingordi poteva portare problemi. Parigi era tutt'altra storia, bastava cacciare in zone diverse, eppure era stata costretta a cacciare per Fred, ancora troppo debole e instabile, almeno due volte nella stessa notte, con l'unica preoccupazione di renderlo abbastanza stabile da poterlo portare via di lì, da potergli far affrontare un viaggio fino a Parigi, là, a quanto aveva sentito da vecchie leggende, viveva un essere eterno eppure "vivo", non vi aveva mai dato peso, aveva sempre creduto fossero stupidi racconti, eppure ora quello "stupido racconto" rappresentava l'unica speranza che avesse di sapere cosa avrebbe dovuto aspettarsi da Fred e avrebbe trovato qualcuno in grado di insegnargli a controllarsi per quanto stesse decisamente meglio del primo giorno in cui l'aveva visto mutato.
    << Ti prego sporca di meno>> soffiò stanca mentre per scendere le scale ed avere accesso al salone si trovava costretta a scavalcare brandelli di carne strappata dalle ossa e occhi cavati dalle orbite
    << Prima regola: pulizia, sempre, tracce uguale pericolo, capisci?>> chiese non sapendo neppure se l'altro la capisse, sembrava rifiutarsi di parlarle o forse non ne era in grado per ora, non era sicura della risposta ma tentava, imperterrita, di insegnarli ad essere come lei.



     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Ex Auror

    Group
    Creature Fantastiche
    Posts
    1,284

    Status
    Anonymous
    L'osso che aveva in mano era tutto ciò che restava dell'ultima vittima di Odile.
    Aveva fame, una fame quasi inestinguibile.
    Da quella notte nella quale aveva riaperto gli occhi e sollevato il coperchio della bara fra i dolori e l'orrore più atroce, aveva iniziato a nutrirsi.
    All'inizio non aveva potuto assumere cibo solido e le prime prede della vampira erano semplicemente state dissanguate poi, a mano a mano che lep arti più interne del suo corpo si ricostruivano, lui riusciva ad assimilare parti più consistenti.
    Adesso, a quattro giorni di distanza, il corpo si era completamente rigenerato. Gli occhi avevano riacquistato pupille ed iride d'un colore cangiante fra l'azzurro e l'ambra quasi perennemente tendente al rosso della fame, i tessuti avevano ripreso a coprire le ossa, gli organi erano tornati sani e vigorosi e la muscolatura stava gradualmente ricrescendo.
    La mente invece gli restava annebbiata.
    Bere, mangiare, riposare.
    Non c'era posto per altro eccetto forse per la ricerca spasmodica della presenza della Vampira. Da quando era sotto capace di rivederla non faceva altro che cercarla e nel cercarla la guardava con gli occhi del predatore e del cucciolo di vipera, così piccolo da avere il veleno più potente di quello della madre.
    << Ti prego sporca di meno>>
    Leccò l'osso per evitare che il midollo colasse in terra: avrebbe sporcato di meno.
    Le mani lerce andarono stampare il proprio palmo sulla tovaglia bianca in pizzo.
    << Prima regola: pulizia, sempre, tracce uguale pericolo, capisci?>>
    La Cosa sollevò il viso.
    Non c'era più traccia delle mutilazioni ed i lineamenti sembravano ringiovaniti di almeno tre anni.
    Attese poi, siccome Odile non disse più nulla, riprese a mangiare.

    **Sei Giorni dopo**


    Sulla nuova pelle stese con cura la vestaglia di seta attento a non far imbere l’orlo del sangue che gli colava sullo sterno.
    Avanti a sé, steso sul coperchio della bara rialzata, l’ultimo ospite Eterno di Odile aveva esaurito la sua ultima stilla cadendo nella stasi definita comunemente come ‘Torpore’.
    Odile si sarebbe svegliata a breve.
    La cosa spinse quel corpo verso la bocca nera della bara degli ospiti.
    La Carcassa Eterna si schiantò sul fondo.
    La cosa richiuse il coperchio ed uscì, era tutto pulito.


