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.Mi piace esaminare gli altri e non solo perchè mi pone in una naturale posizione di superiorità. Mi piace farlo perchè significa che il mondo sta cominciando ad aprire gli occhi e l'idea di avere a che fare con persone che possono comprendere a fondo la mia dedizione, mi entusiasma. Sono cosciente che nessuno sarà mai al mio stesso livello, lo capisco ma lo accetto. Dopotutto non possiamo essere tutti dei.
Aspetto sull'uscio della mia nuova casa. Ricordo ancora la faccia di Preud quando gliel'ho sottratta. Sono felice di avere avuto la possibilità di godere di quell'espressione, prima di appropriarmi di Azkaban. Mi spiace tuttavia dover fare ammenda per i suoi errori. I lavori qui sono ancora in corso e riportarla alla sua forma originaria sembra essere diventato un lavoro più difficile di quanto immaginato. “Oh, finalmente una quota rosa.” E' la venuta della mia ospite a ridestarmi dai miei pensieri. La saluto con un grosso sorriso, avvicinandomi a lei per porgerle il braccio. “Sei una perfettina, so tutto io oppure no? Perchè sai, in un ambiente come questo abbiamo bisogno di persone mentalmente aperte.” Annuisco, indicandole la strada da intraprendere. I corridoi freddi e lugubri lasciano ben intendere quanto poco saggio sia addentrarsi in un luogo simile senza un'abile guida come me. “Che ne dici di metterci subito alla prova?” Le chiedo, fermandomi dinanzi ad una cella vuota ed aspettando che faccia il suo ingresso. Con un cenno veloce della bacchetta, delle catene compaiono sui suoi polsi. “Spero non ti mettano a disagio le catene.” Oh beh, in realtà spero lo facciano. Ho bisogno di vederla sotto pressione mentre la metto alla prova. Ed è in questo momento che le mie fedeli guardie lasciano entrare in questa cella un prigioniero assetato di sangue. È alto quasi due metri ed è grosso è forzuto. Sembra non farsi scrupoli verso l'altro sesso ed infatti, senza indugiare, colpisce la donna con un pugno. “Prova a metterlo ko, ochei?” Non ho mai detto che sarebbe stato facile.SPOILER (clicca per visualizzare)No powerplay
Agisci rispettando l'indole del tuo personaggio.
Hai a disposizione la bacchetta ma sei limitata dalle catene.
Scadenza: 10 febbraio.
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Änouk.
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Avevano ragione quando sentii dire che una volta assaporato il lato oscuro non si sarebbe più potuti tornare indietro. E' buffo come tutto cominciò e per una stupida e malata tradizione familiare. Ma se non fosse stato per quello dopotutto non sarei qui, dinanzi a questo aitante giovanotto che trasuda malvagità da tutti i poli. Sono un'incosciente? E' probabile, ma se il lato buono di me non ha esordito il successo desiderato, perchè non tentare con l'altra faccia della moneta? Ciò che ho provato nell'uccidere mio padre probabilmente non si può descrivere, come non avrei mai pensato in altri tempi di arrivare a tanto. Ma quello che più mi premeva era l'aver lasciato in sospeso la vita di mio fratello, fin troppo a spasso per i miei gusti. Volevo punirlo per tutto e senza sconti, ma presto mi resi conto che da sola non ce l'avrei fatta, non completamente almeno, quando si dice che la fortuna viene una sola volta. Ma questa volta la fortuna volevo crearmela da me, e solo LUI, avrebbe potuto accompagnarmi in questo percorso. Come riuscii ad intercettarlo? Non sono costretta a raccontarvelo. Salutandomi, come si conviene gli restituisco il saluto afferrandogli velutatamente il braccio. "Il piacere è tutto mio!" Incamminandoci non posso certo godere di una passeggiata lungo il Tamigi sebbene il luogo risulti altrettanto umido, eppure non sento di temerlo, neppur vedendolo avvolto dalle tenebre più nere. Tutto potrebbe lasciar pensare all'influenza "positiva" di colui che mi sta accanto eppure