Niente è come sembra
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Nome: Azzurra. E’ l’unico nome che ho. Un nome impegnativo e difficile da portare
Cognome: Martinengo. Cognome altrettanto impegnativo ed importante.
Data di nascita: 3 settembre 1995, ho 24 anni.
Stato di sangue: Mezzosangue. Mia madre è una strega e mio padre un babbano
Luogo di origine: Venezia. Sono italiana di nascita e inglese d’adozione
Scuola frequentata e casata: Hogwarts, Grifondoro
Materie amate: Storia della Magia. Amo conoscere il passato, le gesta di chi ci ha preceduto, gli errori commessi, le imprese discutibili o eroiche di chi è vissuto prima di noi. Amo astronomia. Leggere le stelle mi affascina. Amo le creature magiche, le trovo più interessanti degli umani, meno false e meno infide nella loro naturale spontaneità. Amo anche trasfigurazione: cambiare gli oggetti a seconda del mio bisogno forse dice qualcosa anche sul mio carattere.
Materie odiate: Rune. Decisamente. Mal sopportato di perder tempo a decifrare segni che possono dare origine ad interpretazioni personali per, cui, errate. Provo assoluta indifferenza verso Divinazione per lo stesso motivo. Pozioni non mi piace. Non sono mai stata brava, se mi riuscivano era solo per puro caso. Non mi piace e nonostante non abbia mai voluto approfondire l’argomento ho scoperto di essere una discreta legilimens o, forse, sono solo una buona osservatrice.
Lavoro e competenze magiche: In realtà non avrei nessun bisogno di lavorare. La mia famiglia è più che agiata ed io sono l’unica erede di patrimonio importante. Non so stare senza far nulla per cui ho scelto di fare ciò che più mi piace: scrivo. Non mi reputo una scrittrice, lo faccio a livello di hobby, per diletto e per tenermi impegnata ma i miei lavori hanno un discreto seguito di pubblico e la critica più volte li ha apprezzati. Pubblico articoli su riviste e a seconda di chi le commissiona chiedo un compenso carissimo o nessun compenso; dipende dal tenore dell’articolo e dall’interesse che mi suscita. Per le mie ricerche mi avvalgo delle mie competenze magiche, attingo dalla Storia per quel che riguarda articoli da pubblicare su riviste specializzate nel settore e mi avvalgo della mia competenza e delle mie doti per relazionare sull’attualità. Nel tempo libero mi diletto a trovare soggetti o situazioni degni di essere raccontati. Per stirpe ed origine sono una combattente, la mia famiglia è sopravvissuta grazie a queste caratteristiche che ho ereditato e in caso di scontro fisico preferisco attaccare, anche di sorpresa, piuttosto che difendermi.
Segni particolari: nessuno visibile ad occhio nudo
Occhi: neri come la pece attaccata al fondo di un calderone bruciato
Capelli: Scuri, di media lunghezza
Cosa amo: Oltre a scrivere amo la musica. Uno dei miei primi incanti, avevo poco più di tre anni, è stato quello di far suonare un carillon senza toccarlo. Amo alcuni e ben specifici generi della cinematografia babbana. Amo il cibo italiano, sono stata educata ad apprezzare il buon gusto della gastronomia del Paese di mio padre. Amo la vita, il sole, la pioggia e la natura in tutte le sue espressioni. Amo rispettare me stessa ma non sempre porto rispetto verso gli altri. Mi piace fare progetti, anche e soprattutto quelli che so che non porterò a termine. Per quello che riguarda le persone amo e sono attratta più dalle differenze che dalla affinità, le trovo più stimolanti. Quel che amo più di tutto è poter essere libera di scegliere.
Cosa odio: Ho una vera avversione per le apparenze e l’ostentazione. Detesto la calura estiva, l’afa e tutto ciò che mi impedisce di respirare a pieni polmoni. Odio dover chiedere, mi fa sentire fuori luogo e mi imbarazza. Odio le regole di una società che ne impone fin troppe; scritte o verbali che siano mi vanno strette. Odio la cucina orientale, le americanate mi piacciono solo nei film e poco anche in quelli. Detesto anche piangere e piangermi addosso. In pubblico non lo faccio mai e anche in privato è sempre stato un mio limite quello di riuscire a risolvere un problema con le lacrime. A livello sociale non amo frequentare gente che imponga la propria volontà, i prepotenti per intenderci. Mi tengo a debita distanza dai tuttologi e da chi si sofferma alle apparenze senza prendersi l’impegno di guardare oltre quel che sembra.