    Edited by Amok - 22/8/2018, 23:51
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar


    Group
    Maghi oscuri
    Posts
    435
    Location
    Lillè - Belgio

    Status
    Offline
    Si trovò a crescerlo di nuovo, come se il tempo non fosse mai passato, come se quella mutazione li avesse riportati a sedici anni prima, al bambino diseredato che si era trovata in casa malnutrito e visibilmente scosso. Ora aveva un Fred adulto quasi meno autonomo della bestiolina umana che era stato ma imparava in fretta, la capiva, e di questo ne fu certa quando, svegliandosi, non trovò la solita scia di ossa spolpate.
    Quale notizia migliore per una madre se non quella di avere un figlio perennemente attivo, ventiquattro ore su ventiquattro? Passo le dita sulla vestaglia chiara, scendendo fino al salone mentre un tonfo attutito richiamava la sua attenzione allarmandola
    << Fred>> sibilò stringendo i denti e correndo giù per le scale, se c'era una cosa che la mutazione del tedesco aveva centuplicato in forza era stata senza dubbio l'istinto di protezione che provava, se prima il solo fatto che Helena potesse toccarlo la infastidiva fin dentro le ossa, ora il solo pensiero che Helena e Viktor potessero anche solo tentare di prendersi quel piccolo prodigio, di prendere Fred, la scuoteva a tal punto che gli occhi smeraldo mutavano in rubino in un'istante. Si calmò unicamente quando vide l'altro salire le scale, composto
    << Pensavo ti avessero trovato>> sospirò sfiancata da quel pensiero fisso, cosa sarebbe successo se Viktor ed Helena fossero tornati? Certo, il padre le aveva chiesto notizie del tedesco in una breve lettera e lei, di tutta risposta, aveva mentito, dicendo che, purtroppo, era tragicamente trapassato non avendo retto la mutazione ma, sapeva, che prima o poi, l'anziano avrebbe voluto saggiare personalmente la morte del nipote e per quel giorno sarebbe stato bene che Fred avesse imparato a controllarsi
    << Sembri ... Stranamente vispo>> sussurrò sedendo composta sul divano mentre il whiskey riluceva nel bicchiere in cui lo aveva appena versato, erano un paio di giorni ormai che la creatura riusciva a cacciare sola e Odile ne era sollevata e tremendamente preoccupata nello stesso momento
    << C'è qualcosa che dovrei sapere?>> chiese osservandolo con attenzione sentendo un odore simile al suo ma che non era il suo, era dannatamente difficile concentrarsi
    << Un ospite è ancora qui?>> continuò inarcando un sopracciglio tentando di far articolare all'altro almeno qualche parola, sarebbe stata un'eternità noiosa senza il ronzio fastidioso della voce del tedesco, con quell'accento duro, a tampinarle le orecchie


    Edited by Odile - 23/8/2018, 01:05
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Ex Auror

    Group
    Creature Fantastiche
    Posts
    1,284

    Status
    Anonymous
    Attraversò il salotto infilando il fazzoletto di stoffa con cui aveva apena finito di ripulirsi, bello appallottolato nel posacenere.
    I passi della madre, di quella che aveva considerato madre fin quando non aveva deciso di ucciderlo a sangue freddo, si mossero veloci per le scale.
    La figura di Odile comparve riprendendo compostezza solo negli ultimi scalini quando il suo sguardo si posò unicamente sulla persona del tedesco avvolto nella sua abituale vestaglia in seta.
    << Pensavo ti avessero trovato>>
    Le regalò uno sguardo vivo, scintillante. Nella mutazione gli occhi avevano acquistato tre colori: l'azzurro faceva da sfondo, l'ambra lo riscaldava ed il rosso portava un pò delle fiamme dell'inferno.
    La osservò versarsi da bere. Lo fece in silenzio come aveva sempre fatto da quando era riuscito nuovamente a vedere. Non aveva dimenticato, era stato cosciente, ogni singolo istante di quella tortura che lei gli aveva regalato impacchettandola per sedici anni, era passata sotto il vaglio della sua mente e s'era sedimentata nei ricordi.
    Non l'aveva perdonata.
    << Sembri ... Stranamente vispo>>
    Ed ella si sedette mentre lui riprendeva il passo diretto verso le scale. Aveva mangiato, era uscito, aveva visto il sole, aveva fatto l'amore ed Odile in tutto ciò cosa aveva fatto? Era rimasta chiusa in una bara, proprio come quel suo ospite che dalla bara non sarebbe più uscito da solo.
    << C'è qualcosa che dovrei sapere?>>
    Oh, i vampiri erano il suo piatto preferito, al sangue, magari con una punta di invecchiato. Si leccò le labbra: prima o poi avrebbe assaggiato, divorato anche lei ricambiandole il favore.
    << Un ospite è ancora qui?>>
    Scosse la testa iniziando a salire le scale.