no: non voglio fare troppo la spavalda, ma la cosa mi risulta del tutto indifferente, per ora. Ascoltando le sue parole, mi sfugge un sorriso. "Presumo di si, non che la cosa mi dispiaccia! Ci avrei scommesso riguardo le tue preferenze nell'ambito caratteriale: sono certa che scoprirai non esserne da meno!" E ciò che mi aspettavo, motivo dell'incontro, finalmente mi viene chiesto sostandoci in prossimità di una lercia cella. "Carina" Un pensiero sarcastico naturalmente ma forse è in una di queste che avrei voluto vedere volentieri qualcuno di mia conoscenza, esattamente alla mia merce, come presto sarei stata per Roeim. "Cominciavo a dubitare affrontassimo anche la fase di The e pasticcini!" La porta della cella in questione risulta aperta e consultando rapidamente il suo sguardo capisco dover fare il mio ingresso al suo interno, pertanto abbandono la presa dal suo arto e mi addentro guardandomi intorno: letteralmente un buco, probabilmente 2 metri x 2. Alle sue parole reagisco con un sorriso feroce. "Catene? Mi piacerebbe dire di no" "Se dicessi di si ti farei piacere?" Velatamente sarcastica, mi lascio incatenare senza opporre alcuna resistenza, odendo dei rumori in lontananza ancora incomprensibili. Cosa mi sarei dovuta aspettare? Torture? Considerando il tipo è possibile. Rimango palesemente sorpresa quando nella cella con la sottoscritta viene fatto entrare un... come si potrebbe definire un'essere così? Una cosa enorme rispetto le mie fattezze fisiche certo. Automaticamente sgrano gli occhi e senza avere il tempo di aprire bocca se non quello di udire le parole altrui, vengo colpita da un destro degno di un pugile. Dolore! Già, sapevo che non sarebbe satto facile. Metterlo in KO? Fortuna che dispongo della bacchetta altrimenti dubito avrei vinto ad uno scrontro fisico, almeno con lui."Oh si sembra facile, grazie!" Mi imbroncio son serietà verso la Cosa impugnando la bacchetta sfilata con poca difficoltà dalla fodera presente all'interno della giacca e puntandola quanto possibile in direzione di essa. Pensa pensa! "Incarceramus!" L'ideale sarebbe stato impossibilitarlo nei movimenti e solo in un secondo momento procedere con attacchi offensivi. Se l'incanto sarebbe andato a buon fine, il bestione si sarebbe intrappolato con una serie di funi, corde e catene: forte quanto mai tecnicamente avrebbero dovuto omettere parte delle sue cattive intenzioni sul mio bel faccino. Però si, devo ammettere di cominciare ad avvertire qualche leggero tremolo scendere giù lungo la linea del mio corpo. Tento di muovermi appena in cerca di una posizione più comoda mantenendo l'arma puntata sull'essere prima di pensare e compiere un secondo incanto, cercando di immaginare la faccia del mio amato fratello al posto di quel colosso, unica e valida motivazione sufficiente a spingermi a reagire, oltre all'istinto di sopravvivenza! "Forcibipus" In un caso o nell'altro, se con tale incanto fossi riuscita a centrarlo come sperato, quel coso avrebbe potuto provare la sensazione d'essere stritolato con lo stesso effetto di una mega pinza, un'effetto che a seconda dell'intensità può quindi spezzare rami, magari ossa, schiacciare una noce a distanza e troppi esempi ci sarebbero ancora. Ma non sono necessari. Mi sarebbe bastato vederlo piegarsi contro la sua volontà dinanzi alla sottoscritta, in preda alla sofferenza fisica senza porvi rimedio, impossibilitato da qualsiasi reazione muscolare poichè possibilmente incatenato a dovere. Solo allora avrei potuto tirare un sospiro di sollievo, meditando a come metterlo KO definitivamente.. -
.“Oh beh... sì.” Ammicco verso di lei. Si beh, mi piace conoscere le debolezze altrui ed ancora più entusiasmante è scoprirle man mano per poi rigirarle a discapito dei malcapitati. È il mio gioco preferito ma non lo attuerò stavolta. Ora siamo qui per lavoro ed il lavoro è importante. Essenziale.
