A little chat.

pvt. J.W.

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    FwvSI1x Quando Angelica le aveva detto della nuova, fantastica, condizione di suo fratello James, a Rebecca era preso quasi un ictus, come avrebbe fatto ora? Temeva che un vampiro come tutore legale non fosse esattamente legale e avrebbe chiamato Selene per chiederglielo ma voleva prima accertarsi che ciò che l’amica le aveva detto fosse vero, non che avesse qualche dubbio ma forse, in cuor suo, sperava che la situazione non fosse esattamente così tragica come la bionda le aveva prospettato. Ci sperava.
    Speranza totalmente scacciata via quando si ritrovò a Spooky Village, di fronte alla casa che Angelica le aveva indicato come nuova dimora fissa del fratello, in cui, a suo dire, viveva con una compagna altrettanto morta e terribile, strinse il giubbotto di pelle sul petto, passando le dita sulla cerniera, non molto convinta di entrare in quella casa ma altrettanto poco sicura di volerne rimanere al di fuori.
    Si diede una rapida occhiata intorno, quel quartiere era tremendamente inquietante e non serviva di certo dire il perché, umettò le labbra e bussò con quanta più forza avesse.
    Come ci si presenta a qualcuno da cui si è scappati un numero di volte che non starebbero neppure in due mani? Soprattutto ora che quel qualcuno ha pensato bene di incasinarsi peggio di quanto fosse mai stata incasinata lei stessa?
    Il sole era calato da un paio d’ore perciò James doveva essere sveglio, almeno sperava, con la stessa intensità con cui sperava di non trovarsi la sua lei sull’uscio di casa, oh sarebbe stato complicato spiegare, troppo complicato per lei in quel momento.
    << Oh sei tu >> sospirò rasserenata di vedere la figura del maggiore dei Wolff apparire sulla porta, l’espressione corrucciata
    << So che non ci si vede da un pezzo ma , ehi ti donano i canini aguzzi onestamente, ora sembri quasi avere quel fascino che tutte decantavano >> ridacchiò divertita, ficcando le mani nelle tasche del giubbino, non certa che entrare fosse una buona idea, a quanto Angelica aveva detto, trafelata per telefono, l’uomo era piuttosto “nuovo” nell’ambiente. Che cazzo.
    << Dobbiamo fare una chiacchierata, niente di assurdo, non stavolta … Promesso>> concluse secca, rapidamente, come un cerotto che devi strappar via, doveva sapere quanto più possibile di quella nuova situazione prima di poterla riferire al suo avvocato.

     
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    Onestamente, quando aveva sentito qualcuno bussare alla porta, aveva pensato di esserselo sognato.
    Accettare che fosse reale avrebbe solo dato il via a possibilità spiacevoli, tra cui: Uno degli orribili famigliari di Odile era venuto a trovarli. Il che era abbastanza per fargli venir voglia di fingersi morto, morto-morto, a livello di strisciare in giro per la casa sul pavimento piuttosto di far vedere ci fosse qualcuno in casa.
    Certo, poi Odile sarebbe tornata da qualsiasi cosa fosse uscita a fare - lei glielo aveva detto cosa, ma era stato troppo preso a fare il coglione drammatico, ululandole dietro varie frasi poetiche su come la sua assenza bruciasse come un paletto piantato nel cuore, e idiozie varie, per prestarci davvero attenzione. - e allora si sarebbe trovato in casa tali persone lo stesso. Ehw.
    Oppure poteva essere... qualcuno che voleva ucciderli? Beh, forse no, non avrebbero bussato. O il ministero! Per roba Da Creature.
    Tutto persone a cui avrebbe fatto meglio ad aprire - tranne i sicari - ma a cui non voleva.
    Si alzò comunque dal letto in cui era rimasto a rotolarsi - essere un vampiro non lo rendeva più 'mattiniero' - e andò a controllare da una delle finestre.
    Quello che vide fu peggio di tutte le sue ipotesi.
    Ma che cazzo.
    Una persona normale forse si sarebbe aspettata che prima o poi potesse capitare, aveva fatto così tante cazzate nel suo passato da cui si era tirato fuori per pura e sfacciata fortuna che era ovvio almeno una sarebbe tornata a tormentarlo, sopratutto una a cui era legato legalmente - lo era ancora? - però dai cazzo, tra tutte lei?
    Scese, imprecando mentalmente e non, andando ad aprirle la porta.
    La osservò con la fronte aggrottata mentre lei gli parlava come se fossero stati in contatto fino a ieri, cosa non vera, come diavolo sapeva dove viveva? Ah, giusto, Angelica e la sua dannata lingua lunga.
    'Troppa nonchalance per una che è sparita nel nulla da un giorno all'altro.' Soffiò, ancora accigliato, mentre i suoi istinti si ringhiavano contro dentro di lui.
    Da un lato stava pensando di mangiarsela, insomma chi mai l'avrebbe scoperto? Si era resa una preda perfetta, era troppo sfuggevole e non aveva una famiglia, se qualcuno si fosse preoccupato della sua sparizione avrebbe dato per scontato che fosse la solita e fosse sparita da sola, non che le fosse capitato qualcosa di brutto.
    Odile non l'avrebbe mai saputo e avrebbe risolto un problema.
    Ma dall'altro lato... era sua? Più o meno? E uccidere cose sue non era un'opzione.
    Avrebbe dovuto pensarci, intanto poteva ascoltare quello che aveva da dire prima di prendere una decisione.
    'Ho sempre avuto fascino, sei tu che avevi cattivo gusto.' Sorrise, facendo ben attenzione di mettere in mostra i canini, non era Odile, non si faceva problemi sul nasconderli o meno, se l'avesse agitata tanto meglio.
    'Sì, vabbé, farò finta di crederti, va bene, ma se vuoi chiacchierare non lo faremo qui.' Uscì, chiudendosi la porta alle spalle, facendole un gesto vago indicandole di incamminarsi. Dove non importava, potevano anche solo passeggiare, bastava levarsi da davanti la porta prima che tornasse Odile.
    'Se la mia compagna viene a scoprire di questa storia in questo modo ci smembra tutti e due.' Continuò, con tono forzatamente allegro, come se stesse scherzando, anche se ahah no, lo scherzo era che era la pura verità, anche se lei rischiava molto più di lui, lui sapeva cavarsela.
    Ma meglio non sfidare troppo la sorte, mh?
    Perlomeno non senza sapere davvero cosa volesse Rebecca prima, sbattere ad Odile in faccia che uuh, ho una semi-figlia segreta anche io!, avrebbe potuto essere soddisfacente, tutto sommato.


     
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    67pAUZuStiracchiò un sorriso, alzando appena le spalle, cos’era quella una specie di ramanzina dal papà preoccupato alla figlia? Non erano mai stati davvero legati, ne emotivamente, tanto meno fisicamente, l’aveva trovato antipatico e borioso quando Angelica glielo aveva presentato pregandola di non diventare innamorata persa di lui perché a sua detta “ tutte le sue amiche erano pazze del fratello”, era passato al livello di “ presenza sopportabile” data la stretta amicizia tra lei e la sorella e ancor più quando si era trovata costretta ad utilizzarlo come tutore sprovvista di altre alternative ma questo non faceva di loro nulla se non conoscenti che per un certo periodo erano stati costretti a farsela insieme, tutto qui.
    << Che c’è ti sono mancata?>> chiese sprezzante, inarcando un sopracciglio e incrociando le braccia di fronte al petto, per quanto il nuovo status di James potesse farle timore non avrebbe mai ceduto al panico, aveva una bacchetta e non si sarebbe certo tirata indietro nel caso in cui avesse dovuto usarla, Angelica avrebbe capito e in ogni caso ci avrebbe pensato successivamente.
    << Cattivo gusto, certo, diciamo che forse fartela con le amiche di tua sorella non faceva di te un esempio di buon gusto >> specificò stizzita, che avesse gusti terribili in quanto a fidanzati- e psicotici questo era innegabile ma erano carini, insomma Murphy lo era a quanto ricordava e anche quella, oddio come si chiamava, la Corvonero biondina, ok , adesso non aveva presente il nome, però erano carini, psicotici ma carini.
    Rimase qualche secondo scossa quando quello chiuse la porta di casa dietro di se, cosa? Avrebbero dovuto parlare in quel posto pieno di possibili creature che l’avrebbero uccisa semplicemente guardandola? Perfetto, era ufficiale, James si era bevuto anche quel poco cervello che aveva da vivo
    << Non è necessario che tu glielo dica … Voglio semplicemente sapere da quanto sei così, perché sei così e che cazzo perché hai una compagna … tu>> e sull’ultima domanda mise su uno sguardo tra lo schifato e l’incredulo, insomma era una delle poche cose che aveva sempre trovato fighe in lui, il fatto che non si legasse mai e ora si era legato eternamente ad una che a quanto pare avrebbe staccato la testa ad entrambi se solo avesse saputo della sua esistenza? Il mondo era proprio cambiato da quando era sparita dalla circolazione.