    **Notte, le 3**

    S'agitava nel letto serrando le lenzuola, i suoi sogni erano tutti agitati ed ogni volta si destava in un bagno di sudore.

    CITAZIONE
    -Nessie! Nerissa dove sei? Nerissa!-
    Friedrich urlava per le strade della Londra babbana. Indosso aveva delle ciabatte azzurre e dei pantaloni appartenenti ad un pigiama blu.
    -NERISSA!-
    Si era destato nel cuore della notte steso sul divano avanti ad una tv che rinviava immagini di pubblicità di materassi in offerta. Nerissa non era in casa, era sparita.

     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar


    Group
    Maghi oscuri
    Posts
    435
    Location
    Lillè - Belgio

    Status
    Offline

    Lo osservò come si osserva qualcosa che si ama ma di cui si ha terribilmente paura, perchè quello che amiamo ha sempre il potere di distruggerci nel profondo, in un modo tutto diverso dalle altre cose, dalle altre persone. Lo osservò, puntò gli occhi smeraldo in quelli ambrati dell'altro, erano cambiati con la mutazione eppure per lei restavano sempre gli stessi occhi che l'avevano guardata con timore la prima volta , l'aveva tradito, l'aveva consapevolmente tradito in un gesto egoistico dettato dal volerlo solo per lei, dettato dal non volerlo condividere con nessun altro e quella era stata l'unica via possibile per realizzare il suo volere, l'aveva tradito e sapeva con certezza che quel tradimento le sarebbe costato caro prima o poi. L'osservò e capì quanto Fred stesse solo ed unicamente mettendo a fuoco un piano, rafforzando le sue energie, una volta fatto avrebbe attaccato e lei, già lo sapeva, come sapeva l'epilogo di qualsiasi cosa molto prima che avvenisse, avrebbe perso. Chiuse gli occhi per un secondo come a volersi godere quel tempo di apparente pace, come a voler scacciare quelle visioni che la tormentavano da sempre dalla sua testa. Visioni, maledette, era tutta colpa loro se aveva preso quella scelta.
    Lo vide allontanarsi, senza neppure rivolgerle la parola, algido come di consueto, lo guardò fin quando la sagoma altrui non sparì al piano di sopra, sospirò stringendosi nelle spalle, facendo luccicare l'acolico nel bicchiere
    << Non possiamo costringere le persone ad amarci a quanto sembra>> soffiò fissando il ritratto di sua sorella.

    CITAZIONE
    Ero uscita a fare la spesa. Qualcosa di normale, finalmente. Come una normale famiglia, finalmente. Normale, solamente una normalità banale: fare la spesa, cucinare qualcosa che non sembrasse una poltiglia informe ed insapore e poi commentare annoiata i documentari o i film scadenti con papà. Volevo solo questo: una routine banale, come ogni persona della mia età.
    Le buste della spesa erano ricolme di schifezze, ringraziavo il cielo ogni giorno per il mio metabolismo, mangiavo così tanta cioccolata che sarei dovuta essere una pallina rotolante, ed invece ero tutt'altro: una scopa di saggina.
    Un dolore improvviso, acuto, inaspettato, mi colpì la cassa toracica, così forte che le buste mi caddero dalle mani e le dita andarono a serrarsi sul fianco destro
    << C-Che cazzo succede ora>> soffiai tra i denti mentre le costole sembravano volersi spaccare, forare la pelle, le mani andarono a comprimerle, quasi come a tenerle in sede ma a poco servì dato che qualche secondo dopo le articolazioni stesse cominciarono a darmi dolori lancinanti.
    La normalità. Avrei voluto un pò di normalità anche per me ma pareva proprio che mia madre non smettesse di tormentarmi neppure ora.
    Le gengive si spaccarono, riempiendo la bocca di quel sapore ferroso che solo il sangue sà avere, un sapore disgustoso che mi fece venire la nausea se non ci avesse già pensato il dolore che mi percorse la schiena costringendomi a piegarmi sulle ginocchia. Tentai di calcolare mentalmente quanto lontana da casa fossi ma il cervello non riusciva a concentrarsi su niente che non fossero i brividi che percorrevano ogni arto arrivandomi al cervello come martellate pronte a spaccare il cranio
    << Papà>> soffiai , avrei voluto gridare, avrei voluto chiedere aiuto ma la realtà è che non riuscivo a fare niente e scricchiolii sinistri cominciarono a spaccare ogni osso, a ricomporlo.
    La normalità non era per la mia famiglia. Per quelli come noi non c'era mai pace.


