io vi dichiaro morto e moglie

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  1. Dimix;
     
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    Una noia mortale. Il turno di notte in ospedale, per evitare che fosse motivo di screzio tra il personale era stato dato a rotazione e diversamente dal quel che immaginate no non si può dormire e no, non è meglio se non arriva nessuno. Sono quattro ore che sto chiacchierando con le infermiere e pure la più bella dopo 4 ore diventa noiosa. Il topic della serata è relativo a quanto siamo infami noi maschi ma io difendo la Categoria spiegando che non siamo noi stronzi ma loro cieche, cioè ma non vedi che sono stronzo? Perché devi salvarmi per forza dunque?
    Comunque, tutto il casino è stato interrotto da una emergenza dei sanitari, sembra infatti che abbiano aggredito un uomo. E sparato. Sparato cosa dai. Il tutto è reso chiaramente più difficile dal blackout magico e ad intermittenza, al punto che oltre pozioni rimpolpanti e incanti semplici, dittamo non possiamo fare. L’aggressione è stata comunque particolarmente brutta e di sorpresa dato che riconosco l’uomo come il padre di Ivan, insomma il marito di Anna.
    Quando esco fuori dalla stanza dell’uomo c’è una bruna con cui farei volentieri un giro a San Valentino che ha Ivan con sé è l’auror di riferimento con il quale scambio informazioni e notizie, dicendo anche che conosco quell’uomo e farò chiamare io stesso la donna.
    Le parole furono più o meno “Ti conviene venire in ospedale ma mantieni la calma, sei l’unica parente stretta di Desmond Reed? Perché qui c’è lui” aggiungo vago “e tuo figlio”.

    Era venuta in reparto come una furia, le condizioni di Desmond erano stabili, non aveva ripreso del tutto coscienza e memoria, ma si era svegliato e l'auror stava provando, così come lentamente gli avevo consigliato di cercare di cavare un ragno dal buco. Lei come un fulmine era già davanti al bancone, pronta a fare a pezzi l'infermiera, tremendamente velenosa e mordace. Adorabile.









     
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    Anna non si stava divertendo a Durmstrang, dopo il blackout col preside e il restante corpo docenti aveva dovuto mettersi all'opera per mantenere ben salde le protezioni del castello ed evitare che le creature più ostiche, come i draghi, sfondassero le barriere.
    Il messaggio di Dimistri le era arrivato come un pugno in pieno petto, e aveva dovuto quasi supplicare il Preside perchè le desse la possibilità di subentrare in quella che era una lampante emergenza familiare.
    Si era persino dimenticata di aver detto al Mago che era la moglie di Reed, ecco perchè quando arrivò in ospedale si ritrovò a litigare con la tipa che non ne voleva sapere di farla passare.
    -C'è mio figlio di là, ha capito?- cercava di mantenere la calma ma con una faccia di schiaffi come quella che aveva davanti le risultava difficile e male.
    -Parentela dice? MIO FIGLIO HA CAPITO? Si sturi quelle cazzo di orecchie per tutti i draghi!-
    Sbattè con il palmo sul bancone e quando le spiegò chiaramente che si riferiva a Desmond disse nuovamente la prima cosa che le venne in mente - ovvio che è mio marito, perchè diavolo crede mi abbiano chiamata?- solo allora, dopo che le aveva ispezionato l'anulare nudo, la donna parve mostrare un momento di cedimento.
    Lo stesso momento che Anna utilizzò per voltarsi e incontrare lo sguardo di Dimitri che avanzava verso di lei.
    -Si fotta- le disse staccandosi e raggiungendolo - allora? Dove sta mio figlio? E come sta Desmond?
    Un'altra domanda in merito al grado di parentela e ti prendo a pugni davanti a tutti-
     
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  3. Dimix;
     
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    "Vuoi un sedativo?" non sembra in vena di polemiche, nè di scherzi, comprensibile, se si pensa che l'emergenza è ormai già rientrata da un po' e le acque si sono calmate piuttosto lentamente, ma dall'aggressione e la giunta in ospedale, molto è andato a posto, solo che lei non lo sa.
    E' chiaramente ancora sconvolta, non sa nemmeno cosa sia accaduto e la mia chiamata non è stata particolarmente di aiuto.
    "Sono di qua" vorrei già non sembrare tragico, e tento un approccio generico "La vicina di casa l'ha trovato in casa vostra, l'hanno aggredito in casa, è stato trovato svenuto e non sarebbe una tragedia se non fosse che il black out a singhiozzi magico sta rendendo un po' complicata la cosa" avrebbero tranquillamente funzionato le pozioni, l'ossofast avrebbe fatto il suo dovere, ma riguardo gli incanti di sutura e quelli di rimozione di corpi estranei, al terzo tentativo fallito, abbiamo tentato un'altra strada, per niente facile ed assolutamente dolorosa.
    "L'ha tenuto una sua vicina di casa, ora sta dormendo sono con un auror, questione burocratica, dovresti riconoscere prima lui" giro verso destra imboccando il corridoio del personale che porta direttamente ai ricoverati del pronto soccorso. Non sono passate più di quattro ore, si è svegliato ma non è ancora del tutto in sé, per evitare che avesse dolori troppo forti da sveglio totalmente, l'abbiamo imbottito di sedativi e per quanto sia vigile non è del tutto lucido.
    "C'è qualche errore?" il vetro che ci separa, mostra il marito, sdraiato e coperto, le spalle leggermente sollevate, il colorito spento e le labbra di un non più preoccupante colore violaceo. Non guarda nella nostra direzione, sta riposando.
    "Calmati, è tutto ok adesso" le sorrido, mi dico che per vedere il marito là dentro è pure troppo tranquilla, vuole vedere suo figlio, mi pare piuttosto chiaro.