     
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    Gli chiedeva se gli era mancata.
    Era probabilmente un bene che non sapesse esattamente quanto non gli fosse mancata, era stato preoccupato quando la ragazzina che gli era stata affidata era sparita nel nulla? Sì, un pochino, non era una stato un umano meschino, era ovvio che si preoccupasse della possibilità che finisse stuprata, uccisa, o atrocità varie, ma allo stesso tempo... Era stato felice che il problema si fosse risolto da solo.
    Cosa avrebbe mai dovuto farci con lei? Nessuno gli aveva mai chiesto di farle sul serio da figura paterna, grazie al cielo, altrimenti non avrebbe mai accettato, ma era stata comunque una sua responsabilità, che si vedessero una volta al mese o meno. Il suo istinto generale al tempo era quello di sbatterla fuori di casa urlandole di trovarsi un lavoro e arrangiarsi, perché va bene fregare il governo, ma a livello effettivo non voleva avere niente a che fare con lei, qualsiasi legame lo faceva sentire in trappola.
    Era stata una liberazione quando lei aveva preso e se ne era andata.
    'Vuoi sapere cosa mi manca? La tranquillità mentale di venti minuti fa, prima che bussassi alla mia porta.' Rise appena, giusto perché non bastava la famiglia di Odile a distruggergliela, no, doveva mettercisi anche lei.
    Com'è che da quando aveva iniziato a smetterla di scappare da qualsiasi cosa la vita gli aveva tirato addosso mille rotture di coglioni in una volta sola? Era il karma? Doveva fare penitenza per tutte le volte in cui l'aveva scampata senza nessuna ripercussione?
    Era una brava persona - uhm - non si meritava tutto quello!
    Forse era Odile che portava sfiga, sì, tipo uccellaccio del malaugurio, tutto colpa sua.
    'Non le obbligavo mica, essere irresistibili comporta molti sacrifici, tra cui il dover scegliere se essere una persona per bene o se divertirsi. Ho scelto il divertimento.' Le spiegò, più serio di quanto dire quel genere di idiozie avrebbe richiesto.
    Comunque non se l'era fatta con così tante di loro e in ogni caso erano maggiorenni! Di solito. Per come ne parlava Rebecca sembrava andasse in giro a circuire delle quattordicenni, mah, se gli fosse stata affidata una ragazzina meno antipatica forse si sarebbe sforzato di più a comportarsi da Adulto Serio e Responsabile su cui fare affidamento.
    Forse.
    L'espressione imbambolata e preoccupata di lei quando la chiuse fuori gli fece valutare più a fondo la sua idea, va bene, vedeva perché portarsi a spasso un'umana per quel paese non fosse una proposta brillante. Non gli piaceva molto la possibilità che un'altra creature potesse ucciderla, o lui o niente.
    'Pff, non guardarmi come se fossi stupido, ho capito. Entra allora se vuoi.' Sbuffò, riaprendo la porta. 'Se Odile torna, scappa da una finestra o qualcosa del genere.' Se proprio preferiva il rischio di vedersela con lei piuttosto che con creature inferiori là fuori che facesse pure.
    Anche se viste le domande che gli pose stava iniziando a pensare non ci sarebbe nemmeno stato bisogno di entrare, era tutto lì?
    Nah, dai, era impossibile, stava facendo la stronzetta e rimandava la batosta per ultima. Sicuro.
    'Scusa ma tu ricompari così all'improvviso per farmi delle domande su di me?' Inarcò un sopracciglio, con le labbra piegate in un sorriso ironico. Nemmeno mezza spiegazione su come avesse passato il suo tempo da quando l'aveva lasciato ad oggi? Non la voleva davvero, però era una questione di principio.
    'A cosa ti serve saperlo? Stai tastando il terreno per vedere se puoi fare cosa, esattamente?' Trasferirsi in pianta stabile da lui? Oh dio, sperava di no, di sicuro avrebbe potuto essere divertente far ammattire Odile in quel modo - sempre che riuscisse a non farsi staccare qualche arto prima - però non gli sembrava ne valesse la pena. In più era maggiorenne, no? Doveva avercelo un posto dove vivere, giusto?
    Non si fidava, proprio per niente, non poteva essere lì per semplice interesse nei suoi confronti, ma non riusciva a capire dove fosse la fregatura.
    Poteva risponderle lo stesso però, voleva vedere dove sarebbe andata a parare, non erano domande particolarmente confidenziali.
    'Se proprio ci tieni sono così da Agosto, è capitato perché era ovvio capitasse prima o poi con un lavoro come il mio, poteva andarmi peggio. Non so cosa ci troviate tutti di così sorprendente.' Elencò, contando i punti sulle dita. 'E ho una compagna perché sono irresistibile, te l'ho detto, ma anche perché lei è irresistibile e pure fuori di testa, quindi mi ha incastrato con stratagemmi infidi.' Tipo farlo innamorare di lei, abbandonarlo, drogarlo, eccetera, eccetera. Contava tutto, se l'era preso a forza...
    Okay non davvero, però non sarebbe diventato uno di quei coglioni che va in giro a tessere le lodi del vero amore a tutti, sopratutto non a lei, sarebbe stato fiato sprecato farlo con Rebecca.

     
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    f8AnPgKEntrambi sapevano bene quanto avessero sempre identificato semplicemente un “peso” per l’altro, un intralcio necessario da togliersi dai piedi il prima possibile e questo aveva fatto, si era limitata a non essere troppo d’impaccio per James, sparendo prima possibile, non voleva un padre, era cresciuta relativamente bene anche senza averne uno, tanto meno lui voleva una figlia, sia da vivo che da morto la cosa non cambiava, perciò accolse con un sorriso l’affermazione di lui
    << T’assicuro che ci tornerai presto alla tua tranquilla vita da morto>> disse roteando appena gli occhi, ed eccolo esibirsi in tutta la sua vanità che pareva solo essersi accentuata con la maledizione che l’aveva afflitto, una delle cose peggiori che potesse capitare ad una persona: avere James come tutore, a lei era capitata e quello aveva pensato bene di complicare ancor più le cose divenendo molto molto morto, che palle! Cercò di rimanere seria mentre l’altro spiegava come le donzelle cadessero ai suoi piedi e che di certo la cosa non era mai dipesa da lui. Su questo, solo su questo, sia chiaro, Becca si trovava a dover annuire, in effetti non è che James le circuisse era più un … dargliela servirgliela su un piatto d’argento, voglio dire era quasi scontato che potesse prendersela no? Che diavolo discorsi.
    La sua reticenza alla “scampagnata allegra per Spooky Village” evidentemente fu captata e l’altro, non senza lamentarsene, la invitò ad entrare in casa, con il consiglio però di scappare nel caso Odile fosse tornata … Odile?
    << Odile, si chiama così quindi … E’ … Francese giusto? Ma tu non le detestavi a morte le francesi?>> chiese immediatamente facendo qualche passo in avanti nell’ampio salone della casa, che avesse un aspetto tetro c’era senz’altro da aspettarselo ma l’aria che si respirava era … terribile, non in quanto a puzza, l’odore di morto era profumo in confronto alla puzza di piscio che aleggiava perenne nella sua cella e neppure l’arredamento, anzi, quello era grazioso, si insomma leggermente antico ma grazioso, era più una specie di aura che ogni oggetto emanava lì dentro a metterle i brividi.
    << Non credo che tu possa darmi un caffè o qualcosa di umanamente commestibile, quindi, beh fa niente>> sospirò sprofondando nel divano, non capiva cosa ci fosse di strano nel chiedere qualcosa di lui e poi niente di personale o privato eh, semplicemente capire quanto nella merda questa situazione mettesse entrambi
    << Forse tu con il tuo cervellino da cerebroleso innamorato della morta non hai pensato che questo piccolo particolare potrebbe leggermente metterci nei casini al livello legale e non credo che la tua nonnetta la prenderebbe bene>> sospirò nuovamente, parlando piano, scandendo le parole come si farebbe con un bambino piccolo che si è quasi certi non possa arrivare a capire il concetto e la domanda seguente ne fu una riprova
    << Hai paura di cosa? Che mi trasferisca da te? Non ci tengo grazie, ho il mio appartamento e mi va più che bene non vivere qui >> rispose stizzita, quasi offesa che lui potesse anche solo lontanamente pensare che sarebbe andata a vivere da lui, aveva cercato di non farlo perfino quando avrebbe dovuto per obbligo stare attaccata alle sue chiappe, figurarsi se l’avrebbe fatto ora.
    Ascoltò in silenzio, annuendo di tanto in tanto, gomiti sulle ginocchia e mani intrecciate, stranamente seria, per poi ridere
    << Non oso immaginare che cosa ti abbia fatto per portarti a questo>> considerò ridacchiando di gusto, per poi fissarlo di nuovo
    << Dunque, dobbiamo notificare la cosa a Selene, per questo sono venuta a vedere quanto scemo tu sia ora che sei così>> spiegò brevemente
    << Se sei inadatto devo saperlo prima, non posso rischiare di tornare dentro perché tu hai deciso di fare il piccioncino eterno con la stra-vecchia francese>> continuò ridendo
    << Ergo dimmi che puoi dimostrare di essere vagamente affidabile, intendo… Lavori ancora? Siete almeno sposati voi due? I vampiri si sposano? Non ne ho idea>> sbuffò vagamente annoiata