     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Ex Auror

    Group
    Creature Fantastiche
    Posts
    1,284

    Status
    Anonymous

    Si mosse nel sonno.
    Incubi.
    Da quando si era rifiutato di morire ritrovandosi in quella vita spezzata, le sue notti si erano popolate da incubi.
    A dire il vero non tutti i suoi sogni erano incubi, qualcuno aveva note dolci come una casa, dei figli, degli animali da compagnia, una buona lasagna...ma per la maggior parte no, si trattava di eventi così vividi e realistici da richiedergli una doccia e mezzo litro d'acqua al risveglio.
    S'agitò mugugnando un lamento incomprensibile.

    CITAZIONE
    L'aveva trovata. Essere animagus aveva i sui pregi anche per un licantropo.
    Intanto un animagus per quanto grande aveva fattezze plausibili per un babbano. Seconda cosa: un animagus manteneva una coscienza umana.
    Seguiva Nessie da discretamente lontano. L'aveva riconosciuta per quel suo odore particolare ma inizialmente non aveva potuto credere ai suoi occhi.
    Si era dovuto ricredere.
    Quel lupetto nero, sperduto, scheletrico e affamato, era Nessie.
    Tentò un primo approccio dimezzando le distanze, la coda ritta, i peli sulla groppa leggermente verticali...
    Si trovavano nel parco a poca distanza dal laghetto, erano sati fortunati che a quell'ora nessuno avesse notato la muta della ragazza...chissà come era avvenuta, come era potuto succedere!? Nerissa non gli aveva mai parlato di licantropia nella sua famiglia e poi la ragazza aveva ormai passato la ventina!
    Come fosse che fosse andata aveva rintracciato i esti della spesa, una discreta scia di sangue e poi quella sperduta e dolorante sagoma nera che odorava ancora di pizza, di patatine e del profumo rubato ad Eva.

     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    It's the feeling of betrayal, that I just can't seem to shake

    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    1,844
    Location
    Göteborg-Svezia

    Status
    Anonymous
    LXs5p4H Leggende, voci unicamente volte a screditare il nome di mia madre, della sua famiglia, a questo avevo sempre ricollegato tutto quello che avevo sentito riguardo ad una strana maledizione che pareva gravare su tutti i discendenti di Ake Sjöberg, ed avevo passato diciannove anni esatti in quella convinzione eppure il quel momento capii quanto tutte quelle voci non fossero altro che la pura e semplice verità. La maledizione c'era e aveva colpito anche me.
    La mandibola si slogò in uno scrocchio terribile di ossa rotte, mentre il fiato diveniva sempre più affanato e il solo tenere gli occhi aperti faticoso e in qualche minuto del corpo snello e glabbro che mi ero sempre ritrovata, fui rinchiusa in una forma nuova, di cui, della precendente, rimanevano perfettamente riconoscibili solo gli occhi, di un azzurro scintillante.
    Non avevo più neppure la minima coscienza di ciò che stesse capitando ne, tantomeno, di cosa facessi esattamente. Il muso, da cui gocciolava ancora copiosamente del sangue dovuto alle gengive ormai spaccate, andò a cercare l'odore del cibo, sbrindellando tra le zanne le buste della spesa.
    Fame.
    Non riuscivo a pensare ad altro che non fosse la fame, e il dolore che le articolazioni rimandavano ancora al cervello, le orecchie si rizzarono sentendo un rumore, un qualcosa avvicinarsi e gli occhi trovarono un animale simile eppure diverso, decisamente più piccolo in stazza. L'odore che arrivò al tartufo suonava familiare, qualcosa di conosciuto eppure non riuscivo a riconnetterlo a nulla nella mia mente e istintivamente i peli si andarono a rizzare e le zampe si mossero indietro, a fuggire da un pericolo
    .


     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Ex Auror

    Group
    Creature Fantastiche
    Posts
    1,284

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    La mutazione da umano alla forma ferale di licantropo è molto più che dolorosa. Sembra di morire per poi rinascere letteralmente ogni volta che il corpo si sloga, si annichilisce, viene annientato e si ricompone nella forma nuova. Mutare partendo dalla forma animagus è molto, molto meno traumatico ma presuppone una cosa che Fred non ha ancora totalmente: Il controllo.
    Il lupetto avanti a sé vide quel muso proteso farsi improvvisamente più grande, il pelo schiarirsi ed allungarsi di un centimetro buono infoltendosi, l’intero corpo acquistare in peso stazza e muscolatura fino a raggiungere una grandezza più che considerevole anche per un licantropo.