     
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    -Vuoi una cinquina?- chiese nel medesimo tono canzonatorio sebbene in quel momento voleva solo capire cosa diavolo stesse succedendo, suo figlio stava bene? Possibile che nessuno le sapesse o volesse dire chiaramente qualcosa?
    Lo seguì senza proferire altre parole che sarebbero potute risultare persino velenose, preferì tacere e ascoltare la versione dei fatti nota a Dimitri.
    La vicina di casa doveva essere Ginny, o Ginevra, insomma Tudor, Desmond era svenuto e Ivan? Visto che non diceva nulla in merito, tranne che stava con la vicina, sancì che doveva aver accusato il colpo solo Desmond, che suo figlio stava bene, che non gli era successo niente.
    -Errore?- chiese guardando Desmond da oltre il vetro che li separava dalla camera - è lui, che errore ci dovrebbe essere?- era vivo, tanto bastava.
    Fece un bel respiro e sollevò lo sguardo su Dimitri - che c'è?- chiese sententosi sotto esame.
    -Sono calma, ma la prossima volta vedi di essere più chiaro. Mi hai fatto venire un colpo-
    Diede le spalle al vetro e si afflosciò sulla sedia - per un attimo ho pensato fossero tutti morti, maledetto a te e alla tua superficialità- tirò in dietro i capelli e mosse lo sguardo verso sinistra, poi verso destra la dove intravide Hans, il padre di Kaji.
    -Bè se non posso entrare da Desmond tanto vale che vada a fare due chiacchiere con lui- indicò l'auror - Grazie comunque per avermi avvisata-
     
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  5. Dimix;
     
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    " E che ne so? Magari lo vuoi disconoscere" ok battutaccia, ma era chiaro insomma, magari aveva un gemello che non conoscevamo in ospedale, magari gli somigliava un sacco, insomma, ci era venuta con una faccia letteralmente mischiata, obiettivamente che ne so non possa non essere lui davvero?
    Si lascia andare all'indietro e scivola fino a toccare una sedia.
    "Beh mica ti ho detto corri perchè forse schiatta eh? Ho detto vaghissimo incidente, pensa che in genere nemmeno si potrebbe dir nulla a riguardo, una volta ho sentito un collega dire -sa deve venire qui suo nonno è stato ricoverato d'urgenza" faccio un vocione intento ad imitare quel cretino di Huriel, quello del centro pozioni del laboratorio che saltuariamente ci copre la notte in reparto, fingo di attaccare una cornetta inesistente e aggiungo "Il nonno era già morto solo che non aveva il coraggio di dirlo" e faccio spallucce, contro certe storie sono stato fin troppo delicato no?
    "Me la riempi questa cartella su di lui? Ci ho provato a chiederlo al diretto interessato, ma mi ha risposto -si- alla domanda sei incinta? Quindi credo che anche i cinquantanni che ha dichiarato non siano esatti" le passo la cartellina e stento a trattenere un sorriso in realtà, è una domanda di prassi che a quelli pochi lucidi, insieme ad altre tipo "Ce l'ha piccolo è vero?" insomma, il pronto soccorso, quando sono fuori pericoloso onestamente è parecchio divertente, molto più di pediatria.
    "Ha pure detto che sua moglie era morta, quindi fossi in te lo compilerei personalmente" le dico incurvando la schiena all'indietro in un gesto stanco, mentre sbadiglio malamente, vero è che il turno di notte ti fa guadagnare bei soldini ma il sonno chi me lo renderà mai?
    "E devi prenderti il bambino e riempire i moduli che credo abbia l'auror" chiedo "Perchè non vieni a stare da me stasera? Magari quel tizio di cui non ricorda nulla torna" o magari no. Magari son serio, magari no.






     
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    Era stanca e dopo la prima botta di adrenalina dovuta all'ansia e alla paura si sentiva a pezzi, voleva solo afflosciarsi sul divano di casa sua, coccolarsi Ivan e poi dormire insieme nell'enorme letto della sua camera da letto.
    Lo guardò di sfuggita pensando che per essere tardi parlava un sacco, la cartella però glie l'avrebbe riempita, almeno avrebbe fatto qualcosa di utile.
    -Ha 37 anni- rispose sfregandosi una mano sull'occhio.
    Non rispose quando gli disse che per lui sua moglie era morta, visto che comunque era vero, prese una penna e iniziò a scrivere.
    -Okay, okay, farò tutto quanto sia necessario, non c'è bisogno di farmi esplodere il cervello- non c'era niente di più odioso di un uomo che la bombardava di cose da fare e glie le diceva pure a raffica, o per lo meno lei odiava sentirsi dire cosa fare o non fare.
    -Ho una casa- rispose distratta senza pensare alle effettive parole che aveva detto, ovvero che la invitava a passare la notte a casa sua.
    Quando anche i neuroni captarono il senso della frase si fermò e sollevò lo sguardo - non verrò a dormire da te, per un numero infinito di motivi non da meno il fatto che non vorresti veramente avere un bambino di un anno e mezzo in casa, fidati- mise un punto e gli consegnò i documenti - inoltre abbiamo una seconda casa- mentì - si trova vicino al ministero quindi è più sicura, andremo lì e infine ..- si mise in piedi proprio davanti a lui - sarebbe una tortura vedermi in baby doll e non potermi toccare, non credi?-
     
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5 replies since 14/2/2018, 20:11   80 views
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