     
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    Non ci credeva proprio per niente che quella visita non sarebbe risultata in casini secondari, le parti segrete del tuo passato non saltavano fuori solo per farti un salutino, se tornavano non te ne liberavi nuovamente con altrettanta facilità.
    La sua vita era stata più tranquilla da vivo che da morto, un sacco di cose erano state migliori allora, ah, era proprio vero che diventare un vampiro era una maledizione.
    Continuava ad essere strano a livelli inimmaginabili che Rebecca fosse spuntata fuori dal nulla, dopo essere sparita per anni, per... mettersi a curiosare sulla sua vita.
    Qualsiasi ragionamento nella sua testa continuava a bloccarsi su quello, chi faceva cose del genere? Che razza di persona era? Si lamentava tanto di lui ma la follia era cavalcante anche in lei.
    Nemmeno lui sarebbe stato tanto sfrontato!
    ... O forse sì. Ma un minimo di imbarazzo e pentimento avrebbe pure potuto fingerlo!
    Era solo fortunata che gli mancasse completamente un istinto paterno, altrimenti non sarebbero stati lì a parlare di donne, anche se gli piaceva pensare che questo lo rendesse automaticamente uno di quei padri fighi. Quelli assolutamente inadatti a crescere un bambino ma che vengono amati quando la prole è adolescente/adulta, anche se, okay, Rebecca non l'amava, ma quello era più un problema del carattere di lei.
    'Lo è, e no, non detesto le francesi-...' Poteva vedere come dopo mille discorsi su quanto le odiasse qualcun potesse farsi quell'idea. 'Ti spiego, c'è una logica dietro, le francesi hanno il male dentro, okay? Non è colpa loro, sono nate così. Sono persone orribili, ma la loro crudeltà interiore è direttamente proporzionata alla loro bellezza.' Avrebbe potuto scriverci un chilometro di pergamena su quella tesi, aveva iniziata a formarla una ventina d'anni prima quando aveva conosciuto Jackie, era una delle poche costanti nella sua vita.
    'Quindi restano il partito favorito, accasarsi una francese è motivo d'onore Becca, non dimenticarlo mai.' Sì, vabbé.
    Mentre lui le dava importanti lezioni di vita lei ne aveva approfittato per sgusciare dentro, non sembrava esattamente entusiasta nemmeno della casa, però oh, lì almeno c'era solo lui a minacciare la sua vita. Lui e Odile se tornava.
    'Niente caffé.' Si fermò a pensare se ci fosse qualcosa da dare ad ospiti umani, ma di solito quelli che entravano in casa non ne uscivano vivi, quindi non avevano mai avuto bisogno di niente. 'Posso farti un topo arrosto al massimo.' Propose, sghignazzando, seguendola in sala.
    C'erano alcuni alcolici sparsi per casa ma erano così vecchi che non era sicuro se fossero ingeribili da un umano, o se le bottiglie contenessero davvero alcol e non strani veleni, aveva sempre avuto l'impressione che Odile tenesse quelle bottiglie in giro per motivi decorativi piuttosto che come qualcosa di commestibile.
    Lui non le aveva mai toccate comunque, da quando non poteva più ubriacarsi bere fuori era l'unico modo in cui bere fosse ancora in qualche modo divertente, era un modo molto veloce per trovare delle prede.
    Non si sedette con lei, rimanendo a guardarla in piedi, con un'espressione corrucciata sul volto.
    Avrebbe voluto lamentarsi che qualcuno avrebbe dovuto insegnarle l'educazione - lui la invitava dentro casa e lei si metteva ad insultare sia lui che Odile!? - ma visto che il compito forse avrebbe dovuto essere suo... eh.
    Se fosse stata qualcun altro l'avrebbe letteralmente buttata fuori dalla porta, o uccisa. No, okay, più probabilmente uccisa. Ma ogni possibile rabbia verso di lei era frenata, il senso di possessione e quello di ripicca verso Odile erano più forti, si era rifiutata di avere un figlio con lui - con il figlio orribile che aveva vedeva il perché fosse rimasta traumatizzata e non ne volesse altri. - quindi l'intera esistenza di Rebecca era in un certo senso una vendetta, no? Doveva solo trovare il modo di sbattergliela sotto il naso senza casini.
    'Senti, ragazzina, se avessi voluto che pensassi a come le conseguenze delle mie azioni potessero avere ripercussioni su di te avresti dovuto evitare di fuggire. Per quanto ne sapevo avresti potuto benissimo essere morta a tua volta, in un fosso.' Sbuffò, pretendeva troppo a volere che a lui importasse di qualcuno che semplicemente si era tagliata fuori dalla sua vita.
    Non era nemmeno detto che le cose sarebbero cambiate anche se lei fosse vissuta con lui, non aveva scelto di essere trasformato, non è che avrebbe potuto impedirlo. Anche se supponeva di esserselo andato a cercare, tutto sommato, forse avrebbe potuto essere più cauto. Non che potesse più farci molto ormai.
    Poté tratte un sospiro di sollievo quando lei negò di voler vivere assieme, tragedia scampata.
    Il punto di tutta la faccenda sembrava essere meno drammatico di quanto si era aspettato, Rebecca voleva solo assicurarsi di avere ancora un tutore legalmente adatto.
    Il che rendeva il tutto drammatico per lei, lo era stato a malapena da vivo, adesso non gli avrebbero affidato nemmeno un cane.
    'Purtroppo per te, Selene dovrà nuovamente scervellarsi per trovare una soluzione.' Sbuffò una risata, decidendosi finalmente a sedersi a sua volta sul divano.
    'La risposta è no a tutto, tranne sull'ultima, non so se si sposino ma è legale, credo, ad Odile piacerebbe.' Anche a lui, potendo evitare tutta la parte del doversi proporre, quando avrebbe voluto che l'altra non fosse una dama dell'ottocento dentro e non fosse contraria all'idea di farla lei la proposta. Sigh.
    'Forse non è poi così complicato in realtà, Odile è ricca ed ha comprato un locale...?' L'aveva trovato molto romantico ma lo lasciava allo stesso tempo perplesso quella sua voglia di fare la piccola imprenditrice. Mah. 'Io la sposo, tu diventi automaticamente sua figlia e boom' Sbatté un pugno su un palmo aperto. 'Hai due genitori, di cui uno con un lavoro, nessuno può più dirti niente, l'illegalità vince di nuovo e tutti sono felici e contenti.' C'erano così tante falle in quel piano...
    Tanto per cominciare l'incastrarsi a dover chiedere per forza ad Odile di sposarlo in tempi brevi, il suo dover scegliere se dire o no ad Odile di Rebecca o se fare finta di niente e lasciare che si legassero tra loro legalmente senza che lei sapesse mai della sua esistenza - avrebbe potuto tenerglielo nascosto a vita? - e il fatto che lui si sarebbe trovato un nuovo figlio - EHW - così come Rebecca avrebbe avuto un fratello e ventordici mila nuovi parenti.



     
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    qG2eCs8 Non è che non le fosse dispiaciuto mollare James dal giorno alla notte, le dispiaceva sempre di abbandonare gli altri, come le era dispiaciuto di dover lasciare anche Angelica e lo stesso Murphy ma non poteva farne a meno, era irrimediabilmente programmata per scacciare chiunque dalla sua esistenza, forse in un misero atto di folle protezione verso l’altrui persona, sapendo com’era, sapendo in quanti guai riusciva a cacciarsi senza neppure sforzarsi, forse il suo era solo un voler mettere a riparo le persone a cui teneva, lei era il problema e se lei era lontana gli altri erano in salvo no? O forse semplicemente questo era ciò che si raccontava per riuscire a dormire la notte, per non farsi divorare dal senso di colpa costante di non riuscire a portare a termine nulla di buono o positivo.
    << Certo, certo, questa teoria dovresti depositarla alla SIAE sai? Anzi, ancor meglio, dovresti enunciarla, diventeresti un premio nobel, per la deficienza ma sempre premio nobel>> asserì accigliata ridacchiando appena, in realtà non era mai stato troppo difficile per lei ritrovarsi in alcuni comportamenti di James, certo lui non aveva disastrato legalmente la sua vita, o forse si? Le pareva di ricordare di un divorzio ma forse si sbagliava, comunque l’altro aveva distrutto la propria vita solo per stronzate, lei ci aveva messo il carico di dover andare anche il galera per quelle stronzate ma si, in fondo, erano simili, fatti della stessa sostanza viscosa, insensata e viscida. Pura merda.
    << Accasarsi di per sé non è un motivo d’onore, non fa differenza come o con chi o di che nazionalità sia il soggetto e queste sono parole tue, le ricordo come se fosse ieri >> sospirò roteando gli occhi mentre le tornavano in mente le brevi chiacchierate che avevano fatto sull’argomento , quando ancora Murphy era il suo fidanzato e James non la smetteva di prenderla in giro per questo.
    Sbuffò quasi annoiata del discorsetto paterno che l’altro le stava rifilando, mentre gli occhi guizzavano da una parte all’altra della sala, cercando di catturarne gli elementi migliori e peggiori
    << Senti Sharon>> esordi prendendolo in giro sul suo secondo nome, come aveva sempre fatto << Stai sereno, non pretendo che tu abbia da preoccuparti per me ne ora, ne in futuro ma era una tua responsabilità? Certo sarei potuta morire in un fosso, anzi piu probabilmente di overdose o qualcosa di simile ma in ogni caso era tuo compito tentare di non fare stronzate cazzo! Sei tu l’adulto>> continuò incalzandolo con una certa veemenza seppur mantenesse la solita aria annoiata dipinta in volto come se niente potesse scalfirla, neppure l’immagine della sua morte precoce.
    Fortunatamente sembrò che il cervello di James non fosse totalmente popolato da criceti che ne rosicchiavano le pareti, a quanto pare ne avevano lasciato un micro pezzo sano, ed ecco un piano quasi ben congeniato presentarsi davanti a lei
    << Dunque prima di tutto ancora non siete sposati>> e questo era già di per sé un problema che richiedeva tempo per una risoluzione, tempo che forse loro avevano ma che lei no
    << Secondo : stai dando per scontato che lei dica si>> e anche questo era un bel problema, insomma cazzo lei personalmente non avrebbe mai detto si ad uno così
    << Terzo: Dovresti dirle che hai … me, risulto sul tuo stato di famiglia e devi presentarlo se ti sposi, anche solo civilmente, lo sai questo pezzo di cretino?>> chiese alzando un angolo della bocca in un sorriso appena accennato
    << Quarto: potrebbe uccidere entrambi la tua dolce vecchina>> concluse secca, sperando che James dissipasse ogni punto da lei portato alla luce con qualche spiegazione geniale, anche se , sinceramente, ne dubitava molto.