    S’avvicinò al lupetto indietreggiante, raggiunse una distanza di circa un paio di metri e lì, fremendo di tartufo per l’odore che Nessie gli rimandava in quella forma di femmina piccola ma matura per la riproduzione, poggiò il ventre in terra abbassandosi così ad una altezza che ella potesse fronteggiare senza sforzo, il collo ritto, le piccole orecchie tese, il pero rizzato su groppa base della coda.
    Le inviò un ululato mozzato raspando il terreno con gli artigli anteriori.

    Friedrich non s'agitava più nel letto, s'era calmato e al piano di sotto ad Odile non giungevano più i suoi lamenti sommessi.
    Era notte, le quattro di notte.
    Glielo faceva a posta.
    Da quando aveva capito di poter vivere alla luce del giorno faceva in modo di dormire quando lei invece vegliava.


     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar


    Group
    Maghi oscuri
    Posts
    435
    Location
    Lillè - Belgio

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Non capivo affatto cosa stesse accadendo, quello che avevo percepito come un pericolo pareva ingrandirsi e cambiare e diventare un pericolo ancora più grande, si avvicinò ed io indietreggiai di nuovo, anche se una parte, un qualcosa di quell'odore che l'altro emanava, mi rimandava a qualcosa di familiare.
    Un richiamo, lanciò un richiamo e non seppi trattenermi dal rispondere, un ululato gracile e fioco uscì dalle corde vocali ancora incerte.
    Le zampe si mossero veloce e le zanne andarono a serrarsi su un'orecchio dell'altro, senza alcuna forza, tirandolo appena per poi corrergli intorno e tornare di fronte ai suoi occhi.

    Fred aveva avuto un sonno agitato, come lo aveva avuto ogni notte da quel giorno, si era rifiutato di parlarne e Odile si era ripromessa di non chiedere ulteriori spiegazioni, si ritrovò a pensare che la scelta che aveva compiuto unicamente per tenerlo con sè alla fine non aveva fatto altro che allontanarlo, tanto che, lo sapeva con certezza, il tedesco prendeva sonno durante le sue ore di veglia, in modo da non doverla incontrare se non per pochi minuti. La francese salì le scale fermandosi sulla porta e osservandolo ancora nel letto, incerta se parlare o lasciarlo riposare ancora
    << Pensi di parlarmi prima o poi?>> chiese incerta, arricciando una ciocca di capelli castani sull'indice



     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Ex Auror

    Group
    Creature Fantastiche
    Posts
    1,284

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    L'ululato che la piccola femmina gli inviò dimostrava tutta la sua gracilità ed insicurezza, eppure lo stupì perchè, sicura dell'agilità che le conferiva la sua piccola stazza, avanzò velocemente allungando i denti su una delle sue piccole orecchie pelose.
    Il morsetto fu indolore ma lui, non abituato a queste manifestazioni, schizzò all'impiedi.
    La cucciola prese allora a zompettargli attorno fino a tornargli davanti.
    La folta coda frustava l'aria indecisa, poi capì ed in uno scatto s'abbassò sulle zampe anteriori sbattendo i polpastrelli sul terreno morbido, la coda che adesso si moveva veloce e le fauci aperte che cercarono d'afferrare piano i garretti più vicini di lei.

    Piccoli scatti sotto le lenzuola, contrazioni involontarie guidate dal sogno.
    << Pensi di parlarmi prima o poi?>>
    La voce di Odile gli giunse lontana, troppo lontana.
    Continuò a dormire, a sognare ma quella frase non passò inosservata alla sua coscienza.
    Riprese ad agitarsi, il volto si contrasse in una smorfia dolorosa.


    CITAZIONE
    Passato:
    Catene, sangue, sete.
    Una cantina, sapore orrendo fra le labbra, una gamba martoriata.
    Era la quarta mutazione in una notte e l'uomo lo guardava soddisfatto comodamente seduto su di uno sgabello ad un paio di metri da lui. Aveva lunghi capelli biondi ed occhi chiarissimi.

     
    Top
    .
34 replies since 15/8/2018, 14:32   455 views
  Share  
.
Top