Bacchetta: 10 pollici, semirigida. Legno di Ontano. Mentre la maggior parte dei legni cercano affinità col carattere del proprietario l’ontano fa eccezione, è attratto da una natura opposta alla sua o comunque di tipo diverso. Collocata con successo la bacchetta di ontano è una meravigliosa compagna, la più adatta agli incanti non verbali e quindi destinata a streghe e maghi di livello superiore.
Nucleo di piuma di fenice. Ha un potenziale magico molto più vasto rispetto agli altri ma è anche più difficile domare una bacchetta con questa anima. E’ selettiva verso il proprietario, indipendente. Conquistare la sua lealtà è un’impresa tutt’altro che semplice.
Carattere: Azzurra è una ragazza molto indipendente. Appare aperta e perfino spregiudicata a chi non la conosce a fondo e cioè a quasi tutti. Il suo esprimersi non sempre corrisponde al suo pensare. Preferisce l’approccio cameratesco a qualcosa di confidenziale e questo fa si che per lei sia facile fare conoscenza ma poi, quando si tratta di approfondire, preferisce non andare oltre risultando perfino scontrosa se viene sollecitata più di quel che non vuole. Ha un’animo sensibile che nasconde dietro una facciata che cambia a seconda delle situazioni che si trova a dover affrontare. Sa adattarsi pur di proteggersi.
Storia: E’ nata a Venezia il 3 settembre 1995. Sua madre è una strega inglese, di Manchester, suo padre un ricco e nobile veneziano. Ha vissuto in Italia fino ad undici anni quando la lettera per Hogwarts arrivò a porre fine alla sua tranquilla e agiata infanzia. Il cappello per lei scelse la prestigiosa casata dei Grifondoro, la stessa di sua madre. Trascorse l’adolescenza fra le mura del castello e le visite ai genitori dai quali tornava per le vacanze. Durante le feste natalizie dell’ultimo anno di scuola Azzurra, come sempre, tornò a casa e la sua famiglie diede in suo onore una grande festa. Come è tradizione, spesso, a Venezia, le feste vengono fatte in maschera e quella non fece eccezione. Dopo le cena, con molti invitati non tutti conosciuti da Azzurra, ci fu un ballo e la ragazza venne invitata da un’aitante cavaliere. Era un’ottimo ballerino e ad Azzurra piaceva ballare. In una pausa dell’orchestra il giovane invitò la ragazza a fare una passeggiata nel parco della grande villa dei Martinengo. Azzurra non conosceva l’amore ma si sentiva attratta dal ragazzo che aveva modi cortesi e che la corteggiava. Ancora oggi si chiede come sia potuto succedere ma i due ragazzi, forse esaltati dall’atmosfera e dall’ambiente cominciarono a scambiarsi effusioni sempre più audaci che durarono tutta la notte. Complice il buio Azzurra intravvide solo i tratti del suo volto e non conobbe mai il suo nome. Tornò ad Hogwarst e si accorse di essere rimasta incinta. Trascorse la gravidanza senza più fare ritorno a casa. La vergogna per l’accaduto le impedì di confidarsi con la famiglia conscia che ne avrebbero fatto uno scandalo accusandola di aver infangato il loro nome. Finita la scuola rimase a Londra fino al parto. Mise al mondo un maschietto che diede in adozione. Non era pronta per fare la madre, si sentiva troppo giovane e sola per poter crescere un bambino senza il padre e lei non sapeva chi era il padre di suo figlio. Pensò che il tempo l’avrebbe aiutata a dimenticare ma non fu così. Comunicò alla famiglia la sua intenzione di stabilirsi a Londra e cercò di tenersi impegnata con la scrittura, unica cosa che le dava piacere e sollievo. Invano cercò notizie del suo bambino e della famiglia che lo aveva adottato ma, a tutt’oggi, ancora ignora la sua sorte.
Pv: Gal Gadot
Edited by Azzurra- - 12/2/2019, 15:52
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