     
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    Rebecca poteva prenderlo in giro quanto voleva ma le sue teorie restavano solide e ottime, che ne poteva mai sapere lei? Quante francesi conosceva? Vista la sua risposta direbbe nessuna, di sicuro non ha passato tutto il tempo che ha passato lui a sopportarle. Prima Jackie, adesso Odile, qualcuno deve averlo maledetto in una vita precedente perché si ritrovasse entrambe.
    Magari proprio loro, sì, riesce a vederle, le francesi due streghe innamorate che vivono in una grotta, perché sono ai tempi di Merlino o già di lì, lui un povero babbano irresistibile con un lavoro idiota tipo lo spazzolatore di cavalli che finisce con il rapire il cuore di Odile, Jackie che lo maledice perché 'brutto stronzo devo vendicarmi per l'eternità e romperti le palle per sempre.', Odile invece perché 'oh James ti amo voglio incontrarti di nuovo!'.
    Tutto molto bello.
    Quella nuova e brillante idea era meglio non condividerla con Rebecca però, non avrebbe capito il suo genio.
    Forse l'avrebbe detta ad Odile.
    Forse.
    Poteva sempre tenersela e trasformarla in una fantasia erotica, c'erano tutti i requisiti.
    'Sì, sì, sì. Sei troppo giovane ancora, ma un giorno legherai con una francese, o finirai con il farti circuire da una vampira francese, e allora ti accorgerai di esattamente quanto avessi ragione.' Annuì tra sé e sé un paio di volte, complimentandosi mentalmente con se stesso per la millesima volta in quella giornata.
    Rebecca sembrava ben intenzionata a disputare qualsiasi cosa dicesse, rinfacciandogli anche la sua stessa vecchia saggezza, ah, che tristezza, gli sembravano passati secoli da quando era umano e poteva andare in giro a farsi beffe di chiunque fosse... beh, nella sua stessa identica situazione sentimentale.
    Non era cambiato drasticamente, certe cose continuava a pensarle tutto sommato, ma il, fastidioso, senso di possessione verso Odile lo obbligava per forza a rimangiarsi tutto.
    Ogni tanto gli mancava potersi fare gli affari suoi, senza rischiare di implodere perché Odile aveva un figlio e una famiglia, insomma da umano la rivelazione avrebbe solo suscitato un centinaio di battute su quanto fosse vecchia - presenti anche adesso. - e una scrollata di spalle.
    E okay svariati attacchi di nervi, perché ohmidio non solo mi vuole a vita ma mi smollerebbe pure un figlio!.
    Invece adesso era costretto dalla sua nuova natura ad una rabbia perenne nei loro confronti, era opprimente, stressante e il comportamento di Odile con loro, il fatto che a lei piacessero e fosse... quasi... affettuosa? A modo suo? con altri oltre che con lui lo faceva sentire come quando era piccolo e sua madre si rifiutava di dirgli che lo amava di più di suo padre, o delle sue sorelle. Fissazioni stupide e infantili, ma che lo infastidivano nel profondo.
    Potendo sarebbe volentieri scappato, ma eh, troppo tardi ormai, non poteva certo dire ad Odile 'Senti ma non possiamo comportarci da fidanzati invece che da coppia sposata?' Andare ad appuntamenti scemi, bere dalla stessa persona guardandosi amorevolmente negli occhi, cose così, in pratica tutto come sempre con l'esclusione degli incontri con i parenti.
    E nemmeno figli segreti che dichiaravano fosse responsabilità tua non farti ammazzare per non metterli nei casini legalmente.
    Sigh.
    'Una che va in giro facendosi chiamare Eggs continua a non avere alcun diritto di prendere in giro i nomi di nessuno.' Borbottò, più infastidito dal resto del discorso che da quello, insomma no, non era stata una responsabilità sua, dai! Dal momento in cui lei era scappata qualsiasi responsabilità nei suoi confronti era caduta, funzionava così nella sua testa, se non ti approfittavi dell'occasione e la lasciavi andare la perdevi. Fine.
    'Vedrò di morire nel modo in cui fa più comodo a te la prossima volta allora.' Roteò gli occhi, ecco, sì, c'era anche quel punto, non l'aveva esattamente pianificato eh, di fare quella fine. Anche se supponeva che anche solo morendo, in modo definitivo non tornando, come al tempo non gli sarebbe dispiaciuto, avrebbe finito con l'incasinarle la vita.
    Però oh, insomma, va bene, era una persona orribile e non aveva mai pensato neanche una volta alle conseguenze, ma non era certo un segreto fosse così!
    'Va bene, forse hai ragione tu, questa volta.' Si sentiva come in uno di quei programmi per disintossicazione - giusto per restare in tema con lei che gli confessava di essersi fatta un botto di droga - in cui il primo passo per la guarigione era ammettere i propri sbagli bla bla bla.
    In più darla vinta a gente come lei o ad Odile era più facile di stare a litigarci.
    'Resta il fatto che non penso di essere capace di essere responsabile per qualcuno che non mi sta con il fiato sul collo a ricordarmi di farlo.' Emise un mezzo sbuffo, mezzo sospiro, non era una nuova critica al suo essersene andata, era solo un dato di fatto. Odile non l'aveva legato a sé dandogli spazio... cioè, beh, okay sì, però prima di andarsene era stata pressante, o forse era lui che la vedeva come pressante per quello che voleva, in ogni caso c'era stata della pressione, e anche adesso faceva cose come andare a stupide cene di Natale disastrose solo perché vivevano assieme e non aveva molte alternative. Se avesse avuto modo di svincolare l'avrebbe fatto, come con qualsiasi altra cosa, come con Rebecca.
    Anche se non era sicuro fossero paragonabili le due situazioni, era possibile che avere Rebecca troppo attorno avrebbe solo finito con il fargliela uccidere, visto come continuava a fargli saltare i nervi.
    Dannata.
    Dannate tutte le donne.
    'Primo, non vedo perché dopo aver detto che vuole passare tutta l'eternità con me debba voler dire di no.' Più che una risposta a tono venne fuori come una lamentela all'insinuazione, per qualche assurda ragione se avesse trovato il coraggio di farlo Odile avrebbe mai dovuto dire di no?
    'Dopo avermi rotto per mesi su come voleva fossi suo è-... è obbligata ad accettare!' Avrebbe ucciso tutte e due, Rebecca per aver distrutto tutte le sue sicurezze sul fattore matrimonio in una volta sola, e Odile a priori perché era lei la stronza che in quel ipotetico scenario gli distruggeva il cuore con un rifiuto.
    Stava boccheggiando scandalizzato, con mille proteste pronte ad essere elencate all'altra, quando lei lo fermò menzionando un nuovo problema, decisamente non preso in considerazione prima.
    'Scusa? Ne sei proprio sicura? L'ultima volta che mi sono sposato non mi hanno chiesto un bel niente.' La fissò con la fronte agrottata, poco convinto.
    Era però vero che sposarsi in una cappella(?) americana nel bel mezzo di una notte senza avere nemmeno la cittadinanza potesse non essere... completamente legale? Di sicuro gli avvocati a cui si era rivolto per divorziare avevano risolto il tutto fin troppo facilmente, aveva sempre pensato fosse strano.
    E comunque si ricordava così poco di quel giorno che anche se ci fossero stati dei fogli non avrebbe avuto alcuna memoria di averli presi, dati, firmati, o qualsiasi cosa avesse dovuto farci.
    Il quarto punto elencato da Rebecca era inconfutabile, Odile gli avrebbe uccisi. Giusto il 'potrebbe' era dubbio, trovava andasse cambiato con 'avrebbe sicuramente'.
    'Okay, okay.' Mormorò, moralmente distrutto, era un uomo cambiato adesso, una nuova parte di sé era morta. 'Qual è il tuo piano invece? Sentiamo.' Dubitava esistesse, però lui quando si presentava da sua madre a chiederle favori uno straccio d'idea di come gestire la cosa e di potenziali piani se la faceva.
     