Osservo le mosse che danno inizio a questo combattimento. Sinceramente mi aspettavo di meglio ma capisco che essere gettata così nel bel mezzo di una lotta con un grosso armadio a quattro ante, può risultare destabilizzante. Ed è per questo che trattengo qualsiasi giudizio fino alla fine.
Lei però mi piace e non intendo fisicamente, non solo.
Sembra nascondere qualcosa sotto il suo portamento. La finta maschera da donna perfetta è il mezzo più adeguato da usare in un luogo come questo ed è per questo motivo che sono intenzionato a non farmela scappare. Magari avrà solo bisogno di un po' di allenamento per diventare una brava mangiamorte, oltre che un'ottima femme fatale.
“Daaaaai, più cattiva!” Saltello sul posto, mentre l'uomo ringhia. Non può fare altrimenti. È stato imperiato dal sottoscritto ed è praticamente la mia bambola. O super bambolone, che dir si voglia.
“Può strapparti la testa con una mano! Vuoi che distrugga quel tuo bel corpicino?” Aggiungo, nel tentativo di motivarla a dare il peggio di sé, mentre ordino all'uomo di contrattaccare. L'altro, che non se lo lascia ripetere, carica verso la sua nemica, e dopo averla bloccata con violenza contro la parete, sebbene sia legato come un salame, prova a mordere la pelle dell'altra. “Fagli vedere di cosa sei capace.”SPOILER (clicca per visualizzare)Scadenza: 18/02. -
Änouk.
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E' curiosa la spontaneità nella situazione con la quale Roeim osa ammiccare, tuttavia non mi disturba affatto anzi, a modo mio me ne compiaccio ricambiandolo con un sorriso obliquo. E' lampante si tratti di un tipo estremamente sadico e calcolatore, quest'ultimo uno dei tratti non di poco conto che riesce a suscitare particolare interesse nei suoi confronti, ma senza alcuna malizia. Sarà anche un bel tipo certo, ma attualmente non riesco a vederlo in altro modo se non come Mentore? Si credo sia la parola giusta! Malgrado la scarsa presenza luminosa nel posto, riesco perfettamente a sentirmi addosso lo sguardo esaminatore di Roeim, eccitarsi per lo scontro dall'altro lato della cella alla faccia mia che mi ritrovo a dover fronteggiare la Cosa prima che quest'ultima possa volermi ridurre in poltiglia? Posso mai permetterglielo? No. Non è questo che voglio, tutta questa strada per niente? Giammai! L'uomo ringhia, Roeim alza una insolita tifoseria che lo vede scomporsi appena sul posto suscitandomi una debole risata tra me, mentre riesco a cogliere quel suo tentativo di "incoraggiamento" chiamiamolo così, nell'aizzarmi contro la sua bestia umana. Alle sue precisazioni non cedo: certo non che mi scivolino completamente via ma non voglio dare l'idea di una perdente senza averci nemmeno provato. Allora rivolgo la mia attenzione verso la bestia, osservandolo mentre carica la sua mossa con tutto il peso del suo corpo, per poi ritrovarmi letteralmente scaraventata con la faccia contro il muro. Pesa fottutamente a tal punto di immaginare il dolore che le mie ossa provocherebbero alla possibile rottura. "EH no: non ti hanno mai detto che le donne vanno trattate con i guanti!?" STrano vero? Eppure riesco tranquillamente a non lasciarmi sopraffare dalla paura, dall'impossibilità di reagire azzardando una battuta sarcastica a tutto questo. I nostri corpi premono l'uno contro l'altro e sebbene fisicamente sia in netto svantaggio, cerco in ogni modo di non rendergli troppo semplice il tutto, facendo a mia volta leva verso la parte opposta della cosa. Fin'ora i miei incantesimi