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 I see where this is going. Downhill. And quickly, too Si era assolutamente e completamente dimenticato che anche Rebecca avesse fatto parte di quella ridicola casata, possibile che il suo cervello avesse cancellato quel dettaglio, era già abbastanza dover vivere sapendo di aver avuto una sorella Grifondoro, adesso accettare che anche la sua erede ne avesse fatto parte era troppo.
'Sì, beh, anche il cappello sbaglia a volte.' Essere un cappello magico parlante non lo rendeva perfetto! E poi a lui erano sempre sembrate un po' tutte stronzate le caratteristiche su cui venivano smistati, come l'oroscopo, roba che valeva per tutti, personalmente trovava la sua suddivisione migliore. Serpeverde: i fighi, Grifondoro: quelli scemi, Corvonero: quelli insopportabili, Tassorosso: quelli che boh.
'Anche tu sei una piccola serpe dentro, fidati.' E non stava nemmeno cercando di scherzare sul suo esserlo a causa dell'antipatia generale che tirava fuori ogni volta che apriva la bocca.
La squadrò dalla testa ai piedi, valutando ancora tutta quella faccenda, dai, era assurdo, se lei era una Grifondoro allora anche lui avrebbe dovuto finirci tra quelli. Rebecca non brillava certo per coraggio, o per il suo grande cuore d'oro, e non era nemmeno abbastanza stupida, doveva esserci stato un errore.
'Fai bene, le relazioni sono sopravvalutate.' Rispose in automatico, parole standard che ricordava di aver pronunciato centinaia di volte prima di incontrare Odile.
Forse avrebbe dovuto cambiare idea, ma in tutta onestà? Lo pensava ancora. La sua relazione con la francese era una fortunata eccezione, non aveva improvvisamente rivoltato tutte le sue convinzioni stare con lei, il loro rapporto era escluso da quei ragionamenti, ma quelli di tutto gli altri no.
'E poi hai-' Oddio quanti anni aveva!? 'venti-e-qualcosa anni, che te ne fai? Sei giovane. Ci si sistema solo se trovi qualcuno che ti sopporta, ti vuole nonostante sappia quanto fai schifo dentro, e che ti fa pressioni per rendere la cosa seria.' Si fermò, guardando il vuoto pensieroso, prima di prendere nuovamente la parola. 'O se trovi qualcuno di davvero bello che tu vuoi togliere definitivamente dalla piazza.' Con Odile era stato un insieme di tutte quelle cose.
Si sentiva un esperto ormai, poter dare quel genere di consigli con cognizione di causa gli faceva venire voglia di tenere interi seminari su come catturare per la vita la persona dei propri sogni, e sul come sapere se quella persona è quella giusta.
Se Odile avesse saputo che aveva riscritto a piacimento tutto in quel modo, per far sembrare fosse stato lui ad accalappiarla, gli avrebbe staccato i canini.
Così come probabilmente, ora che ci pensava, l'avrebbe fatto anche a sapere che andava in giro a fare la telecronaca delle loro avventure erotiche, oops?
'... Pffh, ne sarebbe lusingata.' Mormorò, sulla difensiva.
Sì, lusingata, come no.
Avrebbe dovuto esserlo però, eh, aveva solo recensioni positive su di lei. Lui sarebbe stato felice se Odile fosse andata in giro a vantarsi di che gran scopata fosse.
Sopratutto ai suoi orribili famigliar- rabbrividì a sentir le parole che uscirono dalla bocca della ragazzina che aveva di fronte, papà James!? Nonno James!!!?
No, no, no.
No.
'Mettiamo le cose in chiaro, quella è tutta roba di Odile, sei tu la mia unica figlia, e l'unica da cui acceterò un nipote. Gli altri suoi parenti non esistono per quel che mi riguarda.' Gli sfuggì un basso ringhio, evvabbé, tutto normale, si poteva dire provasse un pochino di odio nei loro confronti.
Accettare che alla francese importasse di loro era un conto, ma non avrebbe mai accettato di considerare il figlio orribile come qualcosa di suo, stessa cosa per la banda di disadattati che quello stupido cane aveva adottato e per quello in dirittura d'arrivo.
Trovò l'ostilità di Rebecca all'idea di avere una prole di gran sollievo, non era interessata alle relazioni, non le piacevano i bambini, se fosse stato fortunato sarebbe diventata una zitella gattara e l'avrebbe invitato a vedere le nuove cucciolate di gattini che decideva di crescere. Figo. Sì, dai, ci sperava in quel futuro.
Sempre che ci arrivasse a quell'ipotetico futuro, visto che Rebecca sembrava ben intenzionata ad ucciderlo per una seconda volta a colpi di tenerezza.
'Ah, allora ce l'hai almeno una caratteristica Grifondoresca.' Commentò così il tentativo - fallito ma carino. - di fusa di parte di lei, nascondendo un sorriso contro i suoi capelli quando gli buttò le braccia al collo, passandole un braccio attorno alla vita.
Era strano.
Sia tutto quell'affetto fisico da parte di lei, sia il fatto che a lui facesse piacere, un'altra persona a quel punto si sarebbe già ritrovata i suoi denti piantati nel collo, con tutto quel calore vivo contro e il poter sentire il battito di lei attraverso la sua cassa toracica. Senza contare il suo profumo, Rebecca sembrava sempre essere appena rotolata fuori dal peggiore bar di Caracas, non aveva alcun diritto ad avere un odore così buono, era inebriant- uhm, doveva decisamente smetterla di pensarci prima di finire con l'iniziare a chiedersi se avesse anche un buon sapore.
Invece era riuscita a salvarsi da sola, infilandosi quasi a forza tra le poche persone di cui gli importava ancora.
Comunque, per quanto a lui potesse piacere, c'era un'altra vampira a cui non sarebbe andato per niente a genio ritrovarlo lì, in quella posizione.
Rabbrividì a quell'improvvisa realizzazione, Odile avrebbe potuto tornare da un momento all'altro, il pensiero del pericolo che entrambi stavano correndo gli faceva venire voglia di spingere Rebecca dentro un armadio e scappare a nascondersi a sua volta.
'Uhm, beh, adesso che abbiamo chiarito tutto forse è ora che tu vada.' Suonò più come una domanda che una richiesta.
Avevano davvero chiarito qualcosa poi? Mmh.
'Sì, sai, mamma orso non apprezzerebbe trovare papà orso e Riccioli d'Oro abbracciati.' Rise debolmente, senza fare nessun vero tentativo di staccarsi. 'Riccioli d'Ebano...?' Si corresse, studiando i capelli di lei strizzando gli occhi, erano un pochino mossi, potevano contare come ricci? Avrebbe dovuto trovare una fiaba più calzante.
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