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    1jM26jk Lo vide con l'espressione corrucciata di chi sta facendo un pensiero profondo e intricato ma, conoscendolo, sapeva bene quanto questo per James significasse solamente pensare ad un enorme stronzata a puntate
    << Hai la stessa faccia di Angi quando pensi sai? E' un tantino inquietante, la differenza è che lei pensa cose serie, tu ... No>> sospirò ridacchiando, effettivaente la somiglianza tra James e Angelica era notevole, soprattutto ora che l'amica era divenuta una donna fatta e finita, chi lo avrebbe detto a lei, anni fa, che si sarebbe trovata in una situazione così ai confini della realtà? Nessuno ma doveva immaginarselo conoscendo i retroscena familiari dell'amica. Doveva.
    Ed ecco in quella frase idiotissima spiegato come il "disastro" era accaduto, il coglione si era fatto trasformare dalla fanciulla vecchia dentro, perfetto. Solite cose da James.
    << Sapevo che in nome della vagina prima o poi ti saresti fregato>> constatò schioccando la lingua sul palato e assumendo una posizione scomposta sul divano, poggiando i piedi sul tavolino basso posto di fronte, vizio che non si sarebbe mai tolta quello di fregarsene delle norme considerate civili. Erano due vampiri insomma, più inadatti a vivere in società di loro chi diavolo esisteva? Nessuno.
    << E non mi accaserò mai con francesi in generale, odio l'accento, sembra così artefatto, è fastidioso>> aggiunse asciutta, non le piacevano le cose arzigogolate, figurarsi se potessero piacerle tutte quelle lettere arricciate ed espasperate. Nah. Francesi uguale noiosi.
    << Eggs ha un senso almeno e poi è carino, è breve>> puntualizzò tamburellando le dita sulla testiera del divano, ci teneva parecchio a quel soprannome, lo aveva da sempre praticamente, quindi non si criticava.
    Ridacchiò di quella specie di esasperazione dipinta sul volto dell'uomo e alla frase assolutamente calzante quanto assurda, davvero stavano parlando di come dover morire?
    << Beh calcolando che la prossima volta saresti definitivamente morto direi che non me ne frega un cazzo di come decidi di farlo e poi le modalità, a quanto io sappia, non sono molte o paletto o fuoco, perciò non hai neppure tutta questa scelta>> si limitò a rispondere con un alzata di spalle, lei come avrebbe preferito morire in tal caso? O come avrebbe preferito che l'altro morisse?
    << Ripensandoci è indifferrente, la cosa comoda è che in ogni caso saresti ridotto ad un mucchietto di cenere e non dovrei pagare ne il funerale ne un inceneritori per farti cremare, sei già formato cenere. Comodo in effetti>> considerò rapidamente, quasi ritrattando sull'idea del vampiro, era effettivamente un bel risparmio di tempo e soprattutto di soldi, anche se, a giudicare dalla casa, per quanto macabra e lugubre fosse, la vecchia che si era preso non era esattamente povera, tutt'altro.
    Si limitò a sbuffare, tirando la testa indietro a quella semi confessione, sapeva bene cosa intendesse, lei stessa era così, non riusciva neppure a prendere una piantina senza farla morire dopo mezza giornata, non era proprio cosa da lei preoccuparsi per altri e nemmeno da James, non poteva di certo fargliene una colpa ma forse la sua era quasi un infantile speranza, del genere: se lui che è così in età adulta finalmente è divenuto responsabile, posso farcela anche io? Forse ma di certo ora questa speranza si era andata a sgretolare con la sua trasformazione.
    Successivamente iniziò un botta e risposta degno dei migliori programmi televisivi americani dove le famiglie andavano a discutere i loro problemi di fronte a gente perfettamente sconosciuta
    'Primo, non vedo perché dopo aver detto che vuole passare tutta l'eternità con me debba voler dire di no
    << Forse perchè in questo tempo si è finalmente resa conto di quanto tu sia assolutamente idiota?>> chiese retorica stiracchiando un mezzo sorriso compiaciuto
    'Dopo avermi rotto per mesi su come voleva fossi suo è-... è obbligata ad accettare!"
    << Pensato mai che fossi solo una specie di trofeo umano? Possibile, mai considerata l'ipotesi? Dai tu avresti fatto lo stesso >> sospirò roteando gli occhi quasi elettrizzata di andare a scardinare ogni fondamento di quella relazione che pareva quasi importante per l'altro
    'Scusa? Ne sei proprio sicura? L'ultima volta che mi sono sposato non mi hanno chiesto un bel niente.
    << L'ultima volta che ti sei sposato hai divorziato in cinque minuti questo dovrebbe farti capire che non si trattava di una cosa regolare no?>> continuò sbuffando e riportando la testa dritta, puntando gli occhi in quelli dell'uomo con un mezzo sorrisetto
    << Ascoltami bene, il mio piano è ovviamente migliore del tuo>> considerò come fosse una cosa ovvia
    << Tu eviti di fare stronzate fin quando io non ho la certezza che tu sia ancora valido come tutore, nel caso tu non lo sia , beh, trovami un umano qualsiasi che vada bene cazzo, hai i super poteri da vampiro no? Puoi convincere la gente a fare cose, ecco vedi di usarli per una buona causa che non sia scoparteli e mangiarli>> concluse secca.