sono stati capaci di rallentarlo e basta, motivo che mi spinge ad optare a qualcosa di veramente più doloroso. "Va bene, come vuoi tu."Sebbene parzialmente immobilizzata, riesco a non perdere la presa sulla bacchetta effettuando un discreto movimento del polso verso le mie spalle nel tentativo di puntare al mio aggressore, pronunciando flebilmente uno degli incanti probabilmente più bastardi a precedere quelli veramente mortali. "Sectumsempra!" L'estremità della mia arma si illumina emanando una scia di luce dai toni rossastri: se l'incanto avesse colpito con successo il mio rivale, esso si sarebbe ritrovato con varie parti del corpo lacerate poichè codesta maledizione è in grado di provocare diverse emorragie e copiose perdite di sangue. Mi ha sempre dato gusto questa tecnica, una delle quali rende cosciente il proprio nemico di incombere in una prossima morte se le ferite non si riemarginano con il solo uso del dittamo e del Vulnera Sanentur. Letteralmente mi godo quel momento lasciando volare la mia immaginazione capace di farmi vedere quel disgraziato di fratello al posto del bestione. La cosa sarebbe presto caduta in una progressiva agonia che l'avrebbe letteralmente messo KO fino ad un'eventuale intervento in suo favore. Il sangue avrebbe iniziato a colare lungo il corpo, formando una discreta pozza ai suoi piedi sulla quale presto si sarebbe accasciato e solo allora mi sarei sentita libera: libera di muovermi, di voltarmi con disprezzo e guardarlo dall'alto verso il basso puntando nuovamente la mia arma dritta sulla sua faccia, azzardando addirittura a poggiare una gamba flesso sul suo corpo lercio e muscoloso al fine di calciarlo con sdegno. Si alzano dei lamenti e incuriosita dal giudizio di Roeim, mi volto appena in sua direzione portando lo sguardo oltre le sbarre in cerca di un suo consulto. "Una sola parola e probabilmente potremmo porre fine alle sue sofferenze." Ma è quello che vuole realmente?. -
.Assaporo con gusto ogni step di questa lotta.
Sebbene i pronostici non dessero la ragazza come vincitrice, non sono realmente stupito di vederla avere la meglio. Sembra essere portata per questo ruolo. Sembra essere una tosta, una che non molla e questo ovviamente mi piace. Sebbene il mio unico giudizio personale non possa dare o meno una risposta a questo colloquio, può star certa che la sorpresa e l'interesse che ha suscitato in me, saranno riportati di pari passo ai piani alti. Una buona impressione apporta sempre un buon punteggio.
Batto le mani esaltato, saltando sul posto nel vedere il prigioniero perdente ed agonizzante.
“Oh no no! Lascialo sanguinare!” Le dico, avvicinandomi al corpo per vederlo morire. È esaltante. Lo è per me. So che però non tutti sono capaci di capire il mio modo di vedere il mondo. “E' uno spettacolo meraviglioso, non credi?” Volto il capo verso di lei, prima di distogliere completamente l'attenzione da quel che ho dinanzi prima di dedicarmi ad altro.
“Azkaban è un posto meraviglioso.” Allargo le braccia, roteando su me stessa, prima di invitarla a proseguire e a lasciarci alle spalle questa cella.
Passeggiamo tra i corridoi costeggiato di sbarre oltre cui, prigionieri disperati, richiamano la nostra attenzione.
“Perchè ambisci a questo ruolo?” Le chiedo, guardandola con un sopracciglio inarcato. “Scusa, domanda di routine a cui spero non risponderai come una candidata di Miss Witch 2018!”SPOILER (clicca per visualizzare)Scadenza 6 marzo!.
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