     
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    Amava sua sorella ma farsi paragonare a lei, in generale ma sopratutto quando lui era quello dei due su cui era la battuta, era sempre offensivo.
    Non era neppure vero, Angelica pensava stronzate peggiori delle sue, come che Odile fosse la versione in carne e ossa di quelle streghe malefiche dei cartoni animati o l'avesse spinto a morire...
    Esempio sbagliato.
    Il punto era che anche la testa dell'altra era piena di idee spazzatura, che fossero plausibili o meno. I suoi vaneggi su strani triangoli amorosi erano meglio, di sicuro più divertenti, era davvero così importante la logica quando rendeva solo tutto più serio e noioso? A parer suo no.
    Incrociò le braccia sbuffando un 'umpfh' sdegnoso, non sprecandosi neanche a dare una risposta vera a quello.
    'Sarò morto ma ho una donna per cui altri morirebbero che mi ama, con cui posso fare sesso sempre. Ed è un bonus carino essere più difficile da uccidere oltre che eterno, non mi sento molto fregato.' Tranne per tutta la parte del fare finta di essere un'allegra famigliola felice e dover vedere lei che faceva pucci-pucci a un cane, su quel versante sì che si sentiva fregato, ma eh, visto con chi stava parlando in quel momento avrebbe dovuto godersi gli ultimi istanti di superiorità rimasti. Avere a sua volta un segreto del genere l'avrebbe riportato in pari con Odile, purtroppo.
    Sempre che decidesse mai di dirlo alla sua amata, non era ancora completamente convinto di tenersela e non chiuderla nella bara che Odile teneva di sopra e buttarla nel Tamigi.
    Non tanto per l'aver messo - come la maleducata ragazzina che era! - i piedi sul tavolo, quando Odile non c'era e si annoiava aveva fatto cose peggiori alla mobilia, ma per l'avere chiaramente solo opinioni pessime.
    Non le piaceva l'accento francese.
    Era come dire 'Non mi piacciono le tette.', a chi non piacevano?
    L'avrebbe diseredata già solo per quello, o perlomeno l'avrebbe fatto se ci fosse stato effettivamente qualcosa che lei avrebbe ottenuto in quanto sua erede, non aveva molto senso dirle che non le avrebbe dato niente quando già adesso al massimo avrebbe potuto ottenere un gatto. Anzi, nah, neppure quello, avrebbe preferito lasciarlo al ragazzino e non-più-futuro-consorte.
    'Penso sia una delle cose più brutte che tu abbia detto oggi, e ne hai dette di cose orribili.' Commentò, piatto, troppo traumatizzato da quella completa e assoluta mancanza di buon gusto da non aver neppure la forza di rimproverarla.
    Il suo credere che Eggs fosse un soprannome carino era solo la riprova che non c'era speranza per lei. Non era carino, il primo collegamento che faceva quando lo sentiva era immaginarsela sotto forma di paperella, anche se forse sarebbe stata meglio della lei umana? Mh.
    Piccola, piumosa, nera, - le papere potevano essere nere? - con un solo verso a disposizione... Non male, valutò occhieggiandola di sottecchi. Di sicuro sarebbe stata più trattabile, olte che più facile da presentare ad Odile.
    'Neanche tu avrai poi tutta questa scelta su come morire di questo passo.' Risata falsa alla 'sto scherzando ma anche no.' 'Non pensi che avresti qualche problema lo stesso se morissi in modo definitivo? Puf, niente più tutore a garantire per te e a tenerti fuori dal gabbio indefinitivamente.' In realtà non aveva nessunissima idea di cosa sarebbe successo in quel caso, i dettagli legali di tutto quel patto gli erano ignoti, non si era mai sprecato a farsi spiegare per bene tutto, aveva detto di sì, firmato, accettato che adesso avrebbe avuto lei tra le scatole e fine. Con la stessa leggerezza con cui prendeva ogni decisione.
    'Ti chiederei di mettermi in un'urna carina ma non penso che Odile ti ci farebbe anche solo avvicinare alle mie ceneri, quindi sì, ti sei salvata da tutta quella manfrina.' Chissà cosa ci avrebbe fatto Odile con le sue ceneri, pianto sopra rendendole una zuppetta disgustosa? Gli sarebbe piaciuto se si fosse uccisa a sua volta proprio sopra di esse, così da mischiare assieme i loro corpi in modo definitivo, non voleva continuasse a vivere senza di lui, tutte quelle stronzate sul farsi una nuova vita erano, appunto, stronzate.
    Sperava che Rebecca dovesse svenarsi per tirare fuori i soldi per una mega urna per loro due, sopratutto dopo averla sentita mettere in dubbio il sentimento di Odile per lui, tsk.
    'Lo sapeva già benissimo che sono idiota.' Sbuffò, se c'era una cosa su cui non aveva dubbi era quanto ad Odile importasse di lui, lo lasciava generalmente fare o dire cose per cui perfino donne umane e dolci avrebbero cercato di ucciderlo, già quella era una prova inconfutabile.
    In più c'erano tutti i motivi seri, tutte le volte in cui lei gli aveva dimostrato come il sentimento di completa devozione fosse ricambiato, ma quelli erano custoditi gelosamente e non gli avrebbe mai detti a nessuno, di sicuro non per provare di aver ragione.
    'Becca, la vita eterna è noiosa, ma se ti prendi un trofeo umano non è per andarci a convivere, lasciare che ti prenda in giro tutti i giorni o assecondare i suoi desideri.' Non senza almeno un senso di possessività dietro, ma anche in quel caso lui la linea l'aveva ampiamente superata, se non ci fosse stato dell'amore a tenere quel legame saldo la loro natura egoista gli avrebbe reso impossibile sottostare alla volontà l'uno dell'altro. 'Sono troppo insopportabile, mi avrebbe fatto fare una brutta fine molto tempo fa.' Un argomento che nemmeno lei avrebbe potuto smontare, visto che era sicuro lo trovasse fastidioso a sua volta.
    Provò davvero a non ridere quando Rebecca gli illustrò il suo geniale piano, davvero!, ma fallì miseramente, mettendosi a sghignazzare.
    Non era un piano quello, era un buon proposito, al massimo, avrebbe potuto risparmiarsi il viaggio fin lì se quello che lui doveva fare era... niente. Perché oh, non le faceva certo di proposito stronzate varie, se accadevano, accadevano, quindi non poteva fermarle.
    Non le avrebbe però smontato tutte le illusioni, non si sarebbe complicato la vita da solo, voleva che seguisse la semplice regola di non fare cazzate? Bene, certo, poteva farlo.
    Voleva proprio vedere quanto sarebbe durato prima che la sua calamità interna per i casini gliene sbattesse uno nuovo in faccia.
    'Il mio piano almeno era più elaborato.' Disse, quando riuscì a tornare vagamente serio. E con tutti i buchi il suo piano avesse avuto continuava a trovarlo migliore.
    'Ma va bene, è perfetto, sono a favore delle cose semplici che richiedono il minimo sforzo e il non farsi uccidere da Odile per metterle in atto.' Scrollò le spalle, era sempre vero quello.
    Ah, sì, tutta la parte sul trovarle un umano a cui scaricarla? Poteva scordarsela. Non c'era bisogno di dirglielo adesso, ma non sarebbe mai accaduto. Mai.
    Rebecca era una seccatura? Sì. Avrebbe preferito non fosse saltata fuori e fosse rimasta ovunque si fosse nascosta negli ultimi anni? Anche. Ma dare qualcosa di suo a chiunque altro era completamente fuori discussione, c'erano solo due opzioni possibili, tenersela o ucciderla, ed era disposto a vedere come andava il tenersela.
    'Il mio primo gesto da tutore, mh, degno di fiducia è insegnarti che non ti mettono i piedi sui tavoli, sei stata cresciuta dai lupi?' Puntellò un piede contro il tavolino e lo spinse in avanti, per toglierglielo da sotto.
     
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    jIbSRGgL'altro, seppur quasi offeso dal paragone con Angelica, non si pronunciò in una vera risposta che non forse un verso, simile ad uno sbuffo infastidito, che lo volesse o meno ci somigliava e c'era ben poco da dire al riguardo.
    James si profuse nella difesa della sua posizione di quella della sua adorabile nonnetta, cosa che la colpi, sembrava davvero davvero preso dalla morta in questione, forse lui era uno dei pochi casi di essere decisamente migliorato con la morte? Non stette troppo a pensarci
    << Oh certo, è risaputo che i mezzi morti abbiano un cuore grande e palpitante d'amore e poi non è che tu sia esattamente l'essere più oggettivo del mondo, per come ti conosco io ti scoperesti anche la serratura della porta e la troveresti bellissima>> rispose canzonandolo sbuffando appena una risata, in realtà James faceva tanto sesso casuale, questo era vero, ma che lei ricordasse aveva avuto sempre gusti discretamente buoni.
    << E direi che il non poter prendere neppure un raggio di sole è un bel malus>> constatò poi con un gesto della mano che stava solo a sottolineare quanto poco le interessasse dei bonus e i malus dell'essere stra-morti.
    << Che vuoi farci ognuno ha le sue fisse no?>> chiese quasi stizzita, non è che a tutti poteva piacere il dannato accento francese, lei ricollegava i francesi alle lumache, questo bastava a renderglieli terribilmente schifosi e privi di ogni fascino
    << Mangiatori di lumache>> sussurrò tanto per metterlo al corrente di ciò che vedeva lei nella nazionalità della vecchia con cui l'altro abitava, la immaginava come una donnetta bassina e di mezza età, quasi tutta imbiancata e che puzzava di quel terribile profumo di naftalina di cui puzzano tutte le cose vecchie
    << Se avresti voluto uccidermi già l'avresti fatto James>> sottolinea con un sorrisetto soddisfatto, oh sa benissimo che sta tirando la corda con un'essere che volendo le potrebbe spezzare il collo in meno di due secondi, così rapidamente che non riuscrebbe neppure ad allungare le dita verso la bacchetta ben posizionata nella cinta ma non può farne a meno, quando poi l'altro la fa riflettere sulla morte definitiva in effetti deve convenire con lui
    << Per una volta hai ragione, sarebbe un problema se tu fossi morto definitivamente>> sbuffò quasi esasperata che la sua libertà dipendesse da un tale cazzone però almeno il sapere con certezza che la sua amata ultra centenaria non la farebbe neppure avvicinare alle ceneri, le da un pizzico di sollievo, non spenderebbe un centesimo per la sepoltura di uno come lui, anzi, darebbe volentieri il suo corpo in studio alla scienza o, ancora meglio, lo lascerebbe a tutte le donne e uomini -Un momento se la faceva ancora anche con gli uomini? - a cui aveva spezzato il cuore.
    Ascoltò in silenzio la sua replica su quanto Odile già sapesse benissimo quanto era idiota e quanto lo sopportasse
    << Ah ora ho capito, è una specie di sugar daddy al femminile ... La prendi in giro, te la porti al letto per farla contenta povera anziana, e poi quando morirà, forse pure per mano tua, ti prenderai tutto il malloppo ... Ora capisco, ora ha un senso>> rispose estasiata, finalmente una cosa che tornava alla normalità, ora era quasi più propensa a giustificare James per essersi fatto trasformare.
    L'altro concordò con il suo piano, ringraziando Merlino ma Becca lo conosceva sufficentemente bene da dire che c'era qualcosa sotto a tutto quell'annuire, non fece in tempo a fiatare che quello, come un vero adulto, spostò il tavolino facendo ricadere i piedi di lei sul tappetto polveroso
    << Un gesto da vero tutore potrebbe essere metterti di impegno a trovare un umano decente da guidare gentilmente verso di me sai?>> chiese incalzandolo ed alzandosi improvvisamente dalla seduta per andare qualche passo più vicino a lui, guardandolo dal basso della sua statura, gli occhi nocciola verso quelli di lui
    << Puoi farlo?>> chiese tentando di essere vagamente più gentile stavolta, ben sapendo quanto poco fosse saggio stare così vicino ad un vampiro così giovane.




     
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    Non si aspettava Rebecca potesse capire il suo legame con Odile, sia perché, ammettiamolo, era una zotica. Una piccola scaricatrice di porto, l'anti femminilità e sensibilità in persona. Ma non era solo quello, il suo essere umana le precludeva il poter vedere le cose dalla sua stessa prospettiva, i vampiri erano creature brutte e cattive e incapaci di provare sentimenti positivi.
    Mostri delle fiabe.
    Per questo trovava inutile incaponirsi e tentare di farle cambiare idea, oltre il fatto che non voleva farlo perché non vedeva perché qualcuno oltre Odile dovesse infilare il naso nei suoi sentimenti più profondi.
    'Pffh, si chiama essere generosi. Sono sempre stato troppo bello per non lasciare l'opportunità agli altri di goderne.' Usò lo stesso tono con cui avrebbe spiegato qualcosa di ovvio come 'se non mangi muori' a un bambino con chiare difficoltà a seguire un filo logico, d'altronde non era quello che era Rebecca? Una bambina?
    'Pensavo avessimo ormai appurato fossi tu quella con cattivo gusto, non io.' Stiracchiò le labbra in un sorriso di scherno, era vero che la sua oggettività era... questionabile, ma era ben lontano dallo scoparsi qualsiasi essere, vivente o meno, avesse un buco.
    'Il sole fa male anche agli umani tanto.' Scrollò le spalle, non ne prendeva comunque molto nemmeno prima con gli orari notturni che aveva sempre avuto.
    Scoppiò a ridere quanto Rebecca lo rese partecipe della sua visione dei francesi, va bene poteva darle ragione su quel punto, sebbene non condividesse fino a fondo il disgusto, aveva mangiato cose peggiori di una lumaca per sfida.
    'Sarà, ma tutto quel mangiare lumache dà talenti inaspettati alle loro lingue.' Credere le due cose fossero collegate era troppo anche per lui, sopratutto visto che Odile magari non ne aveva mai nemmeno mangiate, se la immaginava vecchissima e chissà se quell'usanza era nata prima o dopo di lei. Ma era divertente prendere in giro Rebecca. 'O forse è tutto quel parlare con la erre moscia, rrrr, arricciano la lingua in modi deliziosi.' Era un bene Rebecca non fosse davvero sua figlia, in caso contrario aveva la sensazione avrebbe finito con il traumatizzarla con tutto quel parlare di sesso. Lui lo sarebbe stato a sentire quel genere di frasi da sua madre o suo padre, o anche solo dalle sue sorelle.
    Per quanto avesse voluto un figlio con Odile - quei cinque intensi minuti in cui l'aveva desiderato davvero - era abbastanza sicuro sarebbe stato un genitore orribile, perlomeno con un bambino vero e proprio, poteva ancora cavarsela con gli adolescenti, ma al di sotto dei... dieci anni? dovendo fare una previsione avrebbe avuto difficoltà perfino a non fargli morire di una morte cruenta.
    Uccisi perché piangevano troppo, oppure di fame, non aveva la stoffa da genitore da umano, adesso era solo peggio.
    Non rispose alla sua provocazione su come l'avrebbe già uccisa se avesse voluto - non era vero, dove sarebbe stato tutto il divertimento altrimenti? - e le rivolse un sorriso accondiscendente.
    Peggio per lei se voleva peccare di ingenuità.
    L'idea che Rebecca si fece sulla sua relazione con Odile fu così assurda che rimase un attimo a fissarla con un'espressione di muta sorpresa, visto? Lui si sprecava ad essere sincero e cercare di spiegarle le cose, e quella etichettava Odile come la sua sugar mommy. Che roba.
    Rise, perché onestamente cos'altro gli rimaneva da fare? Per una che passava tutto il suo tempo a dargli dell'idiota non era particolarmente sveglia a sua volta.
    'Ha senso giusto per te.' C'era da dire però, che se fosse stato vero non sarebbe stato un cattivo piano. 'E poi guarda che non è una vecchia decrepita, cioé lo è dentro, ma fuori dimostra giusto qualche anno più di te.' Precisazione dovuta visto che stava iniziando a pensare Rebecca se la immaginasse come un mostro rugoso, andava bene tutto ma lui non se la faceva con le nonnine, e la bellezza di Odile meritava più rispetto di così.
    'Mi piace è basta, non è così complicato. Ma pensala come vuoi, io ci faccio una bella figura anche nella tua versione.' Più o meno, non a livello morale, ma non gli importava di quello.
    Rebecca non prese particolarmente bene i suoi propositi di renderla una persona per bene ed educata - ssé. - e tornò a sottolineare il suo desiderio di voler chiunque altro come tutore.
    Lo offendeva quasi, insomma sì, sì, va bene, non si sopportavano ed entrambi avrebbero preferito non avere niente a che fare l'uno con l'altro. Però.
    Gli si avvicinò abbastanza da obbligarlo a ordinarsi di non muoversi, perché lo sentiva, sarebbe bastato poco a farlo scattare come una molla e affondarle i denti nel collo.
    Non gli piaceva essere ancora così in balia di quegli istinti, lo infastidiva non essere capace di controllarli a dovere, il modo in cui il suo sguardo finiva inevitabilmente per abbassarsi a mappare le vene visibili, il poter sentire il battito del suo cuore.
    Gli piaceva come non sembrasse spaventata, anche se non era un bene per lei avere così poco spirito di autoconservazione da non accorgersi fosse pericoloso, ma visto che stava valutando l'idea di tenersela come figlia quelle somiglianze a lui ed Odile erano ben accette.
    'Non dovresti giocare con il fuoco.' La canzonò, con un sorrisetto, sebbene fosse possibile lei non avesse nemmeno fatto caso alla brutta piega che la situazione avrebbe potuto prendere.
    'Potrei farlo, se ti comporterai da brava bambina.' La prese in giro, ridendo.
    Non l'avrebbe fatto, ma non glielo avrebbe detto, non l'avrebbe presa bene, lasciare che si illudesse di non essere bloccata con lui per sempre era la scelta più facile.
    'Puoi sempre iniziare a cercartene uno tu, nel frattempo, sia mai che ne trovi uno che piaccia anche a me.' Sì, come no, era solo curioso di vedere quale fosse il Tutore Perfetto ideale a detta di Rebecca.

     
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    BgQMDXd Ridacchiò alzando un sopracciglio sarcasticamente a quella risposta, generosi, certamente, era questa la giustificazione che aveva dato a se stesso durante tutti quegli anni? Dubita che se ne fosse data una, non le pareva il tipo di persona che si poneva troppe domande riguardo a se stesso, quelle scomode le metteva semplicemente da parte, confondendole sotto a malloppi di altre più semplici per se stesso. Era una tattica utile e funzionale, doveva riconoscerglielo ma evidentemente, alla fine, anche lui aveva dovuto fare i conti con i sentimenti
    << Certo, ora si chiama generosità>> sbuffò accennando un sorriso
    << E comunque i miei gusti sono ottimi e B è sempre stato carino, poi che a te non sia mai piaciuto è tutt'altra storia>> chiarì brevemente, come colpita nel profondo del suo orgoglio, anche se era stata proprio lei ad interrompere i rapporti tra loro, le dava ancora fastidio che James ne facesse riferimento, non era una questione del tutto risolta per lei e non voleva che l'altro ci mettesse bocca, non ne aveva alcun diritto visto che si era fatto pure quasi uccidere per una nonnetta.
    Alla spiegazione sui talenti linguistici delle francesi, storse il naso in una smorfia di palese disgusto e disapprovazione
    << Bleah, perchè devi fare sempre schifo? Non voglio sapere cosa diavolo fate te e la vecchietta grazie>> specificò in un soffio, troppo disgustata per aggiungere altro e troppo concentrata a scacciare immagini ben poco caste di James e Odile dalla sua mente, Merlino, avrebbe avuto incubi al riguardo per almeno una settimana ora, che schifo.
    << Ha senso e lo sai che ce l'ha, beh, almeno visivamente non dovrò immaginarti a darti da fare con un'anziana, questo mi solleva un pò ma rimane vecchia dentro, il che ti rende comunque uno scopatore di anziane, fatti schifo da solo>> ridacchiò quasi divertita da quel siparietto tra loro due, ci aveva pensato parecchio a James negli ultimi tempi, aveva provato una sorta di strana mancanza che però , come suo solito, aveva liquidato con un semplice "è meglio così", meglio starci lontana da uno come lui, eppure mai come ora aveva annullato le distanze tra loro, piantandosi a qualche centimentro da lui e fissandolo, nascondendo il timore che le cresceva nel petto.
    << Abitudine di famiglia>> sussurrò arricciando un angolo della bocca, in un chiaro riferimento a lui, dopotutto era l'unica simil-famiglia che avesse mai avuto, il che rendeva perfettamente la tragicità della sua situazione emotiva, dubitava fortemente che qualcuno potesse crescere in maniera sana senza dei riferimenti fissi e lei ne era solo la conferma vivente
    << Dipende sempre cosa intendi tu con brava >> precisò sbuffando appena, mentre le dita della mano destra andavano a tirare appena la manica dell'altro, in una muta protesta, come farebbe una bambina con il padre che le promette un regalo a natale solo se andrà bene a scuola
    << Non so parlare con la gente, dovresti saperlo, so al massimo ferirla, o schernirla o dire bugie ma non so parlarci e temo che non esista un umano che mi vada veramente a genio>> concluse avvicinandosi ancora di un passo, poggiando la testa sul petto dell'altro, ascoltando il silenzio del mancato battito del cuore
    << Che strano non sentire niente>> sospirò pensierosa.


     
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    Sì beh c'erano altri nomi, ma generosità suonava molto meglio, ed era vero. La gente bella avrebbe dovuto puttaneggiare in giro, era un atto di carità, un atto d'amore verso il mondo!
    Era inutile essere di bell'aspetto e poi tenersi per sé il proprio corpo, l'aveva sempre pensato.
    Certo, poi la vera ragione per cui scopava con tutti era perché gli piaceva il sesso, però era scontato avesse svariate teorie per giustificare le sue scelte, quelle servivano sempre.
    'Non è mai stato il suo aspetto fisico il problema.' Commentò, con una scrollata di spalle. Il problema del ex fidanzatino di Becca era stato il suo essere così... così... Grifondoro. Non c'era altro modo per descriverlo.
    Tutta quella bontà, il suo desiderio di fare l'infermerina(o?) a chiunque, anche alle persone come Rebecca che erano semplicemente fatte in quel modo, non avevano bisogno di cavalieri in armatura scintillante a salvarle! Era stupido stare con qualcuno che si comportava come se fossi un caso disperato che ha bisogno d'aiuto invece di una persona e basta.
    E poi da quello che sapeva era diventato tipo... uno psicologo? Ecco, cos'altro c'era da dire? Non bastava quello come prova che c'era qualcosa di sbagliatissimo in lui?
    'Non mi hai presentato abbastanza fidanzati per poter deliberare sui tuoi gusti.' Dichiarò, dopo averci riflettuto sopra per qualche secondo, poteva supporre non facessero schifo a livello fisico, però aveva notevoli dubbi sulla sua capacità di trovarsi gente con una personalità normale e che non fosse fuori di testa.
    Come lui, d'altronde.
    Le rise sfacciatamente in faccia al suo disgusto, avrebbe dovuto aspettarsi potesse reagire solo ed unicamente in quel modo.
    'C'è gente che pagherebbe per ascoltare certi dettagli sulla mia vita sessuale con Odile.' Trillò, allegro, giusto per infierire, e aggiunse mentalmente 'fare un filmino porno?' alla lista infinita di perversioni che aveva intenzione di convincere la francese a fare.
    I vampiri potevano essere ripresi con una telecamera? Aveva qualche dubbio, avrebbe dovuto chiedere alla diretta interessata.
    La convinzione con cui Rebecca continuava a sostenere facesse alcuna differenza la vecchiaia interiore di Odile era quasi adorabile, e allo stesso tempo orribile perché lo forzava a pensarci! Ugh. Doveva ricordarsi di non dirle mai che aveva una ventina di nipoti.
    'Mi faccio molto molto schifo.' Mormorò, sorridendo sornione, il tono tradiva quanto fosse vero esattamente l'opposto.
    Un pochino la capiva, non aveva mai visto la sua compagna dal vivo, non poteva sapere esattamente quanto bella fosse, sperava di poter cambiare quella situazione un giorno.
    Suo malgrado doveva ammettere si assomigliassero, lui e Rebecca, non Odile e Rebecca, anche se eh, forse da umana anche la francese sarebbe stata simile a lei per certi versi.
    Non l'avrebbe mai ammesso, ma se gli avessero chiesto di descrivere la figlia perfetta probabilmente la ragazza che aveva di fronte ci si sarebbe avvicinata, okay, nella sua fantasia avrebbe dovuto essere molto più gentile, ma realisticamente? Era una mini se stesso femmina. Un pensiero spaventoso da fare e che si rifiutava di accettare fino in fondo, per quanto vero.
    'Mhm, oh, niente in realtà, scherzavo. Mi basta che tu non ti faccia mettere incinta e non adotti nessuno, la famiglia di Odile è già fin troppo numerosa, da questo lato mi piacerebbe se le cose rimanessero gestibili.' Ammise ridendo, poi okay sperava anche che non diventasse una gran rottura di palle, ma quello non lo era già? E rientrava nella definizione di 'fare la brava'? Mmh.
    Si sarebbe pentito di non essere stato più preciso, se lo sentiva, non riuscì a rifletterci sopra più di tanto però, visto che Rebecca decise di arruffianarselo facendo la carina.
    Nemmeno volontariamente!
    Guardò perplesso la manica che gli stava tirando, bloccandosi del tutto quando quella gli si strinse addosso.
    Ah.
    Tutto bene.
    Il loro rapporto padre-figlia non era abbastanza sviluppato perché lei potesse fare gesti del genere senza mandarlo in fibrillazione! Mentale, visto che no, come aveva notato anche lei il suo cuore era decisamente molto immobile.
    Per fortuna. Sai che schifo doverle far sentire l'avesse agitato? Non era nemmeno sicuro del perché poi, era troppo vicina e rischiava la morte? Sì, ma non si trattava di quel tipo di agitazione adrenalinica, anzi, il mostro dentro di lui era compiaciuto avesse smesso momentamente di respingerlo.
    'Un'altra abitudine di famiglia.' Mormorò, poggiandole dubbioso una mano sulla testa, accarezzandole gli, stranamente, setosi capelli. Non era asociale quanto lei, non da umano perlomeno, ma la sensazione che non le piacesse sul serio nessuno era sicuramente qualcosa con cui poteva empatizzare.
    'Resta con me allora, no?' La scelta non era propriamente di Rebecca, ma sarebbe stato più facile se anche lei l'avesse accettato da sola. 'Non mi pare di averti mai scacciata.' Poteva averci pensato anni prima, ma al momento non l'avrebbe mai fatto, mia mia mia, cantilenava una parte più profonda di sé.
    Era rovinato.
    Completamente e assolutamente rovinato.





     
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    URtufoN Che James non avesse mai amato gli appartenenti ai figli di Godric non era di certo una novità, era quella sottospecie di rivalità palese con i figli di Salazar il problema, tanto che doveva essergli rimasta latente anche negli anni successivi al diploma
    << Oh certo, scusami, figlio di Salazar, peccato che anche io fossi in quel gruppetto >> sospirò lei roteando gli occhi e ricordando con quanta fierezza il cappello parlante avesse esclamato "Grifondoro" appena toccata la sua testa, lei però non ci era mai rivista troppo nei tratti distintivi della casata, in ogni caso il giudizio del cappello era inoppugnabile e perciò se lo era semplicemente fatto andar bene
    << Non ne ho avuti altri ... di fidanzati intendo, non perdo troppo tempo dietro a queste cose leziose da ragazzine>> sbuffò stizzita ripensando a quante volte anche Angelica le avesse detto che forse sarebbe stato il caso di trovarne uno e rimanerci, ma non c'era mai nessuno che le andasse completamente a genio e così finiva sempre per snobbarli quasi tutti o portarsene al letto qualcuno senza ulteriori contatti nei giorni successivi.
    Le sarebbe piaciuto dire che la colpa era di James, del suo pessimo esempio e della sua pessima influenza ma in realtà avevano passato così poco tempo insieme che era praticamente impossibile attribuire i suoi comportamenti all'altro perciò si era rassegnata ad attribuirli semplicemente a se stessa, imparando a conviverci piuttosto serenamente.
    << Sei serio? Oh Cristo non so come non ti abbia staccato la lingua, ma sa che vai a dire queste cose in giro?>> chiese lei sbuffando appena una risata ed immaginando che l'altra poveraccia doveva essere del tutto ignara della campagna pro sesso che faceva il suo compagno su la loro intimità
    << Ah quindi ci sono altri ragazzini in giro eh? Papà James o addirittura nonno>> ridacchiò al pensiero di un James a raccontare favole con nipotini seduti in braccio a lui che strattonano le pagine del libro per farlo andare più svelto
    << Tranquillo detesto i mocciosi>> secca, assolutamente vero, li detestava erano lagnosi ed insistenti, non ci trovava nulla di bello in tutto ciò, tanto meno nella maternità
    Sentì la mano dell'altro posarsi su suoi capelli mossi, se fosse stata un gatto avrebbe cominciato a fare le fusa e tentò pure di imitare il verso ma non le riuscì poi così bene
    << Bello>> sussurrò godendo di quel contatto per quanto strano fosse data la poca intimità tra loro due
    Restare con James era davvero ciò che voleva? Non lo sapeva neppure lei, prevedeva grandi e grossi guai, di solito la figura dell'altro era sempre accompagnata da qualcosa di incasinato e complesso e lei non era esattamente in vena di sorbirsi casini non suoi ma non ci pensò poi molto, si alzò appena sulle punte dei piedi, così da arrivare a poggiare il meno nell'incavo della spalla altrui, soffiando un
    << Va bene>> per poi allacciargli le braccia al collo.



     
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